Al Jazeera: "Attacchi aerei nel sud di Gaza". Hamas consegna 2 corpi ostaggi

Aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi sulle città di Abasan al-Kabira e Bani Suheila, a Est di Khan Yunis, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Intanto, Israele ha ricevuto i corpi di altri due ostaggi da parte di Hamas. Si tratta di Amiram Cooper e Sahar Baruch. Secondo fonti locali, i raid di martedì hanno provocato almeno 104 morti, tra cui 46 bambini. Italia “complice di genocidio” a Gaza con altri 62 Paesi. È l'accusa di Francesca Albanese

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Nuovi raid aerei israeliani nel sud della Striscia, malgrado il ripristino del cessate il fuoco. Giovedì sera aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi sulle città di Abasan al-Kabira e Bani Suheila, a Est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Gli attacchi aerei sono stati effettuati il giorno dopo il raid israeliano a Beit Lahiya, nel nord di Gaza, in quello che, secondo quanto dichiarato da Israele era un "sito terroristico". Secondo fonti locali, i raid di martedì hanno provocato almeno 104 morti, tra cui 46 bambini.

Israele ha ricevuto i corpi di altri due ostaggi da parte di Hamas. Si tratta di Amiram Cooper e Sahar Baruch, i due ostaggi che il movimento aveva comunicato di aver trovato martedì, prima che Israele tornasse a bombardare Gaza. Lo riferisce la stampa israeliana. 

L'Italia “complice di genocidio” a Gaza assieme ad altri 62 Paesi. È l'accusa della relatrice speciale dell'Onu Francesca Albanese contenuta in un rapporto di 24 pagine presentato ieri alle Nazioni Unite nel quale si afferma che Israele ha lasciato la Striscia “strangolata, affamata e distrutta”. Ira di Roma. L'ambasciatore italiano al Palazzo di Vetro Maurizio Massari ha respinto le accuse bollando il rapporto come “totalmente privo di credibilità e imparzialità”. Il rappresentante israeliano ha definito Albanese “una strega malvagia”. 

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Perché Trump non può permettersi il fallimento della tregua a Gaza

Il fragile cessate il fuoco tra Israele e Hamas è per il presidente Usa  molto più di un obiettivo diplomatico. È una prova di forza globale e il  banco di prova della sua politica estera in Medio Oriente. Washington  teme che un fallimento rafforzi l’influenza turca nella regione. Ma  Netanyahu, stretto fra gli ultrà e le pressioni interne, continua a  minare la stabilità. Il tycoon sa che perdere questa partita  significherebbe perdere il controllo del tavolo mediorientale.

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Gaza, cos'è il 'modello IRA' per il disarmo di Hamas

Quale può essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace? Tra le diverse possibilità che sono state ventilate,  si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di  Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord,  ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la  Striscia?

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Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e  l'altra sotto Hamas. L'ipotesi è circolata dopo la visita del  vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

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Perché il voto sulla Cisgiordania è un problema per Netanyahu

Alla Knesset la destra religiosa ha approvato in prima lettura una  risoluzione per l’annessione della Cisgiordania, sfidando apertamente il  piano in 20 punti di Donald Trump. Così il voto ha scatenato reazioni  durissime da Washington. La Casa Bianca e gli alleati arabi si sono  detti contrari. Intanto Israele si scopre sempre più diviso al suo  interno.

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Un migliaio al corteo Pro Gaza a Milano: "Presidio il 4 novembre"

Si è concluso in corso Venezia, a Milano, all'altezza della fermata  della metropolitana di Palestro, il corteo pro Palestina che ha visto la  partecipazione di circa un migliaio di manifestanti. Gli attivisti  hanno annunciato un presidio in piazza della Scala per il prossimo 4  novembre, che "non deve essere un giorno come gli altri" ha sottolineato  Pietro Cusimano, dell'Usb Milano, spiegando che quella sera ci sarà un  evento su Izhak Rabin, organizzato da Sinistra per Israele per il  trentesimo anniversario dell'omicidio, al Cam Falcone e Borsellino. "È  dovere morale di tutti cominciare a dire al sindaco che quella sala non  devono dargliela. E se lo fanno, noi abbiamo il dovere di andare lì e  riprenderci una sala che indegnamente viene concessa a Israele" ha  concluso.

Israele conferma l'identità dei corpi degli ostaggi restituiti

Israele ha confermato l'identità dei due ultimi ostaggi deceduti a Gaza  e i cui corpi sono stati restituiti oggi da Hamas. Lo scrive il Times  of Israel. Rappresentanti dell'esercito hanno comunicato alle famiglie  di Amiram Cooper, 85 anni, e Sahar Baruch, 25 anni, che i loro corpi  sono stati restituiti a Israele dal movimento palestinese questo  pomeriggio. Cooper è stato rapito dalla sua casa nel kibbutz Nir Oz il 7  ottobre 2023 ed è stato ucciso durante la prigionia, come confermato  dall'Idf nel giugno 2024. Baruch è stato rapito dai terroristi nel  kibbutz Be'eri durante l'assalto ed è stato ucciso durante una fallita  missione di salvataggio degli ostaggi dell'Idf nel dicembre 2023. "Il  governo israeliano condivide il profondo dolore delle famiglie Cooper e  Baruch e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti", afferma l'ufficio  del primo ministro in una dichiarazione. Si afferma che Israele è  "determinato, impegnato e lavora instancabilmente" per riportare a casa i  resti degli ultimi 11 ostaggi uccisi rimasti per la sepoltura,  aggiungendo che Hamas è "tenuto ad adempiere ai propri impegni nei  confronti dei mediatori e a restituirli come parte dell'attuazione  dell'accordo".

