Hamas avrebbe un'opinione generalmente positiva della proposta di tregua di Steve Witkoff, ma vuole rassicurazioni e pone condizioni. Secondo il canale egiziano Al-Rad, la fazione palestinese vorrebbe il rientro dei rapiti in Israele in 5 fasi, anziché 2 nella prima settimana della tregua. Per Israele si tratta di un "rifiuto del piano Usa". Per Witkoff la risposta di Hamas è “del tutto inaccettabile". Intanto, almeno 7 palestinesi sono rimasti uccisi in raid aerei israeliani a Gaza
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Hamas avrebbe un'opinione generalmente positiva, accettata da tutte le fazioni palestinesi, della proposta di tregua di Steve Witkoff, ma vuole rassicurazioni e pone condizioni. Il canale egiziano Al-Rad - ripreso dai media israeliani - riporta che Hamas ha risposto all'inviato Usa con uno schema alternativo sulla tempistica del rilascio degli ostaggi. In particolare, la fazione palestinese vorrebbe il rientro dei rapiti in Israele in cinque fasi, anziché due nella prima settimana della tregua. Per Israele si tratta di un "rifiuto del piano Usa". La risposta di Hamas alla proposta negoziale statunitense sugli ostaggi è "del tutto inaccettabile" e "non fa che riportarci indietro", ha riferito Witkoff.
Il ministro degli Esteri Tajani, intanto, ha confermato che il piccolo Adam, figlio della pediatra palestinese che ha perso altri 9 figli in un raid, verrà in Italia per essere operato: "Forse l'11 ma la data è ancora orientativa".
Almeno sette palestinesi, fra cui un'intera famiglia, sono rimasti uccisi sabato mattina in raid aerei israeliani sulla Striscia, che hanno preso di mira soprattutto Gaza City, Khan Yunis, nel sud e Beit Lahia, nel nord.
Dopo l'annuncio nei giorni scorsi di Netanyahu, anche l'Idf e lo Shin Bet hanno confermato l'uccisione del leader di Hamas Mohammed Sinwar in un raid contro un tunnel sotto un ospedale nel sud di Gaza lo scorso 13 maggio.
Gli approfondimenti:
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- Israele: l'ex comandante della Marina Eli Sharvit è il nuovo capo dello Shin Bet
- Ecco chi sono gli ostaggi liberati finora
- Tregua a Gaza, migliaia di sfollati verso casa. Entrano gli aiuti. LE FOTO
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Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso anno, il 1° ottobre 2024 l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. IL FOCUS
Media: Hamas ha chiesto un cessate il fuoco di 7 anni
La controproposta negoziale di Hamas respinta dagli Usa come "inaccettabile" non prevedeva solo la consegna di un numero di ostaggi israeliani inferiore al richiesto ma anche un cessate il fuoco di ben sette anni e non di 60 giorni. Lo riferiscono fonti israeliane al Times of Israel. Un alto funzionario di Hamas, Basem Naim, ha nel frattempo dichiarato a Reuters che il movimento islamista non ha respinto la proposta presentata dall'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, ma che la risposta di Israele alle condizioni di Washington era incompatibile con quanto Hamas aveva concordato. Naim ha aggiunto che la posizione di Witkoff nei confronti del gruppo armato palestinese era "ingiusta" e "del tutto parziale" a favore di Israele.
Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce
Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. COSA SAPERE
Finale di Champions: striscione ultras Psg: "Stop al genocidio a Gaza"
Nel corso del primo tempo della finale di Champions League tra Psg e Inter all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, gli ultras parigini hanno esposto uno striscione contenente il messaggio: "Stop al genocidio a Gaza". Nel pre partita, nella curva riservata ai tifosi francesi, era stata allestita una coreografia con lo striscione "Insieme siamo invincibili" (SEGUI LA FINALE DI CHAMPIONS INTER-PSG IN DIRETTA).
Sa'ar: è Hamas responsabile di prosecuzione guerra
Hamas ha iniziato la guerra con il massacro del 7 ottobre ed "è responsabile della sua prosecuzione con il rifiuto di consegnare i nostri ostaggi e consegnare le armi". Lo scrive in un post in lingua inglese su X il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, che torna poi sulle recenti polemiche tra Israele e alcuni Paesi europei. "Se la Francia e il Regno Unito vogliono raggiungere un cessate il fuoco, la pressione andrebbe fatta su Hamas che continua a dire no, invece di attaccare Israele che dice sì", aggiunge Sa'ar.
Herzog: 'Costernato per atti vandalici contro istituzioni ebraiche a Parigi'
Il presidente israeliano, Isaac Herzog, si dice "costernato" per "l'attacco contro istituzioni ebraiche" a Parigi. "Mi appello alle autorità francesi affinché agiscano rapidamente e con fermezza per condurre i responsabili di fronte la giustizia e per difendere la comunità ebraica dall'odio e gli attacchi di qualsiasi natura", si legge in un comunicato. Il memoriale della Shoah, tre sinagoghe e un ristorante sono stati imbrattati con vernice verde nella notte tra venerdì e sabato.
