Guerra Gaza, media: coloni Israele assaltano Moschea Al-Aqsa. Hamas consegna corpo. LIVE

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Centinaia di coloni israeliani hanno preso d'assalto il complesso religioso, sotto la stretta protezione della polizia israeliana. L'Idf ha dichiarato che la Croce Rossa ha ricevuto i resti di un ostaggio nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco in corso con Hamas. Pronto un piano per l'uscita sicura di miliziani dalle zone di Gaza sotto il controllo di Israele, oltre la "Linea Gialla". Corpi consegnati da Hamas domenica corrispondono a Asaf Hamami, Omer Maxim Neutra e Oz Daniel

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Centinaia di coloni israeliani hanno preso d'assalto il complesso della Moschea di Al-Aqsa, sotto la stretta protezione della polizia israeliana. Lo afferma l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Il Governatorato di Gerusalemme ha dichiarato che un totale di 465 coloni hanno preso d'assalto i cortili della Moschea di Al-Aqsa, effettuando visite guidate provocatorie e celebrando rituali talmudici.

Una bara con il corpo di un ostaggio è stata consegnata alla Croce Rossa nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno confermato i media israeliani. La Croce Rossa ha poi condotto la bara alle truppe dell'Idf all'interno della Striscia, per una piccola cerimonia presieduta da un rabbino militare.

Gli Stati Uniti hanno inviato a diversi membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu una bozza di risoluzione per l'istituzione di una forza internazionale a Gaza per almeno due anni. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la risoluzione darebbe agli Stati Uniti e ai paesi partecipanti un ampio mandato per governare e offrire sicurezza nella Striscia fino alla fine del 2027, con la possibilità di allungare il mandato.

Pronto un piano per l'uscita sicura di miliziani dalle zone di Gaza sotto il controllo di Israele, oltre la cosiddetta Linea Gialla. A quanto riferisce l'emittente Kan, il progetto prevede che i combattenti armati lascino la Linea Gialla su mezzi della Croce Rossa attraverso corridoi sicuri. Hamas ha dato il suo via libera. I mediatori sono in contatto con Israele per avere anche la sua luce verde. 

L'Istituto nazionale di Medicina Legale israeliano ha confermato che i tre corpi consegnati da Hamas alla Croce Rossa a Gaza domenica corrispondono agli ostaggi Asaf Hamami (colonnello israeliano ucciso il 7 ottobre), Omer Maxim Neutra e Oz Daniel.

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Israele: 'Corpo restituito è ostaggio americano Itay Chen'

L'ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che a seguito del processo di identificazione medico-legale, il corpo che Hamas ha restituito ieri sera appartiene al soldato dell'Idf israeliano-americano Itay Chen. Lo riporta Ynet. Chen era l'ultimo ostaggio ucciso rimasto nella Striscia di Gaza con cittadinanza Usa. Con il suo ritorno, i corpi di sette rapiti rimangono a Gaza, tra cui i resti di un soldato ucciso nella guerra tra Israele e Hamas del 2014.

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La questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell'ottobre del 2025.

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Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato in una puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24.

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Media: 'Idf offre passaggio sicuro 200 Hamas in cambio corpo Goldin'

Il Capo di Stato Maggiore delle Idf, Tenente Generale Eyal Zamir, avrebbe detto ai funzionari politici che raccomanderà di consentire un passaggio sicuro ai circa 200 miliziani di Hamas intrappolati a Rafah, nel sud di Gaza sotto il controllo israeliano, solo se il gruppo palestinese restituirà il corpo del tenente Hadar Goldin, ucciso durante la guerra di Gaza del 2014 e il cui corpo è stato sequestrato da Hamas. "Sono disposto a prendere in considerazione il rilascio dei terroristi da Rafah a una condizione: la restituzione di Hadar Goldin. Altrimenti, nessun terrorista lascerà Rafah vivo", avrebbe dichiarato Zamir ai vertici politici israeliani, secondo quanto riportato da Channel 12.

Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas

Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.

