
Le relazioni tra Russia e Occidente sono destinate "inevitabilmente" a normalizzarsi, e "le porte rimangono aperte" al ritorno delle aziende occidentali che hanno lasciato il Paese dopo lo scoppio del conflitto. Lo ha affermato il presidente russo intervenendo ad un forum economico a Mosca. Secondo la Reuters, il piano di Trump per la guerra non prevede l'adesione di Kiev alla Nato. L'agenzia sottolinea che i consiglieri del presidente eletto Usa cederebbero gran parte del Paese alla Russia per il prossimo futuro
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Le relazioni tra la Russia e l'Occidente sono destinate "inevitabilmente" a normalizzarsi, e "le porte rimangono aperte" al ritorno delle aziende occidentali che hanno lasciato il Paese dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin intervenendo a un forum economico a Mosca.
I consiglieri di Donald Trump, sia in pubblico sia in privato, stanno proponendo di porre fine alla guerra in Ucraina, cedendo gran parte del Paese alla Russia per il prossimo futuro, secondo un'analisi condotta da Reuters sulle loro dichiarazioni e sulle interviste con diverse persone vicine al Presidente eletto degli Stati Uniti. Le proposte di tre consiglieri chiave, tra cui l'inviato di Trump per la Russia e l'Ucraina, il tenente generale dell'esercito in pensione Keith Kellogg, condividono alcuni elementi, tra cui l'esclusione dell'Ucraina dalla Nato.
L'Ucraina ieri ha lanciato un appello per una "piena" adesione alla Nato come unica garanzia di sicurezza di fronte all'invasione russa, in vista di una riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza. L'ingresso di Kiev nella Nato sarebbe "inaccettabile" per Mosca, che lo considererebbe un "evento minaccioso".
Ieri manovre della Marina russa nel Mediterraneo orientale. Lanciati diversi missili, tra cui gli ipersonici Zirkon, da due navi e un sottomarino dal largo delle coste siriane mentre è in atto l'offensiva dei miliziani jihadisti e ribelli in parte sostenuti dalla Turchia contro le forze governative, alleate di Mosca. Putin avverte Erdogan: “Fermare l'aggressione dei terroristi”.
Gli approfondimenti:
- Ucraina, su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Lavrov arrivato a Malta per la ministeriale Osce
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è arrivato a Malta dove parteciperà alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Osce. Lo riferisce la Tass aggiungendo che Lavrov dovrebbe tenere una serie di incontri bilaterali con i suoi colleghi a margine dell'evento. In precedenza, ricorda l'agenzia di stampa russa, il ministero degli Esteri di Mosca aveva affermato che la delegazione russa avrebbe sollevato la questione dei visti ritirati, tra cui quello per la portavoce dello stesso ministero, Maria Zakharova, il cui visto prima concesso è poi stato annullato da Malta proprio mentre la delegazione russa stava per imbarcarsi su un volo da Mosca. Alla riunione dell'Osce partecipano anche il segretario di Stato Usa uscente Antony Blinken e il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga.
Tajani: "Orban? Non vogliono spendere per le armi, noi abbiamo una posizione diversa"
"Io credo che anche Orbán voglia raggiungere la pace, loro non vogliono continuare a inviare armi, non vogliono continuare a spendere per la guerra, noi abbiamo una posizione diversa, noi siamo assolutamente pronti a sostenere da tutti i punti di vista l'Ucraina, militare, finanziario, economico e anche lavorare per la ricostruzione". Lo dice Antonio Tajani, ospite di Cinque minuti, su Rai Uno, sollecitato sulle differenze con il presidente ungherese, oggi a Roma dal premier Meloni. "La grande conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina, nella quale saranno coinvolte anche le imprese italiane, si svolgerà a Roma a luglio del prossimo anno", sottolinea.
Kallas a ministro turco, 'lavoriamo insieme per sostenere Kiev'
"La Turchia è un partner di importanza strategica. Rafforzare le nostre relazioni sarà una delle mie priorità. Ho incontrato Hakan Fidan per discutere di sicurezza e stabilità nella regione e ho sottolineato la necessità di lavorare a stretto contatto per aiutare l'Ucraina nella sua lotta contro la Russia". Lo scrive su X l'Alto Rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, dopo il suo incontro con il ministo degli Esteri turco, Hakan Fidan, a margine del vertice ministeriale dell'Osce in corso a Malta.
Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
Nord Corea, in vigore il trattato di difesa con la Russia
Uno storico patto di mutua difesa tra Corea del Nord e Russia, firmato dai rispettivi leader a giugno, è entrato in vigore dopo che le due parti si sono formalmente scambiate i documenti di ratifica. Lo ha annunciato 'agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord Kcna. Il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente russo Vladimir Putin hanno firmato l'accordo di partenariato strategico durante la visita del capo del Cremlino a Pyongyang. E' entrato in vigore ufficialmente con lo scambio degli strumenti di ratifica a Mosca, ha riferito Kcna.
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. COSA SAPERE
Ucraina, cosa prevederebbe il piano di pace di Putin con la ripartizione dei territori
Sorpassato il millesimo giorno di guerra - l’anniversario cadeva il 19 novembre – si continua a parlare di un possibile accordo per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, soprattutto con i nuovi scenari diplomatici aperti dalla rielezione negli Stati Uniti di Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca dal 20 gennaio 2025.
Secondo quanto riportato da Reuters, che cita cinque “fonti”, il capo del Cremlino sarebbe disposto a discuterne soltanto escludendo grandi concessioni territoriali a Kiev. L’Ucraina dovrebbe poi mettere da parte una volta per tutte la sua volontà di entrare tra i Paesi Nato. IL PIANO

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Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”.
Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? L'APPROFONDIMENTO
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Kadyrov accusa Kiev per l'attacco a Grozny: "Usare prigionieri di guerra come scudi umani"
Il leader della repubblica russa di Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha proposto di utilizzare i militari ucraini fatti prigionieri come scudi umani dopo l'ultimo attacco con droni sferrato da Kiev contro una stazione di polizia nella capitale cecena Grozny.