Ucei: "L'Onu e altre agenzie sono guardie del corpo di Hamas"

Per le celebrazione degli 80 anni dell'Onu "ho letto affermazioni di riconoscimento del valore ed essenzialità della missione cui è chiamato. La teoria e i propositi del '45 nel dopoguerra erano davvero alti. Ma oggi va totalmente ripensato in ogni aspetto e diramazione, compresa la Corte internazionale. Garante di cosa? Di pace? Dell'ordine mondiale per la convivenza? L'Onu e le altre agenzie connesse sono guardie del corpo di Hamas". Lo ha detto Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, intervenuta dal palco della manifestazione organizzata a Roma a sostegno degli ebrei e contro l'antisemitismo      "Peccato perché anche io da studentessa ci credevo in questa costruzione di organismi e patti internazionali", ha aggiunto la presidente Ucei.

W.Post: rapporto Dip.Stato Usa rileva "centinaia di potenziali" violazioni Idf a Gaza

Un rapporto classificato dell’Ispettorato generale del Dipartimento di  Stato americano ha rilevato che unità militari israeliane avrebbero  commesso "centinaia di potenziali violazioni" della legge statunitense  sui diritti umani a Gaza, secondo quanto riferito da due funzionari  statunitensi al Washington Post.  L’analisi  indica che al Dipartimento di Stato potrebbero servire "anni" per  esaminare le denunce considerate credibili, sollevando dubbi sulla  fattibilità di un’effettiva assunzione di responsabilità per le azioni  di Israele. Si tratta della prima volta che un rapporto governativo  americano riconosce la portata delle presunte violazioni israeliane  nell’ambito delle leggi Leahy, che vietano l’assistenza militare a unità  straniere coinvolte in gravi abusi dei diritti umani.

Identificate le salme di ostaggi Cooper e Baruch

Sono state identificate le due salme restituite oggi da Hamas. Sono di Amiram Cooper e Sahar Baruch, i due ostaggi che il movimento aveva comunicato di aver trovato martedi', prima che Israele tornasse a bombardare Gaza. Lo riferisce la stampa israeliana. Cooper, 85 anni, era stato rapito il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Nir Oz e Baruch, 24, dal kibbutz Beeri. "Il governo condivide il grande dolore delle famiglie Cooper e Baruch e di tutte le famiglie dei rapiti morti", si legge in una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Corteo ProPal a Torino: "Bombe su Gaza, niente tregua per voi"

Un migliaio di pro Pal ha attraversato le vie del centro questa sera a  Torino. "Ancora bombe su Gaza, nessuna tregua per voi", lo striscione  esposto in apertura del corteo che, dopo la partenza da piazza Castello,  ha percorso via Po, via Accademia Albertina e corso Vittorio Emanuele.  Qui i manifestanti hanno cercato di entrare nella stazione di Porta  Nuova, ma senza riuscirci perché presidiata dalle forze dell'ordine.  Dopo alcuni minuti il corteo si è rimesso in moto ed è ora diretto verso  la stazione di Torino Porta Susa.

Flotilla, Procura Roma indaga per sequestro di persona

In seguito agli esposti presentati dal team legale della delegazione italiana che ha preso parte alla Global Sumud Flotilla, la Procura di Roma ha deciso di procedere per i reati di sequestro di persona e danneggiamento con pericolo di naufragio.

Gli inquirenti - che procedono contro ignoti - nelle prossime settimane ascolteranno i 36 attivisti italiani che hanno preso parte alla missione per approfondire quanto cristallizzato nelle denunce in cui ipotizzano  anche i reati di tentato omicidio e tortura. Gli inquirenti vogliono  ricostruire le fasi della navigazione, gli attacchi con i droni avvenuti  in due episodi e quanto accaduto dopo l'abbordaggio delle autorità  israeliane fino al rimpatrio in Italia.

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Il Papa: "Guerra mai santa, conflitti non si risolvono con violenza"

"Basta guerre!". Questo l'appello che Papa Leone XIV ripete più volte  nel suo discorso al Colosseo, dove i leader religiosi si sono ritrovati  per una preghiera per la pace. Ci sono i rappresentanti delle varie  confessioni cristiane ma anche rabbini, musulmani, fedeli delle  religioni dell'Asia orientale. Ci sono vescovi e religiosi dei territori  piagati dai conflitti, dall'Ucraina e la Terra Santa. A pregare nel  cuore di Roma, per invocare a Dio il dono della pace, c'è anche  l'inviato di Kirill, il metropolita Antonij del Patriarcato di Mosca.  Una preghiera corale, nell'anfiteatro romano dove sono stati uccisi  tanti cristiani, che voleva farsi interprete della "sete di pace" dei  popoli. Si chiude così l'incontro internazionale della Comunità di  Sant'Egidio, "Osare la pace", che dà appuntamento nel 2026, per la  quarantesima edizione, ad Assisi, dove tutto è cominciato con l'incontro  tra Giovanni Paolo II e i rappresentanti di tutte le fedi.

Il Papa: 'Guerra mai santa, conflitti non si risolvono con violenza'

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Usa, l'annuncio di Trump: 'Riprenderemo i test sulle armi nucleari'

In un post pubblicato su Truth da Gyeongju, in Corea del Sud, prima del  suo incontro con il leader cinese Xi Jinping, il tycoon ha scritto: "Dal  momento che altri Paesi hanno programmi per testare (le armi), ho dato  istruzioni al dipartimento della Guerra perché testino le nostre armi  nucleari su eguali basi. Questo processo inizierà immediatamente".

