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Guerra Israele Medio Oriente. Libano festeggia tregua, Hamas: cessate fuoco a Gaza. LIVE

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Il Libano festeggia la tregua tra Hezbollah e Israele. Migliaia di cittadini tornano al sud, anche se trovano le case distrutte e affrontano gli spari dell'artiglieria dell'Idf che dichiara di voler impedire il ritorno nei villaggi di miliziani libanesi. Prima della tregua Israele distrugge 'una fabbrica di missili di Hezbollah': 100 bombe sul sotterraneo supersegreto. Hamas, intanto, annuncia di essere pronta al cessate il fuoco anche a Gaza

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Il Libano festeggia la tregua tra Hezbollah e Israele. Migliaia di cittadini tornano al sud, anche se trovano le case distrutte e affrontano gli spari dell'artiglieria dell'Idf che dichiara di voler impedire il ritorno nei villaggi di miliziani libanesi. Prima della tregua Israele distrugge 'una fabbrica di missili di Hezbollah': 100 bombe sul sotterraneo supersegreto. Hamas, intanto, annuncia di essere pronta al cessate il fuoco anche a Gaza. 'Questo è solo il primo passo', dice la premier Meloni ai Med Dialogues. La Francia interviene sui mandati d'arresto della Corte penale internazionale per Netnanyahu e Gallant: 'Terremo conto dell'immunità del primo ministro israeliano'. 


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Borrell, 'sostenere la Cpi è l'unica via per la giustizia'

"Voglio fare un appello ai membri della società internazionale e in particolare ai membri dell'Ue: non possiamo indebolire la Corte penale internazionale. È l'unico modo per avere giustizia globale". Lo ha ribadito l'Alto rappresentante dell'Ue uscente, Josep Borrell, a margine della riunione dell'alleanza globale per la soluzione a due Stati in Medio Oriente, facendo riferimento ai mandati di arresto spiccati dalla Cpi nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e del suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. "Se l'Ue non supporta pienamente la Corte penale internazionale, senza perdere tempo, allora la Cpi smetterà di funzionare: tutte le sue decisioni non sono politiche, è un organo legale, con giudici professionisti, alcuni di loro sono stati consigliati dai sopravvissuti della Shoah. E' ora di smetterla di nascondersi dietro l'antisemitismo", le decisioni "non hanno nulla a che fare con l'antisemitismo: è una questione di cercare giustizia sulla scena globale", ha sottolineato lo spagnolo. 

Guardia Repubblicana, tregua in Libano positiva per Gaza

Per il capo della Guardia Repubblicana iraniana, Hossein Salami, il cessate il fuoco in Libano potrebbe essere l'inizio del cessate il fuoco a Gaza. Le sue dichiarazioni giungono mentre partecipava a un corteo funebre che trasporta i resti di 110 soldati iraniani recuperati dagli antichi campi di battaglia della guerra Iran-Iraq

(1980-1988), a Teheran, il 17 dicembre 2023.

Il capo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc), ha inviato una lettera al segretario generale di Hezbollah, Naim Kassem, affermando che "un cessate il fuoco in Libano potrebbe essere l'inizio di un cessate il fuoco e la fine della guerra nella Striscia di Gaza", secondo quanto riportato dal canale al-Manar, affiliato a Hezbollah. Ha aggiunto che "l'accettazione della tregua ha confermato ai sostenitori dell'occupazione che essa finirà e che non risparmieremo alcuno sforzo per continuare a sostenere la resistenza palestinese e libanese". Nello stesso messaggio, Salami ha sottolineato che "il cessate il fuoco sul fronte libanese costituisce un fallimento strategico per Israele", riferisce Russia Today. "Il cessate il fuoco sul fronte libanese costituisce un fallimento strategico e umiliante per l'entità sionista, che è ben lungi dall'aver raggiunto uno dei suoi obiettivi nella guerra contro Hezbollah. Hezbollah ha vinto e ha imposto un cessate il fuoco all'entità sionista".

