
Il primo ministro polacco si dice fiducioso anche se, in mattinata, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che l’Ucraina “rifiuta ogni trattativa” e quindi la Russia continuerà a combattere “fino alla sua fine vittoriosa”. Zelensky insiste nel suo piano di costringere Putin alla pace con la forza. E torna a chiedere più armi alla Germania. Di tutt'altra opinione lo zar: "Non ci sono dubbi sul fatto che vinceremo" in Ucraina
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste nel suo piano di costringere Putin alla pace con la forza. E torna a chiedere più armi alla Germania prima di suggerire un possibile ingresso di truppe straniere in Ucraina finché il Paese non si unirà alla Nato. "Zelensky vuole fare la pace, pensa che sia giunto il momento", afferma Trump, aggiungendo che anche "Putin dovrebbe pensare che sia giunto il momento perché ha perso: quando perdi 700.000 persone, è giunto il momento".
Di tutt'altra opinione lo zar, che alla cerimonia di consegna della medaglia Stella d'oro agli Eroi della Russia ha sentenziato come "non ci siano dubbi sul fatto che vinceremo in Ucraina. E "nessuno sarà in grado di spezzare la Russia".
Gli approfondimenti:
- Ucraina, su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Ucraina, 20 anni dalla Rivoluzione Arancione del 2004: cosa accadde
Vent’anni fa scoppiava la Rivoluzione arancione nelle piazze di Kiev: la causa era il contestato risultato elettorale che aveva visto vincere alle elezioni presidenziali il candidato filorusso Viktor Janukovich ai danni del leader dell’opposizione Viktor Juščenko. Le proteste incendiarono il Paese per 13 giorni fino alla mancata convalida del voto da parte della Corte Suprema ucraina. LEGGI QUI
Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. DI COSA SI TRATTA
Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI
Guerra Ucraina-Russia, da Francia e Uk ipotesi invio soldati. Germania pensa a bunker
La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe arrivare a breve a un nuovo bivio decisivo. Tra meno di due mesi Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca: il nuovo presidente degli Stati Uniti avrà una posizione molto diversa rispetto a Biden sul sostegno di Washington a Kiev. Negli ultimi giorni sta tornando d’attualità la possibilità di inviare truppe europee in Ucraina. Insieme alla Francia - che per prima aveva ventilato l'ipotesi - ora c'è il Regno Unito. Parigi e Londra sarebbero le azioniste di maggioranza dell'iniziativa, alla quale si aggiungerebbero altri Paesi sulla stessa linea d’onda. GLI SCENARI
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI
Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022". e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO
Putin: "Non ci sono dubbi che vinceremo in Ucraina"
"La determinazione" dei combattenti russi nella guerra in Ucraina "non lascia dubbi sul fatto che vinceremo, e nessuno sarà in grado di spezzare la Russia. Dalla nostra parte ci sono la verità, il potere delle armi e la forza d'animo". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante la cerimonia di consegna della medaglia Stella d'oro agli Eroi della Russia, secondo quanto riportato da Ria Novosti.
Zelensky: "Quasi 800.000 soldati russi si trovano in Ucraina"
Quasi 800.000 soldati russi sono schierati in Ucraina. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky durante un incontro a Kiev con il premier estone Kristen Michal, secondo quanto riportato da Ukrinform. "Perché abbiamo bisogno dell'aiuto e della fiducia dei nostri partner? Perché vediamo cos'è la guerra in Ucraina. Vediamo che il regime di Assad è caduto perché lì non ci sono truppe russe veramente potenti. Siamo onesti: tutti sono stati trasferiti in Ucraina, quasi 800.000 soldati russi si trovano sul territorio ucraino. E questo indica che l'esercito di questo pseudo-impero oggi combatte contro il popolo ucraino", ha affermato Zelensky.
Trump: "Putin ha perso, pensi alla pace"
Donald Trump ha inviato un avvertimento al presidente russo Vladimir Putin: deve fermare la guerra perché ha perso. "Putin - ha detto il presidente eletto, parlando al New York Post - dovrebbe pensare che è arrivato il momento (per fare la pace, ndr) perché ha perso. Quando perdi 700 mila persone, è il momento. Non finirà fino a quando non c'è la pace".
