Medioriente, Trump in Arabia Saudita: “A Riad aggiunti 1.000 miliardi di investimenti”

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In Arabia Saudita Trump ha confermato l’impegno dell’Arabia Saudita "ad investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti, costruendo legami economici destinati a durare per le generazioni future”. Tra gli annunci, anche il fatto che il segretario di Stato Marco Rubio sarà in Turchia per i colloqui sulla pace in Ucraina. Si tratta del primo importante viaggio diplomatico all'estero del secondo mandato del presidente statunitense

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Al forum d'investimenti Usa-Arabia Saudita a Riad, il presidente Usa Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti stanno aggiungendo oltre 1.000 miliardi di dollari in investimenti grazie al suo viaggio nel Golfo, citando accordi commerciali miliardari con grandi aziende americane. “Con questo viaggio, stiamo aggiungendo oltre 1.000 miliardi di dollari in più in termini di investimenti nel nostro Paese e di acquisto dei nostri prodotti", ha dichiarato. Trump ha poi espresso il suo “fervido desiderio” che l’Arabia Saudita “si unisca presto agli Accordi di Abramo”, l’intesa del 2020 che ha stabilito le relazioni diplomatiche tra Israele, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein.

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Trump: “Da Riad impegno ad investire 600 miliardi”

 

In Arabia Saudita Trump ha anche confermato l’impegno dell’Arabia Saudita "ad investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti, costruendo legami economici destinati a durare per le generazioni future". Lo ha reso noto la Casa Bianca in una nota. "I primi accordi previsti dall'annuncio rafforzano la nostra sicurezza energetica, l'industria della difesa, la leadership tecnologica e l'accesso alle infrastrutture globali e ai minerali essenziali. Gli accordi celebrati oggi sono storici e trasformativi per entrambi i Paesi e rappresentano una nuova era d'oro per la partnership tra Stati Uniti e Arabia Saudita”, si legge nella nota. Gli accordi riguardano vari settori, tra cui energia, difesa, tecnologia e minerali essenziali e sanità.

 

Casa Bianca: accordo da 142 miliardi per armi Usa

Tra gli accordi firmati a Riad tra Usa e Arabia Saudita, anche "il più grande accordo di vendita per la difesa della storia, del valore di quasi 142 miliardi di dollari, che fornisce all'Arabia Saudita attrezzature e servizi bellici all'avanguardia da oltre una dozzina di aziende statunitensi del settore". Lo ha riferito la Casa Bianca, sottolineando che si tratta di una conferma "del nostro impegno a rafforzare la partnership in materia di difesa e sicurezza".

 

Trump: “Possiamo raggiungere la pace in Medio Oriente”

 

Nel corso del suo intervento, il presidente Usa ha anche affermato che “dopo tanti decenni di conflitto, finalmente è alla nostra portata raggiungere quel futuro che le generazioni prima di noi potevano solo sognare: una terra di pace, sicurezza, armonia, opportunità, innovazione e successi proprio qui in Medio Oriente". Le sue parole sono riportate negli estratti del discorso diffusi dalla Casa Bianca. Sulla situazione a Gaza, ha riferito: "La gente di Gaza merita un futuro migliore”. "Riporteremo a casa altri ostaggi a Gaza", ha poi promesso incassando un grande applauso.

 

“Iran decida, la nostra offerta non dura per sempre”

 

Gli Stati Uniti, ha poi spiegato facendo riferimento a un’altra priorità della sua politica estera, intendono offrire all’Iran “una strada migliore verso il futuro”. “Sono qui oggi non solo per condannare le scelte passate dei leader iraniani, ma per offrire loro un percorso nuovo e migliore verso un futuro molto più promettente”, ha sottolineato. “Voglio un accordo con l’Iran ma diversamente non avremo altra scelta che infliggere la massima pressione, portando a zero l’export del petrolio iraniano. Ora spetta a Teheran decidere ma la nostra offerta non durera’ per sempre”. ha spiegato il presidente Usa riscuotendo un lungo applauso quando ha promesso che l’Iran “non avra’ mai l’arma nucleare”.

 

Guerra in Ucraina, Trump: “Da colloqui in Turchia mi aspetto buoni risultati"

 

Tra gli annunci del suo intervento, anche il fatto che il segretario di Stato Marco Rubio sarà in Turchia per i colloqui sulla pace in Ucraina. Trump ha dichiarato di aspettarsi “buoni risultati" dalle trattative di giovedì. "L'Occidente non si faccia trascinare in una guerra infinita in Europa", ha aggiunto.  

 

“Accordi per Amazon, Oracle e altre big Usa”

 

Donald Trump ha inoltre annunciato che ci saranno accordi con Amazon, Oracle e altre grandi compagnie Usa. Il presidente Usa ha poi tirato una frecciatina ad Apple per non aver partecipato al Business Forum a Riad. "Tim Cook non c'è, ma tu sì", ha detto elogiando Jensen Huang, amministratore delegato di Nvidia.

L'agenda di Trump a Riad

Quella di oggi è una giornata fitta di appuntamenti per Trump. Dopo una prima tappa al palazzo reale saudita dal principe bin Salman, il presidente statunitense ha partecipato, accompagnato da Elon Musk, al Saudi-Us Investmemt Forum. Un'occasione per stringere accordi e alla quale sono presenti anche big della Silicon Valley e di Wall Street come il fondatore di Meta Mark Zuckerberg, il guru di Nvidia Sam Altman e il numero uno di BlacRok Larry Fink. La giornata, secondo il programma ufficiale, si chiuderà con una cena di Stato con i membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo al quale partecipano Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti. Ma non è escluso che nel corso della visita a Riad Trump possa incontrare il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, il presidente libanese Joseph Aoun e il presidente siriano Ahmed al-Sharaa.

Domani Trump sarà in Qatar

Il tycoon partirà domani alla volta di Doha e di Abu Dhabi. La grande incognita del viaggio di Trump riguarda la possibile tappa a Istanbul per l'eventuale faccia a faccia Putin-Zelensky che, con la mediazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, potrebbe rappresentare una svolta sul fronte della guerra ucraina. 

L'ex ostaggio Alexander non andrà a Doha per incontrare Trump

All'indomani del rilascio, da parte di Hamas, dell'ostaggio israelo-americano Edan Alexander dopo 584 giorni, la famiglia del soldato delle Idf ha annunciato che "non andrà in Qatar per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump", il quale domani sarà a Doha per la seconda tappa del suo viaggio diplomatico. Le condizioni mediche di Alexander "richiedono riposo", ha specificato la famiglia, e per questo "incontrerà Trump negli Stati Uniti in un secondo momento", ma parlerà con lui nel corso della giornata. Ieri erano state diffuse informazioni riguardo alcuni colloqui per far volare Alexander in Qatar su richiesta di Trump, dove avrebbe ringraziato personalmente il presidente e l'emiro del Qatar per le azioni che hanno permesso di liberarlo dalla prigionia. Diverse indiscrezioni dei media locali hanno riferito di una certa irritazione da parte delle autorità israeliane per il possibile viaggio in Qatar dell'ostaggio liberato fortemente voluto dall'amministrazione americana, nonostante le condizioni del giovane e soprattutto perché si tratta di un soldato dell'Idf che risponde a regole e protocolli militari israeliani. Idan Alexander è attualmente ricoverato per tutti i controlli medici all'ospedale Ichilov di Tel Aviv. 

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