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Guerra Israele Medio Oriente, 4 caschi blu Unifil feriti in raid vicino a Sidone

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Medio Oriente, quattro caschi blu Unifil feriti in Libano
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Medio Oriente, quattro caschi blu Unifil feriti in Libano
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L'attacco israeliano ha preso di mira un'auto all'ingresso della città, nel sud del Libano. La pattuglia stava attraversando la zona al momento dell'offensiva. L'Idf, intanto, ha fatto sapere di aver colpito oltre 110 obiettivi terroristici appartenenti a Hezbollah e ad Hamas.  Fonti mediche a Gaza affermano che 27 persone sono morte negli attacchi di stamattina, 19 delle quali sono state uccise nella parte settentrionale. Wafa riferisce che tra loro ci sono anche tre bambini

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Quattro caschi blu dell'Unifil appartenenti al contingente malese sono rimasti feriti in un raid mentre la loro pattuglia passava vicino a Sidone, in Libano. L'attacco israeliano ha preso di mira un'auto all'ingresso della città, nel sud del Paese, quando la pattuglia stava attraversando la zona al momento dell'offensiva. 

L'Idf, intanto, ha fatto sapere di aver colpito oltre 110 obiettivi terroristici appartenenti a Hezbollah e ad Hamas.  Fonti mediche a Gaza affermano che 27 persone sono morte negli attacchi di stamattina, 19 delle quali sono state uccise nella parte settentrionale. Wafa riferisce che tra loro ci sono anche tre bambini.


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Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu

Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. Ecco chi è Yoav Gallant


Medio Oriente, leader eliminati da Israele in un anno di guerra

Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. L'APPROFONDIMENTO


Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA


Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar

Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI


Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI


Netanyahu vuole fermarsi a Gaza, 'ma prima i rapiti'

Il governo israeliano ha festeggiato la schiacciante vittoria di Donald Trump negli Usa mentre Benyamin Netanyahu ha fatto un rimpasto di governo piazzando nei posti chiave ministri che non si metteranno di traverso. La destituzione del titolare della Difesa, a cui l'Alta Corte non si è opposta respingendo le petizioni contrarie, ha di fatto rafforzato la coalizione estromettendo la spina nel fianco Yoav Gallant. Che in giornata si è tolto due sassolini dalle scarpe, riferendo ai familiari dei rapiti che soltanto Bibi detta le decisioni per trattare sulla liberazione degli ostaggi e che l'Idf sta restando a Gaza senza motivo poiché tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. Tuttavia, fanno notare gli analisti israeliani, supporre che il voto americano abbia spianato la strada al premier su qualsiasi decisione è un'ipotesi lontana dalla realtà. Pensare che il primo ministro abbia le mani libere in virtù dei buoni rapporti con the Donald non è immaginabile. Funzionari vicini al governo hanno riferito al Times of Israel l'impazienza di Bibi di mettere fine alla guerra e andare avanti al più presto sull'accordo con Riad. Ma, pur essendo l'Arabia Saudita al primo posto dell'agenda mediorientale degli Usa oltre che di Gerusalemme, la via è incerta e lastricata di trappole. A cominciare dalle modalità con le quali porre fine alla campagna di Gaza. Il conflitto non può finire finché Hamas non libererà gli ostaggi e continuerà a insistere sul mantenimento del potere nella Striscia. E Netanyahu, dicono i commentatori più accorti, sa che non ci sarà nessun tavolo negoziale se prima non riporta a casa i rapiti.

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE


Israele replica a Parigi, sicurezza era stata concordata

Le questioni di sicurezza in merito alla visita del ministro francese Jean-Noel Barrot a Gerusalemme erano state "chiarite in precedenza". Così Israele replica alle polemiche sull'incidente diplomatico al Santuario di Eleona, territorio francese, dove era entrata la polizia israeliana. "Le procedure erano state chiarite in precedenza nelle discussioni preparatorie con l'ambasciata di Francia in Israele", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri israeliano. 

Cosa può succedere dopo l’attacco di Israele all’Iran? Gli scenari in Medio Oriente

L’attacco condotto da Israele nella notte fra venerdì e sabato contro l’Iran potrebbe aver scongiurato l’ipotesi di una guerra totale. O almeno è quello che ritengono la maggior parte degli analisti, secondo cui la portata contenuta dell’azione - che non ha colpito strutture strategiche, petrolifere o nucleari - rientrerebbe nella strategia della risposta "forte ma non abbastanza forte da obbligare Teheran a rispondere per non sembrare debole". LEGGI L'ARTICOLO


Blinken continuerà a lavorare per porre fine a guerra a Gaza

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken intende continuare a lavorare per porre fine alle guerre di Gaza e in Libano fino alla fine del suo mandato. Lo ha detto il ;;portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller in un briefing con la stampa.   "Continueremo a perseguire la fine della guerra a Gaza, la fine della guerra in Libano, un aumento degli aiuti umanitari fino a mezzogiorno del 20 gennaio, quando il Il presidente eletto entrerà in carica", ha detto il funzionario. 