Mosca: "Kiev rifiuta i negoziati, puntiamo a vincere"
E' l'Ucraina che "rifiuta ogni trattativa", e quindi la Russia continuerà la cosiddetta operazione militare speciale "fino alla sua fine vittoriosa". E' dura la risposta del Cremlino all'ultima uscita di Donald Trump, che ieri aveva invitato Vladimir Putin a "fare la pace" perché ormai "ha perso". Una risposta quasi scontata e in linea con le schermaglie che precedono i possibili negoziati, che Donald Tusk considera ormai imminenti. Le trattative "potrebbero iniziare nell'inverno di quest'anno", ha detto il premier polacco, il cui Paese assumerà da gennaio la presidenza di turno dell'Ue. Gennaio sarà anche il mese dell'insediamento alla Casa Bianca di Trump, che ha detto di essere già al lavoro sulle proposte per mettere fine a una guerra che ha bollato come "ridicola". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky gli ha espresso "profonda gratitudine" per quella che ha definito la "forte determinazione a porre fine a questa guerra in modo giusto", dopo il vertice a tre di domenica a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron.
Putin: "Con Oreshnik bisogno arma nucleare minimizzato"
Secondo il presidente russo Vladimir Putin l'impiego del sistema missilistico Oreshnik nell'arsenale militare russo ridurra' al minimo la necessita' di usare armi nucleari. "In generale, stiamo migliorando non la nostra dottrina nucleare ma l'Oreshnik perche', se lo guardi, un numero sufficiente di questi sistemi moderni (n.d.r. di armi all'avanguardia) portera' effettivamente a ridurre al minimo la necessita' di utilizzare armi nucleari", ha spiegato il capo del Cremlino, citato dall'agenzia stampa Ria Novosti, in una riunione del Consiglio per lo sviluppo della societa' civile e dei diritti umani.
Budapest continuerà pressing su Kiev per pace
All'indomani dell'incontro a Mar-a-Lago tra il premier ungherese Viktor Orban e il presidente Usa eletto Donald Trump, Budapest assicura di voler continuare il suo pressing per arrivare alla pace in Ucraina. Ad affermarlo, sotto forma di anonimato, è stato un diplomatico ungherese di rango secondo cui l'Ungheria porterà avanti la sua "missione di pace" in Ucraina. Orban - attualmente presidente di turno Ue, nonche' il leader europeo più vicino sia a Trump che al presidente russo Vladimir Putin - ha ripetutamente chiesto colloqui di pace ed espresso disappunto per l'invio di aiuti militari a Kiev dopo l'invasione russa del 2022. Ieri il leader ungherese, accompagnato dal suo ministro degli Esteri Peter Szijjarto, ha incontrato il prossimo inquilino della Casa Bianca nella sua tenuta di Mar-a-lago in Florida e il consigliere di Trump, il miliardario Elon Musk.
Navi russe ancorate a largo Siria dopo aver lasciato Tartus
Immagini satellitari mostrano che le navi della marina russa hanno lasciato la base di Mosca a Tartus, in Siria, e alcune hanno gettato l'ancora al largo della costa dopo il rovesciamento del presidente siriano Bashar al-Assad da parte delle forze ribelli. Lo scrive Reuters online, secondo cui un'immagine scattata ieri da Planet Labs mostra almeno tre navi della flotta russa del Mediterraneo, tra cui due fregate con missili guidati e una petroliera, ormeggiate a circa 13 km a nord-ovest di Tartus. Il resto della flotta non è stato immediatamente individuato nelle immagini satellitari. In precedenza, la Russia aveva cinque navi e un sottomarino a Tartus, secondo un'analisi delle immagini satellitari di BlackSky e Planet Labs: una foto immagine scattata il 5 dicembre da BlackSky mostrava tutte e sei le imbarcazioni alla base. Le immagini satellitari del 9 dicembre confermano i precedenti resoconti del blogger di guerra russo "Rybar" secondo cui le navi da guerra avevano lasciato Tartus e preso posizione al largo della costa per motivi di sicurezza. La flotta è partita dalla base navale tra il 6 e il 9 dicembre, secondo le immagini satellitari. Mosca - ricorda Reuters - sta cercando di raggiungere un accordo con i ribelli per garantire la sicurezza di due sue basi militari strategicamente importanti: la Russia ha una grande base aerea nella città costiera di Latakia e la sua struttura navale a Tartus. Quest'ultima è l'unico hub di riparazione e rifornimento russo nel Mediterraneo, con che Mosca ha utilizzato la Siria come punto di sosta per far entrare e uscire i suoi contractor militari dall'Africa.
