
Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri ricordando la necessità di ''una difesa europea''. Zelensky si è congratulato con Trump per la sua "impressionante" vittoria alle elezioni presidenziali americane augurandosi che "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta". Il Cremlino non sa se Putin si congratulerà con Trump: "Gli Usa sono un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra" contro la Russia
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Il presidente ucraino si congratula con Trump per la sua "impressionante" vittoria alle elezioni presidenziali americane. Lo afferma una nota della presidenza di Kiev. Zeklensky si augura che la vittoria di Trump "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta". Mosca: "Vince chi vive di amore per il proprio Paese e non di odio verso gli stranieri", scrive la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non sapere se Vladimir Putin si congratulerà con Trump, ricordando che gli Stati Uniti sono "un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra" contro la Russia. Peskov ha aggiunto che Mosca giudicherà la presidenza Trump in base a "passi concreti".
Intanto le truppe nordcoreane sono entrate in guerra al fianco della Russia contro l'Ucraina e un numero significativo è stato ucciso, ha riferito il New York Times, citando un alto funzionario di Kiev e un alto funzionario statunitense. Le truppe nordcoreane si sono scontrate per la prima volta con le forze ucraine che stanno occupando una parte della regione russa di Kursk, ha affermato il Nyt. Il parlamento di Mosca vota oggi la ratifica del trattato strategico con Pyongyang
Gli approfondimenti:
- Ucraina, da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Cosa c’è nel "piano della vittoria" di Kiev: 5 punti e 3 allegati segreti
- Cosa sono i Patriot ei Samp/T che Kiev chiede agli alleati
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Zelensky: "Telefonata eccellente con Trump, forte leadership vitale per pace giusta"
"Ho avuto un'eccellente telefonata con il presidente Donald Trump e mi sono congratulato con lui per la sua storica, schiacciante vittoria: la sua straordinaria campagna ha reso possibile questo risultato". Così su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha detto di aver "concordato di mantenere uno stretto dialogo e di far progredire la nostra cooperazione". "Una leadership forte e incrollabile degli Stati Uniti è vitale per il mondo e per una pace giusta", ha concluso Zelensky, che ha poi "elogiato la sua famiglia e il suo team per il loro grande lavoro".
Putin al BRICS Summit 2024: "Rischio crisi globale anche a causa di sanzioni occidentali"
Il capo del Cremlino ha inaugurato il vertice a Kazan evidenziando come sia in corso il "processo di formazione di un ordine mondiale multipolare, un processo dinamico e irreversibile". Poi una stoccata agli Usa: "Il dollaro viene usato come un'arma". Guardando al Medioriente, nella dichiarazione finale del vertice i Paesi Brics chiedono "l'immediata cessazione delle ostilità" in Libano e sottolineano la necessità di arrivare a "una soluzione politica e diplomatica" che preservi "la pace e la stabilità" nella zona. LEGGI L'ARTICOLO
Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma. DI COSA SI TRATTA
Guerra Ucraina, i russi avanzano a Zaporizhzhia e Pokrovsk
Le truppe di Mosca guadagnano campo su diversi fronti: nella regione di Donetsk, in quella di Zaporizhzhia, con la conquista del villaggio di Levadne, e vicino alla città mineraria di Pokrovsk, dove è caduto il villaggio di Mykhailivka, alla periferia di Selydové. Il presidente ucraino Zelensky ha ammesso che la situazione è "molto difficile”. L'Alto rappresentante della Nato a Kiev sostiene che il rischio di escalation nucleare è basso. Ma l'intelligence tedesca avverte: “Il Cremlino può attaccare l’Alleanza atlantica entro il 2030”. LE MAPPE