Libano, 53 morti nei raid israeliani nelle ultime 24 ore

Gli attacchi israeliani sul Libano hanno causato almeno 53 morti e 161 feriti nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese. Sale così a 3103 morti e quasi 14 mila feriti il bilancio dall'inizio delle ostilità tra Israele e Hezbollah nell'ottobre 2023, riferisce il giornale libanese L'Orient Le Jour. 

Media, Trump potrebbe riproporre piano pace del 2020

Il piano di pace israelo-palestinese avanzato dal presidente eletto Donald Trump durante il suo primo mandato sarà probabilmente di nuovo sul tavolo quando tornerà in carica. Lo ha detto Brian Hook, ex inviato speciale di Trump per l'Iran, che secondo la Cnn sarà l'uomo che guiderà il team di transizione di Trump presso il Dipartimento di Stato. Il piano di pace di Trump prevedeva che Israele potesse annettere tutti i suoi insediamenti in Cisgiordania, concedendo al contempo ai palestinesi un percorso verso uno stato semi-contiguo sul territorio rimanente. Il piano era stato immediatamente respinto dall'Autorità Nazionale Palestinese, mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu lo aveva accolto con riserve. I partiti di estrema destra espressione dei coloni, che ora fanno parte della coalizione di Netanyahu, avevano respinto la proposta a causa dell'inclusione di un potenziale stato palestinese. In un'intervista con la CNN, Hook, rispondendo a una domanda sulle parole del ministro degli Esteri saudita secondo cui la normalizzazione dei rapporti con Israele è fuori discussione senza la creazione di uno Stato palestinese, ha risposto che "gran parte del piano di pace del 2020 di Trump è ancora rilevante oggi", aggiungendo che la proposta contiene tutte le condizioni che Riyadh sta cercando per normalizzare i rapporti con Israele. Hook aggiunge il Times of Israel, riconosce tuttavia che nessuno è "dell'umore giusto" per discutere una soluzione a due stati dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Ci sono molti israeliani in questo momento che sono concentrati su altre cose, in particolare su come proteggersi da questo tipo di terrorismo malvagio che hanno dovuto sopportare il 7 ottobre", ha aggiunto. 


media, Netanyahu ha rassicurato Usa non ci saranno altre epurazioni

Subito dopo aver licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rassicurato l'Amministrazione Biden sul fatto che non ci saranno altre epurazioni al vertici dell'esercito, della sicurezza e dell'intelligence dello Stato ebraico. Lo hanno riferito due funzionari americani ad Axios, i quali tuttavia hanno espresso qualche dubbio sulle rassicurazioni di Netanyahu.


Alta Corte boccia petizione contro destituzione di Gallant

L'Alta Corte di giustizia israeliana si è pronunciata all'unanimità contro diverse petizioni che chiedevano di annullare la decisione del primo ministro Benyamin Netanyahu di destituire il ministro della Difesa Yoav Gallant, affermando che non vi è alcuna giustificazione per l'intervento della Corte. 

Herzog a Trump: "Necessario ritorno urgente degli ostaggi"

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha avuto un colloquio telefonico con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Durante il colloquio, Herzog ha chiesto a Trump di mantenere alta l'attenzione sulla questione degli ostaggi sottolineando l'''urgente necessità di accelerare il loro ritorno''. E' quanto si legge in una nota dell'ufficio del presidente israeliano, ricordando che gli ostaggi sono stati ''tenuti prigionieri da Hamas per 400 giorni tra terribili sofferenze".

Secondo quanto riportato dal Times of Israel, Trump ha sottolineato il suo amore e il suo sostegno per Israele.

Francia convoca ambasciatore Israele per incidente Eleona

La Francia convocherà l'ambasciatore di Israele a Parigi in seguito all'incidente diplomatico di oggi a Gerusalemme a Eleona, territorio francese di quella città. Lo ha reso noto il Quai d'Orsay.