Fonti Chigi: "Al G7 Siria, Ucraina e Medio Oriente"
La situazione in Siria sarà solo uno dei temi al centro della riunione virtuale dei leader del G7 in programma venerdì. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi spiegando che il vertice è stato convocato giorni fa, prima della caduta del regime di Bashar al Assad, dalla premier Giorgia Meloni come appuntamento conclusivo della presidenza italiana del Gruppo e per il passaggio di consegne con il Canada, che dal primo gennaio avrà la presidenza del G7. Fra i temi all'ordine del giorno della riunione, spiegano le stesse fonti, anche le altre crisi internazionali, dall'Ucraina al Medio Oriente. Sulla bozza del comunicato finale di questo G7, viene poi precisato, stanno ancora lavorando gli sherpa.
Ucraina: "Attacco russo a Zaporizhzhia, 3 morti e 11 feriti"
Le forze russe hanno colpito la città di Zaporizhzhia, uccidendo tre persone e ferendone 11. Lo ha riferito il governatore Ivan Fedorov, dopo che alle 14 era stata dichiarata l'allerta aerea nella regione e pochi minuti dopo erano state segnalate delle esplosioni.
L'attacco ha distrutto una clinica privata e danneggiato gli edifici circostanti. "I soccorritori stanno cercando le persone intrappolate sotto le macerie", ha scritto Fedorov.
Putin: "Non introdurremo la pena di morte neanche con la guerra"
Le autorità russe non stanno introducendo la pena di morte nemmeno in tempo di "operazione militare speciale", come i russi chiamano l'invasione dell'Ucraina. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass. "C'è un'operazione militare speciale in corso. E detto questo, non stiamo introducendo alcuna condanna a morte. Anche se, vi assicuro e voi probabilmente ne siete a conoscenza, un numero significativo di nostri cittadini e attivisti politici solleva costantemente questa questione", ha osservato il leader russo.
Fontana: "Spero sia l'anno in cui la guerra finirà"
"Spero che il 2025 sia l'anno in cui la guerra in Ucraina finirà, con un congelamento. Parlare di pace sarà duro, ma mi auguro che finisca al più presto. I danni fatti dalla Russia all'Ucraina ammontano a 150 miliardi di euro. Il post guerra sarà una situazione complicata". Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana, al tradizionale scambio di auguri con la Stampa parlamentare, in corso a Montecitorio.
Putin: "Oreshnik riducono il bisogno di usare le atomiche"
L'emergere dei sistemi missilistici russi Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. "Un numero sufficiente di questi moderni sistemi d'arma porta praticamente al punto di non avere più bisogno di usare armi nucleari", ha detto il leader russo secondo cui Mosca "non sta inasprendo la dottrina nucleare, la stiamo migliorando".
Bielorussia, Lukashenko: "Ho dispiegato decine di testate nucleari"
"Ho schierato delle testate nucleari. Diverse decine di testate. Molti dicono che è uno scherzo e che nessuno ha schierato nulla. Sì, invece, lo abbiamo fatto. E il fatto che gli oppositori dicano che è uno scherzo significa che non l'hanno capito. Hanno trascurato il modo in cui le abbiamo portate qui". Lo ha il presidente bielorusso Alexander Lukashenko all'agenzia di stampa BelTa, osservando che usare questo tipo di armi ad alta potenza comporta una grande responsabilità. "Da Hiroshima e Nagasaki - ha aggiunto - nessuno ha mai premuto il pulsante nucleare. Nemmeno le principali potenze, per non parlare della Bielorussia".
In precedenza, Mosca aveva annunciato piani per schierare armi nucleari tattiche in Bielorussia su richiesta di quest'ultima. Mosca ha fornito a Minsk sistemi missilistici tattici Iskander in grado di trasportare armi nucleari e ha aiutato la Bielorussia a riequipaggiare i suoi aerei per trasportare armi specializzate. La maggior parte delle testate era già in Bielorussia e alla fine di aprile 2024 Lukashenko aveva affermato che la Russia aveva schierato diverse decine di testate nucleari.
Kiev: "Raid russo su clinica a Zaporizhzhia, almeno 3 morti"
Almeno tre persone sono morte e 5 sono rimaste ferite in un attacco russo che ha colpito una clinica privata a Zaporizhzhia. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare della regione meridionale ucraina, Ivan Fedorov. "Tre persone sono morte, cinque sono rimaste ferite. I soccorritori cercano persone sotto le macerie di una clinica distrutta da un missile russo. Tutti i servizi sono operativi sul luogo dell'impatto", ha riferito Fedorov su Telegram.
Ucraina, Tusk: "Macron giovedì a Varsavia per punto situazione"
Il presidente francese Emmanuel Macron sarà in visita in Polonia, giovedì, per condividere con Varsavia, prossima presidente di turno dell'Ue, l'esito degli incontri con il presidente eletto Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha dichiarato lo stesso primo ministro polacco, Donald Tusk, precisando che il Capo dell'Eliseo "vorrà condividere con noi i risultati delle discussioni" che ha avuto a Parigi con Trump e Zelensky, incontri che ha definito "brevi ma importanti".