Usa, l'annuncio di Trump: 'Riprenderemo i test sulle armi nucleari'

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Antisemitismo, Gasparri: "Grave attacco continuo a Israele e ebrei"

Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri,  intervistato dai giornalisti a margine della manifestazione ‘Per la  nostra libertà, a testa alta con gli ebrei’, ha dichiarato: “Assistiamo a  una quantità di manifestazioni Pro-Pal di cui non se ne può più, dove  emerge una lettura distorta della storia, mentre Hamas uccide ancora  oggi i palestinesi a Gaza. Un attacco continuo nei confronti di Israele e  degli ebrei grave. Io ho presentato una proposta di legge che rafforza  le sanzioni contro gli episodi di antisemitismo e vengo minacciato nelle  università. È assurdo. Io credo che iniziative come questa, con  comitati e associazioni liberi, non di partito, siano una risposta  giusta a un antisemitismo dilagante. Fa bene il ministro Bernini ad  andare a Venezia con Fiano per ribadire la libertà del pensiero. Io  difendo Israele che è sotto attacco da sempre, mentre è un'oasi di  democrazia in un mondo in cui gli Houthi, gli Hetzbollah, Hamas, armati  dall'Iran, vogliono la distruzione di Israele. Ce ne dovrebbero essere  mille di queste iniziative, bene chi le promuove e speriamo che servano a  ribadire che non sono gli Albanese o gli Hannoun di turno a dare la  linea”.

Gabinetto sicurezza Israele riunito, focus su Hezbollah

Il gabinetto di sicurezza israeliano, guidato dal premier Benjamin  Netanyahu, si è riunito per discutere, tra le altre cose, della  situazione in Libano, delle violazioni dell'accordo e dei tentativi di  Hezbollah di rafforzare le proprie capacità militari. Lo riporta il sito  di Ynet.

Londra stanzia 4,5 milioni per bonifica Gaza da bombe inesplose

Il Regno Unito ha annunciato lo stanziamento di 4 milioni di sterline (4,5 milioni di euro) per le attività di sminamento e bonifica nella Striscia di Gaza in modo da consentire la distribuzione di aiuti umanitari. È quanto si legge in una nota del Foreign Office. Le risorse sono destinate al servizio di sminamento delle Nazioni Unite (Unmas) per permettere a un maggior numero di artificieri di rimuovere mine, bombe inesplose e altre munizioni sganciate sul territorio palestinese devastato dal conflitto fra Israele e Hamas. Secondo il ministero degli Esteri, lo sminamento è un "elemento critico" dell'accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 10 ottobre. "Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire che Gaza riceva aiuti massicci. Non saremo in grado di fornire i soccorsi necessari senza bonificare il territorio e compiere progressi verso una pace duratura", ha affermato la titolare degli Esteri, Yvette Cooper.

Erdoğan e Merz uniti dall'economia ma schermaglie su Israele

Il confronto tra il cancelliere federale Friedrich Merz e il presidente  turco Recep Tayyip Erdoğan è stato particolarmente cordiale. Entrambi  hanno fatto riferimento alla nutrita presenza turca in Germania, "nostri  fratelli e sorelle" come li ha definiti Erdoğan, mentre Merz ha  ribadito "senza queste persone e senza queste famiglie, 60 anni fa la  Germania non avrebbe potuto avviare la sua ripresa economica". I due  hanno confermato di voler ulteriormente rafforzare le relazioni  commerciali, "puntiamo a portare il volume degli scambi commerciali da  cinquanta a sessanta miliardi di euro" ha detto il presidente turco. E  il cancelliere ha ribadito l'intenzione di impegnarsi per avviare un  dibattito "strategico" in Europa per avvicinare la Turchia all'Unione  europea, pur precisando che ci sono decisioni turche che non  corrispondono ai criteri che l'Ue si è data in relazione alla democrazia  e allo Stato di diritto, ad esempio "l'indipendenza della magistratura  non corrisponde alle nostre aspettative, ma questo è oggetto delle  discussioni che stiamo portando avanti". Tuttavia, su un tema i due sono  sembrati distanti e non ne hanno fatto mistero. Erdoğan ha definito  quello che sta avvenendo in Palestina un "genocidio", mentre il  cancelliere, sollecitato da un giornalista, ha affermato che "la  Germania è saldamente al fianco dello Stato di Israele, ma ciò non  significa che rispettiamo o accettiamo ogni decisione politica del  governo israeliano e la accogliamo senza critiche".

Fonti libanesi: "Esercito Libano in massima allerta"

L'esercito di Beirut ha inviato rinforzi nel sud del Libano per  fronteggiare le Forze di difesa israeliana (Idf). Lo riferiscono fonti  libanesi secondo le quali "l'esercito è in stato di massima allerta e  sta schierando rinforzi nell'area dei villaggi di Aitaroun e al-Khiam,  nel Libano meridionale, nell'ambito del rafforzamento della presenza,  per fronteggiare le invasioni israeliane". Inoltre  la rete libanese 'Al-Mayadeen', vicina a Hezbollah, ha riferito che  "sono state istituite postazioni dell'esercito al confine con Israele su  richiesta del presidente Joseph Aoun". In precedenza, il ministero  della Salute libanese aveva affermato che un dipendente comunale era  morto in seguito a un raid dell'area da parte delle Idf.

Media: "Al via presto processo ad autori eccidio 7/10"

Potrebbe aprirsi presto in Israele il processo agli autori dell'eccidio del 7 ottobre 2023 detenuti nelle carceri israeliane. Lo rivela Kan. Secondo quanto riferito dall'emittente, e' stato deciso di istituire un tribunale speciale per i ricorsi dei terroristi, composto da giudici in pensione o in procinto di ritirarsi. Le indagini sui presunti terroristi, tra i 200 e i 300, sono arrivate alle fasi finali e la procura decidera' sulle incriminazioni nelle prossime settimane. Non sara' possibile provare per tutti gli imputati l'intenzione di commettere un genocidio e dunque alcuni saranno perseguiti per altri reati, come complicita' con il nemico o violazione della sovranita'. I ministri di Giustizia, Esteri e Difesa istituiranno una commissione per decidere le linee guida dei procedimenti, che non potra' pero' entrare nei singoli casi. La messa sotto accusa dei presunti appartenenti ai gruppi che hanno progettato e compiuto le stragi e' rimasta di fatto congelata per un lungo periodo di tempo, in attesa che tutti gli ostaggi vivi fossero rilasciati. Dopo il ritorno in Israele degli ultimi 20 rapiti, il ministro della Giustizia Yariv Levin ha annunciato l'intenzione di procedere velocemente.

