Guerra Ucraina, Parlamento europeo approva uso armi in Russia. Italia contraria

Il Parlamento europeo approva l'uso delle armi occidentali in Russia. Gli eurodeputati italiani hanno votato contro la risoluzione con divisioni nel Pd e in Forza Italia. Compattamente contrarie le delegazioni di Lega e Fratelli d'Italia e, a sinistra, M5S e Avs. "Ciò che chiede il Parlamento europeo conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari", ha dichiarato il presidente della Duma russa Volodin. Kiev ha rivendicato l'attacco a un grande magazzino di armi a Toropets, nella regione di Tver
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Il Parlamento europeo approva l'uso delle armi occidentali in Russia. Gli eurodeputati italiani hanno votato essenzialmente contro la risoluzione con divisioni nel Pd e in Forza Italia. Compattamente contrarie le delegazioni di Lega e Fratelli d'Italia e, a sinistra, Movimento 5 Stelle e Avs. "Ciò che chiede il Parlamento europeo conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari", ha dichiarato il presidente della Duma russa Volodin. "In caso di attacchi ucraini in profondità in Russia con armi occidentali, la Russia darà una risposta dura usando armi più potenti", ha minacciato Volodin.
Vladimir Putin ha dichiarato che l'esercito russo ha ricevuto nel 2023 "circa 140.000 droni" e che "quest'anno si prevede che la produzione di droni aumenterà" in Russia "quasi 10 volte". Lo riporta la Tass.
Kiev ieri ha rivendicato l'attacco a un grande magazzino del principale dipartimento di missili e artiglieria del ministero della Difesa russo nell'insediamento di Toropets, nella regione di Tver. L'attacco ha causato massicce detonazioni e incendi che hanno coinvolto un'area di diversi chilometri.
Gli approfondimenti:
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- Ecco come l'esercito di Kiev è avanzato nel Kursk. LE MAPPE
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Offensiva Kursk, timori per centrale nucleare a Kurcatov: “Se colpita rischio Chernobyl”
Il presidente russo Putin ha accusato gli ucraini di aver provato a bombardare l’impianto, posizionato a circa 50 chilometri ad ovest dal capoluogo della regione.
Costruito dall'Urss nel 1971, il sito conta attualmente due unità in funzione. Secondo il fisico Dimiti Gorchacov, la centrale nel Kursk è più vulnerabile rispetto a quella di Zaporizhzhia per la mancanza di strutture di contenimento in cemento sopra il reattore. "Sarebbe sufficiente un razzo o un colpo di artiglieria per fare gravi danni", ha affermato l'esperto. Ecco tutti i rischi e perché il sito è diventato strategico. COSA SAPERE
Zelensky-Putin, strategie a confronto
Cosa sta succedendo veramente in Ucraina e perché tutti guardano all’inverno? Un'analisi tra il fronte di Kursk e la battaglia energetica di Mosca, guardando alle elezioni americane. L'ANALISI
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Terremoto a Kiev, maxi rimpasto del governo Zelensky in un momento di grane tensione, con la perdita di terreno nel Donbass e l’operazione nel Kursk. LEGGI L'ARTICOLO

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Ucraina: attacco di droni russi su tutto il Paese
La Russia ha lanciato droni d'attacco di tipo Shahed su tutta l'Ucraina. Lo rende noto l'Aeronautica di Kiev. Dalle 21 i droni stanno volando attraverso la regione di Sumy in direzione della citta' di Romny. Intorno alle 21,30 due gruppi di 'Shahed' stavano gia' sorvolando l'Ucraina: uno continuava a spostarsi nel sud della regione di Sumy in direzione della regione di Poltava, l'altro si muoveva nel sud della regione di
Chernihiv. Un allarme antiaereo e' stato dichiarato nelle regioni di Sumy, Chernihiv, Poltava e Kiev. Successivamente l'allarme si è diffuso nelle regioni di Cherkasy e Kharkiv.
