
Il primo ministro israeliano promette di rispondere all'attacco con missili balistici sferrato dall'Iran martedì. "Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a questi attacchi e lo farà", ha aggiunto. La risposta israeliana all'attacco iraniano è attesa per "l'inizio della prossima settimana", secondo fonti americane. In serata nuovi raid su Beirut, dopo l'appello dell'Idf agli abitanti con l'invito ad evacuare l'area
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"L'Iran è dietro tutte le minacce contro di noi. Hanno lanciato centinaia di missili contro di noi in uno dei più grandi attacchi della storia. Nessun Paese al mondo accetterebbe un simile attacco, e nemmeno Israele lo accetterà. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a tali attacchi, ed è ciò che faremo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando alla nazione.
La risposta israeliana all'attacco iraniano, intanto, è attesa per "l'inizio della prossima settimana". E' quanto riferiscono fonti americane. Intanto durante la serata del 5 ottobre alcuni quartieri a sud di Beirut sono stati colpiti da bombardamenti israeliani, dopo gli appelli lanciati dall'Idf agli abitanti della zona con l'invito ad evacuare l'area.
Sono due i comandanti di Hamas uccisi nei raid israeliani in Libano. Lo hanno confermato Idf e Shin Bet e lo stesso movimento di resistenza islamico. In un primo attacco contro il campo profughi palestinese di Beddawi, a nord di Tripoli, è stato ucciso Saeed Atallah Ali, accusato di reclutare militanti per il gruppo in Libano. In un secondo raid, avvenuto questa mattina nei pressi della città di Saadnayel, nella valle della Beqaa, è stato ucciso Mohammed Hussein al-Lawis, che le forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno definito "autorità esecutiva in Libano" di Hamas, ma anche colui che dava gli ordini per attacchi terroristici in Cisgiordania.
Giallo sulla sorte di Hashem Saffiedine, successore del defunto Nasrallah alla guida di Hezbollah: per i media sauditi sarebbe stato ucciso in un raid a Beirut e Israele sarebbe al corrente, ma Tel Aviv non ne dà conferma. Secondo il New York Times, il leader di Hamas, Yahya Sinwar "è vivo e sta prendendo decisioni cruciali".
Oggi manifestazioni in diverse città del mondo a sostegno dei palestinesi, anche a Roma. Capitale blindata e scontri con la polizia. Sono almeno 24 gli agenti delle forze dell'ordine ferite nel corso degli scontri.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi è Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
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Eliseo: eccessive le parole di Netanyahu
"Se si chiede un cessate il fuoco, la coerenza e' non fornire le armi della guerra". Emmanuel Macron ha chiesto di fermare le forniture di armi a Gaza, suscitando la collera del primo ministro israeliano due giorni prima dell'anniversario degli attacchi del 7 ottobre. Il botta e risposta ha preso rapidamente le sembianze di crisi tra i due Paesi. Tanto che l'Eliseo ha pubblicato in serata un aggiornamento assicurando che la Francia "e' l'amica indefettibile di Israele" e deplorando le parole "eccessive" di Benjamin Netanyahu.
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Esplosioni a sud Beirut dopo appelli israeliani a evacuare
Questa sera l'esercito israeliano ha lanciato nuovi appelli per evacuare i residenti della periferia sud di Beirut, dove continua a prendere di mira obiettivi del movimento islamico libanese Hezbollah. Nelle ultime ore si sono sentite diverse esplosioni, ha osservato l'Afp. "Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete evacuare immediatamente gli edifici designati e quelli adiacenti e allontanarvi di almeno 500 metri", ha scritto il portavoce dell'esercito israeliano di lingua araba, Avichay Adraee, sul suo account X (ex Twitter), menzionando diversi quartieri della periferia sud. Negli ultimi giorni i raid aerei israeliani sono aumentati intorno alla capitale libanese. L'Idf afferma di aver preso di mira diversi leader del movimento filo-iraniano Hezbollah nella capitale e nelle aree circostanti.

Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari
Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI

Libano, è giallo sulla sorte del successore di Nasrallah: per i media sarebbe stato ucciso
Con il passare delle ore aumentano le possibilità che Hashem Safieddine, il successore più accreditato dell'ex segretario generale di Hezbollah Nasrallah, sia stato ucciso in un attacco israeliano nel sud di Beirut, insieme ai vertici che erano con lui. È questa la lettura più diffusa dei media della regione mediorientale, ma non ci sono ancora conferme ufficiali LEGGI L'ARTICOLO
Lammy: "Gli attacchi di Israele sono preoccupanti"
Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha detto che gli attacchi israeliani contro "strutture sanitarie e personale di supporto" in Libano sono "profondamente preoccupanti". "Tutte le parti devono rispettare il diritto umanitario internazionale", ha aggiunto Lammy in una dichiarazione su X.
Roma, corteo pro Palestina: scontri tra manifestanti e agenti. Numerosi feriti
Guerriglia urbana alla manifestazione nella Capitale, alla vigilia del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele. Dopo il ritrovo a Piazzale Ostiense, dal corteo non autorizzato con alcune persone incappucciate sono partiti lanci di bottiglie, sassi, fumogeni e bombe carta contro le forze dell'ordine che hanno reagito con lacrimogeni, idranti e cariche per disperdere i violenti. LEGGI
Roma, scontri al corteo pro-Palestina: un ferito. VIDEO
Netanyahu: "Abbiamo cambiato il corso e l'equilibrio della guerra"
In Libano Israele sta cambiando "l'equilibrio di potere al nord". A dichiararlo, in una dichiarazione video, è stato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "Circa un mese fa, abbiamo iniziato a mantenere la promessa che avevo fatto ai residenti del nord", afferma il premier, riferendosi all'obiettivo di riportare i residenti della parte settentrionale di Israele nelle loro case, un anno dopo la loro evacuazione dal confine libanese.
“Abbiamo eliminato Nasrallah e la leadership di Hezbollah, abbiamo eliminato i comandanti della forza Radwan che progettavano di invadere la Galilea e di compiere un massacro di nostri cittadini più grande e più terribile di quello del 7 ottobre", prosegue. Israele ha distrutto "gran parte" delle scorte di missili e razzi di Hezbollah. "E in questi giorni i nostri eroici soldati stanno distruggendo la serie di tunnel del terrore che Hezbollah aveva preparato in segreto, vicino ai nostri confini", ha aggiunto. "Anche se non abbiamo ancora completato la rimozione della minaccia, abbiamo chiaramente cambiato il corso e l'equilibrio della guerra".
Idf: "Distrutto tunnel di Hezbollah che doveva essere usato per attacco in Galilea"
Le truppe israeliane hanno distrutto un tunnel di Hezbollah lungo 250 metri situato a circa 300 metri dal territorio israeliano, nel Libano meridionale. Ad annunciarlo è stato il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari: "Queste strutture dovevano essere usate dai terroristi di Hezbollah in un attacco alle comunità della Galilea... ieri abbiamo distrutto questo tunnel", ha dichiarato.

©Ansa
Netanyahu: "Distrutta gran parte dell'arsenale di Hezbollah"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che l'esercito israeliano è riuscito a distruggere "gran parte" dell'arsenale del movimento islamista Hezbollah in Libano e ha cambiato il corso del conflitto. "Abbiamo distrutto gran parte dell'arsenale di missili e razzi che Hezbollah ha accumulato nel corso degli anni", ha detto Netanyahu in una dichiarazione televisiva. " Abbiamo cambiato il corso della guerra", ha aggiunto.
Netanyahu a Macron: "Vinceremo con o senza di voi"
In un duro messaggio video rivolto al presidente francese Emmanuel Macron e ad altri leader, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto: "Vinceremo con o senza il vostro appoggio, ma la vostra vergogna rimarrà a lungo dopo che avremo vinto la guerra". Netanyahu ha criticato il Presidente francese e i leader dei Paesi che hanno chiesto la fine delle forniture di armi a Israele nel quadro della guerra contro Hamas palestinese a Gaza e Hezbollah in Libano. "Mentre Israele combatte le forze della barbarie guidate dall'Iran, tutti i paesi civili dovrebbero stare saldamente dalla parte di Israele. Eppure, il presidente Macron e altri leader occidentali ora chiedono embarghi sulle armi contro Israele. Dovrebbero vergognarsi", ha aggiunto Netanyahu.