Guerra Ucraina, cosa c’è nel "piano della vittoria" di Kiev: 5 punti e 3 allegati segreti
Il primo punto, ha spiegato ieri il presidente ucraino Volodymr Zelensky - che oggi ha presentato il piano anche al Consiglio europeo -, riguarda un possibile invito da parte della Nato verso l'Ucraina, che può essere una base fondamentale per la pace. Il secondo, che contiene uno degli allegati segreti, riguarda la difesa. Il terzo si concentra sulla deterrenza e contiene un altro allegato riservato già inviato ai partner dell'Ucraina. TUTTI I PUNTI
Russia, avanzata record in Ucraina. I nuovi scenari e il ruolo della Corea del Nord
Le truppe di Mosca sono avanzate in territorio ucraino per 478 km quadrati. Di particolare importanza è la regione di Kursk, dove, come confermato dalla Nato, sono state dispiegate unità militari nordcoreane. Questa mossa è stata bollata come "un'escalation" e l'Alleanza ha chiesto che l'iniziativa cessi subito. Rutte: "Oltre 600.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti nella guerra, e Putin non è in grado di sostenere il suo assalto all'Ucraina senza il supporto straniero. Questo perché gli ucraini stanno reagendo con coraggio, resilienza e ingegno". LO SCENARIO
Putin: "La Russia è pronta al negoziato"
La Russia non solo è pronta per i negoziati con l'Ucraina, ma li ha condotti fin dall'inizio del conflitto. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti, in quella che solo apparentemente sembra un'apertura ai colloqui di pace con Kiev. "Ho ripetutamente affermato che la Russia non solo è pronta per i negoziati, ma che a un certo punto, proprio all'inizio del conflitto, ha condotto questi negoziati e che è stato siglato anche un accordo reciprocamente accettabile" ha detto Putin durante la cerimonia di presentazione delle credenziali agli ambasciatori stranieri, "La parte ucraina, su consiglio esterno, ha però rifiutato questo accordo".
Russia-Nord Corea, Pyongyang: "Con Mosca fino alla vittoria in Ucraina"
La Corea del Nord è "fermamente accanto ai suoi compagni russi" e non ha "alcun dubbio" che la Russia riporterà "una grande vittoria" in Ucraina. Lo ha detto la ministra degli Esteri, Choe Song Hui, incontrando a Mosca il suo omologo russo Serghei Lavrov. Lo riferisce la Tass. LEGGI L'ARTICOLO
Chi è Cecilia Piccioni, l'ambasciatrice italiana a Mosca che ha incontrato Putin
Il faccia a faccia con il presidente russo è avvenuto durante una cerimonia ufficiale con altri 27 diplomatici a Mosca. È la prima donna in Italia a ricoprire questo incarico. LEGGI L'ARTICOLO
Kubilius: "In stato attuale Russia può occupare Ue in 10 giorni"
In caso di un attacco russo contro l'Ue "con le risorse che abbiamo ora, nei dieci giorni che passeremmo ad aspettare che la Nato venga ad aiutarci, saremmo occupati". Lo ha dichiarato il commissario designato alla Difesa, Andrius Kubilius, nella sua audizione di conferma al Parlamento europeo.
Kubilius: "Chiamatemi il commissario per la pace"
"Mi potete chiamare commissario per la pace, non per la militarizzazione. Cito il famoso detto latino: se vuoi pace prepara la guerra. Ecco cosa dobbiamo fare". Lo ha detto Andrius Kubilius, commissario designato alla Difesa, nel corso della sua audizione all'Eurocamera. "Per molto tempo abbiamo goduto i dividendi per la pace, ora dobbiamo pagare i debiti. Se la Cina diventerà più militarizzata e aggressiva, gli Usa dovranno mitigare quel rischio, non perché perdono l'amore per l'Europa. Non so se il mondo sarà più multipolare o meno, ma vedo un polo delle democrazie e uno delle autocrazie e il mondo di conseguenza è meno stabile", ha aggiunto.
Kubilius: "Spendere di più in difesa non per Trump ma per Putin"
"Dobbiamo spendere di più, ma non perchè questa sia una richiesta del presidente Trump, bensì a causa di Putin". Lo ha dichiarato il commissario designato alla Difesa, Andrius Kubilius, nella sua audizione di conferma al Parlamento europeo.
