Il presidente eletto degli Usa avvisa Zelensky e gli alleati della Nato: "Gli Usa lasceranno l'Alleanza se non trattati giustamente. Possibile che riduca gli aiuti a Kiev". Dal suo social Truth, ha poi parlato del presidente ucraino: "Vuole trattare con Mosca per una tregua duratura". La Nato starebbe "ammassando forze ai confini russi e bielorussi con un potenziale rischio nucleare", afferma il rappresentante permanente della Russia presso l'organizzazione del trattato di sicurezza collettiva
Il presidente eletto Trump avverte Kiev e gli alleati della Nato: "Gli Usa lasceranno l'Alleanza se non trattati giustamente", è l'avvertimento che arriva in una intervista a Abc news. Poi parlando di Ucraina: "E' possibile che riduca gli aiuti a Kiev" Dal suo social Truth, il presidente eletto americano ha scritto dell'incontro con Zelensky: "Vuole trattare con Mosca e la tregua duratura".
La Nato starebbe "ammassando forze ai confini russi e bielorussi con un potenziale rischio nucleare, in quanto si tratterebbe di forze con potenziale capacità di schierare armi atomiche tattiche: lo afferma il rappresentante permanente della Russia presso l'organizzazione del trattato di sicurezza collettiva.
Gli approfondimenti:
- Ucraina, su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Ucraina, 20 anni dalla Rivoluzione Arancione del 2004: cosa accadde
Vent’anni fa scoppiava la Rivoluzione arancione nelle piazze di Kiev: la causa era il contestato risultato elettorale che aveva visto vincere alle elezioni presidenziali il candidato filorusso Viktor Janukovich ai danni del leader dell’opposizione Viktor Juščenko. Le proteste incendiarono il Paese per 13 giorni fino alla mancata convalida del voto da parte della Corte Suprema ucraina. LEGGI QUI
Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. DI COSA SI TRATTA
Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI
Guerra Ucraina-Russia, da Francia e Uk ipotesi invio soldati. Germania pensa a bunker
La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe arrivare a breve a un nuovo bivio decisivo. Tra meno di due mesi Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca: il nuovo presidente degli Stati Uniti avrà una posizione molto diversa rispetto a Biden sul sostegno di Washington a Kiev. Negli ultimi giorni sta tornando d’attualità la possibilità di inviare truppe europee in Ucraina. Insieme alla Francia - che per prima aveva ventilato l'ipotesi - ora c'è il Regno Unito. Parigi e Londra sarebbero le azioniste di maggioranza dell'iniziativa, alla quale si aggiungerebbero altri Paesi sulla stessa linea d’onda. GLI SCENARI
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI
Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022". e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO
Putin: "Non ci sono dubbi che vinceremo in Ucraina"
"La determinazione" dei combattenti russi nella guerra in Ucraina "non lascia dubbi sul fatto che vinceremo, e nessuno sarà in grado di spezzare la Russia. Dalla nostra parte ci sono la verità, il potere delle armi e la forza d'animo". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante la cerimonia di consegna della medaglia Stella d'oro agli Eroi della Russia, secondo quanto riportato da Ria Novosti.
Zelensky: "Quasi 800.000 soldati russi si trovano in Ucraina"
Quasi 800.000 soldati russi sono schierati in Ucraina. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky durante un incontro a Kiev con il premier estone Kristen Michal, secondo quanto riportato da Ukrinform. "Perché abbiamo bisogno dell'aiuto e della fiducia dei nostri partner? Perché vediamo cos'è la guerra in Ucraina. Vediamo che il regime di Assad è caduto perché lì non ci sono truppe russe veramente potenti. Siamo onesti: tutti sono stati trasferiti in Ucraina, quasi 800.000 soldati russi si trovano sul territorio ucraino. E questo indica che l'esercito di questo pseudo-impero oggi combatte contro il popolo ucraino", ha affermato Zelensky.
Zelenski: "Caduta di Assad risposta al ritiro delle truppe russe"
La caduta di Bashar al-Assad è una risposta al ritiro delle truppe russe che dalla Siria sono state mandate a combattere in Ucraina. A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avvertendo che le truppe torneranno in territorio siriano e in "molti altri Paesi" del mondo se Vladimir Putin raggiungerà i suoi obiettivi. Secondo Zelenski, il numero di truppe dell'esercito russo ritirate dal territorio siriano per combattere sul fronte ucraino è di quasi 800mila unità, il che dimostra, ha detto, la necessità di continuare a sostenere Kiev.
"Vediamo che il regime di Al Assad è caduto perché lì non ci sono truppe russe veramente forti, ha detto il presidente ucraino in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro estone Kristen Michal, in visita a Kiev. "Sono state tutte trasferite in Ucraina, le quasi 800mila truppe russe sono in territorio ucraino. E questo indica che l'esercito di questo pseudo-impero sta oggi combattendo contro il popolo ucraino", ha sottolineato. "Se l'Ucrania cade, Putin tornerà in Siria, Africa e molti altri paesi".