Tusk: "Colloqui pace Ucraina possibili questo inverno"
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato che i colloqui di pace per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina potrebbero iniziare "questo inverno", mentre Varsavia si prepara ad assumere la presidenza di turno dell'Ue a gennaio. "La nostra presidenza sarà in particolare corresponsabile di come apparirà il panorama politico, forse di come si presenterà la situazione durante i negoziati (di pace), che potrebbero iniziare -- anche se ci sono ancora punti interrogativi -- nell'inverno di quest'anno," ha detto Tusk ai giornalisti.
Ue: "Condanniamo attacchi ibridi della Russia alle frontiere esterne"
La Commissione europea è "a conoscenza del rapporto" di Human Rights Watch sui respingimenti dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, ed è "in contatto con tutti gli Stati membri che hanno un confine esterno con la Russia o la Bielorussia e ovviamente questo include la Polonia. Tutti noi abbiamo condannato fermamente gli attacchi ibridi orchestrati da Russia e Bielorussia alle nostre frontiere esterne ed è imperativo proteggere la sicurezza e l'integrità territoriale della nostra unione e dei nostri cittadini". Lo ha detto un portavoce della Commissione, interpretato al riguardo durante il briefing alla stampa. "La migrazione deve essere gestita in modo umano. Una gestione efficiente delle frontiere in questo contesto deve essere fermamente radicata nel rispetto dei diritti fondamentali" ha aggiunto, ricordando che domani verrà adottata una comunicazione della Commissione proprio sul contrasto alle minacce ibride derivanti dall'utilizzo della migrazione come arma e sul rafforzamento della sicurezza alle frontiere esterne dell'Ue, un dossier di particolare rilevanza per Varsavia.
Borrell: "La caduta di Assad un duro colpo per Putin"
La caduta del regime di Bashar al Assad in Siria rappresenta "un duro colpo" per Vladimir Putin: lo ha affermato l'ex Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, in dichiarazioni a cronisti a Madrid. "Dal punto di vista geopolitico e militare, questo è un fallimento molto grave di Putin", ha proseguito Borrell a margine di un evento del Nueva Economía Fórum, ricordando che il presidente russo è stato "il grande protettore" del governo siriano. "Credo ci si debba rallegrare della caduta di un regime tirannico e dittatoriale", ha aggiunto Borrell, "ma non so se ci saranno ripercussioni sull'Ucraina".

©Ansa
Kiev, 2.500 utenze senza elettricità nella regione di Chernihiv
Nella regione di Chernihiv, quasi 2.500 abbonati sono senza corrente a causa delle distruzioni provocate dagli attacchi missilistici russi. Lo ha riferito su Telegram Vyacheslav Chaus, capo dell'Amministrazione militare regionale di Chernihiv, riporta Ukrinform. "La situazione dell'energia è difficile, soprattutto al confine. Quasi 2.500 abbonati sono rimasti senza elettricità. Questa è una conseguenza degli attacchi russi", ha dichiarato in un comunicato. Chaus ha sottolineato che le squadre di riparazione stanno lavorando dove la situazione di sicurezza lo consente e ha ringraziato i tecnici dell'energia elettrica che stanno ripristinando la fornitura di energia. Il Dipartimento della Protezione Civile e della Difesa dell'Amministrazione Militare Regionale di Chernihiv ha chiarito che 32 insediamenti nella regione rimangono senza corrente, tre dei quali parzialmente. Come riportato in precedenza da Ukrinform, il 28 novembre un massiccio attacco combinato alla rete elettrica ucraina ha danneggiato le strutture energetiche in diverse regioni. Dalla sera di mercoledì 27 novembre, i russi hanno attaccato l'Ucraina con 188 attacchi aerei.
Kiev: "3 morti in attacchi russi nelle regioni del Donetsk e del Kherson"
Tre persone sono state uccise e più di dieci sono rimaste ferite negli attacchi russi nell'Ucraina meridionale e orientale nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito le autorità regionali. Nella regione orientale di Donetsk, i bombardamenti russi hanno causato la morte di due persone e almeno sei feriti, ha affermato il governatore regionale Vadym Filashkin su Telegram, precisando che "in sole 24 ore, i russi hanno sparato nove volte contro gli insediamenti della regione del Donetsk. 358 persone, tra cui 49 bambini, sono state evacuate dalla linea del fronte".