Hamas: 'Non abbiamo rifiutato. Posizione di Witkoff è ingiusta'
Hamas ha dichiarato di non aver respinto la proposta di cessate il fuoco presentata dall'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff. Lo ha detto a Reuters Basem Naim, un alto funzionario di Hamas, scrive il Guardian. Naim ha sottolineato che la risposta di Israele alla proposta di Witkoff era incompatibile con quanto concordato dal gruppo, aggiungendo che la posizione di Witkoff nei confronti di Hamas è "ingiusta" e dimostra una "totale parzialità" nei confronti di Israele.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Ufficio Netanyahu: 'Israele ha accettato proposta Witkoff, Hamas continua nel rifiuto'
"Mentre Israele ha accettato la cornice aggiornata di Witkoff per il rilascio dei nostri ostaggi, Hamas continua ad essere arroccata nel rifiuto". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio del primo ministro Israeliano, Benjamin Netanyahu. "Israele continuerà nei suoi sforzi per portare gli ostaggi a casa e sconfiggere Hamas", si aggiunge.
Netanyahu con Witkoff: controproposta Hamas inaccettabile
L'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha diffuso un comunicato che definisce "inaccettabile" la controproposta di Hamas all'accordo sugli ostaggi proposto Stati Uniti, riecheggiando quanto dichiarato in precedenza dall'inviato speciale di Washington, Steve Witkoff. Gli Usa avevano chiesto la liberazione di metà degli ostaggi israeliani vivi e la consegna dei corpi di metà degli ostaggi uccisi in cambio di un cessate il fuoco di 60 giorni. Gli islamisti che governano la Striscia di Gaza si sono però detti disponibili a consegnare solo 10 ostaggi vivi e 18 corpi. "Sebbene Israele abbia accettato il quadro aggiornato di Witkoff per il rilascio dei nostri ostaggi, Hamas continua ad aggrapparsi al suo rifiuto", si legge nel comunicato, che ripete le parole di Witkoff secondo cui la risposta di Hamas "è inaccettabile e ci riporta indietro". "Israele continuerà i suoi sforzi per riportare a casa i nostri ostaggi e sconfiggere Hamas", conclude l'ufficio di Netanyahu.
Incendi a Gerusalemme, case evacuate: cosa è successo
Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato ''emergenza nazionale'' in Israele, un mese fa, a causa dell'incendio partito dai boschi sopra Gerusalemme e che ha portato alla chiusura dell'autostrada verso Tel Aviv. Un incendio di cui ancora non si conosce l'origine, ma che è scoppiato in concomitanza con un appello rivolto da Hamas ai suoi sostenitori attraverso Telegram. ''Bruciate Israele'', si legge in un post, ''bruciate i boschi, le foreste, le case dei coloni, tutto ciò che potete''. LE FOTO
23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"
La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA
Witkoff: risposta Hamas inaccettabile,ci porta indietro
La risposta di Hamas alla proposta negoziale statunitense sugli ostaggi è "del tutto inaccettabile" e "non fa che riportarci indietro". Lo ha dichiarato l'inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff.
Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina
Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER
Hamas: 'Risposta positiva a Witkoff ma chieste garanzie su tregua e ritiro Israele'
"Hamas ha informato i mediatori della sua risposta scritta formale, che comprende una risposta positiva all'inviato speciale Usa Steve Witkoff, ma con un'enfasi sulle garanzie per un cessate il fuoco permanente ed un pieno ritiro israeliano". E' quanto riferisce una fonte di Hamas, informata sui negoziati in corso.
Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso
Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO
Idf conferma: "Mohammed Sinwar ucciso in un raid il 13 maggio"
Dopo l'annuncio nei giorni scorsi di Benyamin Netanyahu, anche l'Idf e lo Shin Bet hanno confermato l'uccisione del leader di Hamas Mohammed Sinwar in un raid contro un tunnel sotto un ospedale nel sud di Gaza lo scorso 13 maggio. Nell'attacco erano rimasti uccisi anche Muhammad Shabana, comandante della Brigata Rafah, e Mahdi Quara, comandante del Battaglione Khan Younis, hanno riferito in una nota congiunta. "Troveremo tutti i responsabili del 7 ottobre", ha scritto il ministro della Difesa Israel Katz.
De Luca sarà alla manifestazione a Roma il 7 giugno su Gaza
La Regione Campania al momento non ha rapporti diretti con Israele e comunque nella giunta governata da Vincenzo De Luca si riflette sulla situazione a Gaza e sui rapporti con Israele che stanno cambiando, come accaduto oggi in Emilia Romagna. Anche De Luca è stato molto deciso in questi ultimi mesi a denunciare i forti attacchi israeliani ai cittadini palestinesi. Il governatore campano, apprende l'ANSA, parteciperà il 7 giugno alla manifestazione a Roma nata per "fermare il massacro del popolo palestinese", come è stata definita dagli organizzatori Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni ed Elly Schlein. Sarà anche la prima occasione di condivisione tra De Luca e i leader di Pd e M5s che poi dovranno parlare in vista delle elezioni regionali in Campania. Nei prossimi giorni ci sarà comunque riflessione in Regione Campania sulla situazione a Gaza.
Iran: "Dagli Usa elementi della proposta per accordo sul nucleare"
Il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato sabato di aver ricevuto "elementi" di una proposta statunitense per un potenziale accordo sul nucleare, dopo cinque round di colloqui mediati dall'Oman. Il Ministro degli Esteri omanita Badr al-Busaidi "ha effettuato oggi una breve visita a Teheran per presentare gli elementi di una proposta statunitense che riceverà una risposta adeguata, in linea con i principi, gli interessi nazionali e i diritti del popolo iraniano", ha dichiarato Araghchi su X.