Zelensky domani a Budapest per vertice europeo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà domani a Budapest per un importante vertice europeo ospitato dal primo ministro ungherese Viktor Orban. L'incontro sarà il primo tra i leader europei dopo la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali statunitensi. “Domani sarò a Budapest per partecipare alla riunione della Comunità politica europea su invito del primo ministro ungherese Viktor Orban”, ha dichiarato il presidente ucraino in un discorso serale pubblicato su Telegram.
Maduro punta su Putin per uscire dall'isolamento internazionale
Con la prospettiva di un isolamento internazionale sempre più marcato dopo la contestata proclamazione della vittoria di Nicolas Maduro alle elezioni presidenziali di luglio, il Venezuela guarda adesso alla Russia di Vladimir Putin come principale sostegno del suo apparato economico e produttivo. E' quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate dalla vicepresidente e ministro del Petrolio, Delcy Rodriguez, nel quadro del Foro imprenditoriale Venezuela-Russia tenuto oggi a Caracas. "Abbiano firmato un documento che segna un percorso e una direzione in termini di rafforzamento della cooperazione economica, e degli scambi commerciali", ha dichiarato Rodriguez. La vicepresidente ha citato anche la possibilità di iniziare ad effettuare i pagamenti reciproci in moneta locale, il Bolivar e il Rublo auspicando "la costruzione di un nuovo mondo veramente pluripolare e multicentrico in cui le valute e l'economia non vengano strumentalizzate
Estonia, "lavoreremo con Usa per garantire vittoria di Kiev"
"Continueremo a lavorare sia con gli Stati Uniti che con gli altri alleati in modo che l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina possano essere ripristinate, l'aggressore venga sconfitto e ogni cambiamento dei confini con la forza delle armi sia completamente screditato. Continueremo inoltre a lavorare perché i costi della guerra divengano insostenibili per Mosca". Lo ha scritto il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, in un comunicato stampa pubblicato oggi pomeriggio in occasione dell'elezione di Donald Trump. Tsahkna si è detto convinto che un forte legame transatlantico rimanga importante non solo per la sicurezza dell'Europa, ma anche per garantire la sicurezza internazionale e ha invitato i Paesi europei a "prendere sul serio la propria difesa e investire di più nella sicurezza, perseguire una politica estera forte e parlare con una sola voce".
Kubilius: "Ue si prepari a possibile aggressione di Mosca"
"La mia lettera d'incarico mi richiede di preparare l'Ue agli scenari più estremi, dunque dobbiamo prepararci alla possibilità di una aggressione della Russia contro i Paesi dell'Ue". Lo ha detto Andrius Kubilius, commissario designato alla Difesa, nel corso della sua audizione all'Eurocamera. "Sembra che nel 2025 la Russia spenderà di più in difesa dell'Ue a 27 in termini di parità d'acquisto, dobbiamo cambiare totalmente la strutture della nostra difesa: non c'è competizione tra Ue e Nato", ha sottolineato il lituano. "Dopo i rapporti Letta, Draghi e Niinisto, sappiamo cosa fare, abbiamo bisogno di soluzioni urgenti e coraggiose".
Rutte sente presidente Corea su truppe Pyongyang
"Oggi mi sono di nuovo confrontato con il presidente coreano in merito allo spiegamento di truppe nordcoreane in Russia, un punto di svolta per la sicurezza globale. Stiamo rafforzando i nostri legami con i nostri partner indo-pacifici per contrastare insieme queste minacce". Lo rende noto su X il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Yoon Suk-yeol.
