Il premier israeliano ha detto che "il piano è quello di trasferire la Striscia ad un organismo che eserciterà il controllo su di essa in via temporanea", ma ha aggiunto poco dopo che "non è irreversibile" se la milizia palestinese accetta le condizioni di Israele. Contrari al piano di occupazione, l'opposizione, i riservisti e le famiglie degli ostaggi. L'Idf ha effettuato attacchi aerei contro una serie di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale
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Netanyahu ha convocato per oggi il gabinetto di sicurezza che voterà l'occupazione totale della Striscia di Gaza. Contrari l'opposizione, i riservisti e le famiglie degli ostaggi. L'Idf ha effettuato attacchi aerei contro una serie di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l'esercito, tra gli obiettivi c'erano depositi di armi, lanciarazzi e siti utilizzati per immagazzinare veicoli da costruzione, utilizzati dal gruppo terroristico per ripristinare le proprie infrastrutture.
Migliaia di persone manifesteranno questo pomeriggio in tutto Israele chiedendo il rilascio degli ostaggi e lo stop alla guerra contemporaneamente alla riunione del gabinetto politico-di sicurezza.
"L'Ue è stata molto chiara su Gaza, l'uccisione di civili è indifendibile. Sulla parola genocidio spetta ai tribunali internazionale fare una valutazione". Lo ha detto una portavoce della Commissione, commentando le parole di Teresa Ribera secondo la quale ciò che accade "somiglia molto" a un genocidio.
Gli approfondimenti:
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
- Francesca Albanese: "Sanzioni Usa per Gaza violano mia immunità Onu"
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Idf, è stato intercettato un drone lanciato dallo Yemen
I sistemi di difesa aerea hanno intercettato poco fa un drone lanciato dallo Yemen verso Israele. Lo riferisce l'Idf.
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Hamas: "Chiunque voglia governare Gaza sarà forza occupante"
Hamas ha avvertito che tratterebbe come "una forza 'occupante' legata a Israele" qualsiasi forza che venga creata con l'intenzione di governare il territorio della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz. Hamas ha poi ribadito che il piano del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu per far sì che Israele assuma il pieno controllo della Striscia di Gaza è "un palese colpo di stato" contro il processo negoziale e dimostra che vuole sacrificare gli ostaggi.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
Vai al contenutoMedia: "Almeno 10 manifestanti arrestati a Tel Aviv"
La polizia israeliana ha arrestato almeno 10 manifestanti mentre migliaia di persone si radunavano a Tel Aviv questa sera per chiedere un accordo sulla presa degli ostaggi. Lo riporta Haaretz. I manifestanti hanno affermato che due dei dimostranti arrestati sono minorenni.
M.O.: proteste contro occupazione Gaza, cinque fermi
Migliaia di persone, tra cui ex ostaggi, sono scese in strada a Gerusalemme e Tel Aviv per protestare contro il piano di occupazione di Gaza. I dimostranti si sono dati appuntamento davanti agli uffici del premier Benjamin Netanyahu dove si tiene la riunione per decidere l'operazione e hanno bloccato un'autostrada a Tel Aviv. Chiedono che non si proceda con la nuova offensiva e che si raggiunga un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi. Secondo i media israeliani, almeno cinque persone sono state arrestate dalla polizia che ha usato cannoni ad acqua per disperdere la folla.
Iran-Israele, chi è più vicino a essere una potenza nucleare?
Il nuovo fronte di conflitto mediorientale si è aperto per il tentativo dello Stato ebraico di neutralizzare il potenziale nucleare iraniano. Tutta la comunità internazionale sa però che anche Israele possiede la bomba atomica, anche se non l'ha mai detto esplicitamente. Anche di questo si è parlato in una puntata di "Numeri" di Sky TG24.
Iran-Israele, chi è più vicino a essere una potenza nucleare?
Vai al contenutoTeam Israele: "Hamas verso colloqui la prossima settimana"
Mentre il gabinetto di sicurezza discute l'occupazione della Striscia di Gaza, alti funzionari del team negoziale israeliano hanno trasmesso un messaggio positivo alla leadership politica, secondo cui la finestra per un accordo sulla liberazione degli ostaggi potrebbe riaprirsi presto. "Egitto, Qatar e Turchia stanno facendo pressione su Hamas affinché torni al tavolo delle trattative per una conclusione. Ciò potrebbe accadere la prossima settimana, un elemento che va considerato nel processo decisionale. Fate attenzione a non chiudere la possibilità di un accordo sugli ostaggi", hanno detto. Lo riferisce Channel 12.
Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
Vai al contenutoNetanyahu, non andremo avanti come finora (3)
Dubbi ha sollevato anche il presidente di Shas, Aryeh Deri, riferisce Kan. "La guerra e' un danno politico, i rapiti saranno in pericolo. Dobbiamo ascoltare l'esercito", ha detto durante la riunione. Alla luce delle resistenze dentro l'esecutivo e nell'esercito, e le migliaia di persone che protestano davanti alla sede della riunione, Netanyahu potrebbe mitigare gli intenti del piano e prevedere tappe, spiega il portale. L'attivita' dell'Idf iniziera' gradualmente: prima la popolazione di Gaza sara' chiamata a spostarsi a sud e poi iniziera' l'accerchiamento della citta' di Gaza. Solo dopo ci saranno incursioni in altre citta'.
Netanyahu, non andremo avanti come finora (2)
Tutt'altro che ottimistico il quadro fatto dal capo di Stato maggiore Eyal Zamir. "Le vite dei rapiti saranno in pericolo se ci imbarchiamo in un piano per occupare Gaza, non c'e' modo di garantire che non faremo loro del male", ha spiegato. Non solo. "Le nostre forze sono logore, l'equipaggiamento militare deve essere ripristinato e ci sono problemi umanitari e sanitari", ha elencato. Netanyahu pero' ha tentato di disinnescare gli argomenti. "L'operazione non e' irreversibile. Siamo pronti a prendere in considerazione una sospensione se Hamas accetta le nostre condizioni", ha detto.
Netanyahu, non andremo avanti come finora (2)
Tutt'altro che ottimistico il quadro fatto dal capo di Stato maggiore Eyal Zamir. "Le vite dei rapiti saranno in pericolo se ci imbarchiamo in un piano per occupare Gaza, non c'e' modo di garantire che non faremo loro del male", ha spiegato. Non solo. "Le nostre forze sono logore, l'equipaggiamento militare deve essere ripristinato e ci sono problemi umanitari e sanitari", ha elencato. Netanyahu pero' ha tentato di disinnescare gli argomenti. "L'operazione non e' irreversibile. Siamo pronti a prendere in considerazione una sospensione se Hamas accetta le nostre condizioni", ha detto.
Media, pressing negoziatori: "Non chiudere porta ad accordo"
Non chiudere la porta a un possibile ostacolo. E' l'appello che i negoziatori hanno fatto arrivare al governo israeliano, che si appresta a dare il via libera all'occupazione di Gaza. Lo rivela l'emittente Canale12. Secondo i mediatori, la finestra per un accordo sugli ostaggi potrebbe riaprirsi presto, gia' la prossima settimana. I mediatori - Egitto, Qatar e Turchia - stanno esercitando pressioni su Hamas affinche' torni al tavolo e sia flessibile. Da qui il monito: "State attenti a non chiudere la possibilita' di un accordo sugli ostaggi con le vostre decisioni".
