Guerra Medioriente, Unifil: ferito un altro casco blu nel Sud del Libano

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Un soldato è stato colpito “da colpi di arma da fuoco” presso il quartier generale delle forze di pace a Naqoura. Il numero totale di peacekeeper feriti negli ultimi tre giorni, in incidenti attribuiti a Israele, sale così a cinque. Intanto, il World Food Programme (Wfp) ha segnalato che "l'escalation di violenza nel nord di Gaza sta avendo un impatto disastroso sulla sicurezza alimentare. Nessun aiuto alimentare è arrivato nel nord dal 1° ottobre"

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L'Unifil ha comunicato che un altro soldato del proprio contingente nel Sud del Libano è stato ferito ieri "da colpi di arma da fuoco" presso il quartier generale delle forze di pace a Naqoura, nel Libano meridionale. Il numero totale di peacekeeper feriti negli ultimi tre giorni, in incidenti attribuiti a Israele, sale così a quota cinque.

L'esercito israeliano ha reso noto che negli ultimi due giorni, tra la vigilia di Yom Kippur e sabato, Hezbollah ha lanciato dal sud del Libano 320 tra razzi, missili e droni su Israele.  L'Idf ha, inoltre, comunicato che "nel fine settimana dello Yom Kippur sono stati colpiti circa 280 obiettivi terroristici in Libano e a Gaza".

Secondo quanto emerso dai resoconti degli incontri segreti sequestrati dall'esercito israeliano e ottenuti dal New York Times, Yahya Sinwar e massimi comandanti di Hamas avrebbero pianificato l'attacco del 7 ottobre 2023 per due anni cercando di coinvolgere l'Iran e Hezbollah a partecipare o quantomeno ad impegnarsi poi in una lotta più ampia contro Israele.

Intanto, il ministero della Sanità libanese ha affermato che gli odierni attacchi israeliani contro due villaggi, uno a nord di Beirut e l'altro a sud della capitale, hanno ucciso almeno nove persone. Stando ai numeri comunicati dal ministero della Salute libanese (riportati dal Guardian), gli attacchi israeliani contro il Libano hanno causato la morte di 2.255 persone e il ferimento di altre 10.524 da quando Israele ha lanciato i suoi attacchi contro il Paese diverse settimane fa.

"L'escalation di violenza nel nord di Gaza sta avendo un impatto disastroso sulla sicurezza alimentare. Nessun aiuto alimentare è arrivato nel nord dal 1° ottobre". Lo segnala il World Food Programme (Wfp), l'agenzia dell'Onu per la sicurezza alimentare.

Sono almeno 22 le persone morte sotto i bombardamenti israeliani della notte scorsa sulla città di Jabalya, nel nord di Gaza. lo ha reso noto il direttore dei servizi di emergenza locali, Fares Afana. I corpi delle vittime sono stati trasferiti all'ospedale di Al-Ahli. Lo riporta la Cnn. Oltre ai morti ci sono anche feriti e "un certo numero di dispersi ancora sotto le macerie", ha aggiunto Afana.



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Sinwar chiese a Iran 500 mln di dollari per distruggere Israele

Secondo i documenti del 2021, pubblicati dal Washington Post, il leader di Hamas Yahya Sinwar aveva fatto appello a diversi alti funzionari iraniani - tra cui il leader supremo iraniano Ali Khamenei - per una ulteriore assistenza finanziaria e militare chiedendo all'Iran di trasferire loro 500 milioni di dollari insieme alla formazione di altri 12mila militanti di Hamas. L'appello era stato inviato, tra l'altro, anche a Ismail Qaani , comandante della forza Quds delle Guardie rivoluzionarie, ora sospettato di tradimento

Hamas pianificava attacco stile 11 settembre su Israele

Anni prima dell'assalto del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un'ondata molto più aggressiva di attacchi terroristici contro Israele che prevedevano anche l'abbattimento di due grattacieli di Tel Aviv in stile 11 settembre. Secondo documenti del gruppo sequestrati dall'esercito israeliano di cui il Washington Post ha preso visione, Hamas intendeva attaccare utilizzando treni, navi e e persino carri trainati da cavalli coinvolgendo i suoi alleati - Hezbollah e l'Iran -per un assalto coordinato contro Israele da nord, sud ed est, come ha già rivelato il New York Times. 

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Kuwait condanna attacchi Israele a Unifil

Il Kuwai si aggiunge ai paesi che condannano l'attacco israeliano alle basi della missione Unifil in Libano. In una dichiarazione, riportata da Al Jazeera, il ministero degli Esteri del Kuwait definisce gli attacchi di Israele alla missione Onu “una flagrante violazione del diritto umanitario internazionale e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza, in particolare della risoluzione 1701”. Il governo del Kuwait sottolinea ancora "l'importanza di preservare la sicurezza e l'incolumità del personale e dei dipendenti delle Nazioni Unite e di rispettare la sacralità dei suoi locali, esprimendo i propri auguri di pronta guarigione per i feriti e sottolineando la necessità di un'azione seria per identificare i responsabili di queste violazioni e garantire che non sfuggano alle loro responsabilità”.


