Guerra Ucraina Russia, Zelensky,: "Per Putin summit in Alaska è vittoria personale"

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Secondo il presidente ucraino, l'incontro di Ferragosto in Alaska con Trump è "una vittoria personale" per Putin, aggiungendo che l'incontro farà uscire il presidente russo "dall'isolamento" e ritarderà le eventuali sanzione americano contro Mosca. Il leader ucraino ha anche escluso il ritiro delle truppe dalla regione del Donbass nell'ambito di un accordo di pace. Una portavoce della Commissione Ue chiarisce: "Ci prepariamo al vertice. Prematuro parlare di cattivo accordo"

 

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A tre giorni dal summit tra i presidenti russo e americano in Alaska, il leader di Kiev Volodymyr Zelensky ha ribadito che "è impossibile parlare dell'Ucraina senza l'Ucraina e nessuno accetterà un simile formato". 

Secondo il presidente ucraino, l'incontro di Ferragosto in Alaska con Donald Trump è "una  vittoria personale" per Vladimir Putin. "Innanzitutto, avrà un incontro  sul territorio americano, il che è per lui una vittoria personale", ha  detto Zelensky ai media, aggiungendo che l'incontro farà uscire il  presidente russo "dall'isolamento" e ritarderà le eventuali sanzione  americano contro Mosca.

Ora è "prematuro" parlare di un "cattivo accordo" per l'Ucraina nel quadro del vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, si tratta solo di "speculazioni". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea nel corso del briefing con la stampa. "Ci prepariamo al vertice, la nostra posizione è chiara e lavoriamo con l'Ucraina perché la sua posizione sia presente al vertice".

"In Alaska mi vedrò soltanto con Putin, penso che si vada verso lo scambio di territori", ha detto il presidente Usa. "Poi sentirò Zelensky e gli europei", ha aggiunto il presidente americano. Da parte sua il leader ucraino avverte: "Fare concessioni a Mosca non fermerà la guerra". Anche l'Europa non si fida e incalza il tycoon: "Nessun diktat". Mercoledì i leader del vecchio continente sentiranno Trump: "Per Kiev servono garanzie di sicurezza vere".

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Vertice Trump-Putin, perché è stata scelta come sede l’Alaska

Il prossimo 15 agosto, nello Stato più settentrionale degli Usa, avrà  luogo il primo faccia a faccia tra i leader di Usa e Russia da quando  quest’ultimo ha avviato l'invasione dell'Ucraina, nel febbraio 2022. Il capo del Cremlino si appresta a volare in Nord America dopo 10 anni e a incontrare, dopo oltre 6, il tycoon. Ecco perché Mosca e Washington hanno concordato di "darsi appuntamento" ad Anchorage

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Russia-Ucraina, quali regioni potrebbero essere scambiate per l’accordo di pace: la mappa

In vista del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, convocato  per il prossimo 15 agosto in Alaska e dal quale sembra esclusa la  partecipazione di Volodymir Zelensky, crescono le indiscrezioni  sull'accordo che metterebbe fine a 3 anni e mezzo di conflitto tra Mosca  e Kiev. Secondo il capo della Casa Bianca la chiave passerebbe  da uno  scambio dei territori contesi. Ma quali regioni potrebbero entrare nella  trattativa?

Russia-Ucraina, quali regioni potrebbero essere scambiate per la pace

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Zelensky: "Prima il cessate il fuoco, poi la diplomazia"

"Un cessate il fuoco deve essere il primo passo. Solo allora si potranno gettare le basi per una diplomazia solida". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendo di un colloquio telefonico con  l'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani. "Apprezzo la posizione dell'Emiro secondo cui qualsiasi incontro riguardante l'Ucraina non può essere deciso senza la partecipazione del nostro Paese. Ancora una volta, ho confermato che l'Ucraina è pronta a qualsiasi formato di incontro che possa portare a una pace onesta e duratura", aggiunge Zelensky.

Dipartimento di Stato: "Trump vuole la fine della carneficina"

Donald Trump vuole la fine della "carneficina" della guerra in Ucraina: "prego affinché" il vertice fra il presidente e Vladimir Putin vada "bene". Lo ha detto la portavoce del dipartimento di Stato Tammy Bruce.

Rubio sente Lavrov: "Impegno a garantire successo summit"

Il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha sentito il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in merito alla preparazione del vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin. Lo rende il dipartimento di Stato, sottolineando che "entrambe le parti hanno confermato l'impegno a garantire il successo dell'evento". 

Parlamenti baltici: "Russia non tragga profitto da guerra"

"La Russia non può trarre profitto dalla sua guerra di aggressione contro l'Ucraina ottenendo guadagni territoriali. L'uso della forza per modificare i confini internazionalmente riconosciuti è inaccettabile e contrario alle norme del diritto internazionale". Lo scrivono i presidenti dei Parlamenti lituano, Saulius Skvernelis, lettone, Daiga Mierina, e estone, Lauri Hussar, in una dichiarazione congiunta. Nel documento si sottolinea che gli ucraini devono essere coinvolti nel processo decisionale in coordinazione con l'Unione europea in vista dell'elaborazione delle condizioni per un cessate il fuoco. "Crediamo fermamente che solo una strategia che includa una diplomazia decisa, un sostegno incrollabile all'Ucraina e una pressione costante sulla Federazione russa per porre fine alla guerra possano portare al successo", si legge ancora nella dichiarazione. 

