Lo dice il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Netanyahu nella sua visita al confine con il Libano promette di ripristinare la sicurezza a Nord "con o senza accordo". Nuovi raid israeliani su Gaza, 18 morti. Razzi di Hezbollah contro una base di 007 a Tel Aviv. Allerta in Israele per la possibile rappresaglia iraniana: arrivati i B-52 americani
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian afferma che un cessate il fuoco "potrebbe influire" sulla risposta di Teheran all'attacco israeliano. Netanyahu nella sua visita al confine con il Libano promette di ripristinare la sicurezza a Nord "con o senza accordo". Nuovi raid israeliani su Gaza, 18 morti. Razzi di Hezbollah contro una base di 007 a Tel Aviv. Allerta in Israele per la possibile rappresaglia iraniana: arrivati i B-52 americani.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
- Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Medio Oriente, leader eliminati da Israele in un anno di guerra
I leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. L'APPROFONDIMENTO
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Harris: "Morti a Gaza inconcepibili, stop alla guerra"
"La morte di civili palestinesi innocenti a Gaza è inconcepibile". Lo ha ribadito Kamala Harris parlando con i giornalisti a Detroit. La candidata ha detto di avere il sostegno di molti leader arabi e ha ripetuto che bisogna "porre fine alla guerra e liberare gli ostaggi e, come presidente degli Stati Uniti, farò tutto ciò che è in mio potere per raggiungere questo scopo e una soluzione a due Stati in cui i palestinesi avranno il diritto all'autodeterminazione e sicurezza e stabilità nella regione".
Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar
Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI
Idf: evacuare le città in Libano
Sede Unrwa colpita da attacco israeliano nel sud del Libano
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha riferito che una sua sede è stata colpita durante un attacco israeliano nei pressi del campo di Burj Shemali, nella zona di Tiro, in Libano.
"L'Unrwa sta attualmente conducendo una valutazione per determinare l'entità dei danni", ha affermato l'agenzia in un rapporto sulla situazione.
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Media: possibile tregua con Hezbollah entro 2 settimane
Israele può raggiungere un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano entro 10-14 giorni. È quanto ha riferito Channel 12 citando un funzionario israeliano. Gli Stati Uniti hanno redatto una bozza di accordo, riportata dall'emittente pubblica Kan nei giorni scorsi, per uno stop ai combattimenti e l'attuazione della risoluzione 1701 dell'Onu, che respinge Hezbollah a nord del fiume Litani.
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Cosa può succedere dopo l’attacco di Israele all’Iran? Gli scenari in Medio Oriente
L’attacco condotto da Israele nella notte fra venerdì e sabato contro l’Iran potrebbe aver scongiurato l’ipotesi di una guerra totale. O almeno è quello che ritengono la maggior parte degli analisti, secondo cui la portata contenuta dell’azione - che non ha colpito strutture strategiche, petrolifere o nucleari - rientrerebbe nella strategia della risposta "forte ma non abbastanza forte da obbligare Teheran a rispondere per non sembrare debole". LEGGI L'ARTICOLO
Yahya Sinwar, chi era capo politico di Hamas e ideatore del 7 ottobre
Nato nel 1962 a Khan Yunis, è stato per 22 anni nelle carceri israeliane. Fu rilasciato nel 2011, in uno scambio tra detenuti palestinesi e il soldato Gilad Shalit. Dal 2017 era leader del movimento a Gaza mentre dall'agosto scorso ricopriva il ruolo di capo dell'ufficio politico del partito dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh. La sua lunga fuga nei sotterranei di Gaza si è conclusa con l'operazione dell'Idf a Rafah in cui ha perso la vita, il 17 ottobre 2024, insieme ad altre due persone. CHI ERA
Idf: un comandante di Hezbollah ucciso in raid in Libano
Un comandante senior dell'unità droni di Hezbollah è stato ucciso in un recente attacco aereo in Libano. Lo ha annunciato l'Idf citato dal Times of Israel. Secondo l'esercito, Ali Barakat era una "fonte significativa di conoscenza" nelle forze aeree di Hezbollah note come Unità 127, responsabile degli attacchi con droni e missili da crociera contro Israele. L'Idf afferma che Barakat ha trascorso oltre un decennio a pianificare e realizzare decine di attacchi con droni contro Israele ed è stato coinvolto nello sviluppo di droni e missili da crociera per Hezbollah.
Idf: catturato in Siria un uomo che spiava il confine per l'Iran
Un commando israeliano ha compiuto nei mesi scorsi un blitz nella Siria meridionale per catturare un siriano accusato di svolgere operazioni di sorveglianza al confine con Israele per conto dell'Iran. Lo riferisce l'esercito israeliano citato da Times of Israel. L'Idf aggiunge che stava monitorando l'uomo, Ali Suleiman al-Asi, viveva nel villaggio di Saida, nel governatorato di Daraa, tempo prima che fosse catturato e interrogato dall'Unità 504 della Direzione dell'intelligence militare. Il suo arresto ha "prevenuto e interrotto un futuro attacco e ha portato alla scoperta del modus operandi delle entità iraniane sul fronte delle alture del Golan", afferma l'Idf diffondendo anche un video dell'interrogatorio.
Netanyahu: “Risponderemo con fermezza a ogni azione contro di noi”
"Voglio essere chiaro: con o senza un accordo, la chiave per ripristinare la pace e la sicurezza nel nord, la chiave per riportare a casa i nostri residenti del nord sani e salvi, è innanzitutto respingere Hezbollah oltre il fiume Litani, in secondo luogo colpire ogni tentativo di riarmo e in terzo luogo rispondere con fermezza a ogni azione intrapresa contro di noi", lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu durante la sua visita oggi ai soldati israeliani al confine con il Libano, secondo una dichiarazione del suo ufficio.
Iran: “La tregua può influire sulla risposta a Israele”
Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha affermato che un possibile cessate il fuoco tra gli alleati di Teheran e Israele potrebbe influenzare la risposta del suo Paese agli attacchi israeliani effettuati il 26 ottobre contro l'Iran. Se Israele "accettasse un cessate il fuoco e smettesse di massacrare le popolazioni oppresse e innocenti della regione, ciò potrebbe influenzare l'intensità e la natura della nostra risposta", ha detto, citato dall'agenzia di stampa ufficiale Irna.
Turchia e 51 Paesi all'Onu: "Stop a vendita di armi a Israele"
La Turchia ha inviato alle Nazioni Unite una lettera congiunta, firmata da 52 Paesi e due organizzazioni, per chiedere lo stop alle forniture di armi a Israele. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turno, Hakan Fidan, in una conferenza stampa a Gibuti in occasione di una riunione del partenariato Turchia-Africa. "Abbiamo scritto una lettera congiunta per chiedere a tutti i Paesi di cessare la vendita di armi e munizioni a Israele. Abbiamo consegnato questa lettera, che conta 54 firmatari, all'Onu il primo novembre. Dobbiamo ripetere in ogni occasione che vendere armi a Israele significa partecipare al suo genocidio", ha dichiarato il ministro sottolineando che si tratta di "un'iniziativa lanciata dalla Turchia". Tra i firmatari vi sono l'Arabia Saudita, il Brasile, l'Algeria, la Cina, l'Iran e la Russia, nonché la Lega Araba e l'Organizzazione della Cooperazione islamica.
Netanyahu si reca alla frontiera con il Libano
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu si è recato oggi in visita alla frontiera con il Libano.