Mal
192235 SET 24
NNNN
Guerra Ucraina Russia, Leopoli attaccata da bombardieri Tu-95: cosa sono e come funzionano
L’attacco russo sulla città dell’Ucraina occidentale ha riportato in scena i bombardieri di fabbricazione sovietica, più precisamente dell’azienda Tupolev, in grado di trasportare e lanciare fino a 16 missili da crociera di varie tipologie, come i Kinzhal, i Kh-55 e i Kh-102, dotati di testata nucleare. Questi bombardieri sono da sempre considerati come una delle armi più potenti in mano a Mosca. I DETTAGLI
Ucraina, cosa sappiamo del piano di Zelensky per la pace: dai territori alle garanzie Usa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito di avere un piano per la pace tra Kiev e Mosca. Questo possibile patto dovrà prima essere vagliato dall'amministrazione americana a guida Joe Biden, poi da quella che seguirà a novembre con Kamala Harris o Donald Trump. Il leader ucraino non ha fornito i dettagli del piano, ma ha certamente lasciato intendere alcuni punti cruciali. IL PUNTO
Esplosione Tver, ecco come l'attacco ucraino al deposito russo può influenzare la guerra
Mercoledì, nell'insediamento di Toropets, un enorme magazzino del principale dipartimento di missili e artiglieria del ministero della Difesa russo è stato colpito - secondo quanto riferito da una fonte del governo di Kiev - da più di cento droni ucraini. All’interno, riferisce The Washington Post, ci sarebbero stati carburante, missili tattici Iskander, sistemi missilistici Tochka-U, missili antiaerei, munizioni di artiglieria e bombe plananti per un valore - dice la Bbc - di quasi 30 milioni di sterline (39 milioni di dollari). La speranza è che all'Occidente arrivi un chiaro messaggio politico: colpire siti all'interno della Russia aiuta l'Ucraina a difendersi e non causerà un'escalation con Mosca. L'ANALISI
La Lituania discute su stop a tre trattati con Mosca e Minsk
Il Parlamento lituano ha iniziato oggi a discutere tre progetti di legge che prevedono la denuncia dei trattati bilaterali con la Russia e la Bielorussia sulla promozione e la protezione reciproca degli investimenti, la doppia imposizione sul reddito e sul patrimonio e la prevenzione dell'evasione fiscale. "Alla luce dell'attuale situazione geopolitica, la denuncia dei trattati risulta necessaria: l'aggressione militare senza precedenti della Russia con l'appoggio della Bielorussia contro l'Ucraina e le gravi violazioni del diritto internazionale rendono indispensabile rendere coscienti gli imprenditori e le imprese lituane dei rischi legati ai mercati dei due Paesi. In queste condizioni nessuno standard di protezione degli investimenti può essere garantito", si legge in una nota esplicativa pubblicata dal Parlamento di Vilnius.
Guerra Ucraina, Kiev distrugge enorme deposito di armi russo. VIDEO

Zelensky il 26 alla Casa Bianca. Incontrerà Biden e poi Kamala Harris
Volodymyr Zelensky il prossimo 26 settembre sarà alla Casa Bianca per un incontro con Joe Biden. Lo rende noto la Casa Bianca, precisando che anche la vice presidente, e candidata presidenziale, Kamala Harris "incontrerà separatamente il presidente Zelensky". "Il presidente e la vice presidente - si legge nella dichiarazione - sottolineeranno l'incrollabile impegno al fianco dell'Ucraina fino quando prevarrà in questa guerra". "Il presidente e la vice presidente - conclude la dichiarazione - sottolineeranno l'incrollabile impegno al fianco dell'Ucraina fino quando prevarrà in questa guerra".
Mosca all'Ue: "Rischio guerra nucleare se Kiev usa i missili"
"Ciò che chiede il Parlamento europeo conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari": lo ha dichiarato il presidente della Duma russa, Viaceslav Volodin, ripreso dalla Tass, commentando l'approvazione da parte dell'Eurocamera del paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all'Ucraina che "invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso delle armi occidentali consegnate all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo". Volodin ha dichiarato che in caso di attacchi ucraini in profondità in Russia con armi occidentali, la Russia darà "una risposta dura usando armi più potenti".
