Secondo Israele, Hashem Safieddine, presunto successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah, sarebbe stato ucciso nel raid di ieri dell'Idf a Beirut. La preghiera del venerdì nella capitale iraniana è stata guidata dalla Guida Suprema Khamenei: "Iran non esiterà né ritarderà eventuali azioni contro Israele". Segnalati attacchi a Sanaa e Hodeidah, nello Yemen. Intanto, le forze americane hanno effettuato oggi attacchi su 15 obiettivi nelle aree dello Yemen controllate dai ribelli Houthi
Idf, circa 70 razzi dal Libano su Israele nell'ultima ora (2)
Secondo l'Idf, molti dei razzi sono stati abbattuti dalle difese aeree, gli altri sono caduti in aree aperte. Separatamente, due droni sospetti sono entrati nello spazio aereo dal Libano e sono stati abbattuti dalle forze aeree, aggiunge l'esercito. Non si segnalano feriti.
Israele, incendi nel nord dopo il lancio di razzi dal Libano
Il servizio antincendio e di soccorso israeliano ha reso noto che diversi incendi sono scoppiati nel nord di Israele a seguito del lancio di razzi dal Libano. Lo scrive Haaretz.
"Hezbollah debole, Usa premono per eleggere presidente libanese"
La Casa Bianca vuole approfittare del colpo sferrato da Israele a Hezbollah per spingere per l'elezione di un nuovo presidente libanese nei prossimi giorni.
Lo riporta Axios citando alcune fonti, che ricordando come il Libano non ha un presidente da quasi due anni e questo ha esacerbato l'instabilità e la crisi economica e politica del Paese.
Hezbollah: "11 dei nostri soccorritori uccisi nel sud del Libano"
Il servizio di emergenza del Comitato sanitario islamico, affiliato a Hezbollah, ha dichiarato che 11 dei suoi soccorritori sono stati uccisi negli attacchi israeliani nel Libano meridionale oggi. In una dichiarazione, ha affermato che sette soccorritori sono morti in "un'aggressione sionista diretta alle squadre di emergenza" presso l'ospedale governativo di Marjayoun, mentre altri quattro sono stati uccisi in due attacchi altrove nel sud del Libano.
L'Onu condanna il raid aereo israeliano in Cisgiordania
Le Nazioni Unite condannano come "illegale" l'attacco aereo israeliano che ha provocato 18 morti ieri a Tulkarem in Cisgiordania.
Hezbollah: "Bombardata una base israeliana e dei soldati"
Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato di aver bombardato la base israeliana di Nafah con una salva di missili e di aver preso di mira un gruppo di soldati israeliani nelle vicinanze di un sito nel nord di Israele. Lo riportano Anadolu e al Jazeera.
Il movimento sciita aggiunge di aver anche bombardato le forze israeliane con missili nella pianura di Maroun al-Ras, nel sud del Libano. I media israeliani non riportano ancora la notizia.
Khamenei: attacco 7 ottobre è stata azione legittima
Erdogan, Israele ha mire espansionistiche
Il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è tornato ad accusare Israele di avere mire espansionistiche che vanno ben oltre Gaza, Cisgiordania e Libano. Uno scenario che il leader turco dipinge lamentando la totale mancanza di rispetto del diritto internazionale. "Non serve un oracolo per prevedere che Israele non si fermerà a Gaza, Cisgiordania e Libano. Hanno pianificato tutto in maniera subdola, ma è evidente dove vogliono arrivare. Con la scusa di Hamas hanno invaso Gaza, ora con la scusa di Hezbollah hanno invaso il Libano", ha detto Erdogan.
Il Presidente turco appena pochi giorni fa aveva dichiarato che il governo israeliano ha un piano per arrivare alla Turchia. "Il governo israeliano gioca con la dinamite. Hanno assassinato il presidente eletto palestinese Ismail Haniyeh a Tehran e negli scorsi giorni hanno ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, hanno rifiutato proposte di cessate il fuoco e appiccato roghi in tutta la regione. Il diritto internazionale è stato completamente messo da parte", ha detto Erdogan.
