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Guerra Ucraina-Russia, Zelensky: "Avanziamo nel Kursk, controlliamo 74 comunità"

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"Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il 'fondo di scambio' del nostro stato sta crescendo", ha detto il leader ucraino. "Mosca preparata ad un attacco nucleare contro i Paesi della Nato": lo rivelano file segreti visionati dal Financial Times

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"Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il 'fondo di scambio' del nostro stato sta crescendo". Lo scrive su X Volodymyr Zelensky secondo cui "74 comunità sono sotto il controllo ucraino, dove vengono eseguite ispezioni e misure di stabilizzazione".

La marina russa è preparata a colpire con missili nucleari siti molto all'interno dell'Europa. Lo rivelano file segreti visionati dal Financial Times, secondo cui, in un potenziale conflitto con la Nato, verrebbero presi di mira obiettivi lontani come la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito. 

L'Ucraina riceverà "una degna risposta" per la sua invasione della regione di Kursk, minaccia Putin. Primo obiettivo nel conflitto è ora quello di "espellere" le forze di Kiev dal territorio russo, afferma lo zar. 



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Spesa militare Nato, Italia lontana dalla soglia del 2%: la situazione negli altri Paesi

Il vertice svoltosi di recente a Washington è stato l’occasione per l’Alleanza di ribadire la necessità che tutti i Paesi arrivino al 2% del proprio Pil nelle spese militari e il proprio impegno per l’Ucraina. L’Italia è uno dei pochi Stati nel Continente europeo che non investe quanto dovrebbe: secondo le stime Nato nel 2023 Roma ha speso 28,6 miliardi per la Difesa, circa 10 miliardi in meno rispetto ai 39 previsti dalla soglia. Di questo si è parlato a “Numeri”, programma di Sky TG24. TUTTI I DATI

Guerra in Ucraina, ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti

L’economia russa - a dispetto delle previsioni di forte contrazione negli ultimi anni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e le conseguenti sanzioni economiche disposte da Stati Uniti ed Ue - non solo non è affondata, ma è invece in crescita e diversi oligarchi si stanno arricchendo. A dirlo è un’analisi condotta dall’agenzia Bloomberg, secondo cui almeno una dozzina di imprenditori hanno guadagnato più di 11 miliardi di dollari nel 2023 e primo trimestre del 2024. IL PUNTO

Guerra in Ucraina, Kiev ristruttura oltre 20 miliardi di dollari di debito

Arriva un - parziale - sospiro di sollievo per le casse dell’Ucraina: Kiev ha infatti raggiunto un accordo di principio con alcuni dei suoi creditori privati per ristrutturare parte del suo debito. Secondo quanto emerge, l’accordo prevederebbe la ristrutturazione di oltre 20 miliardi di dollari di debito estero: una simile mossa potrebbe consentire a Kiev, ormai da oltre due anni in guerra a seguito dell’invasione russa, di evitare il default e investire risorse per finanziare le spese belliche. I DETTAGLI

Biden, l'incursione di Kursk è un "vero dilemma" per Putin

L'incursione transfrontaliera dell'Ucraina in Russia sta creando al presidente Vladimir Putin un "vero dilemma", ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden nei suoi primi commenti sull'attacco a sorpresa di Kiev.

"Sta creando un vero dilemma per Putin e siamo stati in contatto diretto, costante, con gli ucraini. Questo è tutto ciò che dirò a riguardo finchè sarà attivo", ha detto Biden ai giornalisti a New Orleans, nel sud degli Stati Uniti. 

Biden

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Ucraina, droni low cost per "beffare" quelli più sofisticati russi: cosa sta succedendo

L'esercito ucraino sta "beffando" i droni russi, molto avanzati tecnologicamente, con i medesimi strumenti ma in versione più economica. Negli ultimi giorni, le forze di Kiev sono infatti riuscite a penetrare in territorio nemico con queste "armi non convenzionali" e ad attaccare una base aerea militare del Cremlino nella regione di Lipetsk, a quasi 300 chilometri dal confine. E sempre allo stesso modo è riuscita a colpire due elicotteri di Mosca. COSA SAPERE

Ex guardia del corpo di Putin supervisionerà la difesa della regione di Kursk

Il presidente russo Vladimir Putin, secondo informazioni che circolano sui canali Telegram dei cosiddetti 'blogger militari' - ha incaricato il suo consigliere ed ex guardia del corpo Aleksei Dyumin di supervisionare la risposta militare della Russia all'offensiva ucraina nella regione di Kursk. Lo ha dichiarato all'emittente Rtvi il deputato russo Nikolai Ivanov, il cui collegio elettorale si trova proprio nella regione di Kursk.