Gallant a parenti ostaggi: "Solo Netanyahu decide, obiettivi Gaza raggiunti"

Il primo ministro israeliano Benjamin ''Netanyahu è il solo che decide sull'accordo per il ritorno degli ostaggi'' ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e le sue considerazioni in merito ''non sono né militari, né politiche''. Lo ha dichiarato Yoav Gallant, sollevato da Netanyahu dall'incarico di ministro della Difesa, in un incontro con i familiari degli ostaggi, ''L'esercito israeliano ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era posto nella Striscia di Gaza'', ha aggiunto secondo una fonte a conoscenza dei colloqui, citata da Haaretz.

Secondo la stessa fonte, Gallant ha affermato che Netanyahu è l'unica persona che può decidere se raggiungere o meno un accordo. Per Gallant e per i responsabili delle forze di sicurezza, le condizioni per un accordo erano mature già a luglio.

Malesi i 4 caschi blu feriti nel sud del Libano

Appartengono al contingente malese i quattro caschi blu ferito in un attacco di drone nel Libano meridionale. Lo hanno riferito fonti dell'esercito libanese. "Questo pomeriggio un convoglio Unifil che trasportava i peacekeeper appena arrivati nel Libano meridionale stava passando per Saida quando si è verificato un attacco di droni nelle vicinanze" si legge in una nota della forza di pace pubblicata su Telegram, "Cinque caschi blu sono rimasti leggermente feriti e sono stati curati dalla Croce Rossa libanese sul posto. Continueranno a raggiungere i loro posti. Anche tre soldati libanesi di un vicino posto di blocco sono rimasti feriti". "Ricordiamo a tutte le parti in causa il loro obbligo di evitare azioni che mettano in pericolo i peacekeeper o i civili. Le divergenze dovrebbero essere risolte al tavolo delle trattative, non con la violenza" conclude la nota. 

Polizia israeliana arresta due gendarmi francesi a Eleona

La polizia israeliana ha arrestato due gendarmi francesi al Santuario di Eleona, un sito gestito dalla Francia sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme. La polizia è entrata nel Santuario, che appartiene formalmente alla Francia. Lo riferisce un giornalista dell'Afp. Sul posto si trova il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, che è in visita in Israele e che si rifiuta di entrare nel santuario in presenza della polizia

Beirut conferma: tre morti nel raid israeliano a Sidone

Due donne e loro fratello, tutti e tre civili, sono stati uccisi nell'attacco aereo israeliano. Lo riferisce il ministero della sanità libanese, secondo cui le due donne, Malaak e Alaa Shumar, viaggiavano assieme al fratello Hussein nell'auto investita dall'esplosione del bombardamento di Israele all'altezza di un posto di blocco delle forze armate libanesi.

Media: quattro militari Unifil feriti in un raid israeliano

Secondo i media statali libanesi, un attacco israeliano ha preso di mira un'auto all'ingresso della città di Sidone, nel Sd del Paese, e quattro caschi blu Onu la cui pattuglia stava attraversando la zona sono rimasti feriti, ha constatato un corrispondente dell'Afp. "Aerei nemici hanno preso di mira un'auto a Sidone vicino al posto di blocco dell'esercito", ha affermato l'agenzia Nna, aggiungendo che i veicoli della forza di peacekeeping Unifil erano nella "stessa corsia" durante il raid. Il corrispondente dell'Afp ha visto quattro caschi blu feriti.

Media: 27 persone uccise a Gaza oggi, anche 3 bimbi

Fonti mediche a Gaza, citate da Haaretz, affermano che 27 persone sono morte negli attacchi delle Idf da questa mattina a Gaza, 19 delle quali sono state uccise nella Striscia settentrionale. Wafa riferisce che tre bambini sono tra le ultime vittime degli attacchi aerei israeliani in un attacco a est di Rafah.

Caschi blu Unifil feriti in un attacco vicino a Sidone

Caschi blu dell'Unifil sono rimasti feriti in un attacco mentre la loro pattuglia passava vicino a Sidone, in Libano.

