Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Guerra Israele, Iran chiude spazio aereo. Hamas: 7 ottobre attacco glorioso

©Getty

Sale l'attesa per la risposta di Israele all'attacco all'Iran che potrebbe essere ormai imminente. Scambio di minacce tra Teheran e lo Stato ebraico, con il ministro della Difesa Gallant che ipotizza attacchi "come a Gaza e Beirut". La risposta dell'Iran a Netanyahu: "Non scherzare col fuoco". Un sospetto attacco terroristico si è intanto verificato a Beersheba: si contano un morto e 10 feriti. L'esercito israeliano espande le operazioni di terra a Gaza: è stata colpita una moschea, con diversi morti e feriti

in evidenza

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant minaccia l'Iran annunciando attacchi simili a quelli "a Gaza e Beirut" e per il capo dell'esercito israeliano Israele, l'ala militare di Hamas è sconfitta. Teheran risponde: abbiamo un piano. Il comandante della Marina dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Alireza Tangsiri avverte Netanyahu: 'Non giocare con il fuoco'. Le autorità iraniane annullano tutti i voli dalle 21 ora locale fino alle 6 di domani. 


Alla vigilia del 7 ottobre, primo anniversario dall'attacco di Hamas, Mattarella condanna l'aggressione, chiede la liberazione degli ostaggi, invoca la messa in sicurezza della popolazione di Gaza affinché 'venga sottratta alla guerra' e auspica una 'soluzione negoziata tra Israele e Palestina'. 


Un sospetto attacco terroristico si è intanto verificato a Beersheba: si contano un morto e 10 feriti.

Intanto, l'ambasciata italiana a Tel Aviv ha confermato che la settima vittima dell'attentato a Jaffa del primo ottobre è un cittadino italiano, Victor Green, di 33 anni.



Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

LIVE

Questo liveblog termina qui:

Continua a seguire gli aggiornamenti sul liveblog del 7 ottobre

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

• La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)

• Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)

• Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)

Milizie Hezbolah: attaccata base israeliana vicino Haifa

Le milizie filo iraniane Hezbollah hanno annunciato di aver attaccato una base militare israeliana vicino ad Haifa. I combattenti di Hezbollah hanno lanciato "una serie di razzi Fadi 1 sulla base Carmel a sud di Haifa", ha detto domenica sera il gruppo in un comunicato, dopo aver precedentemente segnalato due attacchi contro un'altra base, sempre a sud di Haifa. Le milizie ha anche reso noto di aver "dedicato" l'attacco al loro leader, Hassan Nasrallah, ucciso in un raid israeliano nella periferia meridionale di Beirut il mese scorso. L'attacco contro la base Carmel sarebbe il terzo messo a segno da Hezbollah nelle ultime 24 ore

Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari

Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani  starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi  giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il  momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli  impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI

Libano, è giallo sulla sorte del successore di Nasrallah: per i media sarebbe stato ucciso

Con il passare delle ore aumentano le possibilità che Hashem Safieddine,  il successore più accreditato dell'ex segretario generale di Hezbollah  Nasrallah, sia stato ucciso in un attacco israeliano nel sud di Beirut,  insieme ai vertici che erano con lui. È questa la lettura più diffusa  dei media della regione mediorientale, ma non ci sono ancora conferme ufficiali LEGGI L'ARTICOLO

Nyt: foto satellitari di truppe israeliane vicino a Unifil

L'esercito israeliano si è installato vicino all'Unifil, occupando alcune posizioni vicino alle forze di pace durante l'invasione della scorsa settimana in Libano . Lo riporta il New York Times citando due portavoce dell'Onu e alcune immagini satellitari che risalgono a ieri, indica il giornale. Andrea Tenenti, portavoce della missione , ha riferito che l'esercito israeliano ha sparato da quelle posizioni a Hezbollah. Siamo stati informati dall'Idf di un'incursione limitata. Siamo ancora qui, non ci siamo mossi", ha aggiunto Tenenti, secondo quanto riportato dal New York Times