In un video pubblicato su Telegram, si vede Kadyrov avanzare la proposta di fronte a un gruppo di prigionieri ucraini che ha rimproverato di essere in condizioni troppo buone. “È come se foste in vacanza”, ha ironizzato quando ha chiesto loro se venissero nutriti e se avessero problemi. “Dobbiamo metterli sui tetti delle case, accanto agli oggetti fotografati dai satelliti statunitensi, per proteggere il nostro territorio”, il suggerimento di Kadyrov.
Kadyrov ha aggiunto che i soldati catturati sono stati risparmiati dopo aver deposto le armi “volontariamente” e ha invitato il resto dei militari ucraini che “ancora esitano” a non sacrificarsi per “gli interessi” dell'Occidente e del suo presidente “fantoccio” Volodymyr Zelensky.
Ucraina, Rutte: "La Nato si concentri sugli aiuti militari". VIDEO
Tajani: "Se i russi avanzano ancora Zelensky dovrà fare delle concessioni"
"Vedremo cosa accadrà e quale sarà lo stato dell'arte quando inizierà un dialogo. Certamente se i russi continuano ad avanzare, Zelensky dovrà accettare qualche condizione se non vuole un peggioramento della situazione". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a Porta a Porta su Rai 1 nella registrazione del programma che andrà in onda stasera. "Noi stiamo facendo il possibile per sostenere l'Ucraina, però bisogna raggiungere la pace nel 2025", ha aggiunto Tajani.
Guerra Ucraina-Russia, da Francia e Uk ipotesi invio soldati. Germania pensa a bunker
La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe arrivare a breve a un nuovo bivio decisivo. Tra meno di due mesi Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca: il nuovo presidente degli Stati Uniti avrà una posizione molto diversa rispetto a Biden sul sostegno di Washington a Kiev. Negli ultimi giorni sta tornando d’attualità la possibilità di inviare truppe europee in Ucraina. Insieme alla Francia - che per prima aveva ventilato l'ipotesi - ora c'è il Regno Unito. Parigi e Londra sarebbero le azioniste di maggioranza dell'iniziativa, alla quale si aggiungerebbero altri Paesi sulla stessa linea d’onda. IL PUNTO
Kiev respinge le accuse di Mosca: "Nessun sostegno ai ribelli jihadisti"
L'Ucraina ha negato di sostenere militarmente i combattenti del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), che sta conducendo un'offensiva contro le forze di Bashar al-Assad nel nord della Siria, come ha accusato Mosca. Kiev "respinge categoricamente le accuse infondate della Russia contro l'Ucraina riguardo al suo presunto coinvolgimento nel peggioramento della situazione della sicurezza in Siria", ha affermato in una nota il ministero degli Esteri ucraino.
Guerra in Ucraina, Kiev rischia la disfatta nel Kursk. Cosa sta succedendo
La Russia continua a premere sull'Ucraina, rafforzando i suoi ranghi sul terreno, per conquistare più territorio possibile prima di un eventuale negoziato favorito dal prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Fra le zone più calde in questo senso c’è la regione russa del Kursk, occupata ad agosto dai soldati di Kiev con una delle incursioni più sorprendenti dall’inizio del conflitto e ora nel mirino sia di Mosca - che non vuole che il territorio possa rientrare in eventuali trattative -, che di Kiev, che ha intensificato gli attacchi con raffiche di missili occidentali a lungo raggio per mantenere una posizione quanto più solida possibile. LA SITUAZIONE

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Tajani: "Il sogno di Putin è fare quello che hanno fatto lo zar e Stalin, cioè la grande Russia"
"Il sogno di Putin è fare quello che hanno fatto lo zar, Stalin, di tornare alla grande madre Russia, considera l'Ucraina una parte della Russia, Kiev era il centro religioso più importante, credo che non potrà coronare il suo sogno, anche grazie all'impegno dell'occidente". Lo dice Antonio Tajani, ospite di Porta a Porta, su Rai Uno.
Russia, economia arranca tra inflazione e sanzioni. Tensioni intorno alla banca centrale
Il rublo crolla ai minimi dall’inverno 2022. L’inflazione in Russia galoppa intorno al 9% e la banca centrale alza i tassi di interesse al 21%, mai così in alto dalla fine dell’Unione Sovietica, nel tentativo di frenarla. Secondo quanto dichiarato a Reuters da Andrei Kostin, Ceo del secondo istituto di credito russo, VTB, entro la fine dell’anno si potrebbe arrivare anche al 23%. Intanto cala la forza lavoro e sempre più imprese entrano in crisi. Non è un quadro ottimale quello dell’economia russa, ormai dentro il terzo anno di guerra contro l’Ucraina. L'ANALISI
Baltici: "La Russia è il problema, va fermata"
"Da sola, la Russia non si fermerà. Gli sforzi della Russia per intensificare le ostilità contro l'Ucraina, anche arruolando forze militari nordcoreane, nonché svolgendo quotidianamente azioni di guerra ibrida aggressive e destabilizzanti contro gli alleati della Nato, dimostrano la sua volontà di condurre un confronto a lungo termine". Lo ha affermato la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, nel corso del vertice dei ministri degli Esteri della Nato, tenutosi a Bruxelles. "Dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti disponibili per limitare capacità della Russia di ricostruire le proprie forze armate e minacciare la sicurezza euroatlantica", ha detto ancora Braze. Analoghe le parole del ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, che ha posto l'accento sui pericoli derivanti dalla saldatura tra Russia e Corea del nord. "L'alleanza tra Russia e Corea del nord deve essere spezzata per garantire la sicurezza non solo dell'Ucraina, ma dell'intero mondo occidentale democratico", ha sottolineato il politico estone. Sia Braze che Tsahkna hanno inoltre ribadito la necessità di aumentare la spesa per la difesa e di continuare convintamente il sostegno militare, politico ed economico all'Ucraina, nonché di dare a Kiev chiare garanzie per il suo accesso all'Alleanza atlantica. "Le zone grigie devono scomparire dall'Europa, perché esse rappresentano bersagli allettanti per una futura aggressione da parte russa. L'adesione alla Nato è l'unica garanzia di sicurezza veramente praticabile e il modo migliore per assicurare una pace duratura e giusta in Europa", ha chiosato Tsahkna.
