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Israele-Hamas, Idf avvisa libanesi nel sud: "State lontani dalla costa". Razzi su Tel Aviv

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In Israele le commemorazioni delle vittime del 7 ottobre
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In Israele le commemorazioni delle vittime del 7 ottobre
00:03:30 min

L'esercito israeliano allarga la zona delle operazioni militari e avvisa la popolazione del Libano. Missili di Hezbollah su Tel Aviv: il gruppo accusa Israele di provare ad usare i peacekeeper dell'Unifil, le forze di pace delle Nazioni Unite, come "scudi umani". Commemorazioni in Israele e in diversi Paesi del mondo a un anno dalla strage di Hamas del 7 ottobre

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L'esercito israeliano allarga la zona delle operazioni militari in Libano e avvisa la popolazione del sud: "State lontani dalle coste". Missili di Hezbollah su Tel Aviv: il gruppo accusa Israele di provare ad usare i peacekeeper dell'Unifil, le forze di pace delle Nazioni Unite, come "scudi umani".

Un anno fa l’attacco di Hamas contro Israele che ha infiammato il Medioriente. Le celebrazioni  a Reim con un minuto di silenzio alle 6.29  (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco del movimento islamista palestinese nel sud del Paese. (LE IMMAGINI).

"In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario", afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana. "Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte - aggiunge Meloni -: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane". 


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In Israele le commemorazioni delle vittime del 7 ottobre
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In Israele le commemorazioni delle vittime del 7 ottobre
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Usa sanzionano finanziatori Hamas, anche uno in Italia

Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato tre presunti finanziatori di Hamas tra cui uno con base in Italia. Si tratta di Mohammad Hannoun, "riconosciuto come un agente principale di Hamas da Israele nel 2013", come riporta il Jerusalem Post. Hannoun guida un gruppo di beneficenza denominato Charity Association of Solidarity with the Palestinian People (ABSPP), che è accusato di aver convogliato denaro all'ala militare di Hamas sotto le mentite spoglie di aiuti umanitari.

Tra gli altri sanzionati, Hamid Abdullah Hussein Al-Ahmar, cittadino yemenita residente in Turchia, ex membro del parlamento per conto del partito della Fratellanza Musulmana in Yemen, descritto come uno dei più importanti sostenitori internazionali di Hamas. Al Ahmar, che presiede la Al-Quds International Foundation con sede in Libano, è descritto come colui che ha svolto un ruolo chiave nel portafoglio di investimenti clandestini di Hamas, che al suo apice ha gestito oltre 500 milioni di dollari in attività.


Roma, corteo pro Palestina: scontri tra manifestanti e agenti. Numerosi feriti

Guerriglia urbana alla manifestazione nella Capitale, alla  vigilia del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele.  Dopo il ritrovo a Piazzale Ostiense, dal corteo non autorizzato con  alcune persone incappucciate sono partiti lanci di bottiglie, sassi,  fumogeni e bombe carta contro le forze dell'ordine che hanno reagito  con lacrimogeni, idranti e cariche per disperdere i violenti. LEGGI 


Hezbollah: presa di mira base dell'intelligence israeliana

Hezbollah afferma di aver preso di mira una base dell'intelligence militare israeliana vicino a Tel Aviv. La fazione libanese ha detto di aver sparato "una salva di razzi alla base di Glilot dell'unità di intelligence militare 8200 alla periferia di Tel Aviv". 

Idf: numerosi proiettili dal Libano verso centro Israele

Due enormi boati si sono sentiti nel centro di Tel Aviv questa sera subito dopo le sirene d'allarme. Subito dopo l'Idf ha reso noto che numerosi proiettili sono stati lanciati dal Libano sul centro di Israele. 

A Torino bruciate bandiere di Israele, due agenti feriti da petardi

Sì è concluso con un falò il corteo dei manifestanti pro Palestina che partito da piazza Castello ha raggiunto piazza Vittorio dove tra le fiamme sono state bruciate alcune bandiere di Israele. In piazza sono state lanciate anche alcune uova contro i giornalisti una della quali ha colpito a un occhio un cineoperatore di Mediaset che è stato soccorso dalla polizia. Sotto la sede della Rai, invece, due agenti di polizia sono rimasti feriti dal lancio di alcuni petardi. 

“Queste fiamme bruciano per ricordare la sofferenza ma anche la resistenza del popolo palestinese, oggi non è un giorno di pianto o di commozione, oggi bisogna gridare resistenza, politica, culturale, ma soprattutto armata e continueremo a lottare a fianco della Palestina e del Libano”, hanno urlato al megafono i manifestanti prima di improvvisare una danza in cerchio sventolando bandiere palestinesi

Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari

Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani  starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi  giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il  momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli  impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI


Le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv

Le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. 

Israele-Iran, i risvolti cyber della crisi. PODCAST

Con Pierguido Iezzi facciamo il punto sugli aspetti cyber della guerra, in particolare sullo scontro tra Israele e Iran. ASCOLTA IL PODCAST

Idf, colpiti centri comando Hezbollah a Beirut

Secondo quanto riferito dall'IDF, poco fa alcuni caccia israeliani hanno colpito i centri di comando della divisione di intelligence di Hezbollah a Beirut, lo scrive il Times of Israel. In mattinata, l'esercito ha dichiarato di aver preso di mira diversi altri siti di Hezbollah, tra cui stabilimenti di produzione di armi e postazioni di lancio di razzi nel Libano meridionale e nella valle della Beqa'a. Inoltre, nell'ambito delle operazioni di terra nel Libano meridionale, oggi sono stati colpiti più di 70 altri siti di Hezbollah, aggiunge l'IDF. Tra questi, afferma l'IDF, figurano lanciarazzi, edifici utilizzati da Hezbollah e depositi di armi. 

Media libanesi, due nuovi raid di Israele a sud di Beirut

I media statali libanesi hanno riferito che due nuovi attacchi hanno colpito la periferia meridionale di Beirut, dopo che l'esercito israeliano aveva lanciato un avvertimento agli abitanti della zona. Un corrispondente dell'Afp ha visto il fumo salire dalla periferia e l'agenzia ufficiale di stampa del Paese, Ani, ha riferito che la zona è stata "l'obiettivo di due raid". 

Netanyahu agli israeliani: "Continueremo a combattere"

"Finché il nemico minaccia la nostra esistenza e la pace del nostro Paese, continueremo a combattere. Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla cerimonia commemorativa del 7 ottobre, giornata che a suo dire "simbolizzerà per generazioni il prezzo della nostra rinascita, esprimerà per generazioni la grandezza della nostra determinazione e la forza del nostro spirito". Lo riporta Haaretz. 

Hamas-Israele, un anno fa l’attacco che ha infiammato il Medioriente: cosa succede ora

Esattamente 365 giorni fa i terroristi penetravano nel Sud dello Stato ebraico e attaccavano i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state oltre 1.200. Israele ha risposto lanciando l’operazione "Spade di Ferro" con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un'offensiva di terra. Ancora oggi la Striscia è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 40mila morti. Ma nel corso dei mesi il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano, e all'Iran, il Paese al centro dell' "Asse della resistenza", cioè dell'insieme dei gruppi contrari a Israele. Teheran, varcando di fatto una nuova soglia, ha attaccato direttamente il territorio israeliano, ad aprile e a ottobre 2024. E in Medio Oriente, ogni giorno, è più concreto il rischio dell’esplosione di una guerra su larga scala, a livello regionale. COSA SUCCEDE ORA?

Nuovo appello Israele ai residenti del sud di Beirut ad evacuare

L'esercito israeliano ha lanciato un nuovo appello ai residenti del sud di Beirut affinché evacuino l'area. 

Von der Leyen: "L'antisemitismo minaccia la nostra democrazia"

"Le sinagoghe sono state vandalizzate. Le persone sono state aggredite solo per aver indossato la kippah. Gli studenti non potevano andare all'università perché non si sentivano al sicuro. Canti di odio contro gli ebrei sono risuonati improvvisamente nelle strade europee. Tutto questo è semplicemente inaccettabile. E non c'è alcuna giustificazione per questo." Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, parlando alla Grande Sinagoga di Bruxelles in occasione dell'anniversario del 7 ottobre.  "Nessuna guerra e nessun argomento politico può giustificare l'antisemitismo. Voglio essere molto chiara: l'antisemitismo è una minaccia per la nostra democrazia. È un cancro che mette in discussione le fondamenta stesse della nostra Unione europea. E noi non lo permetteremo mai", ha sottolineato. 

