Guerra Ucraina Russia, Biden vede premier Uk Starmer: "Putin non prevarrà"

©Ansa

Vertice a Washington tra il presidente Usa e il primo ministro britannico. Il portavoce del consiglio nazionale della Casa Bianca, John Kirby assicura: "Nessun cambio nella nostra politica su missili a lungo raggio per Kiev". Putin continua a minacciare una guerra con l'Occidente. La replica di un portavoce della Commissione Ue: "Putin esprime costantemente commenti fuorvianti ma nulla di quello che dice farà cambiare la posizione dell'Ue"

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In corso l'incontro tra il presidente Usa, Joe Biden, e  il premier britannico Keir Starmer, nella sua prima visita a Washington. Sul tavolo la guerra in Ucraina: secondo il NYT, la Casa Bianca sarebbe "sul punto" di dare all'Ucraina il via libera per usare armi occidentali a lungo raggio all'interno del territorio russo, a patto che non utilizzi armi fornite dagli Stati Uniti.  "Non c'è alcun cambio nella nostra politica" sulle armi a lungo raggio per l'Ucraina ha fatto però sapere il portavoce del consiglio nazionale della Casa Bianca, John Kirby. 

Sul presidente russo Putin che minaccia una guerra con l'Occidente, arriva la replica di un portavoce della Commissione Ue: "Putin esprime costantemente commenti fuorvianti ma nulla di quello che dice farà cambiare la posizione dell'Ue, compreso il sostegno militare sino a che continuerà ad attaccare l'Ucraina".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che incontrerà Joe Biden "questo mese" per presentare il suo "piano di vittoria" su come porre fine a due anni e mezzo di guerra con la Russia. 


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Dal Forum di Cernobbio (Como), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito di avere un piano per la pace tra Kiev e Mosca. Questo possibile patto dovrà prima essere vagliato dall'amministrazione americana a guida Joe Biden, poi da quella che seguirà a novembre con Kamala Harris o Donald Trump. Il leader ucraino non ha fornito i dettagli del piano, ma ha certamente lasciato intendere alcuni punti cruciali. L'ANALISI

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L'inviata Rai Battistini dichiarata ricercata in Russia

La Russia ha dichiarato persona ricercata l'inviata della Rai Stefania Battistini, accusata di essere entrata illegalmente sul territorio nazionale al seguito delle truppe d'invasione ucraine nella regione di Kursk. Lo riferisce la Tass citando il database del ministero dell'Interno. Con lei sono ricercati altri giornalisti occidentali con la stessa accusa. LEGGI L'ARTICOLO


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Biden: "Minacce Putin? Non penso molto' al presidente russo"

"Non penso molto a Putin". Lo ha detto Joe Biden rispondendo a chi gli chiedeva delle minacce del presidente russo.

Ucraina, Biden vede Starmer: "Putin non prevarrà"

"Putin non prevarrà" nella guerra in Ucraina. Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden, all'inizio dell'incontro alla Casa Bianca con il premier britannico Keir Starmer.


Starmer alla Casa Bianca per incontro con Biden

Il premier britannico Keir Starmer è arrivato alla Casa Bianca per l'incontro con Joe Biden, il secondo dalla sua elezione ai primi di luglio, dopo il colloquio a margine del vertice della Nato a Washington due mesi fa. L'incontro, che dovrebbe durare 90 minuti, è stato chiesto dai britannici, fanno sapere fonti americane, "per assicurare che i due Paesi siano sulla stessa lunghezza d'onda su tutta una serie di questioni di politica estera, tra cui l'Ucraina, il conflitto in Medio Oriente, l'Indo-Pacifico, Aukus e altri temi".  A proposito dell'Ucraina, centrale dovrebbe essere nel corso del colloquio la questione della revoca dei limiti per l'utilizzo di armi a lungo raggio per attacchi in profondità nel territorio russo, ma è improbabile che arrivo un annuncio a breve. 


