Putin si è dichiarato pronto a proseguire “i negoziati diretti iniziati a Istanbul”, ha riferito il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Gli Stati Uniti sostengono un accordo negoziale che porti a una pace duratura che fermi lo spargimento di sangue", ha detto il presidente Usa. Fuoco in sito nucleare russo dopo drone ucraino abbattuto. Il ministero della Difesa russo: "146 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato da Kiev e, in cambio, sono stati restituiti 146 prigionieri ucraini"
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Domenica, nel giorno dell'indipendenza, il presidente Zelensky ha ribadito: "Un'Ucraina unita non sarà mai più costretta a quella vergogna che i russi chiamano compromesso. Abbiamo bisogno di una pace giusta". E ha aggiunto: la presenza di truppe straniere in Ucraina dopo la guerra è "importante". Tajani: "No alle truppe, ma potremmo aiutare nello sminamento". Vance ha ribadito: "Niente truppe americane in Ucraina". Per il ministro degli Esteri russo Lavrov, "Putin è pronto a proseguire i negoziati iniziati a Istanbul. E ha affermato che gli incontri al massimo livello, i vertici, soprattutto tra i leader di Russia e Ucraina, devono essere preparati molto bene”, ha aggiunto. “È venuto il momento di porre fine a una carneficina senza senso. Gli Stati Uniti sostengono un accordo negoziale che porti a una pace duratura che fermi lo spargimento di sangue e salvaguardi la sovranità e la dignità dell'Ucraina", ha scritto il presidente statunitense Donald Trump in un messaggio per l'indipendenza del Paese pubblicato su X da Volodymyr Zelensky.
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che "146 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato da Kiev e, in cambio, sono stati restituiti 146 prigionieri di guerra ucraini". Lo riporta Ria Novosti.
Un drone ucraino abbattuto ha provocato un incendio nella centrale nucleare russa nella regione di Kursk: le fiamme sono state domate e non ci sono vittime ma la capacità del sito è stata ridotta: nessun rischio di radioattività. Il Pentagono intanto ha bloccato per mesi l'uso di missili a lungo raggio da parte di Kiev per colpire la Russia, riporta il Wsj.
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Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi
In attesa di nuovi appuntamenti che potrebbero definire le sorti del conflitto tra Russia e Ucraina, si discute sulle possibili garanzie da consegnare a Kiev per evitare un nuovo attacco di Mosca. Dall’esercito ucraino al possibile invio di soldati europei, ecco cosa sapere.
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Vai al contenutoNord Stream, confermato il carcere per l'ucraino arrestato per il sabotaggio del gasdotto
La prossima udienza è stata fissata al 3 settembre per decidere sulla consegna alla Germania, a cui Kuznetsov non ha acconsentito. L'uomo avrebbe preso le distanze dalle accuse, dicendo di volerle leggere nella sua lingua e aggiungendo che era in Ucraina nel periodo del sabotaggio.
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Vai al contenutoMorto volontario italiano disperso in Ucraina
E' morto un volontario italiano che combatteva a fianco dell'esercito ucraino, Luca Cecca. Non si avevano sue notizie dal 2024. La notizia della sua morte è stata annunciata sul profilo Facebook che celebra la memoria degli stranieri caduti in Ucraina, il Memorial International Volunteer for Ukraine. "Il nostro amato fratello italiano, Luca Cecca, che prestava servizio in Ucraina come volontario, è caduto sul campo di battaglia. Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello", si legge in un post accanto alla fotografia di Luca Cecca.
Ucraina, 34 anni di indipendenza: celebrazioni a Kiev. VIDEO
Nel cuore di Kiev, l’Ucraina ha celebrato il 34° anniversario dell’indipendenza. Zelensky ha parlato di unità e futuro, mentre il premier canadese Carney ha reso omaggio con un minuto di silenzio a Maidan. Dall’Europa e dal Vaticano messaggi di sostegno.
Ucraina, 34 anni di indipendenza: celebrazioni a Kiev
Vai al contenutoDa Zelensky Ordine al merito a ex ambasciatore Zazo
Il presidente Volodymyr Zelensky ha insignito l’ex ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo dell’Ordine al merito. Il riconoscimento, annunciato nel giorno dell’indipendenza dell’Ucraina, viene concesso a personalità che hanno raggiunto risultati eccezionali in ambito scientifico, economico, culturale e politico. Zazo era ambasciatore a Kiev il 24 febbraio del 2022, giorno dell’invasione russa, ed è stato in Ucraina fino a luglio dello scorso anno.
Papa Leone XIV ricorda l'importanza della preghiera e della pace durante l'Angelus. VIDEO
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Vai al contenutoAmbasciatore Zazo insignito dell'Ordine al merito dell'Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha insignito l'ex ambasciatore d'Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, dell'Ordine al merito di secondo grado, in occasione del Giorno dell'indipendenza dell'Ucraina. Il presidente ucraino ha firmato un decreto - pubblicato sul sito della presidenza - in cui conferisce onorificenze di diverso ordine e grado a esponenti ucraini e stranieri del mondo politico, economico e della società civile per il loro "significativo contributo personale al rafforzamento della cooperazione interstatale, al sostegno della sovranità statale e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, alle attività di beneficenza e alla divulgazione dello Stato ucraino nel mondo".
Garanzie di sicurezza all’Ucraina, cosa prevede il "Piano Meloni"
I leader europei stanno discutendo di una garanzia di sicurezza per l'Ucraina, promossa dalla premier Giorgia Meloni, che impegnerebbe gli alleati di Kiev a decidere - entro un limite di tempo ancora da definire - se fornire supporto militare al Paese in caso di un nuovo attacco da parte della Russia. A scriverlo è Bloomberg, sottolineando che la proposta equivale a una clausola di difesa collettiva simile a quella della Nato, ma che non prevede l'effettiva adesione di Kiev all'alleanza. Ed è tra una serie di opzioni che si stanno delineando mentre i leader europei sfruttano lo slancio dopo che Donald Trump ha accettato di sostenere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina.