Putin sicuro: "Con l'Occidente tornerà la normalità"
Le relazioni tra la Russia e l'Occidente sono destinate "inevitabilmente" a normalizzarsi, e "le porte rimangono aperte" al ritorno delle aziende occidentali che hanno lasciato il Paese dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Con il sorriso sulle labbra, Vladimir Putin ha lanciato segnali di distensione durante un forum economico a Mosca, mentre il Cremlino, insieme a Kiev e ai Paesi europei, attende di conoscere i contenuti dell'iniziativa annunciata dal presidente eletto americano Donald Trump per riportare la pace. Il presidente russo ha risposto per due ore alle domande dei partecipanti al convegno, ponendo l'accento sulla necessità di una riconciliazione per far fronte ai problemi economici derivati in gran parte dallo scontro tra Mosca e l'Occidente. Problemi per la Russia, con un'inflazione che appare fuori controllo nonostante un tasso di sconto record del 21%. "Dobbiamo usare correttamente e in modo saggio tutti gli strumenti di politica economica per combattere l'inflazione, senza eccessi strutturali", ha affermato il presidente. Ma anche i Paesi europei, ha aggiunto, hanno interesse a una riconciliazione. Putin, che ha risposto alla domanda di uno spettatore proveniente dalla Germania parlando nella sua lingua, si è rivolto in particolare agli "amici tedeschi". Parte dei problemi per loro e per gli altri europei, ha detto, sono conseguenza del fatto che "hanno perso la possibilità di ricevere forniture stabili di energia russa a prezzi ragionevoli". E poi ha citato il gruppo industriale simbolo della crisi tedesca: "Perché la Volkswagen ha lasciato il mercato russo?" si è chiesto. Tanto più che solo "un quarto" delle aziende occidentali, a suo dire, hanno abbandonato la Russia dal febbraio 2022. Comunque, ha promesso, non saranno creati ostacoli se vorranno tornare. "Per loro non saranno create condizioni speciali, non abbiamo cacciato nessuno, le porte rimangono aperte", ha assicurato.
Ucraina, Borrell: "In Ue ci sono troppe divergenze su sostegno a Kiev". VIDEO
Il Ministro degli Esteri ucraino sarà a Malta per la riunione dell'Osce
Il ministro degli Esteri dell'Ucraina Andriy Sybiga si recherà in visita a Malta per partecipare alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Osce, dove è atteso anche il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Lo ha riferito il ministero degli Esteri ucraino in una nota. "Il capo del ministero degli Esteri interverrà nella sessione plenaria della riunione dell'Osce e condurrà una serie di negoziati bilaterali con i colleghi dei paesi partner dell'Ucraina", si legge nella nota, secondo cui "i temi chiave del discorso e dei negoziati saranno l'aggressione russa contro l'Ucraina" e "la necessità di raggiungere una pace giusta".
Meloni e Orban: "Sostegno ad una pace giusta in Ucraina"
La premier Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orban "confidano di continuare a rafforzare il dialogo politico e a coordinarsi reciprocamente sui principali temi internazionali. In particolare, hanno discusso della situazione in Medio Oriente, del loro sostegno a una pace giusta e duratura in Ucraina basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, e del loro impegno per la ricostruzione in vista della prossima Ukraine Recovery Conference che sarà ospitata dall'Italia nel luglio 2025". Lo afferma un comunicato stampa congiunto dei due capi di governo al termine dell'incontro a Palazzo Chigi.
Bruxelles, la Nato discute aiuti e adesione dell’Ucraina. VIDEO
Rutte: "Kiev nella Nato? Priorità è avere una posizione forte"
L'Ucraina più vicina alla Nato? "La priorità è che sia in una posizione di forza" che cambi la traiettoria del conflitto. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel corso della conferenza stampa al termine della riunione ministeriale Esteri Nato a Bruxelles. "Non dimentichiamo che gia' nel 2008 a Bucarest si era deciso che il futuro dell'Ucraina sarebbe stato nella Nato. E a Washington è stato deciso il percorso irreversibile verso l'Alleanza", ha affermato. "Fondamentalmente, dall'inizio del 2022, i Paesi stanno lavorando su accordi bilaterali con l'Ucraina per assicurarsi che sia fatto tutto il possibile per metterla in una posizione di forza. Abbiamo l'impegno per l'Ucraina, abbiamo il centro di comando a Wiesbaden, e tutto questo sta costruendo il ponte verso la Nato. Ma credo che anche gli alleati siano d'accordo sul fatto che la priorità dovrebbe essere quella di mettere l'Ucraina in condizione di iniziare i negoziati da questa posizione di forza con i russi. Questa è la priorità numero uno, due e tre", ha aggiunto l'ex premier olandese.

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Stasera cena tra leader Osce sul tema Ucraina, Lavrov escluso
I ministri degli Esteri dei Paesi Osce, fatta eccezione del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, parteciperanno questa sera a Malta a una cena informale sul tema del futuro del conflitto in Ucraina. Lo apprende l'ANSA da fonti interne all'organizzazione. La scelta di tenere una cena informale, a discapito della tradizionale cena ufficiale, spiegano le fonti, ha permesso di selezionare gli inviti lasciando margine agli organizzatori di escludere la delegazione russa. All'incontro attesi tra gli altri anche il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ed il ministro degli esteri turco Hakan Fidan ed l'ucraino Andrij Sybiha.
Zakharova: "Revoca del visto frutto degli intrighi dell'Idra occidentale"
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha affermato che la revoca da parte di Malta del suo visto per presenziare alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Osce al seguito del ministro Serghei Lavrov è il frutto di "intrighi dell'Idra occidentale". "Quanti intrighi ha perpetrato questa Idra occidentale nei confronti di tutti, compresi i diplomatici russi!", scrive Zakharova sul suo canale Telegram. "I maltesi - aggiunge - hanno rilasciato il visto. Ma oggi, quasi prima della partenza hanno revocato la loro decisione e cancellato il visto, adducendo come motivo 'circostanze indipendenti dalla loro volontà'. Tempesta magnetica? Asteroide? Mercurio retrogrado?".
