Il faccia a faccia con il presidente russo è avvenuto durante una cerimonia ufficiale con altri 27 diplomatici a Mosca. È la prima donna in Italia a ricoprire questo incarico
L'ambasciatrice italiana a Mosca Cecilia Piccioni è stata ricevuta al Cremlino dal presidente russo Vladimir Putin. Nominata nel luglio scorso al posto del predecessore Giorgio Starace, è la prima donna a ricoprire l’incarico di ambasciatrice d’Italia nella Federazione russa. Nata a Roma nel 1964, Piccioni si è laureata in Scienze politiche all’Università di Roma nel 1991 e ha conseguito un Master in Finanza Internazionale e Commercio Estero nel 1992. Dopo alcune collaborazioni nel settore creditizio e un'esperienza in Banca Mondiale, nel 1996 è entrata a far parte del corpo diplomatico italiano vincendo un concorso pubblico come volontario nella carriera diplomatica, con specializzazione commerciale.
Il primo incarico assunto nel 1997
Il primo incarico è stato alla Direzione generale Affari economici della Farnesina nel 1997 per poi assumere nel 2000 l'incarico di Secondo segretario commerciale all’Ambasciata d’Italia a Praga, seguito da quello di Primo segretario commerciale. Con lo stesso incarico nel 2004 è stata inviata a Washington, dove due anni dopo ha assunto le funzioni di Consigliere. Nel 2008 è all’Ufficio del Consigliere diplomatico della presidenza del Consiglio dei ministri, mentre due anni dopo torna in Usa come rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite. Nel 2015 è stata nominata ambasciatrice d’Italia in Vietnam ad Hanoi. Nel 2020 è rientrata alla Farnesina con vari ruoli fino all'incarico di ambasciatore d’Italia a Mosca il 15 luglio 2024. Il faccia a faccia tra Piccioni e il presidente russo è avvenuto durante una cerimonia ufficiale con altri 27 diplomatici a Mosca