Netanyahu: "Stop operazione se Hamas accetta condizioni"
"L'operazione a Gaza non è irreversibile. Siamo pronti a valutare l'interruzione se Hamas accetta le condizioni di Israele". Lo ha detto Benyamin Netanyahu durante la riunione, secondo indiscrezioni riportate dal notiziario di Channel 12. Il ministro Itamar Ben Gvir invece ha affermato: "Dobbiamo arrivare fino in fondo".
Hamas, Netanyahu "sacrifica" ostaggi per suo interesse (2)
"I piani di Netanyahu di intensificare" le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza "confermano senza ombra di dubbio il suo desiderio di sbarazzarsi degli ostaggi e sacrificarli per perseguire i suoi interessi personali e la sua agenda ideologica estremista", ha affermato Hamas, che detiene ancora 49 ostaggi, 27 dei quali presumibilmente morti, dal suo sanguinoso attacco del 7 ottobre 2023.
Idf ordina evacuazione nel nord di Gaza: "Muovetevi a sud"
Il portavoce dell'Idf in lingua araba, colonnello Avichay Adraee, ha pubblicato un avviso di evacuazione rivolto ai residenti dei quartieri Daraj-Tuffah nel nord della Striscia di Gaza. "L'Idf continua a operare con grande intensità in tutte le aree da cui vengono lanciati razzi verso Israele o si svolge attività terroristica. Chi non ha ancora lasciato la zona deve evacuare immediatamente verso Al-Mawasi per la propria sicurezza", ha scritto Adraee.
Hamas, Netanyahu "sacrifica" ostaggi per suo interesse
In un comunicato Hamas ha accusato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, di "sacrificare" gli ostaggi israeliani per i propri "interessi".
Netanyahu: "Non andremo avanti come finora"
Di fronte all'evidente fallimento dei tentativi di riportare a casa gli ostaggi, Israele deve cambiare strategia. Il premier Benjamin Netanyahu lo ha chiarito durante la riunione del gabinetto di sicurezza riunito per il via libera all'occupazione di Gaza. Lo riporta l'emittente Canale12. "Non andremo avanti cosi'", ha spiegato. Bisogna cambiare strada. Da qui la decisione di occupare Gaza, di fatto presa. Ma questo non significa che accadra' domani ne' che debba accadere per forza. Serviranno piani militari e molta preparazione, bisognera' mobilitare i riservisti, trasferire la popolazione. Secondo quanto riferito da alcuni ministri all'emittente, la sensazione e' che Netanyahu stia cercando di "far quadrare il cerchio" con una decisione che soddisfi tutti. I falchi potranno esultare per la decisione di andare "fino in fondo" con l'occupazione della Striscia di Gaza, l'Idf e i ministri piu' moderati potranno venderlo come un piano che puo' essere fermato in qualsiasi momento.
Gaza Cola, cos'è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0
Questa bibita è il risultato di un progetto di proprietà palestinese che, grazie al ricavato delle vendite, contribuisce alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama nel governatorato di Gaza Nord.
Gaza Cola, cos'è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0
Vai al contenutoUsa plaudono alla decisione del Libano di disarmare Hezbollah
Per l'inviato statunitense Tom Barrack il governo libanese ha preso una decisione "storica" sul disarmo del gruppo Hezbollah, gruppo sostenuto dall'Iran, su pressione di Washington. In un post su X, Barrack si è congratulato con i leader libanesi per la decisione "storica, coraggiosa e corretta questa settimana" per "iniziare a dare piena attuazione" al cessate il fuoco di novembre, che ha posto fine a oltre un anno di ostilità tra Hezbollah e Israele. "Le risoluzioni del Consiglio dei ministri di questa settimana hanno finalmente messo in atto la soluzione 'Una Nazione, Un Esercito' per il Libano. Siamo al fianco del popolo libanese", ha aggiunto Barrack.
Hamas: "L'aggressione di Israele avrà un prezzo doloroso"
"L'espansione dell'aggressione contro il nostro popolo non sarà una passeggiata: il prezzo sarà alto e doloroso", ha dichiarato Hamas mentre si sta tenendo il gabinetto di sicurezza per decidere sul piano per conquistare Gaza. Lo riferisce Ynet. "Le parole di Netanyahu rivelano le vere motivazioni dietro il suo ritiro dall'ultimo ciclo di negoziati, nonostante fossimo vicini a un accordo finale. I suoi piani per espandere l'aggressione dimostrano che mira a liberarsi degli ostaggi e sacrificarli per i propri interessi personali. L'espansione dell'aggressione contro il nostro popolo non sarà una passeggiata", ha aggiunto Hamas.
Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese
La caduta del regime di Bashar al-Assad dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, non sembra aver portato - almeno per il momento - la pace in Siria. Nel Paese oggi guidato da Ahmed al-Sharaa, in precedenza noto come al-Jolani, si sono registrati scontri negli ultimi giorni tra gruppi leali al nuovo governo e la minoranza dei Drusi, in particolare nella zona della città di Sweida a sud della Siria.
Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese
Vai al contenutoLibano: almeno cinque morti in un attacco israeliano
Cinque persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano nella parte orientale del Libano nonostante il cessate il fuoco con il gruppo militante Hezbollah. Lo ha reso noto il governo del Paese. "L'attacco israeliano su Masnaa Road ha causato un bilancio preliminare di cinque morti e dieci feriti", ha dichiarato il ministero della Salute libanese. L'agenzia di stampa statale Ani ha riferito che l'attacco ha colpito un veicolo vicino ad un valico di frontiera con la Siria. L'attacco è avvenuto mentre il governo libanese era riunito per discutere del disarmo di Hezbollah.
Libano, governo approva piano Usa per disarmo Hezbollah
Il governo libanese ha approvato il piano Usa per disarmare Hezbollah. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Informazione Paul Morcos spiegando che "il Consiglio dei ministri ha approvato gli obiettivi contenuti nel documento americano" presentato dall'inviato Tom Barrack.
In corso a Gerusalemme riunione sull'occupazione di Gaza
È in corso la riunione del gabinetto politico di sicurezza presso l'ufficio del primo ministro a Gerusalemme sul piano di conquista di Gaza. Benyamin Netanyahu dovrebbe chiedere l'approvazione del gabinetto per ordinare all'Idf di occupare completamente la Striscia e che il gabinetto autorizzi lui e il ministro della Difesa Israel Katz a prendere decisioni sulle modalità di occupazione.
Netanyahu: "Libereremo Gaza per consegnarla a forze arabe"
Israele vuole liberare Gaza da Hamas, non governarla: "Vogliamo creare un perimetro di sicurezza e vogliamo consegnare Gaza alle forze arabe che la governeranno correttamente". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un'intervista a Fox.
Lapid: "Netanyahu vuole un'altra guerra e più ostaggi morti"
Il leader dell'opposizione israeliano, Yair Lapid, ha attaccato duramente il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo che questi ha chiarito la sua visione "strategica" per la guerra a Gaza. "Ciò che Netanyahu propone è un'altra guerra, più ostaggi morti, più soldati caduti e decine di miliardi di denaro dei contribuenti che saranno riversati nelle illusioni di Itamar Ben Gvir (ministro della sicurezza nazionale ndr,) e di Bezalel Smotrich (ministro delle finanze ndr)", ha detto Lapid alla stampa, come riporta Times of Israel. Netanyahu ha sottolineato che Israele “non annetterà Gaza” e ha intenzione di trasferire il controllo del territorio a un “organismo di governo transitorio” non ben specificato.