Garanzie di sicurezza all’Ucraina, cosa prevede il 'Piano Meloni'
Vai al contenutoGiorno Indipendenza Ucraina, Zelensky: "Serve pace giusta”
L’Ucraina festeggia oggi, 24 agosto, il suo giorno dell’indipendenza. Il presidente Volodymyr Zelensky ha registrato un videomessaggio nel centro di Kiev. “Una Ucraina unita non sarà mai più costretta nella storia a quella vergogna che i russi chiamano compromesso. Abbiamo bisogno di una pace giusta”, ha detto. "Quale sarà il nostro futuro, solo noi possiamo deciderlo. E il mondo lo sa. E il mondo lo rispetta. Rispetta l'Ucraina. Percepisce l'Ucraina come un suo pari”.
Giorno Indipendenza Ucraina, Zelensky: 'Serve pace giusta”
Vai al contenutoMemorial: volontario italiano "caduto sul campo di battaglia"
"Il nostro amato fratello italiano, Luca Cecca, che prestava servizio in Ucraina come volontario, è caduto sul campo di battaglia. Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello". Lo scrive in un post su Facebook datato 23 agosto l'associazione Memorial, che promuove il ricordo dei volontari internazionali caduti sostenendo lo sforzo bellico di Kiev, confermandone così la morte. "Per favore, aiutateci a onorarlo affinché non venga dimenticato", aggiunge il post, a cui è allegato la foto del volontario. La notizia della morte di Cecca, 34enne romano, è stata confermata in Italia da fonti informate. Il volontario risultava ufficialmente disperso ("missing in action") da dicembre 2024. A inizio luglio il canale Telegram filorusso "TrackANaziMerc", dedito anche alla diffusione e la celebrazione di resoconti di volontari stranieri uccisi in Ucraina, aveva dato conto della morte di Cecca, attribuendogli erroneamente cittadinanza austriaca. L'account Instagram "stefansandikovic", anch'esso dedicato alla conta dei volontari defunti, ha utilizzato l'hashtag #donetsk nel pubblicare la notizia della morte di Cecca, suggerendo che l'italiano possa aver perso la vita nell'omonima regione ucraina.
Trump annulla ferie e lavora a vertice. "No a truppe Usa in Ucraina"
Il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, generale Dan Caine, negli scorsi giorni ha incontrato a Washington alti ufficiali militari europei per discutere garanzie di sicurezza per un possibile accordo di pace. Il presidente Usa cancella le vacanze in agosto in vista dei colloqui.
Trump annulla ferie e lavora a vertice. 'No a truppe Usa in Ucraina'
Vai al contenutoEx premier ucraino: "Prima la pace, poi discutere garanzie"
"Le discussioni sulle garanzie di sicurezza in assenza di pace mi lasciano perplesso. Ho sempre creduto che la pace debba venire prima di tutto, sotto forma di cessate il fuoco o accordo di pace globale, e solo dopo potremo parlare di garanzie di sicurezza". Lo ha affermato l'ex primo ministro ucraino, Evgeni Yatseniuk, in un'intervista alla televisione di Stato estone. Il politico ha sottolineato che la discussione sulle garanzie di sicurezza deve avvenire già ora, ma senza coprire la centralità del raggiungimento della pace. "Vedendo che viene fatto il contrario, Putin di sicuro ride. Urge concentrarsi sull'obiettivo principale: come costringere Mosca a fare concessioni e firmare un accordo di pace, e solo allora parleremo di come assicurare l'attuazione di tale accordo con garanzie di sicurezza", ha aggiunto Yatseniuk, ribadendo che una tregua rappresenterebbe il punto di partenza più logico per trovare una via d'uscita dal conflitto.
Lagarde: "Spero che fondi russi siano usati per la ricostruzione"
"Gli europei, così come gli americani, stanno finanziando il sostegno all'Ucraina. Credo che sia nostro dovere comune difendere i valori della democrazia, della libertà e dell'indipendenza. Ci sono fondi russi attualmente congelati nei conti delle istituzioni europee": la "mia speranza è che la maggiora parte dei fondi sia usata nelle trattative e che tutti siano usati per ricostruzione. Ma non è la mia decisione. Sono solo la presidente della banca centrale". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in un'intervista a Fox, rispondendo a Maria Bartiromo cosa la Bce potesse fare per fermare la guerra e se, come banca centrale, potesse chiedere che i fondi congelati non tornino a Vladimir Putin e vengano usati per la ricostruzione. "Quello che finora abbiamo fatto è far restare quei fondi congelati, non a disposizione della Russia. Quello che abbiamo ritenuto legittimo è che gli interessi sui quei fondi siano usati per rimborsare i prestiti e i finanziamenti emessi dall'Ue e dagli Stati Uniti. Questo non infrange il principio della sovranità sugli asset", ha detto Lagarde. A Maria Bartiromo che la incalzava, Lagarde ha aggiunto: "Maria, hai ragione a stabilire un collegamento tra le sanzioni e i fondi congelati. Le sanzioni devono essere imposte e devono essere costantemente rinnovate e rafforzate per costringere la gente a sedersi al tavolo dei negoziati e ottenere un accordo di pace. Ma tutto ciò che posso fare è esprimere la mia opinione al leader europeo affinché prenda una decisione, e lo faccio".
Sanchez: "A fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario"
"Spagna continuerà a stare a fianco dell'Ucraina per il tempo che sarà necessario, in difesa della sua libertà e sovranità". Con questo messaggio postato su X, il premier spagnolo, Pedro Sanchez, si è congratulato con il popolo ucraino e il presidente Volodymyr Zelenzky che oggi celebrano il Giorno dell'Indipendenza, ribadendo il sostegno incondizionato di Madrid a Kiev. "Uniti per una pace giusta e duratura", aggiunge Sanchez nel testo con cui riposta il videomessaggio con il discorso di Zelensky in occasione del 34/o Giorno dell'Indipendenza del Paese.
Ambasciatore Usa in Francia, 'Macron inefficiente contro antisemitismo'
L'ambasciatore statunitense in Francia, Charles Kushner, ha denunciato la "mancanza di azioni sufficienti" del presidente Emmanuel Macron contro l'antisemitismo, facendo eco alle critiche del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. In una lettera al capo dello Stato, ottenuta dall'Afp, l'ambasciatore ha espresso "la sua profonda preoccupazione per l'ondata di antisemitismo in Francia e la mancanza di azioni sufficienti da parte del governo per contrastarlo".