Israele, a Reim le commemorazioni a un anno dagli attacchi del 7 ottobre al rave. FOTO

Israele ha celebrato il primo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, il giorno più letale della storia del Paese e causa scatenante della guerra a Gaza. A Reim, sul luogo del massacro al festival musicale Nova, una folla ha dato il via alle cerimonie con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco. Presente anche il presidente israeliano Herzog: "Per avere pace il mondo deve sostenerci". LA GALLERY

7 ottobre, al Tempio maggiore di Roma la commemorazione della strage con Meloni. FOTO

Oltre alle più alte cariche della Comunità ebraica, il rabbino capo Riccardo Di Segni e la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, avvistati numerosi esponenti politici e rappresentanti del governo. Imponenti le misure di sicurezza nella zona del ghetto e attorno alla sinagoga. GUARDA LE FOTO

Guerini: "Israele ha diritto di difendersi ed esistere"

“Israele ha il diritto inalienabile di difendersi ed esistere “. Cosi il presidente del Copasir Lorenzo Guerini intervenendo alla Commemorazione del pogrom del 7 ottobre, in corso a Milano. “Ogni rigurgito di antisemitismo -ha aggiunto- va combattuto senza esitazione e tutti insieme, con forza. Chi ha a cuore la libertà e dignità delle persone non può che presidiare insieme a voi questo diritto”. 

Idf dichiara altre 4 aree del nord zone militari chiuse

L'Idf ha imposto una nuova zona militare chiusa al confine con il Libano, nelle aree delle comunità di Rosh Hanikra, Shlomi, Hanita, Adamit e Arab al-Aramshe. È la quarta zona militare chiusa imposta al confine settentrionale da quando l'esercito israeliano ha avviato le sue operazioni di terra in Libano la scorsa settimana. Ai civili è proibito accedere alle aree in cui opera l'esercito israeliano, comprese le aree in Israele oltre il confine dai villaggi libanesi dove potrebbero essere in corso combattimenti. 

Libano, 22 morti e 111 feriti in 24 ore: oltre 1.440 da metà settembre

Ventidue persone sono state uccise e altre 111 sono rimaste ferite nei raid israeliani che ieri hanno colpito il sud del Libano. Lo denuncia il ministero della Salute di Beirut. Secondo un bilancio della Cnn che si basa sui dati ufficiali, dal 16 settembre in Libano si contano almeno 1.448 morti e 7.677 feriti nelle operazioni israeliane.

Idf, chiusa nuova zona militare a confine con Libano

Le forze di difesa israeliane hanno imposto una nuova zona militare chiusa al confine con il Libano, nelle aree delle comunita' di Rosh Hanikra, Shlomi, Hanita, Adamit e Arab al-Aramshe. Lo fanno sapere le stesse IDF.  Si tratta della quarta zona militare ravvicinata imposta al confine settentrionale da quando le IDF hanno avviato le operazioni di terra in Libano la scorsa settimana. L'ordinanza proibisce ai civili di accedere alle aree in cui opera l'esercito israeliano, comprese le zone in Israele oltre confine rispetto ai villaggi libanesi, dove potrebbero essere in corso combattimenti.

Campagna Trump, "con lui presidente il 7/10 non ci sarebbe stato"

Donald Trump insiste: con lui presidente il 7 ottobre non ci sarebbe mai stato. Nell'anniversario dell'attacco di Hamas a Israele, Karoline Leavitt, addetta stampa della campagna del candidato repubblicano, ha detto: "Le atrocità, compresi l'uccisione e il rapimento di americani e israeliani e innocenti come avvenuto il 7 ottobre, non ci sarebbero mai state se il presidente Trump fosse stato ancora seduto alla Casa Bianca". Secondo Leavitt, "per gli americani come per gli israeliani è imperativo che il presidente Trump sia rieletto in modo che possa finire il bagno di sangue causato dal regime terroristico iraniano, che è più ricco e più forte oggi a causa delll'incompetenza e delle politiche deboli dell'amministrazione Biden-Harris".

Liliana Segre in sinagoga a Milano: "Non potevo mancare"

"Non potevo mancare". Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre arrivando alla sinagoga di Milano, dove si celebra il ricordo dell'attentato terroristico del 7 ottobre scorso.   La senatrice ha detto questa frase a Roberto Jarach che è anche presidente del Memoriale della Shoah, oltre che esponente della comunità ebraica, che l'ha accolta al suo arrivo. 

7 ottobre, La Russa: "Il più grave attacco dal dopoguerra"

"Noi dobbiamo essere solidali, vicinissimi a Israele e capire che quello che è successo un anno fa è il più grave degli attacchi del dopoguerra, non è mai capitato un attacco di questo genere, e certamente per perseguire la pace la precondizione è che gli stati arabi smettano di sostenere che non è legittima l'esistenza, non la politica ma l'esistenza, di Israele" altrimenti "sarà impossibile trovare una pace giusta". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa a margine di un evento nella sinagoga di Milano per l'anniversario del 7 ottobre.

Hezbollah, Israele vuole usare l'Unifil come scudi umani

Combattenti di Hezbollah avrebbero segnalato domenica di aver "riscontrato un movimento insolito di forze israeliane dietro una postazione militare di Unifil", la forza Onu nel sud del Libano, "alla periferia della località frontaliera di Maroun el-Ras". Lo ha detto alla tv al-Mayadeen, vicina al Partito di Dio, un combattente di Hezbollah secondo il quale il gruppo avrebbe chiesto ai suoi miliziani "di attendere e non reagire a questo movimento per proteggere la vita dei soldati di Unifil". Le parole consegnate ad al-Mayadeen vengono rilanciate dal giornale libanese L'Orient Le Jour. L'accusa a Israele è di "tentare di utilizzare le truppe di Unifil come scudi umani per dissimulare l'incapacità di avanzare verso la località, in particolare - sostiene il combattente di Hezbollah - dopo ripetuti tentativi senza successo su più di un asse per avanzare verso Maroun el-Ras e dopo aver perso decine di soldati, tra caduti e feriti". 

Macron: "Facciamo di tutto per liberazione ostaggi, pressing per cessate fuoco"

Emmanuel Macron ha ribadito che la Francia "sta facendo tutto il possibile" per un cessate il fuoco e un accordo che consenta la liberazione di Ohad Yahalomi e di Ofer Kalderon, ostaggi francesi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco di Hamas di un anno fa in Israele. La Francia "fa pressioni su tutte le parti affinché procedano in questa direzione". Lo rende noto l'Eliseo dopo che Macron ha ricevuto parenti di ostaggi prima di una cerimonia per l'omaggio alle vittime del 7 ottobre. La Francia, ha assicurato, "continuerà a battersi instancabilmente contro l'aumento dell'antisemitismo ovunque si manifesti".

al-Arabiya, "Sinwar ha ripreso contatti con Qatar dopo lunga pausa"

Il leader dell’ufficio politico di Hamas “Yahya Sinwar ha ripreso contatti con il Qatar nei giorni scorsi dopo una lunga pausa”. Lo sostiene l’emittente Al Arabiya senza dare ulteriori informazioni. Qualche giorno fa una fonte dell’ufficio stampa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva riferito che Sinwar è irraggiungibile ''da settimane'' ed è per questo che, nonostante si cerchi ''continuamente'' di far andare avanti i negoziati sugli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, “la situazione è in stallo”.

Sit in a Modena con Giovanardi in solidarietà a popolo Israele

A Modena, città che al tempo del Ducato aveva la più numerosa comunità ebraica di Italia, si è svolto questa mattina un sit-in di solidarietà con il popolo di Israele, in occasione del primo anniversario del Pogrom del 7 ottobre 2023. Al sit-in hanno partecipato l'onorevole Carlo Giovanardi, Popolo e Libertà, Enrico Guiglia, responsabile esteri della comunità ebraica modenese, ed i candidati di Forza Italia al consiglio regionale Antonio Platis e Giovanni Gidari. I partecipanti hanno esposto uno striscione con scritto: Pace tra Cristiani, Ebrei e Mussulmani, esprimendo solidarietà anche alle popolazioni della striscia di Gaza e del Libano che sono trattate come ostaggi umani da Hamas e da Hezbollah mentre queste organizzazioni terroristiche continuano ad aggredire con lancio di missili Israele, teorizzando la sua cancellazione "dal fiume al mare".