Casa Bianca non conferma né nega possibile offensiva russa

"Non sono nella posizione di confermare, negare o commentare". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt rispondendo a chi le chiedeva se gli Stati Uniti fossero in grado di confermare quanto dichiarato da Volodymyr Zelensky, secondo il quale la Russia starebbe preparando un'offensiva in almeno tre diverse aree. 

Zelensky, 'Russia prepara offensiva in 3 direzioni'

La Russia sta pianificando nuovi attacchi via terra in almeno tre diverse direzioni lungo la linea del fronte per fare pressione su Kiev e ottenere concessioni. Lo ha sottolineato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Crediamo che (i russi, ndr) si stiano preparando per un'operazione offensiva in tre direzioni. Le principali sono Zaporizhzhia, Pokrovsk e Novopavlivka", ha detto Zelensky ai giornalisti.

Casa Bianca, incontro Trump-Putin si terrà a Anchorage

L'incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin si terrà a Anchorage, in Alaska. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.

Cremlino, Putin parla con Kim Jong-un del vertice con Trump

Il Cremlino afferma che il presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono col dittatore nordcoreano Kim Jong-un e ha discusso con lui del vertice Russia-Usa in programma in Alaska nel giorno di Ferragosto. Lo riporta l'agenzia Interfax.

Zelensky, truppe russe avanzate di 10 Km verso Dobropillia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che le truppe russe sono avanzate fino a 10 chilometri verso la città mineraria di carbone orientale di Dobropillia, ma che Kiev le avrebbe presto "distrutte". "Le unità russe sono avanzate per 10 chilometri in diversi punti. Sono tutte prive di equipaggiamento, solo armi in mano. Alcune sono già state trovate, altre distrutte, altre ancora fatte prigioniere. Troveremo le altre e le distruggeremo nel prossimo futuro", ha detto Zelensky ai giornalisti.   La Russia - ha aggiunto - sta pianificando nuovi attacchi terrestri su almeno tre diverse aree del fronte per fare pressione su Kiev e ottenere concessioni. "Crediamo che si stiano preparando per un'operazione offensiva in tre direzioni. Le principali sono Zaporizhia, Pokrovsk e Novopavlivka", ha precisato. 

Zelensky, per Putin summit in Alaska è vittoria personale

Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l'incontro di Ferragosto in Alaska con Donald Trump è "una vittoria personale" per Vladimir Putin. "Innanzitutto, avrà un incontro sul territorio americano, il che è per lui una vittoria personale", ha detto Zelensky ai media, aggiungendo che l'incontro farà uscire il presidente russo "dall'isolamento" e ritarderà le eventuali sanzione americano contro Mosca. 

Zelensky, esclusa la cessione del Donbass alla Russia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha escluso il ritiro delle truppe dalla regione del Donbass nell'ambito di un accordo di pace con la Russia, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito che entrambe le parti avrebbero dovuto cedere parti di territorio. "Non ci ritireremo dal Donbass... se ci ritiriamo oggi dal Donbass - le nostre fortificazioni, il nostro territorio, le alture che controlliamo - apriremo chiaramente una testa di ponte per i russi per preparare un'offensiva", ha detto Zelensky ai giornalisti. 

Ucraina: telefonata Lavrov-Rubio su dettagli vertice Alaska

Sergei Lavrov e Marco Rubio hanno avuto una conversazione telefonica per discutere dell'incontro che i presidenti russo e statunitense avranno in Alaska il 15 agosto. Le parti, riferisce il ministero degli Esteri russo, hanno confermato il loro impegno affinché l'incontro tra i due leader degli Stati si svolga con successo. 

Rutte partecipa domani alle riunioni sull'Ucraina

Mercoledì 13 agosto 2025, il Segretario generale della Nato Mark Rutte parteciperà alle riunioni virtuali dei leader europei, degli Stati Uniti e dell'Ucraina, ospitate dal Cancelliere federale tedesco Friedrich Merz per discutere della situazione in Ucraina.

Russia: altra morte misteriosa di manager, 17esimo in 3 anni

Continua la serie di morti, in circostanze poco chiare, tra top manager e imprenditori che ha travolto la Russia subito dopo l'inizio della guerra con l'Ucraina. L'ultimo decesso è quello di Dmitri Osipov, presidente del consiglio di amministrazione di Uralkali, il più grande produttore mondiale di cloruro di potassio, che possiede cinque miniere e sette fabbriche di fertilizzanti in Russia. In precedenza, Osipov aveva ricoperto posizioni di rilievo presso Khimprom, Sibur-Khimprom e l'impianto chimico di Kirovo-Chepetsk; è morto all'età di 59 anni, come riferisce Interfax, citando l'ufficio stampa di Uralchem (che controlla Uralkali).