Ok legge Israele, familiari terroristi deportati a Gaza

 Con 61 voti a  favore e 41 contrari, il Parlamento israeliano ha approvato una legge  che gli consentirebbe di deportare i familiari degli aggressori  palestinesi, compresi i cittadini del paese, nella Striscia di Gaza  devastata dalla guerra o in altre località.
  La legge ha ottenuto il sostegno dei membri del partito Likud del  primo ministro Benjamin Netanyahu e dei suoi alleati di estrema destra,  ma secondo esperti di giurisprudenza, è probabile che venga impugnata in  tribunale. Il testo varato  si applicherebbe ai cittadini palestinesi di Israele e ai residenti di  Gerusalemme Est annessa che sapevano in anticipo degli attacchi dei loro  familiari o che "esprimono sostegno o identificazione con l'atto di  terrorismo". Sarebbero stati deportati, nella Striscia di Gaza o in  un'altra località, per un periodo da 7 a 20 anni.
  Non è chiaro se il provvedimento si applicherà anche alla Cisgiordania  occupata, dove Israele ha già una politica di lunga data di demolizione  delle case delle famiglie degli aggressori. Negli ultimi anni i  palestinesi hanno compiuto decine di attacchi con accoltellamenti,  sparatorie e speronamenti di auto contro gli israeliani, riferisce la  stampa locale. Tuttavia, secondo Eran Shamir-Borer, ricercatore senior presso  l'Israel Democracy Institute ed ex esperto di diritto internazionale per  l'esercito israeliano, se la legge arriva davanti alla Corte Suprema, è  probabile che venga annullata sulla base di precedenti casi israeliani  riguardanti la deportazione. "La linea di fondo è che questo è  completamente incostituzionale e un chiaro conflitto con i valori  fondamentali di Israele", ha detto Shamir-Borer, ha riferito Arab News.

Di Maio: Accordi Abramo ancora importanti aiuti umanitari

“Fino al 7  ottobre 2023 la regione del Golfo proliferava di accordi di  normalizzazione, soprattutto grazie agli 'accordi di Abramo', seguiti da  quelli del 2021 di Al-Ula, fino ad arrivare all’accordo tra Iran e  Arabia Saudita. Poi è arrivato il 7 ottobre che ha rallentato questi  processi". Lo ha ricordato il Rappresentante speciale Ue per il Golfo  Persico, Luigi Di Maio, al Salone della Giustizia. "Quello che possiamo dire - ha aggiunto - è che i canali degli  Accordi di Abramo sono ancora aperti e in funzione, e i Paesi coinvolti  in questi accordi sono importanti partner anche per quanti riguara gli  aiuti militari a Gaza e in Libano, perché - ha osservato ancora l'ex  ministro degli Esteri hanno dimostrato di poter rendere possibili le  consegne in aree in cui è in atto un disastro”.

Attacco israeliano causa danni all'aeroporto di Beirut

Attacchi israeliani alla periferia meridionale di Beirut hanno colpito  l'area vicina all'aeroporto della capitale libanese, causando qualche  danno all'infrastruttura ma senza fermare il traffico. Il ministro dei  Trasporti libanese, Alie Hamie, ha affermato che l'unico aeroporto  internazionale del Paese sta funzionando normalmente sia in partenza che  all'arrivo. A essere pesantemente danneggiata dall'attacco israeliano è  una fabbrica di riscaldatori che ha sede accanto al muro perimetrale  dell'aeroporto. Il raid vicino all'aeroporto di Beirut è avvenuto dopo che Hezbollah  ha annunciato di aver preso di mira una base militare non lontana  dall'aeroporto Ben Gurion, il principale hub di trasporto internazionale  di Israele. L'attacco notturno a Beirut ha causato "lievi danni" ad  alcuni edifici, ma "non all'interno del terminal", secondo quanto  riferito da un funzionario dell'aeroporto. In particolare il  bombardamento ha colpito un edificio di manutenzione appartenente a una  sussidiaria della Middle East Airlines, la compagnia di bandiera del  Libano e praticamente l'unica che ancora opera voli in loco. L'esercito israeliano aveva precedentemente emesso un ordine di  evacuazione per quattro quartieri nel Sud di Beirut, tra cui un sito  vicino all'aeroporto. Dal 23 settembre scorso, più di 2.600 persone sono  state uccise negli attacchi israeliani in Libano, secondo il ministro  della Salute Firass Abiad.

Khamenei: 'Trionferà la resistenza'

Si concluderà con "la vittoria del fronte della resistenza" il conflitto nella Striscia di Gaza e in Libano. Parola della Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, che ha incontrato componenti dell'Assemblea degli Esperti ed è tornato a parlare dello storico leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, ucciso in un raid a Beirut il 27 settembre scorso. "Grazie" a lui, ha detto Khamenei in dichiarazioni rilanciate dai media iraniani, "Hezbollah ha conosciuto una crescita straordinaria".  "Alcuni in Libano e altrove pensano che Hezbollah sia indebolito (dalle operazioni militari israeliane che hanno 'decapitato' il gruppo), ma si sbagliano - ha affermato - Hezbollah è forte e sta continuando a combattere". "Il nemico non è riuscito ad avere la meglio su questa organizzazione - ha sostenuto - Il mondo e la regione un giorno vedranno (Israele) chiaramente sconfitto per mano di questi combattenti". E nella Striscia di Gaza, ha proseguito, Israele "voleva eliminare Hamas e non ci è riuscito, ha massacrato così tante persone", ma il gruppo "sta ancora combattendo". "Questo - ha sostenuto - significa la sconfitta" di Israele.