Nuova riunione del governo in Libano sul disarmo di Hezbollah
Il governo libanese si è riunito nuovamente per discutere la spinosa questione del disarmo di Hezbollah, dopo che ieri il movimento sciita ha respinto la decisione di confiscare le sue armi. Sotto la pressione degli Stati Uniti e nel timore di un'intensificazione degli attacchi israeliani in Libano, il governo aveva tenuto una prima riunione sull'argomento martedì scorso e ha incaricato l'esercito di preparare un piano per disarmare il movimento sciita sostenuto dall'Iran entro la fine dell'anno. Una decisione senza precedenti dalla fine della guerra civile. Il governo ha affermato di agire nel quadro del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, che ha posto fine alla guerra tra Hezbollah e Israele il 27 novembre. Hezbollah, militarmente e politicamente indebolito dalla guerra, ha risposto che avrebbe agito come se la decisione "non esistesse".
Netanyahu: "Non vogliamo governare Gaza ma liberarla"
L'obbiettivo di Israele non e' governare Gaza, ma liberarla. Ad assicurarlo e' stato il premier Benjamin Netanyahu in un'intervista a Fox News. "Non vogliamo tenere o governare Gaza", ha detto, "vogliamo liberarci e liberare il popolo di Gaza dall'orrendo terrore di Hamas". Alla domanda se si Israele si avvii a prendere il controllo della Striscia, il premier ha risposto: "E' nostra intenzione".
Israele, protesta degli ultraortodossi blocca l'autostrada
Manifestanti ultraortodossi estremisti hanno bloccato entrambe le direzioni della strada 4, una delle arterie principali di Israele, all'altezza di un incrocio trafficato nei pressi di Tel Aviv, per protestare contro l'arresto di un giovane religioso che ha disertato il servizio militare.
Netanyahu vede Deri e Smotrich prima di vertice su Gaza
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato, in due colloqui separati, il presidente del partito ultraortodosso Shas, Aryeh Deri, e il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, esponente dell'estrema destra religiosa. I due incontri sono avvenuti prima dell'inizio della riunione del gabinetto di sicurezza che dovrebbe decidere sull'occupazione militare della Striscia di Gaza.
Oms, "a luglio malnutrizione bimbi a Gaza più alta di sempre: 12mila sotto 5 anni"
Nel mese di luglio, Gaza ha registrato il più alto tasso mensile di malnutrizione acuta infantile, con un aumento dei decessi legati alla fame nell'enclave. Lo ha affermato l'Organizzazione mondiale della sanità. "A luglio, circa 12mila bambini sotto i cinque anni sono stati identificati come affetti da malnutrizione acuta a Gaza, il dato mensile più alto mai registrato", ha affermato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus dalla sede dell'Oms di Ginevra. "Dall'inizio dell'anno al 29 luglio sono morte almeno 99 persone, tra cui 64 adulti e 35 bambini, di cui 29 di età inferiore ai 5 anni", ha proseguito Tedros. "Il volume complessivo delle scorte alimentari rimane del tutto insufficiente per prevenire un ulteriore peggioramento della situazione", ha avvertito Rik Peeperkorn, rappresentante dell'Oms per i territori palestinesi, in video collegamento.
Netanyahu: "Israele non annetterà Striscia di Gaza, la trasferirà ad organismo temporaneo"
Israele "non annetterà la Striscia di Gaza". Ad assicurarlo è stato il premier israeliano Benjamin Netahyahu, precisando che "il piano è quello di trasferire la Striscia ad un organismo che eserciterà il controllo su di essa in via temporanea". Il premier è intervenuto in una conferenza stampa con i giornalisti indiani dopo un incontro con l'ambasciatore indiano in Israele, J. P. Singh. Gli obiettivi principali della guerra, ha aggiunto rispondendo ad una domanda del giornalista dell'emittente "Cnn-News18," restano "la completa distruzione di Hamas e il ritorno di tutti gli ostaggi israeliani". La guerra - ha anche detto, secondo quanto riporta 'Ha'aretz' - potrebbe concludersi rapidamente, anche domani, se Hamas deponesse le armi e rilasciasse gli ostaggi senza condizioni".
Polizia Gran Bretagna incrimina tre manifestanti dopo divieto 'Palestine Action'
La polizia britannica ha dichiarato di aver incriminato le prime tre persone in Inghilterra del gruppo di attivisti pro-palestina di 'Palestine Action' da quando è stato bandito nel Regno Unito dalle leggi "antiterrorismo". Jeremy Shippam e Judit Murray, entrambi 71enni, e Fiona Maclean, 53enne, sono stati accusati ai sensi del Terrorism Act britannico del 2000, dopo essere stati arrestati durante una protesta nel centro di Londra lo scorso 5 luglio, ha riferito la polizia metropolitana della capitale, come riporta Al Jazeera.
Iran, "non c'è una data per i colloqui con gli Usa sul nucleare"
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha affermato che non sono state prese decisioni rispetto a date o luoghi per un prossimo giro di colloqui sul dossier nucleare con gli Usa, dopo che il negoziato, avviato in aprile, è stato interrotto in giugno in seguito agli attacchi di Israele e degli Stati Uniti in territorio iraniano. Rispondendo ai giornalisti rispetto a notizie riguardanti un mediatore diverso dall'Oman nei colloqui indiretti, il funzionario ha osservato che la notizia è "falsa e inventata", riferisce Irna, aggiungendo che continua uno scambio di messaggi con gli Usa attraverso l'ambasciata svizzera a Teheran e l'ambasciata del Pakistan a Washington. Baghaei ha ribadito che né gli Stati Uniti né i Paesi europei hanno diritto di attivare il "meccanismo snapback", ovvero una nuova imposizione delle sanzioni Onu contro l'Iran che erano state rimosse quando nel 2015 fu trovato un accordo sul nucleare iraniano, noto come Jcpoa, perché gli Usa sono usciti dal patto nel 2018 e perché "i membri europei (del Jcpoa, ovvero Francia, Germania e Regno Unito) non hanno mantenuto i loro impegni e addirittura non hanno condannato i recenti attacchi" contro l'Iran.
Israele, alle 17 gabinetto sicurezza su piani militari Gaza
Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunira' alle 17 italiane per discutere i piani mlitari a Gaza, mentre le famiglie degli ostaggi lanciano un disperato appello di aiuto a bordo di una flottiglia diretta verso i territori palestinesi. L'incontro avviene mentre
l'indignazione internazionale per la grave situazione umanitaria
a Gaza ha aumentato la pressione su Israele, con le agenzie delle Nazioni Unite che lanciano l'allarme sulla carestia nel territorio devastato. I media israeliani affermano che il primo ministro Benjamin Netanyahu e' pronto a chiedere l'approvazione per espandere le operazioni militari, anche nelle aree densamente popolate dove si ritiene siano detenuti gli ostaggi. Questo nonostante la crescente preoccupazione tra gli israeliani per la sorte degli ostaggi rimasti.
