
Secondo l'emittente ci sarebbe pieno consenso nell'establishment della sicurezza israeliana sulla necessità di questo attacco agli Houthi, che si sono assunti la responsabilità dei continui attacchi contro Israele. Intanto il ministro della Difesa Katz rivela. "Mai così vicini ad accordo per rilascio ostaggi". Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.028, di cui 52 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas.
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Israele e Hamas "non sono mai stati così vicini" a raggiungere un accordo sugli ostaggi. Lo ha detto il ministro della Difesa dello Stato ebraico, Israel Katz, ai deputati della Knesset. Prende così corpo il forte ottimismo circolato sui media arabi sulle possibilità di un accordo nelle prossime settimane.
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.028, di cui 52 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti dall'inizio del conflitto con Israele sono 106.962, secondo la stessa fonte.
Al Jazeera ha condannato l'uccisione di uno dei suoi giornalisti in un attacco israeliano a Gaza, definendo la morte un "omicidio mirato". "Al Jazeera Media Network condanna con la massima fermezza l'uccisione del suo cameraman, Ahmad Baker Al-Louh, 39 anni, da parte delle forze di occupazione israeliane. "È stato brutalmente ucciso in un attacco aereo che ha preso di mira una postazione della Protezione Civile nell'area del mercato del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale", ha dichiarato la rete in un comunicato.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
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- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO
Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra
Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO
Al Jazeera: Israele si prepara ad attaccare lo Yemen
Israele si sta preparando a lanciare un attacco allo Yemen, e c'è pieno consenso nell'establishment della sicurezza israeliana sulla necessità di questo attacco. Lo rende noto Al Jazeera. Israele nota che gli Houthi si sono assunti la responsabilita' dei continui attacchi contro Israele
Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano
Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. L'APPROFONDIMENTO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Funzionari israeliani a Doha per colloqui su cessate il fuoco e ostaggi
Funzionari israeliani sono arrivati a Doha oggi per colloqui finalizzati al cessate il fuoco a Gaza e allo scambio di ostaggi tra Israele e Hamas. A riferirlo all'Afp è stata una fonte a conoscenza dei colloqui. "Un team tecnico israeliano è a Doha per discutere del cessate il fuoco e dell'accordo sugli ostaggi a Gaza", ha detto la fonte, a condizione di anonimato, aggiungendo che gli incontri si tengono ‘tra team di lavoro israeliani e qatarioti’.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Alture del Golan, cosa sono e perché Israele ha occupato la zona cuscinetto
L'8 dicembre le forze di terra israeliane hanno attraversato la zona demilitarizzata che si trova al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur del 1973 e dei seguenti accordi del 1974. Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell'avanzata dei ribelli jihadisti che hanno conquistato Damasco e costretto il presidente siriano Assad a fuggire. Così ora una grande bandiera dello Stato ebraico sventola sul versante siriano del monte Hermon, al confine tra i due Paesi, segnalando simbolicamente una svolta storica. Ma cosa significa questa mossa? E che risvolti può avere? LEGGI QUI
Israele, cosa prevede il cessate il fuoco con il Libano e quali incertezze rimangono
Alle 3 ora italiana (le 4 ora locale, ndr) è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano, dopo due mesi di guerra tra l'esercito di Israele ed Hezbollah. L'intesa era stata annunciata poche ore prima da Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Ma in cosa consiste l’accordo? E quali sono le prospettive? L'ACCORDO
Dopo 3 mesi di combattimenti l'Idf sposta truppe dal Libano a Gaza
Dopo tre mesi di combattimenti nel sud del Libano, la 98esima Divisione dell'esercito israeliano (Idf) è stata trasferita nella Striscia di Gaza. Lo scrive l'Idf su X, riferisce il Times of Israel. La formazione d'élite di paracadutisti e commando ha completato le operazioni in Libano mercoledì della scorsa settimana e si sta preparando per le future missioni a Gaza, si legge nel post.