Forum ostaggi: noi chiusi nel ghetto, altri fanno guerriglia

"Ieri a una manifestazione a Roma si è inneggiato alla distruzione di Israele. Alla vigilia di un anno dal terribile 7 ottobre, preoccupa l'acuirsi della tensione anche qui in Italia. Mi ha sorpreso molto vedere bandiere di Hezbollah, organizzazione terroristica, sventolare nel cuore della Capitale di Italia. Dobbiamo fare una riflessione se si è concesso di portare guerriglia urbana nel cuore di Roma, e gli ebrei invece per commemorare le vittime e ricordare gli ostaggi devono essere rinchiusi ancora una volta dentro al ghetto con ingenti misure di sicurezza".  Lo ha affermato il portavoce italiano del Forum delle famiglie degli ostaggi e promotore dell'iniziativa di oggi al Tempio Maggiore a Roma, Benedetto Sacerdoti

Media: nuovi attacchi israeliani a Beirut sud

I media statali libanesi affermano che due attacchi israeliani hanno colpito Beirut sud     

Gaza: almeno 41.870 morti in un anno, 17mila erano minori

Le forze israeliane hanno ucciso almeno 41.870 persone, tra cui almeno 17mila bambini e 11.487 donne, in un anno di offensiva sulla Striscia di Gaza. Lo afferma il ministero della Sanità di Gaza, contando tra le vittime 171 neonati e 710 bambini di età inferiore a un anno. 

Le autorità di Gaza segnalano anche la morte di 986 medici e 85 membri della Difesa civile palestinese, sottolineando che quasi 26.000 bambini sono rimasti orfani o hanno avuto un genitore ucciso dalle forze israeliane

Roma, corteo pro Palestina: scontri tra manifestanti e agenti. Numerosi feriti

Guerriglia urbana alla manifestazione nella Capitale, alla  vigilia del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele.  Dopo il ritrovo a Piazzale Ostiense, dal corteo non autorizzato con  alcune persone incappucciate sono partiti lanci di bottiglie, sassi,  fumogeni e bombe carta contro le forze dell'ordine che hanno reagito  con lacrimogeni, idranti e cariche per disperdere i violenti. LEGGI 

Nuovo appello Idf per evacuare zona sud di Beirut

L'esercito israeliano sera ha lanciato un nuovo appello ai residenti della periferia meridionale di Beirut, captale del Libano, perché si affrettino a evacuare l'area, considerata una roccaforte di Hezbollah e già ripetutamente bersagliata dai raid aerei israeliani negli ultimi giorni.

Iran: "Netanyahu non giochi con il fuoco"

Tajani: "Responsabilità Hamas enormi, il 7 ottobre terroristi come le SS"

Il 7 ottobre "i terroristi hanno fatto come le SS, uccidendo vittime innocenti, donne e bambini, andando a prenderli casa per casa. Un atto vile". Lo ha detto Antonio Tajani a Tg2 Dossier sul 7 ottobre.
"Tutto ciò ha provocato un infiammarsi in Medio oriente. Hamas non voleva la pace, l'accordo tra ebrei e musulmani, tra Israele e Arabia Saudita e ha cercato di far esplodere la situazione. Hamas ha una enorme responsabilità di tutto ciò che sta accadendo, è la causa principale. Hamas voleva la reazione violenta di Israele", ha aggiunto il ministro degli Esteri.

Von der Leyen: "Ora cessate fuoco a Gaza, liberare gli ostaggi"

Ursula von der Leyen ribadisce l'appello dell'Europa "per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e la fine del conflitto". "Sosteniamo gli sforzi diplomatici in corso per raggiungere un accordo globale", scrive la presidente della Commissione europea in una dichiarazione diffusa per l'anniversario del 7 ottobre, evidenziando che "un anno dopo, la situazione umanitaria a Gaza è spaventosa" e assicurando che "l'Unione europea continuerà a fare del suo meglio per mobilitare assistenza finanziaria e facilitare le consegne e la distribuzione di aiuti umanitari, al popolo palestinese e ora anche in Libano". Von der Leyen fa appello a "tutte le parti" affinché agiscano "in modo responsabile, con moderazione e impegnarsi per allentare le tensioni attuali". "Lavoreremo a sostegno di tutti gli sforzi per stabilire le condizioni per una pace duratura, che porti a una soluzione a due stati, in cui Israele e Palestina coesistano fianco a fianco in pace, con sicurezza per entrambi - aggiunge -. È l'unica via praticabile per porre finalmente fine alla sofferenza".