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Usa valutano richiesta saudita di 48 caccia F-35

Secondo due fonti a conoscenza della questione, l’amministrazione Trump sta valutando la richiesta saudita di acquistare 48 caccia F-35. Lo scrive la Reuters. Una fonte ha osservato che la richiesta dovrà superare diverse fasi prima di ricevere l’approvazione finale, che include la firma del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Washington valuta la vendita di armi al Medio Oriente in modo da garantire un vantaggio militare qualitativo a Israele. 

Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO

Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.

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Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell'accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l'impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

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Il Papa: "La situazione in Cisgiordania complessa, serve giustizia"

"La situazione delle colonie in Cisgiordania è complessa, dobbiamo cercare di lavorare insieme per la giustizia per tutti i popoli". Queste le parole di Leone XIV sulle tensioni negli ex territori occupati che dovrebbero avere la sovranità dell'Autorità Palestinese. Dopodomani il Papa riceverà Abu Mazen in Vaticano. 

Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza

Dopo la firma ufficiale dell'accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno hanno lavorato alla "fase 2" del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

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Gaza, cos'è il 'modello IRA' per il disarmo di Hamas

Mentre regge - a fatica - il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?

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Gli Usa stringono per la forza di pace a Gaza da gennaio

Con la tregua a Gaza che è ogni giorno più fragile,  gli Stati Uniti stanno accelerando sulla creazione di una forza internazionale nella Striscia e avrebbero già presentato una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Secondo quanto rivelato da Axios, il piano americano prevede il dispiegamento a Gaza di truppe provenienti da paesi arabi e musulmani come Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia fino alla fine del 2027, con la possibilità di allungare il mandato. La bozza presentata al Palazzo di Vetro sarà la base per i negoziati dei prossimi giorni tra i membri del Consiglio di sicurezza con l'obiettivo di votare per la creazione dell'International security force (Isf) nelle prossime settimane e inviare i primi soldati entro gennaio. Il funzionario che ha parlato con Axios ha anche sottolineato che l'Isf sarà una "forza di controllo e non di peacekeeping" e sarà creata in collaborazione con il Consiglio di pace che Donald Trump dovrebbe presiedere. Tra i suoi compiti: proteggere i confini di Gaza con Israele ed Egitto, tutelare i civili e i corridoi umanitari e addestrare una nuova forza di polizia palestinese in collaborazione con Stati Uniti, Egitto e Giordania. Ma il passaggio più importante della bozza è forse quello nel quale si sottolinea che la forza internazionale "garantirà il processo di smilitarizzazione della Striscia di Gaza, impedendo la ricostruzione delle infrastrutture militari, terroristiche e offensive, nonché la dismissione permanente delle armi dei gruppi armati non statali".

Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l'altra sotto Hamas. L'ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

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Idf: "Corpo di un ostaggio a Gaza consegnato alla Croce Rossa"

L'esercito israeliano ha dichiarato che la Croce Rossa ha ricevuto i resti di un ostaggio di Gaza nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco in corso con Hamas. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, la bara di un ostaggio deceduto è stata trasferita sotto la sua custodia ed è in viaggio verso le truppe dell'Idf nella Striscia di Gaza", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. 

Iran, Macron: "Cécile Kohler e Jacques Paris usciti dal carcere di Evin"

"Cécile Kohler e Jacques Paris, detenuti da tre anni in Iran, sono usciti dal carcere di Evin e sono diretti all'ambasciata di Francia a Teheran". Lo annuncia con un post su X il presidente francese, Emmanuel Macron. 

Crosetto: "6-7 anni per avere difesa aerea paragonabile a Israele"

Per avere "una difesa aerea paragonabile a quella di Israele" serviranno all'Italia "6-7 anni". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla trasmissione Cinque minuti. "La nostra Aeronautica è una delle migliori, peccato che abbiamo comprato gli aerei che non hanno magari le dotazioni che servirebbero - ha detto - Il problema della difesa aerea è che deve avere uno scudo che parta dallo spazio: serviranno 6-7 anni per avere una difesa almeno paragonabile minimamente a quella di Israele, a quella americana è impossibile".