Libano, colloquio tra i ministri di Egitto e Arabia saudita
Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdel-Aty, e il suo omologo saudita principe Faisal bin Farhan hanno discusso telefonicamente della situazione in Libano e dell'"escalation israeliana" nella regione, come parte del "coordinamento e delle consultazioni permanenti" tra Egitto e Arabia Saudita. Lo riferisce la pagina Facebook del ministero degli Esteri egiziano. Abde-Aty e il principe Faisal hanno richiesto alla "comunità internazionale" e al "Consiglio di sicurezza" un "cessate il fuoco immediato" in Libano e Gaza, mantenendo il "coordinamento" tra Egitto e Arabia Saudita per proteggere la regione. II capo della diplomazia di Egitto e Arabia saudita hanno inoltre condannato l'"aggressione israeliana contro il Libano" e ribadito la "solidarietà" con il popolo libanese, sottolineando l'importanza di fornire "supporto umanitario" e permettere allo Stato libanese di esercitare la propria "sovranità su tutti i territori", premette la nota.
La Russa: 'Non sono per divieto cortei, ma giudico le loro ragioni'
"Di cortei vietati nella mia vita ne ho subiti a centinaia. E non erano cortei che avevano come obiettivo minare il diritto alla esistenza di un popolo o di una nazione. Me ne hanno vietati a più non posso. Addirittura, ricordo che in una occasione drammatica, a due ore dall'inizio, ci vietarono anche il comizio. Quindi, io non parlerò mai a favore di un divieto. Però, quello che mi stupisce, è che se le ragioni di una manifestazione sono abnormi, come in questo caso, le forze politiche facciano finta di niente. Io non sono per vietare i cortei, sono per giudicare le ragioni dei cortei". Così Ignazio La Russa parlando a Brucoli (Siracusa) a margine della convention di Fdi del divieto dei cortei Pro Palestina.
Idf, da lunedì uccisi 250 militanti Hamas in sud Libano
Nei quattro giorni dell'offensiva nel Libano meridionale, l'esercito israeliano ha colpito oltre 2000 obiettivi militari di Hezbollah, fra terroristi, infrastrutture, edifici militari e depositi di armi. Secondo quanto riferiscono le stesse IDF sul loro profilo Telegram, sono stati eliminati 250 militanti di Hezbollah, fra cui 20 comandanti. In queste comunicazioni, l'esercito continua a definire l'offensiva come una serie di "raid terrestri limitati, localizzati e mirati basati su informazioni precise nel Libano meridionale".
Erdogan sta con Guterres, "Israele senza vergogna"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si schiera al fianco del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dopo che il governo israeliano ne ha bandito l'ingresso nello Stato ebraico. "Chi si credono di essere per lanciare un editto contro il
Segretario Generale dell'ONU? Sono senza vergogna e non hanno limiti. Non si rendono conto che 196 Paesi membri dell'ONU stanno dalla parte di Guterres. Incredibile constatare a che punto siamo arrivati", ha detto Erdogan, intervenuto da palco del festival di tecnologia Technofest, nella citta' di Adana. Lo scorso mercoledi il ministro degli Esteri israeliano, Israel
Katz, aveva dichiarato Guterres "persona non grata", accusandolo di non aver condannato apertamente il lancio di missili balistici effettuato dall'Iran verso lo stato ebraico. "Coloro che si sono rivelati incapaci di condannare il vile attacco iraniano non meritano di metter piede su suolo israeliano", ha detto in quella occasione il capo della diplomazia israeliana.
Media Houthi, 'raid americani su tre città dello Yemen'
I media affiliati alle milizie filo-iraniane degli Houthi hanno annunciato che gli Stati Uniti hanno effettuato raid in tre città dello Yemen.
Media, attacchi a Sanaa e a Hodeidah nello Yemen
Sono stati segnalati attacchi a Sanaa e Hodeidah, nello Yemen, come riferito da Al Masirah TV, la principale emittente televisiva gestita dal movimento Houthi, e dagli abitanti. Lo riporta Haaretz.
