Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato che il presidente russo non ha intenzione di chiamare il presidente eletto, per congratularsi dopo la vittoria elettorale. "Non dimentichiamo - ha detto - che stiamo parlando di un paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in varie guerre contro il nostro Stato. Le nostre relazioni sono attualmente al loro punto storico più basso"
All'appello delle congratulazioni per la vittoria di Trump, manca l’amico Putin: il presidente russo – che ha molteplici legami sia con Trump che con Musk – ha deciso di evitare slanci pubblici come ha spiegato il portavoce del governo russo Dmitry Peskov: “Non dimentichiamo che stiamo parlando di un paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in varie guerre contro il nostro Stato. Le nostre relazioni sono attualmente al loro punto storico più basso”.
Il portavoce di Putin: "servono parole e azioni concrete"
Peskov ha detto che per ora la Russia si limiterà a osservare gli sviluppi della politica statunitense in attesa di “parole e azioni concrete”. L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022 ha innescato il più grande scontro tra Mosca e l'Occidente dai tempi della crisi missilistica cubana del 1962, quando l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti arrivarono sull'orlo di una guerra nucleare. "Abbiamo ripetutamente affermato che gli USA sono in grado di contribuire alla fine di questo conflitto. Ciò non può essere fatto dall'oggi al domani, ma... gli USA sono in grado di cambiare la traiettoria della loro politica estera. Ciò accadrà e, in tal caso, come... lo vedremo dopo (l'insediamento del presidente degli USA a) gennaio."