Kiev denuncia: 1 morto e 4 feriti in attacco russo su nord del Donetsk
E' di almeno un morto e 4 feriti il bilancio di un attacco russo nel nord della regione del Donetsk: a darne notizia è stato il governatore Vadim Filashkin, su Telegram precisando che la vittima era un'anziana di oltre 90 anni e che l'attacco ha causato anche danni materiali a diverse abitazioni. Filashkin ha esortato la popolazione ad evacuare per tempo la zona quando scatta l'allarme su possibili raid aerei.
Trump: "Putin ha perso, pensi alla pace"
Donald Trump ha inviato un avvertimento al presidente russo Vladimir Putin: deve fermare la guerra perché ha perso. "Putin - ha detto il presidente eletto, parlando al New York Post - dovrebbe pensare che è arrivato il momento (per fare la pace, ndr) perché ha perso. Quando perdi 700 mila persone, è il momento. Non finirà fino a quando non c'è la pace".
Trump: "Zelensky vuole un cessate il fuoco"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "vuole un cessate il fuoco". Lo ha detto il presidente eletto Donald Trump in un'intervista telefonica con il New York Post. Zelensky, ha aggiunto Trump, "vuole fare la pace, non siamo entrati nei dettagli, penso ci voglia tempo".
Zelensky: "Occidente invii truppe prima di ingresso Nato"
I Paesi occidentali inviino truppe in Ucraina in attesa dell'ingresso di Kiev nella Nato. E' la richiesta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Un contingente di truppe di un paese o di un altro potrebbe essere presente in Ucraina finche'" Kiev "non farà parte della Nato. Ma per questo dobbiamo avere una chiara comprensione di quando l'Ucraina diventerà un membro dell'UE e quando un membro della Nato", ha detto Zelensky durante una conferenza stampa congiunta a Kiev con il leader dell'opposizione tedesca Friedrich Merz. Zelensky ha citato la proposta avanzata a febbraio scorso dal presidente francese Emmanuel Macron: "Anche se venissimo invitati nella Nato, cosa succederebbe? Chi garantisce la nostra sicurezza? Possiamo pensarci e lavorare sulla proposta di Emmanuel Macron", ha detto il leader ucraino. Zelensky ha aggiunto che spera di chiamare nei prossimi giorni il presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden per discutere dell'adesione alla NATO.
Zelensky: "Lavorare alla proposta di Macron su truppe in Ucraina"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky propone di inviare truppe straniere in Ucraina finché il Paese non si unirà alla Nato. "Un contingente di truppe di un Paese o di un altro potrebbe essere presente in Ucraina finché Kiev non farà parte della Nato. Ma per questo dobbiamo avere una chiara comprensione di quando l'Ucraina diventerà un membro dell'Ue e quando un membro della Nato", ha detto Zelensky. "Anche se veniamo invitati (alla Nato), cosa succederà? Chi garantisce la nostra sicurezza? Possiamo pensarci e lavorare sulla proposta di Emmanuel Macron", ha detto.
Zelensky, a Trump ho detto che Putin deve essere forzato a pace
"Parlando con i media, ho ribadito: l'Ucraina vuole che questa guerra finisca più di chiunque altro. Senza dubbio, una risoluzione diplomatica salverebbe delle vite. La cerchiamo. Tuttavia, ho sottolineato al presidente Emmanuel Macron e al presidente Donald Trump che Putin non vuole che questa guerra finisca. Deve essere costretto a farlo". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Costringere Putin a porre fine alla guerra richiede che l'Ucraina sia forte sul campo di battaglia prima di poter essere forte diplomaticamente. Un esercito forte, aiuti militari, sistemi a lungo raggio come Atacms, Taurus, Storm Shadow/Scalp. Sono assolutamente vitali. Li usiamo solo contro obiettivi militari".
Ucciso da autobomba ex capo della prigione nel Donetsk
L'esplosione oggi di un ordigno piazzato sotto la sua auto a Donetsk, il capoluogo dell'omonima autoproclamata repubblica filorussa in Ucraina, ha ucciso l'ex responsabile della colonia penale di Olenivka, dove nel luglio del 2022 morirono in un bombardamento oltre 50 prigionieri di guerra ucraini. Un episodio del quale le forze ucraine e quelle russe si accusano a vicenda. Lo riferiscono blogger russi e ucraini. Insieme all'uomo, Serghei Evsyuk, si trovava sul veicolo la moglie, che è rimasta gravemente ferita. L'agenzia russa Ria Novosti ha dato notizia dell'esplosione senza citare il nome della vittima. Ma secondo il canale russo Mash e un altro di un giornalista ucraino, si tratta appunto di Evsyuk. Secondo Mash, nei suoi confronti le autorità ucraine avevano aperto un'inchiesta per la morte dei 53 prigionieri ucraini e il ferimento di altri 73, di cui molti appartenenti al battaglione Azov, in esplosioni avvenute il 29 luglio di due anni fa. Su diversi siti ucraini era stata anche postata una taglia sulla sua testa di 21.000 dollari. "Yevsyuk è stato tra gli organizzatori di quel massacro, il bastardo ha avuto quello che meritava", ha scritto il blogger e giornalista ucraino Denys Kazansky, citato dall'agenzia Ukrinform. Le autorità ucraine affermano che il massacro fu provocato da esplosioni provocate dai russi. Questi ultimi, invece, hanno sempre accusato le forze di Kiev di avere compiuto un bombardamento con missili americani Himars.