Ucraina, a Strasburgo maggioranza e opposizione spaccate: i due forni del Ppe
La risoluzione non vincolante del Parlamento Europeo sul sostegno dell’Ue all’Ucraina, con un controverso paragrafo che chiede la rimozione delle restrizioni all’uso delle armi inviate a Kiev, consentendo agli ucraini di colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo, conferma le divisioni che attraversano sia la maggioranza di governo che l’opposizione. A Strasburgo non è un argomento nuovo: già nello scorso luglio, nella prima plenaria della legislatura, venne approvata una risoluzione che chiedeva la stessa cosa, ma allora il voto non era stato palese.
La maggioranza oggi si è divisa, con Fdi e Forza Italia da una parte e la Lega dall’altra: ad unirla, resta la contrarietà alla rimozione esplicita delle restrizioni all’uso delle armi inviate dall’Europa in territorio russo, chiesta nel paragrafo 8 del testo. Ma mentre Fdi e Fi hanno votato a favore del complesso della risoluzione, la Lega ha votato contro. Gli eurodeputati di Fratelli d'Italia (gruppo Ecr) hanno votato sì alla risoluzione: tra gli altri, il capodelegazione dei Fratelli Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Nicola Procaccini, la vicepresidente del Parlamento Antonella Sberna.
Si è tenuto un voto separato sulla conferma del paragrafo 8, che è comunque contenuto nel testo approvato nel suo insieme: su questo i Fratelli hanno votato contro, mentre i polacchi del Pis, che stanno anche loro nell'Ecr, hanno votato a favore. I colleghi di Forza Italia (Ppe) Caterina Chinnici, Salvatore De Meo, Flavio Tosi si sono espressi contro la conferma dell'emendamento (si è astenuto Herbert Dorfmann dell'Svp). Massimiliano Salini, di Fi, ha votato a favore. Gli stessi eurodeputati di Forza Italia/Ppe hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, come Fdi: il ministro degli Esteri Antonio Tajani, segretario nazionale azzurro, si è più volte detto contrario alla rimozione esplicita delle restrizioni all'uso delle armi inviate in Ucraina, perché "non siamo in guerra con la Russia".
Ucraina, il Pe approva la risoluzione sulla revoca della restrizione alle armi
Il Parlamento europeo ha approvato, con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astenuti la risoluzione per il sostegno all'Ucraina in cui si chiede tra l'altro la revoca delle restrizioni all'uso delle armi occidentali contro gli obiettivi militari in territorio russo. L'articolo 8 sulle restrizioni delle armi è passato con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti.
Stoltenberg: "Non ci può essere Minsk 3, Kiev abbia armi"
"Non si può avere una Minsk 3, ci deve essere qualcosa di credibile". Lo ha detto il segretario generale uscente della Nato Jens Stoltenberg parlando di un possibile negoziato di pace. "Dobbiamo armare gli ucraini in modo che possano fermare la Russia, al contrario di quanto abbiamo fatto dopo il 2014. E poi garanzie di sicurezza: possiamo discutere i dettagli ma ci devono essere. Infine l'ingresso di Kiev nella Nato. Credo che Putin non cambierà idea, vuole controllare l'Ucraina", ha aggiunto. Stoltenberg poi ha detto che è Mosca "ad avere la responsabilità per il fallito dialogo, perché noi davvero ci abbiamo provato".

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Armi all'Ucraina e uso in Russia, i dubbi nel Pd al voto in Ue
Su 21 esponenti del Pd all'eurogruppo, 17 hanno votato a favore della risoluzione sul supporto militare dell'Ue all'Ucraina, mentre due si sono astenuti: Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Due erano assenti: Dario Nardella e Giorgio Gori. Più articolato il voto sull'articolo 8 della risoluzione che, in sostanza, apre alla possibilità per l'Ucraina di usare in territorio russo le armi che ha ricevuto dai Paesi occidentali. L'indicazione del gruppo era di votare contro, ma Pina Picierno ed Elisabetta Gualmini hanno votato a favore. In 8 non hanno partecipato al voto: Stefano Bonaccini, Raffaele Topo, Giuseppe Lupo, Alessandra Moretti, Irene Tinagli e Pierfrancesco Maran, oltre agli assenti Nardella e Gori. Tutti gli altri hanno votato contro (Tarquino non ha votato per ragioni tecniche, ma era per il voto contrario, e Annunziata si è astenuta per ragioni tecniche, ma era anche lei per il voto contrario). L'indicazione del gruppo S&D, di cui fa parte il Pd, era di votare sì a tutto: risoluzione nel suo complesso, articolo 8 compreso.