Almeno 98 morti a Gaza nelle ultime 24 ore
Almeno 98 persone sono morte nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore a causa degli attacchi israeliani, 51 delle quali mentre erano in fila per ricevere aiuti umanitari. Lo riferisce il ministero della Salute del territorio palestinese, controllato da Hamas. Altre 603 persone sarebbero rimaste ferite. Nelle ultime 24 ore sono state segnalate anche quattro persone morte di fame, che portano a 197, tra cui 96 bambini, il numero dei palestinesi deceduti per inedia negli ultimi giorni.
Capo Idf: "Conquista Gaza porterà Israele in un buco nero"
- Durante la riunione del gabinetto di sicurezza delle 18 sul piano sull'occupazione di Gaza il capo di stato maggiore Eyal Zamir dovrebbe mettere in guardia su rischi, "soprattutto senza una decisione chiara su ciò che verrà dopo, avvertendo che la situazione rischia di complicarsi". Secondo indiscrezioni negli ultimi giorni Zamir avrebbe detto ai collaboratori che "la conquista della Striscia trascinerà Israele in un buco nero". Il piano dei generali prevede: l'accerchiamento di Gaza city e dei campi centrali per isolare il territorio e confinare i combattimenti. Poi: fuoco massiccio, ingressi truppe mirati, evitare trappole.
Trump: "Tutti i Paesi aderiscano a Accordi di Abramo"
"Ora che l'arsenale nucleare 'creato' dall'Iran è stato completamente distrutto, ritengo molto importante che tutti i Paesi del Medio Oriente aderiscano agli Accordi di Abramo. Ciò garantirà la pace in Medio Oriente". Lo scrive in un post su Truth Social il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Wfp: "Gaza è senza cibo e senza tempo"
"Gaza è senza cibo e senza tempo". Lo ha scritto su X Cindy McCain, direttrice del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Wfp), aggiungendo che "non si può risolvere la crescente fame con i lanci aerei. L'unico modo per far arrivare il cibo, nella quantità necessaria, è via terra. Non possiamo permetterci di aspettare: Gaza è senza cibo e senza tempo".
Zamir: "Idf continua a esprimere posizione senza paura"
Il capo dell'esercito israeliano, il tenente generale Eyal Zamir, ha promesso di continuare a esprimere la posizione dell'esercito "senza paura" in vista di una prevista riunione del gabinetto di sicurezza, dove saranno probabilmente discussi i piani di guerra per Gaza. "Continueremo a esprimere la nostra posizione senza paura, in modo pragmatico, indipendente e professionale", ha affermato Zamir secondo una dichiarazione militare riguardo voci su presunti disaccordi tra lui e il gabinetto su Gaza.
Wafa: "Autopsia detenuto morto mentre era in custodia israeliana"
Secondo l'agenzia di stampa dell'Anp Wafa, le autorità israeliane eseguiranno oggi l'autopsia sul corpo di Ahmad Tazaz'a, detenuto palestinese di vent'anni originario di Jenin, morto mentre era sotto custodia israeliana il 3 agosto. Alla procedura parteciperà anche un medico incaricato dalla famiglia. Jamil Saadeh, direttore dell'unità legale della Commissione per gli affari dei detenuti, ha dichiarato che Tazaz'a non soffriva di problemi di salute prima del suo arresto, come confermato anche dai familiari. Secondo la Commissione, Tazaz'a è il settantaseiesimo detenuto palestinese morto nelle carceri israeliane dall'inizio della guerra. Saadeh ha inoltre affermato che Israele trattiene i corpi di 73 detenuti deceduti durante il conflitto, e in totale conserva le spoglie di 84 detenuti palestinesi.
Smotrich cambia idea: "Finanziare gli aiuti a Gaza per vincere"
Il ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha confermato l'intenzione di Israele di destinare tre miliardi di shekel (circa ottocento milioni di euro) in assistenza umanitaria per i civili palestinesi nella Striscia di Gaza, dopo che in passato si era opposto a qualsiasi forma di aiuto alla zona controllata da Hamas. "Non si tratta di soldi per aiuti umanitari, ma di soldi per vincere la guerra", ha dichiarato Smotrich in un'intervista. "Se avessimo controllato noi la distribuzione degli aiuti, avremmo già vinto". Secondo il ministro, i fondi potrebbero essere canalizzati verso l'americana Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Israele e dagli Stati Uniti, per l'istituzione di centri di distribuzione che impediscano il trasferimento diretto degli aiuti a Hamas. "Questa follia per cui i camion vanno dritti a Hamas deve finire", ha affermato. Smotrich, leader del partito di estrema destra Sionismo Religioso, ha spiegato che la manovra costerebbe "molto meno di un'altra divisione militare a Gaza" e contribuirebbe al "ritorno degli ostaggi e alla vittoria". A suo dire, "senza strangolamento civile ed economico, non c'è alcuna possibilità di vincere". Forte il dissenso dell'opposizione. Il leader di Unità Nazionale Benny Gantz ha criticato duramente il piano: "Questa è la tua soluzione? Togliere miliardi dalle tasche dei cittadini israeliani per darli ai residenti di Gaza, a scapito dell'istruzione, della casa e della sanità dei nostri figli?". Anche Avigdor Liberman, leader di Yisrael Beytenu, ha accusato Smotrich di "finanziare il terrorismo". Le dichiarazioni del ministro seguono quelle del presidente statunitense Donald Trump, che martedì ha annunciato che Israele aiuterà gli Stati Uniti nella distribuzione e nel finanziamento degli aiuti alimentari ai civili di Gaza.
Gb, incriminati attivisti di Palestine Action per manifestazione
Tre attivisti sono stati incriminati dalle autorità britanniche per aver manifestato a sostegno di Palestine Action: è la prima volta che accade dopo la contestatissima decisione del governo laburista di Keir Starmer d'inserire nella lista nera delle 'organizzazioni terroristiche' il gruppo di solidarietà pro-pal. Si tratta di due donne e un uomo, di età compresa tra i 53 e i 71 anni, Judit Murray, Fiona Maclean e Jeremy Shippam, finiti in manette dopo aver partecipato a una protesta svoltasi il 5 luglio a Londra. Dovranno quindi rispondere davanti alla giustizia di reati ai sensi della legge anti-terrorismo del 2000. La notizia è destinata a scatenare nuove forti polemiche contro la messa al bando dell'organizzazione, nota per azioni di disobbedienza civile e per aver fra l'altro imbrattato aerei militari in un recente blitz in una base inglese, ma mai coinvolta in alcun atto di violenza contro le persone. Ancor di più considerando che una nuova manifestazione in favore di Palestine Action, impegnata a denunciare l'emergenza umanitaria a Gaza imputata a Israele, è prevista per sabato nel centro di Londra, con gli organizzatori che prevedono la partecipazione di oltre 500 persone. Intanto, 52 tra accademici, scrittori e attivisti internazionali, incluse Naomi Klein e Angela Davis, hanno firmato una lettera pubblicata dal Guardian chiedendo al governo britannico di revocare le misure contro Palestine Action, definite come "un attacco alle libertà fondamentali".
