Guerra Ucraina Russia, Marina Kiev: "Nel 2024 abbattuti più di 37.000 droni russi"

Le perdite di velivoli senza pilota della Russia includono 35.670 droni Fpv, 1.140 droni d'attacco, 192 droni operativi e tattici e 164 droni kamikaze Shahed-136/131. Inoltre, nel corso dell'anno le forze navali ucraine hanno distrutto cinque navi e 458 imbarcazioni nemiche. Per Zelensky lo "stop del gas rappresenta una delle più grandi sconfitte di Mosca". Festeggiando i suoi 25 anni al potere, Putin si è detto orgoglioso "di ciò che è stato fatto"

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"Quando Putin ottenne il potere in Russia più di 25 anni fa, il transito annuale di gas attraverso l'Ucraina verso l'Europa era di oltre 130 miliardi di metri cubi. Oggi, il transito di gas russo è pari a 0. Questa è una delle più grandi sconfitte di Mosca", ha scritto Zelensky in un post sui social media. Festeggiando i suoi 25 anni al potere, Putin si è detto orgoglioso "di ciò che è stato fatto". 

Le forze armate ucraine hanno rivendicato l'abbattimento di un elicottero dell'aeronautica russa da parte di un drone navale, parlando di un "attacco storico", senza precedenti, avvenuto sul Mar Nero. Da ieri Bulgaria e Romania entrano a pieno titolo nell'area Schengen. Il Canada assume la presidenza del G7.


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Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Mentre la guerra in Ucraina procede  - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI


Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari

Dopo  54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? COSA CAMBIA


Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace

Tra poco il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO


Zelensky: "Imprevedibile Trump potrebbe porre fine alla guerra"

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald ''Trump è imprevedibile'' e anche per questo ''potrebbe contribuire a porre fine alla guerra'' in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. ''E' molto forte e imprevedibile, e mi piacerebbe davvero vedere l'imprevedibilità del presidente Trump applicata alla Russia. Credo che voglia davvero porre fine alla guerra", ha detto il presidente ucraino. ''Trump può essere decisivo in questa guerra. Ci può aiutare a fermare Putin'', ha sottolineato Zelensky.

Ucraina, Kiev conferma lo stop al transito del gas russo dall'1 gennaio 2025

I dati dell'operatore del gasdotto ucraino Ogtsu confermano che le consegne attraverso l'unico punto di ingresso per il gas russo nel Paese scenderanno a zero con la conclusione del contratto di transito chiave tra i due Paesi. Ue: "Pronti ad affrontare la situazione". Intato ad Amsterdam per la prima volta da oltre un anno, i prezzi europei del gas naturale hanno superato i 50 euro per Megawattora. LEGGI L'ARTICOLO


Russia, discorso di fine anno di Putin: "Orgoglioso di quanto fatto"

Il presidente russo ha elogiato i  risultati ottenuti sotto il suo governo nel giorno che coincide con i 25  anni dal suo arrivo al potere dopo Eltsin. LEGGI L'ARTICOLO


Stop di Gazprom al gas per l'Ucraina, Arera: "Nessun rischio per l'Italia"

Per il presidente di Arera Besseghini "il sistema si era già preparato a questa ulteriore interruzione che era annunciata da tempo". E il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin rassicura sulle "scorte adeguate". LEGGI QUI

Ue conferma: non ci sono problemi di approvvigionamento gas

La Commissione Ue e gli Stati membri confermano che non ci sono preoccupazioni per l'approvvigionamento di gas nel nuovo anno dopo la fine dell'accordo di transito del gas russo attraverso l'Ucraina il 31 dicembre 2024. E' quanto dichiara l'esecutivo comunitario in una nota, dopo una riunione straordinaria oggi del gruppo di coordinamento sul gas ('Gas coordination group') in cui la Commissione e gli Stati membri dell'Europa centrale e orientale hanno fatto il punto della situazione. Lo scambio, spiega il Berlaymont, ha permesso di confermare che, grazie all'efficiente lavoro preparatorio e al coordinamento nella regione e oltre, non vi sono problemi di sicurezza dell'approvvigionamento. Le forniture di gas sono state garantite tramite rotte alternative (Germania, Italia) e tramite prelievi dagli stoccaggi. L'infrastruttura europea del gas è flessibile per accogliere gas di origine non russa, in linea con gli obiettivi RwPowerEu, spiega. È stata inoltre rafforzata con nuove significative capacità di importazione di Gnl dal 2022. I livelli di stoccaggio al 72 percento sono leggermente superiori alla media (69 percento) per questo periodo dell'anno. La Commissione mantiene un monitoraggio e una comunicazione regolari con gli Stati membri e i partecipanti al mercato per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento agli Stati membri più colpiti ed evitare speculazioni.