Gaza, Crosetto: "No soldati italiani senza sicurezza, disponibili per alcune funzioni"

A Gaza l'Italia ha dato disponibilità "ad aiutare sotto diversi aspetti", sanitario, addestramento e sminamento, ma non c'è l'intenzione di "mandare militari italiani in luoghi dove possono perdere la vita senza portare nessun altro risultato". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto alla trasmissione televisiva Cinque minuti di Bruno Vespa. A Gaza, "in questo momento abbiamo già otto carabinieri sul valico di Rafah - ha esordito - abbiamo dato la disponibilità ad aiutare sotto diversi aspetti o con assetti sanitari o con l'addestramento delle forze di polizia, che dovranno in qualche modo presidiare il territorio, o sulla parte di sminamento: rimuovere le macerie e sminare Gaza richiederà qualche decennio". "Non è prevista alcuna missione Onu - ha poi risposto il ministro sull'ipotesi di inviare militari a Gaza - Per mandare soldati sul campo bisognerebbe che ci fossero delle garanzie di sicurezza assolute e in questo momento nessuno è in grado di dare garanzie di sicurezza assolute: io non ho intenzione di mandare militari italiani in luoghi dove possono perdere la vita senza portare nessun altro risultato".

Crosetto

©Ansa

Il corpo di un ostaggio consegnato alla Croce Rossa

Una bara con il corpo di un ostaggio è stata consegnata alla Croce Rossa nel nord della Striscia di Gaza. Lo rendono noto i media israeliani. La Croce Rossa sta ora portando la bara alle truppe dell'Idf all'interno della Striscia, dove si terrà una piccola cerimonia presieduta da un rabbino militare.

Generale italiano: entro un mese bonifica a Rafah

"Nei prossimi trenta giorni contiamo nella bonifica di Rafah". Così da Tel Aviv il generale Sergio Cardea, che ha la rappresentanza militare italiana del Civil Military Coordination Committee, nato dopo gli accordi del 13 ottobre a Sharm El Sheik, per la tregua a Gaza. Cardea ha parlato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante il collegamento della sede del Covi a Roma con i vari teatro operativi in cui svolgono il proprio lavoro i vari contingenti itinerari della Difesa. Il tenente Colonnello Giacomo Querini - referente del contingente italiano nell'ambito della missione di Eubam al valico di Rafah, presente al momento con otto carabinieri - nel suo intervento ha aggiunto: "Viviamo in costante cambiamento giornaliero, oggi giorno cambia tutto. Siamo pronti da parecchio all'apertura del valico: la decisione principale devono prenderla gli israeliani e l'apertura rimane sospesa per la consegna degli ultimi cadaveri. Noi siamo pronti".

Leader Houthi: "Inevitabile ulteriore scontro con Israele"

Il leader degli Houthi dello Yemen, Abdel-Malik al-Houthi, ha incaricato il gruppo di rafforzare la preparazione militare per un futuro scontro con Israele. "Ci stiamo inevitabilmente dirigendo verso un ulteriore scontro con il nemico israeliano", ha affermato durante un discorso televisivo. "La nostra regione non potra' godere di stabilita', sicurezza o pace finche' il nemico israeliano occupera' la Palestina e perseguira' il suo programma sionista contro di noi in quanto nazione musulmana". Il leader Houthi ha affermato che Israele continua ad attaccare Gaza violando il cessate il fuoco e che gli Stati Uniti, in quanto garanti dell'accordo, "sono complici dei crimini commessi da Israele a Gaza". Ha inoltre criticato ancora una volta le nazioni islamiche della regione per non aver resistito con fermezza a Israele, e ha affermato che sono concentrate sulle richieste israeliane di disarmare Hezbollah in Libano, mentre gli Stati Uniti "hanno fornito pieno supporto al nemico israeliano e sono complici assoluti di ingiustizia, genocidio e aggressione".