Ue: "Aiuti in arrivo a Gaza non sufficienti, uccisione civili indifendibile"
"L'uccisione di civili è indifendibile. Sulla parola genocidio spetta ai tribunali internazionale fare una valutazione". Lo ha detto una portavoce della Commissione, commentando le parole di Teresa Ribera secondo la quale ciò che accade "somiglia molto" a un genocidio. La portavoce ha confermato che Israele continua a non permettere a Ue di accedere Gaza ed è quindi impossibile verificare i dati sulle spedizioni di aiuti. In ogni caso, è chiaro che "la situazione resta molto molto difficile e gli aiuti in arrivo alla popolazione non sono sufficienti".
Migliaia in piazza durante la riunione sull'occupazione di Gaza
Migliaia di persone manifesteranno questo pomeriggio in tutto Israele chiedendo il rilascio degli ostaggi e lo stop alla guerra contemporaneamente alla riunione del gabinetto politico-di sicurezza in cui dovrebbe essere deciso se l'Idf estenderà le operazioni militari a Gaza arrivando a occupare la Striscia. Einav Tsangauker, madre dell'ostaggio Matan Tsangauker, ha lanciato questa mattina un appello alla popolazione affinché partecipi alla manifestazione di questa sera a Gerusalemme, davanti all'edificio del governo dove si tiene la riunione di gabinetto: "Questa è una serata cruciale per la vita del nostro Paese. Nelle ultime settimane c'era una possibilità per l'accordo, Netanyahu mi ha promesso che avrebbe raggiunto un'intesa per riportare tutti a casa. Ma ha sfruttato il mio dolore, quello delle famiglie, quello del popolo ferito e ha fatto fallire l'accordo. Chi parla di un accordo complessivo non va a conquistare la Striscia e non mette in pericolo ostaggi e soldati. Mi ha mentito, ha mentito a tutti", ha affermato. E rivolta agli israeliani: "Chiedo a ciascuno di voi, venite con noi questa sera a Gerusalemme, fermiamoli insieme".
Ue: "Camion aiuti autorizzati da Israele non sufficienti"
"L'Ue è stata molto chiara su Gaza, l'uccisione di civili è indifendibile. Sulla parola genocidio spetta ai tribunali internazionale fare una valutazione". Lo ha detto una portavoce della Commissione, commentando le parole di Teresa Ribera secondo la quale ciò che accade "somiglia molto" a un genocidio. "Ieri abbiamo aggiornato i 27 sull'attuazione da parte di israele dell'intesa sugli aiuti. Ci sono dei progressi parziali ma la situazione resta molto molto difficile", ha aggiunto la portavoce, secondo cui "il numero di camion di aiuti non è sufficiente" e allo stesso tempo "l'Ue non è stata autorizzata ad avere accesso a Gaza".
Ribera: "Ciò che accade a Gaza somiglia molto a un genocidio"
Ciò che sta accadendo a Gaza "somiglia molto" a un genocidio. Lo ha detto la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue, Teresa Ribera, in un commento a Politico.eu, in seguito alla lettera inviata da centinaia di funzionari Ue ai vertici comunitari, in cui si chiede di agire per fermare l'offensiva israeliana a Gaza e porre rimedio al disastro umanitario. La lettera ha raggiunto circa 1400 firme, e vi hanno aderito diversi membri dei gabinetti dei commissari europei. "Quello a cui stiamo assistendo è una popolazione reale che viene presa di mira, uccisa e condannata a morire di fame. Una popolazione reale è confinata, senza case - che vengono distrutte - senza cibo, acqua o medicine - a cui è vietato l'accesso - e soggetta a bombardamenti e sparatorie, anche quando cerca di ottenere aiuti umanitari. Qualsiasi forma di umanità è assente, e non è consentito alcun testimone", ha sottolineato Ribera.
Fao: a Gaza rimasto coltivabile solo l'1,5% del terreno agricolo
Solo l'1,5% del terreno agricolo di Gaza è disponibile per la coltivazione. Ad aprile era ancora il 4%. Lo rende noto la Fao sul suo sito. Secondo l'agenzia dell'Onu per l'agroalimentare, il terreno disponibile per la coltivazione è quello "accessibile" e "non danneggiato". La Fao scrive che al 28 luglio 2025 "l'8,6% (1301 ettari) di terreno agricolo nella Striscia di Gaza è ancora accessibile, ma solo l'1,5% (232 ettari) è accessibile e non danneggiato". "Un altro 12,4% del terreno agricolo (1858 ettari) non è danneggiato, ma è al momento non accessibile", scrive ancora la Fao. "L'86,1% (12.962 ettari) del terreno agricolo totale è danneggiato - conclude l'agenzia -. I terreni a Rafah, Gaza Nord e quasi tutti quelli nel governatorato di Gaza non sono accessibili".
L'auto di un soldato data alle fiamme da estremisti israeliani
Un gruppo di estremisti israeliani noti come 'I ragazzi delle colline' ha incendiato nella notte il veicolo di un soldato della difesa territoriale nella zona di Binyamin, in Cisgiordania, nei pressi di Ramallah. Secondo una fonte della sicurezza, il militare - residente vicino all'avamposto illegale di Tzur Harel - sarebbe stato preso di mira perché visto come collaboratore delle autorità nel tentativo di calmare le tensioni tra esercito e coloni. Nei giorni scorsi, il comandante del suo battaglione era stato insultato da giovani fuori dall'abitazione del soldato, che lo aveva difeso. Gli aggressori lo avevano minacciato: "Il tuo tempo arriverà".
Rilevato virus della polio a Gerusalemme e nel centro di Israele
Il ministero della Salute israeliano ha annunciato di aver trovato il virus della poliomielite in campioni ambientali nella regione di Gerusalemme e in altre aree del centro del Paese, tra cui Bnei Brak, Ramla, Lod e l'impianto di trattamento Shafdan. Secondo le autorità sanitarie, questi risultati indicano una trasmissione attiva del virus.
Flottiglia con familiari degli ostaggi verso Gaza: "Liberateli"
Una ventina di familiari di ostaggi prigionieri a Gaza da 671 giorni hanno lanciato una flottiglia di protesta da Ashkelon verso il confine marittimo con la Striscia di Gaza, chiedendo l'immediato rilascio dei loro cari. Lo riferisce il Forum delle famiglie pubblicando le immagini. La flottiglia, coordinata con l'esercito e la polizia, dovrebbe restare al largo di Gaza per circa due ore e includere circa dieci imbarcazioni. Le famiglie prevedono di trasmettere messaggi tramite altoparlanti verso Gaza e di lanciare salvagenti in mare come gesto simbolico. Prima di salpare, le famiglie hanno dichiarato: "Stiamo navigando verso il confine marittimo con Gaza per gridare il nome dei nostri cari, prigionieri di un'organizzazione terroristica omicida. Le attuali voci di occupazione di Gaza e di espansione dei combattimenti li mettono in immediato pericolo di morte o di scomparsa. La restituzione di tutti i 50 ostaggi è l'unica vera immagine della vittoria israeliana". Piu' di 20 persone, parenti degli ostaggi, sono salite a bordo delle imbarcazioni adornate con bandiere gialle, il colore di questa azione simbolica, che si sarebbe conclusa quella mattina, a sostegno del ritorno dei prigionieri. Cohen, una figura di spicco tra le famiglie degli ostaggi, ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non aver fatto abbastanza per salvarli. "Il governo di Netanyahu sta agendo per ucciderli, cercando di scatenare una guerra in tutta la Striscia di Gaza, mettendo in pericolo gli ostaggi", ha dichiarato in inglese attraverso un megafono. Netanyahu dovrebbe presiedere una riunione del gabinetto di sicurezza nel tardo pomeriggio per decidere come continuare la guerra nei territori palestinesi. "Il tempo stringe, i nostri cari non possono piu' aspettare. O li riportiamo a casa ora, o li perderemo per sempre", ha ribadito l'Hostage Families Forum ieri sera.