Ministro ucraino: "Sostegno dei partner ci garantisce stabilità"
"Come ministro delle Finanze posso dire che la situazione non è così drammatica. Abbiamo abbastanza supporto da parte dei nostri partner che ci aiutano a garantire la stabilità macroeconomica durante la guerra. Quest'anno ci sarà una crescita economica modesta, fino al 4% del Pil, l'inflazione più alta del previsto e adesso al 9,7%. E credo che arriverà al 10% entro la fine dell'anno. Stiamo collaborando con la nostra Banca centrale per garantire le giuste politiche che ci aiutino a ricreare le condizioni economiche nel Paese per stabilizzare la situazione delle imprese dei cittadini ucraini. Vorrei ringraziare anche tutti i nostri partner e nello specifico i nostri amici dell'Unione europea e i nostri amici dei paesi del G7 che ci aiutano a rimanere forti durante la guerra". Lo ha detto il ministro delle Finanze dell'Ucraina, Serhii Marchenko, intervenendo a Saint-Vincent (Aosta) al Summit Grand Continent promosso dall'omonima rivista di geopolitica. Marchenko ha spiegato che "per quanto riguarda l'anno prossimo, abbiamo già preparato il budget per il 2025 che abbiamo già ufficialmente presentato, e grazie anche all'aiuto dei nostri partner, il supporto arriverà a 39 miliardi di dollari. Credo che riusciremo a gestire la situazione grazie a dei prestiti che sono arrivati recentemente e che ci hanno dato fiducia nel 2025. Sono prestiti che prevedono delle procedure particolari. Sono prestiti che verranno dati dai paesi del G7 nel 2025 che credo ci aiuteranno a coprire le necessità per il 2025, 26 e 27. Abbiamo anche creato le condizioni necessarie alla collaborazione".
Mosca: "Malta ha revocato il visto alla portavoce Zakharova"
Il ministero degli Esteri russo ha detto che Malta ha revocato il visto a Maria Zakharova, portavoce del ministro Serghei Lavrov, che doveva seguirlo nel Paese Ue per una riunione dei capi delle diplomazie dei Paesi Osce in programma giovedì e venerdì. "Un caso senza precedenti - scrive il ministero in un comunicato - è stato l'annullamento, alla vigilia dell'evento, di un visto già rilasciato dalla presidenza maltese al rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova con la dicitura 'a causa di circostanze indipendenti dalla nostra volontà'".
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Putin: "Non abbiamo mandato via nessuna azienda, molte compagnie occidentali sono rimaste"
"Non abbiamo mandato via nessuno, non abbiamo costretto nessuna azienda a lasciare il mercato russo. Malgrado le pressioni politiche, molti partner, incluso da paesi dell'Europa occidentale e dagli Stati Uniti, sono rimasti nel mercato russo", ha affermato il Presidente russo, Vladimir Putin, nel suo intervento al Forum per gli investimenti della Vtb "la Russia chiama". "Alcune di queste aziende continuano a operare come prima. E stiamo parlando di circa la metà. Alcune hanno trasferito il management a persone e aziende subordinate. Circa un quarto hanno lasciato il Paese, altre continuano a ritirarsi dall'economia russa".
Ministro ucraino: "La situazione sul campo è drammatica"
"Voglio iniziare dalla situazione attuale sul campo di battaglia. La guerra oggi è diversa rispetto al 2022. La situazione adesso è drammatica, abbiamo perso parte dei nostri territori. Non è facile gestire questa situazione. Non ci sono i mezzi per bloccare la Russia e per impedire che continui a conquistare i nostri territori. Ma siamo forti, siamo determinati a proteggere il nostro paese, non abbiamo altre possibilità, non ci sono altre opzioni". Lo ha detto il ministro delle Finanze dell'Ucraina, Serhii Marchenko, intervenendo a Saint-Vincent (Aosta) al Summit Grand Continent promosso dall'omonima rivista di geopolitica. "Ormai siamo a più di mille giorni di guerra - ha aggiunto il ministro Marchenko - e all'inizio avevamo previsto che sarebbe durata tre mesi. Adesso ci avviciniamo ai tre anni, sicuramente il nostro atteggiamento nei confronti della guerra è cambiato. Nutriamo comunque delle buone speranze per il futuro. Il prossimo anno, credo, le cose si definiranno. Il prossimo anno sarà fondamentale per il nostro futuro". Poi ha proseguito: "A giugno avevamo 300 droni russi che ci attaccavano al mese, adesso siamo arrivati a 3.000 droni russi al mese che arrivano sul nostro territorio e che cercano di distruggerci. Hanno distrutto dei trasformatori elettrici, abbiamo avuto dei blackout, soprattutto a Kiev. Questo però non ci impedirà di cercare di proteggere il nostro paese e di sopravvivere. Quest'inverno non sarà facile per noi, ma siamo pronti ad affrontarlo. E anche le imprese elettriche sono pronte a dare tutta l'energia elettrica necessaria per portare avanti le nostre attività".
Mosca conferma: "Lavrov domani a Malta per una riunione dell'Osce"
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov sarà a Malta domani e venerdì per una riunione dei ministri degli Esteri dell'Osce. Lo ha comunicato la portavoce Maria Zakharova, citata dalla Tass, confermando quanto emerso ieri dalla presidenza maltese. Si tratta del primo viaggio del capo della diplomazia di Mosca in un Paese della Ue dal 2022, che ha segnato l'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Lavrov si è recato finora più volte negli Usa per partecipare a New York a riunioni dell'Onu.
Russia, rivelato per errore il numero di parenti dispersi al fronte: sono 48mila
Quarantottomila russi hanno già fornito il loro dna nella speranza di avere notizie di loro parenti al fronte e dispersi, ha reso noto, per errore, Anna Tsivilyova, parente di Vladimir Putin, e viceministra della Difesa, in un video diffuso dal canale indipendente Astra. "Il ministero degli Interni effettua prelievi del dna gratuitamente e li inserisce in un database di tutti i parenti che hanno fatto richiesta (di avere notizie dei loro cari al fronte, ndr). Sono già 48mila", ha affermato incontrando alcuni deputati. Il Presidente della commissione difesa della Duma, Andrei Kartapolov, le ha subito chiesto di non parlare di cifre.
