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Guerra Medio Oriente, Idf: ucciso capo dell'intelligence Hezbollah per la Siria

©Ansa

Israele ha dichiarato di aver ucciso il capo dell'intelligence di Hezbollah per la Siria in un raid su Damasco. Il ministero di Hamas ha riferito che i soldati israeliani "continuano a bombardare e distruggere" l'ospedale a Beit Lahia. "Ci sono molti feriti tra il personale medico e i pazienti". Israele ha comunicato alle Nazioni Unite la cessazione delle proprie relazioni con l'Unrwa. L'Iran avverte che sta preparando una risposta militare contro Israele che comporterebbe l'uso di armi "più potenti"  

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Il ministero della Sanità di Gaza afferma che Israele sta bombardando l'ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia nel nord di Gaza. Lo riportano i media internazionali. Il ministero ha affermato in una nota che i soldati israeliani "continuano a bombardare e distruggere" l'ospedale, colpendo tutte le sue strutture. "Ci sono molti feriti tra il personale medico e i pazienti. Il personale medico non può muoversi tra i reparti dell'ospedale e non può salvare i colleghi feriti", ha affermato il ministero.

Israele ha dichiarato di aver ucciso il capo dell'intelligence di Hezbollah per la Siria in un raid su Damasco. E ha ufficialmente comunicato alle Nazioni Unite la cessazione delle proprie relazioni con l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Lo ha annunciato il ministero degli Esteri israeliano dopo l'approvazione la scorsa settimana di due progetti di legge che vietano all'Unrwa di operare in Israele. 

L'Iran sta avvertendo che sta preparando una risposta militare contro Israele che comporterebbe l'uso di armi "più potenti" in risposta al recente attacco israeliano alle installazioni militari iraniane, secondo le informazioni di un funzionario egiziano riportate dal Wall Street Journal. 



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Medio Oriente, leader eliminati da Israele in un anno di guerra

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Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

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Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO

Media: "Netanyahu pronto a offrire milioni di dollari ai rapitori in cambio rilascio ostaggi"

Nel tentativo di ottenere il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu sarebbe pronto a offrire ai loro rapitori "diversi milioni di dollari" per la liberazione di ciascuno ostaggio. A riportarlo è l'emittente israeliana Canale 12 citata dal Times of Israel. Il Primo Ministro sarebbe anche pronto a garantire un 'passaggio sicuro' fuori da Gaza per i rapitori - e rispettive famiglie - che rilasciano gli ostaggi. Netanyahu avrebbe dato istruzioni in tal senso durante una consultazione sulla sicurezza tenutasi questa sera.

Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar

Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI

Media: "Fratello di Yahya Sinwar opera come leader de facto ala militare di Hamas"

Il fratello di Yahya Sinwar, Muhammad, opera come leader de facto dell'ala militare di Hamas a Gaza, insieme a un ristretto consiglio di alti comandanti. A riferirne è l'emittente israeliana Kan, citata dal Times of Israel. 

Non c'è stata alcuna nomina formale di Muhammad Sinwar da parte di Hamas, che non ha ancora confermato la morte dell'ex capo dell'ala militare Muhammad Deif, che Israele dice di aver ucciso in un attacco aereo a luglio.

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI

Usa: "Israele agisca contro coloni in Cisgiordania"

Gli Stati Uniti hanno esortato Israele a prendere provvedimenti contro la violenza dei coloni nella Cisgiordania occupata, esprimendo allarme dopo l'incendio di circa 20 auto nei pressi di Ramallah. "Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per queste e altre recenti segnalazioni di crescente violenza dei coloni estremisti nella Cisgiordania", ha detto ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. Oltre all'incendio dei veicoli, Miller ha sottolineato gli attacchi dei coloni alle case, l'uccisione del bestiame palestinese e l'ostacolo alla raccolta delle olive. "E' fondamentale che il governo di Israele impedisca la violenza dei coloni estremisti e adotti misure per proteggere tutte le comunità da eventuali danni, in conformità con i suoi obblighi internazionali", ha affermato Miller.

Media: "Netanyahu pronto a offrire a Hamas milioni per ostaggi"

Negli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi in mano a Hamas, il premier israeliano Benyamin Netanyahu è pronto a offrire ai loro rapitori "diversi milioni di dollari" per il rilascio di ogni ostaggio. Lo riporta Channel 12 citato dal Times of Israel. Il primo ministro è anche pronto - afferma il canale - a garantire un "passaggio sicuro" fuori da Gaza per i rapitori e le loro famiglie che rilasciano gli ostaggi. Netanyahu avrebbe impartito istruzioni in tal senso durante una consultazione sulla sicurezza stasera. 