Smotrich appare in foto con graffito: "Morte agli arabi"
L'ufficio del ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha dichiarato di respingere gli appelli a uccidere gli arabi dopo che un consiglio regionale della Cisgiordania ha pubblicato una sua fotografia in visita all'ex insediamento di Sa-Nur in cui si vede sorridente accanto a un graffito con la scritta "morte agli arabi". L'ufficio di Smotrich afferma in una nota che l'affermazione è stata notata solo "dopo che la foto è stata diffusa. Ovviamente ne respingiamo completamente il messaggio". Condannando Smotrich, il leader dell'opposizione Yair Lapid chiede: "Cosa in nome di Dio si aspetta il governo che diciamo al mondo quando viene pubblicata una foto di un ministro che sorride accanto alla scritta 'Morte agli arabi'?" A maggio, il ministro della Difesa Israel Katz ha confermato che il governo aveva approvato la costruzione di 22 nuovi insediamenti in Cisgiordania, tra cui Sa-Nur e Homesh, che erano stati sgomberati con la forza nel 2005 contestualmente al disimpegno di Israele dalla Striscia di Gaza.
Amb. Usa in Israele: "Ghf da 4 a 16 siti aperti 24 ore al giorno"
L'ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee in un'intervista a Fox News ha affermato che i siti di aiuti nella Striscia gestiti dalla Gaza foundation, sostenuta da Usa e Israele, intendono iniziare a operare giorno e notte e l'operazione è destinata a "ampliarsi". Secondo Channel 12 l'espansione sarà finanziata con 1 miliardo di dollari in donazioni dagli Stati Uniti e da altri Paesi. "Il piano immediato è quello di aumentare il numero di siti fino a 16 e di iniziare a gestirli 24 ore al giorno per far arrivare più cibo a più persone in modo più efficiente", ha detto Huckabee, definendo la missione "fenomenale".
Gaza, MSF: "Chiediamo che sistema letale venga smantellato". VIDEO
Smotrich in foto con scritta "morte agli arabi", polemiche
Il ministro delle finanze di estrema destra Bezalel Smotrich respinge gli appelli a uccidere gli arabi dopo che il Consiglio regionale della Samaria ha distribuito una sua fotografia in visita all'ex insediamento di Sa-Nur in Cisgiordania, in cui lo si può vedere in piedi e sorridente accanto a un graffito con la scritta "morte agli arabi". L'ufficio di Smotrich afferma in una nota che l'insulto è stato notato solo "dopo che la foto è stata distribuita e ovviamente ne respingiamo completamente" il messaggio. La foto e' stata scattata questa mattina, durante la visita di Smotrich al sito per celebrare i 20 anni dall'evacuazione. Il Consiglio Regionale di Samaria, il cui leader Yossi Dagan è presente anche nella foto, ha successivamente diffuso un secondo comunicato stampa con il graffito ritagliato. L'ufficio di Smotrich afferma che i media non dovrebbero preoccuparsi degli "stupidi graffiti che nessuno ha notato", ma dell'impegno del ministro per "annullare l'espulsione dalla Samaria settentrionale e reinsediare Sa-Nur". Condannando Smotrich, il leader dell'opposizione Yair Lapid chiede: "Cosa in nome di Dio si aspetta il governo che diciamo al mondo quando viene pubblicata una foto di un ministro senior che sorride accanto alla scritta 'Morte agli arabi'?"
Idf: "Continuano le operazioni antiterrorismo a Khan Yunis"
"Le truppe delle IDF continuano a operare nell'area di Khan Yunis, individuando e smantellando tunnel sotterranei e infrastrutture terroristiche nella zona", lo scrive l'esercito israeliano su Telegram. "Nel corso della giornata, i terroristi che rappresentavano una minaccia per le truppe delle IDF sono stati eliminati da terra e dall'aria. Nella Striscia di Gaza settentrionale, le truppe delle IDF continuano a individuare e smantellare infrastrutture sopra e sottoterra".
Israele fornirà all'Egitto gas per 35 miliardi di dollari
Il giacimento di gas naturale israeliano Leviathan, situato a meno di 200 chilometri dalle coste di Gaza e Israele, ha firmato un accordo del valore di 35 miliardi di dollari per la fornitura di gas all'Egitto, il più grande accordo di esportazione nella storia di Israele. Lo ha dichiarato NewMed, uno dei partner del giacimento, citato dalla Reuters sul suo sito. Leviathan, al largo della costa mediterranea di Israele, con riserve di circa 600 miliardi di metri cubi, venderà circa 130 miliardi di metri cubi di gas all'Egitto fino al 2040 o fino all'esaurimento di tutti i quantitativi contrattuali. Il giacimento di Leviathan ha iniziato a rifornire l'Egitto poco dopo l'inizio della produzione nel 2020. Nel 2019 ha firmato un accordo iniziale per 60 miliardi di metri cubi, che dovrebbe essere completato entro il 2030. Leviathan ha già fornito 23,5 miliardi di metri cubi di gas all'Egitto dal 2020 ad oggi, ha affermato NewMed.
Aguilar: "A Gaza i centri per il cibo sono trappole di morte"
"Nei numerosi luoghi in cui sono stato schierato per combattere, la distruzione a Gaza, gli sfollamenti della popolazione civile, la disumanizzazione delle persone, la fame che soffrono, sono a un livello che non ho mai sperimentato né visto da nessun'altra parte". Lo spiega in un'intervista alla Stampa Anthony Aguilar, ex soldato dell'esercito Usa per 25 anni, poi diventato contractor in Ug Solution, compagnia che fa da scorta alla Gaza Humanitarian Foundation, la ong Usa che distribuisce cibo a Gaza, per poi lasciare e denunciare l'uccisione di civili presso i centri di distribuzione. Secondo l'ex militare a Gaza vengono violate le convenzioni internazionali, "prendere di mira i civili, sparargli addosso, ai piedi e sopra la testa, anche sparare laddove potrebbero esserci altri civili, è imprudente e pericoloso - evidenzia -. Sono crimini di guerra. Prendere di mira i civili con munizioni letali, utilizzare mezzi letali per controllare una folla o spostarla è un crimine di guerra. Inoltre, i siti di distribuzione sono stati costruiti in aree di combattimento attivo: anche questo è un crimine di guerra, una violazione dei protocolli". "Dovevamo obbedire al cliente, ovvero all'Idf. Ma la mia coscienza mi impone di non commettere tali crimini, per questo ho deciso di dimettermi", racconta. A Gaza sarebbe in corso un processo di fame forzata. "Sì, è molto evidente che la popolazione stia morendo di fame. Ci stiamo avvicinando a una carestia totale, per l'intera popolazione - conferma -. Chi nega tutto ciò è irresponsabile, tradisce la decenza umanitaria di base. Stiamo fornendo cibo dentro Gaza, ma non l'acqua. Ora stiamo fornendo i mezzi per cucinare il cibo, che dev'essere cotto. Non possono cucinare e non hanno acqua. Se questa operazione è intenzionale? Sì". Secondo l'ex militare la Gaza Humanitarian Foundation è una trappola mortale. "Per quanto riguarda i siti di distribuzione, sono stati deliberatamente costruiti in aree di combattimento attive - conclude -. I civili hanno bisogno di cibo, ma per ottenerlo devono attraversare una zona di guerra attiva e tornare indietro. La Ghf li mette di fronte alla morte".