Netanyahu: "Risponderemo all'Iran, ne abbiamo il diritto"
"L'Iran è dietro tutte le minacce contro di noi. Hanno lanciato centinaia di missili contro di noi in uno dei più grandi attacchi della storia. Nessun Paese al mondo accetterebbe un simile attacco, e nemmeno Israele lo accetterà. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a tali attacchi, ed è ciò che faremo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando alla nazione.
Idf, uccisi 440 Hezbollah dal via delle operazioni di terra
Israele afferma che dall'inizio delle operazioni di terra in Libano sono stati uccisi circa 440 combattenti Hezbollah.
Israele in stato di allerta in vista del 7 ottobre
Israele è in stato di allerta nel timore di attentati in vista dell'anniversario del 7 ottobre. Lo rende noto l'esercico israliano.
Irlanda, scandalo Israele che chiede ritiro Unifil
Il Presidente dell'Irlanda critica la richiesta israeliana di lasciare le postazioni dei soldati delle Nazioni Unite nel sud del Libano. "E' scandaloso che le Forze di Difesa israeliane abbiano minacciato questa forza di pace e abbiano cercato di farli evacuare dai villaggi che stanno difendendo", ha detto il Presidente Michael Higgins in un comunicato. "Infatti, Israele sta chiedendo che l'intera UNIFIL operante sotto i mandati dell'ONU si ritiri". L'Irlanda conta 347 dei 10.000 soldati impegnati nelle forze dell'UNIFIL, incaricati di mantenere la pace nel sud del Libano. Ci sono anche più di mille italiani. UNIFIL ha detto di aver respinto le richieste israeliane di "spostare" alcune posizioni prima delle operazioni terrestri israeliane contro il gruppo militante libanese Hezbollah. Higgins ha definito la richiesta "un insulto alla più importante istituzione globale".
Idf allenta le restrizioni per i civili a Tel Aviv e altre zone
Il comando del fronte interno dell'Idf sta allentando le restrizioni sugli assembramenti in diverse zone di Israele. Da questa sera saranno consentiti raduni fino a 2.000 persone, anziché 1.000, nell'area di Tel Aviv, sulle colline della Giudea, nelle regioni del Carmelo, di Wadi Ara e di Menashe nel nord di Israele, negli insediamenti della Cisgiordania settentrionale e in alcune comunità vicine al confine con la Striscia di Gaza.
Roma, 24 agenti feriti negli scontri al corte pro Palestina
Sono 24 al momento gli agenti delle forze dell'ordine ferite nel corso degli scontri alla manifestazione pro Pal a Roma. Di questi 20 sono della Polizia di Stato e quattro della Guardia di finanza. Secondo quanto si apprende al momento sono 38 i fogli di via per manifestanti provenienti da varie città tra cui Varese, Livorno, Campobasso, Brindisi, Napoli, Salerno, Torino, Firenze, Milano, Perugia, Modena, Catania e Bari.
L'Egitto organizza un volo per suoi concittadini in Libano
"L'Ambasciata d'Egitto a Beirut organizza un volo EgyptAir con destinazione Il Cairo per aiutare gli egiziani che desiderano tornare in patria, alla luce degli sviluppi che si stanno verificando in Libano": lo ha scritto l'agenzia egiziana Mena senza fornire altri dettagli. Su X Al Arabiya segnala che, "secondo i media egiziani, un carico di aiuti medici e di soccorso" è "appena arrivato all'aeroporto di Beirut" dall'Egitto come preannunciato dall'ambasciata egiziana a Beirut la quale aveva parlato di una "grossa" fornitura in arrivo.
Herzog, 'l'Iran è una minaccia permanente per Israele'
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato che l'Iran rimane una "minaccia continua" per Israele, un anno dopo l'attacco del 7 ottobre da parte dei militanti di Hamas. "In molti sensi stiamo ancora vivendo le conseguenze del 7 ottobre...nella minaccia continua allo Stato ebraico da parte dell'Iran e dei suoi rappresentanti terroristici, che sono accecati dall'odio e decisi a distruggere il nostro unico e solo Stato nazionale ebraico", ha affermato Herzog in una discorso in occasione del primo anniversario dell'attacco di Hamas a Israele.
Herzog, 'le ferite del 7 ottobre non ancora rimarginate'
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato, in un messaggio trasmesso per l'anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 in Israele, che le ferite "non sono ancora del tutto rimarginate". "Le nostre ferite non possono ancora essere completamente rimarginate - ha detto - perché gli ostaggi vengono ancora torturati, giustiziati e muoiono in prigionia". Delle 251 persone rapite e portate nella Striscia di Gaza il 7 ottobre, 97 sono ancora tenute in ostaggio, di cui 33 dichiarate morte.
La Russa, preoccupano cori e violenza a corteo Roma
"Apprendo con preoccupazione le notizie che arrivano da Roma dove coloro che dicono di voler manifestare per la pace in realta' inneggiano alla strage del 7 ottobre e sventolano bandiere di Hezbollah. Inoltre, parte degli stessi manifestanti si sta rendendo protagonista di gravissimi atti di violenza contro le Forze dell'ordine a cui rivolgo la solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica". Lo afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un post su Facebook.
G7: Roccella, abbiamo condannato stupri di Hamas e in Ucraina
"Abbiamo condannato ancora una volta le situazioni di violenza che purtroppo troppo spesso vediamo nei conflitti armati in corso, come gli stupri di guerra in Ucraina e gli stupri avvenuti con caratteristiche particolarmente feroci il 7 ottobre da parte di Hamas contro le donne israeliane". Lo ha detto la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, durante la conferenza stampa al termine dei lavori della riunione ministeriale G7 sulla Parità di genere e l'Empowerment femminile che ha approvato uno statement (una dichiarazione) di 53 punti.
Halevi, 'Israele deve continuare a colpire Hezbollah'
Israele deve continuare a colpire Hezbollah in Libano. A dichiararlo è stato il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, generale Herzi Halevi. "Dobbiamo continuare a esercitare pressioni su Hezbollah e creare danni duraturi al nemico, senza dare tregua all'organizzazione", ha dichiarato.
Ragazza ferita negli scontri di Roma, arriva l'ambulanza
Una ragazza è rimasta ferita durante gli scontri tra manifestanti e polizia al corteo pro-pal a Roma. E' arrivata un'ambulanza, mentre molti dei presenti gridano "vergogna" alle forze dell'ordine.
Iran: "La nostra risposta ad ogni aggressione sarà ancora più forte"
"La risposta dell'Iran a qualsiasi aggressione da parte di Israele sarà ancora più forte e severa. Il regime (sionista) può mettere alla prova la nostra determinazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in conferenza stampa a Damasco dove è arrivato stamattina dopo una visita in Libano. "Il messaggio della mia visita in Siria e Libano è che l'Iran resterà sempre al fianco della resistenza in ogni circostanza", ha aggiunto, riferendo di aver discusso nei due Paesi della necessità di un cessate il fuoco a Gaza e in Libano. "Anche nell'incontro con il presidente siriano Bashar al Assad abbiamo concordato di continuare il confronto sui crimini sionisti", ha concluso.
©Ansa
Razzo colpisce edificio nel nord di Israele, 3 feriti
Tre persone sono rimaste leggermente ferite dopo che un razzo lanciato dal Libano ha colpito un edificio a Deir al-Asad, nel nord di Israele. Lo scrive il quotidiano israeliano 'Haaretz'.
Il ministero della Sanità di Beirut: "25 persone uccise, 127 ferite nei raid di ieri"
E' di 25 persone uccise e 127 ferite il bilancio dei raid israeliani sferrati ieri sul Libano. A darne notizia oggi - riporta Ha'aretz - è stato il ministero della Sanità libanese.
