Il primo ministro polacco si dice fiducioso anche se, in mattinata, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che l’Ucraina “rifiuta ogni trattativa” e quindi la Russia continuerà a combattere “fino alla sua fine vittoriosa”. Zelensky insiste nel suo piano di costringere Putin alla pace con la forza. E torna a chiedere più armi alla Germania. Di tutt'altra opinione lo zar: "Non ci sono dubbi sul fatto che vinceremo" in Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste nel suo piano di costringere Putin alla pace con la forza. E torna a chiedere più armi alla Germania prima di suggerire un possibile ingresso di truppe straniere in Ucraina finché il Paese non si unirà alla Nato. "Zelensky vuole fare la pace, pensa che sia giunto il momento", afferma Trump, aggiungendo che anche "Putin dovrebbe pensare che sia giunto il momento perché ha perso: quando perdi 700.000 persone, è giunto il momento".
Di tutt'altra opinione lo zar, che alla cerimonia di consegna della medaglia Stella d'oro agli Eroi della Russia ha sentenziato come "non ci siano dubbi sul fatto che vinceremo in Ucraina. E "nessuno sarà in grado di spezzare la Russia".
Gli approfondimenti:
- Ucraina, su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Ucraina, 20 anni dalla Rivoluzione Arancione del 2004: cosa accadde
Vent’anni fa scoppiava la Rivoluzione arancione nelle piazze di Kiev: la causa era il contestato risultato elettorale che aveva visto vincere alle elezioni presidenziali il candidato filorusso Viktor Janukovich ai danni del leader dell’opposizione Viktor Juščenko. Le proteste incendiarono il Paese per 13 giorni fino alla mancata convalida del voto da parte della Corte Suprema ucraina. LEGGI QUI
Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. DI COSA SI TRATTA
Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI
Guerra Ucraina-Russia, da Francia e Uk ipotesi invio soldati. Germania pensa a bunker
La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe arrivare a breve a un nuovo bivio decisivo. Tra meno di due mesi Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca: il nuovo presidente degli Stati Uniti avrà una posizione molto diversa rispetto a Biden sul sostegno di Washington a Kiev. Negli ultimi giorni sta tornando d’attualità la possibilità di inviare truppe europee in Ucraina. Insieme alla Francia - che per prima aveva ventilato l'ipotesi - ora c'è il Regno Unito. Parigi e Londra sarebbero le azioniste di maggioranza dell'iniziativa, alla quale si aggiungerebbero altri Paesi sulla stessa linea d’onda. GLI SCENARI
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI
Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022". e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO
Putin: "Non ci sono dubbi che vinceremo in Ucraina"
"La determinazione" dei combattenti russi nella guerra in Ucraina "non lascia dubbi sul fatto che vinceremo, e nessuno sarà in grado di spezzare la Russia. Dalla nostra parte ci sono la verità, il potere delle armi e la forza d'animo". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante la cerimonia di consegna della medaglia Stella d'oro agli Eroi della Russia, secondo quanto riportato da Ria Novosti.
Zelensky: "Quasi 800.000 soldati russi si trovano in Ucraina"
Quasi 800.000 soldati russi sono schierati in Ucraina. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky durante un incontro a Kiev con il premier estone Kristen Michal, secondo quanto riportato da Ukrinform. "Perché abbiamo bisogno dell'aiuto e della fiducia dei nostri partner? Perché vediamo cos'è la guerra in Ucraina. Vediamo che il regime di Assad è caduto perché lì non ci sono truppe russe veramente potenti. Siamo onesti: tutti sono stati trasferiti in Ucraina, quasi 800.000 soldati russi si trovano sul territorio ucraino. E questo indica che l'esercito di questo pseudo-impero oggi combatte contro il popolo ucraino", ha affermato Zelensky.
Trump: "Putin ha perso, pensi alla pace"
Donald Trump ha inviato un avvertimento al presidente russo Vladimir Putin: deve fermare la guerra perché ha perso. "Putin - ha detto il presidente eletto, parlando al New York Post - dovrebbe pensare che è arrivato il momento (per fare la pace, ndr) perché ha perso. Quando perdi 700 mila persone, è il momento. Non finirà fino a quando non c'è la pace".
Mosca: "Kiev rifiuta i negoziati, puntiamo a vincere"
E' l'Ucraina che "rifiuta ogni trattativa", e quindi la Russia continuerà la cosiddetta operazione militare speciale "fino alla sua fine vittoriosa". E' dura la risposta del Cremlino all'ultima uscita di Donald Trump, che ieri aveva invitato Vladimir Putin a "fare la pace" perché ormai "ha perso". Una risposta quasi scontata e in linea con le schermaglie che precedono i possibili negoziati, che Donald Tusk considera ormai imminenti. Le trattative "potrebbero iniziare nell'inverno di quest'anno", ha detto il premier polacco, il cui Paese assumerà da gennaio la presidenza di turno dell'Ue. Gennaio sarà anche il mese dell'insediamento alla Casa Bianca di Trump, che ha detto di essere già al lavoro sulle proposte per mettere fine a una guerra che ha bollato come "ridicola". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky gli ha espresso "profonda gratitudine" per quella che ha definito la "forte determinazione a porre fine a questa guerra in modo giusto", dopo il vertice a tre di domenica a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron.
