"Ieri due scavatrici e un bulldozer delle Idf hanno distrutto parte di una recinzione e una struttura in cemento in una posizione Unifil a Ras Naqura". Lo ha denunciato la missione Onu in Libano. Netanyahu ha inviato due aerei di soccorso ad Amsterdam e chiesto alle autorità olandesi di "agire in modo deciso" dopo l'aggressione subita da tifosi del Maccabi Tel Aviv da parte di una folla filo-palestinese, a margine del match di Europa League contro l'Ajax
"Ieri due scavatrici e un bulldozer delle Idf hanno distrutto parte di una recinzione e una struttura in cemento in una posizione Unifil a Ras Naqura. La distruzione deliberata e diretta da parte delle Idf di proprietà Unifil chiaramente identificabili è una flagrante violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701". Lo ha denunciato la missione Onu in Libano in un comunicato.
Netanyahu ha inviato due aerei di soccorso ad Amsterdam e chiede alle autorità olandesi di "agire in modo deciso" dopo l'aggressione subita da tifosi del Maccabi Tel Aviv da parte di una folla filopalestinese, a margine del match di Europa League contro l'Ajax. "Tutti gli israeliani di cui non si aveva più notizia dopo gli scontri ad Amsterdam sono stati rintracciati". Lo fa sapere il ministero degli Esteri israeliano. "L'antisemitismo dilagante è inaccettabile e spaventoso ed è nostro dovere garantire piena sicurezza ai cittadini di religione ebraica". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, come si legge in una nota di palazzo Chigi.
Katz ha giurato come nuovo ministro della Difesa dello Stato ebraico.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
- Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Federcalcio Palestina: tifosi Maccabi razzisti
La Palestine Football Association (PFA) ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essere "gravemente preoccupata per la sequenza di eventi violenti ad Amsterdam", dopo che nella capitale olandese sono scoppiati
scontri che hanno coinvolto i tifosi del Maccabi Tel Aviv. La PFA ha condannato "il deplorevole incitamento alla violenza, al razzismo anti-palestinese e all'islamofobia espresso dai tifosi del Maccabi Tel Aviv, che hanno anche attaccato case e negozi che esponevano la bandiera palestinese in solidarieta'
con le vittime del genocidio in corso".
All'arrivo ad Amsterdam slogan razzisti tifosi Maccabi
Sui social media sono state pubblicate immagini che mostrano i tifosi del Maccabi Tel Aviv che scandiscono slogan razzisti contro gli arabi all'arrivo all'aeroporto Ben Gurion da Amsterdam, dove ieri sera centinaia di persone sono state attaccate da folle filo-palestinesi. Lo scrive il 'Times of Israel', che mostra il video con i cori dei tifosi del Maccabi
Raid Israele a sud di Beirut
L'esercito israeliano ha lanciato un raid nella periferia meridionale di Beirut. Il raid è avvenuto poco dopo che l'esercito aveva ordinato l'evacuazione degli edifici di Haret Hreik e Burj al-Barajneh, nella periferia meridionale della capitale libanese. Lo rende noto Al Jazeera. L'agenzia NNA libanese segnala anche un raid aereo nei pressi dell'Università libanese, nella zona di al-Hadath, nella periferia meridionale di Beirut. L'agenzia ha scritto che il portavoce di lingua araba dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, aveva diramato l'ordine di evacuare gli edifici nelle aree di al-Hadath, Haret Hreik e Burj al-Barajneh.
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar
Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA
Media, raid aereo israeliano nella periferia sud di Beirut
Un raid aereo israeliano ha colpito la periferia sud di Beirut, Daiyhe, roccaforte di Hezbollah dopo l'invito israeliano a evacuare. Lo riportano i media di Stato.
Blinken al ministro degli Esteri degli Eau: "Porre fine alla guerra a Gaza"
In una telefonata con il Ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah Bin Zayed al-Nahyan, il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha ribadito "il continuo impegno degli Stati Uniti a porre fine alla guerra a Gaza" e ha ringraziato gli Emirati Arabi Uniti per i suoi aiuti umanitari a Gaza e in Libano. I due ministri hanno anche discusso di come promuovere "obiettivi umanitari, di sicurezza e politici in Sudan".
Israele attacca una tenda a Khan Younis, almeno 3 morti
Almeno tre palestinesi sono stati uccisi e cinque feriti in un attacco aereo israeliano su una tenda che ospita famiglie sfollate a ovest di Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale. Lo rende noto Al Jazeera.
Medio Oriente, leader eliminati da Israele in un anno di guerra
Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. L'APPROFONDIMENTO
Trump ad Abu Mazen: "Porre fine alla guerra"
Il Presidente palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), e il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, hanno avuto oggi un colloquio telefonico. Durante la conversazione, il Presidente Abbas - scrive l'agenzia palestinese Wafa - ha esteso le sue congratulazioni al Presidente eletto Trump, augurandogli successo nel suo prossimo mandato. Il leader palestinese ha espresso la speranza che Trump possa guidare gli Stati Uniti verso ulteriori progressi e prosperità. Abbas ha inoltre ribadito la sua disponibilità a collaborare con il presidente Trump per raggiungere una pace giusta e globale, basata sulla legittimità e sui principi internazionali. In risposta, il Presidente Trump ha sottolineato il suo impegno a porre fine alla guerra e ha ribadito la sua volontà di collaborare con il Presidente Abbas, nonché con altri attori regionali e globali, negli sforzi per raggiungere la pace nella regione.
