Introduzione
Il 15 agosto è stato fissato il vertice tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader della Russia Vladimir Putin. In vista del vertice il tycoon ha annunciato che “parlerò con Putin, gli dirò di mettere fine alla guerra”, sottolineando di attendersi un dialogo “costruttivo”. "Sentirò gli europei e gli ucraini subito dopo" l'incontro, ha aggiunto Trump. L’appuntamento è in Alaska, e secondo quanto fatto sapere dal presidente Usa Volodymyr Zelensky non è parte dell'incontro.
Come scrive il New York Times, l'Occidente ha trattato lo zar in gran parte come un paria da quando ha invaso l'Ucraina nel 2022, causando centinaia di migliaia di morti e devastazioni in entrambi i Paesi. Il fatto che un presidente americano sia disposto a incontrarlo è considerato quindi una vittoria diplomatica per il Cremlino. Cosa sapere sull’incontro, le reazioni dell’Ue e la posizione di Zelensky
Quello che devi sapere
Perché è stata scelta l’Alaska
A contribuire sulla scelta dell’Alaska come luogo del vertice è il mandato d’arresto spiccato contro Putin della Corte Penale Internazionale, che esclude quindi di compiere missioni in Paesi membri della Corte dell’Aja e sorvolare i loro spazi aerei. Gli Usa non sono membri e l’Alaska dista circa 100 km dalle coste russe quindi è il territorio più prossimo dal punto di vista geografico. Il territorio, inoltre, è stato russo fino a quando non venne acquistato dagli Usa, nel 1867, per 7,2 milioni di dollari.
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Perché il vertice si tiene il 15 agosto
Del vertice Trump-Putin si parla da circa sette mesi, eppure i due leader hanno evitato finora di fissare l’appuntamento per discutere la fine del conflitto. Lo stallo sarebbe stato superato dopo che la Casa Bianca ha minacciato nuove sanzioni, a meno di un cambio di posizione russo. Trump ha imposto un aumento al 50% dei dazi sulle importazioni indiane, in risposta al continuo acquisto di petrolio russo da parte di Nuova Delhi. La richiesta di un vertice, giunta dal Cremlino, è coincisa con la scadenza fissata per nuove misure punitive
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Qual è l’obiettivo di Vladimir Putin
Secondo analisti citati da The Moscow Times, Putin potrebbe utilizzare il vertice come strumento per guadagnare tempo e migliorare l’immagine internazionale della Russia. Lo zar punta a consolidare il controllo sull’Ucraina orientale, bloccare l’ingresso di Kiev nella Nato, ridurre l’esercito ucraino e garantire un governo amico di Mosca. In passato, negoziati come quelli di Istanbul sono stati sfruttati dal Cremlino per cercare sul tavolo ciò che non era stato ottenuto sul campo
Perché Trump è in prima linea come negoziatore tra Mosca e Ucraina
Una delle promesse elettorali di The Donald era la fine della guerra “in 24 ore”. Inoltre il presidente americano non ha mai nascosto l’ambizione di ricevere un Premio Nobel per la Pace, e vede l’Ucraina come un banco di prova della sua abilità negoziale. Questa settimana, sui social, ha rilanciato: “Tutti concordano sul fatto che questa guerra debba finire, e lavoreremo per questo nei giorni e nelle settimane a venire”
Perché al vertice non c’è l’Ucraina?
Uno dei punti più discussi del vertice è l’assenza dell’Ucraina. Anche se Donald Trump ha promesso d’incontrare Zelensky subito dopo il faccia a faccia con Putin, il fatto che Kiev manchi al vertice ha fatto sollevare critiche a livello internazionale. In particolare l’Europa, grande assente insieme a Kiev, sta osservando con preoccupazione la situazione
La riunione di emergenza all’Ue
L’11 agosto l'Unione Europea tiene una riunione d'emergenza, in videoconferenza, dei suoi ministri degli Esteri, nel tentativo di influenzare i colloqui previsti per questa settimana tra Donald Trump e Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina, che hanno sollevato timori di un accordo a spese di Kiev. L'incontro è stato convocato dall'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Kaja Kallas. Vi partecipa anche il ministro ucraino Andrii Sybiha
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Cosa pensa l’Ue
L’Ue definisce la situazione “delicata” ma l’obiettivo è esercitare la "massima pressione" su Mosca, contando anche sull'eco della minaccia di nuove sanzioni da parte di Washington. La linea rossa Ue, ribadita anche da Kallas, è chiara: nessun diktat sulla testa di Kiev e nessuna concessione territoriale prima del cessate il fuoco
La posizione di Zelensky
Seppur ottimista riguardo al vertice, Zelensky ritiene che Mosca proverà a "ingannare l'America", ma l'Ucraina non lo permetterà. Zelensky respinge qualsiasi concessione sui territori e ha affermato che non permetterà a Putin di dividere l’Ucraina. “Dobbiamo porre fine alla guerra con una pace degna, che si baserà su un'architettura di sicurezza chiara e affidabile”, ha detto
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La certezza di Zelensky sull'inutilità delle concessioni
Zelensky ha dichiarato che "le concessioni non convinceranno la Russia a porre fine alla guerra". Il presidente ucraino ha quindi esortato nuovamente i partner ad aumentare la pressione sulla Russia, affermando che sta "prolungando la guerra" e non mostra alcun interesse a porvi fine
Come raggiungere la pace secondo Zelensky
In un post sui social ha scritto che "la Russia si rifiuta di fermare le uccisioni e pertanto non deve ricevere alcuna ricompensa o beneficio". "Questa non è solo una posizione morale, è razionale. Le concessioni non convincono un assassino", si legge ancora. L'Ucraina sta lavorando con i partner per "raggiungere una pace autentica, una pace attraverso la forza", che, secondo il presidente ucraino, è "l'unico tipo di pace che può essere raggiunto con la Russia"
La posizione dei Paesi baltici
Secondo il primo ministro estone Kristen Michal, “la sicurezza europea dipende dalla sicurezza dell'Ucraina. Gli ucraini devono avere il diritto di rifiutare qualsiasi proposta di pace che non garantisca una pace giusta e duratura”. Dello stesso avviso è anche il ministro degli Esteri lituano Kestutis Budrys, che sottolinea come “i confini, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina sono non negoziabili”
La richiesta di Varsavia
Intanto il vice primo ministro e ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz ritiene che “invitare Zelensky all'incontro in Alaska sarebbe la decisione migliore nelle attuali circostanze”. Il ministro ritiene tra l’altro che, alla fine, "sarà invitato”. Il Cremlino invece avrebbe escluso questa possibilità.
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