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Guerra Ucraina Russia, Mosca: "Ovest tratti per stop distruzione popolo ucraino". LIVE

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©Ansa

L'apello del capo del Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu. "Ora che la situazione nel teatro di combattimento non è a favore di Kiev, l'Occidente si trova di  fronte a una scelta: continuare a finanziare la distruzione della  popolazione ucraina o riconoscere la realtà attuale e iniziare a negoziare". Droni russi sulla Capitale ucraina nella notte. I detriti hanno provocato danni, incendi e due feriti in sei distretti della capitale ucraina. Seul: "Non esclusa fornitura diretta di armi all'Ucraina"

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Gli alleati occidentali di Kiev si trovano di fronte a  una scelta fra avviare colloqui con Mosca o continuare con la  "distruzione della popolazione ucraina": lo ha detto il capo del  Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu. "Ora che la situazione nel  teatro di combattimento non è a favore di Kiev, l'Occidente si trova di  fronte a una scelta: continuare a finanziare la distruzione della  popolazione ucraina o riconoscere la realtà attuale e iniziare a  negoziare", ha affermato Shoigu, ex ministro della Difesa di Mosca, in  una riunione di un'alleanza militare di ex stati sovietici. Droni russi sulla Capitale ucraina nella notte. I detriti hanno provocato danni, incendi e due feriti in sei distretti della capitale ucraina. Colpito anche un edificio residenziale. Seul: "Non esclusa fornitura diretta di armi all'Ucraina".


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Zelensky arriva al summit di Budapest

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato al vertice della  Comunità politica europea in corso a Budapest. E' stato accolto dal  premier ungherese, Viktor Orban.

Nuove sanzioni Gb contro Russia, incluse aziende in Cina

Il Regno Unito ha annunciato oggi l'ennesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia in relazione alla guerra in Ucraina, descritto dai media come il più nutrito dell'ultimo anno e mezzo: sanzioni che arrivano all'indomani dell'elezione a presidente degli Usa di Donald Trump, visto finora come una voce critica sulla linea dura anti-Mosca, fortemente sostenuta in questi anni dall'alleato britannico sia sotto i governi conservatori sia sotto quello laburista attuale di Keir Starmer.

Rutte: Russia minaccia non solo per Europa ma anche per Usa

"Il ruolo  della Corea del Nord è fondamentalmente un esempio di come questi Paesi  lavorano insieme, Cina, Corea del Nord, Russia e, naturalmente, Iran. E  questa è sempre più una minaccia, non solo per la parte europea della  Nato, ma anche per gli Stati Uniti, perché la Russia sta consegnando le  ultime tecnologie alla Corea del Nord in cambio dell'aiuto nordcoreano  nella guerra contro l'Ucraina. E questa è una minaccia non solo per la  parte europea della Nato, ma anche per la terraferma degli Stati  Uniti". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte,  al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea. "E questo  significa che l'Indo-Pacifico e l'Euro-Atlantico, ma in particolare  anche all'interno della Nato, Stati Uniti, Canada e la parte europea  della Nato, dobbiamo lavorare insieme. Quindi non vedo l'ora di sedermi  con Donald Trump per discutere di come possiamo affrontare queste  minacce collettivamente, cosa dobbiamo fare di più. E sì, parte di  questo, e qui ha assolutamente ragione, sarà che dalla parte europea  della Nato, dovremo spendere di più, fare di più per soddisfare gli  obiettivi di capacità", ha aggiunto.

Nato, Rutte: "Merito Trump aumento spesa, si lavora con lui"

"Prima di  tutto, naturalmente, voglio congratularmi di nuovo con il presidente  Trump, per la sua rielezione. È stato davvero un enorme successo per  lui, inclusa la conquista della Camera e del Senato. Non vedo l'ora di  lavorare di nuovo con lui. Quando era presidente è stato lui nella Nato a  stimolarci a superare il 2% e ora, grazie a lui e alla Nato, se togli  per un momento i numeri degli Stati Uniti, siamo sopra il 2%, penso che  sia merito suo, un suo successo, e dobbiamo fare di più. Lo sappiamo  oggi". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte,  al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea. "Gli americani lo hanno eletto, lui è il presidente. Ho lavorato molto  bene con lui per quattro anni. È estremamente chiaro su ciò che vuole.  Capisce che bisogna avere a che fare l'uno con l'altro per arrivare a  posizioni comuni, e penso che possiamo farlo", ha aggiunto.

