Le relazioni tra Russia e Occidente sono destinate "inevitabilmente" a normalizzarsi, e "le porte rimangono aperte" al ritorno delle aziende occidentali che hanno lasciato il Paese dopo lo scoppio del conflitto. Lo ha affermato il presidente russo intervenendo ad un forum economico a Mosca. Secondo la Reuters, il piano di Trump per la guerra non prevede l'adesione di Kiev alla Nato. L'agenzia sottolinea che i consiglieri del presidente eletto Usa cederebbero gran parte del Paese alla Russia per il prossimo futuro
Le relazioni tra la Russia e l'Occidente sono destinate "inevitabilmente" a normalizzarsi, e "le porte rimangono aperte" al ritorno delle aziende occidentali che hanno lasciato il Paese dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin intervenendo a un forum economico a Mosca.
I consiglieri di Donald Trump, sia in pubblico sia in privato, stanno proponendo di porre fine alla guerra in Ucraina, cedendo gran parte del Paese alla Russia per il prossimo futuro, secondo un'analisi condotta da Reuters sulle loro dichiarazioni e sulle interviste con diverse persone vicine al Presidente eletto degli Stati Uniti. Le proposte di tre consiglieri chiave, tra cui l'inviato di Trump per la Russia e l'Ucraina, il tenente generale dell'esercito in pensione Keith Kellogg, condividono alcuni elementi, tra cui l'esclusione dell'Ucraina dalla Nato.
L'Ucraina ieri ha lanciato un appello per una "piena" adesione alla Nato come unica garanzia di sicurezza di fronte all'invasione russa, in vista di una riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza. L'ingresso di Kiev nella Nato sarebbe "inaccettabile" per Mosca, che lo considererebbe un "evento minaccioso".
Ieri manovre della Marina russa nel Mediterraneo orientale. Lanciati diversi missili, tra cui gli ipersonici Zirkon, da due navi e un sottomarino dal largo delle coste siriane mentre è in atto l'offensiva dei miliziani jihadisti e ribelli in parte sostenuti dalla Turchia contro le forze governative, alleate di Mosca. Putin avverte Erdogan: “Fermare l'aggressione dei terroristi”.
Gli approfondimenti:
- Ucraina, su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Lavrov arrivato a Malta per la ministeriale Osce
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è arrivato a Malta dove parteciperà alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Osce. Lo riferisce la Tass aggiungendo che Lavrov dovrebbe tenere una serie di incontri bilaterali con i suoi colleghi a margine dell'evento. In precedenza, ricorda l'agenzia di stampa russa, il ministero degli Esteri di Mosca aveva affermato che la delegazione russa avrebbe sollevato la questione dei visti ritirati, tra cui quello per la portavoce dello stesso ministero, Maria Zakharova, il cui visto prima concesso è poi stato annullato da Malta proprio mentre la delegazione russa stava per imbarcarsi su un volo da Mosca. Alla riunione dell'Osce partecipano anche il segretario di Stato Usa uscente Antony Blinken e il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga.
Tajani: "Orban? Non vogliono spendere per le armi, noi abbiamo una posizione diversa"
"Io credo che anche Orbán voglia raggiungere la pace, loro non vogliono continuare a inviare armi, non vogliono continuare a spendere per la guerra, noi abbiamo una posizione diversa, noi siamo assolutamente pronti a sostenere da tutti i punti di vista l'Ucraina, militare, finanziario, economico e anche lavorare per la ricostruzione". Lo dice Antonio Tajani, ospite di Cinque minuti, su Rai Uno, sollecitato sulle differenze con il presidente ungherese, oggi a Roma dal premier Meloni. "La grande conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina, nella quale saranno coinvolte anche le imprese italiane, si svolgerà a Roma a luglio del prossimo anno", sottolinea.
Kallas a ministro turco, 'lavoriamo insieme per sostenere Kiev'
"La Turchia è un partner di importanza strategica. Rafforzare le nostre relazioni sarà una delle mie priorità. Ho incontrato Hakan Fidan per discutere di sicurezza e stabilità nella regione e ho sottolineato la necessità di lavorare a stretto contatto per aiutare l'Ucraina nella sua lotta contro la Russia". Lo scrive su X l'Alto Rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, dopo il suo incontro con il ministo degli Esteri turco, Hakan Fidan, a margine del vertice ministeriale dell'Osce in corso a Malta.
Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
Nord Corea, in vigore il trattato di difesa con la Russia
Uno storico patto di mutua difesa tra Corea del Nord e Russia, firmato dai rispettivi leader a giugno, è entrato in vigore dopo che le due parti si sono formalmente scambiate i documenti di ratifica. Lo ha annunciato 'agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord Kcna. Il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente russo Vladimir Putin hanno firmato l'accordo di partenariato strategico durante la visita del capo del Cremlino a Pyongyang. E' entrato in vigore ufficialmente con lo scambio degli strumenti di ratifica a Mosca, ha riferito Kcna.
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. COSA SAPERE
Ucraina, cosa prevederebbe il piano di pace di Putin con la ripartizione dei territori
Sorpassato il millesimo giorno di guerra - l’anniversario cadeva il 19 novembre – si continua a parlare di un possibile accordo per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, soprattutto con i nuovi scenari diplomatici aperti dalla rielezione negli Stati Uniti di Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca dal 20 gennaio 2025.
Secondo quanto riportato da Reuters, che cita cinque “fonti”, il capo del Cremlino sarebbe disposto a discuterne soltanto escludendo grandi concessioni territoriali a Kiev. L’Ucraina dovrebbe poi mettere da parte una volta per tutte la sua volontà di entrare tra i Paesi Nato. IL PIANO
Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”.
Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? L'APPROFONDIMENTO
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Kadyrov accusa Kiev per l'attacco a Grozny: "Usare prigionieri di guerra come scudi umani"
Il leader della repubblica russa di Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha proposto di utilizzare i militari ucraini fatti prigionieri come scudi umani dopo l'ultimo attacco con droni sferrato da Kiev contro una stazione di polizia nella capitale cecena Grozny.
In un video pubblicato su Telegram, si vede Kadyrov avanzare la proposta di fronte a un gruppo di prigionieri ucraini che ha rimproverato di essere in condizioni troppo buone. “È come se foste in vacanza”, ha ironizzato quando ha chiesto loro se venissero nutriti e se avessero problemi. “Dobbiamo metterli sui tetti delle case, accanto agli oggetti fotografati dai satelliti statunitensi, per proteggere il nostro territorio”, il suggerimento di Kadyrov.
Kadyrov ha aggiunto che i soldati catturati sono stati risparmiati dopo aver deposto le armi “volontariamente” e ha invitato il resto dei militari ucraini che “ancora esitano” a non sacrificarsi per “gli interessi” dell'Occidente e del suo presidente “fantoccio” Volodymyr Zelensky.
Ucraina, Rutte: "La Nato si concentri sugli aiuti militari". VIDEO
Tajani: "Se i russi avanzano ancora Zelensky dovrà fare delle concessioni"
"Vedremo cosa accadrà e quale sarà lo stato dell'arte quando inizierà un dialogo. Certamente se i russi continuano ad avanzare, Zelensky dovrà accettare qualche condizione se non vuole un peggioramento della situazione". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a Porta a Porta su Rai 1 nella registrazione del programma che andrà in onda stasera. "Noi stiamo facendo il possibile per sostenere l'Ucraina, però bisogna raggiungere la pace nel 2025", ha aggiunto Tajani.
Guerra Ucraina-Russia, da Francia e Uk ipotesi invio soldati. Germania pensa a bunker
La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe arrivare a breve a un nuovo bivio decisivo. Tra meno di due mesi Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca: il nuovo presidente degli Stati Uniti avrà una posizione molto diversa rispetto a Biden sul sostegno di Washington a Kiev. Negli ultimi giorni sta tornando d’attualità la possibilità di inviare truppe europee in Ucraina. Insieme alla Francia - che per prima aveva ventilato l'ipotesi - ora c'è il Regno Unito. Parigi e Londra sarebbero le azioniste di maggioranza dell'iniziativa, alla quale si aggiungerebbero altri Paesi sulla stessa linea d’onda. IL PUNTO
Kiev respinge le accuse di Mosca: "Nessun sostegno ai ribelli jihadisti"
L'Ucraina ha negato di sostenere militarmente i combattenti del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), che sta conducendo un'offensiva contro le forze di Bashar al-Assad nel nord della Siria, come ha accusato Mosca. Kiev "respinge categoricamente le accuse infondate della Russia contro l'Ucraina riguardo al suo presunto coinvolgimento nel peggioramento della situazione della sicurezza in Siria", ha affermato in una nota il ministero degli Esteri ucraino.
