Ucraina Russia, Mosca: "No tregua". Salta il summit Rubio-Lavrov, stop vertice Trump-Putin
I due presidenti 'non si vedranno a breve', reagisce in serata la Casa Bianca dopo che il ministro degli Esteri russo Lavrov aveva chiuso al cessate il fuoco immediato in Ucraina perché significherebbe 'dimenticare le cause profonde del conflitto'. Salta per ora anche il faccia a faccia Rubio-Lavrov che si sarebbe dovuto tenere giovedì. Zelensky e i leader Ue intanto lavorano a un piano di pace in 12 punti. Il segretario generale Nato Rutte a Washington per incontrare Trump
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Sfuma il vertice Trump-Putin a Budapest. I due presidenti 'non si vedranno a breve', reagisce in serata la Casa Bianca dopo che il ministro degli Esteri russo Lavrov aveva chiuso al cessate il fuoco immediato in Ucraina perché significherebbe 'dimenticare le cause profonde del conflitto'. Salta per ora anche il faccia a faccia Rubio-Lavrov che si sarebbe dovuto tenere giovedì. 'Mosca vuole troppo e per gli Usa è diventato evidente che non ci sarà alcun accordo a Budapest', commenta un alto diplomatico europeo. Zelensky e i leader Ue intanto lavorano a un piano di pace in 12 punti e affermano di sostenere 'con forza la posizione di Trump secondo cui i combattimenti devono cessare immediatamente e l'attuale linea di contatto deve costituire il punto di partenza dei negoziati'. Il segretario generale della Nato Rutte a Washington per incontrare Trump.
Gli approfondimenti:
- Cosa sappiamo dell'operazione "Sentilla dell'Est" della Nato"
- Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Trump vede una possibilità per il cessate il fuoco
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ritiene che ci sia ancora una possibilità per un cessate il fuoco in Ucraina. Quando nello Studio Ovale gli è stato chiesto perché il vertice programmato in Ungheria con il Presidente russo Vladimir Putin fosse sospeso, Trump ha dichiarato di non voler sprecare un incontro. Trump ha aggiunto di non aver ancora preso una decisione in merito all’incontro con Putin, che avrebbe voluto tenere presto a Budapest.
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Guerra in Ucraina, è vero che l’Europa continua a fare affari con la Russia? I DATI
Donald Trump sta rivolgendo accuse agli alleati della Nato, che sarebbero colpevoli di continuare in qualche modo a intrattenere rapporti commerciali con Mosca e di non aver imposto sanzioni abbastanza dure. Ma ha davvero ragione il presidente degli Stati Uniti? Anche di questo si è parlato nell’ultima puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
Guerra, è vero che l’Europa continua a fare affari con la Russia? DATI
Vai al contenutoTrump: su incontro con Putin deciderò nei prossimi giorni
"Sull'incontro con Putin deciderò nei prossimi giorni". Lo ha detto Donald Trump sottolineando che "stanno succedendo molte cose" nella guerra in Ucraina. "Putin e Zelensy vogliono la pace", ha aggiunto.
Trump: "Non voglio sprecare un incontro con Putin"
"Non voglio perdere tempo, non voglio sprecare un incontro". Così ha risposto Donald Teump ad una domanda sulle indiscrezioni che l'incontro con Vladimir Putin non ci sarà. "Vediamo che succede", ha aggiunto il presidente americano. "Non ho ancora preso una decisione".
Guerra in Ucraina, la Russia nel 2026 potrebbe produrre 5mila droni al mese. I DATI
Idroni sono diventati il simbolo del conflitto fra Mosca e Kiev: nella prima fase erano quasi assenti dall’arsenale russo, mentre oggi la media è di 194 armi utilizzate al giorno. Un’escalation che è legata anche al massiccio aumento della produzione. Di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
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Vai al contenutoLavrov: 'Solidarietà con Venezuela contro minacce esterne'
Incontrando oggi l'ambasciatore venezuelano a Mosca, Jesus Rafael Salazar Velazquez, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha "confermato la solidarietà con il governo e il popolo del Venezuela di fronte alle crescenti minacce esterne e ai tentativi di interferenza negli affari interni, nonché il sostegno completo agli sforzi di Caracas per la difesa della sovranità nazionale". Lo riferisce il ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass. La Russia, ha aggiunto Lavrov, "sostiene uno sviluppo stabile e indipendente di tutti i Paesi e regioni, mantenendo l'America Latina e i Caraibi come zone di pace".
Casa Bianca conferma incontro Trump con Rutte
Donald Trump avrà un incontro domani alla Casa Bianca con il segretario generale della Nato Mark Rutte. Lo conferma la Casa Bianca. In agenda, probabilmente, la guerra in Ucraina dopo che sembra sfumato il colloquio tra il presidente americano e Vladimir Putin.
Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli
Dalla guerra d’invasione della Russia in Ucraina fino ai sorvoli sugli aeroporti in Danimarca, passando per lo sconfinamento in Polonia e per l’utilizzo nei vari conflitti che hanno infiammato il Medio Oriente, i droni sono diventati protagonisti di diverse crisi internazionali e campi di battaglia. Poco costosi rispetto a strumenti bellici come i missili - e proprio per questo molto costosi da intercettare usando i missili oppure gli aerei - i droni stanno diventando una parte importante delle forze armate di molti Paesi e anche un problema da gestire, soprattutto nel caso di attacchi o incursioni portate con questi velivoli
Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli
Vai al contenutoDroni e aerei su Polonia, Estonia, Romania: perché la Russia sta provocando la Nato?
Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di aver mandato i droni che hanno sorvolato e bloccato per ore l'aeroporto di Copenaghen, il caso dei tre Mig-31 russi in Estonia è arrivato davanti al Consiglio Atlantico. Tallin aveva richiesto alla Nato di consultarsi sulla base dell’articolo 4 del Trattato istitutivo dell’Alleanza. È la norma che prevede la riunione dell’organo decisionale della Nato quando uno dei 32 Stati membri lamenta una minaccia alla sua integrità territoriale, indipendenza politica o sicurezza di una delle parti.
Perché la Russia sta continuando a provocare il fronte Est della Nato?
Vai al contenutoTomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che "decisione finale" prendere su questo accordo.
Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
Vai al contenutoDroni Shahed, come le armi della Russia contro l'Ucraina hanno cambiato la guerra
L'aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L'Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri"
I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra
Vai al contenutoPutin a Budapest, come farà il presidente russo a evitare sanzioni e mandato d’arresto?
Dopo il summit di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per discutere del conflitto in Ucraina. La scelta della capitale ungherese risponde a motivazioni politiche e tecniche ma riaccende il dibattito sulla posizione dell’Ungheria nei confronti di Mosca e sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il presidente russo.
Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?
Vai al contenutoSfuma Budapest, "Trump e Putin non si vedranno a breve"
Non ci sono piani per un incontro "nell'immediato futuro" tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello russo Vladimir Putin: cinque giorni dopo la lunga telefonata fra i due leader, in cui avevano ipotizzato un nuovo faccia a faccia a Budapest entro due settimane, tutto potrebbe essere rimesso in discussione sui negoziati di pace in Ucraina. La dichiarazione di un "alto funzionario" della Casa Bianca, citato dalle agenzie internazionali, fa seguito a un colloquio telefonico fra Serghei Lavrov e Marco Rubio, definito dalla stessa fonte "produttiva". Ma durante il quale il ministro degli Esteri russo ha detto chiaramente al segretario di Stato americano che Mosca rimane contraria a un cessate il fuoco immediato, auspicato nei giorni scorsi da Trump e chiesto oggi in una dichiarazione congiunta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dai principali leader europei. Quanto al possibile nuovo vertice tra Usa e Russia, "né il presidente Trump, né il presidente Putin hanno indicato date precise, serve preparazione, una preparazione seria", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Zelensky ribadisce: "Invio Tomahawk chiave per la pace"
Mentre sembra sfumata la possibilità di un vertice tra i presidenti russo e americano, il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, è tornato la ribadire la sua disponibilità a fermare il conflitto lungo l'attuale linea del fronte e a rilanciare l'appello per la fornitura di Tomahawk, i missili ritenuti indispensabili per costringere Mosca al negoziato. "La linea del fronte può essere l'inizio della diplomazia. Invece, la Russia sta ancora una volta facendo di tutto per sfilarsi dal negoziato", ha scritto in un messaggio Telegram il presidente ucraino. "Non appena la questione dei missili a lungo raggio è diventata un po' più complessa per l'Ucraina, quasi automaticamente la Russia ha perso interesse per la diplomazia", ha fatto notare il presidente ucraino riferendosi al rifiuto di Donald Trump di fornire i missili Tomahawk in grado di colpire il territorio russo in profondità. "Questo è un segnale che proprio la questione dei missili a lungo raggio fornisce una chiave insostituibile per la pace", prosegue il messaggio di Zelensky. "Quanto più missili a lungo raggio ci sono in Ucraina, tanto maggiore è la disponibilità russa a porre fine alla guerra. La discussione sui Tomahawk si è rivelata un forte investimento nella diplomazia", ha concluso, "parleremo con gli europei, con gli americani dei missili a lungo raggio".
Fonti: "Trump chiede a Kiev di rinunciare al Donbass"
Donald Trump ha fatto pressione su Volodymyr Zelensky affinché l'Ucraina ceda la regione orientale del Donbass per porre fine alla guerra scatenata dalla Russia. Lo afferma all'AFP una fonte ucraina, dopo l'incontro alla Casa Bianca di venerdi' scorso. Parlando in forma anonima, il funzionario ha spiegato che il Presidente degli Stati Uniti ha esortato la controparte ucraina a ritirare le sue truppe dai territori che ancora controllano, una delle principali richieste del Presidente russo Vladimir Putin. L'incontro di venerdì è stato "teso e difficile", ha aggiunto. Trump, che aveva parlato con Putin il giorno prima, ha rifiutato la richiesta ucraina di missili Tomahawk a lunga gittata. Quando gli è stato chiesto se Trump abbia esortato Zelensky a ritirarsi dai territori ancora controllati dall'Ucraina, una delle principali richieste di Putin, il funzionario ucraino ha risposto all'AFP: "Sì, è vero".