Ucraina, Olanda: "L'invio di soldati europei è opzione che potrebbe prendere piede"
Il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans ha dichiarato che l'idea di inviare truppe europee in Ucraina, pur essendo ancora in una fase iniziale e troppo presto per parlarne, “potrebbe prendere piede”. “Siamo obbligati a pensarci. Questo dibattito è già iniziato in diverse capitali e potrebbe prendere piede”, ha dichiarato Brekelmans in un'intervista al quotidiano olandese 'De Volkskrant', specificando che qualsiasi cosa si possa dire ora su questo tema è “prematura”, poiché “ci vorrà del tempo” per adottare una posizione in merito. “Non ci sono ancora proposte concrete”, ha detto.
Brekelmans ha anche messo in guardia sui rischi per l'Ucraina se si affrettasse a concludere un accordo con la Russia. Se Mosca ha un vantaggio sul campo di battaglia quando si siede al tavolo dei negoziati, “venderà la sua pelle d'orso a caro prezzo”. “Nessun accordo può essere concluso senza la partecipazione degli ucraini, che devono essere al tavolo dei negoziati. Sono pronti a negoziare, ma con una buona posizione di partenza, e per questo hanno bisogno di quante più risorse militari possibili”, ha detto il ministro della Difesa.
Brekelmans ha sottolineato che nel caso in cui venga firmata una tregua o un cessate il fuoco, “l'Ucraina avrà bisogno di garanzie di sicurezza” perché i partner di Kiev sono convinti che il presidente russo Vladimir Putin “potrebbe mettere alla prova questo accordo già dal secondo giorno”.
Putin: "Le relazioni con l'Occidente torneranno alla normalità"
Le relazioni tra la Russia e l'Occidente sono destinate a tornare inevitabilmente alla normalità, ha affermato oggi il presidente Vladimir Putin intervenendo a un forum economico a Mosca. Lo riferisce la Tass.
Nave russa spara razzi segnaletici su elicottero tedesco
Un incidente si è verificato nel Mar Baltico tra un elicottero della Bundeswehr tedesca e una nave russa. L'equipaggio della nave russa ha sparato razzi di segnalazione, ha riferito l'agenzia di stampa tedesca. L'elicottero era in rotta di ricognizione. La ministra degli Esteri Annalena Baerbock ha menzionato brevemente l'incidente a margine di una riunione della Nato a Bruxelles.
Putin: "Porte aperte alle aziende che vorranno tornare"
"Le porte rimangono aperte" per le aziende dei Paesi occidentali che hanno lasciato la Russia ma vorranno farvi ritorno. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin parlando ad un forum economico a Mosca. Il governo non porrà alcuna condizione speciale per il ritorno delle compagnie straniere, ha sottolineato Putin, citato dall'agenzia Tass.

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Scholz esclude l'invio di truppe tedesche e Nato in Ucraina
"Io ritengo escluso che la Germania mandi truppe in Ucraina e questa resta la mia opinione". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, rispondendo alle domande dei parlamentari del Bundestag. "Io non prendo in considerazione l'opzione di truppe di terra della Nato in Ucraina", ha aggiunto.
Media, 'piano Trump prevede ampie parti dell'Ucraina a Mosca'
"I consiglieri di Donald Trump, pubblicamente e privatamente, stanno avanzando proposte per porre fine alla guerra in Ucraina che cederebbero ampie parti del Paese alla Russia nel prossimo futuro": è quanto emerge da un'analisi dell'agenzia di stampa Reuters basata su loro dichiarazioni e interviste con diverse persone vicine al presidente eletto degli Stati Uniti. Le proposte di tre consiglieri chiave - tra cui l'inviato di Trump per la Russia-Ucraina, il tenente generale dell'esercito in pensione Keith Kellogg - condividono alcuni elementi, tra cui l'esclusione dell'Ucraina dalla Nato, sottolinea l'agenzia sul suo sito. Secondo quanto riferito, i consiglieri di Trump cercheranno di costringere Mosca e Kiev a negoziare, anche con la minaccia di interrompere gli aiuti militari a Kiev se si rifiuta di negoziare e di aumentarli in caso di rifiuto da parte del presidente russo Vladimir Putin. Nel loro insieme, le dichiarazioni di consiglieri del presidente eletto Trump danno un'idea dei potenziali contorni del suo piano di pace, commenta l'agenzia.
Repubblica Centrafricana dedica un monumento a Prigozhin
La Repubblica Centrafricana ha dedicato un monumento a Yevgeny Prigozhin, ex capo del gruppo mercenario russo Wagner morto l'anno scorso in un incidente aereo. La sua effigie in bronzo è stata inaugurata di fronte alla Casa russa della capitale Bangui, con Prigozhin che indossa un walkie-talkie e un giubbotto antiproiettile munito di tre caricatori. Accanto a lui, con il kalashnikov in mano, c'è il suo braccio destro Dmitri Utkin, pure morto il 23 agosto 2023 nello schianto aereo avvenuto due mesi dopo il loro fallito ammutinamento in Russia. A differenza di altri Paesi africani, dove i contingenti del gruppo mercenario russo sono stati ristrutturati con il nome di 'Africa Corps', le cosiddette 'truppe Wagner' hanno mantenuto nella Repubblica Centrafricana tutta l'influenza guadagnata dal loro dispiegamento nel 2018 su richiesta del presidente, Faustin-Archange Touadéra. In cambio, il gruppo Wagner ha ottenuto licenze per l'estrazione di oro e diamanti. L'inaugurazione, celebrata alla presenza di diversi funzionari e alti ufficiali centrafricani, tra cui il ministro della Difesa e il capo di Stato Maggiore delle forze armate, "fa parte delle relazioni bilaterali" tra la Repubblica Centrafricana e la Russia, secondo quanto riporta il profilo Facebook della polizia nazionale centrafricana.
Scholz al Bundestag ribadisce il no ai missili Taurus a Kiev
"Anche se siamo il Paese che facciamo di più per l'Ucraina non significa che facciamo tutto quello che ci viene richiesto, e farò di tutto per evitare un escalation fra Russia e Nato". Lo ha detto Olaf Scholz, al Bundestag, dove il cancelliere si sottopone alle domande dei deputati, sottolineando che la sua posizione non cambia e che la Germania non consegnerà i Taurus a Kiev. Scholz ha ribadito che la Germania con 28 miliardi spesi finora per Kiev finora è il più forte sostenitore dell'Ucraina in Europa. "Non c'è alcune segnale che la Russia demorda nella guerra. È Importante che l'Ucraina sappia che noi la sosteniamo e che si può fidare della Germania", ha aggiunto, sottolineando l'Importanza della visita ieri al presidente Volodymyr Zelensky col quale ha parlato per due ore e mezzo a Kiev.