Mosca: conquistato altro villaggio nell'est ucraino

Il ministero della Difesa russo ha detto che le truppe di Mosca hanno conquistato un altro villaggio nella regione orientale ucraina di Donetsk, quello di Kreminna Balka. Lo riferiscono le agenzie russe

Ucraina, premier Estonia, 'Europa faccia tutto il possibile'

"L’aggressione russa su vasta scala" nei confronti dell'Ucraina continua "da quasi 1000 giorni e su questo l’Europa dovrebbe fare tutto il possibile". Lo sottolinea il premier estone Kristen Michal, arrivando allo stadio Puskas, a Budapest, per il summit dell'Epc (Comunità Politica Europea). Il secondo argomento oggi "sarà la sicurezza economica. L'Europa dovrebbe essere ancora più resiliente nelle diverse crisi e anche sulle questioni energetiche, perché continuiamo a spendere più di 30 miliardi di euro" ogni anno "per l'energia russa. Non ha senso", conclude. 

Mosca: per stop distruzione popolo ucraino bisogna trattare

Gli alleati occidentali di Kiev si trovano di fronte a  una scelta fra avviare colloqui con Mosca o continuare con la  "distruzione della popolazione ucraina": lo ha detto il capo del  Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu. "Ora che la situazione nel  teatro di combattimento non è a favore di Kiev, l'Occidente si trova di  fronte a una scelta: continuare a finanziare la distruzione della  popolazione ucraina o riconoscere la realtà attuale e iniziare a  negoziare", ha affermato Shoigu, ex ministro della Difesa di Mosca, in  una riunione di un'alleanza militare di ex stati sovietici.

Parolin: ‘Speriamo che Trump faccia terminare guerre, ci vuole umiltà e umanità

“Speriamo, speriamo, speriamo” che il 47esimo presidente americano Trump faccia finire le guerre. E’ l’auspicio espresso dal segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ai margini di un evento alla Gregoriana.  “Io credo che neppure lui ha la bacchetta magica, ecco. Per far terminare la guerra ci vuole tanta umiltà, ci vuole tanta disponibilità, ci vuole davvero la ricerca degli interessi generali della, diciamo dell'umanità ecco, piuttosto che concentrarsi su interessi particolari. Io me lo auguro”, ha osservato.  Commentando i timori di ucraini e palestinesi sulla possibilità che la pace possa essere fatta a loro spese "adesso vedremo, - ha detto il porporato -  è difficile pronunciarci su questi aspetti. Vediamo che proposte farà". Parolin ha sottolineato come "molti sono rimasti incerti" dinanzi agli impegni pre-elettorali: "Ad esempio  quella famosa frase ‘il giorno dopo terminerà la guerra’ ma nessuno ha saputo mai dire e neppure lui ha dato delle indicazioni concrete su come. Vediamo adesso che cosa proporrà dopo che si sarà insediato”.

Putin sarà in visita in Kazakhistan il 27 novembre

Il presidente russo Vladimir Putin sarà in visita di Stato in Kazakhistan il prossimo 27 novembre, secondo quanto ha annunciato il ministro degli esteri kazako, Murat Nurtleu, durante un incontro con il suo omologo russo Serghei Lavrov ad Astana. "La visita del presidente russo sarà essenziale per promuovere la nostra partnership multiforme", ha detto Nurtleu, citato dall'agenzia Tass.

Cremlino smentisce congratulazioni informali di Putin a Trump

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito notizie circolate ieri su alcuni media russi secondo le quali il presidente Vladimir Putin si sarebbe congratulato in via informale con il presidente eletto americano Donald Trump. Si tratta di informazioni "inaffidabili", ha detto Peskov in un'intervista al canale televisivo Rtvi, ripresa dall'agenzia Tass. Ieri il sito di notizie russo Vertska aveva affermato di avere saputo da una fonte parlamentare "di alto livello" e da un'altra "vicina al Cremlino" che Putin aveva inviato ufficiosamente un messaggio di congratulazioni attraverso il ministero degli Esteri.