Forze israeliane, "evitare mare e spiagge Libano meridionale"

Nuovo "avvertimento urgente" delle forze israeliane (Idf) per i civili in Libano. Su X il portavoce Avichay Adraee 'invita' a evitare di trovarsi lungo la spiaggia o su imbarcazioni al largo della costa libanese dal fiume Awali verso sud. Un "avvertimento", a stare lontani "per la vostra sicurezza" e "fino a nuovo avviso" dal mare e dalla spiaggia nell'area, che si inserisce nel contesto delle operazioni militari israeliane contro Hezbollah. Il fiume Awali si trova a circa 50 chilometri dal confine sud del Libano, a nord di Sidone.


Tajani ricorda il 7 ottobre: "Mai più nessuno deve essere ucciso perché ebreo"

"Mai più qualcuno deve essere ucciso perché ebreo! È questo il messaggio che voglio ribadire anche oggi, dall’America Latina dove mi trovo in visita, partecipando alla commemorazione organizzata dalle comunità ebraiche argentine". E' uno dei passaggi del messaggio scritto che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha inviato in occasione del ricordo del 7 ottobre al Tempio Maggiore a Roma, "una tragedia che, esattamente un anno fa, ha spento la luce sul mondo". "La memoria è un dovere. Questo giorno è un monito dolente. La pagina buia aperta dal vile attacco terroristico di Hamas di un anno fa, che non ho esitato a definire nazista, non si è ancora chiusa - denuncia Tajani - Troppi innocenti restano ancora nelle mani dei terroristi, troppo il dolore provocato in tutta la Terra Santa, anche a Gaza, dalla follia terroristica di Hamas". 


Israele, ok a riapertura scuole in alcune aree del nord

Riaprono le scuole in alcune zone del nord di Israele dove vengono allentate le restrizioni. Secondo le ultime indicazioni del Comando del Fronte nord, riportate dal Times of Israel, le aule possono riaprire in presenza di rifugi adeguati, raggiungibili nei tempi previsti in caso di allarme antiaereo, nella zona della bassa Galilea e nella parte sud delle Alture del Golan. 

L'Idf ai libanesi nel sud: "State lontani dalla costa"

Il portavoce dell'Idf, il tenente colonnello Avihai Adrai, ha inviato un avvertimento in arabo agli abitanti del Libano meridionale invitandoli a "evitare di stare in mare o sulle spiagge da ora fino a nuovo avviso". Lo scrive Ynet. "L'Idf non ha interesse a farvi del male. Rimanere sulle spiagge nell'area a sud del fiume Havali mette in pericolo la vostra vita", ha precisato la stessa fonte, in vista di un imminente attacco israeliano. 

Biden-Herzog ribadiscono l'impegno per un accordo a Gaza

Nella loro telefonata per commemorare le vittime del 7 ottobre, Joe Biden e il presidente israeliano Isaac Herzog "hanno ribadito il loro impegno a raggiungere un accordo a Gaza che riporti a casa gli ostaggi, metta in sicurezza Israele, allevi le sofferenze dei civili palestinesi e apra la strada a una pace duratura, con Hamas che non sarà mai più in grado di controllare Gaza o di ricostituire le sue capacità militari". Lo rende noto la Casa Bianca. 

Iran: 7 ottobre punto di svolta per la storia della Palestina

"L'operazione 'alluvione Al-Aqsa' contro Israele è stato un punto di svolta nella storia della legittima lotta dei palestinesi contro l'occupazione e la tirannia del regime sionista". Lo ha affermato il ministero degli Esteri iraniano, con un comunicato in occasione dell'anniversario degli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. "L'Iran condanna fermamente l'uccisione di oltre 52mila innocenti palestinesi da parte di Israele e la sua ripetuta aggressione al Libano e lo sfollamento del suo popolo e sottolinea la necessità di una fine immediata dei crimini e delle aggressioni israeliane", si legge nella dichiarazione, come riferisce Irna. 

Libano, in 2 settimane fuggite in Siria 400mila persone

Il Libano afferma che oltre 400.000 persone sono fuggite in Siria in circa 2 settimane. 

Hezbollah, presa di mira due volte volta area presso Haifa

Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato oggi di aver preso di mira per due volte "diverse località a nord di Haifa", la grande città nel nord di Israele, con "grandi salve di razzi". Il giorno prima il movimento filo-iraniano, che da un anno lancia razzi nel territorio israeliano, aveva affermato di aver sparato per ben tre volte contro le basi militari israeliane a sud di questa città.

Caccia israeliani infrangono il muro del suono sorvolando Beirut

Aerei da guerra israeliani hanno infranto nel pomeriggio la barriera del suono sorvolando Beirut. Lo riferisce il quotidiano libanese L'Orient le Jour online, aggiungendo che i caccia con la stella di David hanno sorvolato anche il Libano meridionale, la valle orientale della Bekaa e la regione del Monte Libano provocando forti boati. 

Media, Hezbollah guidato da una "leadership collettiva"

Secondo alcune fonti, Ibrahim Amin al-Sayyed, capo del consiglio politico di Hezbollah, potrebbe essere nominato successore del segretario generale Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco israeliano alla periferia sud di Beirut a fine settembre. Lo scrive il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat online, aggiungendo però che altre fonti smentiscono categoricamente la notizia e sostengono che il gruppo sostenuto dall'Iran è attualmente guidato da una "leadership collettiva". Il nome di Sayyed, scrive la stessa fonte, è emerso dopo la presunta morte del leader del consiglio esecutivo di Hezbollah e potenziale nuovo leader  Hashem Safieddine in un attacco israeliano giovedì. Hezbollah deve ancora confermare la sua morte.  "Nessuno è attualmente nominato per succedere a Nasrallah", hanno detto le fonti citate dal giornale saudita. "Il partito è ora guidato collettivamente", hanno aggiunto. In una dichiarazione sabato, l'ufficio relazioni con i media di Hezbollah ha attaccato i "falsi resoconti e le voci infondate" sull'organizzazione del partito, affermando che tali resoconti fanno parte di una "guerra psicologica contro la resistenza". 

Sirene d'allarme a Tel Aviv, missile dallo Yemen

Le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv. Lo ha constatato l'ANSA su posto. L'Idf ha confermato che un missile terra-terra è stato lanciato dallo Yemen su Israele. 

Iran, se minacciati rivedremo la politica su armi nucleari

Analisti hanno osservato che, a causa dell'uccisione da parte di Israele dei leader dei proxy dell'Iran nella regione e del fallimento di Teheran nell'infliggere danni significativi a Israele nel suo attacco missilistico del primo ottobre, l'Iran potrebbe pensare che l'unico deterrente possano essere la costruzione e l'uso di armi nucleari. Queste speculazioni sono aumentate dopo che un insolito terremoto di magnitudo 4.6 è stato avvertito sabato in un deserto nella provincia di Semnan, con epicentro vicino a una centrale nucleare, suscitando il sospetto di un test nucleare sotterraneo. 

Netanyahu rinomina il conflitto "guerra della resurrezione"

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha presentato una proposta per rinominare la guerra scatenata dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in 'guerra della resurrezione'. Lo riporta la Cnn, ricordando che attualmente l'operazione israeliana è denominata 'Spade di ferro'. "Questa è la 'guerra della resurrezione' per garantire che il 7 ottobre non accada mai più", ha detto Netanyahu oggi nel corso di una riunione del governo che ha segnato il primo anniversario degli attacchi. "Questa è una guerra per la nostra esistenza", ha aggiunto il primo ministro, precisando che la guerra non finirà finché non saranno completati tutti i suoi obiettivi, tra cui la distruzione di Hamas, il recupero degli ostaggi, "l'ostacolo a qualsiasi futura minaccia da Gaza" e il ritorno dei cittadini evacuati del nord alle loro case. 

Hamas, continueremo la lunga guerra di logoramento

Il braccio armato di Hamas giura che continuerà la "lunga guerra di logoramento" contro Israele. 

IDF: 135 missili lanciati da sud Libano su Israele

Circa 135 missili sono stati lanciati dal sud del Libano verso il territorio israeliano. Lo dicono le forze di difesa israeliane. Secondo i media arabi sono stati lanciati razzi verso Acri, Haifa e la Galilea

Israele non conferma ancora morte Safieddine, possibile erede Nasrallah

Israele non ha la conferma che il potenziale successore di Hassan Nasrallah, Hashem Safieddine, sia morto. Lo ha chiarito il portavoce del governo israeliano, David Mencer, in un briefing online con i giornalisti. ''Non abbiamo ancora conferme in merito'', ma ''quando sarà confermata, se e come, daremo la notizia sul sito delle Idf'', ha dichiarato.