Reuters: piano Trump non prevede adesione Kiev a Nato
I consiglieri di Donald Trump, sia in pubblico sia in privato, stanno proponendo di porre fine alla guerra in Ucraina, cedendo gran parte del Paese alla Russia per il prossimo futuro, secondo un'analisi condotta da Reuters sulle loro dichiarazioni e sulle interviste con diverse persone vicine al Presidente eletto degli Stati Uniti. Le proposte di tre consiglieri chiave, tra cui l'inviato di Trump per la Russia e l'Ucraina, il tenente generale dell'esercito in pensione Keith Kellogg, condividono alcuni elementi, tra cui l'esclusione dell'Ucraina dalla NATO. I consiglieri di Trump cercherebbero di costringere Mosca e Kiev a negoziare con la politica del bastone e della carota, tra cui la sospensione degli aiuti militari a Kiev a meno che non accetti di negoziare, aumentando invece gli aiuti se il Presidente russo Vladimir Putin rifiutasse di trattare. Durante la sua campagna elettorale, Trump ha ripetutamente promesso di porre fine al conflitto che dura da quasi tre anni entro 24 ore dal suo insediamento, il 20 gennaio, se non prima, ma non ha ancora detto come. Analisti ed ex funzionari della sicurezza nazionale esprimono seri dubbi sul fatto che Trump possa mantenere tale promessa, a causa della complessità del conflitto.
Droni ucraini attaccano Ryazan a 200 km da Mosca
I droni ucraini hanno preso di mira una base aerea vicino a Ryazan, a 200 chilometri da Mosca, e il porto di Novorossiysk, sul mar Nero. Lo riferisce l'agenzia ucraina Ukrinform. Pavel Malkov, governatore della regione di Ryazan, ha dichiarato che "le forze di difesa aerea del Ministero della Difesa russo hanno abbattuto tre droni nella regione di Ryazan", aggiungendo che non si sono verificati vittime o danni. Il Ministero della Difesa russo ha riferito nel suo aggiornamento mattutino che 24 droni ucraini sono stati intercettati durante la notte in sei regioni. Tra questi, sei droni sulla regione di Rostov, cinque ciascuno su Bryansk e Krasnodar, quattro su Belgorod, tre su Ryazan e uno su Astrakhan. La base aerea di Dyagilevo, situata a 500 chilometri dalla linea del fronte, ospita aerei cisterna Il-76, bombardieri Tu-22MS e funge da centro di riaddestramento per piloti di aviazione a lungo raggio. Adiacente alla base c'è un centro di riparazione che fornisce assistenza ad aerei strategici russi, tra cui bombardieri Tu-22M, bombardieri Tu-95MS e vari aerei da trasporto militare Il-76. Lo Stato maggiore ucraino conferma l'attacco al deposito di petrolio nella regione russa di Rostov. I residenti di Novorossiysk e dei suoi sobborghi hanno anche segnalato esplosioni nei pressi del porto, dove sono stazionati i vettori missilistici. Il sindaco della città, Andrey Kravchenko, ha confermato che le forze di difesa aerea russe erano attive in risposta all'attacco.
Corte russa ordina arresto in contumacia per inviato Dw a Kursk
Un tribunale russo ha ordinato l'arresto in contumacia del giornalista della Deutsche Welle, Nicholas Simon Connolly, accusato da Mosca di aver "attraversato illegalmente il confine di Stato russo" come "parte di un gruppo organizzato" per i suoi reportage dalla regione russa di Kursk durante l'offensiva delle truppe ucraine nella zona lo scorso agosto. Lo riporta la testata online Meduza. Le autorità russe hanno aperto procedimenti penali contro diversi reporter di Paesi occidentali, tra cui gli inviati Rai Stefania Battistini e Simone Traini, che hanno seguito l'offensiva dei soldati ucraini nella regione russa di Kursk. L'accusa rivolta loro da Mosca è sempre quella di "attraversamento illegale della frontiera", ed è considerata da diversi osservatori un pretesto per prendere di mira la libertà di stampa mettendo sotto accusa dei giornalisti per aver fatto il proprio lavoro.
Il Papa e Orban, focus sulla guerra in Ucraina
"Nel corso dell'incontro in Segreteria di Stato, svoltosi in un clima cordiale, sono state sottolineate le solide e fruttuose relazioni bilaterali ed è stato espresso vivo apprezzamento per l'impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo e il benessere della società ungherese". E' quanto riferisce il comunicato della Sala stampa della Santa Sede sull'udienza di papa Francesco al primo ministro della Repubblica d'Ungheria, Viktor Orban, il quale successivamente si è incontrato con il card. Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato damons. Miroslaw Wachowski, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati. "Durante il dialogo - prosegue la nota -, ci si è soffermati soprattutto sulla guerra in Ucraina, ponendo attenzione alle sue conseguenze umanitarie e agli sforzi per favorire la pace". Inoltre, "sono stati esaminati altri temi di comune interesse, quali la Presidenza ungherese del Consiglio dell'Unione Europea, il ruolo centrale della famiglia e la protezione delle giovani generazioni".
Kiev: 'Sindaco ucraino sequestrato dai russi morto in prigionia'
Il sindaco ucraino che era stato sequestrato dalle forze russe nel 2022 è morto dopo quasi tre anni di prigionia: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov, come riporta Ukrinform. Yevhen Matvieiev era il sindaco di Dniprorudne, nel distretto di Vasylivka della regione di Zaporizhzhia. "I russi hanno catturato Dniprorudne nella regione di Zaporizhzhia alla fine di febbraio 2022 e subito dopo hanno sequestrato il sindaco Yevhen Matvieiev - ha scritto Fedorov -. Ha sopportato due anni e otto mesi di prigionia e torture. Durante l'ultimo scambio di prigionieri, il suo corpo è stato restituito in Ucraina". La morte di Matvieiev segue quella della giornalista ucraina Viktoriia Roshchyna, deceduta di recente in una prigione russa.