L'azienda ha definito la morte di Osipov "improvvisa", senza

specificarne la causa. Il manager è stato Ceo di Uralkali dal 2013 al 2020, poi ha guidato il produttore di titanio Vsmpo-Avisma, per poi tornare a Uralkali nel 2023. La morte di Osipov è la seconda in una settimana tra top manager e proprietari di grandi aziende. Ieri, è morto Mikhail Kenin, fondatore e principale azionista di Samolet Group of Companies, il più grande costruttore russo. Anche in questo caso, non è stata resa nota la causa del decesso. Solo negli ultimi tre anni e mezzo, almeno 17 top manager di grandi aziende oltre Osipov sono morti in circostanze misteriose, ricorda il Moscow Times. 

Russia: 16 anni a uomo accusato fornire a Kiev dati base aerea

Un tribunale militare di Mosca ha condannato un uomo a 16 anni di reclusione accusandolo di aver condiviso con l'esercito ucraino informazioni sulla base aerea russa di Kursk per coordinare un attacco di droni: lo afferma la procura generale russa, citata dall'agenzia Interfax. Secondo Novaya Gazeta Europe, l'imputato si dichiara innocente e accusa i servizi segreti russi (Fsb) di averlo torturato dopo l'arresto per strappargli una falsa confessione. Secondo la procura, l'uomo avrebbe condotto la sua auto da Mosca a Kursk e avrebbe fornito informazioni alle forze ucraine usando il proprio cellulare. Le accuse sono respinte dall'imputato e non sono verificabili in modo indipendente. 

Zelensky ribadisce: "Non si deciderà nulla senza Kiev"

A tre giorni dal summit tra i presidenti russo e americano in Alaska, il leader di Kiev Volodymyr Zelensky ha ribadito che "è impossibile parlare dell'Ucraina senza l'Ucraina e nessuno accetterà un simile formato". "Pertanto", ha detto Zelensky parlando a un evento pubblico, "il dialogo tra il presidente degli Stati Uniti e Putin può certamente essere importante per il loro percorso bilaterale. Ma non possono decidere nulla sull'Ucraina senza di noi". Come riporta Rbc Ucraina, il capo di Stato ucraino ha espresso la speranza che Trump sia consapevole di questo principio. Zelensky si è anche detto fiducioso in un vertice con Trump e Putin in futuro perché "se si vuole porre fine alla guerra, allora è necessario un incontro del genere". 

Erdogan a Zelensky: "Nessuna pace da negoziati senza Kiev"

Il presidente turco, Recep Tyyip Erdogan, ha sentito al telefono l'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, a cui ha ribadito che "qualsiasi negoziato senza l'Ucraina non porterà a una pace duratura". Come riferisce lo stesso leader di Kiev su Telegram, i due leader comprendono entrambi "tutti i rischi e le minacce" che nasconde questa fase diplomatica. "Una pace simulata, non giusta, sicuramente non durerà a lungo e spingerà la Russia a occupare ancora più territori", ha scritto Zelensky. "Siamo pronti a qualsiasi formato di incontro per fermare gli omicidi e porre fine alla guerra", ha riferito il presidente ucraino il quale ha aggiunto che Erdogan "ha confermato la sua disponibilità del suo Paese a organizzare un vertice tra i leader di Ucraina, Stati Uniti, Russia e Turchia". 

Erdogan a Zelensky: "Turchia pronta a ospitare vertice"

"La Turchia è pronta a ospitare un vertice" per risolvere la guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky.

Durante la telefonata, tenutasi su richiesta della parte ucraina come precisato in una nota diffusa dalla presidenza turca, sono state affrontate questioni bilaterali tra Ankara e Kiev, nonché questioni regionali e globali. "Elogiando i progressi compiuti nei colloqui diretti di Istanbul tra Ucraina e Russia, ritenendoli preziosi, il presidente Erdogan ha espresso l'auspicio di ottenere risultati significativi, nei prossimi round, per un cessate il fuoco sulla strada verso una pace duratura", si legge nella nota.

Il leader turco, prosegue la nota, "ha espresso la convinzione che l'istituzione di gruppi di lavoro in ambito militare, umanitario e politico aprirà la strada a un vertice", ribadendo che "la Turchia continua a sostenere la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina".

Ft: "Putin ha due vantaggi, uno è l'ignoranza di Trump"

Vladimir Putin ha "due cose a suo vantaggio che sono una preoccupazione esistenziale per l'Ucraina. La prima è che Trump vuole un accordo più" del leader del Cremlino, e la seconda è "l'ignoranza" del presidente americano. Lo afferma il Financial Times in un editoriale di Edward Luce dal titolo "Dall'Alaska con amore". "Oltre a Winston Churchill, Franklin Roosevelt a Yalta aveva Harry Hopkins, e Joseph Stalin ottenne comunque ciò che voleva. Trump invece ha Witkoff. Dopo il primo incontro di Witkoff con Putin a marzo, l'inviato di Trump non sapeva" su quali territori ucraini "Putin rivendicasse la sovranità. Cinque mesi dopo, Witkoff sembra ancora confuso. Le chiacchiere spavalde non sostituiscono la conoscenza. Putin ha buone ragioni per essere fiducioso venerdì".