Mosca e Kiev avvisano Trump: "Nessun passo indietro"
Da candidato, Donald Trump aveva promesso di mettere fine al conflitto in Ucraina "in 24 ore". Ma adesso che si appresta a insediarsi alla Casa Bianca, e quindi ad affrontare nel concreto la questione, le cose si fanno più complicate. Le due parti hanno subito messo in chiaro di non voler fare marcia indietro. Mosca dicendo di continuare a perseguire "tutti gli obiettivi" che si è posta. Kiev chiedendo al nuovo presidente di sostenere il Piano per la Vittoria del presidente Volodymyr Zelensky. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non essere a conoscenza di piani del presidente Vladimir Putin di congratularsi con Trump, perché gli Usa sono "un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra" contro la Russia. Nessuna conferma è venuta a quanto scritto da un sito di notizie russo, Verstka, che ha affermato di avere saputo da una fonte parlamentare "di alto livello" e da un'altra "vicina al Cremlino" che Putin ha inviato ufficiosamente un messaggio di congratulazioni attraverso il ministero degli Esteri. Mosca, ha detto Peskov, rimane in attesa di vedere eventuali "passi concreti" dalla nuova amministrazione. Ma il ministero degli Esteri ha messo in chiaro di non farsi "illusioni" sul presidente eletto, in quanto rappresentante della "élite politica al potere negli Usa" che punta al "contenimento di Mosca", indipendentemente dall'appartenenza di partito.
Zelensky: "Primi scontri con nordcoreani segnano escalation russa"
"I primi scontri con i soldati nordcoreani aprono una nuova pagina di instabilità nel mondo. Insieme al mondo, dobbiamo fare tutto il possibile per far sì che questo passo della Russia per espandere la guerra - per farla davvero degenerare - sia un fallimento". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. "Voglio ringraziare tutti coloro che nel mondo hanno reagito al dispiegamento di soldati nordcoreani in Russia. E che hanno reagito - sostiene il leader ucraino - non solo con le parole, ma anche preparando azioni appropriate per sostenere la nostra difesa qui in Ucraina. Il terrore, purtroppo, può diffondersi come un virus quando non incontra una sufficiente reazione. Ora, la nostra reazione deve essere forte".
Putin, niente complimenti a Trump dopo la vittoria delle elezioni Usa
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato che il presidente russo non ha intenzione di chiamare il presidente eletto, per congratularsi dopo la vittoria elettorale. "Non dimentichiamo - ha detto - che stiamo parlando di un paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in varie guerre contro il nostro Stato. Le nostre relazioni sono attualmente al loro punto storico più basso". LEGGI QUI
Russia, "voleva far esplodere un binario": condannato a 22 anni
Un cittadino russo di 32 anni è stato condannato a 22 anni e mezzo di reclusione da una corte d'appello in Russia con l'accusa di aver progettato di far saltare in aria un tratto di binario nella regione di Voronezh nel maggio del 2022, cioè all'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe: lo scrive l'agenzia Interfax citando i servizi di sicurezza russi (Fsb). L'accusa sostiene che il giovane, identificato come Aleksandr Dimitrenko, avrebbe agito su ordine dell'intelligence ucraina "per indebolire le capacità difensive della Russia". Le imputazioni rivolte a Dimitrenko arrivano però in un momento in cui il Cremlino sta inasprendo la repressione del dissenso e non sono verificabili in maniera indipendente. E secondo il Moscow Times l'uomo ha accusato gli agenti di averlo torturato per strappargli una confessione forzata e di aver fabbricato il caso contro di lui. L'imputato è accusato di "tentativo di far saltare in aria elementi di una infrastruttura di trasporto per indebolire le capacità difensive della Russia", "alto tradimento" e "acquisto e possesso illegali di esplosivi".