Europei e Kiev lavorano a piano di pace in 12 punti
Le nazioni europee stanno lavorando con l'Ucraina su una proposta in 12 punti per porre fine alla guerra della Russia lungo le attuali linee di battaglia, respingendo le rinnovate richieste di Vladimir Putin agli Stati Uniti affinché Kiev ceda territori in cambio di un accordo di pace. Lo riferisce Bloomberg sul suo sito.
Zelensky: "Più aumenta gittata nostre armi più Mosca pronta alla pace"
La questione delle armi a lungo raggio all'Ucraina, come i missili Tomahawk, rappresenta "forse la chiave per la pace" dato che "più aumenta la gittata delle nostre capacità militari, più cresce la disponibilità russa a mettere fine alla guerra". Lo ha dichiarato in un video postato su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che nelle ultime settimane ciò "è stato ancora una volta confermato". Zelensky ha definito la discussione sull'eventuale invio dei missili da crociera Tomahawk "un forte investimento nella diplomazia" perché ha mostrato che "proprio quella è la carta che la Russia teme davvero".
Usa, nessun piano per incontro Trump-Putin nell'immediato
Non ci sono piani per un incontro "nell'immediato futuro" tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin: lo ha dichiarato un alto funzionario della Casa Bianca, pochi giorni dopo che Trump aveva proposto un altro vertice con la sua controparte russa. Lo riferisce la Reuters sul suo sito. Anche il segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov non hanno in programma di incontrarsi di persona, ha affermato il funzionario, definendo la loro chiamata di lunedì "produttiva".
Serbia e Russia rafforzano collaborazione in protezione civile
Il rafforzamento della collaborazione fra Serbia e Russia nel campo della protezione civile è stato al centro di un incontro che il ministro dell'interno serbo Ivica Dacic ha avuto oggi a Belgrado con Nikolaj Borisov, capo di gabinetto del ministro della protezione civile e le situazioni di emergenza della Federazione russa. "Abbiamo concordato sul fatto che Serbia e Russia devono affrontare gli stessi rischi di catastrofi, quali incendi, calamità naturali, incidenti di natura tecnologica", ha scritto Dacic in un messaggio su Instagram.
Sanchez sente Zelensky: "Spagna sosterrà Kiev fino a pace giusta"
"Spagna continuerà a sostenere l'Ucraina fino a che sia raggiunta una pace giusta e duratura". Lo ha ribadito oggi il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, in una conversazione telefonica con il presidente ucraino, Volodymyr Zelenzky, della quale ha dato notizia in un messaggio su X. "Continueremo a consegnare aiuti coordinati all'Ucraina per garantire ciò di cui ha bisogno in ogni momento", ha scritto Sanchez nel post, assicurando di averlo "trasmesso a Zelensky nel nostro colloquio telefonico". Il presidente del governo iberico si è unito oggi alla dichiarazione congiunta per un cessate il fuoco immediato e per aumentare la pressione su Mosca, che hanno sottoscritto il presidente ucraino e vari leader europei.
Anche la Svezia si unisce alla dichiarazione per Kiev
Il Consiglio ha aggiornato la dichiarazione dei leader a sostegno dell'Ucraina, aggiungendo il premier spagnolo Pedro Sanchez e quello svedese Ulf Kristersson. Il presidente Antonio Costa, a quanto si apprende, è in contatto sia con gli ucraini che con gli americani in vista di "incontri preparatori" per il vertice di Budapest tra Donald Trump e Vladimir Putin.
Media, "Mosca vuole troppo, vertice Trump-Putin a rischio"
Il rifiuto di Mosca di un cessate il fuoco immediato in Ucraina sembra aver messo a repentaglio il vertice tra Trump e Putin: lo scrive Reuters on line citando fonti dopo che l'incontro preparatorio tra Lavrov e Rubio è stato rinviato. Trump, che la scorsa settimana ha parlato al telefono con Putin e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aveva dichiarato che intendeva tenere un vertice con il leader russo nella capitale ungherese Budapest entro due settimane, nel tentativo di porre fine alla guerra. Nessuna delle due parti ha pubblicamente abbandonato i piani di Trump di incontrare Putin, e i tentativi di organizzare un vertice in Ungheria sembrano ancora in corso. Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, era oggi a Washington, dove ha scritto su Facebook: "Ci aspettano giorni impegnativi".
Madrid, "Putin non perdona all'Ucraina di voler entrare nell'Ue"
"Non dobbiamo dimenticare che quello che nel fondo Vladimir Putin non perdona all'Ucraina è che sogna di essere un giorno uno di noi, un membro dell'Unione Europea". Lo ha detto il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, intervenendo nel pomeriggio al forum World in Progress sulle sfide globali indetto dal gruppo editoriale Prisa (El Pais, Cadena Ser) a Barcellona. , Albares ha ricordato che l'invasione russa dell'Ucraina "è senza dubbio la più grave minaccia che soffre l'Europa", perché "in gioco non c'è solo il destino di un Paese, ma lo stesso ordine internazionale e i valori che lo sostengono". E ha rinnovato l'impegno dei Paesi alleati a sostenere Kiev "per tutto il tempo necessario per difendere la sua indipendenza, la sua sovranità e la sua integrità territoriale" e i valori e i principi democratici" per i quali il popolo ucraino sta lottando".