Iran: il rapporto Aiea "politico e sbilanciato"
Il Ministero degli Esteri iraniano ha definito "politico" e sbilanciato il rapporto dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, in cui si affermava che Teheran aveva intensificato la produzione di uranio altamente arricchito. "La struttura e il contenuto di questo rapporto, che è stato preparato per scopi politici, non sono equilibrati e mancano di una valutazione completa e accurata dei fattori che influenzano la situazione attuale", ha dichiarato il ministero in una nota.
Gaza, Schlein: "Vi aspettiamo tutti in piazza il 7 giugno"
"Ci vediamo tutti alla manifestazione del 7 giugno", in solidarietà con il popolo palestinese, "per fermare il massacro di civili in corso a Gaza" e "dire basta ai crimini del governo Netanyahu". In chiusura del suo intervento a Firenze ad una iniziativa a sostegno dei quesiti referendari dell'8 e 9 giugno, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha invitato i partecipanti ad aderire al corteo di Roma, promosso da Pd, Avs e M5s, per sabato prossimo. "Vi aspettiamo dalle 14 - ha concluso - e poi tutti a votare per i referendum!".
Fonti Israele: "Risposta di Hamas è un rifiuto al piano Usa"
Un funzionario israeliano ha dichiarato ai giornalisti che il governo sta considerando la risposta di Hamas alla proposta di accordo con ostaggi dell'inviato speciale statunitense Steve Witkoff come un "rifiuto effettivo". La risposta di Hamas - secondo Times of Israel, include una serie di modifiche alla proposta di Witkoff, inviata ad Hamas dopo l'approvazione del capo negoziatore israeliano Ron Dermer. Nonostante Hamas abbia annunciato di aver già presentato la sua risposta alla proposta di Witkoff, i mediatori stanno ancora lavorando con il gruppo palestinese per attenuare alcune delle modifiche richieste.
Media: "Controproposta di Hamas, rilascio ostaggi in 5 fasi"
Il canale egiziano Al-Rad - ripreso dai media israeliani - riporta che Hamas ha risposto alla proposta dell'inviato Usa Steve Witkoff con uno schema alternativo sulla tempistica del rilascio degli ostaggi. In particolare, la fazione palestinese vorrebbe il rientro dei rapiti in Israele in cinque fasi, anziché due nella prima settimana della tregua. Hamas, secondo questa ricostruzione, vuole rilasciare quattro ostaggi vivi il primo giorno della tregua di 60 giorni, due ostaggi vivi il trentesimo giorno e altri quattro ostaggi in vita l'ultimo giorno dell'accordo. E i corpi dei rapiti morti il ;;trentesimo e il cinquantesimo giorno. In una nota, Hamas ha fatto sapere di avere "inviato oggi ai mediatori la sua risposta all'ultima proposta di Witkoff. Nella nota si legge che "nell'ambito di un futuro accordo, siamo pronti a liberare dieci ostaggi israeliani ancora in vita e a consegnare 18 corpi di prigionieri deceduti in cambio del rilascio del numero concordato di prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane". E si spiega che "questa proposta mira a raggiungere un cessate il fuoco permanente, un ritiro completo dalla Striscia di Gaza e a garantire il flusso di aiuti al nostro popolo e alle nostre famiglie nella Striscia di Gaza". Nella nota non si chiarisce se Hamas abbia accettato o meno la proposta Witkoff ma secondo fonti palestinesi la risposta al piano Usa sarebbe positiva, pur con la richiesta di alcune condizioni. Condizioni che, fanno notare le stesse fonti, dovranno essere ora accettate da Israele per chiudere l'accordo. La proposta originale di Witkoff, ad esempio, non includeva un ritiro completo delle Idf o un cessate il fuoco permanente, sottolineano i media israeliani. Un'altra fonte a conoscenza del dossier spiega che l'idea di Hamas di distribuire il rilascio di 10 ostaggi durante i 60 giorni della tregua serva a impedire al premier Benjamin Netanyahu di abbandonare i colloqui per un cessate il fuoco permanente dopo il rilascio dei 10 ostaggi.
Sindaco metropolitano Reggio C.: "Fermare strage bambini a Gaza"
"Bisogna fermare il genocidio, fermare la strage dei bambini a Gaza". Lo afferma il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, mostrando la foto della bandiera palestinese sulla facciata di Palazzo Alvaro sede della Città Metropolitana. "Non ci volteremo dall'altra parte - aggiunge il sindaco - non lo abbiamo mai fatto. Continueremo ad essere sempre 'capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo'. Da Reggio Calabria lo gridiamo forte, esponendo con orgoglio la bandiera della Palestina sulla facciata di Palazzo Alvaro, unendoci al coro di tante altre città italiane, europee e del mondo che chiedono di fermare il massacro. La violenza va fermata, subito. Lo ha detto Papa Francesco, lo ha ribadito Papa Leone XIV. Lo ha affermato l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottando diverse risoluzioni che chiedono il cessate il fuoco, la fine dell'occupazione dei territori palestinesi e la creazione di uno Stato di Palestina". "Guai a scambiare questa nostra ferma e netta presa di posizione - sostiene ancora Falcomatà - per un atteggiamento anche vagamente antisemita continueremo ad opporci ad ogni forma di violenza, ancor più sulle popolazioni civili, ancor più sugli innocenti e soprattutto sui bambini. Il nostro Comune ha già approvato all'unanimità la risoluzione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Continueremo a chiedere l'immediato cessate il fuoco ed una pace duratura per il futuro di tutti i popoli del Medio Oriente".
