Guerra Israele Medio Oriente, Trump in Qatar. Raid su Gaza: almeno 80 vittime

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Le nuove autorità siriane hanno definito "storico" l’incontro tenutosi in Arabia Saudita tra Ahmed al Sharaa e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che potrebbe presentare dal Qatar il suo piano per mettere fine al conflitto. L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che il numero di persone uccise nei bombardamenti israeliani in tutto il territorio palestinese dall'alba di oggi è salito a 80, di cui 59 nel nord

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Le nuove autorità siriane insediate dopo la caduta del regime di Bashar al Assad hanno definito "storico" l’incontro tenutosi in Arabia Saudita tra il presidente ad interim Ahmed al Sharaa e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo stesso leader americano potrebbe presentare oggi dal Qatar il suo piano per mettere fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Alla corte di Bin Salman, ieri il presidente Usa ha annunciato l'impegno dell'Arabia per 600 miliardi di investimenti negli Usa. Ha sottolineato quindi la necessità della revoca delle sanzioni alla Siria e del pressing sull'Iran per un accordo sul nucleare. 

Oggi è il 77mo anniversario della creazione dello Stato di Israele. Stasera riunione del Consiglio di sicurezza Onu sullo Yemen.

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che il numero di persone uccise nei bombardamenti israeliani in tutto il territorio palestinese dall'alba di mercoledì è salito a 80, di cui 59 nel nord. Lo ha detto il funzionario della protezione civile Mohammed al-Mughayyir.

L'Idf ha diramato un avviso ai civili di sgomberare i porti dello Yemen gestiti dai ribelli filoiraniani Houthi. Questa mattina Israele afferma di aver intercettato un missile lanciato dal territorio yemenita. 

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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. COSA SAPERE

Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005.   Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori   nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

Israele, rimosso il comandante responsabile dell'uccisione dei soccorritori a Rafah

Destituito il comandante della brigata Golani, coinvolto nell’attacco del 23 marzo contro un convoglio di ambulanze nel Sud di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 operatori sanitari. Ma un'indagine interna respinge l'ipotesi di violazioni etiche e parla soltanto di un "errore professionale". LA DECISIONE

L'Aeronautica porta 14 bimbi malati da Gaza in Italia

Due velivoli C-130J dell'Aeronautica militare sono decollati questa sera e sono attualmente in volo per l'Italia con a bordo 14 bambini provenienti dalla Striscia di Gaza e bisognosi di cure mediche, accompagnati dai loro familiari. I pazienti saranno accolti in strutture ospedaliere italiane dove riceveranno l'assistenza sanitaria necessaria. Lo rende noto un comunicato della Difesa. "In scenari di crisi come quello della Striscia di Gaza - sottolinea il ministro della Difesa, Guido Crosetto - la solidarietà si misura con atti concreti. Questa operazione rappresenta non solo un intervento umanitario, ma un gesto di responsabilità e vicinanza verso chi ha perso tutto. Salvare vite e offrire un futuro a chi soffre è il dono più grande che possiamo fare e di cui sono orgoglioso come ministro e come padre. Un'operazione resa possibile grazie all'impegno congiunto del personale della Difesa, del Maeci, del ministero dell'Interno, del ministero della Salute, della Protezione civile e degli operatori sanitari. A tutti va il mio ringraziamento". 

23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"

La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA

La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di Gaza

È stato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO

Onu: da ottobre 2023 circa 686 attacchi a ospedali di Gaza

Gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza si sono intensificati nella notte. Lo conferma l'Onu nel suo bollettino presentato ai media internazionali. Personale dell'Organizzazione mondiale della sanita' era all'interno dell'ospedale di Khan Younis finito sotto attacco. Nuovi colpi hanno raggiunto oggi la struttura. "Questi attacchi - ha dichiarato il portavoce Farhan Haq - non solo aggravano la situazione gia' precaria del sistema sanitario di Gaza, ma traumatizzano pazienti e personale ospedaliero. Dall'ottobre 2023, l'Oms ha documentato almeno 686 attacchi alle strutture ospedaliere". 

Libano, Onu: colpita base Unifil, colpi sparati da Israele

In Libano il contingente Onu dei 'caschi blu' ha segnalato l'"atteggiamento aggressivo" da parte delle forze di difesa israeliane nei confronti del perimetro della zona cuscinetto presidiata da Unifil. Ieri colpi hanno raggiunto direttamente la postazione dei 'caschi blu' a sud del villaggio di Kfar Shouba. Due colpi sono stati sparati a sud della zona cuscinetto tra Libano e Israele e hanno colpito la base Unifil. 

Giallo sulla sorte di Sinwar, strage di bimbi a Jabalia

Un attacco complesso, con l'impiego simultaneo di decine di bombe penetranti allo scopo di distruggere qualunque cosa e persona si trovasse nel bunker sottoterra vicino all'ospedale Europeo di Khan Younis, nel sud di Gaza. Se l'obiettivo sia stato raggiunto - eliminare Muhammed Sinwar - l'esercito israeliano non è ancora in grado di dirlo con certezza: resta per ora un giallo la sorte del leader di Hamas, che da quando ha preso il posto del fratello Yahya, ucciso dall'esercito israeliano a ottobre, si è messo di traverso a ogni passaggio negoziale. Intanto a Gaza proseguono i raid israeliani, con le bombe che nel nord della Striscia, nell'area del campo di Jabalia,  avrebbero ucciso decine di persone tra cui, secondo fonti ospedaliere palestinesi, 22 bambini.   Intanto Tsahal, e alcune fonti arabe, sembrano ritenere che nel bunker con Sinwar ci fossero il comandante di alto rango della brigata Rafah Mohammad Shabaneh, uno dei capi che hanno dato inizio alla guerra, e il portavoce di Hamas Abu Obeida. Per buona parte della giornata i caccia dell'aeronautica militare israeliana (Iaf) hanno continuato a bombardare il perimetro di suolo, sconquassato, che corre sopra il tunnel e il centro di comando dove erano riuniti i capi di Gaza. L'anello di fuoco che circonda l'area già martellata serve all'Idf per impedire i tentativi di soccorso, il recupero dei feriti e dei cadaveri, tenere lontane le persone dalla scena: chiunque non sia stato colpito direttamente dalle esplosioni e dal crollo della struttura è destinato a morire a causa dei gas tossici sprigionati nel sottosuolo dalla detonazione. 