Grossi: la centrale nucleare di Zaporizhzhia resta sotto tiro

"Occorre riconoscere che l'approccio dell'amministrazione repubblicana è sempre stato diverso da quella del governo Biden. Sarebbe poco corretto da parte mia tentare di immaginare cosa accadrà. Ma è evidente che ci saranno accenti diversi. La preoccupazione per la situazione è comune. Starà a noi articolare il processo: vado a Teheran per discutere di questo". A dirlo, in un'intervista alla Stampa, è il direttore dell'Agenzia atomica dell'Onu Rafael Grossi. "La struttura istituzionale iraniana è complessa, il mio compito è capire il ruolo di ciascuno dei miei interlocutori istituzionali, e apparire efficace - aggiunge - Ho ascoltato volontà di cooperazione, attendo la prova di questa volontà". Quanto alle centrali ucraine sottolinea: "La centrale di Zaporizhzhia resta in una zona caldissima del conflitto. Molti pensano che la situazione si sia stabilizzata, purtroppo non è così. In quell'area continuano gli scontri, così come i voli dei droni: lo stato di allerta resta massimo. Può accadere qualcosa in qualunque momento". Sulla possibilità che il ritorno di Trump alla Casa Bianca avvivini la pace fra Russia e Ucraina, Grossi afferma: "Non credo la soluzione diplomatica alla guerra dipenda da chi siede alla Casa Bianca".

Ucraina, Salvini: Lega voterà sì a nuovo pacchetto di aiuti

Tra poco il  Parlamento sarà chiamato a votare il decimo pacchetto di armi a Ucraina,  "e noi voteremo sì, abbiamo votato tutti gli interventi di sostegno in  difesa dell'Ucraina, lo abbiamo fatto fino a ieri e lo faremo domani,  per noi non cambia nulla, per noi l'Ucraina è stata aggredita e va  difesa, con aiuti economici, umanitari e di armi, ma difensive". Lo ha  detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a Radio anch'io.

Georgia, Macron, Scholz e Tusk chiedono indagini su voto

I leader di Francia, Germania e Polonia, il  cosiddetto "triangolo di Weimar", hanno chiesto che ci siano "indagini  trasparenti" in Georgia sulle "numerose irregolarità" denunciate durante  le elezioni legislative del 26 ottobre. La vittoria del partito Sogno  Georgiano è contestata dall'opposizione europeista del Paese. "Se la  Georgia non cambia rotta dimostrando sforzi concreti di riforma (...),  non saremo in grado di sostenere l'apertura dei negoziati per la sua  adesione all'Unione europea", affermano il presidente francese Emmanuel  Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro polacco   Donald Tusk in una dichiarazione congiunta prima del vertice informale  di Budapest. Il partito Sogno Georgiano è al potere dal 2012 e  l'opposizione denuncia la sua deriva conservatrice e autoritaria  filo-russa, che vuole allontanare la Georgia dall'Unione Europea e dalla  NATO. Lunedì sera migliaia di manifestanti si sono radunati davanti al  Parlamento georgiano a Tbilisi, per la seconda volta dall'annuncio dei  risultati che l'opposizione non riconosce. Il Cremlino ha respinto le  accuse di ingerenza, mentre Ue e Stati Uniti hanno denunciato  "irregolarità" e chiesto indagini. I leader del triangolo di Weimar  si dicono "profondamente preoccupati per le numerose irregolarità e  intimidazioni nei confronti degli elettori" denunciate dalla missione di  osservazione internazionale. Chiedono di “indagare su tutte le denunce e  far luce sulle irregolarità”. "Sosteniamo le aspirazioni democratiche  ed europee del popolo georgiano", concludono.