'Inviava a Kiev dati su difese russe', 15 anni a abitante Crimea Le accuse non sono verificabili in modo indipendente
Un tribunale russo ha condannato a 15 anni di reclusione un abitante della penisola di Crimea - di fatto controllata da Mosca - accusandolo di essere stato in contatto con "un rappresentante dei servizi di sicurezza ucraini" e aver inviato dei video con le coordinate geografiche delle postazioni di difesa aerea delle forze russe nella zona di Kerch. Lo riporta la Tass precisando che l'imputato, identificato dalle autorità come un uomo di 45 anni, è accusato di "alto tradimento". Le imputazioni nei confronti dell'uomo, condannato nel processo di primo grado, non sono verificabili in modo indipendente.
Kiev: 'Nella notte abbattuti 29 droni russi su 50'
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con un missile guidato X-59/69 e 50 droni, 29 dei quali sono stati abbattuti dalle difese di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina, aggiungendo che altri 18 velivoli senza pilota sono scomparsi dai radar e uno ha lasciato lo spazio aereo del Paese in direzione del territorio occupato. I droni distrutti sono stati abbattuti nelle regioni di Kiev, Charkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Khmelnytskyi, Ternopil, Mykolaiv e Donetsk.
Praga: '500 incidenti sospetti in Europa, 100 colpa di Mosca'
"Quest'anno ci sono stati 500 incidenti sospetti in Europa, fino a 100 possono essere attribuiti alla Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca Jan Lipavskì arrivando alla Nato. "Dobbiamo mandare un messaggio forte a Mosca che tutto ciò non sarà tollerato, anche perché vediamo un prezzo crescente da pagare. Dobbiamo riconoscere la situazione e agire, ad esempio bloccando il movimento dei diplomatici russi in europa".
Giornalista Usa Tucker Carlson ha intervistato Lavrov a Mosca
Il giornalista americano Tucker Carlson, che nel febbraio scorso aveva intervistato a Mosca il presidente Vladimir Putin, è tornato nella capitale russa, dove ha realizzato una nuova intervista con il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Lo rende noto lo stesso ministero degli Esteri, diffondendo una fotografia dell'incontro. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha detto a Radio Sputnik che l'ex giornalista di Fox News ha intervistato Lavrov per circa un'ora e mezza e che l'intervista sarà pubblica tra un paio di giorni. La portavoce ha aggiunto che il ministro degli Esteri ha parlato di vari argomenti tra i quali le relazioni tra la Russia e gli Usa e il conflitto in Ucraina.
Ucraina, Rutte: 'Priorità aiutare con sistemi difesa aerea'
"Nel mondo non abbiamo una sovrabbondanza di sistemi di difesa aerea, il che significa che bisogna sempre assicurarsi di stabilire le priorità. Ma ieri sera, al tavolo, c'è stato un chiaro accordo, secondo cui aiutare l'Ucraina, in particolare con queste infrastrutture, deve essere una priorità. Sono fiducioso che gli alleati, nei prossimi giorni e settimane, si assicureranno che tutto ciò che possono fornire all’Ucraina venga fornito". Lo dice il segretario generale della Nato Mark Rutte, a margine della Ministeriale Esteri a Bruxelles.
"Dobbiamo assicurarci che qualsiasi tipo di difesa aerea che possiamo fornire venga fornita all'Ucraina - aggiunge - è quello che è accaduto negli ultimi due anni e mezzo. Durante i primi mille giorni di questo terribile assalto della Russia, siamo stati in grado di fornire molti dei nostri sistemi di difesa all'Ucraina. Ora c’è un bisogno specifico, per le infrastrutture energetiche, perché la Russia sta cercando di utilizzare nuovamente l’inverno come arma nella lotta contro l’Ucraina", conclude.
Crosetto: 'Vittoria Trump ha dato ai russi percezione di poter rivendicare territori'
"La situazione si è complicata ancora di più e resta drammatica. La vittoria di Trump ha dato ai russi la percezione — errata e ben oltre le intenzioni del presidente eletto — di poter accelerare l’offensiva per poi sedersi al tavolo di pace rivendicando i territori occupati. Stanno cercando di fiaccare il popolo ucraino, non solo con le armi che minacciano di usare, come missili a lunghissima gittata che potrebbero colpire Kiev, o l’assurdo ingaggio di 10 mila militari nordcoreani". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in una intervista al Corriere della Sera. "L’obiettivo di Putin è quello di colpire infrastrutture civili per rendere impossibile la vita, in questo gelido inverno, agli ucraini. La cosa incredibile è che, grazie allo spregiudicato uso di propaganda, fake news, social - i russi, secondo il ministro - sono riusciti a convincere pezzi di opinione pubblica occidentale che i 'buoni' sono i russi e i 'cattivi' gli ucraini". "Sicuramente, fino al 31 dicembre il governo italiano continuerà a mandare aiuti, economici, per le infrastrutture e di difesa a Kiev. Vogliamo difendere il loro diritto a sopravvivere. Dopo, a partire da gennaio 2025, servirà un nuovo decreto". Sulla possibilità che alcuni pezzi della maggioranza possano essere contrari a sostenere ancora l'Ucraina, Crosetto respinge l'idea: "Vedremo nelle prossime settimane, ma penso di no: stiamo solo cercando di salvare la vita di tanti. La nostra linea sull’Ucraina non è mai cambiata. Li aiutiamo in ogni modo e sappiamo che deve essere la diplomazia a risolvere il conflitto, non certo gli eserciti".
Ucraina, ministro Estonia: 'Ingresso Nato unica garanzia'
La Russia "rimarrà una minaccia" per l'Ucraina, ma "l'unica garanzia di sicurezza che funzioni davvero" per l'Ucraina è che "deve essere nella Nato. Non ne vedo altre". Lo dice il ministro degli Esteri estone Margus Tsakhna, a margine della Ministeriale dell'Alleanza atlantica a Bruxelles. "E' possibile" che l'Ucraina entri nella Nato con una parte del territorio occupato dalla Russia, come dimostra il precedente della "Germania Occidentale", aggiunge Tsakhna. Anche per il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis l'ingresso di Kiev nella Nato è la "sola" vera garanzia di sicurezza per l'Ucraina e anche la più "economica".