Merz giovedì a Washington per incontrare Trump
Friedrich Merz giovedì prossimo incontrerà Donald Trump a Washington. Lo ha comunicato il portavoce del cancelliere tedesco. Sarà il primo faccia a faccia tra i due leader alla Casa Bianca. Merz, entrato in carica il 6 maggio, incontrerà per la prima volta Donald Trump giovedì, che lo riceverà alla Casa Bianca, ha annunciato oggi il portavoce del governo tedesco Stefan Kornelius. Questo incontro si svolgerà in occasione del primo viaggio ufficiale di Merz negli Stati Uniti: i due leader discuteranno di commercio, della situazione in Medio Oriente e "della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina", ha affermato il portavoce.
Mozione in Consiglio Calabria: "Sospendere rapporti con Israele"
Una mozione per chiedere al Consiglio regionale della Calabria di impegnare il presidente della Giunta e la Giunta regionale a sospendere ogni rapporto istituzionale, commerciale e promozionale con il Governo di Israele fino al ripristino del rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi, è stata avanzata dal consigliere regionale calabrese Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo Misto - Liberamente progressisti, sulla scorta dell'analoga iniziativa recentemente promossa e approvata dal Consiglio regionale della Puglia. Dopo avere premesso che "il conflitto in Medio Oriente ha causato una grave crisi umanitaria, con un elevato numero di vittime civili, in particolare nella Striscia di Gaza" e considerato che "la Regione Calabria, in quanto ente promotore dei valori di pace, giustizia e solidarietà, ha il dovere morale di esprimere la propria posizione su questioni di rilevanza internazionale che coinvolgono i diritti umani", Lo Schiavo chiede che il Consiglio regionale "impegni il presidente della Giunta e la Giunta regionale a condannare fermamente le azioni militari del Governo israeliano nella Striscia di Gaza". Nel testo della mozione si chiede ancora di "riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina come Stato libero, indipendente e sovrano, in linea con le risoluzioni del Parlamento europeo e del Parlamento italiano; di sostenere ogni iniziativa volta a promuovere un immediato cessate il fuoco e a garantire l'accesso sicuro e senza restrizioni agli aiuti umanitari per la popolazione civile" e di "sospendere, fino a nuova deliberazione, ogni forma di collaborazione istituzionale, commerciale o promozionale tra la Regione Calabria, le sue agenzie e società partecipate, e il Governo israeliano o entità ad esso riconducibili".
Parigi: vandalizzate tre sinagoghe e il Memoriale della Shoah
Il Memoriale della Shoah, tre sinagoghe e un ristorante nel centro di Parigi, sono stati imbrattati con vernice verde nella notte tra venerdì e sabato, scatenando la condanna della comunità politica e ebraica. Ai piedi della facciata del ristorante della comunità ebraica "Chez Marianne" è stato trovato un barattolo di vernice aperto. E' stata lanciata vernice anche contro la sinagoga Tournelles, la sinagoga Agoudas Hakehilos e il Memoriale della Shoah. Al momento non ci sono stati messaggi o rivendicazioni. Le riprese delle telecamere di sorveglianza del Memoriale hanno mostrato una persona vestita di nero intorno alle 4:30 del mattino. "È stata aperta un'indagine", ha annunciato la prefettura di Parigi sottolineando che il Servizio di sicurezza territoriale è stato incaricato di indagare sui "danni commessi per motivi religiosi". "C'è molta tristezza e indignazione nel vedere queste immagini di luoghi ebraici danneggiati", ha detto all'AFP Yonathan Arfi, presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (CRIF). "Sono profondamente disgustato da questi atti odiosi contro la comunità ebraica", ha scritto il ministro dell'Interno Bruno Retailleau sul social network X. "Condanno queste intimidazioni con la massima fermezza. L'antisemitismo non ha posto nella nostra città e nella nostra Repubblica", ha commentato la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo. Anche Manon Aubry, membro del Parlamento europeo per La France Insoumise, ha espresso il suo "disgusto per questi atti antisemiti". "Il razzismo è un veleno. L'unità popolare è il suo antidoto", ha aggiunto il parlamentare, il cui partito è regolarmente accusato di antisemitismo.
Lepore: "Bologna interrompe relazioni istituzionali con Israele"
Dopo la Regione Emilia-Romagna anche Bologna sceglie di interrompere le relazioni istituzionali con il governo di Israele. Lo scrive, sul suo profilo Facebook il sindaco della città emiliana, Matteo Lepore. "A fronte delle gravissime violenze in atto contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza, Cisgiordania e resto della Palestina, in considerazione anche del procedimento avviato dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu per crimini di guerra e crimini contro l'umanità - spiega - chiedo alle strutture del Comune di Bologna di interrompere ogni forma di relazione istituzionale con i rappresentanti del suddetto Governo e con tutti i soggetti ad esso direttamente riconducibili che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di porre fine al massacro in corso o dare cure e accoglienza alle persone in fuga dai territori in guerra, fino a che il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato". In particolare, prosegue Lepore, "questa posizione è assunta nei confronti dell'attuale Governo israeliano, non del popolo israeliano, né tanto meno delle persone di religione ebraica e delle comunità ebraiche presenti a Bologna, da sempre protagoniste del dialogo interreligioso e dell'impegno contro ogni forma di violenza. Così come il nostro Comune, coerente con i valori della Costituzione Repubblicana, contrasta ogni forma di antisemitismo, razzismo e discriminazione, ovunque esse si manifestino. Ciascuno di noi - argomenta ancora - è chiamato a fare quanto è nelle proprie possibilità, nel pieno rispetto delle leggi e delle competenze costituzionali, per contribuire a fermare le violenze in corso. Ringrazio il Presidente Michele De Pascale per avere deciso di fare altrettanto per la nostra Regione", conclude il sindaco di Bologna.