"In effetti, Aleksei Gennadyevich Dyumin è stato convocato ieri e incaricato di supervisionare l'operazione antiterrorismo", ha detto il parlamentare in un'apparente conferma di quanto circolato in precedenza sui canali Telegram dei cosiddetti "blogger militari" russi.

Dyumin era l'unico membro non appartenente al gabinetto non collegato all'esercito o ai servizi di sicurezza che era presente a un incontro con Putin trasmesso ieri in tv. In quell'incontro, incentrato sui combattimenti nella regione di Kursk, il leader del Cremlino ha ordinato all'esercito di "allontanare" le forze ucraine dal territorio russo. Successivamente, un canale Telegram anonimo che sosteneva di avere informazioni riservate ha affermato che Putin aveva ordinato a Dyumin di "coordinare tutte le agenzie attualmente operative nella regione di Kursk".

Guerra Ucraina, cosa sono e che effetti hanno le armi termobariche utilizzate dalla Russia

Il Ministero della Difesa russo il 10 agosto ha confermato di aver utilizzato questo tipo particolare di armi convenzionali per attaccare le forze ucraine nella periferia meridionale di Sudzha, nella regione di Kursk. Sono composte quasi al 100% da combustibile esplosivo che risucchia l'ossigeno e sono capaci di generare esplosioni così forti da riuscire a dilaniare gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Ecco quali sono le caratteristiche e i sistemi utilizzati dalla Russia, dal Tos-1 alla "Foab". L'APPROFONDIMENTO

La Lettonia invierà a Kiev altri 500 droni da combattimento

Il ministero della Difesa lettone ha annunciato che invierà all'Ucraina altri 500 droni da combattimento di produzione locale. Riga, che solo due settimane fa aveva inviato a Kiev altri 100 droni, intende mandare alle forze armate ucraine un totale di 2.500 velivoli senza pilota con le specifiche tecniche che i destinatari indicheranno. La Lettonia è alla testa di una coalizione internazionale per la produzione e la fornitura di droni a Kiev di cui fanno attualmente parte anche Regno Unito, Australia, Repubblica ceca, Danimarca, Francia, Estonia, Germania, Italia, Nuova Zelanda, Lituania, Paesi bassi, Polonia, Ucraina e Svezia. 

Governatore russo, 3 insediamenti attaccati a Belgorod

Nessuna persona è rimasta ferita negli ultimi attacchi militari ucraini alla regione russa  di Belgorod, ha affermato il governatore Vyacheslav Gladkov. "Tre insediamenti nella regione di Belgorod sono stati attaccati dalle forze armate ucraine. Secondo le informazioni preliminari, nessuno è rimasto ferito", ha affermato Gladkov su Telegram. L'attacco al villaggio di Novaya Tavolzhanka nel distretto della citta' di Shebekino ha danneggiato quattro proprieta' e una linea di fornitura del gas, ha affermato. A Poroz nel distretto della citta' di Graivoron, un drone e' esploso, danneggiando il tetto di una chiesa, ha affermato il governatore. A Tserkovny nel distretto di Belgorod, due auto sono andate a fuoco e un sito industriale e' stato danneggiato dopo gli attacchi di due droni, ha affermato. I servizi di emergenza inizieranno le operazioni di bonifica dopo essersi consultati con il Ministero della Difesa russo, ha affermato Gladkov

Zaporizhzhia, cosa è successo alla centrale nucleare in Ucraina e che rischi ci sono

Un incendio è scoppiato domenica sera nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, che è sotto il controllo delle forze russe. Il rogo ha colpito le torri di raffreddamento. Secondo l’Aiea, non c’è alcuna minaccia alla sicurezza nucleare.