Mo, Roma: lancio di bottiglie, bastoni e bombe carta contro la Polizia
Sono scoppiati disordini alla manifestazione pro Palestina a Roma, dopo che i manifestanti sono andati contro i blindati della polizia. Gli agenti sono stati raggiunti dal lancio di bottiglie, bastoni, bombe carta e anche un cartello stradale che è stato divelto. La polizia al momento ha risposto lanciando lacrimogeni contro i manifestanti e azionando gli idranti.
Medio Oriente, Londra: 15 arresti durante la manifestazione, decine di migliaia in corteo
Quindici persone sono state arrestate oggi a Londra, dove decine di migliaia di manifestanti pro-Palestina si sono riuniti nel centro della città per prendere parte al corteo organizzato alla vigilia dell'anniversario dell'attacco del 7 ottobre. Due persone sono state arrestate con il sospetto di aver aggredito un operatore delle squadre di emergenza. Gli arresti sono stati effettuati quando alcuni manifestanti hanno cercato di oltrepassare gli agenti che avevano formato un cordone per impedire che i gruppi si staccassero dal corteo principale. Secondo la polizia, la marcia si è imbattuta in controproteste lungo il suo percorso, all'incrocio tra Kingsway e Aldwych e all'incrocio tra Strand e Trafalgar Square.
Guerra in Medio Oriente, le paure degli espatriati libanesi in Francia. VIDEO
Il patriarca di Gerusalemme: "Non c’è soluzione al conflitto in questo momento"
“Ci sono problemi che hanno soluzioni e problemi che non hanno soluzioni. Realisticamente, in questo momento una soluzione al conflitto israelo-palestinese, che sia i “due popoli in due Stati” o “due nazioni in uno Stato” o quanto altro si immagini, semplicemente non c’è”. Lo registra il patriarca di Gerusalemme, card. Pier Battista Pizzaballa, alla vigilia dell'anniversario dell’attacco di Hamas ad Israele. “Abbiamo bisogno di nuovi volti e di nuove prospettive. E ciò - dice Pizzaballa ai media vaticani- è un problema che non riguarda solo questa terra ma tutto il Medio Oriente, a cominciare, dopo le vicende delle ultime ore, dal Libano. Abbiamo bisogno di ripensare in maniera ampia tutto il contesto, e Gerusalemme che, ripeto, è il cuore della questione. Tutto il Medio Oriente ha bisogno di nuove leadership e nuove visioni. Solo dopo si potrà discutere degli assetti più congeniali a garantire la pace tra i popoli”.
Oms: "Arrivati a Beirut quattro voli con forniture mediche"
Nelle ultime 24 ore, quattro voli contenenti forniture mediche Oms per feriti, colera e salute mentale sono arrivati a Beirut, in Libano. Le scorte sono sufficienti per curare circa 100.000 pazienti. L’oms sta lavorando per portare forniture aggiuntive". Lo riferisce su X il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Ghebreyesus.
In Libano oltre 1900 morti e 200 mila rifugiati
Secondo l'ultimo bilancio diffuso dal ministero della Sanità libanese, sono 1.974 i morti e 9.384 i feriti dall'inizio delle ostilita' tra Hezbollah e Israele l'8 ottobre 2023. Il ministro Firas Abiad ha precisato che negli attacchi israeliani in tutto il Paese, hanno perso la vita 127 bambini, 261 donne e 40 soccorritori e vigili del fuoco. Secondo le Nazioni Unite, più di 200 mila libanesi e siriani sono giù fuggiti in Siria a seguito dell'intensificarsi dei bombardamenti israeliani sul Libano.
Unicef, 100 bambini uccisi in 11 giorni in Libano
Almeno 100 bambini sono stati uccisi in Libano in 11 giorni e oltre 690 bambini sono stati feriti nelle ultime sei settimane. Lo denuncia l''Unicef, assicurando che insieme ai suoi partner sta fornendo forniture mediche di emergenza e servizi essenziali.
Medio Oriente: 25 razzi dal Libano contro la Galilea, 110 in totale da stamattina
Circa 25 razzi sono stati lanciati dal Libano contro l'aerea di Karmiel, nella Galilea, facendo suonare le sirene dell'allarme aereo in molti villaggi e città. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane, secondo cui alcuni dei razzi sono stati intercettati, mentre altri sono finiti in aree aperte. Al momento non si hanno notizie di feriti. Da questa mattina dal sud del Libano contro il nord di Israele è stato lanciato un totale di 110 razzi.
Safieddine irraggiungibile dopo i raid israeliani su Beirut. VIDEO
Hezbollah, "Persi i contatti con il leader Safieddine"
Fonti di Hezbollah hanno riferito ad Al Jazeera di aver perso i contatti con il presidente del suo consiglio esecutivo, Hashem Safieddine, da venerdì scorso. Una fonte di sicurezza libanese, che cita il gruppo armato, ha detto che, effettivamente, Safieddine si trovava in un quartier generale sotterraneo nell'area di Marijah, quartiere meridionale di Beirut, quando è stato preso di mira da un attacco aereo israeliano. Da quando sono avvenuti i raid, nella notte tra giovedì e venerdì, è la prima volta che Hezbollah si esprime sulla sorte del leader, considerato il successore piu' papabile ad Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco aereo di Israele il 27 settembre. Da ieri fonti di stampa israeliana e saudita davano Safieddine per morto, mentre altri media ne hanno riferito la sola irreperibilità o il ferimento. Finora non ci sono state dichiarazioni ufficiali da parte dell'esercito israeliano.
Idf: "Ondata di attacchi aerei contro Hezbollah a Beirut"
Un'ondata di attacchi aerei contro le postazioni della divisione di intelligence di Hezbollah nella capitale libanese Beirut è stata lanciata dall'aeronautica israeliana nelle ultime ore. Durante la notte sono stati effettuati altri attacchi a Beirut che, secondo l'esercito, hanno preso di mira depositi di armi, sale di comando e altre infrastrutture. Nel frattempo, circa 60 razzi sono stati lanciati oggi verso il nord di Israele in due raffiche in Galilea, molti sono stati intercettati ma alcuni hanno colpito Karmiel e Deir al-Asad, ferendo tre persone e causando danni.
Media: "Quasi inesistenti le possibilità che Safieddine sia sopravvissuto al raid"
Sono "quasi inesistenti" le possibilità che Hashem Safieddine, considerato il successore di Nasrallah al vertice di Hezbollah, sia sopravvissuto al raid israeliano condotto nella notte tra giovedì e venerdì a Beirut. Lo ha detto una fonte della sicurezza libanese a Sky news Arabia, secondo cui Safieddine si trovava nel luogo colpito dai caccia israeliani dove era in corso una riunione anche con ufficiali iraniani. Dal canto loro, fonti israeliane si sono dette sicure con la stessa emittente che il cugino di Nasrallah - che risulta "irrintracciabile" dopo il raid - sia morto.
Grandi: "Più di 200.000 le persone entrate in Siria per sfuggire alle operazioni militari israeliane nel Libano"
Sono più di 200.000 le persone entrate in Siria per sfuggire alle operazioni militari israeliane nel vicino Libano. "Più di 200.000 persone, cittadini libanesi e siriani che vivevano in Libano, sono fuggite dal Paese e hanno superato il confine siriano a causa dei raid aerei israeliani", scrive su X l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. "Nelle località di confine - precisa - continua il lavoro di soccorso da parte delle autorità, della Mezzaluna Rossa siriana, dell'Unhcr e di altre organizzazioni".
Iran, ministro del Petrolio: "Non preoccupato da eventuali raid di Israele"
Il ministro del Petrolio iraniano, Mohsen Paknejad, ha detto di "non essere preoccupato" per eventuali raid israeliani contro impianti e infrastrutture nella Repubblica islamica. Il ministro ha parlato nel corso di una visita ad Assaluyeh, nella provincia di Bushehr, considerata la 'capitale' energetica dell'Iran.