Aiuti all'Ucraina: quanto può resistere. VIDEO

Ucraina, le autorità denunciano: "Due civili morti in attacco russo nel Donetsk"

Almeno due persone sono morte a causa di un attacco attribuito ai russi che ha colpito una zona abitata della città ucraina di Kostiantynivka, nel Donetsk, nell'est del Paese. Lo denunciano le autorità locali. Su Facebook il capo dell'amministrazione militare della città Serhii Horbunov ha precisato che le vittime sono due civili che erano nella loro casa al momento dell'attacco che avrebbe danneggiato le facciate di almeno otto edifici privati. Gorbunov ha invitato gli abitanti della zona a spostarsi, se possibile, in zone considerate più sicure.

Perché l'Europa è esclusa dal tavolo sull'Ucraina tra Trump e Putin

A Ferragosto si riuniranno Washington e Mosca in Alaska per trovare una via d'uscita alla guerra. Ma nessuno ha invitato l'Ue alla riunione. Quali sono le ragioni strategiche e politiche.

Perché l'Europa è esclusa dal tavolo sull'Ucraina tra Trump e Putin

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Portavoce Ue replica a Orban: "Senza unità si aiuta la Russia"

"Se non abbiamo unità, ci sarà un solo attore a beneficiarne, e questo è la Russia". Lo ha dichiarato la portavoce per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Anitta Hipper, commentando a Bruxelles la scelta dell’Ungheria di non sottoscrivere la dichiarazione dei leader europei sui principi per la negoziazione della pace in Ucraina.

La portavoce ha ricordato che "non è una novità che abbiamo bisogno di unità per essere forti", sottolineando come, nonostante le divergenze, i 27 abbiano approvato all’unanimità 18 pacchetti di sanzioni contro Mosca. 26 leader dell’Ue, senza la firma dell’Ungheria, hanno sostenuto la proposta di pace del presidente statunitense Donald Trump, ribadendo che "sono gli ucraini ad avere il diritto di scegliere il proprio destino" e che qualsiasi accordo deve rispettare "indipendenza, sovranità e integrità territoriale".

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, restato fuori dalla dichiarazione, ha avvertito del rischio di "dare istruzioni dalla panchina" in vista del vertice in Alaska, chiedendo invece di avviare un incontro diretto con il presidente russo e prendendo come "esempio" la riunione promossa dalla Casa Bianca.

Armi, soldi, consenso e soldati: quanto può resistere l'Ucraina. VIDEO

Vertice in Alaska, Zuppi: "L'Ucraina non è un oggetto"

"L'Ucraina non è un oggetto ma un soggetto,  e sicuramente non si può fare a meno dell'Ucraina nei colloqui di pace". Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha risposto a Castel Volturno (Caserta) ad una domanda dei cronisti sul vertice di Ferragosto in Alaska tra Trump e Putin. Zuppi ha fatto visita a 50 ragazzi ucraini arrivati al Centro Fernandes, struttura della Caritas che ospita migranti, nell'ambito del progetto nazionale "È più bello insieme" - promosso da Caritas Italiana con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana. 

Ue: "Prematuro parlare di cattivo accordo per l'Ucraina"

Ora è "prematuro" parlare di un "cattivo accordo" per l'Ucraina nel quadro del vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, si tratta solo di "speculazioni". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea nel corso del briefing con la stampa. "Ci prepariamo al vertice, la nostra posizione è chiara e lavoriamo con l'Ucraina perché la sua posizione sia presente al vertice", ha sottolineato ricordando la call di domani organizzata dal cancelliere tedesco Merz, alla quale parteciperanno sia Trump sia Volodymyr Zelensky. 

Russia-Ucraina, quali regioni potrebbero essere scambiate per l’accordo di pace: la mappa

In vista del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, convocato per il prossimo 15 agosto in Alaska e dal quale sembra esclusa la partecipazione di Volodymir Zelensky, crescono le indiscrezioni sull'accordo che metterebbe fine a 3 anni e mezzo di conflitto tra Mosca e Kiev. Secondo il capo della Casa Bianca la chiave passerebbe  da uno scambio dei territori contesi. Ma quali regioni potrebbero entrare nella trattativa?

Russia-Ucraina, quali regioni potrebbero essere scambiate per la pace

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Zelensky: "Definire insieme le posizioni per non permettere a Mosca di ingannarci ancora"

"Insieme dobbiamo definire posizioni che non consentano alla Russia di ingannare ancora una volta il mondo". A sottolinearlo, in un messaggio postato su X, è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che si dice "grato ai leader europei per il loro supporto", con cui ribadisce il sostegno "alla determinazione del presidente Trump". 

"Vediamo che l'esercito russo non si sta preparando a porre fine alla guerra. Al contrario, sta compiendo movimenti che indicano la preparazione per nuove operazioni offensive. In tali circostanze, è importante che l'unità del mondo non sia minacciata", aggiunge. 

