Israele-Hamas, Idf avvisa libanesi nel sud: "State lontani dalla costa". Razzi su Tel Aviv
L'esercito israeliano allarga la zona delle operazioni militari e avvisa la popolazione del Libano. Missili di Hezbollah su Tel Aviv: il gruppo accusa Israele di provare ad usare i peacekeeper dell'Unifil, le forze di pace delle Nazioni Unite, come "scudi umani". Commemorazioni in Israele e in diversi Paesi del mondo a un anno dalla strage di Hamas del 7 ottobre
L'esercito israeliano allarga la zona delle operazioni militari in Libano e avvisa la popolazione del sud: "State lontani dalle coste". Missili di Hezbollah su Tel Aviv: il gruppo accusa Israele di provare ad usare i peacekeeper dell'Unifil, le forze di pace delle Nazioni Unite, come "scudi umani".
Un anno fa l’attacco di Hamas contro Israele che ha infiammato il Medioriente. Le celebrazioni a Reim con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco del movimento islamista palestinese nel sud del Paese. (LE IMMAGINI).
"In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario", afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana. "Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte - aggiunge Meloni -: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane".
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Usa sanzionano finanziatori Hamas, anche uno in Italia
Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato tre presunti finanziatori di Hamas tra cui uno con base in Italia. Si tratta di Mohammad Hannoun, "riconosciuto come un agente principale di Hamas da Israele nel 2013", come riporta il Jerusalem Post. Hannoun guida un gruppo di beneficenza denominato Charity Association of Solidarity with the Palestinian People (ABSPP), che è accusato di aver convogliato denaro all'ala militare di Hamas sotto le mentite spoglie di aiuti umanitari.
Tra gli altri sanzionati, Hamid Abdullah Hussein Al-Ahmar, cittadino yemenita residente in Turchia, ex membro del parlamento per conto del partito della Fratellanza Musulmana in Yemen, descritto come uno dei più importanti sostenitori internazionali di Hamas. Al Ahmar, che presiede la Al-Quds International Foundation con sede in Libano, è descritto come colui che ha svolto un ruolo chiave nel portafoglio di investimenti clandestini di Hamas, che al suo apice ha gestito oltre 500 milioni di dollari in attività.
Roma, corteo pro Palestina: scontri tra manifestanti e agenti. Numerosi feriti
Guerriglia urbana alla manifestazione nella Capitale, alla vigilia del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele. Dopo il ritrovo a Piazzale Ostiense, dal corteo non autorizzato con alcune persone incappucciate sono partiti lanci di bottiglie, sassi, fumogeni e bombe carta contro le forze dell'ordine che hanno reagito con lacrimogeni, idranti e cariche per disperdere i violenti. LEGGI
Hezbollah: presa di mira base dell'intelligence israeliana
Hezbollah afferma di aver preso di mira una base dell'intelligence militare israeliana vicino a Tel Aviv. La fazione libanese ha detto di aver sparato "una salva di razzi alla base di Glilot dell'unità di intelligence militare 8200 alla periferia di Tel Aviv".
Idf: numerosi proiettili dal Libano verso centro Israele
Due enormi boati si sono sentiti nel centro di Tel Aviv questa sera subito dopo le sirene d'allarme. Subito dopo l'Idf ha reso noto che numerosi proiettili sono stati lanciati dal Libano sul centro di Israele.
A Torino bruciate bandiere di Israele, due agenti feriti da petardi
Sì è concluso con un falò il corteo dei manifestanti pro Palestina che partito da piazza Castello ha raggiunto piazza Vittorio dove tra le fiamme sono state bruciate alcune bandiere di Israele. In piazza sono state lanciate anche alcune uova contro i giornalisti una della quali ha colpito a un occhio un cineoperatore di Mediaset che è stato soccorso dalla polizia. Sotto la sede della Rai, invece, due agenti di polizia sono rimasti feriti dal lancio di alcuni petardi.
“Queste fiamme bruciano per ricordare la sofferenza ma anche la resistenza del popolo palestinese, oggi non è un giorno di pianto o di commozione, oggi bisogna gridare resistenza, politica, culturale, ma soprattutto armata e continueremo a lottare a fianco della Palestina e del Libano”, hanno urlato al megafono i manifestanti prima di improvvisare una danza in cerchio sventolando bandiere palestinesi
Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari
Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI
Le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv
Le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l'ANSA sul posto.