Medioriente, Trump in Arabia Saudita: “A Riad aggiunti 1.000 miliardi di investimenti”

In Arabia Saudita Trump ha confermato l’impegno dell’Arabia Saudita "ad investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti, costruendo legami economici destinati a durare per le generazioni future”. Tra gli annunci, anche il fatto che il segretario di Stato Marco Rubio sarà in Turchia per i colloqui sulla pace in Ucraina. Si tratta del primo importante viaggio diplomatico all'estero del secondo mandato del presidente statunitense. LEGGI L'ARTICOLO

Media: "Witkoff ha incontrato i leader di Hamas a Doha"

L'inviato speciale del presidente americano Donald Trump Steve Witkoff e l'incaricato americano per la gestione degli ostaggi Adam Boehler hanno incontrato a Doha, in Qatar, rappresentanti della leadership di Hamas. Lo scrive il quotidiano egiziano Shourouk citando una fonte palestinese autorevole. L'incontro si sarebbe svolto alla presenza di funzionari del Qatar. Della delegazione dei leader di Hamas facevano parte Mohammed Darwish, Khalil al-Haya e Zahir Jabareen.

"Durante l'incontro, le parti hanno discusso l'avanzamento dei negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani. Hamas ha sollevato la questione della necessità di porre fine alla guerra e del completo ritiro delle forze israeliane da Gaza", scrive il quotidiano egiziano.

La quotidianità dei palestinesi a Gaza, con Sami Aboumar, dalla Striscia. VIDEO

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi sono in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. LE FOTO

Ex ostaggi esortano Netanyahu e Trump a raggiungere un accordo

Decine di ex ostaggi detenuti da Hamas a Gaza hanno esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a raggiungere un "accordo globale" per il ritorno di tutti i prigionieri ancora detenuti. In una lettera congiunta pubblicata dal Forum degli Ostaggi e delle Famiglie Scomparse, 67 ex prigionieri hanno chiesto ai leader statunitensi e israeliani: "Solo l'immediato ritorno di tutti gli ostaggi attraverso un accordo negoziato creerà le basi per la speranza, l'unità e il rinnovamento della nostra nazione". 

Libano, Unifil: "Israele ha colpito una delle postazioni"

La Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) ha affermato che il fuoco dell'esercito israeliano ha colpito il perimetro di una delle sue posizioni di mantenimento della pace nel sud del Paese. Lo rende noto Reuters riportando una dichiarazione dell'Unifil, in cui ha spiegato che l'incidente di ieri è stato il primo da quando Israele ed Hezbollah hanno concordato un cessate il fuoco lo scorso novembre. Attualmente non ci sono commenti da parte dell'esercito israeliano.

Intensi attacchi dell'Idf a Khan Yunis e Gaza city

Fonti palestinesi riferiscono che l'Idf ha condotto questa sera massicci attacchi nell'area dell'ospedale europeo a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, dove secondo valutazioni di intelligence ieri sera si trovava il leader di Hamas Muhammad Sinwar. Altri raid sono stati lanciati dai caccia dell'esercito nell'area dell'ospedale Shifa a Gaza city, subito dopo che il portavoce militare  in lingua araba aveva diffuso un avviso di evacuazione per il quartiere di Rimal, dove si trova la struttura ospedaliera. Secondo il canale palestinese Shehab, in precedenza sono state registrate cinque incursioni aeree nella zona di Abu Mutlaq, presso la cittadina di Khuza'a a est di Khan Yunis. Inoltre, è stato riportato un attacco anche nella zona del complesso Ansar a ovest di Gaza city. Nel suo messaggio, il portavoce dell'Idf ha dichiarato: "A causa dello sfruttamento di aree civili da parte di Hamas per attività terroristiche, l'esercito attaccherà con grande forza. Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente. Hamas e le altre organizzazioni terroristiche sono pienamente responsabili della sofferenza e dello sfollamento della popolazione". 

Israele ordina l'evacuazione di 4 scuole e un ospedale a Gaza

L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di quattro scuole, dell'ospedale Al Shifa e dell'Università islamica, che ospita le persone sfollate a causa dell'offensiva israeliana. Tutte queste scuole si trovano a Gaza City (Striscia di Gaza settentrionale), da dove vengono lanciati gli attacchi, sostenendo che Hamas sta utilizzando questi siti. Nel suo account X, il portavoce arabo dell'esercito, Avichay Adraee, avverte che l'esercito "attaccherà la zona con grande forza" perchè Hamas sfrutta questi siti civili "per attività terroristiche".

L'Onu avverte di una "pericolosa escalation" tra Israele e Houthi

L'inviato dell'Onu per lo Yemen Hans Grundberg ha espresso preoccupazione per la "pericolosa escalation" tra Israele e i ribelli Houthi, poiché l'esercito di Benjamin Netanyahu ha effettuato diversi raid in rappresaglia per gli attacchi dei ribelli yemeniti. "Gli eventi delle ultime settimane servono a ricordare con forza che lo Yemen è coinvolto in tensioni regionali più ampie", ha detto Grundberg durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. "L'attacco di Ansar Allah (nome ufficiale degli Houthi) del 4 maggio contro l'aeroporto Ben Gurion e i successivi attacchi israeliani contro il porto di Hodeidah, l'aeroporto di Sana'a e altre località rappresentano una pericolosa escalation e le minacce e gli attacchi, purtroppo, continuano", ha aggiunto. Il 4 maggio, un missile Houthi ha colpito per la prima volta il perimetro dell'aeroporto internazionale Ben Gurion, vicino a Tel Aviv. Nonostante le sue preoccupazioni, Grundberg ha accolto con favore il recente accordo di cessate il fuoco tra i ribelli e gli Stati Uniti, definendolo "una necessaria e importante de-escalation nel Mar Rosso". 