"Le questioni relative alla sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa vengono discusse da tutti noi insieme. Qualsiasi decisione deve contribuire alle nostre capacità di sicurezza comuni. E se la Russia si rifiuta di fermare le uccisioni, deve essere ritenuta responsabile. Finché continueranno con la guerra e l'occupazione, tutti noi insieme dovremo mantenere la nostra pressione: la pressione della forza, la pressione delle sanzioni, la pressione della diplomazia. Ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando. Pace attraverso la forza", conclude. 

Zelensky: "Mosca si prepara per nuove offensive"

La Russia si sta preparando per "nuove offensive" in Ucraina, a pochi giorni dai colloqui di pace previsti tra Vladimir Putin e Donald Trump in Alaska. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Vediamo che l'esercito russo non si sta preparando a porre fine alla guerra. Al contrario, è impegnato in movimenti che indicano la preparazione di nuove offensive", ha scritto Zelensky sui social.

Media Gb: "Zelensky ora è pronto a cedere territori"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è pronto ad ammorbidire la sua posizione negoziale e a rassegnarsi formalmente a cedere territori alla Russia in cambio della pace (come l'amministrazione Trump considera inevitabile), a patto che il negoziato includa le garanzie di sicurezza per Kiev evocate nei piani degli alleati europei. Lo sostiene in apertura il britannico Telegraph, da sempre vicino alle ragioni ucraine sul conflitto con Mosca.  Stando a fonti informate citate dal corrispondente del Telegraph da Bruxelles, Zelensky ha fatto aperture esplicite al riguardo nelle ultime conversazioni avute con i leader europei, sullo sfondo dei timori legati al vertice del 15 agosto fra il presidente degli Usa, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin. Sollecitando gli alleati britannici e Ue a respingere ogni proposta di soluzione che dovesse uscire in sua assenza dal summit a due in Alaska; ma chiarendo nello stesso tempo d'essere ora disposto a firmare un'intesa che lasci il controllo de facto dei territori che Mosca già occupa militarmente sul terreno in toto o in buona parte (la Crimea più le regioni di Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson) a patto di associarla al "piano europeo". Le concessioni "possono riguardare solo l'attuale linea del fronte", ha confermato un alto funzionario occidentale citato in forma anonima dal quotidiano. 

Zelensky: "Grato ai leader Ue, sostegno alla determinazione di Trump"

"Sono grato ai leader europei per il loro chiaro sostegno alla nostra indipendenza, alla nostra integrità territoriale. E' proprio un approccio così attivo alla diplomazia che può contribuire a porre fine a questa guerra con una pace dignitosa". A scriverlo, in un messaggio postato su X, è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "In effetti, sosteniamo tutti la determinazione del Presidente Trump", aggiunge. 

Ucraina, Tajani avverte: "L'Ue partecipi a negoziati". VIDEO

Kiev: "Poderosa avanzata russa nel Donetsk"

Le forze russe hanno effettuato un poderoso avanzamento nel Donetsk, circa 10 chilometri in due giorni, lungo il fronte a nordest di Pokrovsk. Kiev conferma che combattimenti sono in corso intorno al villaggio di Kucheriv Yar. Il corridoio ora sotto il controllo russo minaccia la città di Dobropillya, una città mineraria da cui i civili stanno fuggendo e che è stata oggetto di attacchi con droni russi. Sotto minaccia anche la città di Kostiantynivka, assediata e distrutta, che è una delle ultime grandi aree urbane nella regione di Donetsk ancora sotto il controllo ucraino. 

Esercito Russia

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Orban: "Vertice Ue con Mosca unica mossa sensata"

"L'unica mossa sensata da parte dei leader dell'UE è quella di convocare un vertice UE-Russia, seguendo l'esempio del vertice USA-Russia. Diamo una possibilita' alla pace!". Lo scrive sui social il premier ungherese, Viktor Orban, unico leader Ue a non aver firmato l'appello dell'Unione a Trump in vista dei colloqui in Alaska sull'Ucraina. "A soli quattro giorni dallo storico vertice tra i presidente Trump e Putin, l'Europa ha tentato di rilasciare una dichiarazione a nome di tutti i Capi di Stato e di Governo dell'UE. Prima che il coro liberal-mainstream europeo ricominci a cantare "il burattino di Putin", vorrei condividere le ragioni per cui NON ho potuto sostenere la dichiarazione a nome dell'Ungheria", scrive Orban.

"1. La dichiarazione cerca di stabilire le condizioni per un incontro a cui i leader dell'UE non sono stati nemmeno invitati. 2. E' di per sè triste che l'UE sia bloccata sulla costa. L'unica cosa peggiore sarebbe se dessimo istruzioni anche solo dalla magistratura. 3. L'unica mossa sensata da parte dei leader dell'UE è quella di convocare un vertice UE-Russia, seguendo l'esempio del vertice USA-Russia. Diamo una possibilità alla pace!", conclude Orban.  

