Video pubblicati sui social media dai residenti locali mostrano grandi deflagrazioni che illuminano il cielo notturno attorno a Oryol. L'entità dei danni causati non ancora chiara. Un “barbaro attacco”, così Bruxelles definisce la pioggia di missili russi su Kiev che ha colpito, tra l’altro, sei missioni diplomatiche nella capitale ucraina e che ha fatto diverse vittime
Droni ucraini hanno colpito stanotte un deposito di petrolio alla periferia della capitale regionale russa Oryol, provocando un incendio. Diverse esplosioni sono state segnalare in città dopo la mezzanotte. Video pubblicati sui social media dai residenti locali mostrano grandi deflagrazioni che illuminano il cielo notturno attorno a Oryol. L'entità dei danni causati non ancora chiara. Un “barbaro attacco”, così Bruxelles definisce la pioggia di missili russi su Kiev che ha colpito, tra l’altro, sei missioni diplomatiche nella capitale ucraina e che ha fatto diverse vittime. Ad essere centrato dai temibili Kinzhal e iscander un ricco quartiere del centro della capitale ucraina in cui hanno sede, nello stesso edificio, le missioni diplomatiche di Albania, Argentina, Autorità Palestinese, Macedonia del Nord, Montenegro e Portogallo. L’attacco è una risposta - parole della Federazione Russa - ai missili Atacms lanciati dagli ucraini.
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Putin: "Mai perso desiderio di ripristinare relazioni con Usa" (2)
"Tutto sta cambiando - ha aggiunto Putin - solo gli interessi rimangono invariati, in questo caso quelli della Russia e del suo popolo. Se vediamo che la situazione cambia in modo tale che ci siano opportunità e prospettive per costruire relazioni con altri paesi, saremo pronti. Il problema non è con noi, e' con loro. Se costruiamo relazioni con chiunque, le costruiremo solo sulla base degli interessi dello stato russo, non a scapito degli interessi della Russia", ha proseguito. "Indipendentemente da come si sviluppa la storia, assume sempre nuove forme a seconda dei cambiamenti della situazione", ha detto Putin che ha citato come esempio il periodo successivo alla guerra di Crimea, quando furono imposte delle restrizioni alla Russia e il paese fu accusato di isolarsi e di non reagire alle ingiustizie nel mondo. "In risposta a cio', il cancelliere e ministro degli Esteri di quel tempo [Alexander Gorchakov] inviò dispacci a tutte le nostre missioni diplomatiche in Europa dicendo come rispondere a tali affermazioni: 'La Russia non è arrabbiata, la Russia si sta concentrando. E gradualmente, mentre si stava concentrando, la Russia ha ripreso tutti i suoi diritti nel Mar Nero e si e' rafforzata, e così via", ha detto Putin.
Meloni: "Minaccia russa molto più grande di quanto immaginiamo"
Sulla Russia "dobbiamo capire che la minaccia è molto più grande di quanto immaginiamo, riguarda la nostra democrazia, la strumentalizzazione dell'immigrazione o quanto sta succedendo in Africa. Dobbiamo garantire la sicurezza e non si tratta solo del campo di guerra in Ucraina, dobbiamo essere preparati". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa che concludono il primo vertice Nord-Sud a Saariselka, nella Lapponia finlandese.
Putin: "Mai perso desiderio di ripristinare relazioni con Usa"
La Russia non ha mai perso il desiderio di ripristinare le relazioni con gli Stati Uniti, "tutto può essere fatto se lo si desidera. Non abbiamo mai perso questo desiderio". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, intervistato da Moscow Kremlin sul canale televisivo Rossiya 1, rispondendo alla domanda del conduttore se sia possibile uscire dalla "fossa profonda in cui gli Stati Uniti stanno seppellendo le relazioni bilaterali con la Russia continuando a riempire Kiev di armi".