Kiev, 4 persone uccise in raid a Chernihiv
Un attacco con un drone russo ha ucciso quattro persone nella regione settentrionale di Chernihiv, in Ucraina, secondo quanto riportato dall'emittente locale Suspilne, ripresa dal Guardian. Secondo le prime informazioni, nella città di Novhorod-Siverskyi sono rimaste ferite altre quattro persone, tra cui un bambino di 10 anni, secondo quanto riportato dal rapporto. Un bombardamento russo di infrastrutture energetiche ha lasciato stamattina centinaia di migliaia di persone nella regione senza elettricità e alcune senza acqua, con le riparazioni rallentate dalla persistente minaccia di attacchi con droni, hanno affermato i funzionari.
Russia, giornalista detenuta perde uso parola in carcere
Olga Komleva, attivista e giornalista di RusNews di Ufa, nel Sud della Russia - condannata a 12 anni di carcere per aver collaborato con la Fondazione anti-corruzione dell'oppositore Aleksei Navalny e aver diffuso "fake news" sull'esercito - ha perso l'uso della parola in carcere. Lo ha scritto la stessa giornalista in una lettera al marito da un centro di detenzione preventiva a Dyurtyuli, in Bashkortostan. Una copia della lettera e' stata pubblicata sul canale Telegram del gruppo di supporto a Komleva, come riporta il sito indipendnete Meduza. La giornalista scrive di non essere più in grado di parlare dall'8 settembre. In precedenza aveva già perso l'uso della parola, ma mai per più di sette ore. Come osserva OVD-Info, organizzazione che monitora la repressione politica in Russia, è probabile che Komleva abbia subito molestie durante la detenzione. Il marito della giornalista aveva precedentemente denunciato che il personale di un centro di detenzione preventiva di Ufa aveva molestato sessualmente sua moglie. In seguito alla copertura mediatica e alle denunce alla procura generale, le molestie sono cessate. Olga Komleva è stata arrestata nel marzo 2024 e processata con l'accusa di appartenenza a una "comunità estremista" e di diffusione di "fake news" sull'esercito. Nel luglio 2025 è stata condannata a 12 anni di carcere. I dettagli del processo sono sconosciuti, poiché si è svolto a porte chiuse. Komleva ha prestato servizio volontario presso il quartier generale di Navalny a Ufa. Durante le manifestazioni del 2021 a sostegno dell'oppositore, l'attivista è stata arrestata più volte e i suoi conti bancari, la sua casa e la sua auto sono stati sequestrati a seguito di azioni legali intentate dal ministero dell'Interno e dalla Guardia nazionale. Komleva ha anche collaborato con la testata RusNews e ha coperto le proteste in Bashkortostan. Komleva soffre di diabete e inizialmente dopo il suo arresto, la sua famiglia ha avuto difficoltà a consegnarle i farmaci essenziali nel centro di detenzione.
Fonti Ue: "Zelensky atteso a vertice giovedì a Bruxelles"
Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha invitato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a partecipare in presenza al vertice Ue di giovedì a Bruxelles. Lo rende noto una fonte Ue.
Tajani: "Solo Kiev può decidere sui suoi territori"
"C'è un documento dei ministri europei che ribadisce l'impegno dell'Europa a sostegno di Zelensky, soltanto l'Ucraina può decidere" sui suoi territori. A dirlo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa alla Camera. "Bisogna fermarsi e cominciare a parlare senza ulteriori azioni di guerra, sperando che il piano americano possa funzionare cosi' come ha funzionato in Medio Oriente", ha proseguito.
Lavrov: "Con Rubio manterremo contatti telefonici"
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha assicurato che proseguiranno i contatti telefonici con Marco Rubio, in seguito alle notizie di stampa su un rinvio del suo incontro con il segretario di Stato Usa. "Abbiamo concordato di proseguire queste telefonate per comprendere meglio la nostra situazione attuale e come procedere nella giusta direzione", ha dichiarato Lavrov in una conferenza stampa a Mosca, spiegando di aver discusso con la controparte "della situazione attuale" nonché "di come preparare il prossimo incontro che il presidente degli Stati Uniti ha proposto di tenere a Budapest", sede su cui c'è "un accordo di principio". "Ovviamente, il punto non è la sede, sebbene anche questa sia importante in questo caso, considerando la levata di scudi di coloro che non vorrebbero vedere l'Unione Europea come un'associazione di Stati sovrani ma preferirebbero affrontare ogni questione nell'ambito della burocrazia di Bruxelles", ha osservato ancora Lavrov, "dopotutto, la sede e le date non sono le cose più importanti, la cosa principale è come faremo progressi sull'essenza dei compiti concordati e sui quali è stata raggiunta un'ampia intesa ad Anchorage". Commentando le notizie dei media statunitensi su un possibile rinvio dell'incontro tra i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, potrebbe essere rinviato, Lavrov ha dichiarato che "ka mancanza di scrupoli di molti media occidentali è ben nota". "Vorrei confermare ufficialmente che la Russia non ha cambiato la sua posizione sulle intese raggiunte durante i lunghi negoziati tenuti da Putin e Trump in Alaska", ha detto ancora il ministro degli Esteri russo, "queste intese si basano su quanto concordato lì, che è stato formulato in modo molto succinto dal presidente Trump, il quale ha affermato che è necessaria una pace duratura e solida invece di un cessate il fuoco immediato che non avrebbe portato a nulla. Restiamo fedeli a questa formulazione. L'ho confermato ieri nella conversazione con Marco Rubio".