La Duma sulla risoluzione delle armi: "L'Europarlamento si sciolga"
Il Parlamento europeo dovrebbe sciogliersi dopo aver invitato i Paesi dell'Ue a revocare le restrizioni agli attacchi di Kiev contro la Federazione Russa. Lo ha dichiarato il presidente della Duma di Stato russa, Vyacheslav Volodin, sul suo canale Telegram. I deputati del Parlamento europeo hanno adottato a maggioranza una risoluzione sull'Ucraina che invita i membri Ue a revocare immediatamente tutte le restrizioni all'uso delle armi occidentali da parte di Kiev per attaccare il territorio russo. "L'unica cosa che il Parlamento europeo dovrebbe fare dopo una simile risoluzione e' sciogliersi", ha scritto Volodin.
Ucraina, l'Ue invierà 160 mln di asset russi per l'energia in inverno
L'Unione europea invierà 160 milioni di euro di asset russi congelati all'Ucraina. La somma sarà destinata a soddisfare le urgenti esigenze umanitarie del paese per questo inverno. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una conferenza stampa congiunta a Bruxelles con Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia. Von der Leyen ha specificato che una centrale elettrica è in fase di smantellamento in Lituania e sara' ricostruita in Ucraina, dove e' stato distrutto l'80% delle centrali termoelettriche. "Puntiamo a ripristinare 2,5 GW di capacità, pari al 15% del fabbisogno dell'Ucraina", ha spiegato la presidente della Commissione.
Della Vedova: "Su sostegno a Kiev maggioranza divisa"
"La mozione votata dal Parlamento europeo è chiara e positiva: confermare il sostegno all'Ucraina che resiste alla illegale e brutale invasione putiniana e togliere le restrizioni all'uso delle armi fornite a Kyiv per poter colpire obiettivi e basi militari in Russia, da dove partono quotidianamente attacchi aerei contro civili e infrastrutture in Ucraina". Lo scrive su X il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova. "Come purtroppo già accaduto in passato, gli europarlamentari italiani hanno votato in maggioranza contro la fine delle restrizioni all'uso delle armi, compresi FdI e Pd (con sole due, per me lodevoli, eccezioni). Ma in molti, sia di maggioranza che di opposizione, hanno anche votato contro l'intera risoluzione per il sostegno all'Ucraina: la Lega ha votata contro il sostegno a Kyiv, come hanno fatto Movimento 5 stelle e AVS. Le opposizioni sono divise, ma è evidente che il voto della Lega apre una questione ineludibile alla maggioranza ed al Governo Meloni", conclude.
Putin: "Nel 2024 la produzione di droni aumenterà di 10 volte"
Nel 2023 140mila droni di vario tipo sono stati consegnati alle forze armate russe e per quest'anno si prevede che la produzione di queste armi aumenterà "in modo significativo, di quasi 10 volte". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, come riporta Ria Novosti. La maggior parte di questa produzione, ha poi aggiunto il leader russo, verrà inviata alle truppe al fronte.

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Berlino annuncia nuovi aiuti militari per Kiev
Il governo tedesco ha annunciato oggi un nuovo pacchetto di assistenza militare alle forze armate ucraine, che comprende anche un totale di 22 carri armati Leopard 1A5 forniti nell'ambito di "un progetto congiunto con la Danimarca".
In particolare, oltre ai carri armati, la Germania conferma la consegna all'Ucraina di altri 22 veicoli antimine, cinque veicoli cingolati e un altro veicolo per il loro trasporto, oltre a tre cannoni antiaerei semoventi, due stazioni radar di sorveglianza aerea, dodici obici semoventi e oltre 1,6 milioni di munizioni.
Questa nuova serie di aiuti in armi comprende anche circa 90 droni da ricognizione di diversi modelli, ha dichiarato il governo tedesco in un comunicato, precisando che le spedizioni di aiuti militari all'Ucraina ammontano a un totale di 28 miliardi di euro.