Guerra in Medio Oriente, perché Netanyahu e Gallant sono stati incriminati dalla Cpi
Crimini di guerra e crimini contro l'umanità, commessi nell'ambito di "un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza" tra l'8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad "almeno" il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. LEGGI QUI
Katz: "Mai così vicini all'accordo di liberazione degli ostaggi"
Israele e Hamas "non sono mai stati così vicini" a raggiungere un accordo sugli ostaggi. Lo ha detto il ministro della Difesa dello Stato ebraico, Israel Katz, ai deputati della Knesset. Prende così corpo il forte ottimismo circolato sui media arabi sulle possibilità di un accordo nelle prossime settimane. Le dichiarazioni di Katz alla commissione Esteri e Difesa della Knesset sono stati fatti a porte chiuse, ma le fughe di notizie sono state ampiamente riportate dalla stampa ebraica. "Israele è più vicino che mai a un altro accordo sugli ostaggi", ha affermato Katz aggiungendo che meno si dice, meglio è e riecheggiando i commenti fatti dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu domenica dopo aver discusso con il Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump degli sforzi in corso per liberare i rapiti da Hamas.

©Ansa
Hamas: "Gli Usa tra i principali sostenitori del genocidio a Gaza"
Hamas ha attaccato duramente gli Stati Uniti, affermando che sono responsabili dei "massacri" israeliani che avvengono contro i palestinesi nella Striscia di Gaza assediata. Gli Stati Uniti sono uno dei "principali sostenitori" del genocidio in corso a Gaza da parte di Israele, ha affermato il gruppo in una nota dopo che decine di palestinesi sono stati uccisi in molteplici attacchi contro scuole che fungevano da rifugio per gli sfollati negli ultimi giorni. "Invitiamo le persone in tutto il mondo a organizzarsi e a fare pressione sui criminali israeliani e sui loro sostenitori affinchè pongano fine allo spargimento di sangue che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti", si legge nella dichiarazione.
Gli Houthi dello Yemen rivendicano un raid contro Israele
I ribelli houthi dello Yemen hanno rivendicato un attacco contro Israele, dopo che l'esercito israeliano aveva annunciato di aver intercettato un missile lanciato dal Paese della Penisola arabica. In un comunicato, gli Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno dichiarato di aver "effettuato un'operazione militare contro un obiettivo militare del nemico israeliano nell'area occupata di Yaffa", un riferimento alla zona di Tel Aviv, aggiungendo che "l'operazione ha raggiunto con successo i suoi obiettivi".
Rapporto: "Il numero delle vittime civili a Gaza gonfiato per infamare Israele"
Il numero di civili uccisi nella guerra a Gaza sarebbe stato aumentato per sostenere che Israele che prende deliberatamente di mira persone innocenti. E' quanto denuncia un rapporto della Henry Jackson Society, think tank con sede a Londra, ripreso dal quotidiano britannico Telegraph, secondo cui il ministero della Sanità della Striscia gestito da Hamas sovrastimerebbe i dati sulle vittime includendo morti naturali, non distinguendo tra vittime civili e di guerra e aumentando il numero di donne e bambini uccisi nelle operazione israeliane.
Il ministero della Sanità di Gaza sostiene che la guerra iniziata il 7 ottobre di un anno fa abbia fatto 45mila vittime civili, mentre la Henry Jackson Society ha calcolato, sulla base di rapporti militari e di intelligence israeliani e statunitensi, che circa 17.000 di queste fossero combattenti di Hamas. C'è "una narrazione secondo cui le forze di difesa israeliane avrebbero preso di mira in modo sproporzionato i civili, mentre i numeri reali suggeriscono che una parte significativa dei morti è costituita da combattenti", denuncia il think tank.
Trump: "Con Netanyahu avuta una conversazione produttiva"
Con il premier israeliano Benjamin Netanyahu "abbiamo avuto una conversazione produttiva. Gli ho chiesto come andavano le cose, che succedeva". Lo ha detto Donald Trump riferendo della sua conversazione telefonica con Netanyahu.
Kallas: "Convocheremo il Consiglio associazione Ue-Israele"
Oggi al Consiglio Affari Esteri "ho proposto di convocare il consiglio di associazione con Israele e la proposta è stata appoggiata anche dai ministri" degli Esteri dei Paesi Ue. Lo dice l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio. Nella riunione, oltre che della situazione in Siria, "abbiamo anche discusso - ha continuato Kallas, che oggi ha presieduto il suo primo Cae ("è molto diverso dal Consiglio Europeo", ha detto) - degli sviluppi più ampi in Medio Oriente e a Gaza. I ministri hanno ribadito la necessità del cessate il fuoco, del rilascio degli ostaggi, della consegna in tempo utile e senza ostacoli degli aiuti umanitari e della necessità di un dialogo per spingere verso la soluzione dei due Stati". Dopo il Consiglio di associazione con Israele, verrà convocato "presto" anche un incontro di alto livello "con l'Autorità palestinese", conclude.