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Cosa può succedere dopo l’attacco di Israele all’Iran? Gli scenari in Medio Oriente

L’attacco condotto da Israele nella notte fra venerdì e sabato contro l’Iran potrebbe aver scongiurato l’ipotesi di una guerra totale. O almeno è quello che ritengono la maggior parte degli analisti, secondo cui la portata contenuta dell’azione - che non ha colpito strutture strategiche, petrolifere o nucleari - rientrerebbe nella strategia della risposta "forte ma non abbastanza forte da obbligare Teheran a rispondere per non sembrare debole". LEGGI L'ARTICOLO

Incontro al Cairo Hamas-Fatah, 'discusso di guerra a Gaza e di percorsi di azione nazionale'

Hamas ha avuto un incontro al Cairo con esponenti della fazione palestinese Fatah incentrati sulla guerra a Gaza e su passi in direzione di un'unità nazionale. "C'è stato un incontro con i fratelli del movimento Fatah, su generoso invito degli egiziani. Si sono discusse varie questioni di interesse nazionale, soprattutto la guerra a Gaza e percorsi di azione nazionale", ha annunciato in un messaggio l'alto esponente di Hamas Osama Hamdan.

Video Hamas, colloqui con Fatah al Cairo

Hamas ha avuto incontri con la fazione palestinese rivale Fatah al Cairo per discutere della guerra a Gaza e dei passi avanti verso un consenso nazionale. "Si è tenuto un incontro con i fratelli del movimento Fatah su generoso invito egiziano. Abbiamo discusso di varie questioni nazionali, in particolare della guerra a Gaza e dei percorsi per l'azione nazionale", ha affermato un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, in un messaggio video. 

Yahya Sinwar, chi era capo politico di Hamas e ideatore del 7 ottobre

Nato nel 1962 a Khan Yunis, è stato per 22 anni nelle carceri israeliane. Fu rilasciato nel 2011, in uno scambio tra detenuti palestinesi e il soldato Gilad Shalit. Dal 2017 era leader del movimento a Gaza mentre dall'agosto scorso ricopriva il ruolo di capo dell'ufficio politico del partito dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh. La sua lunga fuga nei sotterranei di Gaza si è conclusa con l'operazione dell'Idf a Rafah in cui ha perso la vita, il 17 ottobre 2024, insieme ad altre due persone. CHI ERA

Mo: Idf ammettono raid su sobborgo Damasco

Le Idf, come raramente accaduto in passato, hanno ammesso di aver eseguito oggi un raid contro un sobborgo di Damasco, Sayyida Zeinab, spiegando di aver di mira infrastrutture e beni appartenenti alla divisione intelligence di Hezbollah. 

Secondo il Times of Israele, la divisione intelligence di Hezbollah era guidata da Hussein Ali Hazima, ucciso in un attacco aereo israeliano a Beirut il 4 ottobre e che aveva come obiettivo il quartier generale principale della divisione. Nell'attacco del mese scorso sono stati uccisi anche il successore designato di Hassan Nasrallah, Hashem Safieddine, così come quello che dal 2007 era il capo della divisione intelligence di Hezbollah in Siria, Mahmoud Muhammad Shahin.

Idf, ucciso capo dell'intelligence Hezbollah per la Siria

Israele ha dichiarato di aver ucciso il capo dell'intelligence di Hezbollah per la Siria in un raid su Damasco.

Ministri Esteri Egitto e Iran, stop atrocità Israele

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, e il suo omologo egiziano, Badr Abdelatty, hanno discusso gli ultimi sviluppi nella regione. Durante la conversazione telefonica - scrive l'agenzia iraniana Irna -entrambi i ministri hanno sottolineato l'urgente necessità di intensificare gli sforzi internazionali per porre fine alle atrocità commesse dal regime israeliano a Gaza e in Libano.

Hanno chiesto un cessate il fuoco immediato per impedire un'ulteriore escalation delle tensioni e che venga fornita urgente assistenza umanitaria alle popolazioni sfollate. Araghchi ha espresso le posizioni dell'Iran riguardo alla situazione regionale, condannando l'aggressione israeliana e i suoi tentativi di estendere il conflitto a tutta la regione. Ha ribadito il diritto dell'Iran a rispondere a qualsiasi atto di aggressione contro la sua integrità territoriale e la sua

sicurezza nel quadro della legittima autodifesa. Entrambe le parti hanno concordato di proseguire le consultazioni e il dialogo tra i rispettivi Paesi per affrontare le attuali sfide regionali.

Continua l'attacco di Israele su ospedale Kamal Adwan a Gaza

Prosegue l'attacco israeliano di artiglieria sull'ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza. Lo rende noto 'Al Jazeera'.

"In questo momento, le forze di occupazione continuano a bombardare violentemente e distruggere l'ospedale Kamal Adwan, prendendo di mira tutte le sue parti", ha affermato il ministero della Salute in merito alla struttura medica assediata nella città di Beit Lahiya.

"Ci sono molti feriti tra il personale medico e i pazienti. Il personale medico non e' in grado di muoversi tra i reparti dell'ospedale e non e' in grado di salvare i colleghi feriti. Sembra che sia stata presa la decisione di giustiziare tutti i lavoratori che si sono rifiutati di evacuare l'ospedale", ha affermato il ministero in una dichiarazione.

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