Marcucci (Pld): "Nessuna pace a danno dell'Ucraina"
"Nella giornata dedicata alla sua indipendenza, in Europa (e in Italia) deve essere chiaro l'incondizionato sostegno all'Ucraina. Con un principio inderogabile: nessuna pace potra' essere siglata a danno del Paese che ha subito la feroce aggressione della Russia. E serviranno precise garanzie di sicurezza per il suo futuro". Lo afferma il presidente del Partito Liberaldemocratico Andrea Marcucci.
Ucraina, Romeo a Tajani: "Schiettezza Lega ruvida, ma voce della ragione"
"La schiettezza che contraddistingue noi della Lega puo' sembrare a volte ruvida, ma spesso si e' rivelata proprio la voce della ragione. Meglio essere chiari oggi che avere pantani militari domani. Salvini lo ha ribadito nettamente: l'Italia non deve farsi trascinare in ipotesi di invio di soldati in Ucraina". Cosi' sui social il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, replica al vice premier Antonio Tajani che oggi a margine del Meeting di Rimini ha commentato la polemica tra Salvini e Macron dicendo: "Non e' che con gli amici europei abbiamo sempre la stessa idea ma secondo me si ottengono successi con la forza delle idee piuttosto che con la violenza delle parole".
Kallas: "L'Ue col G7, sostegno incondizionato all'Ucraina"
"In occasione della Giornata dell'indipendenza dell'Ucraina, l'Ue si unisce ai partner del G7 per inviare un chiaro messaggio di sostegno incondizionato. L'Ucraina è una democrazia vivace sotto attacco. La Russia deve porre fine alle uccisioni e dimostrare una reale volontà di pace. L'Ucraina merita un futuro sicuro e indipendente, libero dalla guerra e dalla paura". Lo dice l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
Canada non esclude l'invio di peacekeeper in Ucraina
Il premier canadese Mark Carney ha dichiarato di sostenere le richieste dell'Ucraina di solide garanzie di sicurezza come parte di qualsiasi accordo di pace, affermando che il Canada non escluderebbe l'invio di truppe in tale contesto. Lo riporta Reuters online. Zelensky ha affermato di volere che le future garanzie di sicurezza, nell'ambito di un potenziale accordo di pace, siano il più possibile vicine all'Articolo 5 della Nato e Carney ha appoggiato le richieste dell'Ucraina di una potenziale partecipazione internazionale. "A giudizio del Canada, non è realistico che l'unica garanzia di sicurezza possa essere la forza dell'esercito ucraino, questo deve essere rafforzato e consolidato", ha dichiarato Carney in una conferenza stampa congiunta.
Tajani: "No a truppe ma potremmo aiutare Kiev su sminamento"
"Si stanno facendo dei passi in avanti anche nella proposta italiana di avere una garanzia modello art.5 della Nato, con la presenza americana. Noi non siamo per inviare truppe ma potremmo dare un contributo importante vista la grande esperienza che abbiamo per lo sminamento sia marittimo che terrestre. Poi si vedrà come andranno le cose. Si sono fatti dei passi in avanti anche dal punto di vista del coordinamento su questo tipo di ipotesi". Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani in conferenza stampa al Meeting di Rimini al termine della riunione del G7 degli esteri dedicato all'Ucraina. La riunione G7 ha avuto al "centro" le "garanzie di sicurezza" per Kiev "dopo l'auspicabile accordo di pace", ha spiegato Tajani sottolineando sui tempi che "io non ho mai detto che fossimo a pochi passi dall'accordo, ho sempre detto che si è accesa una luce in fondo a un tunnel ancora lungo da percorrere". Quella del G7 è stata una riunione dal significato "anche simbolico nel giorno dell'Indipendenza ucraina" per "inviare ancora una volta, dopo le riunioni di Washington, un messaggio chiaro di unità europea e transatlantica" a sostegno di Kiev.
Aiea: "Normali livelli di radiazioni nella centrale di Kursk"
L'Aiea, organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, ha confermato che sono stati osservati livelli di radiazioni nella norma nei pressi della centrale nucleare di Kursk, dopo che la Russia ha accusato l'Ucraina di aver attaccato l'impianto provocando un incendio e ridotto la capacità della centrale del 50% durante la notte. "Il monitoraggio conferma livelli di radiazioni nella norma nei pressi della centrale nucleare di Kursk", ha dichiarato l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica in un post su X rilanciato da Sky News.
Zelensky: "Colloquio con Putin è via più efficace"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che un incontro con la controparte russa Vladimir Putin sarebbe "la via piu' efficace da seguire" in un contesto di stallo dei tentativi diplomatici di porre fine alla guerra. "Il formato dei colloqui tra i leader e' la via piu' efficace da seguire", ha detto Zelensky durante le celebrazioni della Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina, rinnovando la sua richiesta di un vertice bilaterale con Putin. Zelensky ha promesso, inoltre, di "spingere la Russia verso la pace" durante una cerimonia a cui hanno partecipato l'inviato statunitense Keith Kellogg, a cui ha conferito l'Ordine al Merito ucraino, e altri funzionari occidentali. Dopo le pressioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per mediare un vertice Ucraina-Russia, le speranze di pace si sono affievolite quando venerdi' la Russia ha escluso un incontro immediato tra Putin e Zelensky. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato i Paesi occidentali di cercare "un pretesto per bloccare i negoziati" e ha criticato duramente Zelensky per aver "chiesto un incontro immediato a tutti i costi".
Tajani: "G7 simbolico in Giornata dell'Indipendenza"
"Si e' appena conclusa, poco fa, la riunione del G7 degli Esteri. Oggi e' il giorno dell'anniversario della indipendenza dell'Ucraina dall'Unione sovietica, quindi il G7 ha un significato simbolico, quello di inviare ancora una volta, dopo le riunioni di Washington, un messaggio chiaro di unita' europea e transatlantica a sostegno della indipendenza dell'Ucraina". Lo dice Antonio Tajani, ministro degli Esteri, a margine del Meeting di Rimini. "Il tema fondamentale e' stata la garanzia della sicurezza dell'Ucraina", spiega Tajani, sottolineando che "si stanno facendo dei passi in avanti anche nella direzione della proposta italiana che e' quella di avere un sistema di garanzia per l'Ucraina modello articolo 5 della Nato, con una presenza anche americana. Noi non siamo per inviare truppe, pero' potremmo portare un gruppo importante vista la grande esperienza che abbiamo per lo sminamento sia marittima o terrestre, poi si vedra' come andranno le cose".