Gaza, Israele bombarda un ospedale a Khan Younis: morti. VIDEO

Ordini dei medici: "Basta raid sugli ospedali di Gaza"

"Condanniamo ogni attacco alle strutture sanitarie: malati, feriti e personale sanitario vanno protetti". Questo l'appello lanciato dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) all'indomani del bombardamento all'Ospedale europeo di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, in cui sono rimaste uccise decine di persone. "Questi attacchi sono violazioni delle convenzioni internazionali - ha dichiarato Filippo Anelli, presidente della federazione - riteniamo assolutamente intollerabile che gli operatori sanitari e gli ammalati, che già soffrono per le loro malattie, possano essere oggetto di attacchi militari". "Siamo fortemente preoccupati - ha aggiunto Anelli - anche per i nostri colleghi, sia quelli che lavorano negli ospedali pubblici, sia quelli che lavorano nelle agenzie internazionali, perché sono esposti a questi attacchi, mettendo a rischio la propria vita. A loro esprimiamo la nostra vicinanza, la nostra solidarietà, e il nostro ringraziamento perché sono i veri testimoni della pace in quel luogo di guerra". Il comitato centrale della federazione invita al rispetto delle Convenzioni di Ginevra, dove viene stabilito che "gli ospedali civili organizzati per prestare cure ai feriti, ai malati, agli infermi e alle puerpere non potranno, in nessuna circostanza, essere fatti segno ad attacchi". 

Merz: "A Gaza situazione drammatica, subito aiuti umanitari"

"Ho espresso al Segretario generale la mia preoccupazione, come ho già fatto in precedenza al primo ministro e al presidente israeliani, in merito agli sviluppi a Gaza. La situazione umanitaria è drammatica. La popolazione ha bisogno rapidamente di aiuti umanitari e la popolazione di Israele e dei territori palestinesi ha bisogno di una prospettiva politica che dia loro speranza di pace. Pertanto, la posizione del governo federale rimane quella di una soluzione a due Stati. Anche se oggi può sembrare una cosa lontana, è la soluzione giusta per risolvere questo conflitto nel lungo termine" lo ha detto il cancelliere federale tedesco nel corso di una conferenza stampa a Berlino insieme al segretario generale dell'Onu António Guterres. 

Idf: "Evacuare quartiere di Gaza City, presto un attacco"

L'esercito israeliano ha chiesto l'evacuazione di un'area del quartiere Rimal di Gaza City, nel nord della Striscia di Gaza, in vista di un attacco "ad alta intensità". "A causa dell'uso da parte di Hamas di aree civili per scopi terroristici, l'esercito attaccherà l'area con alta intensità", ha scritto sui social media il portavoce in lingua araba dell'Idf, Avichay Adraee. 

Media, Idf: "Nel bunker colpito c'erano alti esponenti di Hamas"

L'esercito israeliano ritiene che il comandante della brigata di Rafah, Mohammad Shabaneh, e alti esponenti del gruppo terroristico tra cui - secondo fonti arabe - anche il portavoce di Hamas Abu Obeida, si trovassero insieme nel bunker sotto l'Ospedale europeo bombardato ieri sera. Lo riporta Ynet. L'Idf ha preso di mira il tunnel ritenendo che dentro il comando si trovasse Muhammad Sinwar, che ha sostituito il fratello Yahya nella leadership di Hamas dopo il suo assassinio. Ancora non si hanno notizie sul suo destino. Shabana è uno dei comandanti che hanno dato inizio alla guerra. 

Siria, revoca delle sanzioni: ministro degli Esteri vedrà domani in Turchia Rubio e Fidan

Domani in Turchia si terrà un incontro tra il Segretario di Stato americano Marco Rubio, il ministro degli Esteri siriano Asaad al-Shaibani e quello turco Hakan Fidan per discutere dell'impegno annunciato dal presidente Usa Donald Trump a revocare le sanzioni alla Siria. Lo ha annunciato Fidan in una intervista all'emittente Trt Haber prima di una riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato nella provincia meridionale turca di Antalya.

"Domani noi, in qualità di tre ministri degli Esteri - Rubio, al-Shaibani e io - ci riuniremo dopo la riunione della Nato ad Antalya e lavoreremo su come portare avanti i dettagli dell'accordo che i leader hanno definito e concordato", ha detto Fidan.

Media, stallo nei negoziati a Doha. Witkoff incontra le famiglie dei rapiti

I negoziati tra Israele e Hamas in Qatar sono bloccati, riferisce la stampa israeliana. Secondo fonti informate, non si registra alcun progresso sostanziale, nonostante la presenza degli inviati americani Steve Witkoff e Adam Boehler al fianco della delegazione di Gerusalemme, guidata dal vicecapo dello Shin Bet, il cui nome è tenuto segreto. Witkoff ha parlato più volte telefonicamente con il primo ministro Benyamin Netanyahu per convincerlo ad ampliare il mandato negoziale, ma finora senza successo. L'inviato americano sta anche valutando nuove proposte, tra cui un rilascio scaglionato degli ostaggi, nel tentativo di avviare un cessate il fuoco. Secondo Al Jazeera, Witkoff ha incontrato funzionari del Qatar alla presenza delle famiglie degli ostaggi ancora a Gaza. Secondo il report, l'incontro è durato due ore e mezza. 

Msf: "L'assedio israeliano di Gaza è catastrofe umanitaria deliberata"

La proposta degli Stati Uniti e di Israele di controllare gli aiuti a Gaza con il pretesto di facilitarne la distribuzione solleva gravi preoccupazioni di natura umanitaria, etica, legale e di sicurezza. Lo afferma Medici Senza Frontiere (Msf) in una nora sottolineando che condizionare gli aiuti allo sfollamento forzato e al controllo della popolazione è solo un altro strumento della campagna di pulizia etnica della popolazione palestinese attualmente in corso. Msf respinge con fermezza e condanna qualsiasi piano che riduca ulteriormente la disponibilità degli aiuti e li assoggetti agli obiettivi dell'occupazione militare israeliana.

