Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è a Malta per partecipare all'incontro annuale dei ministri degli Esteri dei Paesi dell'Osce. Kiev ha sanzionato il primo ministro georgiano e miliardario Bidzina Ivanishvili, considerato il leader de facto del paese, insieme con altri esponenti del governo georgiano, mentre sono in corso proteste di massa pro-Ue nel Paese
Kiev ha sanzionato il primo ministro georgiano e miliardario Bidzina Ivanishvili, ampiamente considerato il leader de facto del paese, insieme con altri esponenti del governo georgiano, mentre sono in corso proteste di massa pro-Ue nel Paese, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Si tratta di sanzioni contro la parte del governo in Georgia che sta consegnando il Paese a Putin", ha affermato Zelensky in un messaggio video su Telegram.
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è a Malta per partecipare all'incontro annuale dei ministri degli Esteri dei Paesi dell'Osce. Si tratta del primo viaggio di Lavrov in un Paese dell'Ue dall'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. Il minstro russo durante il suo intervento ha avvertito del pericolo l'attuale "guerra fredda" nel mondo entri in una "fase calda". A La Valletta è atteso anche il ministro degli Esteri dell'Ucraina Andriy Sybiga
Gli approfondimenti:
- Ucraina, su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca
Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO
Siria, Tajani: "Lì 300 italiani, chiesto a Mosca di non colpire"
"Lavoriamo per la pace" in Siria e "siamo preoccupati soprattutto per i 300 italiani che vivono tra Damasco e Aleppo e che non dovrebbero correre pericoli". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a 'Dritto e Rovescio', su Rete 4. Alla Russia, ha poi precisato Tajani, "attraverso le Nazioni Unite e la nostra ambasciatrice a Mosca, Piccioni, abbiamo chiesto di non colpire le chiese cristiane, i conventi, le popolazioni civili e di non toccare gli stranieri che si stanno organizzando per lasciare Aleppo".
Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. COSA SAPERE
Zelensky: 'Almeno sei sindaci detenuti dai russi'
Migliaia di civili ucraini sono detenuti nelle carceri russe, compresi i leader delle comunità arrestati nelle regioni occupate. Lo ha denunciato il presidente ucraino Voloydmyr Zelensky in un discorso video a una conferenza sui diritti umani a Kiev. "Attualmente ci sono almeno sei sindaci e leader di comunità sotto prigionia russa”, ha detto. Finora sono tornati dalle carceri russe un totale di 3.767 ucraini, soprattutto prigionieri di guerra. Alla stessa conferenza, il commissario ucraino per i diritti umani Dmytro Lubinets ha parlato di “oltre 16.000” civili in custodia russa. "Il numero sarà molto più alto quando libereremo i territori ucraini”, ha detto.
Ucraina, cosa prevederebbe il piano di pace di Putin con la ripartizione dei territori
Sorpassato il millesimo giorno di guerra - l’anniversario cadeva il 19 novembre – si continua a parlare di un possibile accordo per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, soprattutto con i nuovi scenari diplomatici aperti dalla rielezione negli Stati Uniti di Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca dal 20 gennaio 2025. Secondo quanto riportato da Reuters, che cita cinque “fonti”, il capo del Cremlino sarebbe disposto a discuterne soltanto escludendo grandi concessioni territoriali a Kiev. L’Ucraina dovrebbe poi mettere da parte una volta per tutte la sua volontà di entrare tra i Paesi Nato. IL PIANO
Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? L'APPROFONDIMENTO
A Riga vertice internazionale sulle sanzioni a Mosca
Si è svolto oggi a Riga un vertice sull'ottimizzazione delle sanzioni nei confronti della Russia cui hanno partecipato i rappresentanti di 15 Paesi dell'Ue, delle istituzioni europee, del Regno unito, degli Stati uniti, del Canada e dell'Ucraina. L'incontro si è concentrato sulla necessità di aumentare l'efficacia delle sanzioni coordinando in modo più stretto la loro applicazione. Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla lotta all'elusione delle sanzioni e all'individuazione di nuove opportunità per aumentare la pressione economica nei confronti di Mosca. "La serie senza precedenti di sanzioni globali contro la Russia, coordinate con successo con i nostri alleati e partner, ha lo scopo di porre fine alla guerra illegale e brutale della Russia contro l'Ucraina", ha detto nel suo discorso di apertura il segretario di stato del ministero degli Esteri lettone, Andzejs Viļumsons -. "Possiamo assistere all'azione delle sanzioni, ma il nostro obiettivo finale è quello di fermare finalmente questa guerra di aggressione e ripristinare l'ordine internazionale basato sulle regole per la pace, la sicurezza e la giustizia".