Ucraina, cosa succede se la Russia conquista Pokrovsk

I russi sono quasi alle porte della città di Pokrovsk, in territorio ucraino. Le truppe di Mosca, infatti, si trovano a soli otto chilometri dal centro, considerato da Kiev e dalle truppe comandate dal generale Syrsky uno snodo cruciale per il fronte sud-orientale della guerra. La città, infatti, è un hub logistico fondamentale per i soldati ucraini: ospita una ferrovia e un'arteria autostradale per gli spostamenti di personale e mezzi. E, cosa più importante, è la porta d'accesso al Donbass. I POSSIBILI SCENARI


Guerra Ucraina Russia, Leopoli attaccata da bombardieri Tu-95

L’attacco russo sulla città dell’Ucraina occidentale ha riportato in scena i bombardieri di fabbricazione sovietica, più precisamente dell’azienda Tupolev, in grado di trasportare e lanciare fino a 16 missili da crociera di varie tipologie, come i Kinzhal, i Kh-55 e i Kh-102, dotati di testata nucleare. Questi bombardieri sono da sempre considerati come una delle armi più potenti in mano a Mosca. COSA SONO E COME FUNZIONANO


Usa, parole Putin su guerra con Nato molto pericolose

Le dichiarazioni del presidente russo su una guerra contro la Nato sono "incredibilmente pericolose". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. (

Zelensky-Putin, strategie a confronto

Cosa sta succedendo veramente in Ucraina e perché tutti guardano all’inverno? Un'analisi tra il fronte di Kursk e la battaglia energetica di Mosca, guardando alle elezioni americane. IL PUNTO


Offensiva Kursk, timori per centrale nucleare a Kurcatov: “Se colpita rischio Chernobyl”

Il presidente russo Putin ha accusato gli ucraini di aver provato a bombardare l’impianto, posizionato a circa 50 chilometri ad ovest dal capoluogo della regione. Costruito dall'Urss nel 1971, il sito conta attualmente due unità in funzione. Secondo il fisico Dimiti Gorchacov, la centrale nel Kursk è più vulnerabile rispetto a quella di Zaporizhzhia per la mancanza di strutture di contenimento in cemento sopra il reattore. "Sarebbe sufficiente un razzo o un colpo di artiglieria per fare gravi danni", ha affermato l'esperto. Ecco tutti i rischi e perché il sito è diventato strategico. COSA SUCCEDE

Lituania: "Solo Kiev può dettare le regole della pace"

"L'Ucraina non può in alcun modo essere costretta a negoziare con la Russia e i termini della pace possono essere definiti solo dall'Ucraina stessa". Lo ha affermato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, durante l'incontro, avvenuto oggi a Kiev, con il suo omologo polacco, Radoslaw Sikorski, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Landsbergis ha sottolineato che la sicurezza europea va di pari passo con la vittoria dell'Ucraina sulla Russia e che un'eventuale vittoria di Mosca spianerebbe la strada ad altre aggressioni contro i Paesi della Nato. Il ministro lituano ha inoltre ribadito la necessità di abolire tutte le restrizioni previste per l'utilizzo da parte di Kiev delle armi fornite dall'Occidente. "Difendersi dall'aggressione russa è un diritto fondamentale dell'Ucraina sancito dalla Carta delle Nazioni unite", ha ricordato Landsbergis. Il politico lituano ha espresso critiche agli alleati occidentali anche nel corso dell'incontro con il nuovo ministro degli Esteri ucraino, Andryi Sybiha. "Mentre i nostri amici ucraini combattono per difendere la nostra libertà, i Paesi europei continuano a versare miliardi di euro nelle casse di Mosca", ha affermato Landsbergis. 

Russia; Blinken: Rt braccio dell'intelligence di Mosca

Antony Blinken ha accusato Russia Today di essere "braccio di fatto dell'apparato dell'intelligence russa". “Sappiamo che Rt possiede capacità cyber ed è impegnata in operazioni segrete di influenza informativa e di appalti militari”, ha dichiarato il segretario di Stato americano ai giornalisti.