Sit-in contro antisemitismo: "A Gaza nessun genocidio"

In Italia "stiamo andando verso un regime dove non è più possibile parlare. Accade in tutte le università italiane. E non sono episodi". Oggi "il problema in Italia è l'enorme crescita di odio contro gli ebrei". Lo ha detto Stefano Parisi, presidente dell'associazione Setteottobre, a margine della manifestazione a sostegno delle comunità ebraiche e contro l'antisemitismo, in piazza Santi Apostoli a Roma.     "Non c'è nessun genocidio a Gaza. Israele sta difendendo sé stessa", ha sottolineato Parisi.

Media: "Raid Israele su due città nel Sud di Gaza"

Aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi sulle citta' di Abasan al-Kabira e Bani Suheila, a Est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Gli attacchi aerei arrivano all'indomani del raid israeliano a Beit Lahia, nel Nord di Gaza, che secondo quanto dichiarato dalle Idf ha preso di mira un "deposito di armi".

Mo, La Russa: "Vicino a manifestazione Roma contro ogni forma di odio e antisemitismo"

"Desidero esprimere la mia vicinanza allo spirito della manifestazione  organizzata dall’associazione SetteOttobre che questa sera a Roma, in  piazza Santi Apostoli, vuole ribadire i valori di libertà, rispetto e  convivenza, contro ogni forma di odio e antisemitismo". Lo scrive sui  social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

"A testa alta con gli ebrei": sit-in a Roma contro antisemitismo

"Per la nostra libertà a testa alta con gli ebrei": sono decine le persone che si stanno radunando a piazza Santi Apostoli a Roma per la manifestazione in sostegno delle comunità ebraiche e contro l'antisemitismo, organizzata dall'associazione Setteottobre.      "Rivendichiamo la libertà di essere ebrei in Italia, no ai trattamenti di serie B", dicono i primi partecipanti scesi in piazza, mentre sorreggono la bandiera di Israele. La manifestazione è stata promossa dall'associazione Setteottobre e hanno aderito oltre 50 realtà. Sono attesi anche il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun, la presidente dell'Ucei Noemi Di Segni. Dal palco sono previsti anche gli interventi di alcuni esponenti politici come Pina Picierno del Pd e Maria Elena Boschi di Italia Viva.   "Gli ebrei tornino a sentirsi al sicuro in questo Paese", chiedono i dimostranti.

Mo, "Tregua è menzogna": parte corteo a Milano

Alcune centinaia di persone si sono ritrovate questa sera in piazza  della Scala, ribattezzata da oltre un mese dai manifestanti pro Pal  ‘piazza Gaza’, per chiedere “giustizia per la Palestina. La tregua è una  menzogna. Israele bombarda ancora e il genocidio continua”, si legge su  un grande manifesto posto davanti all’ingresso di Palazzo Marino. Il  Consiglio comunale lunedì 13 ottobre ha bocciato un ordine del giorno di  Europa Verde che chiedeva lo stop del gemellaggio tra Milano e Tel  Aviv, scatenando le proteste dentro e fuori dall’aula. Il lunedì  successivo, 20 settembre, è stata approvata una mozione del Pd che, tra  le altre cose, chiede il gemellaggio con Gaza City e invita il sindaco e  la giunta “nel caso di un significativo venir meno del rispetto degli  impegni del piano di pace”, a interrompere ogni rapporto istituzionale  con il governo israeliano” e a sospendere il gemellaggio con Tel Aviv.   “Hanno  ucciso cento persone, quindi ho scritto al sindaco Sala di  interromperlo immediatamente”, ha raccontato in piazza della Scala il  consigliere comunale di Europa Verde, Carlo Monguzzi, spiegando ai  manifestanti di aver anche presentato “una mozione che dice che visto  che Israele non ha ottemperato al piano di pace, il Comune deve  interrompere subito il gemellaggio con Tel Aviv. Chiederò che venga  discussa lunedì, ma dipenderà dalla maggioranza”.  Qualche minuto fa, al  grido “se non cambierà, floccheremo la città” e “Palestina libera”, i  manifestanti fa si sono mossi in corteo, diretti in Porta Venezia.

Processo Netanyahu, udienza domenica cancellata su richiesta avvocato

L'udienza di domenica del processo al primo ministro israeliano Benjamin  Netanyahu è stata annullata su richiesta del suo avvocato difensore. Lo  ha deciso il tribunale distrettuale di Tel Aviv. La testimonianza di  Netanyahu nel processo a suo carico per corruzione e frode avrà luogo  martedì e mercoledì.

Polizia Israele indaga sulla morte del ragazzo a manifestazione

La polizia israeliana sta indagando per stabilire se la morte di un giovane caduto da un edificio in costruzione a Gerusalemme sia stata un suicidio, lo riporta Ynet. La vittima, identificata dai media come Menachem Mendel Litzman, 20 anni, è caduta dal 20° piano dell'edificio durante una manifestazione contro la coscrizione degli studenti delle yeshiva Haredi nelle Idf.    Era uno dei numerosi dimostranti che salirono sul grattacielo durante la protesta, che ha richiamato centinaia di migliaia di manifestanti all'ingresso di Gerusalemme. La sua morte ha posto bruscamente fine alla manifestazione, mentre il presentatore invitava i partecipanti a disperdersi con calma.