Putin: "Con Oreshnik bisogno arma nucleare minimizzato"
Secondo il presidente russo Vladimir Putin l'impiego del sistema missilistico Oreshnik nell'arsenale militare russo ridurra' al minimo la necessita' di usare armi nucleari. "In generale, stiamo migliorando non la nostra dottrina nucleare ma l'Oreshnik perche', se lo guardi, un numero sufficiente di questi sistemi moderni (n.d.r. di armi all'avanguardia) portera' effettivamente a ridurre al minimo la necessita' di utilizzare armi nucleari", ha spiegato il capo del Cremlino, citato dall'agenzia stampa Ria Novosti, in una riunione del Consiglio per lo sviluppo della societa' civile e dei diritti umani.
Budapest continuerà pressing su Kiev per pace
All'indomani dell'incontro a Mar-a-Lago tra il premier ungherese Viktor Orban e il presidente Usa eletto Donald Trump, Budapest assicura di voler continuare il suo pressing per arrivare alla pace in Ucraina. Ad affermarlo, sotto forma di anonimato, è stato un diplomatico ungherese di rango secondo cui l'Ungheria porterà avanti la sua "missione di pace" in Ucraina. Orban - attualmente presidente di turno Ue, nonche' il leader europeo più vicino sia a Trump che al presidente russo Vladimir Putin - ha ripetutamente chiesto colloqui di pace ed espresso disappunto per l'invio di aiuti militari a Kiev dopo l'invasione russa del 2022. Ieri il leader ungherese, accompagnato dal suo ministro degli Esteri Peter Szijjarto, ha incontrato il prossimo inquilino della Casa Bianca nella sua tenuta di Mar-a-lago in Florida e il consigliere di Trump, il miliardario Elon Musk.
Navi russe ancorate a largo Siria dopo aver lasciato Tartus
Immagini satellitari mostrano che le navi della marina russa hanno lasciato la base di Mosca a Tartus, in Siria, e alcune hanno gettato l'ancora al largo della costa dopo il rovesciamento del presidente siriano Bashar al-Assad da parte delle forze ribelli. Lo scrive Reuters online, secondo cui un'immagine scattata ieri da Planet Labs mostra almeno tre navi della flotta russa del Mediterraneo, tra cui due fregate con missili guidati e una petroliera, ormeggiate a circa 13 km a nord-ovest di Tartus. Il resto della flotta non è stato immediatamente individuato nelle immagini satellitari. In precedenza, la Russia aveva cinque navi e un sottomarino a Tartus, secondo un'analisi delle immagini satellitari di BlackSky e Planet Labs: una foto immagine scattata il 5 dicembre da BlackSky mostrava tutte e sei le imbarcazioni alla base. Le immagini satellitari del 9 dicembre confermano i precedenti resoconti del blogger di guerra russo "Rybar" secondo cui le navi da guerra avevano lasciato Tartus e preso posizione al largo della costa per motivi di sicurezza. La flotta è partita dalla base navale tra il 6 e il 9 dicembre, secondo le immagini satellitari. Mosca - ricorda Reuters - sta cercando di raggiungere un accordo con i ribelli per garantire la sicurezza di due sue basi militari strategicamente importanti: la Russia ha una grande base aerea nella città costiera di Latakia e la sua struttura navale a Tartus. Quest'ultima è l'unico hub di riparazione e rifornimento russo nel Mediterraneo, con che Mosca ha utilizzato la Siria come punto di sosta per far entrare e uscire i suoi contractor militari dall'Africa.
Fonti Chigi: "Al G7 Siria, Ucraina e Medio Oriente"
La situazione in Siria sarà solo uno dei temi al centro della riunione virtuale dei leader del G7 in programma venerdì. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi spiegando che il vertice è stato convocato giorni fa, prima della caduta del regime di Bashar al Assad, dalla premier Giorgia Meloni come appuntamento conclusivo della presidenza italiana del Gruppo e per il passaggio di consegne con il Canada, che dal primo gennaio avrà la presidenza del G7. Fra i temi all'ordine del giorno della riunione, spiegano le stesse fonti, anche le altre crisi internazionali, dall'Ucraina al Medio Oriente. Sulla bozza del comunicato finale di questo G7, viene poi precisato, stanno ancora lavorando gli sherpa.
Ucraina: "Attacco russo a Zaporizhzhia, 3 morti e 11 feriti"
Le forze russe hanno colpito la città di Zaporizhzhia, uccidendo tre persone e ferendone 11. Lo ha riferito il governatore Ivan Fedorov, dopo che alle 14 era stata dichiarata l'allerta aerea nella regione e pochi minuti dopo erano state segnalate delle esplosioni.
L'attacco ha distrutto una clinica privata e danneggiato gli edifici circostanti. "I soccorritori stanno cercando le persone intrappolate sotto le macerie", ha scritto Fedorov.