Guerra in Ucraina, cosa cambia con Trump presidente
E' accusato di essere troppo accomodante verso Putin. Ha messo in dubbio l'efficacia delle sanzioni applicate da Biden. Potrebbe ridurre il coinvolgimento della Nato. Cosa cambiera a Kiev con il tycoon alla Casa Bianca? LEGGI QUI
Salvini: "Con Trump non saranno necessarie nuove armi a Kiev"
"Confido nel fatto che Trump ponga fine a due guerre che sono devastanti. Tutto il resto viene dopo. Se riuscirà, lui dice in qualche giorno, io mi accontenterei in qualche mese, a riportare ordine, serenità e tranquillità fra Russia e Ucraina e fra Israele, Palestina e Iran, meriterà il Nobel per la pace. Se riuscirà a porre fine ai due conflitti, solo questo varrà l'elezione". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini commentando in Transatlantico l'esito delle elezioni negli Usa. Sulla possibilità che il governo italiano possa inviare un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina, il decimo, ha aggiunto : "l'Ucraina l'abbiamo sempre aiutata e sempre l'aiuteremo finché si tratterà di aiuti per difendersi, mai per attaccare". "Conto - ha proseguito - che l'insediamento di Trump riporti la pace e quindi che non ci sia bisogno di undicesimi, dodicesimi o tredicesimi pacchetti di invio di armi".
Usa 2024, Putin non si congratula. Peskov "E' Paese ostile"
Le congratulazioni a Donald Trump nuovo presidente americano, arrivano da Vlodymyr Zelensky, ma non da Vladimir Putin che affida la sua reazione alla vittoria del leader repubblicano alle parole del suo portavoce Dmitri Peskov. "Non sono a conoscenza dei piani del presidente di congratularsi con Trump", ha detto alla stampa. "Non dimentichiamo che, dopotutto, stiamo parlando di un paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in un conflitto con il nostro stato", ha spiegato. I giornalisti hanno chiesto a Peskov se Trump potrebbe essere offeso dall'assenza delle congratulazioni di Putin per la sua vittoria e se ciò potrebbe causare un deterioramento ancora maggiore delle relazioni tra Russia e Stati Uniti. "E' praticamente impossibile peggiorarle ulteriormente, poiché le relazioni sono al minimo. Quindi tutto dipenderà dalla prossima amministrazione statunitense. Il presidente Putin ha ripetutamente affermato di essere aperto a un dialogo costruttivo basato sulla giustizia, l'uguaglianza e la disponibilita' a prendersi cura delle reciproche preoccupazioni. Il presidente Putin mantiene questo atteggiamento. Lo ha confermato molte volte. L'amministrazione statunitense ha l'atteggiamento esattamente opposto per ora. Vedremo cosa succedera' a gennaio", ha detto Peskov. "Naturalmente, ha aggiunto il portavoce, stiamo monitorando attentamente tutte le informazioni correlate provenienti dall'estero, stiamo analizzando le dichiarazioni e, naturalmente, trarremo conclusioni dagli argomenti della nostra agenda, quando saranno fatti", ha aggiunto.
La Corte suprema russa conferma la condanna a Strelkov
La Corte suprema russa ha confermato la condanna a quattro anni di reclusione per accuse di "incitamento all'estremismo" inflitta all'ex comandante dei separatisti filorussi del Donbass Igor Girkin, più noto con il suo nome di battaglia di "Strelkov", "fuciliere". Lo riportano alcuni media russi, tra cui l'agenzia Interfax, che precisa che il processo si è svolto a porte chiuse. Strelkov è un nazionalista russo e un accanito sostenitore dell'aggressione militare contro l'Ucraina ordinata da Putin. L'ex ufficiale dei servizi segreti di Mosca dieci anni fa è stato uno dei protagonisti dell'invasione della Crimea e uno dei leader dei separatisti filorussi del sud-est ucraino. È sospettato di gravi crimini, come quello di aver ordinato delle esecuzioni extragiudiziali e un tribunale olandese lo ha condannato in contumacia al carcere a vita per la tragedia del Boeing della Malaysia Airlines, che si ritiene sia stato abbattuto in Ucraina da un missile russo. Nella strage morirono 298 persone. In Russia però è stato condannato a quattro anni di reclusione con accuse di "incitamento all'estremismo" ritenute la conseguenza delle dure critiche sulla conduzione della guerra in Ucraina lanciate al Cremlino e ai generali russi sul suo blog seguito da centinaia di migliaia di persone. La condanna di primo grado è stata pronunciata a gennaio, mentre quella della corte d'appello lo scorso maggio.