Patriarca Sabbah: "Pace possibile solo con la soluzione per la Palestina"
La catastrofe che travolge la Terra Santa e tutto il Medio Oriente "non è iniziata il 7 ottobre 2023". I cicli di violenza "sono stati infiniti, iniziati nel 1917, raggiungendo il picco nel 1948 e nel 1967, continuando da allora fino a oggi". La risposta militare israeliana "può distruggere e portare morte", ma "non può portare alla sicurezza di cui gli israeliani hanno bisogno", perché la pace potrà tornare "solo quando la tragedia del popolo palestinese avrà fine". Lo dice il Patriarca emerito di Gerusalemme dei Latini Michel Sabbah e il gruppo "Christian Reflection" in un documento a un anno dalle stragi compiute da Hamas contro ebrei israeliani il 7 ottobre 2023. Lo riferisce Fides. "Christian Reflection" è un gruppo di cristiani di Terra Santa - sacerdoti, religiosi e laici - raccolti intorno al Patriarca emerito Sabbah per condividere riflessioni sul ruolo dei cristiani davanti al conflitto e nella società. Dopo un anno di guerra incessante, "mentre il ciclo della morte continua inarrestabile" il Patriarca Sabbah e i membri del gruppo di riflessione avvertono l'urgenza "di cercare la speranza che deriva dalla nostra fede", mentre ammettono di essere "esausti, paralizzati dal dolore e dalla paura. Stiamo fissando l'oscurità", mentre "la nostra amata Terra Santa e l'intera regione vengono ridotte in rovina" e "ogni giorno piangiamo le decine di migliaia di uomini, donne e bambini che sono stati uccisi o feriti, soprattutto a Gaza, ma anche in Cisgiordania, Israele, Libano e oltre, in Siria, Yemen, Iraq e Iran". "Incredibilmente" annotano il Patriarca Sabbah e i membri di Christian Reflection "la comunità internazionale guarda quasi impassibile. Le richieste di cessate il fuoco, ponendo fine alla devastazione, vengono ripetute senza alcun tentativo significativo di frenare coloro che stanno scatenando il caos. Armi di distruzione di massa e mezzi per commettere crimini contro l'umanità confluiscono nella regione". Gli autori del documento-appello riconoscono che la pace sarà possibile "solo quando la tragedia del popolo palestinese avrà fine". Per questo c'è bisogno "di un accordo di pace definitivo tra questi due partner e non di cessate il fuoco temporanei o soluzioni provvisorie".
Libano, è giallo sulla sorte del successore di Nasrallah: per i media sarebbe stato ucciso
Con il passare delle ore aumentano le possibilità che Hashem Safieddine, il successore più accreditato dell'ex segretario generale di Hezbollah Nasrallah, sia stato ucciso in un attacco israeliano nel sud di Beirut, insieme ai vertici che erano con lui. È questa la lettura più diffusa dei media della regione mediorientale, ma non ci sono ancora conferme ufficiali. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra in Medio Oriente, migliaia di persone in piazza nei paesi musulmani. VIDEO
Iran: "L'asse della resistenza coordini gli sforzi contro Israele"
"Tutti i Paesi che sostengono il movimento di resistenza contro il regime sionista dovrebbero coordinare gli sforzi per porre fine alle aggressioni del regime": lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, nell'incontro oggi a Damasco con il presidente siriano Bashar Assad. Da parte sua, Assad ha sottolineato: "Il regime sionista non ha altra scelta che fermare il massacro di persone in Libano e a Gaza e rispettare i legittimi diritti delle persone. Il recente attacco missilistico di Teheran su Israele ha dato al regime una lezione sul fatto che l'asse della resistenza è in grado di compiere deterrenza verso il nemico e sventarne i complotti", ha sottolineato, citato dall'Irna. Araghchi è arrivato a Damasco questa mattina, dopo una visita in Libano.
Idf, due i comandanti di Hamas uccisi in Libano
Sono due i comandanti di Hamas uccisi nei raid israeliani in Libano. Lo hanno confermato Idf e Shin Bet e lo stesso movimento di resistenza islamico. In un primo attacco avvenuto nella notte contro il campo profughi palestinese di Beddawi, a nord di Tripoli, è stato ucciso Saeed Atallah Ali, accusato di reclutare militanti per il gruppo in Libano. Insieme a lui - definito da Hamas comandante sul campo - sono stati uccisi la moglie e due figli.
In un secondo raid, avvenuto questa mattina nei pressi della città di Saadnayel, nella valle della Beqaa, è stato ucciso Mohammed Hussein al-Lawis, che le forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno definito "autorità esecutiva in Libano" di Hamas, ma anche colui che dava gli ordini per attacchi terroristici in Cisgiordania.
Macron: "Basta fornire a Israele le armi che usa a Gaza"
Il presidente francese Emmanuel Macron si è espresso a favore dello stop alle forniture di armi a Israele che vengono utilizzate nel conflitto a Gaza. "Credo che oggi la priorità sia tornare ad una soluzione politica, smettere di consegnare le armi per condurre i combattimenti a Gaza", ha detto il presidente alla radio France Inter, aggiungendo che "la Francia non ne fornisce".
©Ansa
'Stop al genocidio a Gaza', oltre 40 città spagnole in piazza
"Stop al genocidio in Palestina". Oltre quaranta città in tutta la Spagna si preparano a un fine settimana di cortei e proteste per il 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele. Madrid, secondo quanto riporta l'agenzia Efe, sarà al centro della mobilitazione nazionale pro Palestina, organizzata dalla Rete di solidarietà contro l'occupazione della Palestina (Rescop), che raduna decine di associazioni, per denunciare "un anno di genocidio" nella Striscia di Gaza "e 76 anni di colonizzazione israeliana". Nel tardo pomeriggio, nella capitale spagnola anche personalità del mondo della cultura si uniranno ai cortei. La mobilitazione oggi toccherà una ventina di città, tra cui Girona, Granada, Pamplona e i centri più piccoli di Murcia e Arrecife. Domani sarà invece la volta di Barcellona, Valencia, Cordoba e Malaga, mentre lunedì sera le piazze di Siviglia, Saragozza e Las Palmas si riempiranno di slogan e bandiere. (
Vescovo del Libano: "Dal mondo semaforo verde alle violenze"
"Quello che sta succedendo in Libano è che purtroppo il mondo tace, dà il semaforo verde a queste violenze perché ci sono troppi interessi politici e economici, che non hanno niente a che fare con i valori cristiani, dirò di più, con i valori umani. La dignità dell'uomo e la libertà dell'uomo non contano più quando gli interessi passano davanti a tutto. Però viviamo, nonostante tutto, nella speranza", "con l'aiuto della diplomazia vaticana e la persona del Papa. I Papi, tutti, hanno sempre sostenuto il Libano come Paese modello e Paese messaggio". Lo ha detto mons. Mounir Khairallah, vescovo di Batrun dei Maroniti nel corso di un briefing sul Sinodo in Vaticano.
Corteo pro Palestina a Roma, 1.600 controllati: 19 in questura
Dispositivi di sicurezza in campo a Roma nella giornata del corteo pro Palestina vietato. Sono 1.600, si apprende, le persone controllate finora e 19 sono state portate in questura per valutare la loro posizione al fine dell'eventuale foglio di via.
New York Times, "divisioni al Pentagono su presenza Usa in Medio Oriente"
Israele amplia la sua offensiva in Libano e il Pentagono si interroga sulla sua presenza rafforzata in Medio Oriente: il dibattito in seno al dipartimento della Difesa è fra coloro che sono convinti che la presenza americana limiti i rischi di una guerra più ampia, e altri che invece temono che l'unico effetto sia quello di infiammarli incoraggiando l'offensiva di Israele. Secondo quanto riporta il New York Times, diversi funzionari del Pentagono sono preoccupati dall'aggressiva campagna di Israele, che si sente 'protetto' dalla presenza americana pronta a intervenire in caso di necessità.