Tra Mosca e Kiev c’è stato uno scambio di accuse su chi abbia provocato l’incendio. La Russia dà la colpa a un bombardamento ucraino, accusando Kiev di "terrorismo nucleare". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo a lanciare l’allarme, ha invece dichiarato che ad appiccare l’incendio sarebbero stati “gli occupanti russi”. "La Russia ha utilizzato la centrale nucleare di Zaporizhzhia solo per ricattare l'Ucraina, l'intera Europa e il mondo", ha aggiunto. Ecco cos’è successo

Mosca preparò Marina ad attacchi nucleari in Europa

Le mappe sono dettagliate e, anche se risalgono a prima dell'invasione dell'Ucraina, tratteggiano lo scenario di una guerra totale contro i Paesi della Nato. Dalla costa occidentale della Francia a Barrow-in-Furness e Hull nel Regno Unito, da Bergen in Norvegia al land dell'Assia in Germania, Mosca aveva addestrato la sua marina a colpire trentadue siti nel cuore dell'Europa con missili a testata nucleare in vista di un possibile conflitto. Le nuove rivelazioni del Financial Times - mentre la controffensiva ucraina nell'oblast del Kursk continua ad avanzare - tornano a mettere in luce i piani del Cremlino per compiere "attacchi travolgenti", spingendosi ben oltre la linea di confine. Attraverso una dottrina che, viene evidenziato, guarderebbe anche al Mar Nero, al Mar Caspio e al Pacifico.  Per iniziare - secondo i documenti riservati destinati agli ufficiali della marina russa che il foglio della City è riuscito a ottenere da fonti occidentali -, Mosca aveva immaginato un attacco dimostrativo: l'esplosione di un'arma nucleare in un'area remota per spaventare l'Occidente. Un primo passo che, si legge nei file, dimostrerebbe "la disponibilità e la prontezza all'uso di armi atomiche di precisione non strategiche" da parte del Cremlino, la cui priorità è quella di "indebolire il potenziale militare ed economico del nemico" rappresentato dalla Nato. I piani redatti tra il 2008 e il 2014 - in corrispondenza delle offensive lanciate da Mosca in Georgia e in Crimea - aggiungono nuovi dettagli a quanto svelato a febbraio dallo stesso quotidiano britannico sui 'wargames' russi. E si intrecciano alla simulazione di un attacco nucleare contro Londra, Berlino e Parigi andato in onda sul primo canale russo nell'aprile del 2022. "Tutte e tre le città verrebbero polverizzate entro 200 secondi dal lancio dei missili", era il calcolo di precisione. Poi c'era chi, come Aleksey Zhuravlyov, presidente del partito nazionalista Rodina, si era spinto anche oltre: "Basterebbe un siluro Sarmat e le isole britanniche non esisterebbero più", aveva detto in diretta tv.  Nel mirino delle congetture degli ufficiali russi in questo caso però non ci sarebbero state le capitali europee, bensì trentadue siti che, nel giudizio di William Alberque, ex funzionario della Nato ora allo Stimson Center, sulle mappe rappresenterebbero soltanto un piccolo campione di "centinaia, se non migliaia" di altri possibili bersagli, compresi obiettivi militari e infrastrutture critiche, che le flotte russe potrebbero colpire forti della "capacità ancora presente" di trasportare le armi nucleari su navi di superficie mettendo a segno "colpi improvvisi e preventivi da varie direzioni".  Un'ipotesi condivisa da diversi analisti che, dopo aver esaminato i documenti, hanno confermato la coerenza nella valutazione del rischio nucleare eseguita dall'Alleanza Atlantica. La capacità della Russia di colpire in tutta Europa implica, negli avvertimenti di ex funzionari, "che se il suo esercito dovesse scontrarsi con le forze della Nato in Paesi di prima linea come i Baltici e la Polonia, l'intero continente sarebbe a rischio". Quei Paesi di confine, aveva avvertito Vladimir Putin a maggio tornando a brandire la minaccia nucleare, "devono ricordare che sono stati piccoli e densamente popolati

Lettonia dona 30 veicoli della polizia di stato all'Ucraina

Il consiglio dei ministri della Lettonia ha approvato oggi, su iniziativa della polizia di stato, la donazione di 30 veicoli della polizia di stato al ministero della Difesa di Kiev. Lo comunica il ministero degli Interni lettone. La decisione è stata presa dopo aver valutato le richieste di assistenza pervenute dalle autorità ucraine

Ucraini avanzati di 800 km quadrati in territorio russo'