Guerra in Ucraina, Kiev rischia la disfatta nel Kursk. Cosa sta succedendo
La Russia continua a premere sull'Ucraina, rafforzando i suoi ranghi sul terreno, per conquistare più territorio possibile prima di un eventuale negoziato favorito dal prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Fra le zone più calde in questo senso c’è la regione russa del Kursk, occupata ad agosto dai soldati di Kiev con una delle incursioni più sorprendenti dall’inizio del conflitto e ora nel mirino sia di Mosca - che non vuole che il territorio possa rientrare in eventuali trattative -, che di Kiev, che ha intensificato gli attacchi con raffiche di missili occidentali a lungo raggio per mantenere una posizione quanto più solida possibile. LA SITUAZIONE
Tajani: "Il sogno di Putin è fare quello che hanno fatto lo zar e Stalin, cioè la grande Russia"
"Il sogno di Putin è fare quello che hanno fatto lo zar, Stalin, di tornare alla grande madre Russia, considera l'Ucraina una parte della Russia, Kiev era il centro religioso più importante, credo che non potrà coronare il suo sogno, anche grazie all'impegno dell'occidente". Lo dice Antonio Tajani, ospite di Porta a Porta, su Rai Uno.
Russia, economia arranca tra inflazione e sanzioni. Tensioni intorno alla banca centrale
Il rublo crolla ai minimi dall’inverno 2022. L’inflazione in Russia galoppa intorno al 9% e la banca centrale alza i tassi di interesse al 21%, mai così in alto dalla fine dell’Unione Sovietica, nel tentativo di frenarla. Secondo quanto dichiarato a Reuters da Andrei Kostin, Ceo del secondo istituto di credito russo, VTB, entro la fine dell’anno si potrebbe arrivare anche al 23%. Intanto cala la forza lavoro e sempre più imprese entrano in crisi. Non è un quadro ottimale quello dell’economia russa, ormai dentro il terzo anno di guerra contro l’Ucraina. L'ANALISI
Baltici: "La Russia è il problema, va fermata"
"Da sola, la Russia non si fermerà. Gli sforzi della Russia per intensificare le ostilità contro l'Ucraina, anche arruolando forze militari nordcoreane, nonché svolgendo quotidianamente azioni di guerra ibrida aggressive e destabilizzanti contro gli alleati della Nato, dimostrano la sua volontà di condurre un confronto a lungo termine". Lo ha affermato la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, nel corso del vertice dei ministri degli Esteri della Nato, tenutosi a Bruxelles. "Dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti disponibili per limitare capacità della Russia di ricostruire le proprie forze armate e minacciare la sicurezza euroatlantica", ha detto ancora Braze. Analoghe le parole del ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, che ha posto l'accento sui pericoli derivanti dalla saldatura tra Russia e Corea del nord. "L'alleanza tra Russia e Corea del nord deve essere spezzata per garantire la sicurezza non solo dell'Ucraina, ma dell'intero mondo occidentale democratico", ha sottolineato il politico estone. Sia Braze che Tsahkna hanno inoltre ribadito la necessità di aumentare la spesa per la difesa e di continuare convintamente il sostegno militare, politico ed economico all'Ucraina, nonché di dare a Kiev chiare garanzie per il suo accesso all'Alleanza atlantica. "Le zone grigie devono scomparire dall'Europa, perché esse rappresentano bersagli allettanti per una futura aggressione da parte russa. L'adesione alla Nato è l'unica garanzia di sicurezza veramente praticabile e il modo migliore per assicurare una pace duratura e giusta in Europa", ha chiosato Tsahkna.