Il presidente Usa ha incontrato il neopremier canadese alla Casa Bianca, continuando a spingere sull'ipotesi di un'annessione di Ottawa, ancora una volta respinta. Il tycoon ha anche dichiarato che nei prossimi giorni arriverà "un grande annuncio". E mentre Bloomberg riporta che l'Ue sarebbe studiando un piano di tariffe da 100 miliardi di dollari sui beni Usa, nel caso saltasse un'intesa, Trump pensa a nuovi dazi specifici sui prodotti farmaceutici entro le prossime due settimane
Giornata piena per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Prima ha annunciato che entro due settimane arriveranno dei dazi specifici sui farmaci, poi ha ricevuto alla Casa Bianca il neopremier canadese Mark Carney, occasione per sottolineare, sempre in tema di dazi, che gli "piacerebbe concludere un nuovo accordo commerciale con il Canada". Nel corso del loro bilaterale, il tycoon ha anche insistito più volte sull'idea che il Canada - l'unico Paese che insieme alla Cina ha risposto ai dazi Usa - diventi il 51esimo Stato americano: "Per i canadesi sarebbe un enorme vantaggio essere negli Stati Uniti". Ipotesi nettamente respinta: "Non è in vendita". Al massimo si può pensare a una "partnership", ha detto Carney, che ha comunque parlato di un colloquio "molto produttivo". Il rapporto con Washington, ha aggiunto, è complesso ma c'è fiducia sulla possibilità di trovare un accordo commerciale, tra "alti e bassi". Sotto un altro profilo, Trump ha dichiarato che nei prossimi giorni, prima di partire per l'Arabia Saudita, farà "un grande annuncio". Non si sa su cosa, ma "sarà molto, molto positivo". Secondo quanto riferisce al Arabiya sarà "sull'invio di aiuti a Gaza".
Media: "Ue prepara dazi per 100 miliardi su beni Usa se salta intesa"
Intanto l'Ue prevede di colpire circa 100 miliardi di euro di merci Usa con dazi aggiuntivi se i negoziati non andranno a buon fine, secondo quanto anticipato da Bloomberg. La presentazione del piano potrebbe avvenire già nella giornata di domani, in occasione della riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27. L'esecutivo Ue ha comunque intenzione di aprire un periodo di consultazione di un mese prima di ultimare l'elenco. Interpellate a riguardo fonti ufficiali della Commissione hanno replicato con un "no comment".
I dazi sui farmaci
Passando ai farmaci, Trump ha spiegato nei prossimi 14 giorni arriveranno dazi specifici sui prodotti farmaceutici. Già la prossima settimana farà invece un annuncio sui costi dei farmaci: il presidente ha ripetuto che gli Stati Uniti vengono derubati sui costi dei farmaci rispetto al resto del mondo. Intanto, ha firmato un ordine esecutivo che ordina all'Epa di accelerare la costruzione di impianti destinati alla produzione di farmaci da prescrizione, principi attivi farmaceutici e altre materie prime necessarie. Già lo scorso aprile l’amministrazione Trump aveva fatto sapere di aver avviato un'indagine su come l'importazione di determinati prodotti farmaceutici influisca sulla sicurezza nazionale Usa, una mossa che era stata considerata un preludio all'introduzione di dazi sui farmaci.
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Il caso contro la pillola abortiva
Come riportano i media Usa, l'amministrazione Trump ha anche chiesto a un giudice federale di archiviare una causa che mira a limitare drasticamente l'accesso alla pillola abortiva mifepristone. Il governo del tycoon ha quindi assunto la stessa posizione dell'amministrazione Biden, in un caso sotto i riflettori che ha importanti implicazioni per l'accesso all'aborto. La richiesta presentata dal Dipartimento di Giustizia ha sorpreso, dato che il presidente Trump e diversi dirigenti della sua amministrazione si sono opposti al diritto all'aborto.
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Le sovvenzioni ad Harvard
Sotto un altro profilo, l'amministrazione di Trump nel frattempo ha tagliato le nuove sovvenzioni all'università di Harvard. Il presidente ha comunicato all'università, il college più antico e ricco del Paese, che non avrà diritto a nuove sovvenzioni federali. Una mossa che, secondo alcuni media, sembra un tentativo per costringere l'ateneo a tornare al tavolo negoziale nel quale il governo Usa vuole imporre la sua politica anti woke e contro le proteste filopalestinesi. La decisione sulle sovvenzioni è stata comunicata in una controversa lettera ad Alan M. Garber, rettore di Harvard, da Linda McMahon, segretaria all'Istruzione, che ha criticato l'università per "una gestione disastrosa".
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I tagli al Pentagono
E a proposito di tagli, il capo del Pentagono Pete Hegseth ha ordinato una riduzione del 20% del numero di generali a 4 stelle: secondo i media Usa, ci sarà anche una riduzione del 10% tra generali e ufficiali di bandiera.
Ok Corte Suprema a divieto Trump a transgender in esercito
In tema di diritti, dalla Corte Suprema è arrivato l'ok che consente al governo Trump di iniziare a far rispettare il divieto dei transgender nell'esercito, infliggendo un colpo ai diritti Lbgtqia+. La decisione permette all'amministrazione di iniziare a rimuovere i militari transgender, anche quelli in servizio da anni, secondo quanto riportato dai media americani.