 Le truppe ucraine sono avanzate di 800 km2 nella regione russa di Kursk, secondo fonti russe rilanciate dal think tank americano Institute for the Study of War (Isw) e analizzate martedì dall'Afp. L'Ucraina, da parte sua, ha rivendicato il controllo di 1.000 km2 di territorio russo in questa regione di confine, dove le sue forze sono ancora all'offensiva dopo aver lanciato un attacco a sorpresa su larga scala il 6 agosto. Per fare un confronto, la Russia è avanzata di 1.360 km quadrati nel territorio ucraino dall'inizio del 2024, e le controffensive dell'Ucraina sul proprio territorio nello stesso periodo ammontavano a soli 20 km quadrati, secondo l'analisi dell'Afp. La grande controffensiva ucraina fallita nell'estate del 2023 ha permesso a Kiev di riconquistare fino a 250 km2 dell'esercito russo nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia. Tuttavia, l'avanzata russa in territorio ucraino non ha subito rallentamenti dopo l'attacco a sorpresa del 6 agosto: da quel giorno, l'esercito russo ha conquistato altri 69 km2 e 111 km2 in totale dall'inizio del mese in corso, che si aggiungono ai 201 km2 presi a luglio. In totale, dall'invasione del 24 febbraio 2022, la Russia ha conquistato 65.891 km2 di territorio ucraino, secondo i dati del 12 agosto. Con l'annessione della Crimea nel 2014 e le aree orientali già sotto il controllo russo prima di questa guerra, 108.070 km2 sono occupati dalla Russia, ovvero il 18% dell'Ucraina secondo i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. I calcoli dell'Afp si basano sui documenti comunicati quotidianamente dall'Isw che si basa sulle informazioni pubbliche diffuse da entrambi gli schieramenti e sull'analisi delle immagini satellitari

Guerra Ucraina-Russia, Kiev: “Presi 1.000 km nel Kursk”. Cosa sappiamo dell’avanzata

Il comandante delle forze armate ucraine Syrsky assicura che il territorio conquistato nella nuova fase di offensiva è pari a mille chilometri quadrati. Le autorità locali ammettono che il nemico ha preso il controllo di 28 località. Putin minaccia: l'Ucraina riceverà "una degna risposta" per la sua invasione della regione. Primo obiettivo nel conflitto è ora quello di "espellere" le forze di Kiev dal territorio russo, afferma lo zar. Intanto Mosca accelera l'offensiva nel Donetsk. IL PUNTO

La controffensiva di Kiev, uno schiaffo per Mosca e un problema per l'Occidente

Secondo quanto rivendicano i comandi ucraini, le loro truppe hanno conquistato 1000 kmq nell’oblast del Kursk. La Federazione smentisce, ma la reazione di Putin rivela nervosismo per uno scenario imprevisto che, però, può mettere in difficoltà anche l’Occidente. L'ANALISI

Kiev: "Mosca ritira alcune unità militari dal sud per trasferirle a Kursk"

Il portavoce delle forze militari ucraine Dmytro Lykhoviy ha annunciato, in una intervista a Politico, che la Russia ha riposizionato alcune unità militari dalle regioni ucraine occupate di Zaporizhzhia e Kheron all'oblast di Kursk, per difendere il territorio russo dall'incursione ucraina.

Zelensky: "Avanziamo nel Kursk, controlliamo 74 comunità"

"Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il "fondo di scambio" del nostro stato sta crescendo". Lo scrive su X Volodymyr Zelensky secondo cui "74 comunità sono sotto il controllo ucraino, dove vengono eseguite ispezioni e misure di stabilizzazione. Lo sviluppo di soluzioni umanitarie per questi territori continua". 

Media: "Putin affida al fedelissimo Dyumin il coordinamento a Kursk"

Voci non confermate ufficialmente indicano che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe affidato ad un suo fedelissimo, Alexei Dyumin, il compito di coordinare l'azione dell'esercito, dei servizi di sicurezza e delle autorità civili nella regione di Kursk per "espellere" le truppe ucraine d'invasione, come detto ieri dallo stesso capo del Cremlino. Un deputato eletto nella regione di Kursk, Nikolai Ivanov, ha detto all'emittente televisiva Rtvi che Dyumin "è stato incaricato di sovrintendere l'operazione antiterrorismo", come è chiamata appunto la battaglia per respingere oltre confine le forze di Kiev. Una notizia che circola insistentemente su diversi canali Telegram di blogger militari. Tra questo Rybar, considerato vicino alle forze armate, secondo il quale la nomina di Dyumin "è un segnale che le forze di sicurezza non sono state capaci di risolvere i problemi di coordinamento senza un intervento da Mosca". Alexei Dyumin, 51 anni, ex governatore della regione di Tula, è considerato in ascesa all'interno del cerchio ristretto di Putin, che ha conosciuto quando era membro del servizio di sicurezza presidenziale. Nel maggio scorso è stato nominato consigliere del Cremlino per l'industria militare e poi segretario del Consiglio di Stato. 

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