Oslo: "Mondo più pericoloso con le violazioni di Israele a Gaza"
Israele sta creando un pericoloso precedente per le violazioni del diritto internazionale dei diritti umani a Gaza, rendendo il mondo intero ancora più pericoloso: lo ha detto il ministro norvegese per lo sviluppo internazionale Asmund Aukrust, secondo quanto riporta il Guardian. "Nell'ultimo anno e mezzo abbiamo assistito a un bassissimo rispetto del diritto internazionale nella guerra a Gaza e negli ultimi mesi la situazione è peggiorata come mai prima", ha avvertito Aukrust. "Quindi per il governo norvegese è molto importante protestare e condannare questa palese violazione", ha aggiunto, sostenendo che le azioni di Israele rappresentano una minaccia globale per altri conflitti futuri. La Norvegia ha un ruolo storico nella regione, nel 1993 Oslo fu la sede degli accordi di pace tra israeliani e palestinesi. L'anno scorso inoltre ha riconosciuto lo Stato palestinese, uno dei pochi paesi europei ad averlo fatto.
Gaza, ipotesi Niguarda per Adam, Lombardia rinnova la disponibilità
Potrebbe essere curato al Niguarda il piccolo Adam, l'unico tra i dieci figli della pediatra di Gaza Alaa al-Najjar sopravvissuto a un raid. L'ospedale milanese è una delle strutture che potrebbero ospitarlo. La Regione Lombardia ha rinnovato in queste ore la disponibilità ad accoglierlo con il padre, ma anche con altri pazienti che arriveranno da Gaza. La decisione verrà presa a livello nazionale e il Niguarda non è la sola opzione. Nei giorni scorsi era stato l'assessore al Welfare della Lombardia, Guido Bertolaso, ad offrire la disponibilità della Regione, ricordando che ci sono già altri bambini di Gaza in cura sul territorio. L'ipotesi Niguarda avrebbe preso quota anche dopo un contatto tra lo stesso Bertolaso e il ministro degli Esteri Antonio Tajani che oggi ha annunciato che Adam verrà in Italia e che potrebbe essere operato l'11 giugno, anche se lo stesso ministro ha chiarito che si tratta di una data orientativa.
Cunningham: "Genocidio a Gaza, diamo aiuti con Freedom Flotilla"
"Vogliamo mettere in luce il genocidio di Gaza, e questi eroi stanno partendo per portare aiuti umanitari, cibo, medicine e protesi stampati in 3D per bambini mutilati". Lo ha detto Liam Cunningham, attore irlandese che veste i panni di Davos Seaworth nel 'Trono di spade', incontrando la stampa a Etna Comics, per presentare la partenza, domani da Catania, dell'imbarcazione Madleen della Freedom Flotilla diretta a Gaza. Alla conferenza era stata preannunciata anche Greta Thunberg, che non era presente. La prima missione di Freedom Flotilla verso Gaza era stata presa di mira dal governo israeliano, che un mese fa aveva bombardato la nave Conscience "Siamo preoccupati - ha aggiunto Cunningham - ma le persone di Gaza subiscono questi crimini di guerra molto più di noi e in maniera molto più diretta. Quindi piuttosto che concentrarci sulla paura, ci concentriamo su quello che vogliamo fare e dobbiamo fare, ossia rompere l'assedio e riaprire a un cordone di aiuti umanitari per Gaza. E in maniera tale che gli aiuti umanitari possano arrivare e anche se il pericolo è abbastanza concreto, ci concentriamo sul bisogno di fare questo piuttosto che sul pericolo".
L'Emilia-Romagna interrompe le relazioni con Israele
La Regione Emilia-Romagna interrompe ogni forma di relazione istituzionali con il governo di Israele. Lo ha annunciato il presidente Michele de Pascale in una lettera inviata ai componenti della giunta e ai dirigenti. Chiede di interrompere "i rapporti anche con tutti i soggetti riconducibili al governo che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di porre fine al massacro in corso, fino a che il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato". L'Emilia-Romagna ha in corso, da anni, numerosi progetti di cooperazione con realtà israeliane. La decisione dell'Emilia-Romagna, scrive de Pascale, è stata assunta "a fronte delle gravissime violenze in atto nella Striscia di Gaza, che continuano a colpire duramente la popolazione civile, come dimostrano anche i drammatici eventi degli ultimi giorni a Rafah, e in considerazione del procedimento avviato dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, per crimini di guerra e crimini contro l'umanità". "Ciascuno di noi - dice - è chiamato a fare quanto è nelle proprie possibilità, nel pieno rispetto delle leggi e delle competenze costituzionali, per contribuire a fermare le violenze in corso", sottolinea ancora de Pascale, ricordando che "questa posizione è assunta nei confronti dell'attuale Governo israeliano, non del popolo israeliano, né tanto meno delle persone di religione ebraica e delle comunità ebraiche presenti in Emilia-Romagna, da sempre protagoniste del dialogo interreligioso e dell'impegno contro ogni forma di violenza". "La nostra Regione - conclude de Pascale- ha promosso con tutte le proprie forze la pace tra israeliani e palestinesi, ha condannato senza ambiguità le organizzazioni terroristiche come Hamas, il massacro del 7 ottobre e chiesto la liberazione degli ostaggi". E, "coerente con i valori della Costituzione Repubblicana, contrasta ogni forma di antisemitismo, razzismo e discriminazione, ovunque si manifestino".