Ue: convinti che Usa vogliano Ucraina forte e sovrana
"Siamo convinti che gli Stati Uniti, così come l'Unione europea, abbiano tutto l'interesse in un'Ucraina forte e sovrana". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing quotidiano con la stampa. "Come continuiamo a dire, la guerra puo' finire domani, nel caso in cui la Russia ponesse fine alla propria aggressione", ha aggiunto.
Iran non esclude di subire attacco da USA-Israele
La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha dichiarato di non escludere un attacco preventivo da parte di Stati Uniti e Israele per evitare la ritorsione iraniana per il bombardamento israeliano del 26 ottobre. "Non escludiamo alcun attacco preventivo lanciato dagli americani e dai sionisti per dissuadere l'Iran dal portare a termine l'operazione True Promise 3", ha dichiarato il vice comandante in capo del corpo militare d'elite, il generale di brigata Ali Fadavi, in un'intervista alla televisione yemenita riportata dai media iraniani. Ha affermato che "i sionisti non hanno la forza" di affrontare il suo Paese e ha detto che deve aspettare una risposta all'attacco contro obiettivi militari di qualche settimana fa che ha ucciso cinque persone sul suo territorio. "L'Iran e il fronte della resistenza sono pronti", ha detto, riferendosi all'alleanza informale anti-Israele guidata da Teheran e composta, tra gli altri, dagli Hezbollah libanesi, da Hamas palestinese e dagli Houthi dello Yemen.
Gli avvertimenti di Fadavi sono giunti poco prima dell'annuncio della vittoria del repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. Il governo iraniano ha minimizzato l'importanza del ritorno di Trump alla Casa Bianca, ma durante il suo primo mandato (2017-2021) il Paese persiano ha subito pesanti colpi, tra cui l'abbandono da parte degli Stati Uniti dell'accordo sul nucleare che militava nel suo programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni economiche. L'Iran ha giurato di rispondere all'attacco israeliano, che era una rappresaglia per il bombardamento iraniano del 1 ottobre su Israele, a sua volta vendetta per l'assassinio di Ismael Haniya, leader del gruppo palestinese Hamas, e di Hassan Nasrallah, leader della milizia-partito libanese Hezbollah
Mosca a Trump, 'nostri obiettivi in Ucraina non cambiano'
La Russia "lavorerà con la nuova amministrazione americana", ma "difendendo fermamente i suoi interessi nazionali e concentrandosi nel raggiungere tutti gli obiettivi dell'operazione militare speciale" in Ucraina. Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca. "Le nostre condizioni non sono cambiate, e sono ben conosciute a Washington", ha aggiunto la diplomazia russa in una nota. "Non abbiamo illusioni sul presidente americano eletto, che è ben conosciuto in Russia", aggiunge il ministero degli Esteri. "L'élite politica al potere negli Usa, indipendente dall'affiliazione di partito, aderisce ad atteggiamenti anti-russi e alla linea di contenimento di Mosca", si sottolinea ancora nella nota. Commentando il risultato delle elezioni, il ministero degli Esteri russo afferma che Donald Trump ha vinto "nonostante la potente campagna di propaganda scatenata contro di lui dai democratici, usando risorse amministrative e con l'appoggio dei media liberal". Trump ha invece prevalso facendo leva sulla "esperienza della prima presidenza" e scommettendo sulle questioni di interesse pubblico "dell'economia e della immigrazione illegale". "Questo, tuttavia, non cancella la profonda divisione civile negli Usa" e "c'è da aspettarsi che il ritorno di Trump provocherà un aumento della tensione interna", conclude la nota.