Gaza, la storia di Mahmoud, che ha perso la vista per le torture in carcere. VIDEO

Il capo dell'Idf "accoglie con favore" nomina del nuovo Pg militare

Il capo di stato maggiore delle IDF, tenente generale Eyal Zamir, ha dichiarato di "accogliere con favore la nomina dell'avvocato Itai Ofir" come prossimo avvocato generale militare, lo riferisce il Times of Israel. Secondo l'IDF, Ofir era il "candidato principale di Zamir per la posizione". "Il capo di stato maggiore ritiene di fondamentale importanza nominare un avvocato generale militare che provenga dai ranghi degli ufficiali combattenti delle IDF, con una vasta esperienza legale e una profonda comprensione sia delle sfide del combattimento che del diritto", afferma l'esercito, aggiungendo che Zamir "continuerà a lavorare per stabilizzare il Corpo degli avvocati generali militari il prima possibile per la protezione dei soldati delle IDF". 

Al Cairo l'inviato speciale dell'Italia per la ricostruzione di Gaza

Il Ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha incontrato l'Inviato Speciale italiano per la Ricostruzione di Gaza, Ambasciatore Bruno Arci, per discutere degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e degli sforzi per consolidare l'accordo di cessate il fuoco e rafforzare gli aiuti umanitari. Lo fa sapere il dicastero egiziano. Abdelatty ha riesaminato i risultati del Summit di Sharm el-Sheikh e l'accordo raggiunto in quella sede, sottolineando l'importanza di consolidare il cessate il fuoco e di attuare il piano di pace del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nonché di continuare il coordinamento con i partner regionali e internazionali per garantire la sostenibilità dell'accordo e alleviare le sofferenze umanitarie del popolo palestinese. Si è poi parlato dei preparativi in ;;corso per la Conferenza Internazionale sulla Ricostruzione di Gaza che l'Egitto ospiterà il prossimo novembre. Da parte sua, l'inviato italiano - riporta la nota egiziana - ha sottolineato l'impegno dell'Italia a partecipare attivamente alla ricostruzione di Gaza e a sostenere il percorso verso la pace e la stabilità nella regione. 

Media: "465 coloni israeliani prendono d'assalto la moschea di Al-Aqsa"

Oltre 400 coloni israeliani hanno preso d'assalto il complesso della moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme Est, sotto la stretta protezione della polizia di occupazione israeliana. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa, citando il governatorato di Gerusalemme, che ha dichiarato che un totale di 465 coloni ha preso d'assalto i cortili della moschea di Al-Aqsa, effettuando visite provocatorie dei suoi cortili ed eseguendo rituali talmudici.

Katz nomina pg militare senza avvertire capo Idf Zamir

Secondo quanto riportato dal Times of Israel, il capo di stato maggiore delle IDF, tenente generale Eyal Zamir, ha appreso tramite i media che il ministro della Difesa Israel Katz ha nominato Itai Ofir come procuratore generale militare. Ofir era una delle numerose raccomandazioni che Zamir presento' a Katz. Tuttavia, Katz non informo' Zamir prima di annunciarlo. Non ci sono ancora stati commenti da parte delle IDF sulla nomina di Ofir. Di norma, il capo di stato maggiore delle IDF seleziona un candidato per il ruolo di generale di divisione, che viene poi approvato dal ministro della Difesa. Katz ha cercato per mesi di

assumere il controllo delle nomine di alto livello delle IDF.

Ministero Gaza: 4 uccisi in 24 ore, 240 da inizio tregua

Secondo il Ministero della Salute palestinese, governato da Hamas, nelle ultime 24 ore i corpi di quattro palestinesi sono stati trasportati negli ospedali di Gaza, tra cui uno recuperato da sotto le macerie. Dall'entrata in vigore del cessate il fuoco, il 10 ottobre 2025, gli attacchi israeliani hanno ucciso un totale di 240 persone e ne hanno ferite 607, ha affermato il ministero.