Tass: "Esercitazioni congiunte Russia-Bielorussia il 12-16 settembre"

Esercitazioni congiunte delle forze armate di Russia e Bielorussia sono in programma dal 12 al 16 settembre: lo ha dichiarato il capo del dipartimento per la cooperazione militare internazionale del ministero della Difesa bielorusso, Valery Revenko, citato dalla Tass. "L'esercitazione strategica congiunta delle forze armate della repubblica di Bielorussia e della Federazione russa "Zapad-2025" si svolgerà dal 12 al 16 settembre 2025", ha affermato Revenko, secondo cui l'obiettivo delle esercitazioni sarebbe quello di "testare le capacità della repubblica di Bielorussia e della Federazione russa di garantire la sicurezza militare dello Stato dell'Unione e la prontezza a respingere una possibile aggressione". 

Bremmer: "Putin cerca di allargare la frattura Usa-Ue"

"Trump può utilizzare il viaggio di Putin in Alaska a suo favore, seppur con grandi rischi. Ma bisogna capire che difficilmente ci sarà una fine delle ostilità in Ucraina. Non interessa a Putin, e Kiev non può rinunciare alla posizione che ha tenuto finora". Lo afferma in un'intervista a La Stampa, Ian Bremmer, presidente del think tank statunitense Eurasia Group. "La disponibilità di Putin a viaggiare negli Stati Uniti - aggiunge Bremmer - è simbolicamente deferente verso Trump. È un tratto caratteriale a cui Trump è vulnerabile e che potrebbe essere sfruttato, però". Per il presidente di Eurasia Group Putin "vuole ampliare la frattura tra Stati Uniti ed Europa" e aggiunge: "L'obiettivo di Putin è duplice: respingere la minaccia di tariffe doganali da parte di Trump e incrinare i rapporti tra Washington e le capitali europee. È una strategia che avrebbe avuto più possibilità qualche mese fa, quando il fronte europeo era meno coeso. Oggi l'Europa ha rafforzato il sostegno a Kiev, ma il Cremlino ritiene comunque utile provarci. E lo farà". Quanto conta oggi l'Europa nel mantenere l'equilibrio del conflitto? "Oggi molto più di prima - va avanti Bremmer -. L'Ucraina può continuare a combattere anche senza il sostegno diretto degli Stati Uniti, grazie al fatto che l'Europa ha aumentato il proprio impegno. Questo significa che Trump non ha più la leva sufficiente per imporre un accordo o costringere Kiev a capitolare, come invece ha lasciato intendere in campagna elettorale. L'Ucraina non è da sola". Per Bremmer il problema "è la capacità di resistenza a lungo termine". "Kiev non ha il numero di uomini necessari per mantenere indefinitamente le proprie linee difensive. Putin lo sa bene, ed è uno dei motivi per cui non ha alcun interesse a un cessate il fuoco,: sa che il tempo gioca a suo favore" prosegue. "Il vero obiettivo di Putin è convincere Trump che la responsabilità per la guerra sia di Zelensky" e "gli europei devono restare compatti e ridurre al minimo la possibilità che Trump faccia proprio il racconto di Putin". 

Media: "Zelensky disposto a cedere controllo alla Russia di territori che già occupa"

Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky avrebbe informato i suoi alleati europei della disponibilità di Kiev a scambiare una tregua con la cessione del controllo alla Russia dei territori che già occupa, ma non un lembo di terra in più, scrive il Daily Telegraph. Si tratterebbe quindi di congelare la linea del fronte, con l'ulteriore richiesta ai Paesi alleati di garanzie di sicurezza nella forma di rifornimenti di armi e di un percorso verso l'inclusione dell'Ucraina nella Nato.

I leader Ue: "Il percorso di pace non può essere deciso senza Kiev"

"Il popolo ucraino deve avere la libertà di decidere il proprio futuro. Il percorso per la pace in Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina". E' quanto affermano i leader dell'Unione Europea in una dichiarazione congiunta pubblicata ore dopo la conferma da parte di Donald Trump che Volodymyr Zelensky non sarà invitato al vertice di venerdì in Alaska con Vladimir Putin. "Negoziati seri possono solo avvenire nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità", ribadiscono.

"Noi, i leader dell'Ue - prosegue la dichiarazione alla quale non si è associata l'Ungheria - accogliamo con favore gli sforzi del presidente Trump volti a porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e a conseguire una pace e una sicurezza giuste e durature per l'Ucraina". I capi di Stato e di governo ricordano che "la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale: condividiamo la convinzione che una soluzione diplomatica debba tutelare gli interessi vitali dell'Ucraina e dell'Europa in materia di sicurezza".

"L'Ue, in coordinamento con gli Stati Uniti e altri partner che condividono gli stessi principi, continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all'Ucraina, che sta esercitando il suo diritto intrinseco all'autodifesa. Continuerà inoltre a sostenere e ad applicare misure restrittive nei confronti della Federazione russa", conclude la dichiarazione, ribadendo "il diritto intrinseco dell'Ucraina di scegliere il proprio destino" assicurando che "continuerà a sostenere l'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'Ue".