Restituito alla famiglia corpo dell'attivista di "No other land"
E' stato finalmente restituito alla famiglia il corpo dell'attivista palestinese Awdah Hathaleen, uno dei protagonisti del documentario premio Oscar 'No other land' ucciso da un colono in Cisgiordania. Il funerale è stato celebrato nella scuola del villaggio di Umm al-Kheir, secondo l'ONG israeliana Human Rights Defenders Fund. La sepoltura si svolgerà dopo che "le parti avranno raggiunto un accordo". Hathaleen, protagonista del documentario premio Oscar "No other land", è stato ucciso il 28 luglio durante scontri tra i palestinesi e i coloni israeliani impegnati in lavori di scavo su terreni rivendicati dal villaggio. Un colono e' stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo, ma è stato rilasciato pochi giorni fa. Le donne del villaggio avevano intrapreso nei giorni scorsi uno sciopero della fame chiedendo la restituzione del corpo di Hathaleen. Secondo la famiglia, l'esercito ha condizionato la restituzione della salma alla celebrazione di un funerale riservato e lontano dal villaggio.
Le famiglie degli ostaggi all'Idf: "No ad azioni militari rischiose per i nostri cari"
"Lei è il comandante supremo, non accetti di mettere a rischio i nostri cari". E' l'esortazione che, in una lettera, l'Hostages and Missing Families Forum ha rivolto al capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane Eyal Zamir e a tutti i comandanti delle Idf, in vista della riunione del gabinetto di sicurezza israeliano, prevista per stasera, per discutere l'espansione dell'attività militare a Gaza. Nella dichiarazione, il Forum li invita a opporsi a qualsiasi azione militare che potrebbe mettere a rischio la vita degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.
Le famiglie degli ostaggi hanno inoltre affermato che l'80 percento dell'opinione pubblica israeliana ha dichiarato il proprio sostegno a un accordo che restituirebbe gli ostaggi e porrebbe fine alla guerra a Gaza, e che "qualsiasi altra decisione sarebbe disumana e si rivelerebbe disastrosa per gli ostaggi e per lo Stato di Israele".
Msf: "I centri aiuti della Ghf a Gaza sono trappole mortali"
"I centri di distribuzione gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) e sostenuti dal governo degli Stati Uniti, sono diventati una trappola mortale. Chiediamo che questo sistema letale venga immediatamente smantellato e sostituito con un meccanismo indipendente di distribuzione degli aiuti umanitari, sotto il coordinamento delle Nazioni Unite". Lo scrive in un comunicato la presidente di Medici senza frontiere, Monica Minardi. Il rapporto di Msf intitolato 'Non sono aiuti umanitari, ma uccisioni orchestrate' riferisce che in sette settimane, tra il 7 giugno e il 24 luglio 2025, sono morte 28 persone, e 1.380 feriti, tra cui 71 minori, sono arrivati nelle cliniche di Medici Senza Frontiere di Al-Mawasi e Al-Attar, nel sud di Gaza, vicine ai siti della Gaza Humanitarian Foundation. I minori avevano ferite da arma da fuoco, e 25 di loro avevano meno di 15 anni. Un bambino di 12 anni era stato colpito da un proiettile all'addome, e 5 bambine, tra cui una di soli 8 anni, aveva una ferita da arma da fuoco al torace. Non avendo alternative per procurarsi il cibo, le famiglie spesso sono costrette a mandare bambini e ragazzi, essendo gli unici della famiglia fisicamente in grado di affrontare il viaggio. "Bambini colpiti al petto mentre cercano di procurarsi del cibo, persone schiacciate o soffocate dalla calca, intere folle brutalmente uccise da colpi d'arma da fuoco nei punti di distribuzione: nei quasi 54 anni di attività di Msf, raramente abbiamo assistito a simili livelli di violenza sistematica contro civili disarmati", commenta Minardi. "Ci appelliamo al governo italiano e al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani - ha concluso la presidente di Msf - affinché questa inaccettabile situazione sia affrontata con determinazione nei rapporti diplomatici con il governo israeliano".
Ex capo intelligence di Israele: "L'occupazione di Gaza condannerebbe gli ostaggi"
L'occupazione su vasta scala di Gaza richiederebbe risorse astronomiche e probabilmente "condannerebbe" i prigionieri israeliani ancora detenuti nell'enclave. Ne è convinto l'ex capo dell'intelligence militare israeliana Amos Yadlin, che, parlando con il quotidiano israeliano Maariv, ha precisato che "stiamo parlando di due milioni di persone e di un regime militare; persone disperate con case distrutte, senza ospedali né scuole”. La responsabilità per loro ricadrà su di noi.
"Se fossi oggi nel governo - ha aggiunto - esporrei le implicazioni dell'occupazione di Gaza- A mio avviso, condannerebbe gli ostaggi. Dopo 22 mesi, l'esercito israeliano sa come conquistare la Gaza in superficie, ma non sa come conquistare la Gaza sotterranea o salvare gli ostaggi".
La polizia di Berlino reprime slogan anti-israeliani
La Polizia di Berlino continuerà a intervenire quando il controverso slogan filo-palestinese "Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera" verrà utilizzato in pubblico, in base a linee guida legali secondo cui potrebbe costituire un reato per la legge tedesca. L'espressione, che si riferisce a uno Stato palestinese che si estende dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo, l'area che comprende Israele, è considerata dai critici una contestazione del diritto di Israele ad esistere.
La portavoce della Polizia Anja Dierschke ha affermato che gli agenti sono obbligati ad agire, finché la Procura di Berlino ravviserà sospetti fondati. "Se c'è un sospetto iniziale di reato, siamo tenuti a indagare e ad impedirne il proseguimento", ha affermato. Permane l'incertezza giuridica, con i Tribunali di Berlino che emettono sentenze contrastanti. Mentre un Tribunale regionale ha condannato una donna nel 2024 per aver utilizzato lo slogan, verdetto ora definitivo, un Tribunale locale ha recentemente assolto un'altra attivista.
I pubblici ministeri hanno presentato ricorso contro l'assoluzione. "Un chiarimento sulla responsabilità penale da parte di un Tribunale superiore sarebbe estremamente importante per tutti noi", ha affermato Dierschke. Il Ministero degli Interni tedesco ha classificato lo slogan come simbolo del gruppo palestinese fuorilegge Hamas. Anche le Procure di altri Laender, tra cui Baviera, Sassonia, Turingia e Saarland, stanno intraprendendo azioni legali in casi simili.