Wsj, Trump ha detto a Zelensky di non contare sui Tomahawk
Nell'incontro alla Casa Bianca Donald Trump avrebbe detto a Volodymyr Zelensky che l'Ucraina non avrebbe dovuto contare di ricevere il Tomahawk in tempi rapidi. Lo scrive il Wsj. Il tycoon avrebbe detto a Zelensky che la sua priorità assoluta era porre fine alla guerra e avrebbe chiarito di non essere vincolato a nessun risultato territoriale specifico. Secondo funzionari americani, europei e ucraini, Trump è stato sincero con Zelensky durante l'incontro, esprimendo a un certo punto la sua frustrazione e rifiutandosi di guardare le mappe di combattimento portate dagli ucraini. Il presidente Usa ha chiarito che il ritorno del Donbass all'Ucraina non è una priorità, sottolineando che la Russia controlla già la maggior parte del territorio. E ha detto a Zelensky che lui cerca di risolvere rapidamente il conflitto, indipendentemente dal destino della regione.
Varsavia non esclude atterraggio forzato aereo Putin
Il governo di Varsavia non esclude che la magistratura polacca, in applicazione del mandato di cattura della Corte Penale Internazionale, possa ordinare l'atterraggio forzato dell'aereo con a bordo il presidente russo, Vladimir Putin, qualora attraversi i cieli polacchi diretto all'annunciato vertice di Budapest con l'omologo americano Donald Trump. Lo ha dichiarato a Radio Rodzina il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski. "Non posso garantire che un tribunale polacco indipendente non ordini al governo di scortare a terra questo aereo per consegnare il sospetto alla corte de l'Aia", ha avvertito Sikorski.
Zelensky: "Pressione allentata e ora Mosca prende tempo"
Ora che la consegna a Kiev di missili Tomahawk appare assai meno probabile, Mosca ha avvertito l'allentamento della pressione e ha ricominciato a prendere tempo nel negoziato in corso con gli Usa. Lo ha dichiarato su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Solo poche settimane fa Putin ha sentito una vera pressione e la minaccia dei Tomahawk, e ha subito mostrato la disponibilita' a tornare alla diplomazia", ha sottolineato Zelensky, "e appena la pressione si e' un po' allentata, i russi hanno iniziato a cercare di far saltare la diplomazia, rinviare il dialogo".
Lavrov: "Cessate fuoco non risolve le cause del conflitto"
l ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha detto che la Russia è contro un cessate il fuoco immediato in Ucraina perché ciò significherebbe "dimenticare le cause profonde di questo conflitto". Una cessazione immediata dei combattimenti, inoltre, andrebbe contro gli "accordi raggiunti durante le lunghe trattative" fra Vladimir Putin e Donald Trump al vertice di Ferragosto in Alaska, aggiunte Lavrov, citato da Interfax. Il presidente Usa aveva chiesto un congelamento del conflitto sull'attuale linea del fronte, al quale si sono detti favorevoli oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei, tra cui Giorgia Meloni.
Lavrov: "Sorpreso da notizie su rinvio vertice"
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha dichiarato ai cronisti di essere "sorpreso" dalle indiscrezioni su un possibile rinvio del vertice russo-statunitense in corso di definizione in questi giorni. Lo riporta Tass. Secondo la Cnn, nella recente telefonata tra Lavrov e la controparte americana, Marco Rubio, sono emerse divergenze sulla possibile risoluzione del conflitto in Ucraina che avrebbero portato a una sospensione dell'annunciato incontro tra i due ministri. Questa battuta d'arresto, a sua volta, potrebbe far slittare l'annunciato vertice di Budapest tra i presidenti dei due Paesi, Vladimir Putin e Donald Trump, scrive ancora la Cnn. Mosca ha chiarito oggi che i preparativi per il summit sono gia' in corso ma non e' ancora stata fissata una data.
Peskov: "Né Trump né Putin hanno indicato data per loro incontro"
Né il presidente russo né il presidente degli Stati Uniti hanno fissato una data precisa per il loro incontro a Budapest, che richiede una preparazione e un tempo significativi. Lo chiarito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un briefing con i giornalisti, affermando che né Donald Trump né Vladimir Putin "hanno fornito una tempistica precisa", perché "è necessaria una preparazione seria, avete sentito dichiarazioni sia dalla parte americana che dalla nostra secondo cui questo potrebbe richiedere tempo".
Cremlino: "Europei a summit Budapest? Prematuro parlarne"
E' "prematuro" discutere della partecipazione di qualche Paese dell'Unione Europea al vertice russo-americano previsto a Budapest e al momento in corso di definizione. Lo ha dichiarato ai cronisti, riporta Tass, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. L'Europa "non e' sostenitrice della pace e incita solo Kiev a continuare la guerra", ha accusato Peskov.