Libano: almeno 3 morti e 30 feriti nei raid sulla città di Tiro
Il ministero della Sanità libanese ha affermato che almeno tre persone sono state uccise e altre 30 ferite oggi negli attacchi israeliani contro la città meridionale di Tiro. L'agenzia ufficiale di stampa libanese ha reso noto che gli attacchi hanno preso di mira tre edifici della città e hanno causato gravi danni ai condomini vicini, precisando che Israele non aveva emesso alcun avviso di evacuazione prima degli attacchi.
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. Ecco chi è Yoav Gallant
Biden: 'Attacchi antisemiti contro tifosi israeliani riecheggia momenti bui storia'
"Gli attacchi antisemiti contro i tifosi israeliani di calcio ad Amsterdam sono spregevoli ed un eco di momenti bui della storia quando gli ebrei erano perseguitati". E' quanto scrive su X Joe Biden. "Siamo in contatto con le autorità israeliane e olandesi e apprezziamo l'impegno delle autorità olandesi a perseguire i responsabili - aggiunge il presidente americani - dobbiamo senza sosta combattere l'antisemitismo, dovunque questo emerga".
Trump ad Abbas: 'Lavorerò per fermare la guerra'
"Lavorerò per fermare la guerra". E' quanto ha detto Donald Trump in colloquio telefonico con Mahmoud Abbas, secondo quanto reso noto dall'uffiicio del presidente dell'Autorità palestinese. Abbas si è congratulato per la vittoria elettorale e si è detto pronto "a lavorare con il presidente Trump per raggiungere un pace giusta e complessiva basata sulla legittimità internazionale", continua la dichiarazione dell'Anp. Mentre il presidente eletto si è detto ansioso di lavorare con il leader palestinese e tutte le parti coinvolte per "promuovere la pace in Medio Oriente".
Anp: 'Trump sente Abu Mazen, lavoriamo per raggiungere la pace'
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto questa mattina una telefonata con il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas), secondo quanto ha riferito l'ufficio di quest'ultimo. Lo riporta The Times of Israel, ricordando che Abu Mazen si era già congratulato con Trump per la sua vittoria elettorale e gli aveva augurato buona fortuna mentre si preparava per il suo secondo mandato alla Casa Bianca. Abu Mazen ha espresso la sua disponibilità "a lavorare con il presidente Trump per raggiungere una pace giusta e globale basata sulla legittimità internazionale", si legge nel comunicato dell'Autorità Nazionale Palestinese. Trump, a sua volta, ha detto ad Abu Mazen che "lavorerà per fermare la guerra" e che non vede l'ora di lavorare con il leader dell'Autorità Nazionale Palestinese e tutte le parti interessate per "promuovere la pace in Medio Oriente".
Allarme ong su ragazza semi-nuda, nei manicomi torture e scosse
Le organizzazioni per i diritti umani affermano di essere seriamente preoccupate per il fatto che la giovane donna iraniana arrestata per essere rimasta in biancheria intima possa essere sottoposta a tortura dopo essere stata trasferita dalle autorità in un ospedale psichiatrico . Amnesty International, come riporta il Guardian, ha affermato di aver trovato prove che il regime iraniano ha utilizzato scosse elettriche, torture, percosse e sostanze chimiche su manifestanti e prigionieri politici portati in istituti psichiatrici statali dopo essere stati dichiarati mentalmente instabili. Il Centro per i diritti umani in Iran (Chri) ha definito il trasferimento della studentessa in una struttura psichiatrica non divulgata un "rapimento", affermando che lo spostamento forzato di manifestanti anti-regime in strutture di salute mentale viene sempre più utilizzato per mettere a tacere il dissenso. "Le autorità iraniane utilizzano sistematicamente l'ospedalizzazione psichiatrica obbligatoria come strumento per reprimere il dissenso, etichettando i manifestanti come mentalmente instabili per minarne la credibilità", ha affermato Hadi Ghaemi, direttore esecutivo del Chri. Ci sono stati diversi altri casi di manifestanti arrestati durante le manifestazioni "Donna, vita, libertà" e che sono state ricoverati in ospedali psichiatrici dopo il loro arresto. Saman Yasin, noto rapper curdo, è stato portato dalle autorità all'ospedale psichiatrico Aminabad di Teheran dopo il suo arresto durante una protesta nel 2022, dove sarebbe stato torturato e costretto a confessare. Ha trascorso due anni in prigione prima di essere rilasciato per motivi di salute il mese scorso. Una fonte vicina a Yasin ha detto al Guardian: "Saman è stato legato al letto nel centro psichiatrico in posizione a croce per molto tempo. Gli hanno somministrato alte dosi di sedativi e nonostante il suo stato di incoscienza, le restrizioni su mani e piedi non sono state rimosse".