Pasdaran: "Colpiremo siti energetici Israele se attacca Iran"
Se Israele attaccasse l'Iran, se dovesse ''commettere questo errore, prenderemo di mira tutte le sue infrastrutture energetiche, le centrali elettriche, le raffinerie e i giacimenti di gas''. E' la minaccia che ha rivolto a Israele il vice comandante in capo dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, Ali Fadavi. Nel corso di un'intervista all'emittente al-Mayadeen, Fadavi ha sostenuto che Israele ha la capacità di colpire tutti i siti energetici israeliani ''simultaneamente''.
''In passato abbiamo dimostrato pazienza e resilienza, ma siamo pronti a condurre un attacco preciso e devastante al momento opportuno'', ha aggiunto.
Idf, ci vorranno settimane prima di poter tornare nel nord di Israele
Ci vorranno diverse settimane prima che i residenti delle regioni settentrionali di Israele possano rientrare nelle loro case. Questa la stima fatta dalle Forze di difesa di Israele, con una precisazione: anche allora, l'Idf non sarà in grado di garantire che non ci saranno attacchi con razzi o missili. Stando all'Idf, le capacità militari di Hezbollah sono state danneggiate, ma l'organizzazione è ancora in grado di sferrare attacchi contro il fronte interno israeliano.
Idf, due soldati uccisi nel nord di Israele da un drone
Le forze armate israeliane (Idf) annunciano che due soldati sono stati uccisi in un attacco con un drone nel nord di Israele. Lo scrive Haaretz. Si tratta del sergente Daniel Aviv Haim Sofer, 19 anni di Ashkelon, apprendista in un corso designato per ufficiale e del caporale Tal Dror, 19 anni di Gerusalemme, ufficiale delle comunicazioni del battaglione.
Media, Idf ha sganciato 73 tonnellate di bombe su bunker Hezbollah
I caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno sganciato durante la notte circa 73 tonnellate di bombe sul sobborgo di Dahieh, alla periferia sud di Beirut, la roccaforte di Hezbollah. Lo scrive il sito di Ynet affermando che l'attacco aveva come obiettivo il bunker dove si nasconderebbe il presunto possibile nuovo leader di Hezbollah Hashem Safieddine.
Secondo il New York Times, quando è avvenuto l'attacco era in corso una riunione di esponenti di alto livello di Hezbollah in un bunker sotterraneo. Funzionari israeliani ritengono che Safieddine potrebbe aver perso la vita nel raid, ma non ci sono conferme.
L'attacco, iniziato verso mezzanotte, è stato lanciato dopo che il portavoce in lingua araba delle Idf, il maggiore Avichay Adaree, aveva avvertito i residenti della zona di evacuare rapidamente in luoghi sicuri se si trovavano vicino a siti di Hezbollah.
Beirut, fuori servizio tre ospedali nel sud del Libano
Tre ospedali in Libano, compreso uno nella periferia a sud di Beirut, hanno annunciato oggi la sospensione della loro attività a causa degli attacchi israeliani sul Paese. Lo scrive l'agenzia nazionale d'informazione libanese, precisando che l'ospedale Sainte Thérèse, vicino alla periferia meridionale della capitale libanese, ha annunciato che cesserà i suoi servizi a causa degli attacchi israeliani nelle vicinanze, insieme ad altri due ospedali nel sud del Libano.
Idf, 250 terroristi di Hezbollah uccisi da martedì
Le forze armate israeliane (Idf) hanno reso noto che "250 terroristi di Hezbollah, 21 dei quali comandanti, sono stati uccisi dall'inizio delle operazioni di terra nel Libano meridionale". Lo scrive Haaretz. Il portavoce dell'Idf, aggiunge che durante l'operazione, iniziata quattro giorni fa, sono stati attaccati 2.000 obiettivi militari, tra cui obiettivi umani, infrastrutture terroristiche, edifici militari, magazzini di armi e lanciatori.