Trump: "Lavoriamo per gli ostaggi di Israele e la fine della guerra a Gaza"
"Stiamo cercando di riportare gli ostaggi" di Israele da Gaza e di mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo afferma il presidente-eletto Donald Trump.

©Ansa
Nrc: a Gaza quasi un milione di palestinesi senza riparo per l'inverno
Circa un milione di palestinesi affrontano l'inverno senza un riparo adeguato nella Striscia di Gaza, dove prosegue l'offensiva militare israeliana lanciata il 7 ottobre 2023 in risposta all'attacco di quel giorno in Israele. La denuncia arriva dal Norwegian Refugee Council (Nrc).
A settembre, si legge in un comunicato, Shelter Cluster stimava fossero necessari 2.000 camion carichi di tende da campo o 200 camion con kit per impermeabilizzazione per proteggere dal freddo e dalla pioggia 1,13 milioni di sfollati a Gaza, ma a fine novembre solo 285.000 persone avevano ricevuto materiali essenziali per il riparo.
Da inizio ottobre, aggiunge il comunicato, l'offensiva e l'assedio da parte delle forze israeliane nel nord di Gaza hanno provocato altri 100.000 sfollati tra i palestinesi e ora in totale 945.000 persone necessitano di assistenza. "Abbiamo ricevuto solo una parte degli aiuti necessari per far fronte alla crisi", ha denunciato Jeroen Quanjer, responsabile di Shelter Cluster nei Territori Palestinesi, aggiungendo che "centinaia di migliaia di famiglie sfollate stanno patendo freddo e pioggia senza una protezione significativa".
Mitsotakis a Beirut: "Sostegno della Grecia al Libano"
"Sapete che la Grecia ha relazioni tradizionali e amichevoli di lunga data con tutti i Paesi della regione, ed è per questo che sono venuto qui di persona, per esprimere il sostegno della Grecia": lo ha dichiarato il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis, durante le dichiarazioni congiunte al termine del suo incontro con l'omologo libanese Najib Mikati a Beirut, presso il palazzo del Grand Serail. Lo riporta l'emittente statale greca Ert. "Il quadro in Medio Oriente è molto cambiato rispetto a dieci giorni fa, quando stavo pianificando questa visita - ha aggiunto Mitsotakis - naturalmente, la Siria è in primo piano nei pensieri di tutti in questo momento, ma anche il Libano si trova in una situazione estremamente difficile ed è sempre al centro dell'attenzione della Grecia". Il premier ellenico ha dichiarato di avere accolto "con grande sollievo" l'iniziativa presa sotto la guida degli Stati Uniti e della Francia per il cessate il fuoco, "la cui attuazione è fondamentale perché le popolazioni che vivono su entrambi i lati del confine devono avere il diritto di vivere pacificamente nelle loro aree", ha aggiunto Mitsotakis.
Israele, 5 feriti in attacco missilistico dallo Yemen
Cinque persone sono rimaste leggermente ferite mentre cercavano riparo durante un attacco missilistico dallo Yemen. Lo ha reso noto il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom, che ha trasportato i feriti in diversi ospedali.
Abbattuto missile sparato da Houthi e diretto su Tel Aviv
Un missile sparato dagli Houthi e diretto su Tel Aviv è stato abbattuto prima ancora di entrare nello spazio aereo israeliano. Lo ha reso noto l'esercito dopo che le sirene dell'allarme aereo avevano suonato in tutto il centro del Paese per paura che frammenti del missile cadessero sulle zone abitate. Questa mattina presto, un drone lanciato dallo Yemen era stato abbattuto da una nave lanciamissili della Marina israeliana sul Mar Mediterraneo.
Sirene d'allarme a Tel Aviv per missile dallo Yemen
Sirene d'allarme a Tel Aviv e nel centro del Paese a causa del lancio di un missile dallo Yemen reso noto dall'esercito. "Un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato prima dell'ingresso nel territorio israeliano", ha affermato l'Idf in un comunicato.
Hamas: attacco israeliano a scuola Unrwa a Khan Younis è "atroce massacro"
Hamas ha accusato Israele di aver commesso un "atroce massacro" colpendo una scuola nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, in cui sono morte almeno 20 persone, "la maggior parte sono bambini, donne e anziani". L'attacco ha colpito una scuola dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) dove si trovavano decine di sfollati, secondo la Protezione civile di Gaza.