FI: "Convinto sostegno a ucraini,Italia è per pace giusta"
"Nel Giorno dell'indipendenza dell'Ucraina, ribadiamo il nostro convinto sostegno al popolo ucraino nella loro lotta per la libertà. Grazie al lavoro del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l'Italia è al centro dei negoziati per una pace che sia giusta". Lo scrive Forza Italia sul suo profilo su X.
Carney chiede cessate il fuoco per fermare uccisioni
Il primo ministro canadese Mark Carney ha chiesto un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato a meta' agosto di preferire un accordo di pace diretto tra le parti in conflitto per porre fine alla guerra. "Innanzitutto, abbiamo bisogno di una cessazione delle ostilita'. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco. Possiamo chiamarlo cessate il fuoco, tregua, armistizio. E' necessario per fermare le uccisioni", ha dichiarato Carney in una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensk, in occasione della 34ma Giornata dell'Indipendenza.
Zuppi: "Tutti facciano la loro parte per fine conflitto"
"Questo avvio di dialogo possa davvero portare i frutti che tutti quanti desiderano. Ovviamente è un cammino, è un itinerario: per fortuna che c'è comunque un cammino. Speriamo che tutti quanti facciano la loro parte e che si possa arrivare presto alla alla fine del conflitto, a celebrare tutti insieme il dono della pace". Così, a margine del Meeting di Rimini, l'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, cardinal, Matteo Zuppi si è soffermato, ai microfoni della Tgr Emilia-Romagna, sul tema del conflitto in Ucraina alla luce della lettera inviata da Papa Leone presidente ucraino, Volodymyr Zelesnky per l'anniversario dell'indipendenza del Paese dell'Est Europa. Secondo il cardinale quindi serve "la speranza". La speranza "e' proprio affrontare il male, non e' scappare, la speranza lo affronta. Scappa chi salva se stesso. La speranza guarda oltre", ha aggiunto Zuppi.
Zuppi: "Il Papa non si augura altro che la pace"
"Il Papa non si augura altro che questo", ossia la pace. "E' proprio un invito a cercare" la pace e, "quindi, è anche un impegno, non soltanto per Zelensky ma per tutti quelli che devono contribuire insieme ai due attori del conflitto: oltre alla Russia e l'Ucraina, ci vuole il terzo che è la comunità internazionale". Lo ha detto, a margine del Meeting di Rimini, l'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi replicando a chi gli chiedeva un commento sulla lettera inviata da Papa Leone al presidente ucraino Volodymyr Zelesnky per l'anniversario dell'indipendenza del Paese dell'Est Europa. Quanto alla situazione in Medio Oriente, ha evidenziato, "credo che tutti non possiamo fare altro che sperare che siano accolti gli appelli che Papa Francesco prima e Papa Leone dopo hanno rivolto perché ci sia il cessate il fuoco". Quegli appelli, ha concluso Zuppi, "sono stati fatti ripetutamente per evitare che la situazione peggiori: speriamo che siano accolti".
Kiev: "Abbiamo riconquistato tre villaggi nel Donetsk"
Il comandante in capo ucraino Oleksandr Syrsky ha dichiarato che le truppe di Kiev hanno riconquistato tre villaggi nella regione di Donetsk, caduti sotto il controllo russo. "Le nostre truppe hanno contrattaccato con successo e liberato dal nemico i villaggi di Mykhailivka, Zeleny Hay (già rivendicato ieri dall'esercito di Kiev, ndr) e Volodymyrivka nella regione di Donetsk", ha dichiarato Syrsky sui social media.
Lavrov: "Putin vuole prima continuare colloqui di Istanbul"
"Putin ha ricevuto una chiamata del presidente Trump dopo l'incontro" del tycoon con Zelensky alla Casa Bianca "e ha chiaramente affermato di essere pronto a proseguire i negoziati diretti russo-ucraini iniziati a Istanbul. E ha affermato che gli incontri al massimo livello, i vertici, soprattutto tra i leader di Russia e Ucraina, devono essere preparati molto bene". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Abbiamo suggerito di elevare il livello delle delegazioni che si sono incontrate e si incontreranno a Istanbul per affrontare questioni specifiche che devono essere portate all'attenzione del Presidente Putin e Zelensky".
Vance ribadisce, 'truppe americane non saranno in Ucraina
"Il presidente è stato chiaro. Non ci saranno truppe americane in Ucraina ma continueremo ad avere un ruolo attivo nell'assicurarci che Kiev abbia le garanzie di sicurezza e la fiducia necessaria per mettere fine alla guerra e che la Russia possa fermare la guerra". Lo ribadisce il vicepresidente Usa JD Vance.
Lavrov, 'incontro Putin-Zelensky non discusso in Alaska
Donald Trump e Vladimir Putin non hanno discusso di un vertice tra il presidente russo e Volodymyr Zelensky in occasione del loro colloquio in Alaska. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista a Nbc News pubblicata sul sito del ministero. "Non se n'è parlato ad Anchorage. È stato sollevato in seguito, come qualcosa di improvvisato, emerso dall'incontro a Washington tra il presidente Trump e i suoi ospiti", ha detto. "Quando Zelensky afferma che la priorità immediata è un incontro con Putin, è ;;fondamentalmente un gioco. Un gioco che è molto bravo a giocare, perché vuole teatralità in tutto ciò che fa. Non gli importa della sostanza".