Kiev: Mosca obbliga soldati a suicidarsi in situazioni critiche
I soldati russi schierati al fronte hanno l'ordine di suicidarsi in situazioni critiche per non arrendersi, e ricevono dai loro comandanti istruzioni su come farlo: lo rivela la Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur), come riporta Ukrinform. "Il titolo (del manuale, ndr) invita a 'mantenere la dignità fino alla fine' e descrive l'algoritmo per suicidarsi usando un'arma da fuoco o una granata - si legge nel rapporto -. Il 'soldato della Grande Russia', se si trova ad affrontare una situazione critica, ha l'ordine di spararsi alla tempia, sotto il mento o in fronte". Le istruzioni, prosegue il Gur, sottolineano che "è importante mantenere la calma e premere con sicurezza il grilletto". E se non ci sono armi o munizioni disponibili, ai soldati viene consigliato di usare una granata. "La politica dei comandanti macellai russi testimonia il degrado sempre più profondo dell'esercito d'invasione russo", commenta l'intelligence, ricordando il progetto ucraino 'Voglio vivere' per la resa volontaria dei soldati russi, che garantisce loro un trattamento conforme alle Convenzioni di Ginevra.
Nato, ministro Estonia: 'Spese difesa almeno al 2,5% Pil'
L'Estonia proporrà che gli alleati Nato debbano spendere ogni anno una somma pari ad "almeno il 2,5% del Pil" e spera che la proposta venga approvata "al prossimo vertice della Nato" che si terrà all'Aja alla fine di giugno 2025. Lo dice il ministro degli Esteri della Repubblica baltica Margus Tsakhna, a margine della Ministeriale Nato a Bruxelles. "Dobbiamo aumentare le spese per la difesa", insiste.
Nato, ministro Gb: 'Ora fare sul serio su spese difesa'
Il Regno Unito, che spende oggi "il 2,3% del Pil" per le forze armate e presto arriverà al "2,5%", esorta gli alleati Nato "a fare sul serio sulle spese per la difesa". Lo dice, a margine della Ministeriale Esteri della Nato, il segretario di Stato agli Esteri del Regno Unito David Lammy.
Kiev: attaccata base aerea in Russia e porto Mar Nero
Le autorità ucraine hanno riferito di aver attaccato "una delle basi aeree chiave" dell'aviazione russa e hanno affermato di aver colpito anche un porto del Mar Nero che ospita navi russe portamissili che attaccano regolarmente il territorio ucraino. "Ryazan, attacchi alla base aerea di Diaguilevo. Una delle basi aeree chiave dell'aviazione strategica russa", ha scritto sul suo canale Telegram Andri Kovalenko, capo del Centro Anti-Disinformazione del Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa dell'Ucraina. La regione di Ryazan dista meno di 200 chilometri da Mosca. "È stato attaccato il porto di Novorossiysk, dove la Federazione Russa ha delle portamissili coinvolte nel bombardamento dell'Ucraina", ha aggiunto Kovalenko nel suo messaggio, senza fornire dettagli sulle armi utilizzate negli attacchi. L'Ucraina attacca regolarmente campi d'aviazione e altri obiettivi militari con droni a lungo raggio di sua produzione. Il mese scorso Kiev ha ottenuto il permesso di Stati Uniti, Regno Unito e Francia di attaccare il territorio russo con missili balistici forniti da questi Paesi. L'Ucraina ha già utilizzato missili statunitensi ATACMS e britannici Storm Shadow contro obiettivi nelle regioni russe di Kursk e Bryansk, al confine con l'Ucraina.
Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. DI COSA SI TRATTA
Mosca: 'Abbattuti 35 droni ucraini'
Le difese aeree russe hanno abbattuto 35 droni ucraini durante la notte e questa mattina su otto regioni del Paese: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, come riporta Interfax. La notte scorsa sono stati distrutti 24 droni nelle regioni di Rostov, Bryansk, Belgorod, Astrakhan, Ryazan e Krasnodar, si legge in un comunicato. Altri 11 velivoli senza pilota ucraini sono stati abbattuti tra le 5:30 elle 7:40 di questa mattina (le 3:30 e l e 5:40 in Italia) nelle regioni di Rostov, Kursk, Bryansk, Ryazan e Kaluga.
Ucraina, 20 anni dalla Rivoluzione Arancione del 2004: cosa accadde
Vent’anni fa scoppiava la Rivoluzione arancione nelle piazze di Kiev: la causa era il contestato risultato elettorale che aveva visto vincere alle elezioni presidenziali il candidato filorusso Viktor Janukovich ai danni del leader dell’opposizione Viktor Juščenko. Le proteste incendiarono il Paese per 13 giorni fino alla mancata convalida del voto da parte della Corte Suprema ucraina. LEGGI QUI
Mosca, due civili morti in bombardamenti ucraini nel Donetsk
Due civili sono morti e un altro è rimasto ferito in bombardamenti ucraini che ieri hanno colpito la regione di Donetsk occupata dai russi, afferma Mosca. "Sono stati registrati un totale di sette attacchi effettuati da gruppi armati ucraini nel corso della giornata", spiegano le autorità filorusse locali citate dall'agenzia di stampa Tass. Cinque case, un'auto e una infrastruttura civile sono stati danneggiati.
Manovre russe nel Mediterraneo con i missili ipersonici
Dopo avere martellato per diversi giorni con l'aviazione i ribelli jihadisti in Siria che avanzano contro le truppe di Damasco, la Russia ha mostrato i muscoli con esercitazioni navali e delle forze aerospaziali nel Mediterraneo orientale, in cui ha lanciato anche missili ipersonici. Un segnale per gli oppositori del regime di Bashar al Assad e a chi li sostiene, ma anche un modo per ribadire le capacità offensive delle proprie forze armate, dopo il test nel conflitto in Ucraina del nuovo missile balistico Oreshnik, anch'esso ipersonico. I lanci sono avvenuti non solo da unità navali che incrociavano al largo delle coste siriane, ma anche da basi russe nel Paese. "Da un'area designata sulla costa mediterranea - ha fatto sapere il ministero della Difesa in un comunicato - il sistema missilistico costiero Bastion ha effettuato un lancio del missile da crociera Onyx".
Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
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