Nasrallah è stato ucciso in un raid aereo israeliano il 27 settembre a Dahiyeh, sobborgo meridionale di Beirut. Safieddine, suo cugino, potrebbe essere stato ucciso in un raid simile nella stessa zona, considerata roccaforte di Hezbollah, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi

Media palestinesi: 10 persone uccise a Jabalia

A Gaza dieci persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia: lo riporta l'agenzia di stampa Safa, affiliata a Hamas. Lo riporta la Bbc.   Poche ore prima le forze di difesa israeliane (IDF) avevano intimato ai residenti di alcune zone della Striscia di Gaza settentrionale, tra cui Jabalia, di evacuare la regione

Collettivi annunciano corteo domani a Roma, massima attenzione forze ordine

Il collettivo universitario Zaum ha annunciato per domani un corteo alle 17 a Roma, dalla stazione della metro Laurentina. Secondo quanto si apprende, si tratta di una manifestazione che non è stata preavvisata. ''Sabotiamo il genocidio'' e ''disertiamo la guerra e chi ne guadagna'', scrive il gruppo nella locandina diffusa sui social. Sulla manifestazione c'è massima attenzione delle forze dell'ordine

Beirut: "Raid israeliano vicino all'aeroporto"

Un funzionario della sicurezza libanese afferma che Israele ha colpito vicino all'aeroporto di Beirut

Idf: raid mirato nella roccaforte Hezbollah a Beirut

L'Idf annuncia che sta attualmente conducendo "un raid mirato" nell'area di Dahiyeh, la roccaforte di Hezbollah nel sud di Beirut

Netanyahu convoca una riunione urgente di sicurezza

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione sulla sicurezza dopo l'incontro del governo in occasione dell'anniversario degli attacchi del 7 ottobre: lo ha riferito un funzionario israeliano al Times of Israel. L'incontro sembra essere urgente, poiché un incontro programmato tra il ministro degli Affari strategici Ron Dermer e il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot è stato rinviato all'ultimo minuto

Idf: estesi attacchi contro Hezbollah in sud Libano

L'esercito israeliano ha annunciato di aver lanciato "estesi attacchi" nel sud del Libano contro "obiettivi di Hezbollah". Nello Stato ebraico sono in corso commemorazioni per il primo anniversario degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023

7 ottobre "Liberare ostaggi per cessare fuoco", il flash mob a Milano

Le bandiere di Israele, l'inno, lo striscione. "Liberare gli ostaggi per cessare il fuoco": oggi a Milano le associazioni Ampi (Associazione Milanese Pro Israele) e Adi (Amici di Israele) sono scese in piazza a San Babila, in occasione dell'anniversario dell'attacco terroristico che ha causato 1200 morti, 4834 feriti  e 251 ostaggi.  "Siamo qui per ricordare che ci sono ancora 101 ostaggi da un anno prigionieri nei tunnel di Hamas e che la presa di civili in ostaggio è un crimine contro l'umanità", dice Alessandro Litta Modigliani, presidente Ampi.  

Israele, continua, "ha offerto a Sinwar e ai capi di Hamas un salvacondotto per loro e per le loro famiglie per andare dove vogliono, a Teheran o a Mosca, in cambio della liberazione degli ostaggi". Se questa proposta fosse accettata, continua, sarebbe la fine della guerra almeno a Gaza. "Lo vuole sapere perché la guerra continua? Perché naturalmente Hamas non ha accettato la proposta".   

Il presidente dell'Adi, Eyal Mizrahi, ricorda gli attacchi alla senatrice Liliana Segre: "La prendono di mira solo perché ebrea, non c'è altra ragione: è una donna di sinistra". E rimarca che avrebbe voluto più coraggio dal Comune di Milano: "Ci saremmo aspettati- dice - che il sindaco Sala esponesse la bandiera israeliana" a palazzo Marino: "Sarebbe stato un segno di avvicinamento a un paese democratico che sta lottando per la sua sopravvivenza". 

Harris: impegno perché minaccia Hamas sia eliminata

"Farò tutto ciò che è in mio potere per garantire che la minaccia rappresentata da Hamas venga eliminata, che non sia mai piu' in grado di governare Gaza, che fallisca nella sua missione di annientare Israele e che il popolo di Gaza sia libero dalla sua morsa". E' il messaggio trasmesso dalla vice presidente Usa, Kamala Harris, denunciando "l'orrore" del 7 ottobre. "Non smetterò mai di lottare per la liberazione di tutti gli ostaggi" e "garantirò sempre che Israele abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi dall'Iran e dai terroristi sostenuti dall'Iran come Hamas. Il mio impegno per la sicurezza di Israele è incrollabile", ha aggiunto 

Netanyahu propone cambio nome operazione: "Guerra di resurrezione"

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha proposto di cambiare il nome dell'operazione 'Spade di Ferro' in 'Guerra di resurrezione' durante una riunione di governo tenuta nel primo anniversario del 7 ottobre. Lo ha riferito Channel 12

Biden: "Pienamente impegnato per la sicurezza di Israele"

"Ho detto chiaramente al popolo di Israele: non siete soli. Un anno dopo, il vicepresidente Harris e io rimaniamo pienamente impegnati per la sicurezza del popolo ebraico, la sicurezza di Israele e il suo diritto a esistere. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi dagli attacchi di Hezbollah, Hamas, Houthi e Iran". Lo ha detto Joe Biden in una dichiarazione in occasione dell'anniversario del 7 ottobre, sottolineando che "la scorsa settimana, su mia indicazione, l'esercito Usa ha nuovamente assistito attivamente nella difesa di successo di Israele, aiutando a sconfiggere un attacco missilistico balistico iraniano

7 ottobre, al Tempio maggiore di Roma la commemorazione della strage

Oltre alle più alte cariche della Comunità ebraica, il rabbino capo Riccardo Di Segni e la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, avvistati numerosi esponenti politici e rappresentanti del governo. Imponenti le misure di sicurezza nella zona del ghetto e attorno alla sinagoga. 

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Vandalizzato murale per vittime 7 ottobre a davanti a Statale Milano

E' stato vandalizzato il murale realizzato davanti all'università Statale di Milano in memoria delle vittime d'Israele dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Lo comunica l'artista aleXsandro Palombo in una nota diffusa poche ore dopo quella in cui presentava l'opera dal titolo 'October 7th, Escape'.

La protagonista del murale è Vlada Patapov, la ragazza israeliana con lo scialle rosso, sopravvissuta alla strage di Hamas al Nova festival e fotografata mentre correva disperata nel tentativo di salvarsi. Ora il volto della ragazza è stato cancellato e con lei sono state sporcate e sfregiate anche le bandiere di Israele che apparivano sulle t-shirt bianche indossate dagli orsetti Teddy bear ritratti nell'opera.

Raid israeliano su sud Libano, uccisi 10 vigili del fuoco

Dieci vigili del fuoco sono rimasti uccisi in un raid israeliano su Baraachit, località nel sud del Libano. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Beirut, secondo quanto riporta al-Arabiya. Stando al ministero, i vigili si trovavano in un edificio comunale, in procinto di partire per una missione di salvataggio ed i loro sono ancora intrappolati sotto le macerie.

Erdogan: Israele pagherà il prezzo del genocidio a Gaza

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato, in occasione del primo anniversario della guerra in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre, che Israele pagherà il prezzo del "genocidio" a Gaza. "Non bisogna dimenticare che Israele prima o poi pagherà il prezzo di questo genocidio che sta portando avanti da un anno e che continua tuttora", ha dichiarato su X

Meda: siti web libanesi filoiraniani colpiti da attacchi hacker

Il canale televisivo libanese al-Mayadeen, considerato filo-iraniano, ha segnalato oggi che alcuni dei suoi "siti e piattaforme di informazione sono stati presi di mira da un attacco informatico". Anche il quotidiano al-Akhbar, noto per la sua vicinanza a Hezbollah, ha segnalato su Instagram che il suo sito è stato vittima di "una serie di continui attacchi informatici». Lo riferisce il quotidiano libanese L'Orient le Jour online.