M.O.: marcia ultraortodossi, scontri tra dimostranti e polizia

Violenti scontri sono divampati tra polizia e gruppi di manifestanti ultraortodossi che da questa mattina protestano a Gerusalemme contro l'ipotesi di introduzione della leva obbligatoria anche per gli studenti delle scuole religiose. Lo riporta la stampa israeliana. La situazione e' degenerata dopo che dimostrante, Menachem Mendel Litzman di 20 anni, e' precipitato da un piano alto di un grattacielo in costruzione ed e' morto. Non si esclude che si sia suicidato. Gli organizzatori hanno chiesto alla folla di sciogliere la manifestazione, ma inutilmente. Centinaia di persone hanno preso d'assalto cantieri e impalcature, e sono salite anche a grandi altezze. 

Netanyahu congela nomina inviato Centro coordinamento Gaza

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha congelato la nomina di Michael Eisenberg a rappresentante del governo al Centro di coordinamento civile-militare a guida Usa incaricato di attuare l'intesa per Gaza. Lo scrive Ynet. Eisenberg, imprenditore di spicco nel settore della tecnologia, ha contribuito alla nascita della Gaza Humanitarian Fundation, che ha gestito gli aiuti nella Striscia dopo l'estromissione delle Nazioni Unite, e ha una solida rete di contatti in tutta la regione e con gli Stati Uniti. Netanyahu ne aveva approvato personalmente la nomina qualche settimana fa, poi e' arrivata la frenata.

Israele rimpatria due ebree americane volontarie in Cisgiordania occupata

Israele ha ordinato il rimpatrio di due ebree americane andate nella Cisgiordania occupata per lavorare come volontarie alla raccolta delle olive dei palestinesi. Lo ha reso noto dalle Ong, Solidarity of Nations e Rabbis For Human Rights, che organizzano queste iniziative di volontariato, precisando che le due cittadine americane erano in un gruppo di 11 persone che sono state arrestate prima di raggiungere il villaggio di Burin, nei pressi di Nablus. L'esercito israeliano aveva emesso un ordine di chiusura di zona militare, comunemente usato durante la raccolta delle olive per bloccare l'accesso ai campi dei palestinesi, così i volontari stavano recando di raggiungere la loro destinazione usando un percorso alternativo, spiegano le Ong israeliane. "Quando i volontari si sono avvicinati ai militari per obbedire ai loro ordini, sono stati arrestati", prosegue la nota, precisando che i volontari israeliani sono stati interrogati e poi rilasciati, mentre alle cittadine americane è stato comunicato che sarebbero state deportate. "La decisione riflette un allarmante trend nel mettere a tacere il lavoro non violento per i diritti umani e le voci ebraiche per la giustizia in Israele e Palestina", conclude la nota. Volontari israeliani e internazionali regolarmente assistono i palestinesi durante la raccolta delle olive, adottando la tattica della "presenza protettiva" per scoraggiare i coloni da azioni tese a interrompere la raccolta.

M.O.: marcia ultraortodossi, 15enne cade da impalcatura e muore

Un ragazzino di 15 anni che partecipava alla grande manifestazione degli ultraortodossi contro la leva obbligatoria a Gerusalemme e' caduto da un'impalcatura ed e' morto. Lo riferisce la stampa israeliana. Diversi partecipanti alla protesta si sono arrampicati su gru ed edifici in costruzione, anche a grande altezza come nel caso del giovane morto. Dopo la tragedia, gli organizzatori hanno chiesto ai manifestanti di disperdersi. A quanto rende noto N12, la polizia ha aperto un'inchiesta sull'incidente. 

Israele: licenziato giornalista Haaretz coinvolto in Qatargate

Il giornalista e commentatore di Haaretz, Chaim Levinson, e' stato licenziato dal suo incarico presso il quotidiano israeliano dopo che e' emerso che aveva lavorato per la societa' di consulenza politica di proprieta' di Yisrael Einhorn, uno dei principali sospettati nello scandalo Qatargate. Come riportato da Haaretz stesso, Levinson, che ha da tempo riconosciuto di essere un buon amico di Einhorn, ha lavorato come ghostwriter per la societa' Perception di Einhorn dal 2019 al 2024, guadagnando circa 200.000 shekel, circa 53mila euro, per articoli da lui scritti per le campagne elettorali nei Balcani. Nello scandalo Qatargate, si ritiene che Einhorn e Perception abbiano condotto campagne in Israele e all'estero per migliorare l'immagine del Qatar, in particolare in relazione al suo ruolo di mediatore imparziale nelle trattative per la presa degli ostaggi. Perception sarebbe stata ingaggiata dal Qatar tramite intermediari, mentre due sospettati - Jonatan Urich ed Eli Feldstein - lavoravano per Perception a campagne di pubbliche relazioni, mentre allo stesso tempo ricoprivano il ruolo di assistenti di alto livello del Primo Ministro Benjamin Netanyahu.

Idf ricevono le due bare dalla Croce Rossa

Le truppe israeliane nella Striscia di Gaza hanno ricevuto dalla Croce Rossa due bare, apparentemente contenenti i corpi di due ostaggi. Lo riporta Times of Israel. Le bare erano state ritirate dalla Croce Rossa da Hamas nella Striscia di Gaza. Ora le forze armate ispezioneranno le bare, poi le avvolgeranno con bandiere israeliane e terranno una breve cerimonia guidata da un rabbino militare. I resti saranno poi portati all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione.

Netanyahu: Forze estere disarmeranno Hamas o lo faremo noi

Sara' la forza internazionale di pace a disarmare Hamas e, se non fara', ci pensera' l'esercito israeliano. Lo ha dichiarato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu durante la cerimonia di laurea di un corso per ufficiali di combattimento presso la Prima Accademia Militare. "I risultati dell'Idf in guerra vengono studiati nelle accademie militari di tutto il mondo" ha detto agli ufficiali, secondo quanto riferisce Ynet, ricordando che il suo governo "e' determinato a riportare a casa tutti gli ostaggi caduti". "Non cederemo finche' non li avremo riportati tutti a casa" ha concluso "alla fine, Hamas sara' disarmata e Gaza sarà smilitarizzata. Se lo faranno le forze straniere, ci penseremo noi".