Il giallo della sorte successore di Nasrallah
Di ora in ora stanno aumentando le possibilità che Hashem Safieddine, il successore più accreditato dell'ex segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah, sia stato ucciso in un attacco israeliano nel sud di Beirut, insieme ai vertici che erano con lui. E' questa la lettura più diffusa dei media della regione mediorientale, che danno come sempre più probabile la morte del numero 2 di Hezbollah. Fonti della sicurezza libanese hanno riferito a Sky News Arabia che le possibilità che qualcuno sopravvivesse all'attacco mirato erano "quasi zero", sottolineando che Safieddine è "irraggiungibile" dall'attacco che ha preso di mira un bunker sotterraneo nella capitale libanese due giorni fa. Inoltre, secondo tre funzionari della sicurezza, ripetuti attacchi israeliani hanno impedito ai soccorritori di cercare il sito in cui si ritiene si trovi Safieddine. Sul versante israeliano, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato a diversi media, tra cui il quotidiano Times of Israel, che effettivamente l'attacco aereo sulla periferia meridionale di Beirut aveva come obiettivo il quartier generale dell'intelligence di Hezbollah, ma senza rivelare chi si trovasse nel bunker sotterraneo. Fonti israeliane anonime hanno dichiarato a Sky News Arabia che il presunto successore a capo di Hezbollah è stato ucciso nel pesante attacco aereo, nella notte tra giovedì e venerdì. Secondo il Jerusalem Post, sta circolando anche la notizia del ferimento di Safieddine, ma finora non ci sono informazioni ufficiali sulla sua sorte. Per il media saudita Al Hadath, Safieddine sarebbe morto questa mattina. In sintesi, la tesi più accreditata, simile a quanto accaduto a Nasrallah lo scorso 27 settembre, è che chiunque si trovasse nel complesso sotterraneo non ne uscirebbe vivo, compresi gli alti funzionari di Hezbollah presumibilmente presenti nel complesso.
La Cina evacua 215 suoi cittadini dal Libano
La Cina ha affermato di aver evacuato 215 suoi cittadini che vivevano in Libano. "Secondo un ultimo bilancio, in totale 215 cittadini sono stati evacuati in tutta sicurezza dal Libano sotto l'egida del governo cinese, in due gruppi", ha dichiarato il ministero degli Esteri di Pechino. "L'ambasciata cinese in Libano continuerà ad assicurare la propria missione sul territorio libanese e continuerà ad aiutare i cittadini cinesi sul posto a prendere misure di sicurezza", si legge in un comunicato. In quest'ultimoo non viene specificato dove i cittadini cinesi siano stati portati né se fra i 215 ci siano anche taiwanesi.
Manifestanti Pro pal si radunano, piazza blindata a Roma
Cori "Palestina libera", "Israele criminale" e "Ora Intifada" in pizzale Ostiense a Roma dove stanno arrivando i primi gruppi di manifestanti che hanno sfidato il divieto della questura. L'area è superpresidiata e un elicottero sorvola la zona. Agenti delle forze dell'ordine, blindati e idranti schierati in tutti gli accessi alla piazza dove vengono chiesti i documenti a chi entra.
Ong, razzi e droni da gruppi filo Iran contro base Usa in Siria
Gruppi di milizie filoiraniane hanno lanciato razzi e droni contro la base militare americana di Deir Ezzor, nell'est della Siria. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede a Londra, secondo cui l'attacco è avvenuto nella notte, provocando "violente esplosioni". La base si trova nei pressi del giacimento di gas naturale della Conoco. Le forze americane sarebbero riuscite ad intercettare alcuni dei razzi, rispondendo poi al fuoco. Dall'ottobre dell'anno scorso, le milizie filoiraniane hanno lanciato almeno 142 attacchi contro le postazioni americane e degli alleati in Siria.
Iran, Tajani: nostro obiettivo è evitare escalation
Sull'Iran il nostro obiettivo è la de-escalation. L'attacco dell'Iran contro Israele l'abbiamo condannato, ma bisogna evitare che ci sia un'escalation come risposta. Vogliamo tutti fare il massimo per evitare un peggioramento della situazione". A dirlo e' stato il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani a margine della "Giornata dell'economia" promossa da Forza Italia, a Milano.
Assad: attacco Iran a Israele è stato "una lezione"
Il presidente siriano Bashar al-Assad ha dichiarato che l'Iran ha dato una "lezione" a Israele lanciando un attacco missilistico contro il Paese martedì. Lo riferisce un comunicato diffuso dal suo ufficio. Il lancio di circa 200 missili su Israele da parte di Teheran è stato "una risposta forte e ha dato una lezione all'entità sionista", ha dichiarato al-Assad durante un colloquio con il capo della diplomazia iraniana, Abbas Aragchi, in visita a Damasco.
La Cina evacua 215 suoi cittadini dal Libano
La Cina ha affermato di aver evacuato 215 suoi cittadini che vivevano in Libano. "Secondo un ultimo bilancio, in totale 215 cittadini sono stati evacuati in tutta sicurezza dal Libano sotto l'egida del governo cinese, in due gruppi", ha dichiarato il ministero degli Esteri di Pechino. "L'ambasciata cinese in Libano continuerà ad assicurare la propria missione sul territorio libanese e continuerà ad aiutare i cittadini cinesi sul posto a prendere misure di sicurezza", si legge in un comunicato. In quest'ultimoo non viene specificato dove i cittadini cinesi siano stati portati né se fra i 215 ci siano anche taiwanesi.
Razzi e droni da gruppi filo Iran contro base Usa in Siria
Gruppi di milizie filoiraniane hanno lanciato razzi e droni contro la base militare americana di Deir Ezzor, nell'est della Siria. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede a Londra, secondo cui l'attacco è avvenuto nella notte, provocando "violente esplosioni". La base si trova nei pressi del giacimento di gas naturale della Conoco. Le forze americane sarebbero riuscite ad intercettare alcuni dei razzi, rispondendo poi al fuoco. Dall'ottobre dell'anno scorso, le milizie filoiraniane hanno lanciato almeno 142 attacchi contro le postazioni americane e degli alleati in Siria.
Razzi dal Libano colpiscono edifici residenziali nord Israele
Edifici residenziali sono stati colpiti da un bombardamento lanciato dal Libano a Deir al-Asad e Karmiel, nel nord di Israele. Le ambulanze sono sul luogo dell'impatto dei razzi. Video sono stati condivisi sui social. Nella stessa area ci sono state diverse intercettazioni con l'Iron Dome. Lo riporta Times of Israel.
Tajani: "In Medio Oriente invitiamo tutti a una de-escalation"
"Noi invitiamo tutti alla de-scalation, invitiamo tutti al buon senso e, certamente, abbiamo condannato l'attacco dell'Iran contro Israele". Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani a margine della 'Giornata dell'economia' promossa da Forza Italia a Milano, commentando la possibilità di un attacco israeliano all'Iran. "Bisogna evitare che ci sia una escalation, risposta contro risposta. Invitiamo tutti a fare il massimo per poter evitare un peggioramento della situazione", ha concluso.
Medioriente, media: forse ferito a Beirut comandante forze Quds dei Pasdaran
Esmail Qaani, comandante della Forze Quds dei Guardiani della rivoluzione iraniana, potrebbe essere stato ferito in un raid israeliano a Beirut. Lo ha riferito l'emittente N12, ricordando che Qaani - responsabile delle attività dei proxy dell'Iran nella regione - potrebbe essere rimasto vittima dello stesso raid nel quale sarebbe rimasto ucciso Hashem Safieddine, considerato il successore di Nasrallah al vertice di Hezbollah.
Assad: "Raid iraniano ha dato una lezione a Israele"
Secondo il presidente siriano, Bashar El Assad, il raid missilistico iraniano "ha impartito una lezione a Israele". Parlando con il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in visita a Damasco, Assad ha detto che l'attacco "è stata una risposta forte e ha impartito all'entità sionista una lezione".
Idf, risposta "seria" a Iran inizio prossima settimana
La risposta israeliana all'attacco iraniano è attesa per "l'inizio della prossima settimana". E' quanto riferisce la stampa israeliana citando fonti dell'Idf secondo le quali la reazione sarà "seria e significativa".
Medioriente, media: forze israeliane pianificano di intensificare operazioni di terra a Gaza
I militari israeliani "pianificano di espandere nel prossimo futuro le operazioni di terra" nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel, che cita fonti militari dopo gli ordini delle forze israeliane ai palestinesi, sollecitati a sgomberare aree di Nuseirat e Bureij, nel centro della Striscia. Indicazioni, si legge ancora, che arrivano nel contesto dei preparativi delle Idf in previsione di "attacchi pianificati da Hamas in occasione dell'anniversario del 7 ottobre". Il giornale sottolinea come le aree indicate per lo sgombero si trovino a sud del corridoio di Netzarim, dove i militari israeliani "mantengono una presenza semi-permanente.
Corteo pro Palestina, 1.600 controllati, 19 in questura
Dispositivi di sicurezza in campo a Roma nella giornata del corteo pro Palestina vietato. Sono 1.600, si apprende, le persone controllate finora e 19 sono state portate in questura per valutare la loro posizione al fine dell'eventuale foglio di via.
Idf: commando e unità d'élite smantellano i tunnel di Hezbollah
Commando e unità d'élite Yahalom dell'esercito israeliano hanno demolito diversi tunnel di Hezbollah che venivano utilizzati per avvicinarsi al confine israeliano nel Libano meridionale. Lo riferisce l'Idf. I soldati hanno anche individuato e distrutto depositi sotterranei di armi, posti di osservazione e postazioni di lancio di razzi nei villaggi. L'Idf sta conducendo raid mirati, basati sull'intelligence, contro infrastrutture terroristiche situate sia in superficie che in profondità, obiettivi situati in aree montuose, boscose e densamente edificate, dove sono stati piazzati esplosivi.
Medioriente, Onu: in Siria più di 200.000 persone fuggite dal Libano
Sono più di 200.000 le persone entrate in Siria per sfuggire alle operazioni militari israeliane nel vicino Libano. "Più di 200.000 persone, cittadini libanesi e siriani che vivevano in Libano, sono fuggite dal Paese e hanno superato il confine siriano a causa dei raid aerei israeliani", scrive su X l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. "Nelle località di confine - precisa - continua il lavoro di soccorso da parte delle autorità, della Mezzaluna Rossa siriana, dell'Unhcr e di altre organizzazioni"
Idf espande operazioni di terra a Gaza per il 7 ottobre
Secondo fonti militari israeliane, l'esercito si sta preparando ad espandere le operazioni di terra nella Striscia di Gaza in coincidenza con l'anniversario del 7 ottobre. Le evacuazioni indicate dall'esercito in mattinata a Nuseirat e Bureij, nella zona centrale di Gaza, sarebbero il segnale dell'ampliamento degli attacchi, sottolineano i media nazionali. Le zone evacuate si trovano subito a sud del corridoio Netzarim, dove l'esercito mantiene una presenza semipermanente.
Medioriente, media: l'attacco israeliano all'Iran è imminente
Nella mattinata, nonostante sia Shabbat, si sono tenuti al ministero della Difesa a Tel Aviv colloqui con rappresentanti di Paesi alleati di Israele al fine di coordinare l'azione contro Teheran. Alle riunioni hanno preso parte alti funzionari dell'esercito. Ynet riferisce che l'Idf abbia detto che "non si può ignorare ciò che ha fatto l'Iran". In precedenza, funzionari americani in una conversazione con il media israeliano hanno stimato che l'attacco israeliano all'Iran sia "imminente". Intanto sta arrivando in Israele il capo del Comando militare centrale Usa, generale Michael Kurilla.
Medioriente, ministro Esteri iraniano: urgente cessate fuoco a Gaza e in Libano
Un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in Libano è "la questione più urgente". Su questo ha insistito il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in visita oggi a Damasco, dopo la tappa di ieri a Beirut, passati quattro giorni dall'attacco missilistico iraniano contro Israele. Araghchi, riferisce l'agenzia iraniana Irna, ha accusato Israele di essere l'ostacolo principale alla pace e ha sollecitato la comunità internazionale a opporsi ai "crimini di guerra" israeliani.
Iran, arrestati 3 presunti membri Isis: preparavano attentato nel nord
Tre presunti membri dello Stato islamico, sospettati di pianificare un attentato nel nord dell'Iran, sono stati arrestati a Noshahr, nella provincia di Mazandaran. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Tasnim, che cita il portavoce delle forze di sicurezza, il colonnello Ali Akbar Darvishi, secondo cui "la cellula individuata di recente" progettava un attacco contro un complesso turistico nella zona. Nei mesi scorsi, il ramo afghano dello Stato islamico, l'Isis-Khorasan, ha compiuto diversi attentati in Iran, il più sanguinoso dei quali a Kerman, in occasione della commemorazione del generale Qasem Soleimani, ucciso dagli americani 4 anni fa, costato la vita a un centinaio di persone.
Aereo dell'Iran con armi per Hezbollah respinto dall'Idf
Un volo della compagnia iraniana Qeshm Fars Air proveniente da Teheran e diretto in Libano o in Siria è tornato indietro nello spazio aereo iracheno nelle prime ore di questa mattina, come mostrano i dati tratti dai siti web di tracciamento dei voli. Lo riferisce Times of Israel, sottolineando che probabilmente il volo trasportava armi per Hezbollah e che l'esercito israeliano gli ha intimato di tornare indietro. L'Idf ha affermato che il loro "blocco militare" nello spazio aereo e ai valichi di frontiera del Libano continuerà, probabilmente per molto tempo. Come parte del blocco, volto a impedire che le armi iraniane venissero consegnate a Hezbollah, le Idf hanno colpito tutti i valichi di frontiera.
Verifiche a Beirut su sorte generale pasdaran in raid Israele
Secondo la tv israeliana Channel 12, le autorità libanesi stanno verificando se il generale iraniano Kaani delle forze Quds dei pasdaran sia rimasto ferito in uno degli attacchi israeliani su Beirut.
Roma blindata per il corteo pro Palestina: allarme infiltrati, controlli in corso
La Capitale si prepara alla manifestazione in sostegno del popolo di Gaza, alla vigilia del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele. Occhi puntati sui pullman di partecipanti in arrivo da altre città e previsto un dispositivo a cerchi concentrici sempre più stringenti intorno piazzale Ostiense. Il vicepremier Tajani: "Non sia un'esaltazione dell'antisemitismo". Il ministro dell'Interno Piantedosi: "Mobilitazione illegale, ma sarà gestita con equilibrio". I DETTAGLI
Media, "Idf pianifica risposta significativa contro Iran"
Secondo i media israeliani, l'esercito è impegnato nella pianificazione di una risposta all'attacco missilistico dell'Iran contro il Paese e avverte che sarà "forte e significativa". L'attacco ha causato danni in Israele, comprese le basi aeree, sebbene l'Idf abbia affermato che non sono stati colpiti aerei o infrastrutture critiche.
Idf, uccisi 400 miliziani Hezbollah durante offensiva di terra
Le forze di difesa israeliano (Idf) stimano di aver ucciso finora più di 400 militanti di Hezbollah durante le operazioni di terra nel Libano meridionale. Secondo l'esercito, i miliziani, tra cui molti comandanti sul campo, sono stati colpiti sia durante gli attacchi aerei che durante scontri diretti con le truppe.
Medio Oriente, dall’Unifil alla Mfo: le missioni con militari italiani
Dall’Unifil, cioè United Nations Interim Force In Lebanon, istituita alla fine degli anni ‘70, a Mibil, Missione militare bilaterale italiana in Libano, nell’ambito dell’International support group for Lebanon (Isg). Ma anche la Mfo, la Multinational Force & Observers e il programma di addestramento della polizia palestinese: l'Italia è presente in Medio Oriente con diversi militari impegnati in più progetti, da molti anni. I DETTAGLI
Inviato Biden: "Non abbiamo dato l'Ok all'offensiva in Libano"
L'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Amos Hochstein, ha criticato duramente come una "informazione irresponsabile" quella che sostiene che gli Stati Uniti abbiano dato a Israele il via libera per lanciare un'offensiva di terra in Libano. "Un sacco di resoconti sbagliati e irresponsabili in questi ultimi giorni. Gli Stati Uniti non hanno dato 'luce verde' alle operazioni militari in Libano", ha scritto Hochstein su X. "Alla fine, solo una risoluzione diplomatica consentirà ai residenti di tornare a casa. Continuiamo a lavorare con i governi di Israele e Libano sulla strada migliore per ripristinare la calma", ha aggiunto.
Trump: "Israele dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani"
"La risposta doveva essere: colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi", ha detto il tycoon a chi gli chiedeva cosa pensasse della risposta data dal presidente americano Joe Biden sulla possibilità che lo Stato ebraico colpisca gli impianti atomici di Teheran. LEGGI QUI
Torino, questura vieta per lunedì manifestazioni pro Palestina
Il Questore di Torino, Paolo Sirna, in vista delle manifestazioni in programma lunedì prossimo ha prescritto ai comitati organizzatori “di svolgerle in data diversa ed esclusivamente in forma statica”. E’ quanto si legge in una nota della Questura in cui si sottolinea che “lo svolgimento di predette manifestazioni si collocano, infatti, nella cornice di una ampia e diffusa mobilitazione indetta nel ricordo del primo anniversario dell’attacco allo Stato di Israele da parte delle frange palestinesi riconducibili al movimento di Hamas sfociato nell’uccisione, il 7 ottobre dello scorso anno, di numerose vittime e nel rapimento di altrettante persone alcune delle quali decedute durante il conflitto”.
Hezbollah, "razzi su base Israeliana vicino Haifa, colpito tank"
Hezbollah afferma in un comunicato di aver lanciato dei missili sulla base aerea israeliana di Ramat David, nel nord di Israele vicino a Haifa, a 45 km dalla frontiera libanese, e di avere colpito un carro armato israeliano Merkava sconfinato nel sud del Libano, non lontano dal confine.
Idf a sfollati libanesi, "non tornate a casa, ci saranno altri raid"
Le Forze di difesa israeliane esortano gli sfollati libanesi in fuga dalle operazioni militari a non tornare nelle loro case, perché i raid contro il sud del Libano continuano. Lo ha scritto su X un portavoce delle Idf, senza specificare quali sono i villaggi che sono nel mirino.
Hezbollah, "abbiamo colpito base aerea ad Haifa"
Hezbollah ha rivendicato di aver colpito con una salva di missili una base aerea israeliana vicino ad Haifa.
Gaza, forze israeliane ordinano sgombero aree nel centro della Striscia
Via da alcune aree di Nuseirat e Bureij, nel centro della Striscia di Gaza. E' l'ultimo "avvertimento" che arriva dalle forze israeliane (Idf) per i civili palestinesi 'invitati' a dirigersi verso la "zona umanitaria". Su X il portavoce delle Idf, Avichay Adraee, ha pubblicato la mappa con le aree da sgomberare. Hamas e altri gruppi "continuano le loro attività terroristiche nella zona area e di conseguenza le Idf agiranno con estrema forza contro questi elementi".
Tajani: "No a manifestazioni pro Palestina che esaltano terrorismo"
"Non si può trasformare una legittima manifestazione a favore della Palestina in una esaltazione dell'antisemitismo e di un'azione terroristica che ha provocato migliaia di morti". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, a margine della giornata dell'economia organizzata da Forza Italia a Milano. "Dobbiamo garantire la sicurezza di tutti i luoghi di culto ebraici - ha sottolineato - e mi auguro che prevalga il buon senso: è inaccettabile trasformare manifestazioni di libero pensiero in manifestazioni in cui si indica al pubblico ludibrio una persona come la senatrice Segre, che è un'immagine emblematica della lotta contro il nazifascismo, così come non è accettabile additarla come pericolosa agente sionista o fare lo stesso con persone che sono di origine ebraica", ha concluso.
Fonti Usa a Cnn, "attacchi a siti nucleari iraniani? Da Israele nessuna garanzia"
Esclusi attacchi a impianti nucleari iraniani dopo l'attacco missilistico iraniano contro Israele? Nessuna garanzia da Israele all'Amministrazione Biden. Lo ha confermato alla Cnn un funzionario di alto livello del Dipartimento di Stato Usa, spiegando che è "davvero difficile" dire se Israele sfrutterà l'anniversario degli attacchi di Hamas del 7 ottobre per rispondere. "Speriamo e ci aspettiamo un po' di saggezza come forza, ma come sapete, nessuna garanzia", ha affermato. E sulla data del 7 ottobre ha detto di "pensare in un certo senso che vogliamo evitare il 7" e quindi secondo la sua valutazione "se ci sarà qualcosa sarà probabilmente prima o dopo".
Fonti egiziane, "Idf costruisce infrastrutture lungo il corridoio Filadelfia"
Fonti egiziane hanno riferito al quotidiano del Qatar al Arabi al Jadeed che l'esercito israeliano ha costruito 'infrastrutture' nel Corridoio Filadelfia, al confine tra Gaza e il deserto egiziano. Lungo l'asse sarebbe stati messi pali della luce con telecamere di sorveglianza, oltre a torri di guardia. Il media riferisce anche che le forze egiziano hanno riparato i danni dei bombardamenti lungo il confine.
Shirin Ebadi: "Regime ayatollah deve essere rovesciato dal popolo"
Gli iraniani sono convinti che il regime debba essere rovesciato dal popolo e non dalla pressione esterna, pena l'anarchia del post Saddam in Iraq". Così alla Stampa Shirin Ebadi, iraniana e premio Nobel per la Pace. "Credo che l'attacco iraniano sia stato una mossa sbagliata e che, arrivati a questo punto, potrebbe scatenare una guerra molto più grande - aggiunge - Israele ha dichiarato più volte che risponderà all'Iran ed è verosimile che colpirà obiettivi militari o impianti petroliferi. Dubito che possa puntare a infrastrutture come le reti elettriche. Anche perché la popolazione, disperata, finirebbe per schierarsi con il governo".
Idf, evacuazione zone di Gaza dove sta operando Hamas
Il portavoce dell'Idf in lingua araba ha appena inviato sui social una richiesta di evacuazione da alcune zone di Gaza dove sono "in corso attività terroristiche". L'esercito ha indicato alla popolazione di spostarsi nell'area umanitaria pubblicando la mappa degli isolati dove stanno operando i miliziani di Hamas.
Hamas, morti totali a Gaza sono 41.825, 23 in 24 ore
Il bilancio totale dei morti palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre di un anno fa è salito a 41.825, compresi 23 che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore. Lo fa sapere nel suo bollettino quotidiano Hamas, attraverso il ministero della Salute di Gaza. I feriti totali, riferisce Hamas, sono 96.910.
Wafa, "otto civili uccisi e altri feriti a Gaza questa mattina"
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, otto civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti all'alba in un bombardamento israeliano sul campo di Nuseirat e della città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.
Trump insiste: "Israele dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani"
Donald Trump insiste: Israele deve colpire i siti nucleari iraniani. "Penso che abbia dato la risposta sbagliata - ha detto il candidato repubblicano alla Casa Bianca, nel corso di un comizio in Carolina del Nord, riferendosi al 'no' di Joe Biden all'ipotesi di raid contro le installazioni nucleari - Quando gli hanno posto quella domanda, la risposta avrebbe dovuto essere, prima colpite i siti nucleari e poi vi preoccupate del resto". Già ieri Trump aveva definito il 'no' di Biden "la cosa più pazza mai sentita".
Media Riad, "Israele ha conferme che capo Hezbollah sia morto"
Il successore del defunto Nasrallah alla guida di Hezbollah, Hashem Saffiedine, sarebbe effettivamente stato ucciso in un raid mirato israeliano nella zona di Beirut e Israele ne avrebbe le conferme, secondo quanto scrive l'agenzia saudita Al Hadath questa mattina. La notizia è riportata dai media israeliani, che però affermano di non avere riscontri effettivi della sua morte.
Idf: "Colpito comando Hezbollah nascosto in moschea"
Un centro di comando nascosto in una moschea a Bint Jbeil, nel Libano meridionale, all'interno del complesso dell'ospedale Martyr Salah Ghandour, è stato colpito nella notte dall'Idf. L'attacco, compiuto con i droni, è stato "preciso" e basato su fonti intelligence, hanno reso noto fonti militari citate dal Times of Israel. Secondo l'esercito, la sala di comando veniva utilizzata dagli operativi di Hezbollah "per pianificare e compiere atti di terrore contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele".