Papa: vergognosa incapacità della comunità internazionale

Il Papa, nella ricorrenza del 7 ottobre, scrive ai cattolici del Medio Oriente. Ricorda che "un anno fa è divampata la miccia dell'odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza, nella vergognosa incapacità - sottolinea Francesco - della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra. Il sangue scorre, come le lacrime; la rabbia aumenta, insieme alla voglia di vendetta, mentre pare che a pochi interessi ciò che più serve e che la gente vuole: dialogo, pace. Non mi stanco di ripetere che la guerra è una sconfitta".

7 ottobre, Francia: appello interreligioso per pace Medioriente

I responsabili di diverse religioni hanno lanciato un appello unitario ''alla pace e alla fraternità'' e chiedono di ''non importare in Francia il conflitto in Medio Oriente''. In un testo comune pubblicato ad un anno dall'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, si legge che ''noi, responsabili religiosi cattolici, protestanti, ortodossi, ebrei, musulmani e buddisti, invochiamo la liberazione di tutti gli ostaggi, un cessate il fuoco e ribadiamo insieme i nostri valori comuni". Nel cosiddetto "appello internazionale alla pace e alla fraternità" promosso dalla Conférence des responsables de culte en France (CRCF), si legge inoltre che "l'odio e le discriminazioni antimusulmane si vanno moltiplicando in modo inquietante e gli atti antisemiti sono nuovamente cresciuti in modo esponenziale''. ''Per gli ebrei e per i musulmani, le ferite sono vive e dolorose''. E ''misuriamo quanto gli eventi in Medio Oriente pesuno sulla società francese'', si prosegue nel testo, secondo cui ''spetta a tutti noi non importare in Francia questo conflitto". L'appello è stato firmato da Christian Krieger (Federazione protestante di Francia), Eric de Moulins-Beaufort (Presidente della conferenza espiscopale di Francia), Haïm Korsia (Gran rabbino di Francia), Chems-eddine Hafiz (Rettore della Grande Moschea di Parigi), Demetrios Ploumios (Vescovi ortodossi di Francia) e Antony Boussemart (Unione buddista di Francia). Gli alti dignitari religiosi denunciano la ''violenza in ogni forma'' e deplorano ''il numero insopportabile di vittime civili''. Pensan infine all''immensa sofferenza di chi ha perso un essere caro in condizioni atroci'', come anche ''degli ostaggi'', delle loro famiglie, nonché ''dei civili israeliani, palestinesi e libanesi". Quindi l'appello affinché ''una pace giusta e duratura possa edificarsi in tutta la regione".

Israele ordina l'evacuazione di 26 villaggi nel Libano del sud

Il portavoce dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, ha emesso un avviso urgente di evacuazione ai residenti di diversi villaggi nel sud del Libano. Lo riferiscono alcuni media libanesi indicando i nomi di 26 villaggi citati esplicitamente nell'avviso israeliano e notando che nello stesso avviso il portavoce sostiene che "le attività di Hezbollah in queste aree hanno costretto l'esercito israeliano a intensificare le sue operazioni contro il gruppo. L'intenzione dell'esercito non è quella di danneggiare i civili".

Otto pompieri morti in raid Israele nel sud del Libano

Almeno otto vigili del fuoco libanesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro le loro caserme in una città nel sud al confine con Israele, ha detto all'Afp un funzionario locale. "Un attacco israeliano ha colpito nella notte la caserma Baraachit dove c'erano dieci vigili del fuoco (...) finora sono stati estratti dalle macerie otto corpi", ha detto Reda Achour, un funzionario locale. Dall'inizio degli scontri tra Israele e Hezbollah, un anno fa, sono stati uccisi più di 115 soccorritori e vigili del fuoco, secondo un rapporto dell'Afp basato su dati ufficiali libanesi.

Giordania: 'Israele spinge la regione verso l'abisso'

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha affermato che "l'aggressione israeliana" sta spingendo la regione verso "l'abisso" di una guerra in piena regola. "L'aggressione israeliana... iniziata a Gaza e ora continuata in Libano sta spingendo l'intera regione nell'abisso di una guerra regionale in piena regola", ha detto Safadi in una conferenza stampa a Beirut, dove si trova oggi in visita.

7 ottobre: Amnesty, "E' fallimento collettivo umanità"

"È  vergognoso e rappresenta un fallimento collettivo dell'umanità che un  anno dopo non vi sia ancora un cessate il fuoco e che gli ostaggi non  siano stati tutti rilasciati. Queste atrocità non avrebbero mai dovuto  essere commesse e ancor meno dovrebbero essere autorizzate a  continuare". Lo ha detto la segretaria generale di Amnesty  International, Agnes Callamard, nel giorno anniversario dell'attacco di  Hamas del 7 ottobre 2023. Altrettanto "vergognoso", per lei, il fatto che Israele continui la sua "orribile" offensiva contro Gaza. 
 "Questo anniversario è un promemoria che fa riflettere sull'urgente  necessità di affrontare le cause profonde, tagliare la fornitura di armi  a tutte le parti e porre fine all'impunità di lunga data con cui le  forze israeliane, Hamas e altri gruppi armati hanno violato il diritto  internazionale per decenni senza timore di conseguenze", ha insistito  Callamard.
  "Un anno dopo il 7 ottobre,  la necessità di garantire il cessate il fuoco e la liberazione degli  ostaggi è più urgente che mai", si legge nella dichiarazione di Amnesty.  L'Ong ricorda che, un anno fa, Hamas e altri gruppi palestinesi hanno  compiuto "attacchi orrendi" in cui sono state uccise circa 1.200 persone  e 250 sono state rapite, e che Israele ha risposto con una "offensiva  devastante" contro la Striscia di Gaza, nella quale ha ucciso più di  41.500 persone e 1,9 milioni di sfollati. Per Callamard, oggi è "un giorno di lutto per gli israeliani i cui  cari sono stati assassinati e rapiti e per le migliaia di persone che  rimangono sfollate dopo gli atroci attacchi di Hamas e di altri gruppi  armati". In questo senso sottolinea che "i crimini commessi da Hamas e  da altri gruppi armati, sui quali la Procura della Corte penale  internazionale sta indagando come crimini contro l'umanità, sono orrendi  e del tutto ingiustificabili", ricordando che vi sono ancora circa 100  ostaggi a Gaza. Nel contempo evidenzia che "è passato un anno dall'inizio della  terribile offensiva delle forze israeliane a Gaza, che ha causato decine  di migliaia di morti, ha costretto allo sfollamento il 90% della  popolazione e ha scatenato una catastrofe umanitaria, mettendo la  regione a dura prova".

Gallant: 'Tutto il possibile per sconfiggere i nemici'

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato di essere impegnato a fare tutto il possibile per "sconfiggere" i nemici di Israele, in guerra su più fronti a un anno dall'attacco di Hamas nel sud del Paese. "Siamo profondamente impegnati a continuare a prendere tutte le misure necessarie per sconfiggere i nostri nemici e difendere la nostra patria", ha dichiarato Gallant in un comunicato.

Idf chiede evacuazioni ai residenti del nord di Gaza

Il portavoce in lingua araba dell'Idf ha chiesto ai residenti di Beit Hanun, Jabaliya e Beit Lahia, nel nord di Gaza, di evacuare in direzione sud a Mawasi.

7 ottobre, Ucei: proteggete libertà sancita da carte tradite

"La ferita è quella di un intero popolo che ha sempre desiderato ispirare il proprio agire a quell'imperativo di vita che ci ha trasmesso per millenni la nostra fede. L'inno di Israele "Hatikva" ci ricorda la speranza di vivere come popolo libero nel proprio Stato. La speranza qui, parimenti, di essere un popolo che vive accanto agli altri - ciascuno con la sua fede - in Israele e qui nelle nostre Comunità. Vivi e vitali come oggi anche se feriti". Lo ha detto Noemi Di Segni, la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, alla solenne cerimonia commemorativa dell'attacco del 7 ottobre "A chi ci ascolta oggi la preghiera delle Comunità ebraiche che siate lucidi e capaci di concorrere, con noi, a proteggere la cultura delle libertà sancita nella costituzione e nella carta europea - ha aggiunto Di Segni - , tradite nei presidi internazionali del dopoguerra, abusate da chi desidera destabilizzare lo stato di diritto. Il nostro omaggio di gratitudine a chi è rimasto coerente e vigile, a chi protegge verità con parole e vite con il proprio corpo".

Netanyahu: siamo obbligati a riportare indietro gli ostaggi

"Siamo obbligati a riportare indietro" gli ostaggi: lo dichiara il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel primo anniversario della strage del 7 ottobre da parte di Hamas.