Ucraina, rinominate 327 località: "Superare l'eredità Urss e Russia"
Rinominate 327 località in Ucraina, con un provvedimento del Parlamento approvato da 281 deputati sui 450 che fanno parte della Verkhovna Rada. La misura ha come obiettivo quello di "superare il retaggio dell'Urss e della Russia", come ha spiegato uno degli estensori, Roman Lozynskyi. Alcune località sono tornate al loro nome pre rivoluzionario, altre, come Novomoskovsk, 'nuova Mosca' dal 1794, hanno acquisito un nome nuovo, in questo caso Samar. Diversi deputati hanno bloccato lo scranno del presidente durante il dibattito nel tentativo di far slittare il voto del provvedimento a cui si oppongono.
Sì di Fdi-Fi-Pd alla risoluzione finale su Kiev, no per M5s-Lega
Le delegazioni di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Partito democratico, con l'eccezione di Marco Tarquinio e Cecilia Strada, hanno votato compattamente a favore del testo finale sul supporto dell'Ue all'Ucraina, anche se conteneva il controverso punto 8 sull'uso delle armi occidentali in territorio russo, su cui in precedenza avevano votato contro. Hanno invece votato contro la risoluzione finale le delegazioni di Lega, M5s, Sinistra Italiana e Verdi. Gli eurodeputati italiani hanno in larga parte votato in dissenso dai loro gruppi europei sull'uso di armi occidentali in territorio russo. Sul controverso punto 8 della risoluzione al voto oggi Socialisti e Ppe hanno votato nettamente a favore. Le defezioni nei popolari infatti sono state appena sei di cui la metà sono eurodeputati di Forza Italia. Scenario simile per i socialisti, dove i contrari nel gruppo del Pse sono stati solo 14, dei quali nove sono eurodeputati Dem. Isolati rispetto al loro gruppo anche i Verdi italiani: Ignazio Marino, Leoluca Orlando e Benedetta Scuderi hanno votato in dissenso rispetto alla linea dei Greens. Si è invece spaccato il gruppo europeo di Giorgia Meloni, Ecr, con la delegazione di Fratelli d'Italia compattamente contro all'uso delle armi occidentali in Russia, sostenuto invece dai polacchi del PiS. Sostanzialmente in linea invece il voto della Lega con quello del gruppo dei Patrioti per l'Europa. Anche la posizione del Movimento 5 stelle e di Sinistra Italiana è risultata in linea con la famiglia della Sinistra Ue.
Kiev: "La Germania ha consegnato un altro consistente pacchetto di aiuti militari all'Ucraina"
Fonti Pd: "Su Kiev compatti, anche Annunziata contraria alle armi"
Tutta la delegazione del Pd ha votato in modo compatto a favore della risoluzione" finale sul supporto militare dell'Ue all'Ucraina, "tranne due astenuti". Lo rendono noto fonti della delegazione dem all'Eurocamera dopo il voto in Aula sul testo. "Il voto contrario all'articolo 8 è stato sostenuto dalla maggioranza della delegazione, compreso il voto di Lucia Annunziata", spiegano ancora le stesse fonti in riferimento al punto sull'uso delle armi Ue da parte di Kiev in territorio russo, aggiungendo che c'è stato un errore da parte dell'eurodeputata al momento della votazione.
Italiani contro l'uso di armi in Russia ma Pd e Fi divisi
Gli eurodeputati italiani hanno votato essenzialmente contro la risoluzione del Parlamento Ue che "invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso delle armi occidentali consegnate all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo". Si registrano però divisioni nel Pd e in Forza Italia. Compattamente contrarie le delegazioni di Lega e Fratelli d'Italia e, a sinistra, Movimento 5 Stelle e Avs.
Ucraina: Tajani, 'voteremo 'no' in Ue a uso armi in territorio russo'
''Noi oggi voteremo 'no' al Parlamento europeo all'emendamento che prevede l'utilizzo delle armi al di fuori del territorio ucraino, in sintonia con quello che ha sempre deciso il governo e anche in sintonia con le scelte del Consiglio Affari Esteri che non ha approvato la proposta di Borrell di usare le armi al di fuori del confine ucraino''. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a margine della conferenza stampa nella sala Lucio Colletti della Camera per presentare i due nuovi 'acquisti' di Fi, i consiglieri comunali dell'Assemblea capitolina, Rachele Mussolini, ex di Fdi, e Francesco Carpano, ex di Azione.