Oltre 2 mila civili in fuga dal Libano via Turchia

Più di 1.400 civili in fuga dal Libano sono giunti a bordo di navi nel porto di Mersin, nel sud della Turchia, mentre altri 600 cittadini americani sono stati fatti transitare a Istanbul a bordo di due diversi aerei. A bordo delle navi cittadini non solo turchi, ma anche libanesi con doppio passaporto ed europei, che si apprestano ora a tornare verso i luoghi di origine con l'assistenza delle rappresentanze consolari dei rispettivi Paesi. L'ultima nave, con a bordo 426 persone, ha attraccato nel porto di Tasucu, situato nell'area di Silifke, in provincia di Mersin, questo pomeriggio. Il governo di Ankara aveva precedentemente annunciato che piani di evacuazione, sia via mare che via terra, erano stati preparati nei dettagli e pronti a divenire operativi per portare fuori dal Paese i 14 mila turchi che risultano residenti in Libano. Il ministero degli Esteri turco ha reso noto che le evacuazioni dei civili in fuga dal Libano in fiamme sarebbe avvenuta in coordinamento con altri 20 Paesi, i cui cittadini sarebbero stati fatti transitare dalla Turchia

Tajani: "La chiave è il 7 ottobre, ora lavorare per la pace anche se è difficilissimo"

"Abbiamo invitato tutti al buon senso sperando che non si ripetano cose accadute il 7 ottobre. L'inizio è lì, la chiave e lì. Ora bisogna lavorare per il cessate il fuoco, per la pace, per due popoli due Stati. E' difficile, difficilissimo. Ma mai rinunciare a combattere per la pace. Dobbiamo essere combattenti per la pace con le armi della diplomazia. Finchè c'è uno spiraglio per trattare bisogna farlo". Lo ha detto Antonio Tajani al Tg2 Dossier sul 7 ottobre.

Unifil: azioni Idf vicino a noi estremamente pericolose

L'Unifil, la forza di pace dell'Onu, avverte che le operazioni israeliane nei pressi delle loro postazioni al confine libanese sono al momento "estremamente pericolose".

Hamas celebra il 7 ottobre: "Un attacco glorioso"

Hamas celebra il "glorioso" attacco del 7 ottobre in un comunicato alla vigilia dell'anniversario. 

Israele: "Stiamo combattendo una guerra lunga"

Israele sta combattendo una "guerra lunga", ha detto il capo dell'esercito israeliano rivolgendosi alle truppe alla vigilia dell'anniversario dell'attacco del 7 ottobre. Una guerra che si combatte per il "diritto di essere un popolo libero", ha aggiunto.

Tajani: "Responsabilità Hamas enormi, il 7 ottobre terroristi come le SS"

Il 7 ottobre "i terroristi hanno fatto come le SS, uccidendo vittime innocenti, donne e bambini, andando a prenderli casa per casa. Un atto vile". Lo ha detto Antonio Tajani a Tg2 Dossier sul 7 ottobre.
"Tutto ciò ha provocato un infiammarsi in Medio oriente. Hamas non voleva la pace, l'accordo tra ebrei e musulmani, tra Israele e Arabia Saudita e ha cercato di far esplodere la situazione. Hamas ha una enorme responsabilità di tutto ciò che sta accadendo, è la causa principale. Hamas voleva la reazione violenta di Israele", ha aggiunto il ministro degli Esteri.

Mondo: I più letti