Biden: 'Non ci arrenderemo mai fino a ritorno ostaggi'

"Non ci arrenderemo mai finché non riporteremo a casa sani e salvi tutti gli ostaggi rimasti" nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in una nota in occasione del primo anniversario del massacro del 7 ottobre. "Oggi e ogni giorno, penso agli ostaggi e alle loro famiglie. Ho incontrato le famiglie degli ostaggi e ho pianto con loro. Hanno attraversato l'inferno", ha aggiunto Biden, sottolineando che la sua Amministrazione ha negoziato per il rilascio di oltre 100 ostaggi, compresi cittadini americani. 

Biden: 'Inaccettabile ondata antisemitismo in America e nel mondo'

"Condanno con fermezza l'ondata violenta di antisemitismo in America e nel mondo. È inaccettabile. Dobbiamo unirci contro l'antisemitismo e contro l'odio in tutte le sue forme". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in una nota in occasione del primo anniversario del massacro del 7 ottobre.

7 ottobre: Ucei, futuro incerto, cresce antisemitismo

"Sono giunti qui i rappresentanti di tutte le comunità e gli enti ebraici in Italia per esprimere assieme il dolore lancinante di quel giorno iniziato all'alba e mai tramontato, e il cordoglio per le vittime. Per condividere timore ed ansia per il futuro che accompagnano questi durissimi mesi. Futuro incerto per un'intera regione di cui seguiamo ora per ora, per ogni palmo di terra gli sviluppi, dai diversi fronti. Futuro incerto per l'Europa e l'Italia in cui viviamo immersi in un faticoso confronto quotidiano, con un crescente antisemitismo multiforme, portando sulle spalle quello di secoli e secoli". Lo ha detto Noemi Di Segni, la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, alla solenne cerimonia commemorativa dell'attacco del 7 ottobre alla Sinagoga di Roma.

Khamenei, '7 ottobre ha riportato i sionisti a 70 anni fa'

"L'operazione alluvione Al-Aqsa ha riportato il regime sionista a 70 anni fa". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, in un messaggio su X scritto in lingua ebraica in occasione del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre di un anno fa.

Meloni, Israele si difenda ma rispetti diritto umanitario

"In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana. "Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte - aggiunge Meloni -: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane". 

Meloni, tutti lavorino per il dialogo e una de-escalation

"Le conseguenze dell'attacco di Hamas hanno scatenato un'escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. È dovere di tutti riportare il dialogo, lavorando per arrivare ad una de-escalation". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana. "L'Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7, continuerà ad impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite - aggiunge la presidente del Consiglio -. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati". 

7 ottobre: Meloni, una delle pagine più drammatiche per Israele

"Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana. "Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas - aggiunge -. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il nostro pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa". 

7 ottobre: alla sinagoga di Roma attesa per la cerimonia

Sta per iniziare al Tempio maggiore di Roma la cerimonia ad un anno dall'attacco di Hamas del 7 ottobre. Oltre alle più alte cariche della Comunità ebraica, il rabbino capo Riccardo Di Segni e la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, sono presenti esponenti politici e rappresentanti del governo. Già arrivati, tra gli altri, i ministri Giuli, Piantedosi e Valditara. Attesa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Imponenti le misure di sicurezza nella zona del ghetto e attorno alla Sinagoga.

Hamas, 41.909 uccisi a Gaza in un anno di guerra

Il ministero della Salute a Gaza, gestito da Hamas, sostiene che è di 41.909 palestinesi uccisi e di 97.303 feriti il bilancio nella Striscia dall'inizio della guerra. Lo riporta Haaretz.

Macron riceve famiglie ostaggi, Barnier a omaggio morti 7/10

Circa 4.000 persone, tra cui il premier francese Michel Barnier, sono attese questa sera al Dome de Paris per una "cerimonia in omaggio alle vittime" del 7 ottobre e per per ''sostenere gli ostaggi" ancora nelle mani di Hamas. All'incontro, promosso dalla Comunità Rappresentativa degli Ebrei di Francia (Crif), parteciperanno diversi ministri come anche l'ex presidente Nicolas Sarkozy e numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. ''Abbiamo bisogno che le grandi coscienze del nostro Paese denuncino l'antisemitismo. Una minaccia per i fondamenti democratici della nostra società", ha avvertito il presidente del Crif, Yoanathan Arfi, intervistato da France 2. A Parigi sono attesi anche famigliari degli ostaggi, che oggi verranno ricevuti all'Eliseo dal presidente Emmanuel Macron. Nel primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele che ha riportato il Medio Oriente in un anno di guerre fratricide. "Il dolore rimane, vivido come un anno fa. Il dolore del popolo israeliano. Il nostro. Il dolore dell'umanità ferita", ha scritto su X il presidente francese, sottolineando l'invio di "pensieri fraterni" alle vittime, alle loro famiglie e agli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza.

7 ottobre: Starmer, onoriamo le vittime cercando la pace

Il Regno Unito non intende "vacillare nella ricerca della pace" in Medio Oriente per "onorare" le vittime dell'attacco perpetrato da Hamas in Israele il 7 ottobre di un anno fa. Lo afferma in un messaggio diffuso in queste ore il primo ministro britannico, Keir Starmer, dopo aver rinnovato la condanna per quello che afferma essere stato "il peggior attacco antisemita dopo l'Olocausto". Starmer assicura che il governo laburista di Londra resta "al fianco d'Israele" e "inequivocabilmente al fianco della comunità ebraica" - in un momento segnato anche nel Regno da un'impennata di denunce di episodi di antisemitismo - nel "ricordare  coloro sono stati strappati via crudelmente" ai loro cari il 7 ottobre 2023. Rimarcata la condanna del "terrorismo", Starmer rilancia poi l'appello per un cessate il fuoco immediato sia nella Striscia di Gaza, sia in Libano. "Noi - sottolinea al riguardo - non vacilleremo nella ricerca della pace e, in questo giorno di dolore e lutto, onoriamo coloro che abbiamo perduto insistendo nella nostra determinazione per ottenere il rilascio di chi è ancora tenuto in ostaggio,  più aiuti a coloro che soffrono e per assicurare un futuro migliore al Medio Oriente". 

Lenarcic, 'miei pensieri a vittime innocenti, a Israele e Gaza'

"In questo anniversario dell'attacco terroristico di Hamas contro Israele, i miei pensieri sono rivolti a tutte le vittime innocenti in Israele, a Gaza, in Cisgiordania e in Libano. Troppe vite sono andate perdute. Questa follia deve finire. Ora". Lo scrive, su X, il commissario Ue per la Gestione delle Crisi, Janez Lenarcic. 

Israele, a Reim le prime commemorazioni a un anno dagli attacchi del 7 ottobre

Israele ha dato il via alle cerimonie per il primo anniversario  dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, il giorno più letale della  storia del Paese e causa scatenante della guerra a Gaza. A Reim, sul  luogo del massacro al festival musicale Nova, una folla ha dato il via  alle cerimonie con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia),  ora di inizio dell'attacco LE IMMAGINI

Smotrich ricorda il 7/10, 'ci sono molte cose per cui chiedere scusa'

"Ci sono molte cose per cui chiedere scusa". Lo ha detto a Ynet News il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich esprimendo rammarico per l'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Lo Stato di Israele che tutti amiamo e apprezziamo non è stato lì per decine di ore per molti dei suoi cittadini che si sono nascosti nei rifugi, negli armadi e nelle soffitte", ha affermato. "Siamo nei dieci giorni del pentimento. Pentirsi significa correggere le cose che non abbiamo fatto abbastanza bene", ha aggiunto, riferendosi al periodo che precede lo Yom Kippur, il Giorno dell'Espiazione ebraico.  Le parole di Smotrich arrivano dopo il lungo post su X di ieri in cui ha scritto "attenzione al peccato di arroganza" e ha notato "il fallimento del 7 ottobre a causa della nostra arroganza".

Idf, boati a Tel Aviv per intercettazione razzi sparati da Gaza

L'esercito israeliano ha reso noto che i due boati sentiti poco fa a Tel Aviv sono stati provocati dall'intercettazione di due razzi sparati da Gaza verso il centro di Israele. Le sirene sono state attivate solo nell'area dove gli ordigni sono stati distrutti.