Kiev: "illusione" negoziati dopo insediamento Trump

L'Ucraina non avvierà negoziati di pace con la Russia dopo l'arrivo al potere di Donald Trump negli Stati Uniti, poiché Mosca non ha ancora pagato un "prezzo sufficientemente alto" per la guerra, ha affermato Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell'ufficio presidente dell'Ucraina. "Si parla tanto di trattative, ma questa è un'illusione. Non può esserci alcun processo di negoziazione perché la Russia non è stata costretta a pagare un prezzo sufficientemente alto per questa guerra", ha detto Podolyak alla Bbc. Il consigliere di Volodymyr Zelensky ha anche osservato che Kiev considera le garanzie di sicurezza degli Stati Uniti come l'unica condizione per porre fine alla guerra.

Kiev, raid di precisione su posto comando russo a Kursk

Le forze armate ucraine hanno condotto un raid aereo di precisione su un comando dell'esercito russo nell'area di Maryino, nella regione di Kursk. Lo rende noto lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino spiegando che sono state prese tutte le misure necessarie per ridurre i danni alla popolazione civile.

''Questi raid aerei hanno principalmente lo scopo di indebolire la capacità e il desiderio della Federazione russa di compiere atti terroristici contro la popolazione civile ucraina innocente'', si legge in un post su Facebook dell'esercito di Kiev.

Zelensky: "La situazione più difficile a Pokrovsk e Kurakhove"

La situazione più difficile sul fronte è ora nelle direzioni di Pokrovsk e Kurakhove. Nella zona di Kursk, le unità ucraine respingono ogni giorno oltre 30 attacchi russi. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla nazione, riporta Ukrinform. "Un rapporto del comandante in capo Syrskyi sulla situazione sul fronte e nelle zone del raid di Kursk segnala che sia il 31 dicembre che il 1° gennaio ci sono stati continui assalti russi nella regione di Donetsk. La maggior parte di essi nell'ultimo giorno - nell'asse di Pokrovsk, nell'asse di Kurakhove, con feroci combattimenti nelle direzioni di Lyman e Vremivka. Abbiamo discusso della difesa della regione di Kherson. Nella regione di Kursk, le nostre unità continuano a difendere le loro posizioni nonostante più di 30 attacchi russi al giorno", ha detto Zelensky. "Parlando delle ultime battaglie di questi giorni, vorrei elogiare la 24esima e la 100esima brigata meccanizzata separata, che hanno respinto uno dei brutali assalti russi la notte di Capodanno, così come la 59esima brigata separata di fanteria motorizzata e la 68esima brigata separata di chasseur, che stanno difendendo Pokrovsk, la 79esima brigata delle truppe d'assalto aviotrasportate, che si sta comportando in modo estremamente attivo. Ottimo lavoro, soldati! Grazie a tutti!" ha detto il presidente.  Come ha riferito Ukrinform in precedenza, facendo riferimento allo Stato Maggiore, nell'ultima giornata si sono verificati 140 scontri in combattimento, 38 dei quali sono stati segnalati in direzione di Pokrovsk. 

Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. DI COSA SI TRATTA


Ungheria, 'non intendiamo staccarci dal gas russo'

Il governo ungherese ha affermato di non essere preoccupato per lo stop del transito del gas russo in Ucraina, sottolineando che le forniture passano già quasi interamente attraverso il Turkstream, il gasdotto che passa attraverso Mar Nero, Turchia, poi Bulgaria e Serbia. "L'Ungheria non intende affatto staccarsi dal gas russo, perché attualmente non abbiamo alternative più vantaggiose, anzi, acquistiamo quantità ulteriori con prezzi a buon mercato", ha detto il ministro degli Esteri Peter Szijjarto. Alcuni esperti in Ungheria non sostengono tuttavia le affermazioni dell'esecutivo di Viktor Orban: il governo mantiene segreti i contratti relativi - compreso il costo - delle forniture di gas russo ma calcoli di commercio estero mostrerebbero, secondo gli analisti, che i prezzi pagati dall'Ungheria a Gazprom sono vicini a quelli della borsa del gas Ttf di Amsterdam. "Il gas russo non è a più buon mercato di altre fonti, così non si vedono vantaggi particolari dal punto di vista economico", ha affermato l'istituto economico Gkf in uno studio pubblicato recentemente.