Gaza, Tajani: figlio medica sopravvissuto al raid verrà in Italia, forse operato 11 giugno
"Ci sono buone notizie perché la mamma di Adam ha deciso di farlo venire in Italia, verrà appena possibile, appena risolti i problemi di autorizzazione, accompagnato dalla zia e da altri 4 bambini, i figli della zia". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del congresso di Fi giovani, parlando del bambino palestinese di 11 anni, unico figlio sopravvissuto della pediatra Alaa al-Najjar dopo un bombardamento su Khan Yunis in cui sono morti gli altri nove figli. LEGGI L'ARTICOLO
Tajani: "Adam verrà in Italia con zia e i 4 cugini, forse operato l'11 giugno"
La mamma di Adam ''ha deciso di far arrivare il figlio in Italia.Verrà appena possibile, appena risolti i problemi di autorizzazione sanitaria . Verrà accompagnato dalla zia e da altri 4 bambini che sono figli della zia. Appena possibile partirà anche il marito. Questo dimostra quanto il popolo palestinese guardi all'Italia come luogo di speranza e di salvezza''. Il piccolo Adam "potrebbe essere operato il giorno l'11''. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a margine del Congresso nazionale degli azzurri.
Israele: "L'Aiea mostra che l'Iran vuole ottenere armi nucleari"
Israele ha avvertito che il rapporto dell'Aiea sull'arricchimento dell'uranio in Iran al 60% mostra che Teheran è intenzionato ad avere armi nucleari. Il rapporto dell'agenzia internazionale è un "chiaro segnale d'allarme" che "nonostante gli innumerevoli avvertimenti della comunità internazionale, l'Iran è totalmente determinato a completare il suo programma di armi nucleari", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro israeliano in una nota. "Un tale livello di arricchimento esiste solo nei Paesi che perseguono attivamente armi nucleari e non ha alcuna giustificazione civile", si aggiunge.
Media: "Hamas pronta a sì condizionato al piano tregua Usa"
Hamas, secondo alcune fonti ad essa vicine citate da Al-Sharq Al-Awsat, avrebbe un'opinione generalmente positiva, accettata da tutte le fazioni palestinesi, della proposta di tregua di Steve Witkoff, ma vuole rassicurazioni e pone condizioni. "Le fonti - scrive il giornale panarabo con sede a Londra - hanno indicato che la risposta potrebbe essere descritta come positiva dalla leadership di Hamas e da altre fazioni palestinesi, sebbene contenga alcune riserve che devono essere tenute in considerazione". E tale proposta "probabilmente verrebbe accettata se ci fosse una reale volontà americana di fare pressione su Israele".
Il ministro degli Esteri saudita a Damasco, rinviata la visita in Cisgiordania
Il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan Al-Saud ha rinviato la visita che aveva programmato per domani a Ramallah, in Cisgiordania, dopo che Israele ha annunciato che ''non collaborerà'' alla missione. La decisione è stata annunciata dopo che il capo della diplomazia di Riad è arrivato all'aeroporto internazionale di Damasco, dove è stato accolto dal ministro degli Esteri siriano Asaad al-Shaibani.
Tajani: "L'opposizione fa propaganda sulle vittime palestinesi". VIDEO
Media: "Oltre un miliardo di fondi Ue per la difesa di Israele"
Oltre un miliardo di euro di fondi europei per la ricerca sono stati destinati a partner israeliani, tra cui il ministero della Difesa e aziende del settore bellico. Lo rivelano i quotidiani belgi L'Echo e De Tijd, autori di un'inchiesta sull'impiego dei fondi Horizon, il principale programma Ue per la ricerca e l'innovazione. Nel dettaglio, 213 soggetti israeliani partecipano a 921 progetti finanziati da Bruxelles, con una quota complessiva che supera il miliardo. Tra i casi più sensibili figura un'iniziativa sulla sicurezza delle infrastrutture sottomarine, che coinvolge direttamente il ministero della Difesa israeliano e l'azienda pubblica Rafael Advanced Defense Systems. Anche Israel Aerospace Industries (Iai), il maggiore gruppo industriale di difesa del Paese, è in prima linea con otto progetti e circa 2,8 milioni di euro ricevuti. L'inchiesta accende i riflettori anche sul Belgio, dove 219 enti, tra università e centri di ricerca, risultano coinvolti in progetti con partner israeliani per un valore complessivo di 230 milioni.