I team di Msf a Gaza stanno assistendo in tempo reale alla creazione delle condizioni per sradicare ogni possibilità di vita per i palestinesi nella Striscia. Il blocco degli aiuti umanitari è una violazione diretta della risoluzione 2720 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede la consegna senza ostacoli degli aiuti umanitari ai civili. Le affermazioni secondo cui gli aiuti sarebbero dirottati da Hamas rimangono non verificate e non giustificano in alcun modo tali misure. In quanto potenza occupante, Israele deve facilitare l'assistenza umanitaria imparziale alla popolazione in estrema necessità.

L'Onu, gli Stati membri dell'Ue e tutti coloro che hanno influenza su Israele devono utilizzare immediatamente la loro leva politica ed economica per fermare la strumentalizzazione degli aiuti. I rifornimenti umanitari, il cibo, il carburante e le medicine devono poter raggiungere la popolazione di Gaza immediatamente. Da quando Israele ha ripreso gli attacchi e il blocco totale degli aiuti il 2 marzo, Gaza è diventata un inferno sulla terra per i palestinesi. La loro sopravvivenza è nelle mani delle autorità israeliane, che negano all'intera popolazione l'accesso al cibo, all'acqua, alle cure mediche e a un riparo. Israele continua la sua campagna di pulizia etnica distruggendo deliberatamente tutto ciò che è necessario per vivere.

Wafa, 25 morti e 125 feriti a Gaza nelle ultime 24 ore

Secondo fonti mediche, almeno  20 palestinesi sono stati uccisi e  altri 125  sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore a causa degli attacchi israeliani. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. 

Qatar, l'emiro Al Thani: "Le relazioni con gli Usa sono ad un livello superiore"

"Penso che dopo la firma di questi documenti raggiungeremo un livello superiore nelle relazioni tra Qatar e Stati Uniti. Quindi volevo solo ringraziarla, signor presidente, per questa visita storica". Lo ha dichiarato l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo la firma di una serie di accordi bilaterali tra cui quello tra Qatar Airways e Boeing.

Suicida sergente israeliano, uccise oltre 12 membri di Hamas il 7 ottobre

Igor Pibenev, sergente israeliano che durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre uccise oltre 12 membri del movimento palestinese, si è tolto la vita ieri notte. La notizia è stata diffusa attraverso i canali social, riportati dal "Times of Israel". 

La moglie Hani Liderman-Pibenev aveva recentemente dedicato un post alle "vittime silenziose del 7 ottobre", riferendosi a chi lotta quotidianamente con il disturbo post-traumatico da stress (Ptsd) e il “senso di colpa del sopravvissuto”. “Se ci sono persone intorno a voi che da quello Shabbat stanno peggiorando, fate di tutto per assicurarvi che ricevano aiuto professionale e cure adeguate – aveva scritto - Non cercate di salvarle da soli”.

Guerra Medioriente, Meloni: "Non abbiamo condiviso le proposte del governo israeliano". VIDEO

Katz a Macron: "Israele non ha bisogno di lezioni di morale"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha reagito duramente alle critiche del presidente francese Emmanuel Macron, scrivendo su X: "Ricordiamo bene cosa è accaduto agli ebrei in Francia quando non potevano difendersi. Il presidente Macron non venga a farci la morale". Katz ha aggiunto che "ci si aspetta da chi si definisce amico di Israele che stia al suo fianco nella guerra contro l'organizzazione terroristica assassina Hamas e l'asse del male iraniano che minaccia di distruggere Israele, invece di cercare di impedirle il diritto all'autodifesa". Secondo lui, "l'Idf opera con un livello di morale senza eguali, in circostanze difficili e complesse, certamente più alto rispetto a quanto fatto dalla Francia nelle sue guerre passate". 

Damasco: "L'incontro Trump-Al Sharaa storico, ora sostegno alla ricostruzione"

Le nuove autorità siriane insediate dopo la caduta del regime di Bashar al Assad hanno definito "storico" l’incontro tenutosi in Arabia Saudita tra il presidente ad interim Ahmed al Sharaa e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo il Ministero degli Esteri siriano, durante la riunione è stata sottolineata "l’importanza di ritirare le sanzioni imposte alla Siria e di supportare il cammino del Paese verso la ripresa e la ricostruzione". Al Shara avrebbe espresso "gratitudine per il sostegno regionale e internazionale, sottolineando il progresso fiducioso della Siria verso il futuro".

L'incontro ha incluso anche discussioni sulla cooperazione bilaterale nella lotta al terrorismo. Il capo della diplomazia siriana, Asaad al Shaibani, ha affermato che è stato affrontato anche il tema della collaborazione per "eliminare l’influenza di attori non statali e gruppi armati che minano la stabilità, incluso Stato Islamico e altre minacce". È prevista inoltre una riunione di follow-up tra il ministro degli Esteri siriano e il segretario di Stato statunitense Marco Rubio "per proseguire la coordinazione bilaterale e avanzare sugli intendimenti raggiunti".

Donald Trump ha dichiarato di voler avviare una "normalizzazione" delle relazioni con le nuove autorità siriane, appena un giorno dopo aver annunciato la revoca delle sanzioni contro Damasco. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha spiegato che Trump ha chiesto ad Al Shara di "aderire agli accordi", "dire ai terroristi stranieri di lasciare la Siria", "espellere i terroristi palestinesi", "aiutare gli Stati Uniti a prevenire il ritorno dello Stato Islamico" e "assumersi la responsabilità dei centri di detenzione dei membri di Stato Islamico nel nordest del "Paese". L’incontro rappresenta la prima riunione ufficiale tra leader siriani e statunitensi in 25 anni e segna una netta inversione nella politica Usa, che fino a dicembre considerava Al Shara – legato ad Hayat Tahrir al Sham – un terrorista con una taglia da dieci milioni di dollari.