Lavrov: "Siamo contrari a un cessate il fuoco immediato"
Il ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov ha detto che la Russia è contraria a una cessazione immediato delle ostilità in Ucraina, affermando che nel vertice con Vladimir Putin in Alaska, anche il presidente Usa Donald Trump aveva sostenuto che "serve una pace duratura e sostenibile e non un immediato cessate il fuoco". "Noi restiamo fedeli a questa formula, e io l'ho confermata ieri al segretario di Stato Usa Marco Rubio", ha aggiunto Lavrov, citato dalla Tass.
Mosca: "Possibile nuova telefonata tra Rubio e Lavrov"
E' "possibile" che il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e il segretario di Stato americano, Marco Rubio, abbiano una nuova conversazione telefonica. Lo ha dichiarato ai cronisti il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov.
Lavrov: "No a tregua con congelamento linea fronte"
Il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, ha respinto la proposta statunitense di un cessate il fuoco basato su un congelamento dell'attuale linea del fronte. "Fermarci dove siamo significherebbe rifiutare di sradicare le cause fondamentali del conflitto", ha detto Lavrov, "la Russia non ha cambiato la sua posizione sull'Ucraina rispetto all'intesa raggiunta al vertice tra Trump e Putin in Alaska". "Un immediato cessate il fuoco in Ucraina e' l'esatto contrario delle intese raggiunte da Putin e Trump", ha sottolineato il capo della diplomazia di Mosca. "Io e Rubio abbiamo concordato di mantenere i contatti telefonici", ha aggiunto Lavrov, "abbiamo discusso come preparare una variante del possibile incontro tra Trump e Putin", ovvero di un'eventuale sede alternativa a Budapest.
Mosca: "Non c'è ancora data per vertice Trump-Putin"
Non e' stata ancora concordata una data per l'annunciato faccia a faccia tra i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, che si potrebbe svolgere a Budapest. Lo ha dichiarato ai cronisti il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. "C'e' un'intesa tra i presidenti, ma cio' che non e' stato pianificato non puo' essere rinviato. Ne' il presidente Trump ne' il presidente Putin hanno indicato date precise", ha spiegato Peskov, "sono necessari preparativi, preparativi seri. Avete sentito le dichiarazioni rilasciate sia dagli Stati Uniti che dalla nostra parte, secondo cui ci sarebbe voluto tempo. Pertanto, non sono state annunciate date precise fin dall'inizio". "Ci aspetta un lavoro difficile", ha detto ancora Peskov, avvertendo che "non e' possibile annunciare in 'modalita' megafono' le proposte con cui la Russia si presentera' al vertice con gli Usa, cio' danneggia il processo negoziale".
Leader Ue e Zelensky: "Negoziati da attuale linea contatto"
"Sosteniamo con forza la posizione del presidente Trump secondo cui i combattimenti devono cessare immediatamente e l'attuale linea di contatto deve costituire il punto di partenza dei negoziati". E' quanto si legge in un passaggio della dichiarazione congiunta di Volodymyr Zelensky, dei vertici Ue e dei leader europei parte della Coalizione dei Volenterosi. Allo stesso, tempo, i leader ricordano che "rimaniamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza".
Sikorski: "Non escludiamo arresto di Putin se sorvolerà nostro spazio aereo"
La Polonia non esclude l'ipotesi di un ordine di arresto per il presidente russo Vladimir Putin durante un suo eventuale sorvolo del paese per raggiungere l'Ungheria, dove dovrebbe recarsi per un nuovo vertice con il presidente americano Donald Trump. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, parlando con l'emittente Polskie Radio 24.
"Non posso garantire che una corte polacca indipendente non emetta un ordine di intercettazione e arresto con l'obiettivo di consegnare il sospetto al Tribunale dell'Aja", ha continuato. Varsavia, ha messo in chiaro, "non esclude un arresto" e potrebbe forzare l'atterraggio del velivolo a seguito dell'ordine di cattura emesso dal Tpi.
"Credo che la parte russa ne sia consapevole e, pertanto, se questo incontro avrà finalmente luogo, speriamo che l'aereo segua una rotta diversa", ha affermato Sikorski in riferimento a un itinerario che deve evitare a tutti i costi di sorvolare l'Ucraina, ma che dovrà attraversare lo spazio aereo di qualche paese membro dell'Unione Europea. Sikjorski ha parlato della possibilità di sorvolare Turchia, Montenegro e Serbia e ha espresso nuove critiche nei confronti dell'Ungheria: "Il fatto che un Paese dell'UE inviti il presidente russo non solo è un disastro, ma dimostra la posizione del Paese non come parte dell'Occidente, ma di punto intermedio tra l'Occidente e la Russia", ha lamentato.
Ryabkov: "Trump e Putin non han parlato di New Start"
Il tema del trattato New Start sulla riduzione degli armamenti nucleari non è stato affrontato nella conversazione telefonica della settimana scorsa tra i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin. Lo ha dichiarato ai cronisti il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov. Putin il mese scorso aveva annunciato che Mosca avrebbe applicato il trattato per un anno oltre la sua scadenza, prevista il prossimo febbraio.
