Libano, è giallo sulla sorte del successore di Nasrallah: per i media sarebbe stato ucciso
MondoCon il passare delle ore aumentano le possibilità che Hashem Safieddine, il successore più accreditato dell'ex segretario generale di Hezbollah Nasrallah, sia stato ucciso in un attacco israeliano nel sud di Beirut, insieme ai vertici che erano con lui. È questa la lettura più diffusa dei media della regione mediorientale, ma non ci sono ancora conferme ufficiali
Di ora in ora stanno aumentando le possibilità che Hashem Safieddine, il successore più accreditato dell'ex segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah, sia stato ucciso in un attacco israeliano nel sud di Beirut, insieme ai vertici che erano con lui. È questa la lettura più diffusa dei media della regione mediorientale, che danno come sempre più probabile la morte del numero 2 di Hezbollah. Fonti della sicurezza libanese hanno riferito a Sky News Arabia che le possibilità che qualcuno sopravvivesse all'attacco mirato erano "quasi zero", sottolineando che Safieddine è "irraggiungibile" dall'attacco che ha preso di mira un bunker sotterraneo nella capitale libanese due giorni fa (GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CONFLITTO). Inoltre, secondo tre funzionari della sicurezza, ripetuti attacchi israeliani hanno impedito ai soccorritori di cercare il sito in cui si ritiene si trovi Safieddine. Sul versante israeliano, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato a diversi media, tra cui il quotidiano Times of Israel, che effettivamente l'attacco aereo sulla periferia meridionale di Beirut aveva come obiettivo il quartier generale dell'intelligence di Hezbollah, ma senza rivelare chi si trovasse nel bunker sotterraneo.
Mancano conferme ufficiali
Fonti israeliane anonime hanno dichiarato a Sky News Arabia che il presunto successore a capo di Hezbollah è stato ucciso nel pesante attacco aereo, nella notte tra giovedì e venerdì. Secondo il Jerusalem Post, sta circolando anche la notizia del ferimento di Safieddine, ma finora non ci sono informazioni ufficiali sulla sua sorte. Per il media saudita Al Hadath, Safieddine invece sarebbe morto questa mattina. In sintesi, la tesi più accreditata, simile a quanto accaduto a Nasrallah lo scorso 27 settembre, è che chiunque si trovasse nel complesso sotterraneo non ne uscirebbe vivo, compresi gli alti funzionari di Hezbollah presumibilmente presenti nel complesso.