I bombardamenti russi nella regione meridionale del Kherson hanno causato la morte di una persona e diverse altre ferite. Dieci persone sono rimaste ferite anche durante i bombardamenti russi nella regione nord-orientale di Kharkiv, ha affermato il governatore regionale Oleg Synegubov.
Russia, Berlino: "Arrestato per spionaggio un russo-tedesco
Berlino è stata "informata" dell'arresto di un cittadino, presumibilmente tedesco-russo, accusato dalle autorità russe di spionaggio a vantaggio dell'Ucraina, lo ha appreso martedì una fonte vicina a il Ministero degli Esteri tedesco. "L'ambasciata tedesca a Mosca è stata informata questa mattina dell'arresto di un sospetto cittadino tedesco e sta lavorando per ottenere l'accesso consolare alla persona interessata", ha detto la fonte.
Mosca, conquistato altro villaggio nella regione di Donetsk
Le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di un altro villaggio nell'est dell'Ucraina: Zhyoltoye, nella regione di Donetsk, in direzione della cittadina di Pokrovsk. Lo riferisce il ministero degli Esteri russo citato dalle agenzie di Mosca.

©Ansa
Ambasciata d'Italia a Kiev dirama l'allerta: "Accresciuta la minaccia di raid"
L'ambasciata d'Italia a Kiev ha diramato un avviso di sicurezza secondo cui "a causa dell'accresciuta minaccia di attacchi aerei russi sull'Ucraina, si raccomanda in questi giorni ai connazionali presenti nel Paese di esercitare la più elevata cautela". In caso di allarme aereo, si legge ancora nell'avviso, "si raccomanda di attenersi alle più stringenti misure di mitigazione del rischio e di recarsi immediatamente al rifugio più vicino, seguendo le indicazioni delle autorità locali".
Governatore russo: "Fermato raid di droni su aerodromo militare"
Il governatore dell'oblast russa di Saratov, Roman Busargin, ha dichiarato chee la contraerea ha fermato un attacco di droni su un aerodromo militare della regione: lo riporta l'agenzia Interfax precisando che, secondo Busargin, non ci sarebbero danni né feriti.
Il Cremlino: "Kiev rifiuta i negoziati, avanti fino alla vittoria"
L'Ucraina "rifiuta ogni trattativa" e quindi la Russia continuerò la cosiddetta operazione militare speciale "fino alla sua fine vittoriosa". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Russia, deturpa manifesti di arruolamento: 3 anni di carcere
In Russia un uomo di 39 anni è stato condannato a tre anni di carcere da un tribunale per aver imbrattato manifesti che invitavano le persone ad arruolarsi nell'esercito russo, "screditando" così le forze armate, in base alla legge che mette a tacere ogni dissenso sulla guerra in Ucraina: lo affermano le autorità regionali di Krasnoyarsk, in Siberia. L'uomo, di Zheleznogorsk, nella regione di Krasnoyarsk, è stato accusato di aver deturpato "deliberatamente e intenzionalmente" 13 manifesti di reclutamento lo scorso giugno. Il numero di arresti per sospetto di spionaggio, tradimento, sabotaggio, estremismo e persino "screditamento dell'esercito" è aumentato in quasi tre anni di guerra, spesso con pesanti condanne al carcere. In molte città e regioni, con l'avvicinarsi del terzo anniversario dei combattimenti, vengono affissi manifesti pubblici per sottolineare l'importanza di raccogliere sempre più denaro per chi è disposto a combattere in Ucraina.
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? GLI SCENARI
Zelensky: "Grato a Trump per determinazione a terminare guerra"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di essere grato a Donald Trump per la "forte determinazione" espressa dal presidente eletto americano che ha incontrato in un trilaterale insieme al francese Emmanuel Macron all'Eliseo la scorsa settimana. "La cosa più importante è lavorare insieme su come porre fine a questa guerra, questa è la nostra massima priorità. Durante l'incontro a Parigi, questo è esattamente ciò su cui ci siamo concentrati", ha scritto Zelensky su X.
In Russia arrestato russo-tedesco: "Sabotaggio a favore Kiev"
Un giovane cittadino russo-tedesco è stato arrestato in Russia dai servizi segreti dell'Fsb con l'accusa di voler "sabotare" con dell'esplosivo una ferrovia a Nizhny Novgorod, non lontano da Mosca, su ordine di Kiev. Si tratterebbe di una persona nata nel 2003, che, secondo l'accusa, avrebbe agito dietro a "un compenso in denaro" offertogli dall'intelligence ucraina (Sbu). Lo scrivo l'Fsb in una nota.
Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. DI COSA SI TRATTA
Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022". e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO
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