Meloni: "L'Italia non richiamerà l'ambasciatore in Israele"

"Sono convinta sulla base delle numerose conversazioni che ho avuto in questi mesi con i leader della Regione, che si possa lavorare a un quadro politico e di sicurezza regionale capace di porre fine al conflitto, aprire la strada a un processo che conduca alla soluzione dei due Stati, e resto convinta che per farlo occorra partire dal piano di ricostruzione proposto dai paresi arabi. E' verso questo obiettivo che il governo continua a impegnarsi, lavorando con i leader della Regione, con i nostri partner europei, con gli Stati Uniti. Lo faremo mantenendo con tutti un dialogo aperto, franco, se necessario anche critico. Ed è esattamente per questo che non è nell'intenzione del governo italiano richiamare l'ambasciatore italiano in Israele". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al premier question time alla Camera, rispondendo all'interrogazione di Angelo Bonelli per Avs sulla crisi a Gaza. 

Meloni: "Netanyahu rispetti il diritto internazionale"

"In questi mesi a più riprese ho sentito il primo ministro Netanyahu, sono state conversazioni spesso difficili in cui ho sempre richiamato l'urgenza di trovare una strada per terminare le ostilità e rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Una richiesta che rinnovo anche oggi, a fronte di una situazione umanitaria a Gaza che non ho difficoltà a definire sempre più drammatica e ingiustificabile". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al premier question time alla Camera, rispondendo al deputato di Avs Angelo Bonelli. 

Meloni: "A Gaza situazione umanitaria ingiustificabile"

"Fin dall'inizio" del conflitto "il governo è stato in prima fila sul piano diplomatico e umanitario", un ruolo "riconosciuto da tutti". Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel premier time alla Camera, rispondendo a una interrogazione di Avs sul conflitto in Medio Oriente e sull'operato del governo israeliano nella Striscia di Gaza. "Non ho difficoltà nel dire che la situazione a Gaza è sempre più ingiustificabile", ha rimarcato la premier. "In questi mesi ho sentito più volte il primo ministro israeliano" Netanyahu, con lui "ci sono state conversazioni anche difficili", ha sottolineato il presidente del Consiglio. "Continueremo a impegnarci per una cessazione permanente delle ostilità", ha osservato la premier. 

Meloni: "Non condividiamo le recenti proposte di Israele"

"Non abbiamo condiviso diverse scelte e non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori, consapevoli come siamo che non è stato Israele a iniziare le ostilità e che c'era un disegno alla base dei disumani attacchi di Hamas e la crudeltà rivolta agli ostaggi". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al premier question time alla Camera, rispondendo al deputato di Avs Angelo Bonelli.

Trump: "Il Qatar ha ordinato aerei da Boeing per 200 miliardi"

Qatar Airways ha ordinato aerei Boeing per 200 miliardi di dollari. Lo ha detto Donald Trump a Doha con il premier Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani. L'amministratore delegato di Boeing, Kelly Ortberg, ha firmato l'accordo per la vendita di 160 aerei alla Qatar Aiways. Stati Uniti e Qatar hanno anche raggiunto un'intesa nel settore della difesa.

Protezione civile di Gaza, 80 persone uccise in raid durante la notte

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che il numero di persone uccise nei bombardamenti israeliani in tutto il territorio palestinese dall'alba di mercoledì è salito a 80, di cui 59 nel nord. Lo ha detto il funzionario della protezione civile Mohammed al-Mughayyir. 

Witkoff e le famiglie degli ostaggi incontreranno funzionari del Qatar

Al Jazeera riferisce che l'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, dovrebbe incontrare alti funzionari del Qatar alla presenza delle famiglie degli ostaggi detenuti a Gaza. Il rapporto non specifica quando è previsto lo svolgimento della riunione. In linea con l'annuncio di ieri in Israele, Al Jazeera riferisce anche che Edan Alexander non parteciperà all'incontro. 

Trump in Medio Oriente: dopo Riad, prossima tappa Doha. VIDEO

Trump: "Il presidente siriano pronto a rapporti con Israele"

Il presidente della Siria appoggia i rapporti con Israele ma ha "molto lavoro da fare". Lo ha detto Donald Trump parlando con i giornalisti sull'Air Force One. Ad una domanda se ritenesse che la Siria si unirà agli accordi di Abramo Trump ha risposto che ritiene che possa accadere e che ne ha espresso l'auspicio ad Al Jolani. "Lui mi ha detto che ha molto lavoro da fare". 

Trump

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Della Valle (M5s): "Domani saremo al valico di Rafah"

"Il rapporto della Ong centro palestinese per i diritti umani documenta in modo irreprensibile le disumane violenze e le torture pratiche dall'esercito israeliano a Gaza in barba a tutte le convenzioni internazionali. Questa corposa documentazione sarà molto utile per i giudici della Corte penale internazionale che stanno indagando sui crimini commessi dal governo Netanyahu e dal suo esercito". Lo scrive Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.     "Per testimoniare la nostra vicinanza al popolo palestinese e per verificare di persona le sofferenze della popolazione privata di aiuti umanitari, cibo e medicine da ormai troppo tempo, domani insieme a molti deputati ed europarlamentari italiani, ci recheremo al valico di Rafah in una missione organizzata dall'Aoi, Arci, Assopace Palestina e dall'Intergruppo per la pace. Ringraziamo la sua Presidente, la deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari per aver promosso questo importante momento di solidarietà che arriva mentre il governo Meloni continua a tacere in modo vergognoso e connivente sugli abusi di Israele", conclude l'eurodeputato.

Merz: "È obbligo di tutti evitare l'emergenza fame a Gaza"

"Siamo al fianco di Israele in modo incrollabile. Speriamo che il negoziato sulla tregua riesca" e "sosteniamo tutti gli sforzi per migliori rifornimenti umanitari a Gaza". Lo ha detto Friedrich Merz a Berlino, parlando per la prima volta come cancelliere al Bundestag. Il cancelliere ha aggiunto che "arrivano notizie su una acuta emergenza della fame a Gaza. È un obbligo umanitario di tutti i partecipanti che si eviti una emergenza fame nella regione".

