Guerra Israele Medio Oriente, bilancio del raid su campo Nuseirat salito a 33 morti

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E' salito ad almeno 33 morti il bilancio dell'attacco israeliano di ieri sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza: lo riporta il media libanese Al Mayadeen. Il Papa e Abu Mazen: "Nel ribadire la condanna ad ogni forma di terrorismo, si è sottolineata l'importanza di raggiungere la soluzione per i due Stati solo attraverso dialogo e diplomazia, assicurando che Gerusalemme, protetta da uno statuto speciale, possa essere un luogo d'incontro e amicizia tra le tre grandi religioni monoteiste"

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E' salito ad almeno 33 morti il bilancio dell'attacco israeliano di ieri sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza: lo riporta il media libanese Al Mayadeen. 

Il Papa e Abu Mazen: "Nel ribadire la condanna ad ogni forma di terrorismo, si è sottolineata l'importanza di raggiungere la soluzione per i due Stati solo attraverso dialogo e diplomazia, assicurando che Gerusalemme, protetta da uno statuto speciale, possa essere un luogo d'incontro e amicizia tra le tre grandi religioni monoteiste".


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Mattarella: "Soluzione due popoli e due stati sia immediata"

Lo ha detto il presidente della Repubblica incontrando al Quirinale il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen. "Dopo l'orrore del 7 ottobre si è aperta una spirale inaccettabile di violenza su Gaza che ha colpito i civili, donne e bambini. Ci impegniamo per un reale e definitivo cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas". Abu Mazen ha invitato l'Italia a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. LEGGI L'ARTICOLO

Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano

Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. L'APPROFONDIMENTO

Cantante iraniana Parastoo Ahmadi sfida regime esibendosi all'aperto senza hijab. VIDEO

L'artista si è esibita un un "concerto immaginario" senza pubblico, in un patio, accompagnata da tre musicisti uomini, con i capelli sciolti e un vestito che lasciava le spalle scoperte. Un "atto di resistenza", come lei stessa lo ha definito, condividendo il filmato della sua esibizione online. Secondo l'agenzia di stampa iraniana è stato "aperto un procedimento contro la cantante" per aver infranto la legge. GUARDA IL VIDEO

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

Israele, cosa prevede il cessate il fuoco con il Libano e quali incertezze rimangono

Da poco è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano, dopo due mesi di guerra tra l'esercito di Israele ed Hezbollah. L'intesa era stata annunciata poche ore prima da Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Ma in cosa consiste l’accordo? E quali sono le prospettive? L'ACCORDO

Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra

Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO

leader G7: rinnovato sostegno a piano Usa tregua Gaza

I leader del  G7 “hanno rinnovato il sostegno al piano promosso dagli Stati Uniti per  una tregua a Gaza, con il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento  dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile, nella prospettiva di  porre fine alla crisi e assicurare un percorso verso una soluzione a  due Stati”. E’ quanto si sottolinea nel comunicato diffuso dalla  presidenza italiana al termine della riunione in videoconferenza  presieduta dalla premier Giorgia Meloni.

Guerra in Medio Oriente, perché Netanyahu e Gallant sono stati incriminati dalla Cpi

Crimini di guerra e crimini contro l'umanità, commessi nell'ambito di "un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza" tra l'8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad "almeno" il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. LEGGI QUI

G7: 'Rispettare la tregua in Libano, un passo per la pace'

I leader del G7 hanno "ribadito l'importanza di rispettare la tregua in Libano, che rappresenta un importante passo in avanti verso la pace. I G7 hanno rinnovato il sostegno al piano promosso dagli Stati Uniti per una tregua a Gaza, con il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento dell'assistenza umanitaria alla popolazione civile, nella prospettiva di porre fine alla crisi e assicurare un percorso verso una soluzione a due Stati". Lo afferma il comunicato diffuso dalla presidenza italiana al termine del vertice in videoconferenza presieduta dalla premier Giorgia Meloni.