"L'atroce massacro commesso dal nemico criminale contro sfollati innocenti all'interno della scuola Ahmed Abdelaziz a Khan Yunis è un esempio dell'insistenza sionista nella sua brutale guerra di sterminio a Gaza e del suo attacco sistematico contro scuole e centri di sfollati", ha detto il gruppo. Hamas ha inoltre sottolineato che i "criminali di guerra sionisti" del governo israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu e composto da partiti di estrema destra e ultraortodossi, "non si preoccupano delle conseguenze delle loro azioni", si legge sul giornale palestinese 'Filastin', legato ad Hamas.
Il gruppo ha poi evidenziato la "responsabilità diretta" degli Stati Uniti in questi "massacri" a causa del loro sostegno a Israele e ha invitato la comunità internazionale a "fare pressione sull'entità criminale e su coloro che la sostengono affinché cessino lo spargimento di sangue a Gaza davanti agli occhi di tutto il mondo".
Katz: "Più vicini che mai ad accordo su ostaggi, Hamas non otterrà fine guerra"
Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha riferito ai deputati della Knesset che Israele è più vicina che mai a un accordo per la liberazione degli ostaggi a Gaza, confermando le notizie riportate dai media circa un forte ottimismo sulle possibilità di un accordo a breve.
I commenti di Katz al Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa della Knesset sono stati fatti a porte chiuse, ma le sue osservazioni sono state riprese dalla stampa ebraica. “Israele è più vicina che mai a un altro accordo sugli ostaggi”, ha dichiarato Katz, sottolineando che meno se ne parla meglio è. Il ministro prevede che l'accordo sarà sostenuto dalla maggior parte della coalizione e non dovrebbe incontrare ostacoli interni, riporta Walla.
Katz sembra indicare che l'accordo non includerà una sospensione a tempo indeterminato delle ostilità come richiesto da Hamas: “C'è flessibilità dall'altra parte. Hanno capito che non metteremo fine alla guerra”, le parole del ministro.
Germania: Israele deve abbandonare piano sul Golan
La Germania ha esortato Israele ad "abbandonare" un piano volto a raddoppiare la popolazione che vive nelle alture di Golan occupate e annesse, al confine sud-occidentale della Siria. Un portavoce del ministero degli Esteri, Christian Wagner, ha affermato che "è perfettamente chiaro secondo il diritto internazionale che quest'area controllata da Israele appartiene alla Siria e che Israele è quindi una potenza occupante". Pertanto, ha aggiunto la stessa fonte, Berlino ha invitato il suo alleato Israele "ad abbandonare questo piano" annunciato domenica dal governo israeliano.
Medioriente Tajani, 'si fatica a scorgere fine crisi'
"Il brutale attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre ha messo in moto una crisi di cui si fatica a scorgere la fine. Finché non si risolverà quel problema sarà complicato avere un Medio Oriente stabile". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, augurandosi che il 2025 "possa essere finalmente un anno di pace" per la regione. "Noi vogliamo riconoscere la Palestina, ma non possiamo farlo se non c'è un mutuo riconoscimento tra Palestina e Israele altrimenti certe scelte diventerebbero velleitarie", ha aggiunto Tajani nel suo intervento alla Conferenza degli ambasciatori.
Mattarella, mediare non è rinuncia a obiettivi ambiziosi
La diplomazia conosce il valore prezioso dei piccoli passi. Quello compiuto in Libano ci porta a sperare di poter sperare per Gaza. Occorre ottenere finalmente l'immediata liberazione degli ostaggi israeliani. Occorre porre fine alle disumane sofferenze della popolazione civile della Striscia e poter farvi giungere aiuti immediati. Cio' significa non limitarsi a soluzioni contingenti, pur se preziose in quanto permettono di salvare vite umane". Lo afferma Sergio Mattarella nel suo intervento in apertura della Conferenza degli Ambasciatori al ministero degli Esteri. "Mediare - segnala il Presidente della Repubblica - non significa rinunciare a obiettivi ambiziosi. Guardando alla Palestina va ribadito fermamente che, per la Repubblica Italiana, l'autentica prospettiva di futuro risiede nella soluzione a due Stati".
Ministero della Sanità Hamas, i morti a Gaza oltre 45.000
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.028, di cui 52 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti dall'inizio del conflitto con Israele sono 106.962, secondo la stessa fonte.