Ucraina: tre villaggi del Donetsk riconquistati alla Russia
Il comandante in capo ucraino Oleksandr Syrsky ha dichiarato che le truppe di Kiev hanno riconquistato tre villaggi nella regione di Donetsk, caduti sotto il controllo russo. "Le nostre truppe hanno contrattaccato con successo e liberato i villaggi di Mykhailivka, Zelenyi Gai e Volodymyrivka nella regione di Donetsk dal nemico", ha affermato Syrsky sui social media
Vance, Russia ha fatto importanti concessioni a Trump
Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance ha affermato che Mosca ha fatto "importanti concessioni" sull'Ucraina al presidente Donald Trump dopo il vertice del 15 agosto in Alaska con il suo omologo russo, Vladimir Putin. "Penso che i russi abbiano fatto importanti concessioni al presidente Trump, per la prima volta in tre anni e mezzo di conflitto. In realtà vogliono essere flessibili su alcune delle loro richieste principali", ha dichiarato Vance in un'intervista alla Nbc trasmessa oggi.
Carney, 'Russia non si fermerà se sua aggressione rimane incontrastata'
Il primo ministro canadese Mark Carney, in visita a Kiev nel giorno in cui si celebra l’Indipendenza dell’Ucraina, ha condannato l’invasione russa del Paese e avvertito che "la Russia non si fermerà" se la sua aggressione rimane "incontrastata". "C’è un motivo per cui la Nato riconosce gli investimenti degli Stati membri in Ucraina come difesa, la difesa dell’Ucraina, come investimenti cruciali nella nostra difesa collettiva in quanto membri della Nato - ha spiegato Carney - Perché se l’aggressione russa resta incontrastata, non si fermerà qui".
Zelensky, importante presenza in loco truppe straniere
Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la presenza di truppe straniere in Ucraina dopo la fine della guerra con la Russia è "importante". Kiev e i suoi alleati occidentali sono attualmente impegnati nello stabilire potenziali garanzie di sicurezza post conflitto. La questione della "presenza sul campo, come si dice, degli stivali sul terreno, è importante per noi", ha affermato Zelensky parlando a fianco del primo ministro canadese Mark Carney, in visita a Kiev in occasione della 34ma Giornata dell'Indipendenza ucraina.
Ucraina: Tajani a riunione Esteri G7, lavoriamo a solide garanzie
In collegamento dal Meeting di Rimini, il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha partecipato a un incontro dei ministri degli Esteri del G7 sull'Ucraina, in occasione della Giornata dell'Indipendenza ucraina. Lo riferisce una nota della Farnesina, precisando che all'incontro ha preso parte anche il ministro degli Affari Esteri ucraino, Andrii Sybiha. "L'unità transatlantica è fondamentale per rafforzare il percorso che porta alle trattative con Mosca. Oggi con i miei colleghi G7 abbiamo dato un forte segnale politico di sostegno al ministro ucraino per raggiungere una pace giusta e duratura, fondata sulle decisioni sovrane ucraine. Lavoriamo per solide garanzie di sicurezza, che dovranno favorire la pace e la stabilita' in Europa", ha commentato il ministro. Il vice premier Tajani ha anche manifestato la disponibilità italiana a contribuire in maniera concreta ed è stata ricordata la proposta di un meccanismo di sicurezza collettivo modellato sull'art. 5 del Trattato istitutivo della Nato. Sul fronte della ricostruzione, Tajani ha ricordato la Conferenza sull'Ucraina ospitata a luglio a Roma, che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 imprese e raccolto 10 miliardi di Euro con più di 200 accordi firmati. Il ministro degli Esteri ha infine ricordato l'impegno dell'Italia sui temi umanitari legati al conflitto, in particolare per il ritorno dei bambini ucraini. Tajani ha voluto sottolineare al ministro Sybiha che la facciata della Farnesina e quella del Colosseo saranno illuminate stasera con i colori della bandiera ucraina. "Oggi la vostra bandiera è la nostra bandiera. Oggi rendiamo omaggio alla forza e al coraggio del vostro popolo", ha concluso.
Ucraina: Carney non esclude presenza soldati canadesi
Il primo ministro del Canada, Mark Carney, ha affermato di non escludere la presenza di soldati canadesi sul suolo ucraino come parte delle future garanzie di sicurezza. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante la cerimonia in corso a Kiev per la 34ma Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina, alla quale Carney sta partecipando.
Al via la riunione dei ministri degli Esteri G7
Al via la riunione in videocollegamento dei ministri degli Esteri G7 in occasione del 24 agosto, giornata in cui l'Ucraina commemora la dichiarazione di indipendenza dall'Urss del 1991. Per l'Italia partecipa il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che in vista dell'incontro ha sentito ieri gli omologhi di Francia e Germania, sottolineando la necessità di un coordinamento per "avanzare speditamente verso una definizione delle garanzie di sicurezza da offrire all'Ucraina".
Tajani, serve libertà informazione anche a Gaza
"Abbiamo firmato un documento sull'informazione a Gaza e quindi è giusto che ci siano coloro che possano fare il loro lavoro, i giornalisti, ci sono giornalisti non israeliani, poi ci sono giornalisti israeliani che vogliono raccontare, raccontano la libertà di informazione, questo è importante che si racconti sempre la verità, non può essere soltanto una verità'". Cosi' Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, a chi gli chiedeva dei presunti influencer inviati dallo stato ebraico nella Striscia. "Deve esserci la libertà di informazione e di raccontare la verità anche da un'altra parte, quindi poi Israele può pure mandare i suoi influencer, è importante che non ci siano soltanto influencer che raccontano una parte della verità, deve esserci anche qualcun altro che deve essere fonte di racconto di un'altra faccia della verità, senza che venga ucciso", conclude.
Rutte, 'dal Canada fondi per l'acquisto di armi Usa a Kiev'
"Grato al Canada. Il primo ministro Mark Carney ha appena annunciato il finanziamento di un pacchetto di equipaggiamenti militari statunitensi per l'Ucraina. Gli alleati della Nato continuano a fornire attrezzature e rifornimenti essenziali, assicurando che l'Ucraina ottenga ciò di cui ha bisogno per difendersi e perseguire una pace giusta e duratura". Lo afferma il segretario generale Mark Rutte.
Zelensky: non consultiamo gli Usa su raid a lungo raggio
L'Ucraina ha utilizzato le proprie armi per colpire obiettivi in profondità all'interno della Russia e non si consulta con Washington al riguardo. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Sky News, in risposta all'articolo del Wall Street Journal secondo cui il Pentagono avrebbe silenziosamente impedito a Kiev di utilizzare missili a lungo raggio di fabbricazione statunitense per colpire obiettivi all'interno della Russia.