Media: "Da Hamas risposta positiva al piano Witkoff con alcune osservazioni"
Hamas avrebbe inviato ai mediatori una ''risposta positiva'' al piano presentato dall'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, sebbene ''con alcune osservazioni''. Lo scrive Al-Sharq Al-Awsat citando proprie fonti, secondo le quali la risposta di Hamas è arrivata dopo incontri con le fazioni palestinesi a Doha e a Beirut in modo da rappresentare una posizione palestinese unitaria. Una delle ''osservazioni'' di Hamas riguarda il rilascio degli ostaggi israeliani ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Secondo il piano di Witkoff, andrebbero liberati tutti nei primi due giorni dall'entrata in vigore del cessate il fuoco, mentre Hamas e le fazioni palestinesi hanno proposto un rilascio degli ostaggi in più fasi. E questo per garantire che l'accordo per il cessate il fuoco resti in vigore per i 60 giorni proposti dall'inviato americano.
Hamas ha poi fatto notare che la proposta di Witkoff non contiene alcuna garanzia riguardo al ritiro delle forze dell'Idf dalla Striscia di Gaza e non prevede che macchine pesanti possano entrare nell'enclave palestinese per rimuovere le macerie. Questo consentirebbe a Israele di avere un ruolo determinante nella distribuzione degli aiuti umanitari, sottolinea Al-Sharq Al-Awsat.
Hamas, raid israeliani su Gaza, 60 morti in 24 ore
Il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas afferma che 60 palestinesi sono stati uccisi e 284 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia. Il bilancio delle dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023 è di 54.381 vittime e 124.054 feriti, si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram.
Fonti mediche, 'sale a 14 il bilancio dei morti di oggi a Gaza'
E' salito ad almeno 14 il bilancio dei morti di questa mattina provocati dai raid israeliani nella Striscia di Gaza: lo hanno reso noto fonti mediche ad Al Jazeera.
Gaza, Schlein: fermare massacro del palestinesi, in piazza il 7 giugno
Vanno fermati il massacro dei palestinesi e la vendita di armi a Israele. Sono inaccettabili le cose che stiamo vedendo, per questo tutti coloro che condividono questa visione devono venire il piazza il 7 giugno. Lo afferma Elly Schlein parlando ad Agorà su Rai3. "Serve un cessate il fuoco immediato e la liberazione degli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas anche se questo non giustifica i 50 mila palestinesi morti", aggiunge. La segretaria del Pd ricorda che il governo italiano ha votato contro la revisione dell'accordo di cooperazione Ue- Israele. "Non è accettabile che chiunque critichi un governo sia poi accusato di antisemitismo. Criticare il governo Netanyahu è doveroso,dobbiamo fermare l'azione di criminale di Netanyahu", dice ancora.
Tajani, opposizione usa vittime Gaza per propaganda
"Mi sembra che l'opposizione cerchi di trovare un'unità non avendo una visione comune della società e della politica. Fa solo cose contro". Lo ha detto il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti sulla piazza contro il decreto Sicurezza. "E allora utilizza le vittime palestinesi per fare propaganda, utilizza il decreto sicurezza. Ma andiamo a chiedere ai
cittadini quali sono i problemi. Si sentono sicuri coloro che vivono in periferia? Siamo sicuri di come stanno le nostre figlie e mamme quando prendono un treno in una stazione di periferia? Se il governo decide di intervenire per garantire la sicurezza credo faccia bene. L'opposizione che cosa vuole? Meno sicurezza?", ha aggiunto.
Idf, 'ucciso nel sud del Libano un comandante di Hezbollah'
L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di avere ucciso il comandante del sistema missilistico di Hezbollah nella regione di Shaqif, nell'area di Deir al-Zahrani, nel Libano meridionale: il "terrorista Mohammad Ali Jamoul". "Durante la guerra, il terrorista ha effettuato numerosi attacchi con proiettili contro civili israeliani e truppe dell'Idf, ed è stato recentemente coinvolto negli sforzi per ristabilire l'infrastruttura terroristica di Hezbollah nella zona - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Le attività di Mohammad Ali Jamoul hanno costituito una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano".
Media, 'Hamas risponderà oggi alla proposta Usa'
Hamas risponderà oggi alla proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco a Gaza e di un accordo sulla presa degli ostaggi. Lo riporta Haaretz citando un alto funzionario del gruppo al sito di notizie Al-Risala, affiliato ad Hamas.
Wafa, 7 morti, inclusa intera famiglia, oggi in raid Gaza
Almeno sette palestinesi, fra cui un'intera famiglia, sono rimasti uccisi questa mattina in raid aerei israeliani sulla Striscia di gaza, che hanno preso di mira soprattutto Gaza City, Khan Yunis, nel sud e Beit Lahia, nel nord. Lo scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa, che cita fonti locali. In particolare, a Gaza City, nel quartiere al-Shanti, un padre, Arafat Deeb, sua moglie e i loro tre bambini hanno perso la vita quando aerei israeliani - scrive Wafa - hanno bombardato la tenda dove vivevano da profughi presso la moschea Omar.