Kiev: "Lanciati un missile e 103 droni russi, abbattuti 52"
Durante la scorsa notte i russi hanno lanciato sull'Ucraina un missile Iskander-M, dalla Crimea di cui si sono perse le tracce, e 103 droni, dei quali 52 sono stati abbattuti dalle difese antiaeree. Del totale dei droni, almeno 44 erano "esche" per confondere l'antiaerea, che sono poi cadute in zone aperte. Un drone è volato in direzione della Bielorussia. Lo afferma l'aeronautica militare ucraina, citata dai media locali fra cui l'Ukrainskaya Pravda. Le regioni ucraine dove sono confermati gli abbattimenti di droni, fa sapere il bollettino, sono quelle di Poltava, Sumy, Kharkiv, Kiev, Chernihiv, Cherkassy, Kirovograd, Zhytomyr, Dnipropetrovsk, Kherson, Nikolaiev e Zaporozhzhia.
Premier Finlandia Orpo: "Sostenere Kiev finché necessario"
"La Finlandia ha 1.300 km di confine con la Russia. Mettere in sicurezza quel confine è una questione esistenziale per la Finlandia, per i partner europei e gli alleati Nato". Lo ha detto il premier della Finlandia Petteri Orpo, al termine del vertice Nord-Sud in Lapponia. L'Ue deve continuare a "sostenere l'Ucraina fino a quando sarà necessario", ha aggiunto.
Kiev: "1.820 russi uccisi in 24 ore, 774.100 in totale"
Secondo lo stato maggiore militare ucraino, nelle ultime 24 ore i russi hanno perso nei teatri di guerra 1.820 soldati, che portano il totale dall'inizio dell'invasione russa nel febbraio 2022 a oggi a 774.100. Lo riportano i media ucraini.
Meloni: "Russia e criminali non mineranno la nostra sicurezza"
"Vogliamo difendere i confini esterni e non vogliamo permette alla Russia o alle organizzazioni criminali di minare la nostra sicurezza". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni al termine del vertice Nord-Sud di Saariselka, nella Lapponia finlandese.
Mosca, distrutti 42 droni Kiev su cinque regioni russe
I sistemi di difesa aerea di Mosca hanno distrutto durante la notte 42 droni ucraini su cinque regioni della Russia. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo secondo quanto riportano Tass e Ria Novosti. "La scorsa notte, i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 42 veicoli aerei senza pilota ucraini", ha detto il ministero. 20 UAV sono stati abbattuti sulla regione di Oryol, otto droni sono stati distrutti sulle regioni di Rostov e Bryansk, cinque droni sono stati eliminati sulla regione di Kursk e uno sul Kuban.
Zelensky: "Usyk dimostra che Ucraina non rinuncia a ciò che è suo"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha salutato la vittoria del pugile suo connazionale Oleksandr Usyk sul britannico Tyson Fury, nella rivincita del campionato mondiale dei pesi massimi disputata ieri a Riad, definendola la prova che l'Ucraina "non rinuncerà a ciò che è suo". "Vittoria!", ha scritto Zelensky in un post su Telegram. "Così importante e così necessaria per tutti noi ora", l'ha definita il presidente ucraino. Zelensky ha detto che il trionfo di Usyk è stato un segno della resilienza e della determinazione di Kiev, da quasi tre anni in guerra contro Mosca.
Mosca, danni ad ambasciata Portogallo a Kiev colpa armi ucraine
Mosca afferma che i danni di due giorni fa all'edificio dell'Ambasciata portoghese a Kiev sono stati causati dai sistemi di difesa aerea ucraini e che le accuse rivolte alla Russia distorcono i fatti. "Abbiamo notato che media portoghesi di tutti i tipi hanno diffuso attivamente resoconti di danni causati all'ambasciata a Kiev a seguito di un attacco delle forze armate russe alle strutture militari della città il 20 dicembre: i giornalisti stanno aumentando la russofobia distorcendo i fatti quando scrivono su questa questione", ha dichiarato l'Ambasciata russa in Portogallo sul suo canale Telegram.
Droni ucraini su russa Oryol, incendio in deposito di petrolio
Droni ucraini hanno colpito stanotte un deposito di petrolio alla periferia della capitale regionale russa Oryol, provocando un incendio. Lo rende noto il governatore Andrey Klychkov, citato dai media di Mosca e di Kiev. Diverse esplosioni sono state segnalare in città dopo la mezzanotte. Video pubblicati sui social media dai residenti locali mostrano grandi deflagrazioni che illuminano il cielo notturno attorno a Oryol. L'entità dei danni causati non ancora chiara. Klychkov ha affermato che non sono state segnalate vittime o feriti a seguito dell'attacco.
Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI
Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022". e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO
Quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI