Il primo ministro israeliano promette di rispondere all'attacco con missili balistici sferrato dall'Iran martedì. "Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a questi attacchi e lo farà", ha aggiunto. La risposta israeliana all'attacco iraniano è attesa per "l'inizio della prossima settimana", secondo fonti americane. In serata nuovi raid su Beirut, dopo l'appello dell'Idf agli abitanti con l'invito ad evacuare l'area
"L'Iran è dietro tutte le minacce contro di noi. Hanno lanciato centinaia di missili contro di noi in uno dei più grandi attacchi della storia. Nessun Paese al mondo accetterebbe un simile attacco, e nemmeno Israele lo accetterà. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a tali attacchi, ed è ciò che faremo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando alla nazione.
La risposta israeliana all'attacco iraniano, intanto, è attesa per "l'inizio della prossima settimana". E' quanto riferiscono fonti americane. Intanto durante la serata del 5 ottobre alcuni quartieri a sud di Beirut sono stati colpiti da bombardamenti israeliani, dopo gli appelli lanciati dall'Idf agli abitanti della zona con l'invito ad evacuare l'area.
Sono due i comandanti di Hamas uccisi nei raid israeliani in Libano. Lo hanno confermato Idf e Shin Bet e lo stesso movimento di resistenza islamico. In un primo attacco contro il campo profughi palestinese di Beddawi, a nord di Tripoli, è stato ucciso Saeed Atallah Ali, accusato di reclutare militanti per il gruppo in Libano. In un secondo raid, avvenuto questa mattina nei pressi della città di Saadnayel, nella valle della Beqaa, è stato ucciso Mohammed Hussein al-Lawis, che le forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno definito "autorità esecutiva in Libano" di Hamas, ma anche colui che dava gli ordini per attacchi terroristici in Cisgiordania.
Giallo sulla sorte di Hashem Saffiedine, successore del defunto Nasrallah alla guida di Hezbollah: per i media sauditi sarebbe stato ucciso in un raid a Beirut e Israele sarebbe al corrente, ma Tel Aviv non ne dà conferma. Secondo il New York Times, il leader di Hamas, Yahya Sinwar "è vivo e sta prendendo decisioni cruciali".
Oggi manifestazioni in diverse città del mondo a sostegno dei palestinesi, anche a Roma. Capitale blindata e scontri con la polizia. Sono almeno 24 gli agenti delle forze dell'ordine ferite nel corso degli scontri.
Gli approfondimenti:
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Eliseo: eccessive le parole di Netanyahu
"Se si chiede un cessate il fuoco, la coerenza e' non fornire le armi della guerra". Emmanuel Macron ha chiesto di fermare le forniture di armi a Gaza, suscitando la collera del primo ministro israeliano due giorni prima dell'anniversario degli attacchi del 7 ottobre. Il botta e risposta ha preso rapidamente le sembianze di crisi tra i due Paesi. Tanto che l'Eliseo ha pubblicato in serata un aggiornamento assicurando che la Francia "e' l'amica indefettibile di Israele" e deplorando le parole "eccessive" di Benjamin Netanyahu.
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Esplosioni a sud Beirut dopo appelli israeliani a evacuare
Questa sera l'esercito israeliano ha lanciato nuovi appelli per evacuare i residenti della periferia sud di Beirut, dove continua a prendere di mira obiettivi del movimento islamico libanese Hezbollah. Nelle ultime ore si sono sentite diverse esplosioni, ha osservato l'Afp. "Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete evacuare immediatamente gli edifici designati e quelli adiacenti e allontanarvi di almeno 500 metri", ha scritto il portavoce dell'esercito israeliano di lingua araba, Avichay Adraee, sul suo account X (ex Twitter), menzionando diversi quartieri della periferia sud. Negli ultimi giorni i raid aerei israeliani sono aumentati intorno alla capitale libanese. L'Idf afferma di aver preso di mira diversi leader del movimento filo-iraniano Hezbollah nella capitale e nelle aree circostanti.
Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari
Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI
Libano, è giallo sulla sorte del successore di Nasrallah: per i media sarebbe stato ucciso
Con il passare delle ore aumentano le possibilità che Hashem Safieddine, il successore più accreditato dell'ex segretario generale di Hezbollah Nasrallah, sia stato ucciso in un attacco israeliano nel sud di Beirut, insieme ai vertici che erano con lui. È questa la lettura più diffusa dei media della regione mediorientale, ma non ci sono ancora conferme ufficiali LEGGI L'ARTICOLO
Lammy: "Gli attacchi di Israele sono preoccupanti"
Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha detto che gli attacchi israeliani contro "strutture sanitarie e personale di supporto" in Libano sono "profondamente preoccupanti". "Tutte le parti devono rispettare il diritto umanitario internazionale", ha aggiunto Lammy in una dichiarazione su X.
Roma, corteo pro Palestina: scontri tra manifestanti e agenti. Numerosi feriti
Guerriglia urbana alla manifestazione nella Capitale, alla vigilia del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele. Dopo il ritrovo a Piazzale Ostiense, dal corteo non autorizzato con alcune persone incappucciate sono partiti lanci di bottiglie, sassi, fumogeni e bombe carta contro le forze dell'ordine che hanno reagito con lacrimogeni, idranti e cariche per disperdere i violenti. LEGGI
Roma, scontri al corteo pro-Palestina: un ferito. VIDEO
Netanyahu: "Abbiamo cambiato il corso e l'equilibrio della guerra"
In Libano Israele sta cambiando "l'equilibrio di potere al nord". A dichiararlo, in una dichiarazione video, è stato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "Circa un mese fa, abbiamo iniziato a mantenere la promessa che avevo fatto ai residenti del nord", afferma il premier, riferendosi all'obiettivo di riportare i residenti della parte settentrionale di Israele nelle loro case, un anno dopo la loro evacuazione dal confine libanese.