Trump: "Amici del Qatar da tempo, insieme possiamo portare pace"

"Siamo amici del Qatar da lungo tempo, lavorando insieme possiamo portare la pace". Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. Il presidente è da poco arrivato in Qatar, seconda tappa del suo viaggio in Medio Oriente.

Trump: "Mio viaggio in Medio Oriente è positivo per Israele"

"Questo viaggio è positivo per Israele, è un bene che io abbia i rapporti che ho con questi Paesi, è essenziale. Penso sia molto buono per Israele". Lo ha detto Donald Trump rispondendo a chi gli chiedeva se il viaggio in Medio Oriente estromettesse Israele.

Ufficio Netanyahu: "Macron si schiera con i terroristi"

"Il presidente francese Emmanuel Macron ha nuovamente scelto di schierarsi al fianco di un'organizzazione terroristica islamista e assassina, facendo eco alla sua propaganda menzognera e accusando Israele con infami calunnie. Invece di sostenere il campo democratico occidentale nella sua lotta contro le organizzazioni terroristiche islamiste e di chiedere il rilascio degli ostaggi, Macron ancora una volta chiede a Israele di arrendersi e di premiare il terrorismo. Israele non si fermerà né si arrenderà". Lo afferma l'ufficio di Netanyahu, dopo che ieri Macron ha definito "una vergogna" quello che fa il governo israeliano a Gaza.

Mo, media: Trump arrivato in Qatar, seconda tappa tour nel Golfo

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato in Qatar, seconda tappa del suo tour di tre giorni nel Golfo. Lo riporta l'Afp. Il tycoon è atterrato all'aeroporto internazionale Hamad di Doha, mentre le relazioni tra i due governi sono al centro dell'attenzione a causa dell'offerta del Qatar a Trump di un aereo di lusso da 400 milioni di dollari, che dovrebbe prendere il posto dell'Air Force One.

Medioriente, lungo colloquio Netanyahu con Witkoff e col team negoziale

"Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha appena concluso una serie di lunghe conversazioni (telefoniche) con l'inviato speciale del Presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e con la squadra negoziale incaricata della questione degli ostaggi". Lo fa sapere l'ufficio del premier israeliano. Witkoff è a Doha, dove arriva Donald Trump e dove sono in corso negoziati con la delegazione israeliana e Hamas. 

Iran respinge le accuse di Trump di creare insicurezza regione

"Il presidente Donald Trump cerca di presentare l'Iran come una fonte di insicurezza nella regione, mentre bisognerebbe chiedersi: chi ha ucciso 60.000 persone a Gaza? Siamo noi dietro l'insicurezza?" Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in risposta alla dichiarazione di Trump rilasciata martedì a Riad, in cui ha definito l'Iran "la forza più distruttiva" in Medio Oriente, incolpando Teheran per l'instabilità nella regione.

Sos Villaggi dei bambini: "Subito il cessate il fuoco in Palestina"

"Il 15 maggio si celebra il Giorno della Nakba ("la Catastrofe"), in memoria dello sfollamento forzato di oltre 800.000 palestinesi avvenuto nel 1948. I recenti annunci di Israele di intensificare le operazioni militari e occupare la Striscia di Gaza stanno ulteriormente aggravando la situazione della popolazione, bambini in primis. Chiediamo il cessate il fuoco, l'ingresso degli aiuti umanitari e dei beni primari di sussistenza per la popolazione di Gaza. Aderiamo e vi invitiamo a partecipare al presidio davanti alla Farnesina a Roma". Lo afferma in una nota Sos Villaggi dei bambini , l'associazione impegnata affinché i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, realizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente.

Media: "Un morto in un attacco israeliano con drone in Libano"

Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che una persona è stata uccisa questa mattina in un attacco israeliano con un drone. Lo afferma l'Agenzia Nazionale di Stampa Libanese (Nna) citata da Al Jazeera.    Secondo l'agenzia, "le forze israeliane hanno effettuato un attacco con drone" contro un veicolo nel distretto di Nabatieh, nel sud del Libano.

Oms: a Gaza da blocco aiuti 57 bimbi morti per malnutrizione

A Gaza i bambini muoiono per le bombe, ma anche per la malnutrizione. Secondo l' 'Organizzazione Mondiale della Sanità, dall'inizio del blocco degli aiuti umanitari il 2 marzo, almeno 57 bambini sono morti a causa degli effetti della malnutrizione. E  la mancanza di nutrimento adeguato, tra zero e cinque anni, se non uccide causa l'arresto della crescita, ostacola lo sviluppo fisico e mentale, aumenta il rischio di contrarre malattie mortali, l'atrofia muscolare fino all'incapacità di muoversi. Danni che persistono negli anni. L'Oms spiega che, nella maggior parte dei casi, la malnutrizione colpisce lentamente e silenziosamente, rallentando lo sviluppo fisico e intellettivo del bambino, provocando ritardi permanenti e infine erodendo la capacità dell'organismo di reagire alle infezioni e alle malattie. E la mancanza di acqua potabile e servizi igienici, oltre all'assistenza sanitaria ormai inesistente a Gaza favoriscono le infezioni. Dunque, dietro la morte di un bambino per dissenteria o polmonite c'è spesso una storia di malnutrizione.    Dopo diciannove mesi di conflitto, l'intera popolazione di Gaza, circa 2,1 milioni di persone, sta affrontando "un rischio critico di carestia", con il 22% della popolazione che presto si troverà in una situazione "catastrofica", avverte l'Onu. Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms per i Territori Palestinesi Occupati, ha descritto la situazione come "una delle peggiori crisi alimentari del mondo" e ha riferito di aver visto bambini che sembrano anni più giovani della loro età. "Se la situazione persiste, si prevede che quasi 71.000 bambini di età inferiore ai cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta nei prossimi 11 mesi", ha avvertito, aggiungendo che anche quasi 17.000 donne incinte e in allattamento sono a rischio. "Sappiamo tutti - ha sottolineato - che le conseguenze a lungo termine della malnutrizione possono durare tutta la vita: arresto della crescita e dello sviluppo cognitivo, problemi di salute" che segnato il futuro di questi bambini.