Iran: "Risposta decisiva contro qualunque minaccia"
Le Guardie della rivoluzione iraniana hanno promesso una risposta "decisiva" e "inimmaginabile" se ci saranno minacce contro la sicurezza della Repubblica islamica. "Il mondo oggi testimonia che la nazione iraniana, nel perseguimento dei suoi obiettivi di indipendenza, si oppone con fermezza al criminale asse sionista-americano. Gode di un significativo sostegno globale nel condannare i brutali e spietati atti di aggressione degli Stati Uniti e del regime sionista, a dimostrazione che nessuna minaccia o atto criminale può minare la ferrea volontà dell'Iran e del suo popolo", si legge in un comunicato dei pasdaran, come riferisce Irna, pubblicato in occasione del 40/o giorno dall'uccisione di comandanti militari iraniani durante l'attacco di Israele contro l'Iran durante il mese di giugno. "La nazione iraniana, salda sulla via dell'indipendenza e della libertà, non si arrenderà mai alle pressioni e alle minacce dei suoi nemici", conclude il comunicato.
Gaza, 22 morti dalla mezzanotte per attacchi israeliani
Ventidue civili sono stati uccisi e feriti a Gaza dalle forze israeliane dalla mezzanotte fino a stamani. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Quattro persone, fra le quali due ragazze, sono rimaste uccise da un attacco aereo su di un appartamento vicino al capo profughi di Nuseirat, nella parte centrale della Striscia. Altre quattro persone sono state uccise e diverse ferite in un altro attacco aereo contro una abitazione della famiglia Al-Hadeedi nel capo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Un attacco aereo ha ucciso tre persone della famiglia Zaqout a nord di Gaza City, nella zona di Sheikh Radwan. A Khan Yunis, nel sud, un uomo, sua moglie e il loro figlio sono stati uccisi da un attacco aereo sulla loro abitazione. Una ragazza è stata uccisa sempre da aerei, che hanno preso di mira una tenda a Dream Hall, a ovest della città. In un'altra tenda, un drone ha ucciso due donne. Cinque civili che cercavano cibo sono stati uccisi nella notte dall'esercito israeliano nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Secondo le autorità palestinesi, il bilancio delle vittime della guierra è arrivato a 61.158 palestinesi uccisi e 151.442 feriti, compresi 1.655 bambini. Il numero di feriti fra coloro che cercano aiuti e cibo è salito a 11.800. I morti per fame sono stati 193, compresi 96 bambini.
Media: "Il piano di Israele per l'espansione a Gaza durerebbe 4-5 mesi"
Israele potrebbe approvare in serata il suo piano per espandersi su nuove, vaste aree della Striscia di Gaza, potenzialmente nell'arco di cinque mesi. Lo scrivono i media israeliani. L'iniziativa prevederebbe lo sfollamento di circa un milione di palestinesi e non terrebbe in considerazione gli avvertimenti di alti ufficiali militari secondo cui metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi detenuti in quelle aree. Secondo quanto riferito, scrive il Times of Israel, il piano mira a distruggere ciò che resta di Hamas e a fargli pressione affinché liberi i 50 ostaggi ancora detenuti, circa 20 dei quali vivi, dopo il fallimento dei recenti colloqui per un accordo. Il piano inizierebbe con la presa di Gaza City e dei campi nella Striscia centrale, spingendo circa metà della popolazione dell'enclave a sud, verso la zona umanitaria di Mawasi.
Nonostante alcuni ministri potenzialmente contrari al piano, diversi resoconti affermano che il primo ministro Benjamin Netanyahu, nella riunione che si terrà oggi alle 18, probabilmente otterrà la maggioranza all'interno del gabinetto di sicurezza di alto livello per sostenere il piano. Secondo quanto riferito, il piano si concentrerà inizialmente sulla conquista di Gaza City e sull'ampliamento dei centri di distribuzione degli aiuti in coordinamento con gli Stati Uniti.

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Media: "17 palestinesi uccisi dall'Idf nelle prime ore di oggi"
L'esercito israeliano ha ucciso almeno 17 palestinesi negli attacchi avvenuti nelle prime ore di oggi. Lo riporta al Jazeera, citando fonti mediche nell'enclave assediata. In particolare, un attacco aereo israeliano su un appartamento nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City, ha ucciso almeno quattro persone, tra cui un minorenne. Nel quartiere Sheikh Radwan, a nord di Gaza City, un attacco aereo israeliano su un appartamento ha ucciso almeno tre persone, scrive l'emittente del Qatar. Un attacco con drone su una tenda che ospitava palestinesi sfollati a ovest di Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, ha ucciso almeno due donne. Un aereo israeliano ha attaccato un gruppo di palestinesi ad al-Ma'askar, a ovest di Khan Younis, ferendo diverse persone
Mar Rosso, lista nera degli Houthi con 64 armatori "sanzionati"
Gli Houthi hanno annunciato l'imposizione di sanzioni a 64 compagnie e il divieto alle loro flotte di attraversare le acque da loro controllate al largo delle coste dello Yemen. L'accusa agli armatori e' di aver "violato" il blocco imposto a Israele, e i ribelli minacciano di attaccare le navi che non rispetteranno le disposizioni. In un comunicato diffuso dal 'Centro di Coordinamento delle Operazioni Umanitarie Houthi' si afferma che, "nell'ambito dei suoi sforzi per aiutare le compagnie a evitare il rischio di sanzioni, si continua a inviare avvisi di pre-sanzione alle compagnie di navigazione le cui navi sono dirette verso porti occupati da Israele, avvertendole delle conseguenze della violazione del blocco navale". "Avvisi di sanzioni sono stati inviati a 64 compagnie in violazione, vietando a tutte le loro flotte di attraversare il Mar Rosso, lo Stretto di Bab al-Mandeb, il Golfo di Aden e il Mar Arabico, e sottoponendole ad attacchi in qualsiasi area entro il raggio d'azione" degli insorti, ha aggiunto il comunicato, senza nominare le compagnie.
La minaccia di Netanyahu: Israele vuole davvero "occupare tutta Gaza"?
Al momento non si può dire con certezza ma, secondo il Times of Israel, il premier avrebbe comunicato l'intenzione al suo gabinetto. Quali sono le ragioni politiche? Come agirà per realizzarlo sul campo? Ma, soprattutto, che fine farebbero i civili palestinesi e gli ostaggi? Proviamo a rispondere alle domande più urgenti.
La minaccia di Netanyahu: Israele vuole davvero 'occupare tutta Gaza'?
Vai al contenutoIdf, attaccati in Libano depositi armi di Hezbollah
Le Idf affermano di aver effettuato stasera attacchi aerei contro una serie di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l'esercito, tra gli obiettivi c'erano depositi di armi, lanciarazzi e siti utilizzati per immagazzinare veicoli da costruzione, utilizzati dal gruppo terroristico per ripristinare le proprie infrastrutture. "L'organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi tentativi di ripristinare le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, mettendo in pericolo i civili libanesi e usandoli come scudi umani", afferma l'IDF, aggiungendo che la presenza di armi e l'attivita' di Hezbollah nella zona "costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano".
Netanyahu, convocato il gabinetto di sicurezza che deve decidere sull'occupazione di Gaza
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato per oggi alle 17 ora italiana, le 18 ora locale, il gabinetto di sicurezza che dovrà decidere sull'occupazione di Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel. L'esercito israeliano "è pronto ad attuare qualsiasi decisione del gabinetto di sicurezza", assicura l'ufficio di Netanyahu dopo le frizioni con il capo di stato maggiore Zamir. L'occupazione della Striscia di Gaza sarà decisa dal governo domani, secondo i media dello Stato ebraico. "Conseguenze catastrofiche", prevede l'Onu.