Estonia: "Avanti sui beni russi congelati, c'è volontà politica"
"Il diavolo si nasconde nei dettagli: dobbiamo essere sicuri che, a livello legale, tutto vada bene, ma la volontà politica c'è. Capisco perfettamente le preoccupazioni del Belgio riguardo ai beni congelati, perché ne detiene la maggior parte, quindi dobbiamo fornire garanzie". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri estone Margus Tsahkna al suo arrivo al consiglio affari generali a Lussemburgo. In merito all'uso dei proventi derivanti dagli asset russi congelati, Tsahkna ha detto di aspettarsi anche che "Regno Unito, Norvegia, Giappone, Australia e Stati Uniti partecipino, perché dobbiamo fornire supporto all'Ucraina anche a livello militare, con investimenti, ma anche per la ripresa". "La cosa positiva - è la sua valutazione - è che l'Europa sta facendo di più" e che sull'uso degli asset russi congelati c'è "la volontà politica di andare avanti: è impossibile spiegare ai nostri contribuenti che stiamo usando i nostri soldi, e non il denaro dell'aggressore che è nelle nostre mani".
Leader Ue: "Portare avanti lavoro e sostenere ulteriormente Kiev"
"I leader si incontreranno più avanti questa settimana nel Consiglio europeo e nel formato della Coalizione dei volenterosi per discutere come portare avanti questo lavoro e sostenere ulteriormente l'Ucraina". E' quanto si legge nella dichiarazione congiunta sulla pace in Ucraina del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, del primo ministro inglese Keir Starmer, del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del presidente francese Emmanuel Macron, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del primo ministro polacco Donald Tusk, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, del presidente del Consiglio Ue Antonio Costa, del primo ministro della Norvegia Jonas Støre, del presidente della Finlandia Alexander Stubb e del primo ministro danese Matte Frederiksen.
Ucraina, leader Ue: "Fermo sostegno alla posizione di Trump, linea di contatto partenza dei negoziati"
"Siamo tutti uniti nel desiderio di una pace giusta e duratura, meritata dal popolo ucraino. Sosteniamo fermamente la posizione del presidente Trump secondo cui i combattimenti dovrebbero cessare immediatamente e che l'attuale linea di contatto dovrebbe essere il punto di partenza dei negoziati. Restiamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza". E' quanto si legge nella dichiarazione congiunta sulla pace in Ucraina del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, del primo ministro inglese Keir Starmer, del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del presidente francese Emmanuel Macron, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del primo ministro polacco Donald Tusk, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, del presidente del Consiglio Ue Antonio Costa, del primo ministro della Norvegia Jonas Støre, del presidente della Finlandia Alexander Stubb e del primo ministro danese Matte Frederiksen.
Mosca smentisce il rinvio dell'incontro Rubio-Lavrov
Mosca ha smentito che un incontro tra il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov sia stato rinviato, come afferma la Cnn. "Non possiamo rimandare qualcosa che non abbiamo concordato", ha affermato il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dalla Tass, ricordando che lui stesso ieri aveva detto che non c'era ancora alcun accordo "sul quando e dove" si sarebbero dovuti incontrare i due capi delle diplomazie. La Russia, ha aggiunto Ryabkov, si trova a dover continuamente affrontare le "fake news" occidentali.
Zelensky e leader Ue: "I confini non si cambiano con la forza"
"Siamo tutti uniti nel desiderio di una pace giusta e duratura, che il popolo ucraino merita. Sosteniamo con forza la posizione del presidente Trump secondo cui i combattimenti devono cessare immediatamente e l'attuale linea di contatto deve essere il punto di partenza dei negoziati. Rimaniamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza". Lo dichiarano in un join statement i vertici Ue, Volodymyr Zelensky e i leader di Gran Bretagna, Francia, Italia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Polonia e Germania.

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Ucraina, i leader europei al lavoro sull'utilizzo degli asset russi
"Stiamo sviluppando misure per utilizzare l'intero valore dei beni sovrani immobilizzati della Russia, in modo che l'Ucraina disponga delle risorse di cui ha bisogno. I leader si incontreranno più avanti questa settimana nel Consiglio europeo e nel formato Coalizione dei volenterosi per discutere su come portare avanti questo lavoro e per sostenere ulteriormente l'Ucraina". Lo affermano in una dichiarazione congiunta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il premier britannico Keir Starmer, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il premier polacco, Donald Tusk, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, il premier norvegese Jonas Gahr Store, il presidente finlandese Alexander Stubb e la premier norvegese, Mette Frederiksen.
Kiev: "Raid russo con bombe aeree guidate, 11 feriti a Kharkiv"
I russi hanno effettuato un altro attacco a Kharkiv utilizzando bombe aeree guidate, ferendo 11 persone e danneggiando almeno 15 case nel distretto industriale. Lo afferma il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov come riportano i media ucraini.