“Abbiamo eliminato Nasrallah e la leadership di Hezbollah, abbiamo eliminato i comandanti della forza Radwan che progettavano di invadere la Galilea e di compiere un massacro di nostri cittadini più grande e più terribile di quello del 7 ottobre", prosegue. Israele ha distrutto "gran parte" delle scorte di missili e razzi di Hezbollah. "E in questi giorni i nostri eroici soldati stanno distruggendo la serie di tunnel del terrore che Hezbollah aveva preparato in segreto, vicino ai nostri confini", ha aggiunto. "Anche se non abbiamo ancora completato la rimozione della minaccia, abbiamo chiaramente cambiato il corso e l'equilibrio della guerra".
Idf: "Distrutto tunnel di Hezbollah che doveva essere usato per attacco in Galilea"
Le truppe israeliane hanno distrutto un tunnel di Hezbollah lungo 250 metri situato a circa 300 metri dal territorio israeliano, nel Libano meridionale. Ad annunciarlo è stato il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari: "Queste strutture dovevano essere usate dai terroristi di Hezbollah in un attacco alle comunità della Galilea... ieri abbiamo distrutto questo tunnel", ha dichiarato.
Netanyahu: "Distrutta gran parte dell'arsenale di Hezbollah"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che l'esercito israeliano è riuscito a distruggere "gran parte" dell'arsenale del movimento islamista Hezbollah in Libano e ha cambiato il corso del conflitto. "Abbiamo distrutto gran parte dell'arsenale di missili e razzi che Hezbollah ha accumulato nel corso degli anni", ha detto Netanyahu in una dichiarazione televisiva. " Abbiamo cambiato il corso della guerra", ha aggiunto.
Netanyahu a Macron: "Vinceremo con o senza di voi"
In un duro messaggio video rivolto al presidente francese Emmanuel Macron e ad altri leader, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto: "Vinceremo con o senza il vostro appoggio, ma la vostra vergogna rimarrà a lungo dopo che avremo vinto la guerra". Netanyahu ha criticato il Presidente francese e i leader dei Paesi che hanno chiesto la fine delle forniture di armi a Israele nel quadro della guerra contro Hamas palestinese a Gaza e Hezbollah in Libano. "Mentre Israele combatte le forze della barbarie guidate dall'Iran, tutti i paesi civili dovrebbero stare saldamente dalla parte di Israele. Eppure, il presidente Macron e altri leader occidentali ora chiedono embarghi sulle armi contro Israele. Dovrebbero vergognarsi", ha aggiunto Netanyahu.
Netanyahu: "Risponderemo all'Iran, ne abbiamo il diritto"
"L'Iran è dietro tutte le minacce contro di noi. Hanno lanciato centinaia di missili contro di noi in uno dei più grandi attacchi della storia. Nessun Paese al mondo accetterebbe un simile attacco, e nemmeno Israele lo accetterà. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a tali attacchi, ed è ciò che faremo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando alla nazione.
Idf, uccisi 440 Hezbollah dal via delle operazioni di terra
Israele afferma che dall'inizio delle operazioni di terra in Libano sono stati uccisi circa 440 combattenti Hezbollah.
Israele in stato di allerta in vista del 7 ottobre
Israele è in stato di allerta nel timore di attentati in vista dell'anniversario del 7 ottobre. Lo rende noto l'esercico israliano.
Irlanda, scandalo Israele che chiede ritiro Unifil
Il Presidente dell'Irlanda critica la richiesta israeliana di lasciare le postazioni dei soldati delle Nazioni Unite nel sud del Libano. "E' scandaloso che le Forze di Difesa israeliane abbiano minacciato questa forza di pace e abbiano cercato di farli evacuare dai villaggi che stanno difendendo", ha detto il Presidente Michael Higgins in un comunicato. "Infatti, Israele sta chiedendo che l'intera UNIFIL operante sotto i mandati dell'ONU si ritiri". L'Irlanda conta 347 dei 10.000 soldati impegnati nelle forze dell'UNIFIL, incaricati di mantenere la pace nel sud del Libano. Ci sono anche più di mille italiani. UNIFIL ha detto di aver respinto le richieste israeliane di "spostare" alcune posizioni prima delle operazioni terrestri israeliane contro il gruppo militante libanese Hezbollah. Higgins ha definito la richiesta "un insulto alla più importante istituzione globale".
Idf allenta le restrizioni per i civili a Tel Aviv e altre zone
Il comando del fronte interno dell'Idf sta allentando le restrizioni sugli assembramenti in diverse zone di Israele. Da questa sera saranno consentiti raduni fino a 2.000 persone, anziché 1.000, nell'area di Tel Aviv, sulle colline della Giudea, nelle regioni del Carmelo, di Wadi Ara e di Menashe nel nord di Israele, negli insediamenti della Cisgiordania settentrionale e in alcune comunità vicine al confine con la Striscia di Gaza.