Hamas, restituiremo il corpo di un altro ostaggio alle 19

Hamas annuncia che restituirà il corpo di un altro ostaggio alle 19 ora italiana. Lo scrive Haaretz. 

Media, Katz nomina il nuovo capo avvocato militare

Il ministro israeliano della Difesa Israel Katz ha annunciato che l'avvocato Itai Ofir sarà nominato Procuratore generale militare, in sostituzione di Yifat Tomer-Yerushalmi, l'ex avvocata generale militare israeliana in carcere nell'ambito della fuga di notizie su un video di abusi contro un detenuto palestinese in una prigione di massima sicurezza. Lo scrive Ynet. Katz ha dichiarato che "è di grande importanza in questo momento, alla luce dei gravi fatti che vengono rivelati, nominare immediatamente un Procuratore generale militare esterno al sistema giudiziario, che non sia macchiato da alcun sospetto". Il ministro ha inoltre affermato che è necessaria una persona "con competenze adeguate, in grado di lavorare per ripulire, riabilitare e organizzare il sistema giudiziario militare sulla base di principi che proteggano principalmente i soldati delle Idf che combattono coraggiosamente in condizioni difficili e complesse per la sicurezza dello Stato di Israele, e certamente non per avviare o prendere parte a calunnie del sangue che diffamerebbero i soldati delle Idf, ne lederebbero la dignità ed esporli a persecuzioni in tutto il mondo". 

Mo: media, raid drone israeliano nel sud del Libano, un ferito grave

Un raid di un drone, attribuito alle forze israeliane (Idf), viene segnalato a Kfar Dajjal, nella zona di Nabaityeh, nel sud del Libano. Secondo il giornale libanese L'Orient Le Jour una persona è rimasta gravemente ferita nell'operazione che ha preso di mira un'auto. Per ora non ci sono conferme da parte delle Idf.

Hamas, trovato corpo di ostaggio dentro Linea Gialla Gaza City

L'ala militare di Hamas annuncia di aver trovato il corpo di un ostaggio durante degli scavi nel quartiere Shejaiya di Gaza City, "all'interno della Linea Gialla", ovvero all'interno dell'area sotto il controllo israeliano. Lo riporta il Times of Israel. L'identità dell'ostaggio non è specificata. Nella dichiarazione di Hamas si aggiunge che sono in corso accordi per il trasferimento della salma in Israele, ma non viene fornita alcuna tempistica per la consegna.

Media, 465 coloni israeliani in cortili Moschea Al-Aqsa

Provocazione dei coloni israeliani, entrati nel complesso della Moschea di Al-Aqsa sotto la stretta protezione della polizia israeliana. Lo afferma l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Il Governatorato di Gerusalemme ha dichiarato che un totale di 465 coloni si sono riversati nei cortili della Moschea di Al-Aqsa, effettuando visite guidate provocatorie e celebrando rituali talmudici. 

Media, nuove incursioni terrestri israeliane nel sud del Libano

Media libanesi riferiscono di nuove incursioni terrestri israeliane condotte nelle ultime ore nel settore centrale della linea di demarcazione tra i due paesi. Intanto Hezbollah conferma l'uccisione in un raid israeliano di un suo combattente, morto a seguito di un bombardamento dell'auto sulla quale viaggiava nel distretto meridionale di Nabatiye. Secondo gli israeliani, Marwan Hadid era un comandante delle forze speciali di Hezbollah, note come Forza Radwan. Nelle ultime ore, i militari israeliani si sono infiltrati in pieno territorio libanese e hanno fatto saltare in aria un edifico a Kurum Mrah, vicino al paese di Mays al Jabal. Nei giorni scorsi militari israeliani erano penetrati in un altro villaggio del sud del Libano, a Blida, e avevano ucciso un membro del consiglio comunale. 

Media: "Coloni israeliani assaltano Moschea Al-Aqsa"

Decine di coloni israeliani hanno preso d'assalto il complesso della Moschea di Al-Aqsa, sotto la stretta protezione della polizia israeliana. Lo afferma l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Il Governatorato di Gerusalemme ha dichiarato che un totale di 465 coloni hanno preso d'assalto i cortili della Moschea di Al-Aqsa, effettuando visite guidate provocatorie e celebrando rituali talmudici.