Barrot incontra Katz: "Possibili soluzioni diplomatiche"

"Sono possibili soluzioni diplomatiche per liberare  gli ostaggi, proteggere i civili e garantire la sicurezza di tutti". Lo  ha scritto su X il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, in  Israele per la seconda volta in un mese. Il capo della diplomazia  francese afferma di essere venuto "per continuare un dialogo impegnativo  su Libano e Gaza". A Gerusalemme Barrot ha incontrato il ministro degli  Esteri uscente, Israel Katz, al quale ha detto che "è tempo di porre  fine alla tragedia iniziata il 7 ottobre". Prima ha avuto un colloquio  con le famiglie degli ostaggi. "398 giorni di incubo. La Francia  continuerà a fare tutto quello che è in suo potere per liberare i suoi  cittadini e tutti gli ostaggi ancora trattenuti", ha scritto Barrot.  All'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, incontrerà il  ministro degli Affari strategici Ron Dermer. Si recherà poi a Ramallah  per una riunion con i funzionari dell'Autorità Nazionale Palestinese. 

Ministro Esteri francese oggi in visita in Israele e a Ramallah

Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, arrivato in Israele per la seconda volta in un mese, ha dichiarato che la visita serve "per continuare un dialogo impegnativo su Libano e Gaza". "Sono possibili soluzioni diplomatiche per liberare gli ostaggi, proteggere i civili e garantire la sicurezza di tutti", ha scritto su X il ministro poco prima di incontrare il ministro degli Esteri uscente Israel Katz a Gerusalemme. "È tempo di porre fine alla tragedia iniziata il 7 ottobre", ha aggiunto. Barrot ha incontrato le famiglie degli ostaggi e successivamente vedrà il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer. Si recherà poi a Ramallah dove incontrerà i funzionari dell'Autorità nazionale palestinese.

Tv: 'Usa hanno inviato in Giordania almeno 6 caccia F-15E'

Nell'ambito dei preparativi per l'annunciato attacco di Teheran a Israele, l'esercito statunitense sta aumentando la propria presenza nella regione inviando una serie di sistemi di intercettazione e attacco. Channel 12 riferisce che almeno 6 F-15E sono diretti alla base aerea di Muwaffaq Salti, in Giordania. Tra l'altro, 6 bombardieri strategici B-52 sono stati trasferiti in Medio Oriente di recente, per la prima volta dal 2019. A ottobre, l'esercito Usa ha inviato un ulteriore squadrone di F-16.

Idf: uccisi 50 terroristi a Jabaliya, operazioni a Beit Lahiya

L'Idf ha reso noto che la Brigata Kafir ha operato negli ultimi giorni a Jabaliya, nel nord di Gaza, eliminando 50 terroristi in scontri corpo a corpo e con raid. Le truppe, secondo l'esercito israeliano hanno trovato arsenali nel complesso utilizzato dai terroristi per immagazzinare ordigni esplosivi, armi e uniformi di Hamas. L'Idf inoltre ha dichiarato di aver esteso le operazione di terra in corso nella Striscia di Gaza settentrionale alla città di Beit Lahiya dopo aver avuto informazioni di intelligence e prove sul campo che membri di Hamas si trovano nella zona. Si stima che circa 3.000 palestinesi risiedano a Beit Lahiya, l'esercito ha detto che la popolazione civile sta evacuando in sicurezza la città mentre le truppe combattono contro Hamas.

Wafa: un uomo ucciso da Idf in un campo profughi in Cisgiordania

Il ministero della Sanità palestinese ha riferito di un uomo ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze dell'Idf nel campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, la Mezzaluna Rossa ha riferito che i soccorritori hanno trasferito Harith Muhammad Awfi, 22 anni, dal campo al Martyr Thabet Governmental Hospital, ma il giovane è morto. L'Idf non ha ancora fornito informazioni sul caso.

Khamenei: 'Lotta a Gaza porterà alla vittoria della resistenza'

"La lotta che sta continuando oggi con forza in Libano, a Gaza e in Palestina porterà sicuramente alla vittoria del Fronte della Verità e del Fronte della Resistenza". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, come riporta Isna, facendo riferimento al cosiddetto "asse della Resistenza", composto dalle milizie filo iraniane in Yemen, Iraq, Libano e Siria. Durante un incontro presso l'Assemblea degli Esperti della Repubblica islamica, ovvero l'organo che ha il compito di nominare o eventualmente revocare il potere della Guida Suprema, Khamenei ha anche espresso parole di apprezzamento per il Segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso da Israele in un raid a Beirut il 27 settembre, lodando "il suo coraggio e la sua saggezza che permesso al movimento di diventare molto forte". 