Salvini: "Gran parte dei media italiani tifa per la guerra, considera il vertice Usa-Russia fallito"

''Comunque vada a finire, si tratta di un incontro storico. Eppure, non so se avete letto gran parte della stampa italiana: il summit è fallito ancor prima di arrivare... La cosa che mi sconvolge è che, per ignoranza o arroganza, parte dei media italiani tifa per la guerra. Il tema vero è questo: si augura che l'incontro tra Trump e Putin finisca con una nulla di fatte e sarebbe drammatico. Non so come andrà ma da giornalista professionista iscritto all'Albo, questo incontro dovrebbe essere una grande notizia''. Lo ha detto Matteo Salvini ieri sera durante l'incontro al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, parlando del vertice previsto a Ferragosto in Alaska per provare a mettere finie al conflitto in Ucraina.

Tutto ciò che c’è da sapere sul vertice Trump-Putin in Alaska

Il 15 agosto è stato fissato il vertice tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader della Russia Vladimir Putin. In vista del vertice il tycoon ha annunciato che “parlerò con Putin, gli dirò di mettere fine alla guerra”, sottolineando di attendersi un dialogo “costruttivo”.  "Sentirò gli europei e gli ucraini subito dopo" l'incontro, ha aggiunto Trump. L’appuntamento è in Alaska, e secondo quanto fatto sapere dal presidente Usa Volodymyr Zelensky non è parte dell'incontro.

Tutto ciò che c’è da sapere sul vertice Trump-Putin in Alaska

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Ucraina, Orban all'Ue: "Niente istruzioni dalla panchina"

Niente "istruzioni dalla panchina". Scrive così su X Viktor Orban rivolto ai leader europei, in vista dell'annunciato incontro in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin, dopo che il premier ungherese si è sfilato dalla dichiarazione diffusa nelle ultime ore.

"Ad appena quattro giorni dal summit storico tra il presidente Trump e il presidente Putin, il Consiglio europeo ha tentato di diffondere una dichiarazione a nome di tutti i capi di Stato e di governo dell'Ue. Prima che il coro liberal inizi la sua nuova interpretazione della melodia preferita 'La marionetta di Putin', ho deciso di condividere perché non ho potuto sostenere la dichiarazione a nome dell'Ungheria", scrive Orban che indica tre punti. 

"La dichiarazione tenta di stabilire condizioni per un incontro a cui i leader dell'Ue non sono invitati - si legge - Il fatto che l'Ue sia stata lasciata da parte è già abbastanza triste e l'unica cosa che potrebbe peggiorare le cose sarebbe se iniziassimo a dare istruzioni dalla panchina. L'unica mossa sensata per i leader Ue è promuovere un summit Ue-Russia sulla base dell'incontro Usa-Russia". E conclude: "Diamo una chance alla pace".

Mosca, abbattuti 25 droni di Kiev. Chiusi 7 aeroporti

Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte 25 droni ucraini ad ala fissa su due regioni del Paese. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo sul suo canale Telegram. "Tra le 23:50 dell'11 agosto e le 3:40 del mattino, ora di Mosca del 12 agosto, 25 droni ucraini ad ala fissa sono stati intercettati e distrutti", si legge nel comunicato. L'esercito russo ha specificato che 23 aerei sono stati abbattuti sulla regione di Rostov e i restanti due sulla regione di Krasnodar. Di fronte alla minaccia di attacchi con droni, sette aeroporti in città russe hanno temporaneamente sospeso le operazioni, secondo Rosaviatsia, l'agenzia federale per l'aviazione civile.

Russia, giovedì e venerdì il capo della Duma a Pyongyang

Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, sarà giovedì e venerdì in visita in Corea del Nord. Lo riferisce l'agenzia russa Tass mentre Mosca e Pyongyang continuano a intensificare la cooperazione a livello militare sotto ai riflettori anche per le implicazioni nel conflitto in Ucraina. Volodin andrà "a Pyongyang alla guida di una delegazione russa su invito dell'Assemblea popolare suprema" nordcoreana "per partecipare alle celebrazioni in occasione degli 80 anni della liberazione della Corea", si legge in una nota della Duma.

Haass: "Gravi ricadute se si cedono i territori"

