Tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam, Netanyahu manda aerei a prenderli. Cosa sappiamo
MondoGli scontri sono esplosi al termine dell'incontro di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv nella capitale dei Paesi Bassi, vinto 5-0 dai padroni di casa. Il premier israeliano Netanyahu ha inviato due aerei per soccorrere i sostenitori del Maccabi e, in una telefonata con il primo ministro olandese Schoof, ha condannato l'aggressione come "un attacco antisemita premeditato". Prima della partita, gli ultras israeliani avevano strappato bandiere e intonato cori contro contro la Palestina
Tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv sono rimasti feriti dopo essere stati aggrediti ad Amsterdam da una folla che il ministro degli Esteri dello Stato ebraico ha definito filo-palestinese, come confermato dagli stessi dai media israeliani. Il caos è scoppiato al termine del match di Europa League contro l'Ajax, vinto 5-0 dai padroni di casa. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato il primo ministro olandese Dick Schoof e le forze di sicurezza locali "ad agire in modo deciso e rapido contro i rivoltosi" e ha inviato due aerei per soccorrere i suoi cittadini. Netanyahu ha poi condannato l'aggressione come "un attacco antisemita premeditato" in una telefonata con il primo ministro olandese Schoof, che ha parlato di aggressioni "inaccettabili" aggiungendo che "i colpevoli saranno rintracciati e perseguiti". Intanto, come ha confermato il capo della polizia di Amsterdam Peter Holla, sono state dimesse stamani le cinque persone trasportate e assiste in ospedale. Circa altri 20-30 tifosi del Maccabi sono rimasti "lievemente" feriti, ha riferito la Bbc.
Cosa è successo
Le tensioni sono esplose nella notte nel centro della città, al termine della partita di Europa League, quando un gruppo identificato come filo-palestinese ha aggredito i tifosi del Maccabi che sono stati quindi protetti e scortati dalla polizia al loro hotel. Sul web sono stati diffusi video che mostrano persone a volto coperto e con in mano bandiere palestinesi assalire un tifoso del Tel Aviv. Le indagini stanno però facendo emergere anche altri dettagli riguardanti fatti avvenuti nelle ore precedenti all'inizio della partita. Secondo il Daily Mail già mercoledì "hooligan israeliani avevano strappato bandiere della Palestina" e "decine di persone incappucciate e vestite completamente di nero" avevano lanciato cori come "Palestina vaff....". Il capo della Polizia di Amsterdam, Peter Holla, ha spiegato che mercoledì i tifosi del Maccabi avevano attaccato un taxi e incendiato una bandiera palestinese e che i disordini erano continuati fino alle prime ore di giovedì. Anche Prima dell'inizio della partita c'erano stati momenti di forte tensione a Piazza Dam, uno dei luoghi simbolo di Amsterdam distante pochi minuti a piedi dalla Stazione centrale e dove si erano raccolti i tifosi del Maccabi. Secondo la Bbc, come si vede anche in alcuni video girati sui social, c'erano stati scontri tra dimostranti filo-palestinesi e tifosi, alcuni dei quali avevano intonato cori razzisti contro gli arabi e fatto a pezzi una bandiera palestinese, oltre ad aver acceso fumogeni ed esploso petardi.
Decine di arresti durante la giornata
Nelle ore successive all'accaduto, le autorità locali hanno affermato di aver effettuato 57 arresti in totale. Il Ministero degli Esteri israeliano parla di dieci tifosi del Maccabi rimasti feriti. La polizia di Amsterdam, poi, ha pubblicato su X un post nel quale diceva di essere "a conoscenza di segnalazioni riguardanti una possibile situazione di ostaggi e persone scomparse", ma al momento non non c'è alcuna conferma che ciò sia effettivamente avvenuto. Le autorità hanno anche ottolineato che "sui social media circolano diverse notizie sugli eventi di ieri sera ad Amsterdam" e che "la polizia ha avviato un'importante indagine su diversi episodi di violenza".
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Herzog: "Scontri ricordano il 7 ottobre"
In seguito agli scontri, il nuovo capo della diplomazia israeliana, Gideon Saar, si recherà ad Amsterdam per una "visita diplomatica urgente". Immediata anche la reazione del presidente israeliano Isaac Herzog che ha condannato gli scontri , affermando che le "immagini scioccanti" di violenza ricordavano l'attacco di Hamas del 7 ottobre dell'anno scorso.
Von der Leyen: "Atti inaccettabili e vili"
"Sono indignata per i vili attacchi di ieri sera contro cittadini israeliani ad Amsterdam", ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Ho appena parlato con il premier Schoof. Condanno fermamente questi atti inaccettabili. L'antisemitismo non ha assolutamente posto in Europa. E siamo determinati a combattere ogni forma di odio". Della stessa idea la sindaca di Amsterdam Femke Halsema che in conferenza stampa ha detto: "Ieri abbiamo assistito ad uno scoppio di antisemitismo ad Amsterdam come speravamo di non vedere mai più". "L'antisemitismo non è mai stato lontano" anche dopo la Seconda guerra mondiale, "la guerra in Medio Oriente ora rappresenta una minaccia anche per la nostra città", ha sottolineato, aggiungendo di essere "furiosa" per gli attacchi ai tifosi della squadra israeliana Maccabi.
Le testimonianze dei tifosi aggrediti
I tifosi israeliani, coinvolti ieri sera nell'attacco ad Amsterdam, si dicono convinti di essere stati vittima di "un'imboscata", accusando la polizia olandese di non aver fatto abbastanza per proteggerli. Lo sottolinea il Jerusalem Post, riportando alcune testimonianze. La polizia "non ha scortato i supporter del Maccabi ai loro hotel: ci ha venduti affinché gli arabi ci linciassero", racconta un tifoso scampato all'aggressione e giunto all'aeroporto di Amsterdam ferito e insanguinato. Un altro ha raccontato ad una giornalista che lo hanno investito e gli hanno puntato un coltello: "Siamo stati presi in un'imboscata... La polizia ci ha abbandonati". "Il clima allo stadio era ottimo: nessuno scontro e nessuna provocazione, poi quando siamo usciti e ci siamo diretti in centro abbiamo trovato persone che ci aspettavano con coltelli e bastoni". Lo racconta all'ANSA Nimrod, un cittadino israeliano residente Amsterdam da oltre vent'anni.