“Modello IRA” per il disarmo di Hamas, cos’è e perché se ne parla per il futuro di Gaza

Mentre regge - a fatica - il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?

Gaza, cos'è il 'modello IRA' per il disarmo di Hamas

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Israele-Palestina, da Oslo a Sharm el-Sheikh: i piani di pace negli ultimi decenni

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell'accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l'impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni

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Ministro Esteri Saar in visita in India, vede omologo

Il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar e il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar si sono incontrati a New Delhi durante la visita del ministro israeliano nel Paese asiatico, che arriva poche settimane dopo l'accordo di cessate il fuoco a Gaza. Non sono stati rilasciati ulteriori dettagli sull'agenda del ministro israeliano in India. Nelle loro dichiarazioni iniziali prima dell'incontro nella capitale indiana, entrambi i ministri hanno sottolineato che New Delhi e Gerusalemme affrontano "una sfida particolare da parte del terrorismo". "E' essenziale che ci impegniamo per garantire un approccio globale di tolleranza zero al terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni", ha affermato il Ministro indiano. Da parte sua, Saar ha sottolineato che "il terrorismo radicale rappresenta una minaccia reciproca per Israele e India". "Gli stati terroristici radicali di Hamas a Gaza, Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen si sono insediati negli ultimi decenni. Sradicarli è necessario per la sicurezza e la stabilità della nostra regione", ha aggiunto il ministro israeliano.

Guterres: "Preoccupato per violazioni cessate il fuoco a Gaza"

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia contro le violazioni del cessate il fuoco a Gaza, che ha posto fine a due anni di devastante guerra nei territori palestinesi. Rivolgendosi ai giornalisti a margine del Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale a Doha, Guterres ha dichiarato di essere "profondamente preoccupato per le continue violazioni del cessate il fuoco a Gaza. Devono cessare e tutte le parti devono rispettare le decisioni della prima fase dell'accordo di pace". 

Emiro Qatar: "Raddoppiare gli sforzi per sostenere palestinesi"

L'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, ha invitato la comunità internazionale a "raddoppiare gli sforzi" per sostenere il popolo palestinese nella ricostruzione dopo la devastazione causata dall'occupazione israeliana e dal "sistema di apartheid". Lo scrive Al-Jazeera. "È impossibile raggiungere lo sviluppo sociale in qualsiasi società senza pace e stabilità", ha affermato in apertura del Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale nella capitale del Qatar, Doha. "È ovvio che il popolo palestinese ha bisogno di ogni forma di aiuto per potersi riprendere dalla devastazione causata dall'occupazione israeliana e dal sistema di apartheid in Palestina". Ha inoltre esortato la comunità internazionale "a raddoppiare gli sforzi e a fornire sostegno al popolo palestinese per la ricostruzione e a garantire i bisogni primari della popolazione fino a quando non sarà fatta giustizia". 

Bozza Usa a Onu, forza internazionale a Gaza almeno 2 anni

Saranno di due anni almeno i mandati dell'amministrazione transitoria a guida americana e della forza di internazionale di stabilizzazione che saranno istituite per garantire l'attuazione del piano per Gaza. Lo prevede la bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite preparata dagli Stati Uniti e anticipata dal portale israeliano Ynet. Il Consiglio di pace (Board of Peace, BoP nell'acronimo inglese), che il presidente americano Donald Trump intende presiedere, e "le presenze civili e di sicurezza internazionali" sono "autorizzate fino al 31 dicembre 2027, fatte salve ulteriori decisioni del Consiglio", si legge. Il mandato potra' essere rinnovato con l'accordo degli stati membri. 