Israele, consegnati due corpi di ostaggi da Hamas

L'Idf afferma che la Croce Rossa ha informato l'esercito israeliano di aver ritirato poco fa due bare, contenenti presumibilmente i corpi di due ostaggi uccisi, da Hamas nella zona centrale di Gaza. La Croce Rossa sta ora portando le bare alle truppe dell'Idf all'interno della Striscia, dove si terrà una piccola cerimonia presieduta da un rabbino militare. Lo riporta il Times of Israel.

Boldrini, vergognoso attacco di Israele ad Albanese

"Ennesimo, vergognoso attacco dell'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon contro Francesca Albanese e il suo ultimo rapporto in cui presenta le prove della complicità di 63 stati, incluso quello Italiano, con il genocidio che Israele ha perpetrato a Gaza.   Il copione è noto: la relatrice speciale dell'Onu sui territori palestinesi occupati presenta un nuovo, scrupoloso e dettagliato, rapporto e parte l'attacco a testa bassa, il tentativo di delegittimazione e, addirittura, di mostrificazione. E questa volta l'ambasciatore israeliano arriva ad  accusarla anche di essere "una strega fallita". Ci manca solo che qualcuno accenda il rogo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "A fare eco - prosegue - a questo inaccettabile attacco ad Albanese arriva anche l'Italia che per voce dell'ambasciatore all'Onu definisce il rapporto "totalmente privo di credibilità e imparzialità. Albanese non ha fatto altro che raccogliere le prove di quello che è sotto gli occhi di tutte e tutti da almeno due anni: molti paesi, inclusa l'Italia, sono complici del genocidio a Gaza, e inadempienti verso la pronuncia della Corte internazionale di giustizia che chiede agli stati di mettere in campo misure che prevengano e impediscano il genocidio. In questi due anni la complicità di molti paesi  con il genocidio, è stata denunciata non solo dalle opposizioni degli stati coinvolti, ma anche da esperti di diritto internazionale, osservatori indipendenti, accademici, organizzazioni umanitarie che operano in territori di guerra, perfino da associazioni israeliane che si occupano di diritti umani. Nulla di quello che serve per impedire il genocidio è stato fatto: nessuna condanna dei crimini commessi da Netanyahu, nessuna sanzione, le armi sono continuate ad arrivare a Israele che ha continuato a vendere a molti paesi sistemi di difesa, nessuna sospensione dell'accordo Ue-Israele".

Axios, Usa spingono per finalizzare piano forza stabilizzazione a Gaza

Gli Stati Uniti stanno conducendo colloqui riservati con diversi Paesi per formare una forza internazionale di stabilizzazione da dispiegare a Gaza nelle prossime settimane. A rivelarlo è Axios, citando fonti coinvolte nel processo. Il piano, promosso dall'amministrazione di Donald Trump, prevede la creazione di una nuova forza di polizia palestinese - addestrata e controllata da Stati Uniti, Egitto e Giordania - affiancata da contingenti militari provenienti da Paesi arabi e musulmani come Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia.  Nell'idea degli organizzatori, la International Stabilization Force (Isf) rappresenterebbe la condizione necessaria per un ulteriore ritiro israeliano da Gaza e avrebbe il compito di proteggere i confini impedendo il traffico di armi. "Se non avremo una sicurezza e una governance affidabile a Gaza, rischiamo che Israele torni ad attaccare in continuazione", ha spiegato una fonte vicina ai negoziati. Ma l'iniziativa presenta dei nodi difficili da sciogliere per le diplomazie: la partecipazione turca è fortemente osteggiata da Israele, e il dispiegamento dell'Isf necessita del consenso di Hamas, a cui viene chiesto di rinunciare almeno parzialmente al controllo del territorio e delle armi. 

Un alto funzionario americano ha sottolineato che "è meglio muoversi lentamente e farlo bene, perché non ci sarà una seconda possibilità". Washington sta lavorando a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che offra una base legale alla missione, pur mantenendo il comando operativo in mano statunitense. "Nessuno vuole restare fuori da un’iniziativa di Trump - ha ammesso una delle fonti - ma chi conosce la storia di questo conflitto sarebbe folle a non essere scettico". 

Marcia ultraortodossi contro leva, aggredita una reporter

Centinaia di migliaia di israeliani ultra-ortodossi si sono radunati all'ingresso di Gerusalemme per una grande manifestazione di preghiera contro i tentativi di arruolare gli haredi - i più conservatori tra gli ortodossi - nelle Forze di Difesa israeliane. I manifestanti hanno bloccato l'ingresso alla città e riempiono le strade con cartelli blu e gialli che recitano: "La Russia è  qui" e "Stalin e' qui". Diversi i giovani in corteo davanti alla stazione ferroviaria con uno striscione del Forum degli Ostaggi e delle Famiglie Scomparse, presumibilmente rubato da un'abitazione vicina, con lo slogan: "Riportare indietro gli ostaggi, riportare la speranza". I manifestanti anti-coscrizione si sono regolarmente appropriati degli slogan e dei simboli del movimento per un accordo sugli ostaggi, chiedendo il rilascio dei renitenti alla leva e suscitando proteste da parte dell'Hostages Families Forum. Secondo quanto riporta il Times of Israel, le guardie di sicurezza hanno chiuso a chiave le porte della stazione centrale degli autobus dopo che gli haredim hanno iniziato a discutere con le persone che uscivano dall'edificio, lanciando bottiglie d'acqua e chiamando le donne "shiksa", termine spregiativo usato per le donne non ebree. Una giornalista di Channel 12 presa di mira con un lancio di bottiglie d'acqua e bastoni si è dovuta riparare dietro il cordone di agenti di polizia, criticati dal sindacato dei giornalisti per non essere intervenuti. Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha condannato la protesta. "Voglio dire a tutti questi giovani, che hanno partecipato alla vergognosa manifestazione 'Moriremo piuttosto che arruolarci': se potete recarvi a una protesta, potete recarvi in un centro di reclutamento; se potete marciare per strada, potete marciare nell'addestramento di base e difendere lo Stato di Israele", ha detto in un messaggio video "Ciò che è stato, non sarà  più: tutti si arruoleranno, tutti lavoreranno, tutti  andranno al centro di reclutamento, tutti difenderanno lo Stato".