Gaza, l'operatore umanitario: "Nella Striscia sono 'sfiniti di sopravvivere'"
Yousef Hamdouna è un operatore umanitario della Ong Educaid. Qualche giorno prima degli attacchi del 7 ottobre 2023, è uscito dalla Striscia e ora vive in ansia e dolore, per il timore di perdere i suoi cari e colleghi che si trovano ancora in Palestina. "La mia famiglia è sotto le bombe e muore di fame. Non capisco come la comunità internazionale resti indifferente". L'INTERVISTA
Libano, Idf: "Ucciso comandante di Hezbollah nel sud"
Le forze armate israeliane hanno annunciato l'uccisione di dirigente di Hezbollah nel sud del Libano. "L'Idf ha colpito ed eliminato il terrorista Mohammadì Ali Jamoul, comandante dell'arsenale missilistico di Hezbollah nella regione di Shafiq, nell'area di Deir al-Zahrani, nel sud del Libano", si legge in una nota su Telegram. "Durante tutta la guerra, il terrorista ha sferrato numerosi attacchi con proiettili contro civili israeliani e truppe dell'Idf, ed è stato recentemente coinvolto nei tentativi di ricostituire l'infrastruttura terroristica di Hezbollah nella zona. Le attività di Mohammad Ali Jamoul costituivano una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", si spiega ancora.
Media, saccheggiati 110 camion Onu con farina a sud di Gaza
Oltre 100 camion del Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite sono stati saccheggiati questa mattina nella zona di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, riporta il sito di notizie Ynet. La folla ha assaltato circa 110 camion carichi di farina che avrebbe dovuto essere distribuita domani, secondo Ynet. Ieri un portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) aveva dichiarato che "Gaza è il posto più affamato del mondo", dove "il 100% della popolazione è a rischio di fame".
Guerra Israele Gaza, Macron: “Riconoscere Stato palestinese è esigenza politica”
Il presidente francese ha parlato in conferenza stampa durante una visita a Singapore. La replica del ministro degli Esteri israeliano Katz: "Palestina sulla carta e noi la butteremo". Il numero uno dell'Eliseo ha poi parlato anche della guerra in Ucraina, affermando che la decisione degli Stati Uniti di sanzionare la Russia nel caso in cui rifiutasse un cessate il fuoco in Ucraina rappresenta un "test di credibilità" per Trump. LEGGI L'ARTICOLO

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Gaza, l'operatore: "Nella Striscia sono sfiniti di sopravvivere"
Yousef Hamdouna è un operatore umanitario della Ong Educaid. Qualche giorno prima degli attacchi del 7 ottobre 2023, è uscito dalla Striscia e ora vive in ansia e dolore, per il timore di perdere i suoi cari e colleghi che si trovano ancora in Palestina. "La mia famiglia è sotto le bombe e muore di fame. Non capisco come la comunità internazionale resti indifferente". LEGGI L'ARTICOLO SU SKY TG24
Trump: "Israele e Hamas molto vicini ad un accordo"
Israele e Hamas ''sono molto vicini a un accordo su Gaza''. Parola del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che parlando con i giornalisti ha detto ''vi faremo sapere tra oggi e domani''. Sulla possibilità che Hamas accetti la proposta di accordo presentata dall'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, Trump ha detto che "Penso che vogliano uscire da questo pasticcio. Sono in un grosso pasticcio. Penso che vogliano uscirne".
Appello di Macron: "Su Gaza l'Occidente sta perdendo credibilità". VIDEO
Iran: "Le armi nucleari sono inaccettabili"
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato oggi che le armi nucleari sono "inaccettabili", mentre il governo di Teheran è impegnato nei colloqui con gli Stati Uniti sulle proprie attività in questo settore. "Se il problema sono le armi nucleari, sì, anche noi consideriamo questo tipo di arma inaccettabile", ha detto Araghchi in un discorso televisivo, aggiungendo: "Siamo d'accordo con loro su questo punto". Teheran e Washington non sono d'accordo tuttavia sulla questione dell'arricchimento dell'uranio, che l'Iran considera un diritto.
Raid dell'Idf nel sud del Libano, un morto
Un uomo è morto in seguito a un raid aereo condotto dalle Idf aDeir ez-Zahrani nel sud del Libano. Lo riferiscono fonti libanesi, mentre al momento non ci sono commenti da parte dell'esercito israeliano.
Idf, distrutti oltre 800 armi e ordigni in nuova offensiva contro Hamas
Le Idf hanno riferito che i soldati israeliani hanno sequestrato e distrutto oltre 800 armi e ordigni esplosivi rinvenuti durante le operazioni condotte nella Striscia di Gaza nelle ultime settimane. Lo riferisce il Times of Israel sottolineando che il sequestro delle armi è avvenuto nell'ambito della una nuova offensiva lanciata dalle Idf contro Hamas.
Onu, "maxi saccheggio forniture mediche a Gaza"
Un gruppo di "individui armati" ha fatto irruzione oggi in un magazzino nella Striscia di Gaza e ha saccheggiato grandi quantità di forniture mediche. Lo ha denunciato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "Oggi un gruppo di individui armati ha fatto irruzione nei magazzini di un ospedale da campo a Deir el-Balah, saccheggiando grandi quantità di attrezzature mediche, forniture, medicinali e integratori alimentari destinati ai bambini malnutriti", ha spiegato Dujarric.
Trump: "Vicino accordo su Gaza, novità oggi o domani"
E' "molto vicino" un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e oggi o domani ci saranno novità a tal proposito. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca. "Penso che ci sia possibilità", ha precisato Trump
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso anno, il 1° ottobre 2024 l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. IL FOCUS