Vucic: "Scholz ha ragione, bisogna parlare con Mosca"
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto di condividere la posizione del cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo il quale è necessario parlare con Mosca sul conflitto armato in Ucraina. Parlando con i giornalisti a margine di colloqui con la dirigenza svizzera oggi a Berna, Vucic ha osservato che il problema generale e globale è che nessuno vuol parlare con nessuno. "Il cancelliere tedesco ha ragione e ha detto delle cose sensate.. Come si può pensare di risolvere i problemi senza parlare? Qual è un altro modo di risolvere i problemi se non si parla? Il problema, non solo in Europa, il problema di tutti noi, il problema nel mondo intero oggi è che nessuno parla con nessuno, tutti vogliono ascoltare solo sé stessi e non quelli che la pensano diversamente, non si vogliono ascoltare gli avversari", ha detto Vucic citato dai media a Belgrado. E richiesto di commentare le affermazioni odierne del ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov al vertice Osce a Malta, sul pericolo che una nuova Guerra Fredda sfoci in una fase calda, Vucic si è detto molto preoccupato per una possibile escalation del conflitto nell'est Europa. (ANSA).
Il
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Ucraina-Russia, da Francia e Uk ipotesi invio soldati. Germania pensa a bunker
La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe arrivare a breve a un nuovo bivio decisivo. Tra meno di due mesi Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca: il nuovo presidente degli Stati Uniti avrà una posizione molto diversa rispetto a Biden sul sostegno di Washington a Kiev. Negli ultimi giorni sta tornando d’attualità la possibilità di inviare truppe europee in Ucraina. Insieme alla Francia - che per prima aveva ventilato l'ipotesi - ora c'è il Regno Unito. Parigi e Londra sarebbero le azioniste di maggioranza dell'iniziativa, alla quale si aggiungerebbero altri Paesi sulla stessa linea d’onda. IL PUNTO
Baerbock: "Mosca fa il gioco cinico nell'Osce come in Ucraina"
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha accusato la Russia di fare un “gioco cinico” all'interno dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
“Così come la Russia sta usando bombe e droni per attaccare la pace e la sicurezza in Europa, Putin sta attaccando anche l'Osce”, ha dichiarato Baerbock a margine della ministeriale dell'Organizzazione in corso a Malta. Secondo la ministra, nel summit è in gioco niente di meno la pace europea, e l'Osce rimane un tassello centrale nel mosaico della pace, della libertà e della sicurezza nel continente. “Non permetteremo a Putin di ridurre in polvere e cenere il nostro ordine di pace comune, né permetteremo alla Russia di giocare qui il suo cinico gioco senza fare commenti”, ha detto ai giornalisti.
Baerbock ha negato le voci su un ammorbidimento della posizione russa dopo la conversazione telefonica tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin. La ministra ha invitato la comunità internazionale a continuare a opporsi al “gioco di guerra ibrido” della Russia, e ha poi accusato Lavrov di aver pronunciato “menzogne intollerabili” sulla guerra in Ucraina. “Puoi ingannare te stesso, ma non puoi ingannare noi, 1,3 miliardi di persone nella regione dell'Osce”, ha affermato Baerbock.
Kiev respinge l'appello degli Usa ad abbassare l'età di mobilitazione
L'Ucraina respinge la richiesta di Washington di abbassare l'età della mobilitazione militare a 18 anni dagli attuali 25. Lo ha detto all'Afp un alto funzionario ucraino. "Non abbasseremo l'età della mobilitazione", ha detto parlando a condizione di anonimato. "L'amministrazione (Biden) sta usando questo problema per giustificarsi" per l'insufficienza degli aiuti militari a Kiev, ha aggiunto.