Due forti boati a Tel Aviv

Due forti boati si sono sentiti a Tel Aviv, come ha constatato l'ANSA sul posto. Le sirene d'allarme non sono scattate. 

'In un anno 17,9 miliardi di aiuti militari Usa a Israele'

Gli Stati Uniti hanno speso la cifra record di almeno 17,9 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele dall'inizio della guerra a Gaza e hanno portato a un'escalation del conflitto in Medio Oriente. A dirlo è un rapporto per il progetto Costs of War della Brown University, pubblicato nell'anniversario del 7 ottobre e rilanciato dall'Ap online. Altri 4,86 ;;miliardi di dollari sono stati investiti in operazioni militari Usa nella regione dal 7 ottobre, dicono i ricercatori. Ciò include i costi della campagna contro gli attacchi Houthi alle navi commerciali. Il rapporto è uno dei primi conteggi dei costi stimati Usa nella guerra. 

Von Der Leyen, 'i nostri cuori sono con le comunità ebraiche nel mondo'

"In questo tragico anniversario, voglio onorare la memoria delle vittime". Così Ursula Von Der Leyen, in un messaggio scritto, ha ricordato gli eventi del 7 ottobre di un anno fa. L'Ue, haggiunto, "è al fianco di tutte le persone innocenti le cui vite sono state sconvolte nel profondo da quel fatidico giorno".

L'attacco di Hamas "ha portato immense sofferenze non solo al popolo di Israele, ma anche a palestinesi innocenti", ha aggiunto la presidente della Commissione Europea, ribadendo l'appello dell'UE per un immediato cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi. Von der Leyen ha quindi promesso assistenza finanziaria e aiuti umanitari per il popolo palestinese e per il Libano e promesso maggiori risorse per affrontare il problema degli episodi di antisemitismo che - ha detto - sono in aumento. 

Manifestanti fanno suonare una sirena fuori casa di Netanyahu

Le famiglie degli ostaggi israeliani tenuti a Gaza hanno suonato una sirena per due minuti fuori dalla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme per esortarlo a riportare indietro i loro cari, segnando un anno dal loro rapimento da parte di Hamas. Lo riporta la Cnn ricordando che dopo gli attacchi del 7 ottobre, le famiglie hanno fatto una campagna senza sosta affinché il governo israeliano raggiungesse un accordo per il cessate il fuoco a Gaza che avrebbe garantito il rilascio dei loro cari. "È passato un anno da quel sabato mattina in cui i miei genitori si sono svegliati nel panico e sono corsi nella stanza di sicurezza. Un anno da quando i terroristi si sono infiltrati nel kibbutz. Un anno di paura mortale che nessuno può comprendere", ha detto Shir Siegel, i cui genitori sono stati rapiti e portati a Gaza. La madre, Aviva Siegel, è stata rilasciata dopo due mesi di prigionia, ma suo padre, Keith Siegel, rimane un ostaggio. "È passato un anno da quando ho immaginato i miei genitori tornare a casa e abbracciarci. È passato un anno, ma sembra solo un lungo giorno", ha detto Siegel. Altri parenti hanno espresso messaggi di speranza: "Omeri, vita mia. Mi manchi", ha detto Niva Wenkert, il cui figlio Omer è stato rapito al festival musicale Nova l'anno scorso. "Non ci arrendiamo, non mi arrenderò nemmeno per un secondo", ha aggiunto. "Siamo qui, vinceremo finché non sarai a casa". 

Michel, 'urgente il cessate il fuoco, Ue a favore della pace'

Un anno fa, i brutali attacchi terroristici di Hamas hanno preso di mira civili israeliani innocenti e alimentato una spirale di violenza in Medio Oriente con un indicibile bilancio di vittime. Il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi sono della massima urgenza. Lo stesso vale per gli sforzi volti a proteggere le vite sul campo e a ridurre l'escalation." Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.    "L'Europa è fermamente a favore della pace e del rispetto del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale in tutto il mondo", sottolinea. 

Gallant, 'un anno di guerra, la più giusta di sempre'

"È passato un anno da quella mattina in cui lo Stato di Israele si è svegliato dopo un attacco brutale che ha portato alla guerra più giusta di tutti i nostri anni. Un anno di guerra dura e continua, giorno e notte". Lo ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, parlando dell'anno di guerra trascorso dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre, aggiungendo che "Israele continuerà a difendersi". "Oggi più che mai siamo profondamente impegnati a continuare a fare tutto il necessario per difendere la patria e per essere degni dell'eredità dei nostri cari, dei nostri compagni caduti, cittadini e soldati", ha detto ancora il ministro, ribadendo il dovere di Israele di riportare a casa gli ostaggi, di sostenere i feriti e di ricordare i caduti.

Herzog osserva un minuto di silenzio vicino al sito del festival Nova

Sono iniziate in Israele le cerimonie commemorative per il primo anniversario dell'attacco terroristico di Hamas. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha osservato un minuto di silenzio in un kibbutz vicino al sito del festival musicale Nova, dove si sono verificati i tragici eventi il ​​7 ottobre 2023.

Ex prigioniera a Gaza: vivo per riportare a casa mio marito

"Non c'era ossigeno, il soffitto era talmente basso che non potevamo nemmeno sederci". Lo racconta, in un'intervista al Corriere della Sera, Aviva Sigal, 63 anni, una degli ostaggi liberati da Gaza nell'unica settimana di tregua. "È come se fossi stata partorita per la seconda volta", così ricorda l'uscita dal tunnel. Sigal fa parte del Forum delle famiglie e spera di riabbracciare il marito Keith, ancora prigioniero: "Sì, ora vivo per riportare a casa mio marito e tutti gli altri: conosco la fame, le torture. So quello che stanno passando. Ma ogni giorno sembra sempre più difficile". La donna spiega: "Quando ho letto che l'esercito israeliano è entrato nel sud del Libano ho pianto. Si aggiunge sempre un'altra guerra da fare e la pace e la liberazione degli ostaggi passano in secondo piano. Io e mio marito abbiamo passato la vita cercando di trovare un dialogo con la Palestina. Voglio la pace a Gaza e che i 101 israeliani prigionieri tornino da noi. Netanyahu deve ascoltarci". Sigal racconta di aver perso 10 chili in 51 giorni e i maltrattamenti subiti: "Mi prendevano per i capelli, mi strattonavano. Ci torturavano. Picchiavano violentemente tutti con fucili e bastoni, toccavano le ragazze ovunque: ho visto tutto". E conferma gli stupri: "Una di loro mi ha raccontato i dettagli, che non ripeto. Sì, stuprano — vestivano le giovani con abiti da bambola — è incredibile che il mondo non ci abbia creduto. Stuprano anche gli uomini".

Hezbollah, 'Israele un cancro che deve essere eliminato'

Nel giorno dell'anniversario del 7 ottobre, Hezbollah promette di continuare a combattere "l'aggressione" di Israele, definendo lo Stato ebraico un'entità "cancerosa" che deve essere "eliminata". 

Iran, se Israele risponde la nostra azione sarà più distruttiva

L'Iran ha nuovamente messo in guardia Israele, facendo sapere che attaccherà lo Stato ebraico in modo "più forte" se ci sarà una risposta al bombardamento di Teheran in territorio israeliano della scorsa settimana, effettuato in ritorsione per le uccisioni del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran durante l'estate, e del segretario generale di Hezbollah, Hasan Nasrallah. "Se i sionisti commettono un crimine nel replicare alla risposta che abbiamo dato, sicuramente riceveranno una risposta più forte e distruttiva", ha affermato il comandante in capo dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, partecipando a una cerimonia per commemorare Nasrallah a Teheran domenica sera. "In questi giorni, si può notare che anche se loro (gli israeliani) dicono a se stessi di aver eliminato i primi tre ranghi di Hezbollah, si può anche vedere che hanno ricevuto duri colpi da Hezbollah ieri. Era lo stesso il giorno prima, e sarà lo stesso domani", ha aggiunto Mousavi, come riferisce Mehr.

7 ottobre, Hezbollah: "Continueremo a combattere aggressione"

In un messaggio diffuso in occasione dell'anniversario dell'attacco del 7 ottobre, gli Hezbollah libanesi affermano che continueranno a combattere "l'aggressione" israeliana. 