Resistenza Islamica in Iraq, 'continueremo attività militari contro Israele'

La Resistenza Islamica in Iraq continuerà le attività militari contro Israele nei prossimi giorni. Lo hanno annunciato al quotidiano libanese Al-Akhbar funzionari dell'organizzazione composta da milizie filo-iraniane affiliate a Hezbollah, aggiungendo che le prossime azioni non hanno nulla a che fare con il cessate il fuoco in Libano. Secondo le fonti, "nell'ultimo incontro della Resistenza, è stato concordato di continuare gli attacchi contro Israele finché non avrà completamente fermato gli attacchi a Gaza e non minaccerà più di attaccare l'Iraq".

Cpi, 'se Israele apre indagine approfondita, pronti a revoca mandato arresto'

La Corte penale internazionale potrebbe revocare i mandati d'arresto spiccati nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, se la Corte si convincesse del fatto che in Israele fosse aperta un'indagine approfondita. Lo ha detto, in un'intervista radiofonica a Kan, il portavoce della Cpi, Fadi El Abdallah, aggiungendo che i sospettati hanno il diritto di presentare ricorso. Ieri, Netanyahu aveva annunciato che Israele avrebbe presentato ricorso contro i mandati di arresto emessi nei suoi confronti e di quelli di Gallant.

Iran, Hezbollah ha distrutto mito dell'invincibilità di Israele

"Hezbollah ha nuovamente infranto il mito dell'invincibilità di Israele". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi. "È giunto il momento che Israele accetti la sconfitta anche a Gaza", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran, in un messaggio su X. "Nell'ultimo anno, (il premier israeliano Benjamin) Netanyahu ha succhiato decine di miliardi di dollari dai contribuenti americani per finanziare i suoi crimini di guerra, il tutto godendo del pieno supporto militare e della copertura politica degli Stati Uniti. È stato comunque costretto a implorare un cessate il fuoco, dopo le pesanti perdite nel Libano meridionale", ha sottolineato Araghchi.

Quattro morti in attacco con droni a Gaza

Un attacco israeliano con droni ha ucciso quattro persone nei pressi di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui i velivoli senza pilota dell'Idf hanno colpito stamattina presto un gruppo di civili palestinesi vicino a un campo per sfollati nella città di Abasan, situata a est di Khan Younis. Secondo quanto riportato da Wafa, anche altre persone sono rimaste ferite nell'attacco.


Decine di migliaia di libanesi a casa, confine off-limits

Dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, decine di migliaia di libanesi stanno rientrando a casa, in città e villaggi spesso devastati, a eccezione della zona di confine ancora off-limits. L'esercito israeliano ha emesso un divieto specifico e in un post sui social media ha elencato i 10 villaggi nel sud del Libano, alla frontiera con il nord di Israele, che al momento non sono accessibili alla popolazione. Il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, ha affermato che le posizioni dei villaggi delimitano una linea in cui è vietato l'ingresso ai residenti. "Fino a nuovo avviso, è vietato spostarsi a sud fino alla linea dei seguenti villaggi e dei loro dintorni, e anche all'interno dei villaggi stessi: Shebaa, al-Habbariyeh, Marjayoun, Arnoun, Yahmor, Qantara, Chaqra, Barashit, Yatar, al-Mansouri", ha affermato il portavoce. "Chiunque si sposti a sud di questa linea, si mette in pericolo", ha sottolineato. Il ritorno degli sfollati e' gia' cominciato da ieri all'alba, ore prima dell'annuncio formale della tregua: a migliaia hanno intrapreso la via del ritorno, a bordo di auto e minibus sovraccarichi, con materassi e valigie ammucchiate sui tetti. I principali movimenti di popolazione sono avvenuti nel sud del Libano, nei sobborghi meridionali di Beirut e della Bekaa, nell'est del Paese, roccaforti di Hezbollah, quindi maggiormente colpite dai raid israeliani in questi ultimi 13 mesi. Tra le rovine della periferia sud di Beirut, questa mattina i sostenitori di Hezbollah hanno brandito bandiere gialle del movimento e i ritratti del loro leader, Hassan Nasrallah, ucciso a fine settembre da Israele.

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI

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