Ucraina: Verdi italiani a Strasburgo contro risoluzione su sostegno Ue
I Verdi italiani nel Parlamento Europeo voteranno "decisamente contro" la risoluzione sul sostegno all'Ucraina, "una proposta apertamente volta all’incremento delle forniture militari, all’utilizzo di tali forniture a scopo offensivo, rischiando l’escalation anche sul territorio della Federazione Russa, ed ostinata a perseguire la vittoria militare ad ogni costo, senza realmente affrontare il tema dei negoziati di pace e della perdita di vite umane, che appare ormai essere accettata nell’indifferenza generale". Lo dichiarano gli eurodeputati italiani del gruppo Verdi/Ale, in una nota.
"Ribadiamo il nostro sostegno al popolo ucraino - continuano - per cui voteremo una serie di emendamenti volti a modificare un irricevibile impianto della mozione, e ove tali emendamenti saranno respinti confermeremo voto contrario". Gli eurodeputati sono impegnati affinché "finalmente l’Ue dichiari apertamente una soluzione diplomatica del conflitto, ponendo fine all’aggressione russa in danno del popolo ucraino. Popolo ucraino a cui va tutto il nostro sostegno", concludono.
Eurocamera: Kiev deve poter colpire obiettivi in Russia'
L'Eurocamera afferma che l'Ucraina deve essere in grado di colpire obiettivi militari legittimi in Russia. In una risoluzione, non vincolante e adottata giovedì con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, gli eurodeputati affermano che senza l'abolizione delle attuali restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali, "l'Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture".
Spiegel: Berlino lavora a pacchetto armi da 1,4 mld a Kiev
Nonostante la maggior parte dei fondi di bilancio per il sostegno militare all'Ucraina sia già stata esaurita, il governo tedesco vuole consegnare un ulteriore pacchetto di armi per un totale di quasi 1,4 miliardi di euro entro la fine dell'anno. ïLo scrive der Spiegel. Per il finanziamento è previsto un calcolo misto. Da un lato, il Ministero della Difesa vuole liberare 397 milioni di euro dal proprio bilancio. Questo risparmio è possibile perché i costi energetici per la Bundeswehr erano stati fissati un po' troppo alti. Inoltre, un miliardo di euro che la Germania ha raccolto negli ultimi mesi dai partner in Europa e nel mondo per rafforzare la difesa aerea dell'Ucraina sarà utilizzato per il nuovo pacchetto di armi.
Pe approva paragrafo su uso armi Ue in territorio russo
L'Eurocamera approva, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all'Ucraina che "invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso delle armi occidentali consegnate all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo".
Mosca, conquistato un altro villaggio nel Donetsk
Le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio nell'est dell'Ucraina, quello di Gheorghievka, nella regione di Donetsk. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca.
Tajani: "No all'uso armi fuori Ucraina, votiamo contro in Ue"
"Noi oggi voteremo al Parlamento Europeo no all'emendamento che prevede l'utilizzo delle armi al di fuori del territorio ucraino in sintonia con quello che ha sempre deciso il governo. E in sintonia con le scelte del Consiglio affari esteri che non ha approvato la proposta di Borrell di usare le armi fuori dal confine ucraino. Voteremo a favore della risoluzione e sostegno dell'Ucraina, questo sì". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Poi ogni paese naturalmente può fare ciò che vuole perché si tratta di accordi bilaterali - aggiunge -. Noi siamo dalla parte della Ucraina. Ecco perché voteremo sì e continueremo ad aiutarla politicamente, finanziariamente e anche militarmente, ma non siamo in guerra con la Russia. E grande prudenza c'è anche da parte degli Stati Uniti".