Mezzaluna, 3 morti in raid israeliano su campo profughi Gaza

Un attacco israeliano al campo profughi di Bureij nella parte centrale di Gaza ha ucciso tre persone e ne ha ferite molte altre. Lo ha affermato la Mezzaluna rossa palestinese citata dalla Cnn. I feriti sono stati trasferiti all'ospedale Al Awda nel campo profughi di Nuseirat, ha aggiunto. L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito più punti di Gaza durante la notte, descrivendoli come "obiettivi e lanciatori" di Hamas. 

Commemorazioni 7 ottobre, urlo durante il minuto di silenzio

Media, 'raid Israele su una casa nel sud Libano, 4 morti

I jet israeliani hanno bombardato una casa nella città di Srifa, a sud della città di Tiro nel Libano meridionale, uccidendo almeno quattro persone. Lo riferiscono i media Lebanon 24 e Quds News Network rilanciati da Al Jazeera. 

Biden celebra il 7/10 con l'accensione delle candele dello yahrzeit alla Casa Bianca

Il presidente americano Joe Biden e la first lady Jill Biden parteciperanno, affiancati da un rabbino, a una cerimonia di accensione delle candele in occasione dello yahrzeit alla Casa Bianca per celebrare il primo anniversario del 7 ottobre. Lo ha reso noto la presidenza Usa.

Secondo quanto comunicato, la vicepresidente Kamala Harris e il marito Doug Emhoff celebreranno l'anniversario dell'attacco di Hamas piantando un albero commemorativo nel terreno della residenza del vicepresidente in onore delle vittime e pronunciando un discorso.  Le famiglie degli ostaggi americani non parteciperanno all'evento commemorativo alla Casa Bianca.

Media, raffica razzi libanesi su Kfar Vradim

Il quotidiano Times of Israel riferisce di una "raffica di razzi" del Libano che hanno colpito una casa e diverse auto parcheggiate nella comunità di Kfar Vradim, nel nord di Israele. La polizia afferma che i danni sono stati causati da impatti in diversi siti nel nord e invita la gente a non recarsi sul posto. Un video sui social media mostra diversi veicoli che vanno a fuoco. Il servizio di soccorso Magen David Adom afferma di aver curato una persona per ansia acuta.

Gentiloni, 'solidarietà a comunità ebraiche e invito a fermare escalation'

"Un anno dopo. Il ricordo. Il pensiero agli ostaggi. La solidarietà alle comunità ebraiche. E l’invito a fermare ogni escalation". Così, in un post su X, il commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni ricorda il 7 ottobre.

Macron, 'il dolore del 7/10 resta vivido, è anche il nostro'

Il presidente francese Emmanuel Macron ha reso omaggio alle vittime del 7 ottobre, nel primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele che ha scosso il Medio Oriente. "Il dolore rimane, vivido come un anno fa. Il dolore del popolo israeliano. Il nostro. Il dolore dell'umanità ferita", ha scritto su X, sottolineando l'invio di "pensieri fraterni" alle vittime, alle loro famiglie e agli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. 

Herzog: "Per avere pace il mondo deve sostenere Israele"

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato che il mondo "deve sostenere Israele" per portare la pace, mentre il Paese celebra il primo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Il mondo deve realizzare e comprendere che per cambiare il corso della storia e portare la pace, un futuro migliore alla regione, deve sostenere Israele nella sua battaglia contro i suoi nemici", ha affermato il presidente che in occasione delle commemorazioni del 7 ottobre ha raggiunto Reim, luogo del massacro del Nova Festival. 

Hezbollah rivendica un attacco con razzi sul nord di Israele

Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato razzi sulla città israeliana di Karmiel, nel nord di Israele, alle 6:55 ora locale di questa mattina. Lo riporta Al Jazeera sottolineando che l'attacco ha fatto suonare le sirene nella località e in altre comunità nella regione dell'Alta Galilea, secondo i media israeliani. Non ci sono stati commenti immediati da parte dell'Idf. Gli ultimi lanci seguono una raffica di razzi di Hezbollah nella tarda serata di domenica che ha ferito almeno 10 persone nella città portuale di Haifa e un analogo attacco sulla città settentrionale di Tiberiade. 

Macron: "Dolore forte come un anno fa"

"Il dolore resta forte come un anno fa": lo scrive il presidente francese Emmanuel Macron in un messaggio su X, per l'anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre. Macron rivolge un "pensiero fraterno" alle vittime, agli ostaggi

e alle famiglie. 

Israele annuncia morte di un ostaggio: "Il corpo è a Gaza"

Il comune di Petah Tikva, nel centro di Israele, ha annunciato che l'ostaggio Idan Shtivi, 28 anni, è stato assassinato il 7 ottobre 2023 al festival Nova di Reim e il suo corpo è trattenuto a Gaza. Lo riporta Haaretz.

Centinaia davanti a casa di Netanyahu: liberare gli ostaggi

Centinaia di persone si sono radunate alle 6:29 (ora israeliana) fuori dalla casa del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme per commemorare l'anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre, chiedendo un accordo per la liberazione degli ostaggi e per il cessate il fuoco. Lo riporta Haaretz aggiungendo che la polizia ha impedito alla folla di avanzare lungo la strada. 

Idf bombarda Gaza: "Sventato attacco con razzi per 7/10"

Hamas aveva pianificato di lanciare un più ampio sbarramento di razzi contro Israele questa mattina, e i suoi piani sono stati sventati: lo ha affermato l'Idf - citata dal Times of Israel - sottolineando di aver "sventato una minaccia immediata, in seguito ai primi preparativi e all'identificazione di un'intenzione da parte dell'organizzazione terroristica di Hamas di sparare contro Israele". I jet israeliani hanno colpito lanciarazzi e tunnel in tutta Gaza pochi istanti prima delle 6:30, secondo l'Idf. Hamas è riuscita a lanciare solo quattro razzi, tre dei quali sono stati intercettati e il quarto è atterrato in un'area aperta.

Austin a Gallant: incrollabile sostegno Usa a Israele

Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha parlato ieri con il Ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, per discutere delle azioni destabilizzanti dell'Iran in Medio Oriente e dell'attuale situazione in Libano e a Gaza, secondo quanto affermato in una dichiarazione dal Segretario stampa del Pentagono, il MaggioreGenerale Pat Ryder. Austin ha ribadito l'impegno incrollabile degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele.



Wafa: l'esercito israeliano attacca Jenin

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che l'esercito israeliano (Idf) ha preso d'assalto all'alba la città di Jenin, in Cisgiordania. Un corrispondente dell'agenzia ha riferito che diversi veicoli militari, accompagnati da bulldozer, sono entrati nella città, dirigendosi verso i quartieri orientali di Halima al-Saadia e al-Bayader. Secondo il corrispondente, le forze dell'Idf hanno circondato l'ospedale governativo di Jenin e hanno chiuso le strade circostanti. 

Hamas rivendica il lancio di razzi da Gaza verso Israele

L'ala militare di Hamas ha rivendicato il lancio di razzi da Gaza verso Israele. Le Brigate Ezzedine Al-Qassam hanno affermato in un comunicato che i loro combattenti hanno sparato proiettili contro "raduni nemici" ai valichi di Rafah, al valico di Kerem Shalom e al kibbutz Holit, vicino al confine con Gaza.

Idf: ucciso un soldato al confine con il Libano

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato che un suo soldato è stato ucciso durante i combattimenti al confine con il Libano e altri due sono rimasti gravemente feriti. La vittima è il 25enne Sergente maggiore Etay Azulay, dell'Unità 5515. 


Idf: razzi da Gaza dopo inizio celebrazioni anniversario 7/10

L'esercito israeliano (Idf) ha segnalato quattro razzi provenienti dal sud della Striscia di Gaza quando erano iniziate da poco le celebrazioni per il primo anniversario dell'attacco di Hamas il 7 ottobre 2023. I razzi sono stati individuati dopo allarmi aerei scattati alle 06:31 ora locale (le 5:31 in Italia) in diverse comunità vicine alla Striscia di Gaza. Le celebrazioni sono cominciate a Reim con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco del movimento islamista palestinese nel sud del Paese. L'Aeronautica israeliana ha intercettato tre razzi e il quarto è caduto in un'area aperta.

Israele: al via cerimonie primo anniversario attacco 7/10

Israele ha dato il via alle cerimonie per il primo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, il giorno più letale della storia del Paese e causa scatenante dell'attuale guerra a Gaza. A Reim, sul luogo del massacro al festival musicale Nova, una folla ha dato il via alle cerimonie con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia) ora di inizio dell'attacco del movimento islamista palestinese nel sud del Paese.


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