Turchia, nel Golan Israele cerca di "espandere confini"
Per la Turchia, Israele cerca di "espandere i suoi confini" con il progetto volto a raddoppiare la popolazione dell'annesso Golan. Lo ha riferito il ministero degli Esteri turco, condannando il piano presentato ieri di Israele. "Condanniamo fermamente la decisione di Israele di espandere gli insediamenti illegali sulle alture di Golan occupate dal 1967. La decisione in questione costituisce una nuova fase nell'obiettivo di Israele di espandere i suoi confini attraverso l'occupazione", ha affermato il ministero turco."Le azioni attuali di Israele stanno seriamente danneggiando gli sforzi per stabilire la pace e la stabilita' in Siria e stanno ulteriormente aumentando le tensioni nella regione. La comunità internazionale deve rispondere", prosegue la nota.
Il governo israeliano ha approvato ieri un progetto volto a raddoppiare la popolazione nella parte del Golan siriano annessa da Israele, ma ha dichiarato di non avere interesse a entrare in conflitto con la Siria, dopo aver preso il controllo della zona cuscinetto monitorata dall'Onu a seguito della caduta del presidente siriano Bashar al-Assad. Israele ha conquistato parte del Golan, nel sud-ovest della Siria, durante la guerra arabo-israeliana del 1967, prima di annettere questo territorio nel 1981. Solo gli Stati Uniti, sotto l'amministrazione di Donald Trump, hanno riconosciuto questa annessione nel 2019.
Wafa, almeno 20 morti in bombardamento scuola a Khan Younis
Le forze armate israeliane hanno bombardato una scuola nel sud di Khan Younis, uccidendo almeno 20 persone. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che tra le vittime ci sono anche dei bambini e che ci sono molti rimasti feriti. La scuola è gestita dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e si trova vicino al complesso medico Nasser.
Gaza: l'Iran condanna i nuovi raid Israele contro campi profughi
"Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri. "Oggi dobbiamo discutere quali altri passi dobbiamo prendere se la Siria andrà nella giusta direzione e dobbiamo discutere a quale livello vogliamo trattare con la nuova leadership", ha aggiunto.
Idf: colpiti terroristi Hamas in scuola Onu a Khan Yunis
L'Esercito israeliano (Idf) ha confermato questa mattina che l'Aeronautica militare ha attaccato ieri un centro di comando e controllo di Hamas situato all'interno della scuola Ahmed bin Abdul Aziz dell'Agenzia Onu per l'assistenza ai palestinesi (Unrwa) a Khan Yunis, usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra. "Il centro di comando e controllo comprendeva un complesso di addestramento dal quale i terroristi di Hamas pianificavano l'esecuzione di attività terroristiche contro le truppe dell'Idf e attività terroristiche avanzate contro lo Stato di Israele", si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. La Protezione civile di Gaza ha reso noto ieri sera che nell'attacco sono state uccise almeno 12 persone, mentre l'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che le vittime sono almeno 20.
Idf: la Marina abbatte un drone lanciato dallo Yemen
La Marina israeliana ha intercettato questa mattina sul Mar Mediterraneo un drone lanciato dallo Yemen, ha reso noto l'Esercito (Idf) su Telegram. Il velivolo senza pilota è stato abbattuto prima che entrasse nello spazio aereo del Paese.
Ucciso giornalista di Al Jazeera in raid a Nuseirat
Al Jazeera ha reso nota l'uccisione di uno dei suoi giornalisti in un attacco israeliano a Gaza, definendo la morte un "omicidio mirato". Il reporter, secondo il canale arabo "è stato brutalmente ucciso in un attacco aereo che ha preso di mira una postazione della Protezione Civile nell'area del mercato del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale", ha dichiarato la rete in un comunicato. Le forze israeliane accusano la vittima, il cameraman di Ahmed al-Louhdi essere un membro del gruppo terroristico della Jihad islamica palestinese. Al Jazeera ha respinto fermamente le accuse di Israele, accusandolo di prendere sistematicamente di mira i dipendenti di Al Jazeera nella Striscia di Gaza
Protezione civile Gaza: 12 morti in raid Israele
La Protezione civile di Gaza ha dichiarato che domenica un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra, uccidendo almeno 12 persone, tra cui alcuni bambini. Il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal, ha dichiarato che almeno altre 35 persone sono rimaste ferite nell'edificio scolastico Ahmed bin Abdul Aziz a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Contattato dall'AFP, l'esercito israeliano ha detto che stava esaminando la notizia.