Guerra o pace in Ucraina? Occhi puntati su novembre

Le elezioni americane segneranno un punto di svolta. E molti segnali fanno pensare a un negoziato di pace più vicino. L'ANALISI


Mosca alla Farnesina: "Legittima la decisione su inviati Rai"

L'ambasciatore russo Alexey Paramonov respinge la "sorpresa" espressa dalla Farnesina sul caso degli inviati Rai inseriti nella lista dei ricercati in Russia perché introdottisi "illegalmente sul territorio russo" di Kursk "unendosi a formazioni militari composte da soldati ucraini nel corso di un'operazione terroristica". Il diplomatico ha definito la posizione degli organi competenti russi "legittima". "La Russia - fa sapere l'ambasciata - tratta con grande riguardo i giornalisti che nell'ambito della loro attività si trovano a operare in zone geografiche ad alto rischio, ma che lo fanno nel rispetto delle regole". 

Kirby, non mi attendo alcun annuncio dopo l'incontro con Starmer

"Non mi attendo che ci sarà alcun annuncio" all'incontro di oggi fra Joe Biden e il primo ministro britannico Keir Starmer sull'uso di missili a lungo raggio da parte dell'Ucraina in Russia. Lo ha detto il portavoce del Consiglio alla sicurezza nazionale John Kirby, sottolineando gli Stati Uniti continuano a "parlare con gli alleati sulle capacità che sono fornite all'Ucraina. Non abbiamo mai considerato il sostegno a Kiev come qualcosa di unilaterale", ha spiegato Kirby. Secondo indiscrezioni, l'uso da parte dell'Ucraina dei missili britannici Storm Shadow con navigazione americana in Russia è uno dei temi che Biden e Starmer affronteranno nel loro incontro nelle prossime ore alla Casa Bianca.

Berlino insiste, 'non forniremo missili a lungo raggio a Kiev'

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito oggi il rifiuto di Berlino di inviare missili a lungo raggio in Ucraina. "La Germania ha preso una decisione chiara su cosa faremo e cosa non faremo. Questa decisione non cambierà", ha detto Scholz quando gli è stato interpellato sulla questione in una conferenza stampa. La Germania ha ripetutamente rifiutato di inviare a Kiev i suoi missili Taurus a lungo raggio, per timore di un'escalation del conflitto. 

Russia all'Onu, minaccia 'conseguenze' su missili a lungo raggio

L'ambasciatore russo presso l'Onu ha messo in guardia l'Occidente dalla possibilità di autorizzare Kiev all'uso di missili a lungo raggio, che impegnerebbero la Nato "in una guerra diretta" contro una "potenza nucleare". Kiev chiede ai suoi alleati la revoca delle restrizioni per poter colpire in profondità sul suolo russo obiettivi militari ritenuti "legittimi", come le basi aeree da cui decollano gli aerei che bombardano l'Ucraina. In una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, l'ambasciatore russo Vassili Nebenzia, denunciando questa "tendenza preoccupante", ha sottolineato gli avvertimenti del presidente Vladimir Putin, nel momento in cui i leader americani e britannici discuteranno di questo tema a Washington. "Questo potenziale sviluppo cambia radicalmente le nostre relazioni con l'Occidente", ha insistito l'ambasciatore. "Se la decisione di eliminare le restrizioni verrà presa davvero, significherà che da quel momento in poi i paesi della Nato intraprenderanno una guerra diretta contro la Russia. In questo caso dovremo, come capite, prendere le decisioni appropriate con tutti le conseguenze che potrebbero subire gli aggressori occidentali", ha avvertito. "Il fatto è che la Nato sarà una parte diretta nelle ostilità contro una potenza nucleare, penso che non dovreste dimenticarlo e pensare alle conseguenze", ha detto.

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