"Con il vertice Trump-Putin, passeremo dalle parole ai fatti, con conseguenze geopolitiche per molti anni a venire, con implicazioni per il rapporto con la Cina, per il futuro dell'Europa, per gli assetti del Medio Oriente. È un vertice storico. Spero ancora che il presidente Trump faccia la cosa giusta". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera il diplomatico americano, Richard Haass, già consigliere di quattro presidenti statunitensi. Per Haass, Trump "dovrà ottenere un cessate il fuoco immediato e rimandare a un secondo tempo e a un contesto di legalità e non ricattatorio eventuali negoziati territoriali. Invece l'impostazione è bilaterale e si parla già di concessioni territoriali. Se andrà così, l'errore sarà grave per la credibilità della presidenza Trump e per l'Occidente". "Trump capirà che svendere la fine di un conflitto in nome di una promessa elettorale avrà ricadute drammatiche" aggiunge il diplomatico. "Decadrà formalmente la sacralità dei confini che ha segnato gli equilibri dell'ordine internazionale dalla fine della Seconda guerra mondiale a oggi - va avanti il diplomatico Usa -. Per quella sacralità l'America nel 1991 andò al fronte per ripristinare la sovranità al Kuwait occupata dall'Iraq. Oggi come allora siamo a un crocevia. E rischiamo di perdere la visione strategica se l'America cederà al ricatto di Mosca". "Concordo con la posizione europea che chiede un cessate il fuoco e l'inclusione di Zelenskyj" prosegue Haass. A parere del diplomatico "l'Europa oggi non ha la credibilità o la forza — politica, economica e militare — per sostituirsi all'America nel tutelare l'ordine che conosciamo. Oggi la vera battaglia è fra Cina e Stati Uniti su fronti come l'Intelligenza artificiale, le nuove tecnologie militari".  

Trump: "Zelensky non sarà in Alaska, ma Putin deve vederlo"

Un vertice in Alaska per tastare il polso della situazione. Questo secondo Trump il principale obiettivo del faccia a faccia con Putin venerdì. È tutta una questione di feeling, così la vede, come spesso accade, il Presidente americano: "Putin non farà il furbo con me", assicura, "gli dirò chiaro e tondo che voglio un cessate il fuoco". Sarà un incontro costruttivo, prevede Trump, ma a scanso di equivoci ricorda che questa, come dice spesso, è la guerra di Biden, non la sua. Con Trump combattuto tra le aspirazioni da pacificatore e la tentazione di sfilarsi, l'Ucraina teme un accordo ingiusto. Il Presidente americano ribadisce che entrambe le parti dovranno rinunciare a qualcosa: "Ci sarà uno scambio di territori", spiega.

Trump: Zelensky non sarà in Alaska, ma Putin deve vederlo | Video Sky - Sky TG24

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Capo Pentagono: "Su Ucraina concessioni, nessuno sarà contento"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha creato le condizioni per un possibile accordo di pace con il leader del Cremlino Vladimir Putin, ma "ci saranno concessioni" di cui "nessuno sarà contento": lo ha detto il segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, in un'intervista a Fox News. "Il presidente Trump ha già cambiato le regole del gioco. Ha creato le condizioni per una possibile soluzione pacifica, che è stato il suo obiettivo fin dall'inizio, su un campo di battaglia molto difficile. Non credo che Vladimir Putin avrebbe accettato l'incontro se non si fosse sentito sotto pressione... ", ha detto Hegseth. "Potrebbero esserci scambi territoriali in fase negoziale. Ci saranno concessioni. Nessuno sarà contento. Ma se c'è qualcuno che può farlo, quello è il presidente Trump", ha aggiunto. 

Leader Ue: "Pronti a garanzie di sicurezza per l'Ucraina"

"L'Ue e gli Stati membri sono pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza sulla base delle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale e nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri, tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri. L'Ue sottolinea il diritto intrinseco dell'Ucraina di scegliere il proprio destino e continuerà a sostenere l'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'Ue". E' quanto dichiarano i leader dell'Ue in uno statement concordato dai 27 ad eccezione dell'Ungheria. 

Leader Ue: "La pace non può essere decisa senza l'Ucraina"

"Una pace giusta e duratura che porti stabilità e sicurezza deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità, integrità territoriale e l'inviolabilità dei confini internazionali. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità". E' quanto dichiarano i leader dell'Ue in una dichiarazione congiunta concordata nella notte dal presidente del Consiglio europeo e da tutti i Paesi membri ad eccezione dell'Ucraina. 

Russia-Ucraina, quali regioni potrebbero essere scambiate per l’accordo di pace: la mappa

In vista del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, convocato per il prossimo 15 agosto in Alaska e dal quale sembra esclusa la partecipazione di Volodymir Zelensky, crescono le indiscrezioni sull'accordo che metterebbe fine a 3 anni e mezzo di conflitto tra Mosca e Kiev. Secondo il capo della Casa Bianca la chiave passerebbe  da uno scambio dei territori contesi. Ma quali regioni potrebbero entrare nella trattativa?

Russia-Ucraina, quali regioni potrebbero essere scambiate per la pace

Russia-Ucraina, quali regioni potrebbero essere scambiate per la pace

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Trattato Kensington, cos'è e cosa prevede il patto tra Uk e Germania

Asse tra Starmer e Merz per una inedita intesa senza precedenti nella storia moderna tra quelle che furono due potenze europee rivali. Questo il risultato della prima visita da cancelliere tedesco a Londra, a suggello di un rilancio della cooperazione che spazia dalla difesa alla sicurezza interna, dalla lotta all'immigrazione illegale agli investimenti economici, dalle facilitazioni di viaggio alla tecnologia; ma mira soprattutto a proiettare l'immagine di un asse politico-militare.

Trattato Kensington, cos'è e cosa prevede il patto tra Uk e Germania

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