Lituania: 'Costruiremo centrali elettriche con Riga e Tallinn'

La Lituania intende sondare la possibilità di costruire una o più centrali elettriche congiuntamente alla Lettonia e all'Estonia. Lo ha comunicato oggi il ministro dell'Energia lituano, Zygimantas Vaiciunas, durante un incontro con i giornalisti. "Per il momento non posso fornire maggiori dettagli sugli aspetti tecnologici delle centrali e la loro possibile posizione. Per poterlo fare, dobbiamo prima discutere con i nostri partner lettoni ed estoni - ha dichiarato Vaiciunas -. Proporremo questa opzione regionale perché la Lettonia e l'Estonia sono nostri partner nel mercato comune dell'elettricità e una soluzione di questo tipo ci pare la più razionale".

Siria, Zelensky: pronti a ristabilire relazioni con Damasco

L'Ucraina si  sta "preparando a riprendere le relazioni diplomatiche con la Siria e la  cooperazione nelle organizzazioni internazionali". Lo ha affermato il  presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver ascoltato il rapporto  della visita in Siria compiuto nei giorni scorsi dal ministro degli  Esteri, Andrii Sybiha.

Kiev, 'il 2024 l'anno più nero per l'esercito russo'

Oltre 430.000 soldati russi uccisi o feriti, oltre 3.600 carri armati distrutti o danneggiati e quasi 9.000 veicoli corazzati da combattimento distrutti o danneggiati: sono questi alcuni dei risultati principali messi a segno nel 2024 dall'esercito ucraino nella guerra contro la Russia, che il mese prossimo vedrà il suo terzo anniversario. Mosca, ha annunciato oggi il ministero della Difesa ucraino, l'anno scorso ha subito le più alte perdite in termini di uomini ed equipaggiamenti dall'inizio della sua invasione il 24 febbraio del 2022. Le perdite russe nel 2024, riporta infatti Ukrinform, hanno superato quelle del 2022 e del 2023 messe insieme. Nel corso dell'anno, le forze ucraine hanno neutralizzato 430.790 militari russi (tra morti e feriti), pari a quasi 36 divisioni motorizzate. Le perdite mensili più significative in termini di uomini si sono verificate il mese scorso, quando 48.670 soldati sono stati uccisi o feriti, un record dall'inizio della guerra. Oltre alle perdite di personale, nel 2024 la Russia ha subito una distruzione di equipaggiamenti militari senza precedenti. Le forze ucraine hanno distrutto e danneggiato 3.689 carri armati nemici, pari a 119 battaglioni di carri armati. Le perdite mensili più elevate di tank russi sono state registrate lo scorso maggio, con 428 mezzi eliminati. Altrettanto pesante, il bilancio dei veicoli corazzati da combattimento distrutti o danneggiati, con un totale di 8.956 mezzi. Lo scorso ottobre ha segnato il picco di queste perdite, con 923 veicoli distrutti o danneggiati in un solo mese. Nel 2024 le forze ucraine hanno anche distrutto 13.050 sistemi di artiglieria russi, sufficienti per equipaggiare 725 divisioni di artiglieria, di cui 1.520 nel solo mese di luglio; oltre a 313 sistemi di razzi a lancio multiplo; 407 sistemi di difesa aerea e 21.345 veicoli di vario tipo. 

Zelensky, 'aiuteremo la Siria con il grano'

"L'Ucraina contribuirà agli sforzi per stabilizzare la Siria. Istituiremo il programma 'Grain from Ukraine' ('Grano dall'Ucraina') per collaborare con l'amministrazione siriana e con tutti i partner pronti a dare il loro sostegno. Comunicheremo con gli europei e gli americani per garantire un sostegno il più forte possibile. Più stabilità in Medio Oriente significa più pace e commercio per tutti i partner": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un incontro tenuto oggi con i suoi ministri degli Esteri e della Politica Agraria.

Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

L'arma  è stata utilizzata dalla  Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad  oltre mille giorni  dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato  Vladimir Putin,  confermando come il missile sarebbe stato testato  nuovamente in  combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la  produzione in  serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe  missilistiche  russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire  "in tutto il  territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato  che l'emergere  dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio  ridurrà al minimo la  necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le  caratteristiche tecniche  di queste armi e come possono cambiare il  conflitto. DI COSA SI TRATTA

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