Meloni a Abu Mazen: Israele e Palestina coesistano in pace

"Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Presidente palestinese, Mahmoud Abbas", noto anche come Abu Mazen. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, secondo cui la premier "ha ribadito l'impegno dell'Italia a lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati, in cui Israele e Palestina co-esistano fianco a fianco in pace, con sicurezza per entrambi". Meloni, spiega la nota, "ha, inoltre, reiterato la volontà del Governo di svolgere un ruolo di primo piano nella stabilizzazione e nella ricostruzione della Striscia e di sostenere il processo di riforma e rafforzamento delle Istituzioni palestinesi".

Meloni ha presieduto G7, tra temi Siria, Ucraina e Medio Oriente

La premier Giorgia Meloni ha presieduto nel pomeriggio una riunione dei leader del G7 in videocollegamento. La situazione in Siria, il conflitto in Ucraina e la crisi in Medio Oriente fra i temi del vertice, che segna anche il passaggio di consegne fra l'Italia e il Canada, Paese che nel 2025 avrà la presidenza di turno del Gruppo.

Mattarella: soluzione due Stati non è formula di rito

In Medio  Oriente "i disumani attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre  dell’anno passato hanno provocato un trauma profondo al popolo  israeliano e innescato una spirale di inaudita violenza e una crisi  umanitaria senza precedenti a Gaza, estendendo il conflitto al Libano,  incendiando l’intera area. Insieme ai nostri partner continuiamo  anzitutto a operare per il cessate il fuoco, per un processo costruttivo  che, con il concorso della comunità internazionale, porti alla  soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile e in linea con il  diritto internazionale, unica prospettiva di pace stabile". Lo afferma  il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella tradizionale  cerimonia di auguri prima di Natale con il Corpo diplomatico.  “Prospettiva unica e urgente se si vuole scongiurare che il sedimento di  ostilità e di risentimenti provochi rapidi e frequenti ritorni di  sempre più gravi violenze. Non è una formula di rito, non è una  posizione vana”, osserva il presidente della Repubblica. “Fu l’Assemblea delle Nazioni Unite a istituire un focolare per il  popolo ebraico dopo la Seconda guerra mondiale. Costruire un futuro per  il Medio Oriente in cui Israele e Palestina coesistano in pace e  sicurezza è un compito che, se sarà sviluppato da coloro che oggi  nascono e crescono tra le macerie della guerra, tocca oggi a noi saper  far decollare”, aggiunge il Capo dello Stato.

Sullivan incontra premier Qatar per discutere accordo sugli ostaggi

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha incontrato a Doha il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al-Thani, con cui ha discusso di un accordo per liberare gli ostaggi rimasti e implementare un cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta il Jerusalem Post, aggiungendo che i due hanno discusso anche dei recenti sviluppi in Siria.

Usa rilasciano il fratellastro di Khaled Meshaal di Hamas

Mentre sono in corso progressi nei colloqui per la liberazione degli ostaggi israeliani prigionieri a Gaza, gli Stati Uniti hanno rilasciato ieri il fratellastro dell'alto funzionario di Hamas Khaled Meshaal da una prigione federale in Texas, dove era detenuto per una condanna a 20 anni di carcere per aver finanziato Hamas. Lo riferiscono i media arabi e quelli israeliani. Mofid Abdul Qadir Meshaal era stato condannato nel 2009 ed è stato liberato in anticipo per buona condotta ma i media israeliani ipotizzano che il rilascio sia legato alle trattative in corso tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi.

Abu Mazen: Italia riconosca ufficialmente Stato di Palestina

Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen ha invitato l'Italia a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa al termine dell'incontro svoltosi oggi al Quirinale tra il presidente Sergio Mattarella e il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen.

Mattarella: "Preoccupazione per insediamenti israeliani"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso, durante il colloquio con il presidente dell'Autorità nazionale Palestinese, "preoccupazione per quello che accade in Cisgiordania e Gerusalemme Est con insediamenti che contraddicono le risoluzioni dell'Onu con violenze contro i palestinesi". "Una volta che ci sarà il cessate il fuoco a Gaza, l'autorità palestinese" - ha aggiunto il capo dello Stato - "dovrà avere un ruolo centrale".

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