Papa: Chiesa non si stancherà mai di dire 'tacciano le armi'

"La Chiesa non si stancherà di ripetere: tacciano le armi". Lo ha detto il Papa nell'udienza alle Chiese orientali che celebrano il loro Giubileo. "E vorrei ringraziare Dio per quanti nel silenzio, nella preghiera, nell'offerta cuciono trame di pace; e i cristiani, orientali e latini, che, specialmente in Medio Oriente, perseverano e resistono nelle loro terre, più forti della tentazione di abbandonarle. Ai cristiani va data la possibilità, non solo a parole, di rimanere nelle loro terre con tutti i diritti necessari per un'esistenza sicura. Vi prego, ci si impegni per questo!", ha concluso il Papa.

Il Papa: "Per la pace dico ai responsabili, 'negoziamo'"

"Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace. I popoli vogliono la pace e io, col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo!". Lo dice il Papa nell'udienza alle Chiese orientali. "La guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere, perché non risolvono i problemi ma li aumentano; perché passerà alla storia chi seminerà pace, non chi mieterà vittime; perché gli altri non sono anzitutto nemici, ma esseri umani: non cattivi da odiare, ma persone con cui parlare. Rifuggiamo le visioni manichee tipiche delle narrazioni violente, che dividono il mondo in buoni e cattivi".

Il Papa: "Quanta violenza, la pace non è sopraffazione"

Il Papa, nel discorso alle Chiese orientali, ricorda: "Chi più di voi, che conoscete da vicino gli orrori della guerra, tanto che Papa Francesco chiamò le vostre Chiese 'martiriali'? È vero: dalla Terra Santa all'Ucraina, dal Libano alla Siria, dal Medio Oriente al Tigray e al Caucaso, quanta violenza! E su tutto questo orrore, sui massacri di tante giovani vite, che dovrebbero provocare sdegno, perché, in nome della conquista militare, a morire sono le persone, si staglia un appello: non tanto quello del Papa, ma di Cristo, che ripete: 'Pace a voi!'". "La pace di Cristo non è il silenzio tombale dopo il conflitto, non è il risultato della sopraffazione, ma è un dono che guarda alle persone e ne riattiva la vita. Preghiamo per questa pace, che è riconciliazione, perdono, coraggio di voltare pagina e ricominciare", sottolinea il Papa.

Berlino: "Non c'è obbligo di esaudire ogni desiderio di Israele"

"La ragion di Stato non significa avere l'obbligo di esaudire ogni desiderio di Israele": così si è espresso il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul nell'intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) facendo riferimento al rapporto tra Israele e la Germania e alla nota formula di Angela Merkel che aveva affermato che l'esistenza dello Stato d'Israele costituisce una "ragion di Stato" per la Germania.  Wadephul ha ammesso di essere stato "sollevato da alcune preoccupazioni quando viene rimarcato che la Striscia di Gaza appartiene ai palestinesi, che non devono lasciarla contro la loro volontà e che l'esercito israeliano lascerà nuovamente l'area una volta terminati i combattimenti contro Hamas". Ma ha anche aggiunto che intende verificare concretamente questa disponibilità, in particolare su alcune questioni: "come raggiungere finalmente i negoziati tra Israele e i palestinesi e come assicurare i rifornimenti alla popolazione della Striscia di Gaza. Ma anche come soddisfare i legittimi interessi di sicurezza di Israele. Perché da Gaza non deve mai più partire il terrorismo".

Erdogan: "Revoca sanzioni Usa a Siria di importanza storica"

Il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che la decisione di revocare le sanzioni contro la Siria, da parte del presidente americano Donald Trump, ha "un'importanza storica" e che Ankara continuerà a sostenere Damasco nella lotta al terrorismo, particolarmente contro l'Isis. Lo riferisce Anadolu, citando un colloquio on-line tra Erdogan, Trump, l'autoproclamato presidente siriano Ahmed al-Sharaa e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Secondo il presidente turco, la decisione di Trump di revocare le sanzioni alla Siria potrebbe rappresentare uno stimolo per gli investimenti verso Damasco e "sarà d'esempio anche per gli altri Paesi che hanno imposto sanzioni". La Turchia sostiene una Siria "stabile, ricca" e che non rappresenti minacce per i Paesi vicini, ha aggiunto il leader turco.

Al Jazeera: "Bilancio dei raid su Gaza sale a 65 morti"

È salito ad almeno 65 morti il bilancio degli attacchi israeliani a Gaza dalle prime ore di questa mattina. Lo scrive Al Jazeera che cita fonti mediche della Striscia.

Colloquio online tra Trump, Erdogan, Jolani e Bin Salman

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha partecipato a un colloquio online con l'omologo statunitense Donald Trump, il siriano Ahmed al-Sharaa (Jolani) e il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman. Lo riferisce Anadolu.    Trump si trova da ieri a Riad e oggi ha avuto un incontro con al-Sharaa, all'indomani dell'annuncio del tycoon della revoca delle sanzioni statunitense contro la Siria.

Media: "22 bambini uccisi in raid israeliani stanotte a Gaza"

Almeno 22 bambini sono stati uccisi a Gaza nella notte tra ieri e oggi in una serie di attacchi aerei israeliani contro abitazioni nel nord della Striscia di Gaza. Lo affermano gli ospedali della Striscia citati dall'Ap sul proprio sito web.

In corso l'incontro tra Trump e il presidente siriano

E' in corso a Riad un incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente siriano Ahmed al-Sharaa (Jolani), all'indomani dell'annuncio del tycoon della revoca delle sanzioni contro il Paese devastato dalla guerra. Lo ha riferito un funzionario statunitense all'Afp.