Parolin: ‘Speriamo che Trump faccia terminare guerre, ci vuole umiltà e umanità‘

“Speriamo, speriamo, speriamo” che il 47esimo presidente americano Trump faccia finire le guerre. E’ l’auspicio espresso dal segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ai margini di un evento alla Gregoriana.  “Io credo che neppure lui ha la bacchetta magica, ecco. Per far terminare la guerra ci vuole tanta umiltà, ci vuole tanta disponibilità, ci vuole davvero la ricerca degli interessi generali della, diciamo dell'umanità ecco, piuttosto che concentrarsi su interessi particolari. Io me lo auguro”, ha osservato.  Commentando i timori di ucraini e palestinesi sulla possibilità che la pace possa essere fatta a loro spese "adesso vedremo, - ha detto il porporato -  è difficile pronunciarci su questi aspetti. Vediamo che proposte farà". Parolin ha sottolineato come "molti sono rimasti incerti" dinanzi agli impegni pre-elettorali: "Ad esempio  quella famosa frase ‘il giorno dopo terminerà la guerra’ ma nessuno ha saputo mai dire e neppure lui ha dato delle indicazioni concrete su come. Vediamo adesso che cosa proporrà dopo che si sarà insediato”.

Agricoltore 18enne ucciso da un razzo di Hezbollah in Galilea

Un giovane agricoltore israeliano di 18 anni è rimasto ucciso ieri in un bombardamento di Hezbollah dal Libano a Kfar Masrik, nella Galilea occidentale. Ieri sera le prime notizie avevano riferito che la vittima era un bracciante agricolo straniero ma successivamente è stato chiarito che si trattava di Sion Sade, ucciso da un razzo e trovato dentro un fosso dove aveva cercato di proteggersi. "Gli ho parlato al telefono cinque minuti prima che succedesse, lui lavorava nei campi, era andato a controllare la verdura", ha raccontato il padre a Ynet.

Media: drone israeliano colpisce un'auto vicino a Beirut

I media statali libanesi hanno affermato che un attacco di un drone israeliano ha preso di mira un'auto su una strada chiave che collega la capitale Beirut con la pianura della Bekaa e la Siria. "Un drone nemico ha preso di mira un'auto ad Araya", ha affermato la National News Agency, aggiungendo che la strada era stata interrotta dall'attacco che è arrivato dopo che due auto erano state prese di mira sullo stesso percorso la scorsa settimana, tra cui un furgone carico di munizioni di Hezbollah.

Wafa: 8 palestinesi uccisi da raid israeliani a Gaza

L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che oggi 8 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani a Gaza nel campo profughi di Nuseirat e nella zona di Tabat Zare a est di Rafah.

Borrell al neo ministro israeliano Saar: 'Stop spirale violenza'

L'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, si è congratulato con il nuovo ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, che ha ricevuto il testimone da Israel Katz dopo che quest'ultimo è diventato il nuovo titolare della Difesa. "Spero e auspico che contribuirà a spezzare la spirale discendente di conflitti, violenza e insicurezza per l'intera regione", ha scritto Borrell rivolgendosi direttamente a Saar su X, auspicando "un rapporto costruttivo".

Israele acquisterà 25 aerei Boeing F-15

Il Ministero della Difesa israeliano ha reso noto che acquisterà 25 aerei da combattimento F-15 dalla multinazionale aerospaziale americana Boeing, per 19,4 miliardi di shekel (quasi 5 miliardi di euro). In una dichiarazione, il ministero ha affermato che l'acquisto verrà effettuato utilizzando il budget per gli aiuti alla sicurezza degli Stati Uniti e che gli aerei dovrebbero arrivare nel 2031, con circa quattro o sei aerei in arrivo ogni anno. Il ministero ha speso 150 miliardi di shekel (oltre 37 miliardi di euro) in armamenti dall'inizio della guerra.

Onu: completata campagna antipolio lanciata a settembre a Gaza

Con la fine di un secondo ciclo in condizioni estremamente difficili, si è conclusa la campagna di vaccinazione antipolio lanciata nella Striscia di Gaza in settembre, hanno annunciato l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Unicef (Fondo Onu per l'infanzia). "Il secondo ciclo della campagna di vaccinazione antipolio nella Striscia di Gaza è stato completato, con un totale di 556.774 bambini di età inferiore ai 10 anni vaccinati con una seconda dose di vaccino antipolio e 448.425 bambini di età compresa tra 2 e 10 anni che hanno ricevuto vitamina A, in seguito alle tre fasi condotte nelle ultime settimane", afferma un comunicato congiunto. Circa il 94% della popolazione target di 591.714 bambini di età inferiore ai 10 anni ha ricevuto una seconda dose del vaccini in tutta la Striscia di Gaza, "il che è un risultato notevole date le circostanze estremamente difficili in cui è stata eseguita la campagna", sottolineano l'Oms e l'Unicef. Tuttavia - aggiungono - nel nord di Gaza, dove la campagna è stata compromessa a causa della mancanza di accesso, è stata raggiunta una copertura di circa l'88%, secondo i dati preliminari. Si stima che tra 7.000 e 10.000 bambini in zone inaccessibili rimangano non vaccinati e vulnerabili al poliovirus. Questo aumenta il rischio di un'ulteriore diffusione del poliovirus nella Striscia di Gaza e nei paesi limitrofi. Infatti, "sono necessarie almeno due dosi e una copertura vaccinale minima del 90% in ogni comunità per fermare la circolazione del ceppo di polio che colpisce Gaza". Il comunicato ricorda che il ciclo di vaccinazioni si è svolto in tre fasi nel centro, nel sud e nel nord della Striscia di Gaza, nel quadro di tregue umanitarie specifiche per ciascuna area. Mentre le prime due fasi si sono svolte come previsto, la terza fase nel nord di Gaza ha dovuto essere temporaneamente rinviata il 23 ottobre a causa degli intensi bombardamenti e la mancanza di tregua umanitaria. Le due organizzazioni indicano che continueranno gli sforzi per aumentare i livelli di immunità e rafforzare la sorveglianza per rilevare qualsiasi ulteriore trasmissione del poliovirus. La campagna è una risposta urgente dopo che il poliovirus (cVDPV2) era stato rilevato a Gaza, dopo 25 anni di assenza.

Iran loda l'Unrwa dopo la messa al bando da parte di Israele

Il rappresentante permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, ha lodato l'operato dell'agenzia dell'Onu per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa), condannando nuovamente la sua recente messa al bando da parte di Israele. "Unrwa, in quanto unica agenzia che fornisce assistenza umanitaria ai rifugiati palestinesi, svolge un ruolo fondamentale in questa crisi. Ogni tentativo di interromperne le operazioni, come le recenti azioni della Knesset israeliana contro questa agenzia, è fermamente condannato", ha detto Iravani, durante una riunione presso l'Assemblea generale dell'Onu. "Queste azioni rappresentano un tentativo di privare i palestinesi di servizi essenziali, quali l'istruzione, l'assistenza sanitaria e gli aiuti umanitari e rappresentano una palese violazione dei diritti umani", ha aggiunto Iravani, come riferisce Irna.

Iran: con Trump chance per rivedere approcci sbagliati Usa

L'Iran ha definito la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane un'opportunità per gli Stati Uniti di rivalutare gli errori passati. "Abbiamo avuto esperienze molto amare con le politiche e gli approcci dei diversi governi degli Stati Uniti in passato", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei, citato dall'agenzia di stampa statale Irna, aggiungendo che la vittoria di Trump è un'opportunità "per rivedere le politiche sbagliate del passato".

Pasdaran iraniani: 'Siamo pronti, Israele si aspetti risposta'

Il vice comandante delle Guardie della rivoluzione iraniana, Ali Fadavi, ha ribadito che l'Iran è pronto a colpire Israele per rispondere al recente attacco dello Stato ebraico contro i siti militari in Iran. "L'Iran e il Fronte della Resistenza sono preparati e i sionisti non hanno la capacità di affrontarci, dovrebbero attendere la nostra risposta", ha detto Fadavi, facendo riferimento anche alle milizie filo iraniane in Yemen, Siria e Iraq e non escludendo un attacco preventivo da parte di Israele, riferisce Irna. "La geografia del regime sionista è piccola e abbiamo una serie di obiettivi significativi e di impatto all'interno di questo regime", ha sottolineato il militare.