Kiev: colpita per la prima volta flottiglia russa nel Caspio
I droni Kamikaze della Direzione principale dell'intelligence militare ucraina (Gur) hanno colpito questa mattina per la prima volta una flottiglia russa nel Mar Caspio, ad una distanza di circa 1.500 chilometri dal confine ucraino: lo hanno riferito a Rbc-Ucraina fonti del Gur. Secondo le fonti, nell'attacco sono state danneggiate almeno due fregate missilistiche classe Gepard e alcune navi missilistiche più piccole classe Bujan-M.
Kiev: catturati 717 soldati russi in offensiva di Kursk
L'Ucraina sostiene di aver catturato un totale di 717 prigionieri di guerra russi dall'inizio della sua offensiva nella regione di confine russa di Kursk, lanciata all'inizio di agosto. Il numero di soldati russi fatti prigionieri è uno dei successi rivendicati dell'operazione ucraina, che tuttavia non ha allentato la pressione russa sul fronte orientale, come speravano le autorità di Kiev. Il comandante in capo dell'esercito ucraino, Oleksandre Syrsky, ha riferito su Facebook che "717 soldati russi" sono stati fatti prigionieri dal lancio dell'offensiva il 6 agosto. L'operazione, la più grande offensiva in territorio russo dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha colto di sorpresa le forze di Mosca in una regione debolmente difesa e ha rappresentato un'umiliante battuta d'arresto per il Cremlino.
Usa-Russia, Peskov: difficile far peggiorare i nostri rapporti
I rapporti tra Stati Uniti e Russia sono a un punto così basso che la presidenza Trump non riuscirebbe a peggiorarli nemmeno se volesse. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando l'esito del voto per la Casa Bianca. "Il presidente Putin ha ripetutamente detto di essere aperto a un dialogo costruttivo basato sulla giustizia, sull'uguaglianza e sulla disponibilità a prendere in considerazione le preoccupazioni reciproche", ha detto Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti. A proposito della possibilità di una conversazione telefonica tra Putin e Trump nel prossimo futuro, Peskov ha detto che la domanda dovrebbe essere inoltrata a Washington. E, a proposito della crisi ucraina ha aggiunto: "Ripeto e ricordo ancora una volta le parole di Putin, sulla sua apertura ai contatti, al dialogo. Ma questa è la nostra posizione, è coerente, è ben nota il mondo e aspettiamo alcune azioni concrete
Cremlino: "Usa possono aiutare fine del conflitto Ucraina"
"Gli Usa sono in grado di contribuire alla fine del conflitto" in Ucraina, ma questo non può essere fatto dall'oggi al domani". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Siccome proprio gli Usa sono il paese che butta costantemente benzina sul fuoco in questo conflitto e vi partecipa direttamente, essi sono in grado di cambiare la traiettoria della loro politica", "ma se questo sarà fatto e in che modo lo sapremo solo dopo gennaio", ha detto ancora il portavoce, citato dall'agenzia Interfax
Cremlino: "Non so se Putin ha in programma di congratularsi con Trump"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non sapere se Vladimir Putin si congratulerà con il presidente eletto Usa Donald Trump, ricordando che gli Stati Uniti sono "un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra" contro la Russia. Peskov ha aggiunto che Mosca giudicherà la presidenza Trump in base a "passi concreti".