Mosca, nuovo scambio di 146 prigionieri ciascuno con Kiev
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che "146 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato da Kiev e, in cambio, sono stati restituiti 146 prigionieri di guerra ucraini". Lo riporta Ria Novosti. Secondo il ministero, "gli Emirati Arabi Uniti hanno fornito mediazione umanitaria durante il ritorno dei militari russi dalla prigionia". Inoltre, "otto residenti della regione di Kursk detenuti illegalmente dal regime di Kiev sono stati rimpatriati e saranno riportati a casa", sottolinea il ministero.
Ucraina: a Kiev preghiera e commemorazione eroi indipendenza
A Kiev sono entrate nel vivo le commemorazioni della 34ma Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky e la first lady hanno preso parte a una preghiera congiunta nella Cattedrale di Santa Sofia per la pace per il nostro popolo, per la pace per l'Ucraina. "Preghiamo per i nostri guerrieri, per il futuro del nostro Stato: un futuro sicuro e pacifico", ha riferito su X il presidente ucraino. Al Muro della Memoria, Zelensky e la moglie, assieme al premier del Canada, Mark J. Carney, hanno poi reso omaggio "ai caduti difensori dell'Ucraina". "Ecco i nomi di coloro che hanno dato la vita per la nostra indipendenza e liberta'", ha detto il presidente ucraino, da quello che definisce "un luogo di memoria e profonda venerazione". "Custodiamo la memoria di ognuno di loro. Onoriamo il loro eroismo e tutto ciò che hanno fatto affinché l'Ucraina potesse vivere. Eterna gratitudine e gloria agli eroi", ha scritto Zelensky in un post su X, con foto e video che documentano le cerimonie in corso nella capitale.
Ucraina: Zuppi, tutti facciano la loro parte per fine conflitto
"Questo avvio di dialogo possa davvero portare i frutti che tutti quanti desiderano. Ovviamente e' un cammino, e' un itinerario, per fortuna che c'è comunque un cammino. Speriamo che tutti quanti facciano la loro parte e che si possa arrivare presto alla fine del conflitto, a celebrare tutti insieme il dono della pace". Così il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, a margine del Meeting di Rimini, ai microfoni del Tg Emilia Romagna, riguardo alla
lettera di Papa Leone XIV al presidente ucraino Volodymyr Zelesnky per l'anniversario dell'indipendenza del Paese dell'Est Europa. "Di fronte a tanta sofferenza qualche volta si perde la speranza e invece dobbiamo sempre guardare alla speranza", ha sottolineato Zuppi. "Speriamo davvero che questo avvio di dialogo possa portare, con la responsabilità di tutti, con il concorso di tutti, i frutti che tutti in realta' desiderano".
Ucraina: Lega, con 'pacatezza e gentilezza' no a invio soldati
"Con assoluta fermezza, pacatezza, gentilezza e buonsenso ribadiamo: mai soldati italiani a combattere in Ucraina o in Russia. No a eserciti europei o debiti europei per comprare armi". Così una nota della Lega. La posizione del Carroccio arriva nel giorno stesso in cui dal Meeting di Rimini il vicepremier Antonio Tajani, interpellato sulla polemica (a distanza) tra Matteo Salvini e il presidente francese Emmanuel Macron, ha spiegato: «Io uso sempre toni calmi, la forza delle idee in politica conta più della violenza delle parole» e, in ogni caso, la politica estera "la fanno il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri".
Ucraina: Tajani, soluzione non è invio militari italiani
"Anche noi siamo convinti che una soluzione non sia quella di inviare i militari italiani in Ucraina". Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Meeting di Rimini. Il raggiungimento della pace, osserva il leader di Forza Italia, "è un lavoro difficile: deve prevalere il buon senso, noi stiamo facendo tutto ciò che è nostre possibilita'. Il governo italiano che insieme all'Unione Europea lavora anche con gli Stati Uniti Io ho sempre detto che non era facile, non bisogna mai cedere ai facili entusiasmi, bisogna essere determinati nella costruzione della pace. Oggi è la festa nazionale dell'Ucraina, il giorno della sua indipendenza dall'Unione Sovietica, è giusto difendere l'indipendenza di questo Paese, far sì che possa
vivere anche in futuro in pace, e una pace che sia una pace è
giusta perché si possa anche porre a tante morti tra i combattenti ucraini e tra i combattenti russi", sottolinea il capo della diplomazia italiana. Tornando all'ipotesi truppe, "abbiamo sempre detto che semmai era più giusto provare una soluzione che garantisse la
sicurezza dell'Ucraina con un modello tipo l'articolo 5 della
Nato, che possa garantire con un'azione in mutuo soccorso in
futuro la sicurezza di questo paese che è stato attaccato dalla
Federazione Russa. Avevamo anche detto che eravamo pronti a
mandare i militari in caso ci fosse stata una zona cuscinetto
guidata dalle Nazioni Unite ma non sappiamo se questa sarà una
ipotesi fattibile", argomenta Tajani.
Russia-Cina: Putin settimana prossima in visita, previsti colloqui bilaterali
Il presidente russo Vladimir Putin si recherà la prossima settimana in Cina per una visita ufficiale di quattro giorni, durante la quale sono in programma colloqui di alto livello tra le delegazioni di Mosca e Pechino. La notizia è stata riportata da Vesti citando il programma "Mosca. Cremlino. Putin" su Rossiya 1.
Nel corso della visita, Putin parteciperà anche al vertice della Shanghai Cooperation Organization (Sco), che si terrà a Tianjin. L’organizzazione, fondata nel 2001, include tra i membri India, Iran, Kazakistan, Cina, Kirghizistan, Russia, Tagikistan, Pakistan e Uzbekistan; dal luglio 2024 anche la Bielorussia è entrata come membro a pieno titolo.
Ucraina: Macron, da Francia sostegno a futuro pace e liberta'
Nel suo messaggio per la Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina, il presidente Emmanuel Macron ha ribadito il sostegno della Francia a Kiev sia sul piano diplomatico che militare, oltre a quello dell'Ue in termini di aiuti finanziari.