Israele-Iran, i risvolti cyber della crisi. PODCAST
Con Pierguido Iezzi facciamo il punto sugli aspetti cyber della guerra, in particolare sullo scontro tra Israele e Iran. ASCOLTA IL PODCAST
Idf, colpiti centri comando Hezbollah a Beirut
Secondo quanto riferito dall'IDF, poco fa alcuni caccia israeliani hanno colpito i centri di comando della divisione di intelligence di Hezbollah a Beirut, lo scrive il Times of Israel. In mattinata, l'esercito ha dichiarato di aver preso di mira diversi altri siti di Hezbollah, tra cui stabilimenti di produzione di armi e postazioni di lancio di razzi nel Libano meridionale e nella valle della Beqa'a. Inoltre, nell'ambito delle operazioni di terra nel Libano meridionale, oggi sono stati colpiti più di 70 altri siti di Hezbollah, aggiunge l'IDF. Tra questi, afferma l'IDF, figurano lanciarazzi, edifici utilizzati da Hezbollah e depositi di armi.
Media libanesi, due nuovi raid di Israele a sud di Beirut
I media statali libanesi hanno riferito che due nuovi attacchi hanno colpito la periferia meridionale di Beirut, dopo che l'esercito israeliano aveva lanciato un avvertimento agli abitanti della zona. Un corrispondente dell'Afp ha visto il fumo salire dalla periferia e l'agenzia ufficiale di stampa del Paese, Ani, ha riferito che la zona è stata "l'obiettivo di due raid".
Netanyahu agli israeliani: "Continueremo a combattere"
"Finché il nemico minaccia la nostra esistenza e la pace del nostro Paese, continueremo a combattere. Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla cerimonia commemorativa del 7 ottobre, giornata che a suo dire "simbolizzerà per generazioni il prezzo della nostra rinascita, esprimerà per generazioni la grandezza della nostra determinazione e la forza del nostro spirito". Lo riporta Haaretz.
Hamas-Israele, un anno fa l’attacco che ha infiammato il Medioriente: cosa succede ora
Esattamente 365 giorni fa i terroristi penetravano nel Sud dello Stato ebraico e attaccavano i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state oltre 1.200. Israele ha risposto lanciando l’operazione "Spade di Ferro" con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un'offensiva di terra. Ancora oggi la Striscia è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 40mila morti. Ma nel corso dei mesi il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano, e all'Iran, il Paese al centro dell' "Asse della resistenza", cioè dell'insieme dei gruppi contrari a Israele. Teheran, varcando di fatto una nuova soglia, ha attaccato direttamente il territorio israeliano, ad aprile e a ottobre 2024. E in Medio Oriente, ogni giorno, è più concreto il rischio dell’esplosione di una guerra su larga scala, a livello regionale. COSA SUCCEDE ORA?
Nuovo appello Israele ai residenti del sud di Beirut ad evacuare
L'esercito israeliano ha lanciato un nuovo appello ai residenti del sud di Beirut affinché evacuino l'area.
Von der Leyen: "L'antisemitismo minaccia la nostra democrazia"
"Le sinagoghe sono state vandalizzate. Le persone sono state aggredite solo per aver indossato la kippah. Gli studenti non potevano andare all'università perché non si sentivano al sicuro. Canti di odio contro gli ebrei sono risuonati improvvisamente nelle strade europee. Tutto questo è semplicemente inaccettabile. E non c'è alcuna giustificazione per questo." Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, parlando alla Grande Sinagoga di Bruxelles in occasione dell'anniversario del 7 ottobre. "Nessuna guerra e nessun argomento politico può giustificare l'antisemitismo. Voglio essere molto chiara: l'antisemitismo è una minaccia per la nostra democrazia. È un cancro che mette in discussione le fondamenta stesse della nostra Unione europea. E noi non lo permetteremo mai", ha sottolineato.
Israele, a Reim le commemorazioni a un anno dagli attacchi del 7 ottobre al rave. FOTO
Israele ha celebrato il primo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, il giorno più letale della storia del Paese e causa scatenante della guerra a Gaza. A Reim, sul luogo del massacro al festival musicale Nova, una folla ha dato il via alle cerimonie con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco. Presente anche il presidente israeliano Herzog: "Per avere pace il mondo deve sostenerci". LA GALLERY
7 ottobre, al Tempio maggiore di Roma la commemorazione della strage con Meloni. FOTO
Oltre alle più alte cariche della Comunità ebraica, il rabbino capo Riccardo Di Segni e la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, avvistati numerosi esponenti politici e rappresentanti del governo. Imponenti le misure di sicurezza nella zona del ghetto e attorno alla sinagoga. GUARDA LE FOTO
Guerini: "Israele ha diritto di difendersi ed esistere"
“Israele ha il diritto inalienabile di difendersi ed esistere “. Cosi il presidente del Copasir Lorenzo Guerini intervenendo alla Commemorazione del pogrom del 7 ottobre, in corso a Milano. “Ogni rigurgito di antisemitismo -ha aggiunto- va combattuto senza esitazione e tutti insieme, con forza. Chi ha a cuore la libertà e dignità delle persone non può che presidiare insieme a voi questo diritto”.