Stoltenberg: "Abbiamo limiti militari, definire obiettivi"
"Il potere militare ha i suoi limiti. Lo scopo di qualsiasi futura operazione militare al di fuori del territorio Nato dev'essere chiaramente definito. Dobbiamo essere onesti su ciò che possiamo e non possiamo ottenere". E' un passaggio del discorso del segretario generale uscente della Nato, Jens Stolteberg, nel suo ultimo intervento da numero uno dell'Alleanza oggi al German Marshall Fund. "L'Ucraina deve impegnarsi con la Russia da una posizione di forza, qualsiasi futuro accordo di pace deve essere sostenuto da un forte e duraturo supporto militare, non solo da pezzi di carta", si legge ancora nelle anticipazioni del discorso.
Kiev: abbattuti 42 droni russi e un missile su 4 stanotte
L'aeronautica militare ucraina ha dichiarato di aver abbattuto tutti i 42 droni e uno dei quattro missili lanciati dalla Russia durante gli attacchi di questa notte. Lo riporta il Guardian. Le difese aeree sono entrate in funzione in nove regioni ucraine, ha affermato l'aeronautica su Telegram. Serhiy Lysak, governatore della regione centrale di Dnipropetrovsk, ha affermato che l'aeronautica militare ha abbattuto un missile sulla sua regione e che nessuno è rimasto ferito. Il governatore della regione di Kharkiv, Oleh Synegubov, ha riferito che sei persone sono rimaste ferite in un attacco russo alla città di Kupiansk, a 8 km dalla linea del fronte. Infrastrutture civili, una scuola, un asilo e 10 condomini sono stati danneggiati nella città di Kharkiv, ha aggiunto. A Cherkasy, un istituto scolastico è stato danneggiato dagli attacchi russi, ha affermato il governatore regionale Ihor Taburets.
Picierno: "Voterò per revocare restrizioni su armi a Kiev"
"Voterò a favore della mozione per il sostegno militare, economico, sociale e civile dell'Ucraina. Voterò a favore anche dell'articolo 8 che invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali consegnati all'Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo, che ostacolano la capacità dell'Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa secondo il diritto internazionale. Voterò convintamente in linea col gruppo dei Socialisti e Democratici". Lo scrive sui social la vicepresidente del Parlamento europeo ed europarlamentare Pd Pina Picierno.
Ursula von der Leyen domani in visita in Ucraina
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si recherà domani in visita in Ucraina. Lo ha annunciato la stessa presidente della Commissione.
Stoltenberg: "Nato è più forte, altro che morte cerebrale"
"Durante il mio mandato di Segretario Generale, la rilevanza della Nato è stata messa in discussione. L'Alleanza è stata descritta come divisa, obsoleta, morta cerebralmente. Ma la realtà è che la Nato è forte, unita e più importante che mai". È quanto dirà il segretario uscente Jens Stoltenberg oggi a Bruxelles al German Marshall Fund. Fu il presidente francese Emmanuel Macron ad accusare l'alleanza di morte cerebrale in un'intervista.
In Ucraina distrutta metà dell'infrastruttura energetica
Dall'inizio della guerra in Ucraina metà dell'infrastruttura energetica del Paese è stata distrutta, eliminando una capacità di produzione di energia pari a 9 GW. IL dato è emerso nel corso della conferenza stampa con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia, sul sostegno alla sicurezza energetica dell'Ucraina nel prossimo inverno. "Quest'inverno puntiamo a ripristinare ed esportare complessivamente 4,5 GW di energia in Ucraina", ha detto la presidente von der Leyen.
Kiev,: due morti e due feriti negli attacchi russi a Sumy
Un bombardamento di artiglieria russa ha ucciso due persone e ne ha ferite altre due nella comunità di Krasnopillia, nella regione di Sumy. Lo riferisce l'amministrazione militare della regione ucraina citata da Ukrinform. "Ieri sera e questa mattina, i russi hanno effettuato 19 bombardamenti sulle aree di confine e sui centri abitati della regione di Sumy. Sono state registrate trentotto esplosioni. Le comunità di Sumy, Bezdryk, Mykolaivka, Yunakivka, Bilopillia, Krasnopillia, Velyka Pysarivka, Nova Sloboda ed Esman sono state prese di mira", hanno affermato le autorità su Facebook. "Il nemico ha colpito la comunità di Krasnopillia con lanciarazzi e artiglieria, uccidendo due civili e ferendone altri due".