Iran: "Con gli Usa non discutiamo di uno stop al nostro nucleare"

Il ministro degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha affermato che l'interruzione del programma nucleare dell'Iran non è un tema oggetto di discussione nei colloqui in corso con gli Usa. "Il nostro programma nucleare andrà avanti sicuramente con serietà", ha affermato Baghaei, come riferisce Irna, aggiungendo che l'obiettivo dell'Iran nei negoziati è mantenere le posizioni raggiunte da Teheran e porre fine alle sanzioni.

Pasdaran: "Iran pronto a ogni scenario di fronte a minacce Usa"

"L'Iran è pronto a qualsiasi scenario in presenza delle minacce statunitensi". Lo ha dichiarato il comandante delle Guardie della rivoluzione iraniane Hossein Salami, promettendo che "i nemici saranno totalmente umiliati" in uno scontro con l'Iran, in risposta alle minacce degli Stati Uniti di un possibile attacco se i colloqui nucleari in corso tra i due Paesi non dovessero portare a nulla.    "Gli americani affrontano un esercito decaduto ed esausto, leader politici assediati e impotenti e una serie schiacciante di crisi e sfide", ha aggiunto, citato da Tasnim. "Conosciamo perfettamente il nemico e ne monitoriamo i movimenti. Anche ora, mentre i contatti politici e i negoziati sono in corso, manteniamo la nostra posizione con fermezza, e chiunque osi affrontare l'Iran sarà annientato".

L'Iran venerdì incontrerà Gb, Francia e Germania sul nucleare

L'Iran terrà venerdì a Istanbul colloqui sul suo programma nucleare con le controparti europee dell'accordo internazionale del 2015: Gran Bretagna, Francia e Germania. Lo scrive l'agenzia Mehr.     Nei colloqui, inizialmente previsti per il 2 maggio ma rinviati, le due parti cercheranno una posizione in vista del quinto round di negoziati tra Stati Uniti e Iran, previsto nei prossimi giorni, dopo il quarto round tenutosi domenica scorsa a Muscat, capitale dell'Oman. Secondo i media turchi e iraniani, parteciperanno all'incontro vice ministri dell'Iran e dei tre Paesi europei, firmatari dell'accordo sul nucleare iraniano del 2015, noto come Jcpoa.    Secondo quanto riferisce Mehr, l'incontro di venerdì si terrà prima di un quinto giro di colloqui tra Usa e Iran, atteso per i prossimi giorni.

Idf ordina evacuare porti dello Yemen gestiti dagli Houthi

Le forze armate israeliane (Idf) hanno diramato un avviso ai civili di sgomberare i porti dello Yemen gestiti dai ribelli filoiraniani Houthi: una prassi che anticipa raid militari israeliani. Questa mattina Israele afferma di aver intercettato un missile lanciato dal territorio yemenita. "Visto che il regime terroristico Houthi utilizza i porti marittimi per le sue attività terroristiche, invitiamo coloro che si trovano in questi porti a evacuare e a tenersi lontani fino a nuovo avviso", ha scritto il portavoce in arabo dell'esercito israeliano Avichay Adraee su X, allertando i porti yemeniti di Ras Issa, Hodeida e Salif.

Al Jazeera: almeno 56 i morti nei raid di Israele su Gaza

Almeno 56 palestinesi morti sono il bilancio provvisorio degli attacchi notturni compiuti dalle forze israeliane sulla Striscia di Gaza: attacchi che continuano questa mattina. Lo scrive Al Jazeera. Secondo l'emittente qatarina, almeno 50 persone sono morte nei raid prima dell'alba sul nord della Striscia, in particolare sulla città e il campo profughi di Jabalia. Gli altri sono nel sud della Striscia, in particolare a Khan Yunis. Ieri sera l'Idf ha ordinato l'evacuazione immediata dei civili del nord della Striscia dopo il lancio su Israele di alcuni razzi, partiti da quell'area.

Medioriente, Trump in Arabia Saudita: “A Riad aggiunti 1.000 miliardi di investimenti”

Al forum d'investimenti Usa-Arabia Saudita a Riad, il presidente Usa  Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti stanno aggiungendo oltre  1.000 miliardi di dollari in investimenti grazie al suo viaggio nel  Golfo, citando accordi commerciali miliardari con grandi aziende  americane. “Con questo viaggio, stiamo aggiungendo oltre 1.000 miliardi  di dollari in più in termini di investimenti nel nostro Paese e di  acquisto dei nostri prodotti", ha dichiarato. Trump ha poi espresso il  suo “fervido desiderio” che l’Arabia Saudita “si unisca presto agli  Accordi di Abramo”, l’intesa del 2020 che ha stabilito le relazioni  diplomatiche tra Israele, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein. LEGGI L'ARTICOLO

Terremoto di magnitudo 5.9 nell'Egeo al largo di Creta, scossa avvertita anche in Israele

Una scossa di terremoto di magnitudo 5.9 è stata registrata all'1:51 ora locale (00:51 in Italia) nel Mar Egeo meridionale, al largo dell'isola greca di Creta.    Il sisma è stato chiaramente avvertito anche in tutto Israele, da nord a sud: a Tel Aviv, Gerusalemme, Haifa. Come pure in Giordania, Libano ed Egitto, riporta la tv pubblica Kan.    Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il terremoto ha avuto ipocentro a 84 km di profondità ed epicentro davanti l'isola di Caso.    Al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose.

Israele: intercettato un missile lanciato dallo Yemen

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano oggi di aver intercettato un missile Houthi lanciato dallo Yemen contro lo Stato ebraico.

Al Jazeera: altre 6 persone uccise stanotte in Striscia di Gaza

L'emittente araba Al Jazeera afferma che è salito ad almeno 45 morti e decine di feriti il bilancio dei raid israeliani che stanotte hanno colpito Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. E altre sei persone sarebbero morte dalla mezzanotte scorsa in attacchi dello Stato ebraico sull'enclave palestinese, sempre secondo Al Jazeera. Ieri sera le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ordinato l'immediata evacuazione di alcune zone settentrionali della Striscia di Gaza, preannunciando un'operazione militare. 

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