"La Francia è al fianco dell'Ucraina per preparare il futuro con un impegno diplomatico teso a garantire una pace giusta e durevole affinché l'Ucraina conservi la sovranità e la libertà nelle sue scelte", ha scritto Macron in una lettera indirizzata al suo omologo ucraino. Il presidente francese ha sottolineato il "ruolo determinante" della Francia, sotto la sua presidenza del Consiglio, per consentire all'Ucraina di "diventare ufficialmente candidata" all'adesione. Macron ha citato, inoltre, l'impegno congiunto tra Parigi e Londra per dare vita alla Coalizione dei volenterosi, che oggi riunisce piu' di 30 paesi "decisi a dare il loro sostegno" all'Ucraina sul piano militare. Infine, nella sua missiva il presidente francese ha fatto riferimento ai 30 miliardi di euro di sostegno dell'Ue al bilancio dell'Ucraina nel 2025. "Apprezzo profondamente la sua ferma leadership e l'incrollabile solidarietà del popolo francese. La Francia è sempre stata al nostro fianco nella difesa dell'indipendenza e dell'indipendenza territoriale dell'Ucraina", ha risposto il presidente VolodymyrZelensky nel ringraziare Macron, con un post su X.
Zelensky a territori occupati, 'saremo di nuovo insieme come unica famiglia'
"È solo questione di tempo prima che l’Ucraina possa riunire le sue terre occupate con il resto del Paese". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso in occasione del 34° anniversario dell’Indipendenza. Parlando davanti al Monumento dell’Indipendenza a Kiev, dove sono incise le distanze verso città ucraine oggi sotto occupazione come Donetsk, Luhansk e la Crimea, Zelensky ha sottolineato il valore simbolico del luogo: "Oggi questi indicatori hanno un significato completamente diverso. Non riguardano più solo i chilometri". "Ci ricordano che tutto questo è Ucraina. E lì ci sono i nostri cittadini, e nessuna distanza tra noi può cambiare questo, e nessuna occupazione temporanea può cambiarlo. Un giorno la distanza tra gli ucraini scomparirà, e saremo di nuovo insieme come un’unica famiglia, come un unico Paese. È solo questione di tempo", ha concluso Zelensky, ribadendo che Kiev non riconoscerà mai l’annessione russa di Crimea, Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, territori che la Russia considera propri ma che la comunità internazionale continua a riconoscere come parte dell’Ucraina nei confini del 1991.
Zelensky: "Resisteremo. Tra 100 anni su questa terra"
"Siamo fiduciosi che resisteremo a questa guerra: lo Stato ucraino, il popolo ucraino. Difenderemo la nostra indipendenza e la nostra terra e il diritto a una vita nazionale indipendente per gli ucraini. Affinché i nostri figli e nipoti, e i loro figli e nipoti, possano vivere in sicurezza sulla loro terra e secondo le proprie regole". Lo ha scritto su X il presidente Volodymyr Zelensky in occasione della Giornata
dell'Indipendenza dell'Ucraina. "L'Ucraina è ora nel quarto anno di guerra su vasta scala, preservando la sua indipendenza, la sua sovranità e la capacità del nostro Stato di raggiungere - e continuare a raggiungere - i risultati necessari", ha sottolineato il leader ucraino. "Gli ucraini sono - e rimarranno - su questa terra dove tra cento anni sorgeranno le nostre generazioni future. E tra cento anni, celebreranno qui il Giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina", ha concluso Zelensky.
Madrid, 'al fianco dell'Ucraina per pace giusta e duratura'
"Mi congratulo con il popolo e il governo di Ucraina, che oggi celebrano il loro Giorno dell'Indipendenza": è il messaggio, su X, del ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, rivolto al suo omologo ucraino Andriy Sybiha, in occasione della festività nazionale. "La Spagna continuerà a sostenere l'Ucraina nella difesa della sua libertà e sovranità", assicura Albares. "Siamo al fianco dell'Ucraina per raggiungere una pace giusta e duratura", conclude.
Papa Leone XIV a Zelensky: "Prego Dio perché taccia il clamore delle armi"
"Con il cuore ferito dalla violenza che devasta la vostra terra, mi rivolgo a voi", "invocando Dio perché consoli quanti sono provati dalle conseguenze del conflitto", rafforzi "i feriti" e conceda "il riposo eterno ai defunti" scrive in Pontefice in una lettera al presidente ucraino per l'anniversario dell'indipendenza. Durante l'Angelus la solidarietà a tutti i popoli colpiti dalle guerre
Papa Leone XIV a Zelensky: 'Prego Dio perché tacciano le armi'
Vai al contenutoGuerra Ucriana, si celebra il giorno dell'indipendenza a Kiev
Lavrov: "Gli occidentali cercano di bloccare negoziati pace"
I Paesi occidentali "stanno tentando di bloccare i colloqui di pace sull'Ucraina": lo afferma il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Mosca si augura che questi tentativi "siano sventati", ha aggiunto citato dalla Tass.
Leone a Zelensky: "Prego Dio perché tacciano le armi"
"Con il cuore ferito dalla violenza che devasta la vostra terra, mi rivolgo a voi", "invocando Dio perché consoli quanti sono provati dalle conseguenze del conflitto", rafforzi "i feriti" e conceda "il riposo eterno ai defunti". Lo dice papa Leone XIV in una lettera al presidente ucraino Volodymyr Zelesnky per l'anniversario dell'indipendenza. Il Papa, "implora l'Onnipotente affinché muova i cuori delle persone di buona volontà" e "il clamore delle armi taccia" cedendo "il posto al dialogo" e aprendo "la strada della pace per il bene di tutti". "Affido la vostra nazione alla Beata Vergine Maria, Regina della Pace", conclude Leone.
Esplosione in un negozio per bambini a Mosca, vittime
Una esplosione è avvenuta al secondo piano del negozio Central Children's Store a Mosca, secondo quanto riferito da una fonte dei servizi di emergenza all'agenzia Tass. "È avvenuta un'esplosione al secondo piano del negozio Central Children's Store. C'è fumo. Ci sono vittime", ha detto la fonte. L'edificio è in fase di evacuazione.