Onu, a Gaza distrutto 81% strutture, danni maggiori a nord

Il Centro Satellitare delle Nazioni Unite ha pubblicato una nuova valutazione complessiva che indica che circa l'81% di tutte le strutture nella Striscia di Gaza e' danneggiato. Il nord di Gaza, secondo l'Onu, ha registrato l'aumento maggiore dei danni dal luglio 2025, con quasi 5.700 nuove strutture colpite. In totale, si legge, oltre 123.000 edifici in tutta la Striscia sono stati classificati come distrutti, altri 50 mila gravemente o moderatamente danneggiati, e 24 mila potenzialmente danneggiati. Sono quasi 200 mila strutture in tutto.

Media: "Hamas aperto a possibilità di consegnare solo armi pesanti"

Hamas avrebbe iniziato ad accettare l'idea di consegnare le sue armi pesanti come parte dell'accordo sul cessate il fuoco. Lo ha detto al quotidiano saudita Asharq Al-Awsat l'imprenditore palestinese-americano Bishara Bahbah, che ha contribuito a mediare con Hamas per il cessate il fuoco a Gaza. Secondo il mediatore, Washington avrebbe anche iniziato a mostrare la volontà di accettare l'idea che Hamas ceda solo le sue armi pesanti, nell'ambito del concetto più ampio di disarmo del gruppo che appare nel piano della Casa Bianca per porre fine alla guerra di Gaza. Bahbab sottolinea di aver parlato con alti funzionari statunitensi, che avrebbero affermato che esiste la possibilità che ad Hamas venga consentito di conservare armi leggere "per autodifesa". 

Idf, "uccisi nel sud di Gaza dopo aver superato linea gialla"

L'Idf afferma di aver ucciso "diversi terroristi che avevano attraversato la Linea Gialla, che delimita il ritiro dell'esercito, e si erano avvicinati alle truppe" nella Striscia di Gaza meridionale nelle prime ore di questa mattina. I palestinesi avevano "rappresentato una minaccia immediata" per le forze di stanza nella zona, afferma l'esercito, aggiungendo che poco dopo essere stati individuati, l'aeronautica militare israeliana li ha colpiti e uccisi "per rimuovere la minaccia". L'Idf afferma di rimanere dispiegata a Gaza "in conformità con l'accordo di cessate il fuoco"  e che continuerà "a operare per rimuovere qualsiasi minaccia immediata". 

Crosetto: "Su crisi Gaza i tempi saranno lunghissimi"

"Su Gaza aspettiamoci un passo avanti e uno indietro per i prossimi 10, 20 o 30 anni. Guardate il Kosovo, da quanto tempo siamo lì e da quanto tempo continuano ad essrci ancora tensioni. Le crisi internazionali non si risolvono con i tempi con cui risolviamo una crisi familiare. Abituiamoci anche a Gaza a tempi lunghissimi". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Gaza, Israele restituisce corpi 45 palestinesi

Israele ha restituito alla Striscia di Gaza i corpi di 45 palestinesi, portando a 270 il totale dei corpi consegnati nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco. Lo riferisce il ministero della Sanità dell'enclave, controllato da Hamas. L'intesa mediata dal presidente americano Donald Trump prevede la restituzione, da parte d'Israele, di 15 palestinesi per ogni israeliano deceduto riconsegnato da Hamas. Le autorità israeliane hanno confermato che i resti consegnati ieri dal movimento islamista appartengono a tre ostaggi catturati nell'attacco del 7 ottobre 2023: Omar Neutra, Oz Daniel e Assasf Hamami. 

Usa puntano via libera Onu a forza internazionale per Gaza

Gli Stati Uniti hanno inviato a diversi membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu una bozza di risoluzione per l'istituzione di una forza internazionale a Gaza per almeno due anni. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la risoluzione darebbe agli Stati Uniti e ai paesi partecipanti un ampio mandato per governare e offrire sicurezza nella Striscia fino alla fine del 2027, con la possibilità di allungare il mandato. La risoluzione farà da base alle trattative fra i membri del Consiglio di Sicurezza con l'obiettivo di istituire la forza internazionale nelle prossime settimane e dispiegare le prime truppe in gennaio.

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