Zelensky parla con Rutte: "La Nato ci inviti, servono più armi e munizioni"
Colloquio telefonico tra Volodymyr Zelensky e Mark Rutte. Ne dà notizia con un post su X lo stesso presidente ucraino, che ha ringraziato il segretario generale della Nato per aver ospitato ieri la riunione del Consiglio Ucraina-Nato a Bruxelles a livello di ministri degli Esteri. Ho ribadito l'importanza di invitare l'Ucraina nella Nato e di garantire il tempestivo rafforzamento delle nostre brigate da combattimento con munizioni, armi ed equipaggiamento, nonché di rafforzare la difesa dell'Ucraina contro il terrorismo aereo russo questo inverno", ha scritto Zelensky. Secondo il presidente ucraino, con Rutte sono state coordinate "le nostre posizioni per avvicinarci a una pace giusta e stabile, poiché sostenere l'Ucraina è fondamentale non solo per il nostro Paese, ma anche per tutti i partner in Europa, perché la sicurezza di uno è il fondamento della sicurezza di tutti".
Sybiha: "La Russia non è un partner, sua partecipazione all'Ocse è minaccia per l'Europa"
Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha è intervenuto durante la sessione plenaria dell'Osce, a cui era presente l'omologo russo Sergei Lavrov, definito 'criminale di guerra' da Sybiha. “La Russia non è un partner, la sua partecipazione all'Osce è una minaccia per la cooperazione in Europa - ha denunciato Sybiha -L'Ucraina continua a lottare per il suo diritto di esistere. E il criminale di guerra russo presente a questo tavolo dovrebbe sapere che l'Ucraina conquisterà questo diritto e la giustizia prevarrà”.
Rutte sente Zelensky: "Più difesa aerea e munizioni"
"Ottima telefonata con il presidente Zelensky a seguito alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato di questa settimana. La nostra priorità è un maggiore sostegno all'Ucraina. Più difesa aerea, più munizioni e più rapidamente". Lo ha scritto su X il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Russia, al via partnership con Pyongyang con garanzia di assistenza immediata in caso di attacco
E' entrata in vigore la Partnership strategica complessiva fra Corea del Nord e Russia varata la scorsa estate da Kim Jong Un e Vladimir Putin durante la visita del Presidente russo a Pyongyang. Un trattato che obbliga ognuno dei due Paesi firmatari a "fornire assistenza militare immediata" nel caso di un attacco contro l'altro e a contrastare insieme le sanzioni occidentali. E che funziona come "una decisa forza motrice che accelera un ordine mondiale multipolare senza dominio, sottomissione ed egemonia", come ha scritto l'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna.
L'accordo "contribuisce alla costruzione di un sistema di sicurezza indivisibile nell'Asia del nord est e nella regione dell'intera Asia del Pacifico", ha commentato il ministero degli Esteri russo. La Corea del Nord fornisce munizioni e militari che la Russia usa nella guerra contro l'Ucraina e, in cambio, fornisce sostegno ai programmi missilistici e nucleare di Pyongyang, come ha denunciato ieri il Segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Russia, economia arranca tra inflazione e sanzioni. Tensioni intorno alla banca centrale
Il rublo crolla ai minimi dall’inverno 2022. L’inflazione in Russia galoppa intorno al 9% e la banca centrale alza i tassi di interesse al 21%, mai così in alto dalla fine dell’Unione Sovietica, nel tentativo di frenarla. Secondo quanto dichiarato a Reuters da Andrei Kostin, Ceo del secondo istituto di credito russo, VTB, entro la fine dell’anno si potrebbe arrivare anche al 23%. Intanto cala la forza lavoro e sempre più imprese entrano in crisi. Non è un quadro ottimale quello dell’economia russa, ormai dentro il terzo anno di guerra contro l’Ucraina. IL PUNTO
Lavrov: "L'Occidente ha scatenato una guerra fredda, ora rischio che diventi calda"
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato l'Occidente di aver scatenato una nuova guerra che rischia di trasformarsi in un conflitto tra Oriente e Occidente. Lo riporta l'agenzia di stampa statale Ria Novosti.
Intervenendo al vertice ministeriale dell'Osce a Malta, Lavrov ha affermato che l'Occidente è responsabile della “reincarnazione della guerra fredda, solo che ora il rischio di una transizione verso una guerra calda è molto più elevato”.