Trump: "È ora di porre fine alla carneficina in Ucraina"
"È venuto il momento di porre fine a una carneficina senza senso. Gli Stati Uniti sostengono un accordo negoziale che porti a una pace duratura che fermi lo spargimento di sangue e salvaguardi la sovranità e la dignità dell'Ucraina". Così il presidente Donald Trump in un messaggio per l'indipendenza del Paese pubblicato su X da Volodymyr Zelensky.
Zelensky: "Abbiamo bisogno di una pace giusta"
"Un'Ucraina unita non sarà mai più costretta nella storia a quella vergogna che i russi chiamano compromesso. Abbiamo bisogno di una pace giusta". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel giorno dell'indipendenza del Paese. "Quale sarà il nostro futuro, solo noi possiamo deciderlo. E il mondo lo sa. E il mondo lo rispetta. Rispetta l'Ucraina. Percepisce l'Ucraina come un suo pari", ha detto il presidente in un videomessaggio registrato nel centro di Kiev.
Zelensky celebra indipendenza: "Costruiremo Paese forte"
Nel giorno dell'indipendenza ucraina, il presidente Volodomyr Zelensky ha inviato un messaggio alla sua nazione impegnata da tre anni e mezzo in guerra contro la Russia di Vladimir Putin. "Stiamo costruendo un'Ucraina abbastanza forte e potente da vivere in sicurezza e pace", ha esordito così il presidente ucraino su X. "Perché qui, in questa piazza, nella nostra Piazza dell'Indipendenza, sotto le nostre bandiere, nella nostra terra, i nostri figli e nipoti celebrino il giorno dell'Indipendenza. In pace. Nella calma. Con fiducia nel futuro. Con rispetto".
Kiev: "Il giorno dell'Indipendenza è un potente promemoria"
"Il giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina è un potente promemoria: difendiamo non solo i confini dell'Ucraina, ma anche l'ordine internazionale basato sulle regole e i valori umani universali", ha affermato il ministro degli Affari esteri ucraino Andrii Sybiha su X. Sybiha ha aggiunto che l'indipendenza dell'Ucraina è una pietra miliare della sicurezza europea e del futuro della libertà in tutto il mondo. "Siamo profondamente grati a tutti i nostri partner che ci sostengono. La nostra unità è fondamentale affinché prevalgano la verità e la giustizia", ha dichiarato il ministro.
Syrsky: "Ucraina sta combattendo il nemico eterno"
"Nel 34esimo anniversario della restaurazione dell'indipendenza, gli ucraini stanno combattendo il nemico eterno. Da 12 anni difendiamo la nostra libertà. Da quattro anni respingiamo l'invasione su vasta scala. Il popolo ucraino non si arrenderà mai e non rinuncerà mai alla propria indipendenza", ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrskyi su Facebook in occasione della festa nazionale più importante dello Stato. Oggi, ha osservato, gli ucraini continuano la grande opera dei loro eroi del passato, che hanno conquistato uno Stato indipendente con il sudore e il sangue. La vera indipendenza, secondo il comandante in capo, è impossibile senza un esercito forte e moderno. "Per il diritto del popolo di essere libero, il nostro esercito paga il prezzo più alto. Ricordiamo ogni eroe caduto. Ringrazio ogni uomo e ogni donna che tiene la linea e avanza in questa potente formazione. Coloro che combattono per la libertà con le armi in pugno e distruggono il nemico. Coloro che rafforzano la nostra difesa e sostengono il nostro esercito. Sono convinto: difenderemo la nostra indipendenza. Il suo miglior garante è il nostro esercito. Ogni coraggioso soldato, sergente e ufficiale", ha dichiarato Syrskyi.
Mosca: nella notte intercettati e distrutti 95 droni ucraini
I sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 95 velivoli senza pilota ucraini sopra le regioni russe durante la notte, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa. "Le forze di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 95 velivoli senza pilota ucraini durante la notte", si legge nel rapporto pubblicato dalla Tass.
Wsj: gli Usa approvano la vendita di 3.350 missili a Kiev
L'amministrazione Trump ha approvato questa settimana la vendita all'Ucraina di 3.350 missili con una gittata fino a 450 km: lo riporta il Wall Street Journal, citato dai media ucraini. Si tratta di un pacchetto da 850 milioni di dollari, finanziato in gran parte dai Paesi europei, per la vendita di missili SM-6 ERAM (Extended Range Active Missile), che sono in grado di colpire non solo aerei e missili da crociera, ma anche missili balistici e possono essere utilizzati contro navi nemiche.
Bandiere Kiev in villaggi etnia ucraina nella russa Kursk
Le truppe ucraine hanno installato ieri, in occasione della Giornata della Bandiera nazionale, bandiere blu-gialle nelle terre di etnia ucraina della regione russa di Kursk: lo riporta Ukrainska Pravda. Le bandiere sono state poste dai soldati del battaglione di sistemi senza pilota 'Rugby Team' della 129ma brigata fucilieri meccanizzata nei villaggi di Gornal e Guyevo. Le bandiere "ora sventolano su Gornal e Guyevo, come segno di invincibilità, come promemoria per il nemico: l'Ucraina non dimentica mai e si riprende ciò che le appartiene", ha affermato la brigata su Facebook.
Droni Kiev verso Mosca e San Pietroburgo: chiusi molti aeroporti
Le autorità russe hanno chiuso temporaneamente ieri sera molti aeroporti del Paese - tra cui quelli di Mosca e San Pietroburgo - dopo che le difese aeree hanno abbattuto diversi droni ucraini che si avvicinavano alla capitale, alla seconda città della Russia e alla sua regione, Leningrado. Le restrizioni sono state poi revocate ma almeno tre compagnie aeree - Aeroflot, Rossiya e Pobeda - hanno annunciato modifiche ai loro orari, riporta la Tass. L'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo ha deviato più di 30 voli su aeroporti alternativi e più di 50 voli hanno subito ritardi. Gli altri aeroporti colpiti dalla misura sono stati quelli di Nizhny Novgorod, Tambov, Samara, Nizhny Kama, Izhevsk, Ulyanovsk, Kirov, Kazan e Penza. Sabato notte le difese aeree russe hanno abbattuto 21 droni ucraini solo nella regione di Bryansk, ha dichiarato il governatore Alexander Bogomaz.