Al Jazeera, "cannonate Israele su nord Gaza, almeno 4 morti"
Almeno quattro palestinesi sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in conseguenza di una serie di colpo di artiglieria sparati dalle forze israeliane su Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza: lo scrive Al Jazeera, citando il centro d'informazione palestinese e il Quds News Network.
Ynet, atteso in Israele capo del Centcom per risposta all'Iran
Il comandante del Centcom - il comando militare centrale Usa -, gen. Michael Kurilla, è atteso in Israele entro le prossime 24 ore per coordinarsi con l'Idf per rispondere all'Iran per l'attacco missilistico. Lo scrive Ynet.
New York Times, "per funzionari Usa Sinwar è vivo e vuole guerra regionale"
Yahya Sinwar sarebbe vivo, starebbe ancora prendendo decisioni cruciali per Hamas, avrebbe indurito le sue posizioni, sarebbe diventato fatalista dopo quasi un anno di guerra a Gaza, non avrebbe alcuna intenzione di raggiungere un accordo con Israele e anzi sarebbe determinato a vederlo coinvolto in un conflitto più ampio in Medio Oriente. E' quanto emerge dal New York Times che cita funzionari statunitensi. Anche se, riconoscono, non esiste una prova certa della sua esistenza in vita.
Unifil a Israele: "Non lasciamo le posizioni in Libano"
La forza di pace Onu Unifil, di cui fanno parte oltre 1.000 soldati italiani, ha fatto sapere ufficialmente che non lascerà le posizioni che tiene nel sud del Libano, malgrado la richiesta da perte di Israele di "ricollocarsi". Lo dice un comunicato ufficiale della missione Onu, confermando quanto anticipato in serata dal capo delle operazioni di pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, citato dall'Ap. "Il 30 settembre l'Idf ha notificato all'Unifil la sua intenzione di condurre incursioni limitate in Libano. E hanno chiesto a noi di ricollocarci , spostandoci da alcune delle nostre posizioni".
Sirene anti-razzo risuonano in tutto il nord di Israele
Allarmi e sirene anti-missile stanno risuonando in tutto il nord di Israele, compresi Nazareth, Yokneam, Migdal HaEmek, e nelle pianure di Esdraelon e di Wadi Ara, incluse le comunità di Ramat Yishai, Megiddo, Shimsheet, Ganigar, Gevat, Manshiya Zabda, Sde Yaakov, Yifat, Kfar Yehoshua, Ramat David, la stazione ferroviaria di Kfar Baruch, Beit She'arim, Sarid, and Nahalal. Sirene anche a Midrakh Oz, Mishmar HaEmek, HaYogev e HaSolelim e dintorni. Lo scrive Ynet.
Il ministro degli Esteri iraniano è arrivato in Siria
Il ministro degli Esteri dell'Iran, Abbas Araghchi, è arrivato a Damasco per discutere con i vertici siriani della situazione in Medio Oriente e dei rapporti bilaterali, fa sapere il ministero degli Esteri di Teheran, citato dal Guardian. Araghchi è nel pieno di un tour diplomatico che lo ha portato ieri in Libano, e nel quale si è rivolto anche alle cancellerie europee, in uno sforzo per far valere la posizione espressa dalla Guida suprema Ali Khamenei e per rassicurare che Teheran non cerca l'escalation e che contro Israele ha preso di mira solo obiettivi militari e non civili.
Medioriente, raid Israele blocca autostrada che unisce Libano a Sira
L'ultimo raid israeliano avrebbe interrotto l'autostrada principale che collega il Libano alla Siria. La capitale del Libano, riferisce Al Jazeera, è nuovamente nel mirino degli attacchi aerei israeliani. L'episodio è avvenuto dopo che l'Idf ha intimato ai residenti di un sobborgo meridionale di Beirut di abbandonare la zona. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver attaccato edifici di proprietà di Hezbollah.
Usa, allerta Fbi per 7 ottobre, "potrebbe motivare estremisti violenti"
Allerta Fbi e Dipartimento per la sicurezza interna per possibili minacce alla sicurezza o violenze in vista del 7 ottobre, quando sarà passato un anno dall'attacco di Hamas in Israele. L'anniversario, è la valutazione nel contesto del conflitto in corso, potrebbe essere "un fattore motivante per estremisti violenti o autori di crimini d'odio a commettere atti di violenza o minacciare la sicurezza pubblica".
Usa, Fbi: allerta per 7 ottobre, rischio estremismi violenti
Il Federal Bureau of Investigation (FBI) e il Department of Homeland Security (DHS) lanciano l'allarme per potenziali estremismi violenti negli Stati Uniti in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. In particolare, L'Fbi e il Dhs "ritengono che il primo anniversario dell'evento che ha dato inizio all'attuale conflitto Israele-Hamas, possa essere un fattore motivante per gli estremisti violenti e gli autori di crimini d'odio a impegnarsi in violenze o minacciare la sicurezza pubblica".
Altre esplosioni nel sud di Beirut, fumo su zona aeroporto
Ancora esplosioni nel sud di Beirut. Una serie di deflagrazioni è stata udita stanotte nei sobborghi meridionali della capitale libanese, dopo che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso altri ordini d'evacuazione per alcune parti della zona. Del fumo è stato visto alzarsi anche dall'area vicino all'aeroporto di Beirut.
Blinken annuncia 157 milioni di aiuti umanitari Usa per Libano
Il segretario di Stato americano Antony Blinken annuncia che gli Usa forniranno "quasi 157 milioni di dollari in nuovi aiuti umanitari per supportare le popolazioni colpite dal conflitto in Libano e nella regione". "Questo finanziamento affronterà le esigenze nuove ed esistenti degli sfollati interni, delle popolazioni di rifugiati all'interno del Libano e delle comunità che li ospitano", aggiunge Blinken in un comunicato pubblicato dal Dipartimento di Stato americano. Tale assistenza "sosterrà anche coloro che fuggono nella vicina Siria", viene aggiunto. "Questi cibo di emergenza, ripari, coperte, kit igienici, protezioni, acqua e assistenza igienico-sanitaria saranno un'ancora di salvezza fondamentale per coloro che hanno sopportato difficoltà inimmaginabili", afferma Blinken ricordando che Stati Uniti "hanno fornito quasi 386 milioni di dollari nell'ultimo anno per supportare le popolazioni vulnerabili in Libano e in Siria colpite dall'aggravarsi del conflitto".
Hezbollah: "Scontri con truppe israeliane a confine Libano"
Il movimento armato Hezbollah riferisce di scontri con le truppe israeliane al confine con il Libano. In precedenza aveva detto di aver costretto i soldati israeliani a "ritirarsi" nella zona. "I soldati del nemico israeliano hanno tentato di nuovo di avanzare verso la periferia del villaggio di Adaysseh" e 'gli scontri continuano', ha dichiarato il gruppo in un comunicato.
Media televisivi Libano: 4 morti in attacco israeliano
Quattro persone sono state uccise in un attacco israeliano in Libano che ha colpito un edificio residenziale vicino a un campo profughi. Lo ha riferito il canale televisivo libanese Al Manar. L'attacco e' avvenuto poco dopo che l'esercito israeliano aveva lanciato un nuovo allarme per i residenti della periferia meridionale di Beirut, a Dahye, con l'ordine di evacuare in previsione di ulteriori attacchi contro obiettivi del gruppo sciita Hezbollah. Al Manar ha anche riferito di attacchi armati israeliani nelle città di Bardala, a nord-ovest di Ramallah, e Burga, vicino a Nablus.
Medioriente, Hamas: "Leader brigate Al-Qassam ucciso in raid Libano"
Saeed Atallah Ali,leader delle brigate al-Qassam, è stato ucciso in un attacco in un raid nel nord del Libano insieme alla moglie e alle due figlie piccole. Lo conferma direttamente Hamas ai media locali. "Promettiamo al nostro popolo di vendicare il sangue puro che e' stato versato e di confermare che la nostra prossima serie di risposte sarà nei fatti prima che nelle parole", ha affermato Hamas in una dichiarazione.