Mosca: "Incontro Trump-Putin a rischio? L'Ue vuole sabotarlo"
"I paesi che compongono l'Ue e la Nato stanno lavorando per ostacolare ogni cosa. Non c'è nessuna questione che non li interessi, tranne come danneggiare la Russia, minare le nostre posizioni e rendere più difficile per noi risolvere i problemi che dobbiamo affrontare. Questo è l'unico obiettivo di tutta la politica dell'Ue. Sono la forza più distruttiva sulla scena internazionale. Pertanto, non c'è da stupirsi che si dedichino a ogni tipo di sabotaggio. Siamo pronti a questo e sappiamo come contrastarlo": così il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov a domanda della Tass sul rischio che l'incontro tra Trump e Putin salti.
Ucraina, Weber (Ppe): "Orban ci dia una mano"
"Non vedo un'alternativa all'essere il più forti possibile come europei, essere il più uniti possibile. E spero che Viktor Orban stia dando il suo contributo, perchè in questo momento e' piuttosto isolato al tavolo del Consiglio europeo quando si parla dell'approccio nei confronti della Russia. Spero che ci stia aiutando a unificare la voce europea, questo è ciò che mi piacerebbe vedere". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber, in conferenza stampa all'Eurocamera, rispondendo a una domanda sul possibile incontro fra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, a Budapest. "Penso che la domanda sia, in realtà, se Putin sia pronto a cedere e a fermare la sua guerra non provocata contro l'Ucraina o no, questo è il punto", ha aggiunto. "Sosteniamo pienamente tutte le iniziative per creare la pace in Ucraina. Questo è ciò che tutti noi desideriamo vedere. Voglio solo sottolineare che l'ultimo incontro in Alaska non ha portato alcun risultato, i bombardamenti e gli attacchi sono stati ancora più intensi. Quindi tutti coloro che predicano e ci chiedono, cosa possiamo fare e come possiamo essere di nuovo più amichevoli con Putin e così via, non hanno trovato riscontro fino a ora", ha concluso Weber.
Ucraina, Weber (Ppe): "L'Ue abbia un ruolo, al vertice dei leader unità"
Per la pace in Ucraina, "Trump ci sta riprovando, e questo è positivo. D'altra parte, abbiamo già visto in Alaska una battuta d'arresto che non stava portando risultati. Putin sta di nuovo giocando, questo è ciò che vediamo. Il messaggio principale che ora ci attende dalla riunione del Consiglio europeo è che l'Europa deve intervenire e avere un ruolo in questo processo. Non può essere come nel conflitto di Gaza, che l'Europa si limita a guardare, osservare e analizzare. Dobbiamo davvero svolgere un ruolo". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber, in conferenza stampa all'Eurocamera. "Ci aspettiamo dal Consiglio europeo di rimanere uniti e di portare le nostre proposte sul tavolo. L'aspetto positivo che abbiamo di fronte, senza dubbio, sono i segnali su un pilastro comune della difesa europea; accogliamo con grande favore i primi passi concreti, i progetti faro ora annunciati e proposti dalla Commissione europea", ha aggiunto.
Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?
Dopo il summit di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per discutere del conflitto in Ucraina. La scelta della capitale ungherese risponde a motivazioni politiche e tecniche ma riaccende il dibattito sulla posizione dell’Ungheria nei confronti di Mosca e sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il presidente russo.
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Cnn, al momento congelato incontro Rubio-Lavrov
L'atteso incontro tra il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il suo omologo russo Sergey Lavrov è stato momentaneamente sospeso, lo ha detto alla Cnn un funzionario della Casa Bianca. Non è stato immediatamente chiarito il motivo per cui l'incontro non si sarebbe più svolto questa settimana, sebbene una delle fonti abbia affermato che Rubio e Lavrov nutrono aspettative divergenti sulla possibile fine dell'invasione russa dell'Ucraina. Non è chiaro al momento quale impatto possa avere l'annullamento dell'incontro preliminare tra Lavrov e Rubio sull'atteso vertice Trump-Putin a Budapest, in Ungheria. "Il presidente Trump ha lavorato costantemente per trovare una soluzione pacifica e diplomatica per porre fine a questa guerra insensata e fermare le uccisioni", ha dichiarato alla Cnn la vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly. "Ha coraggiosamente coinvolto tutte le parti in causa e farà tutto il possibile per raggiungere la pace", ha aggiunto.
La Nato promette difesa a Est, ma l’Europa è divisa e senza strategie
Il vertice dei ministri della Difesa dell'Alleanza Atlantica si chiude con obiettivi chiari ma piani ancora vaghi. Si è ribadito il sostegno “incrollabile” a Kiev e promesso di rafforzare il fronte orientale, ma restano aperte le questioni di costi, tempi e strategie. Gli Stati Uniti chiedono più investimenti europei nel piano PURL. L’Europa, divisa e frammentata, fatica a parlare con una voce sola. E intanto la Russia aumenta la pressione ai confini.
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Vai al contenutoGuerra in Ucraina, Ue: "Deciso stop completo all'acquisto di gas russo". VIDEO
Droni ucraini contro due regioni russe, danni e feriti
Diversi danni e due feriti nelle regioni russe di Bryansk e Rostov vengono segnalati in seguito ad attacchi di droni ucraini avvenuti questa notte, secondo i media locali.