Netanyahu al centro coordinamento Usa: 'Sforzo congiunto per disarmare Hamas'

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è recato presso il  Centro di coordinamento civile-militare a guida Usa a Kiryat Gat, nel sud di Israele, incaricato di monitorare il rispetto del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e l'invio di aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Lo rende noto l'ufficio del premier israeliano spiegando che durante la visita, avvenuta ieri sera, Netanyahu ha parlato con il comandante del Centcom, l'ammiraglio Brad Cooper, e con il generale Patrick Frank. Netanyahu è rimasto "colpito dallo sforzo congiunto tra Israele e Stati Uniti per promuovere e attuare il quadro del presidente Trump", si legge nella nota diffusa dall'ufficio del premier israeliano. "Stiamo lavorando insieme per raggiungere l'obiettivo concordato con il presidente Trump: disarmare Hamas e smilitarizzare Gaza, mantenendo al contempo la nostra sicurezza", ha affermato l'ufficio di Netanyahu. Nella nota si legge anche che la partnership tra Stati Uniti e Israele si basa su "valori condivisi" e sul principio secondo cui "Israele mantiene la propria libertà d'azione" e detiene la responsabilità della sicurezza delle proprie forze militari.

Media: i corpi di 2 ostaggi potrebbero essere riconsegnati oggi

Israele si sta preparando all'eventualità che Hamas restituisca i corpi di due ostaggi nelle prossime ore. All'inizio di questa settimana, Hamas ha affermato di aver "recuperato" i corpi di due ostaggi, ma non li ha consegnati immediatamente, citando le "violazioni" israeliane del cessate il fuoco. Attualmente, sono 13 i corpi degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza.

Proteste a Corfù per approdo nave da crociera israeliana

Circa 250 persone hanno manifestato questa mattina nel porto dell'isola greca di Corfù, nello Ionio, contro l'approdo della nave da crociera Crown Iris con a bordo turisti israeliani. I manifestanti hanno mostrato uno striscione con scritto "I sionisti assassini non sono i benvenuti, Palestina libera" e hanno scandito slogan per chiedere che cessino gli attacchi a Gaza. Lo riporta l'emittente statale Ert. Ingenti forze di polizia hanno bloccato l'accesso al molo a pedoni e veicoli, e lo sbarco dei passeggeri è avvenuto senza ostacoli. Raduni di protesta simili sono avvenuti due giorni fa anche nella città portuale di Kalamata, nel Peloponneso, dove la nave da crociera ha fatto tappa. "Nonostante il cessate il fuoco, Israele continua ad attaccare Gaza. Civili innocenti e disarmati vengono uccisi, non possiamo tacere", ha dichiarato al Guardian Christina Lada, un'insegnante che ha partecipato alla manifestazione di Kalamata. Nell'estate scorsa, i passeggeri della Crown Iris non erano stati fatti sbarcare nell'isola di Siro, nelle Cicladi, a seguito della prima protesta di questo tipo organizzata dagli abitanti locali. Da allora nel mese di agosto si sono susseguite numerose manifestazioni in occasione dell'approdo della Crown Iris nelle isole greche. A Rodi e Creta la polizia ellenica si è scontrata con i manifestanti.

Ong, Israele rafforza le sue posizioni nel sud della Siria

Le forze militari israeliane proseguono nel sud-ovest della Siria le operazioni di scavo e livellamento a ovest delle località di Bir Ajam, nel distretto di Quneitra, capoluogo delle Alture occupate del Golan. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui le incursioni e i lavori del genio israeliano rientrano nel progetto noto come "Sufa 53", cominciato nel 2022 ma la cui realizzazione è stata accelerata dopo la presa, di fatto, da parte di Israele del controllo di regioni siriane dopo il cambio di potere avvenuto a Damasco lo scorso 8 dicembre. Secondo un'analisi della Bbc, basate su immagini satellitari e video sul terreno, il progetto Sufa 53 prevede la creazione di terrapieno fortificato di circa cinque metri di altezza e cinque di larghezza, che si estende per una lunghezza stimata di 70 chilometri. Il tracciato collega postazioni militari israeliane situate a est della linea "Bravo", definita dall'accordo di disimpegno del 1974. Fonti militari israeliane citate dalla Bbc affermano che si tratta di "un ostacolo ingegneristico a fini difensivi per impedire le infiltrazioni nel territorio occupato da Israele". Parallelamente, continuano le avanzate dei militari israeliani in pieno territorio siriano. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha monitorato la presenza di una pattuglia israeliana che ha istituito un posto di blocco sulla strada tra Samdaniyah Sharqiya e Ajraf, a est di Qunaytra, con tre blindati per il trasporto truppe e due veicoli corazzati. Inoltre, sempre secondo l'Osservatorio, una forza militare israeliana composta da bulldozer, un carro armato e mezzi corazzati è avanzata fino al villaggio di Rasm al-Halabi, sempre nella zona del Golan.