Idf: 'Abbiamo esteso le operazioni a Beit Lahia, nel nord Gaza'

L'Idf afferma di aver esteso la sua operazione di terra in corso nella Striscia di Gaza settentrionale alla città di Beit Lahia. Lo riporta il Times of Israel, secondo cui ieri la Brigata Kfir ha iniziato le operazioni a Beit Lahia, dopo che l'Idf ha affermato di aver ricevuto informazioni di intelligence e prove sul campo di membri di Hamas che operano nell'area. Si stima che circa 3.000 palestinesi risiedano a Beit Lahia. L'Idf sostiene di consentire alla popolazione civile di evacuare in sicurezza la città mentre le truppe operano contro Hamas. Un soldato del Battaglione Nahshon della Brigata Kfir è rimasto gravemente ferito durante i combattimenti di ieri. Nel frattempo, l'esercito ha affermato che circa 50 terroristi sono stati uccisi ieri a Jabalia, nel nord della Striscia.

Esercito israeliano annuncia morte di un soldato in attacco di Hezbollah

L'esercito israeliano ha dichiarato che un soldato di venti anni del 605° Battaglione di genio è stato ucciso in un attacco missilistico di Hezbollah avvenuto ieri nella zona di Avivim, nell'Alta Galilea, nel nord di Israele. Le autorità israeliane affermano che almeno 70 persone sono state uccise dagli attacchi di Hezbollah in Israele e sulle alture del Golan occupate dallo scoppio della guerra nell'ottobre 2023.



Hezbollah: 'Zio di Nasrallah ucciso assieme alla sua famiglia'

Lo zio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah è stato dichiarato morto dall'organizzazione islamista, che ha reso noto che Abu Haider Nasrallah è stato ucciso in un attacco israeliano. In un post sui social, il movimento ha affermato che l'uomo è stato ucciso, assieme alla sua famiglia, in un attacco nella zona di Bazouriyeh, nel Libano meridionale, nel distretto di Tiro.

Idf assalta con i bulldozer campo profughi in Cisgiordania

Le forze israeliane hanno preso d'assalto con i bulldozer il campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania, nelle prime ore di questa mattina, dando luogo a duri scontri con i combattenti palestinesi. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

L'aeronautica militare israeliana ha reso noto di aver "attaccato una squadra di terroristi armati a Tulkarem". La radio dell'esercito israeliano ha precisato che il raid è stato effettuato da un veicolo aereo senza pilota, ma ha mancato il bersaglio. Secondo l'agenzia di stampa Shehab, i combattenti palestinesi hanno colpito le forze israeliane con un ordigno esplosivo nel campo di Nur Shams a Tulkarem.

Idf: 'Uccisi 50 terroristi a Jabalia', esercito estende operazioni a Beit Lahiya

"Durante l'ultimo giorno sono stati uccisi circa 50 terroristi a Jabalia". Lo ha reso noto l'esercito israeliano in un aggiornamento seulle recenti operazioni militari a Gaza, aggiungendo che la divisione impegnata a Jabalia, nel nord di Gaza, ha intrapreso "combattimenti anche a Beit Lahiya", espandendo così le operazioni militari nell’area.

Idf, si estende offensiva contro Hamas nel Nord di Gaza

 L'offensiva dell'esercito israeliano nel Nord della Striscia di Gaza si sta estendendo a Beit Lahiya dopo che l'intelligence ha rivelato la presenza di operazioni di Hamas in quel luogo. Come hanno fatto sapere le stesse IDF, ai circa 3 mila palestinesi residenti "è consentito di evacuare in sicurezza la città mentre le truppe operano contro Hamas". Ieri, informa l'esercito, nella non lontana Jabalia sono stati uccisi 50 militanti di Hamas. 


Razzi Hezbollah: morto soldato israeliano in Alta Galilea

Un soldato israeliano e' rimasto ucciso in Alta Galilea, nel nord del Paese, durante un lancio di razzi dal Libano da parte di Hezbollah. Lo rendono noto le Idf. La vittima e' il sergente Ariel Sosnov Sasonov, 20 anni, del 605 Battaglione del Genio della 188  Brigata Corazzata. Con lui diversi altri soldati sono rimasti feriti nella comunita' di confine di Avivim. 

Idf: 60 Hezbollah uccisi nei raid di ieri sul Libano

"Nell'ultima giornata, l'aeronautica israeliana ha colpito oltre 110 obiettivi terroristici appartenenti all'organizzazione terroristica di Hezbollah in Libano e ad Hamas nella Striscia di Gaza. Tra gli obiettivi colpiti ci sono circa 20 obiettivi terroristici nell'area di Baalbek e a nord del fiume Litani, in cui sono stati eliminati circa 60 terroristi di Hezbollah". Lo riferisce l'Idf in un aggiornamento su Telegram. "Inoltre, sono stati colpiti decine di obiettivi terroristici, tra cui un lanciatore da cui sono stati sparati proiettili verso il centro di Israele, depositi di armi e ulteriori infrastrutture terroristiche". 

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