Kiev: "Mosca ha dispiegato 45.000 truppe nel Kursk"
L'esercito russo "ha concentrato circa 45.000 truppe" nella regione di Kursk e "sta cercando di aumentarne il numero": lo ha reso noto su Telegram il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Oleksandr Syrskyi. "Le truppe russe non sono sufficienti in quest'area, quindi stanno cercando di attirare truppe dalla Corea del Nord", ha aggiunto
Cremlino: ancora presto per prevedere politiche di Trump
"E' inappropriato" fare previsioni sulla futura politica di Donald Trump verso la Russia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti
Russia: "Conquistati altri 2 paesini in Ucraina orientale
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo di altri due paesini dell'Ucraina orientale, quelli di Antonivka e Maksymivka, nella regione di Donetsk. Lo riporta l'agenzia Interfax. Le affermazioni delle autorità russe non sono al momento verificabili in modo indipendente
Kiev: "Attaccata base navale russa a Kaspiysk"
Un drone ha attaccato la base navale russa di Kaspiysk, nella Repubblica Autonoma del Daghestan, nella Russia europea meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, Andriy Kovalenko. Lo riporta Ukrinform. "Un porto è stato attaccato a Kaspiysk, in Russia. Ci sono navi della Marina russa a Kaspiysk", ha scritto il funzionario. In precedenza, alcuni canali locali di Telegram avevano riferito che la base principale della Flottiglia del Caspio della Marina russa era stata attaccata
Seul valuta invio a Kiev di team di monitoraggio Pyongyang-Mosca
Le truppe nordcoreane sul fronte occidentale della Russia non hanno intrapreso ancora un combattimento a pieno titolo con le forze ucraine. E' quanto ha riferito un funzionario dell'Ufficio presidenziale di Seul, aggiungendo che la Corea del Sud sta valutando l'invio di una squadra di monitoraggio per valutare le potenziali operazioni congiunte tra Corea del Nord e Russia in Ucraina. Se Pyongyang e Mosca "lanciassero operazioni di combattimento congiunte, sarà fondamentale monitorare le loro tattiche, le armi e le eventuali vittime nordcoreane, poiché queste informazioni potrebbero essere cruciali per la sicurezza della Corea del Sud e la collaborazione con l'Ucraina", ha affermato il funzionario nel resoconto della Yonhap, osservando che un piccolo team di monitoraggio potrebbe essere schierato senza richiedere l'approvazione parlamentare per uno scopo specifico e per un periodo di tempo limitato. A tal proposito, sono in corso colloqui sull'invio da parte dell'Ucraina di un inviato speciale in Corea del Sud per discutere la situazione del campo di battaglia e le risposte congiunte, ha aggiunto il funzionario. Dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha confermato il primo ingaggio tra truppe di Kiev e di Pyongyang, e la presenza di circa 11.000 soldati nordcoreani nella regione russa di Kursk, il funzionario ha riferito che "un gran numero di truppe nordcoreane dispiegate in Russia si è già spostato sulle linee del fronte occidentale, ma il combattimento a pieno titolo non è ancora iniziato". Potrebbero esserci stati "incidenti minori per azioni di ricognizione o preparatorie, ma è necessario un ulteriore monitoraggio per trarre conclusioni sul fatto che il combattimento effettivo sia iniziato con le forze ucraine".
Zelensky si congratula con Trump, vittoria impressionante
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si congratula con Trump per la sua "impressionante" vittoria alle elezioni presidenziali americane. Lo afferma una nota della presidenza di Kiev. Zeklensky si augura che la vittoria di Trump "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta".
Mosca su Trump: "Vince chi ama proprio Paese e non odia stranieri"
"Vince chi vive di amore per il proprio Paese e non di odio verso gli stranieri". Lo scrive sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, riferendosi apparentemente all'esito delle presidenziali negli Usa, ma senza citarle esplicitamente.
Kiev: "Nella notte 2 missili e 63 droni russi sull'Ucraina"
Le forze russe hanno attaccato la notte scorsa la regione di Odessa, nell'Ucraina meridionale, con due missili guidati X-59, ed ha lanciato sul Paese un totale di 63 droni di vario tipo, inclusi i velivoli kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Alle 7.30 (le 6:30 in Italia) era stato confermato l'abbattimento di 38 droni nemici nelle regioni di Odessa, Mykolaiv, Kyiv, Sumy, Kirovohrad, Zhytomyr, Cherkasy, Chernihiv e Zaporizhzhia, si legge nel comunicato. Altri 20 velivoli senza pilota sono stati localizzati in diverse regioni del Paese e altri due sono stati persi nello spazio aereo ucraino.