Soccorritori turchi attendono l'ok da Israele per entrare a Gaza

Un gruppo di soccorritori turchi dell'Agenzia statale per i disastri e le emergenze Afad è ancora in attesa del permesso da parte di Israele per entrare a Gaza, in seguito all'accordo per il cessate il fuoco raggiunto nelle scorse settimane. "L'Afad è ancora in attesa al confine. Israele non ha ancora rilasciato alcuna autorizzazione", ha affermato una fonte del ministero della Difesa di Ankara, in riferimento alla squadra di 81 soccorritori turchi che si trova sul lato egiziano del valico di Rafah in attesa di entrare nella Striscia di Gaza.

Presidente Libano ordina di reagire a incursioni Israele

Il presidente libanese Joseph Aoun ha ordinato alle forze armate di opporsi a qualsiasi incursione israeliana nel sud del Paese. Dopo il raid israeliano in cui è stato ucciso un dipendente comunale, Aoun ha ordinato all'esercito di "affrontare qualsiasi incursione israeliana nel territorio meridionale liberato, in difesa del territorio libanese e della sicurezza dei cittadini". Aoun ha istruito in questo senso il capo di stato maggiore dell'esercito, secondo una dichiarazione della presidenza. 

La Russa, 'antisemitismo covava sotto la cenere, attacco a Fiano di matrice comunista'

"Confermo quello che ho detto e la mia solidarietà all’ex parlamentare del Pd" Emanuele Fiano. "Però il mio modesto consiglio in questi casi è di lasciare da parte le responsabilità storiche del fascismo verso gli ebrei e di chiamare col loro nome chi oggi utilizza la vicenda della Palestina per spirito di sopraffazione. Alla Ca’ Foscari c’è stata una matrice comunista. Avevano anche uno striscione con la falce e il martello. Non capisco perché questa ritrosia". Lo afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da 'Il Tempo', secondo il quale l'antisemitismo "evidentemente non è di ritorno ma covava sotto la cenere".

Anp, Israele ha eretto quasi mille barriere in Cisgiordania

Israele ha eretto quasi 1.000barriere in Cisgiordania soffocando ulteriormente la libertà dimovimento dei palestinesi e ostacolando la vita quotidiana. Losostiene la Commissione per la colonizzazione e la resistenza almuro dell'Anp affermando che dall'inizio della guerra a Gazasono stati installati 916 cancelli, barriere e muri.   Tra le nuove barriere ci sono cancelli metallici installatiagli ingressi di molti villaggi e città, e tra le città, chebloccano l'accesso. I palestinesi affermano che i cancelli hannoorari di apertura irregolari, e alcuni rimangono chiusi pergiorni. 

Gaza, il nuovo piano Usa: ipotesi divisione della Striscia in due parti. Cosa sappiamo

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e  l'altra sotto Hamas. L'ipotesi è circolata dopo la visita del  vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. DI COSA SI TRATTA

Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo

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Trump, Gaza è tornata al cessate il fuoco

'Gaza è tornata al cessate il fuoco": lo ha detto Donald Trump dopo l'incontro con Xi in Corea del sud. 

Xi loda Trump per la tregua a Gaza

"Apprezzo il tuo grandecontributo al recente cessate il fuoco a Gaza": lo ha detto XiJinping nell'incontro con Donald Trump in Corea del sud,aggiungendo che anche Pechino ha promosso colloqui di pace  peraltre questioni critiche.

Albanese presenta rapporto: "63 Stati complici genocidio a Gaza"

Francesca Albanese, la relatrice speciale (indipendente) dell'Onu per la Palestina, ha attaccato gli Stati complici del "genocidio" israeliano a Gaza, chiedendo un nuovo multilateralismo che impedisca che si ripeta in futuro. Presentando alla terza commissione dell'Assemblea Generale un rapporto di 24 pagine in cui esamina il ruolo di 63 Stati nel "crimine collettivo" del "genocidio" nella Striscia, l'esperta dice che Israele ha lasciato Gaza "strangolata, affamata, distrutta". E l'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon per tutta risposta la definisce una "strega malvagia". "Attraverso azioni illegali e omissioni deliberate, troppi Stati hanno danneggiato, fondato e protetto l'apartheid militarizzato di Israele, consentendo alla sua impresa coloniale di metastatizzare in genocidio, il crimine supremo contro il popolo della Palestina", ha affermato Albanese dal Sudafrica. Il rapporto analizza come l'"atrocità trasmessa in diretta streaming" sia stata facilitata da Stati terzi, concentrandosi su come gli Usa abbiano fornito "copertura diplomatica" per Israele.

Italia a Onu, rapporto Albanese non credibile né imparziale

"Il rapporto presentato dalla relatrice speciale Francesca Albanese è totalmente privo dicredibilità e imparzialità. Come Italia, non ne siamo sorpresi.Il contenuto del dossier eccede palesemente il mandato specificodel relatore speciale, che non include indagini su presunteviolazioni commesse da altri Stati o entità, né giudizi sullacooperazione tra Paesi terzi e la Cpi". Lo ha dettol'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente all'Onu. L'Italia è tra i 63 Stati accusati nel rapporto diAlbanese di "essere complici del genocidio a Gaza".

Fonti Gaza, 104 morti tra cui 46 bimbi nei raid di Israele

Sono 104 i morti, tra cui 46 bambini e 20 donne, nei raid aerei di Israele della notte scorsa sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. I feriti sono 253, tra cui 78 bambini e 84 donne.

Da Guterres ferma condanna per attacchi Israele a Gaza

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres "condanna fermamente" gli attacchi israeliani su Gaza avvenuti ieri. Lo ha dichiarato il suo portavoce, Stephane Dujarric. "Il segretario generale condanna fermamente le morti causate ieri dagli attacchi aerei israeliani contro i civili a Gaza, compresi molti bambini. Condanna tutte le azioni che compromettono il cessate il fuoco e mettono in pericolo i civili", ha detto Dujarric ai giornalisti, invitando tutte le parti a rispettare i propri impegni ed evitare "qualsiasi azione che minacci i civili od ostacoli gli aiuti umanitari".

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