Cnn: Harris vedrà Zelensky prossima settimana a Washington
La vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica Kamala Harris dovrebbe incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Washington. Lo scrive la Cnn citando tre fonti a conoscenza del dossier. Ieri, a una domanda se Harris avrebbe incontrato Zelensky la prossima settimana, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby aveva suggerito che avrebbe potuto farlo se si fosse presentata l'opportunità.
Trump: "Probabilmente vedrò Zelensky la prossima settimana"
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump ha detto che "probabilmente" incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sarà negli Stati Uniti la prossima settimana per parlare a una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla guerra in Ucraina. Lo riporta il Guardian. "Probabilmente sì", ha detto Trump in risposta alla domanda di un giornalista se incontrerà il leader ucraino, senza dare ulteriori dettagli. Zelensky ha detto ad agosto che voleva presentare un piano di pace a Joe Biden, Kamala Harris e a Trump.
Governatore: donna uccisa da bombe ucraine in regione Belgorod
Una donna è rimasta uccise e altri tre civili feriti in bombardamenti delle forze ucraine nelle ultime 24 ore sulla regione russa di Belgorod, secondo quanto riferisce il governatore, Vyacheslav Gladkov. Bombardamenti di artiglieria e droni hanno preso di mira in particolare il distretto della cittadina di Shebekino. Qui, nel villaggio di Bezlyudovka, è segnalata appunto la morte di una donna. Sul suo canale Telegram, Gladkov scrive che negli attacchi sono stati danneggiati due appartamenti in un condominio, 29 case singole, una chiesa e le linee di fornitura di elettricità e gas.
Esplosione Tver, ecco come l'attacco ucraino al deposito russo può influenzare la guerra
Mercoledì, nell'insediamento di Toropets, un enorme magazzino del principale dipartimento di missili e artiglieria del ministero della Difesa russo è stato colpito - secondo quanto riferito da una fonte del governo di Kiev - da più di cento droni ucraini. All’interno, riferisce The Washington Post, ci sarebbero stati carburante, missili tattici Iskander, sistemi missilistici Tochka-U, missili antiaerei, munizioni di artiglieria e bombe plananti per un valore - dice la Bbc - di quasi 30 milioni di sterline (39 milioni di dollari). La speranza è che all'Occidente arrivi un chiaro messaggio politico: colpire siti all'interno della Russia aiuta l'Ucraina a difendersi e non causerà un'escalation con Mosca. COSA SAPPIAMO
Corea Nord, Kim guida test di missili balistici con maxi testata
La Corea del Nord ha testato mercoledì nuovi missili balistici tattici utilizzando maxi testate e altri da crociera modificati, sotto la guida del leader Kim Jong-un che ha chiesto armi convenzionali più potenti e maggiori capacità nucleari. Le operazioni, ha riferito l'agenzia ufficiale Kcna, sono state tenute "per rafforzare le capacità di difesa a causa della grave minaccia rappresentata dalle forze esterne alla sicurezza del Paese", ha affermato il supremo comandante. Kim ha sottolineato "la necessità di continuare a rafforzare la forza nucleare, di avere la più forte capacità tecnica militare e una schiacciante capacità offensiva anche nel campo delle armi convenzionali", ha rimarcato il dispaccio della Kcna, secondo cui i test hanno coinvolto il nuovo missile tattico Hwasongpho-11-Da-4.5, parte di vettori a corto raggio in fase di sviluppo, alcuni dei quali si ritiene siano stati dati alla Russia per supportare la sua guerra all'Ucraina. Il missile era montato con una maxi testata convenzionale da 4,5 tonnellate. Lanciato, inoltre, un vettore da crociera strategico potenziato per l'uso in combattimento.
Zelensky, il piano per la vittoria è pronto nei dettagli
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il "piano di vittoria" per l'Ucraina, che dovrà presentare al suo omologo statunitense Joe Biden entro la fine del mese, è "pienamente preparato". "La cosa più importante ora è la determinazione ad attuarlo. Non c'è e non ci può essere alcuna alternativa alla pace, nessun congelamento della guerra o altre manipolazioni che non farebbero altro che allontanare l'aggressione russa", ha detto.