Bielorussia, ong: 'Ondata di arresti dissidenti in vista prossime elezioni'

Le autorità bielorusse hanno avviato un'ondata di arresti in vista delle elezioni di gennaio. Lo ha reso noto il centro per i diritti umani Viasna, secondo cui il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, al potere dal 1994, sta ricorrendo alla repressione per assicurarsi il suo settimo mandato. Secondo Viasna, nell'ultima settimana sono state arrestate oltre 100 persone, molti dei quali sono stati collegati a chat di quartiere online, che le autorità hanno recentemente etichettato come "estremiste" e accusate di far parte di una cospirazione. Queste chat locali, un tempo utilizzate per coordinare proteste come quelle del 2020 contro i presunti brogli elettorali, sono ora viste come minacce. Le carceri sono sovraffollate e molti detenuti, compresi i prigionieri politici, devono affrontare condizioni di detenzione difficili. Anche il numero di condanne per tradimento sta aumentando rapidamente. Ottantotto persone hanno ricevuto condanne per accuse di tradimento, il doppio rispetto a nove anni fa, ha detto Viasna. La leader dell'opposizione in esilio Sviatlana Tsikhanouskaya ha condannato la repressione, invitando l'Occidente a rispondere e sollecitando i bielorussi a votare contro tutti i candidati.  La Bielorussia non ha avuto elezioni libere e giuste dal 1994. Le precedenti elezioni presidenziali, che Lukashenko ha dichiarato di aver vinto con una valanga di voti, l'80%, hanno provocato proteste in tutto il paese e una successiva repressione del dissenso da parte del regime. Nel tentativo di reprimere l'opposizione, il regime di Lukashenko ha eliminato i media indipendenti, chiuso oltre 1.700 organizzazioni civiche senza scopo di lucro, messo al bando tutti i partiti politici fedeli al regime, tranne quattro, e incarcerato oltre 1.300 prigionieri politici.



Seul non esclude fornitura di armi a Kiev

La Corea del Sud non esclude di fornire armi all'Ucraina, dopo lo spiegamento di truppe da parte della Corea del Nord per supportare la Russia nella sua guerra. Lo ha dichiarato il presidente Yoon Suk Yeol. Secondo il capo dello Stato sudcoreano, il coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra in Ucraina rappresenta una minaccia per il Sud, poiché Pyongyang ottiene un'esperienza di combattimento importante, di cui il suo esercito è carente, e viene ricompensata da Mosca con trasferimenti di tecnologia militare.

Quali sono i rapporti di Trump con Putin e Zelensky?

"Non inizierò le guerre, le fermerò", ha detto Donald Trump nel discorso per la vittoria alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. A stretto giro sono arrivate le congratulazioni del presidente Volodymyr Zelensky, che ha definito "impressionante" il trionfo del tycoon e ha detto di augurarsi che il suo ritorno alla Casa Bianca "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta". Ma quali sono i rapporti fra i due leader? E com’è la situazione fra Trump e il presidente russo Vladimir Putin? LEGGI L'APPROFONDIMENTO

Raid con droni su Kiev, incendi e due feriti in 6 distretti

Detriti di droni russi che stanotte sono stati lanciati contro Kiev hanno provocato danni, incendi e due feriti in sei distretti della capitale ucraina, secondo quanto riportato dall'amministrazione militare della città su Telegram. Nel distretto di Holosiiv, ci sono stati danni ad un appartamento in un edificio residenziale e "una persona ha avuto bisogno di aiuto medico", riferiscono le autorità. In un'area di garage e una stazione di servizio è scoppiato un incendio che è stato spento. Nel distretto di Pechersk, si è verificato un incendio in un ristorante al 33esimo piano di un edificio residenziale, anch'esso domato senza causare vittime. Nel distretto di Solomyansk è scoppiato un incendio in un magazzino sul territorio di un'azienda e una persona è rimasta ferita. Nello stesso settore, detriti sono caduti su un centro medico provocando un incendio che è stato spento, così come su un altro edificio non residenziale. Nel distretto di Podil, un edificio residenziale ha preso fuoco, mentre nel distretto di Obolon l'attacco ha provocato un incendio sul tetto di un edificio di 6 piani di un centro direzionale, senza causare vittime. Infine, nel distretto di Darnycja i detriti dei sono caduti su un'area aperta e su un edificio residenziale, senza provocare incendi né vittime. 



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