MO, Papa: "Stop a spirale vendetta, mai più attacchi per rappresaglia"

Il nuovo appello alla comunità internazionale per la pace nella regione rilasciato dal Pontefice in un post su X. LEGGI L'ARTICOLO

Idf, 40 razzi dal Libano intercettati o caduti in deserto

Secondo l'esercito di Israele, circa 40 razzi sono stati lanciati dal Libano verso Israele in raffiche separate, ma sono stati tutti intercettati o sono caduti in aree aperte, lo riporta il Times of Israel. Secondo l'IDF, il primo sbarramento comprendeva circa 25 razzi e il secondo circa 15. Entrambi gli attacchi hanno attivato le sirene dei razzi in diverse comunita' dell'Alta Galilea.

Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari

Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani  starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi  giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il  momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli  impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI

Iran, basi militari e siti sotterranei: i possibili obiettivi per l’attacco di Israele

La lista dei possibili target spazia dalle installazioni delle Forze di terra dell'esercito della Repubblica islamica a quelle utilizzate dai Pasdaran, passando dalle accademie militari fino alle basi aeree. L'APPROFONDIMENTO

Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi

L’Idf ha preso di mira la missione Unifil nel quartier generale a Naqura, dove sono rimasti feriti due militari indonesiani, e le due basi italiane 1-31 e 1-32A, danneggiando veicoli, telecamere e sistemi di comunicazione.

Fonti di sicurezza ipotizzano che l’attacco alla forza di pace dell'Onu avrebbe l'obiettivo di "costringerla a ritirarsi" per non avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future" dell'esercito. Ma dietro quanto accaduto potrebbe esserci anche la volontà di allontanare l’Unifil per usare la zona come corridoio sulla costa e intrappolare i combattenti di Hezbollah in una tenaglia. LE IPOTESI

Raid di Israele nel sud del Libano, colpito un mercato a Nabatieh

Raid israeliani contro la regione di Nabatieh nel sud del Libano, dove è stato colpito un mercato, rende noto l'agenzia libanese Nna. Almeno quattro edifici sono stati distrutti mentre non ci sono notizie di vittime. Raid anche nella valle della Bekaa, a est, hanno colpito le località di Baalbek e Nabi Sheet. 

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Dai complessi per l'arricchimento dell’uranio al reattore di ricerca ad acqua pesante, fino alla centrale nucleare di  Bushehr. Ecco i possibili obiettivi

Israele-Iran, i risvolti cyber della crisi. PODCAST

Con Pierguido Iezzi facciamo il punto sugli aspetti cyber della guerra, in particolare sullo scontro tra Israele e Iran. ASCOLTA IL PODCAST

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Hamas-Israele, un anno fa l’attacco che ha infiammato il Medioriente: cosa succede ora

Un anno fa i terroristi penetravano nel Sud dello Stato ebraico e attaccavano i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state oltre 1.200. Israele ha risposto lanciando l’operazione "Spade di Ferro" con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un'offensiva di terra. Ancora oggi la Striscia è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 40mila morti. Ma nel corso dei mesi il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano, e all'Iran, il Paese al centro dell' "Asse della resistenza", cioè dell'insieme dei gruppi contrari a Israele. Teheran, varcando di fatto una nuova soglia, ha attaccato direttamente il territorio israeliano, ad aprile e a ottobre 2024. E in Medio Oriente, ogni giorno, è più concreto il rischio dell’esplosione di una guerra su larga scala, a livello regionale. COSA SUCCEDE ORA?

Attacco Israele su mercato città sud Nabatiyeh

Un attacco israeliano ha colpito un mercato a Nabatiyeh, un'importante citta' del Libano meridionale situata a circa 12 chilometri dal confine israeliano. "Gli aerei da guerra israeliani... hanno effettuato un attacco che ha preso di mira il centro del mercato" a Nabatiyeh, ha affermato la National News Agency (NNA) gestita dallo stato. La scorsa settimana, l'esercito israeliano aveva intimato ai residenti di evacuare la cittaà 

Gli Usa utilizzeranno l'antimissile THAAD in Israele

Secondo quanto riportato da Channel 12 News e Army Radio, gli Stati Uniti schiereranno il sistema missilistico antibalistico THAAD in Israele, che descrive l'iniziativa come parte dei preparativi per la prevista risposta israeliana al recente attacco missilistico dell'Iran. Secondo quanto riportato dal notiziario Channel 12, il sistema avanzato di difesa missilistica sarà utilizzato dalle truppe americane sul suolo israeliano

L'Idf dichiara zona militare diverse località della Galilea

L'Idf ha dichiarato 'zona militare chiusa' intorno a diverse comunità della Galilea occidentale, lungo il confine con il Libano, dove le forze israeliane stanno attualmente operando contro Hezbollah. Un decreto militare impone il divieto totale di ingresso nelle città di Zarit, Shomera, Shtula, Netuya ed Even Menachem.

Wfp: “Impegno di Israele a non fermare porti e aeroporti Libano”

Carl Skau, vicedirettore esecutivo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite durante una visita a Beirut ha dichiarato di essere preoccupato per l'afflusso di generi alimentari nel Paese. Crediamo che le autorità israeliane abbiano preso degli 'impegni' affinché in Libano i porti e l'aeroporto non vengano messi fuori servizio, "ma naturalmente, questo è un ambiente in continuo cambiamento. Quindi non diamo nulla per scontato'', ha detto in un'intervista all'Ap rilanciata dai media israeliani. "Quello che ho visto e sentito oggi è devastante, ma la sensazione è che la situazione possa peggiorare ulteriormente e che ciò debba essere evitato", ha detto.

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