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Guerra Ucraina-Russia, Zelensky: "Avanziamo nel Kursk, controlliamo 74 comunità"

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Guerra in Ucraina, 1000 chilometri quadrati conquistati in territorio russo
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Guerra in Ucraina, 1000 chilometri quadrati conquistati in territorio russo
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"Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il 'fondo di scambio' del nostro stato sta crescendo", ha detto il leader ucraino. "Mosca preparata ad un attacco nucleare contro i Paesi della Nato": lo rivelano file segreti visionati dal Financial Times

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"Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il 'fondo di scambio' del nostro stato sta crescendo". Lo scrive su X Volodymyr Zelensky secondo cui "74 comunità sono sotto il controllo ucraino, dove vengono eseguite ispezioni e misure di stabilizzazione".

La marina russa è preparata a colpire con missili nucleari siti molto all'interno dell'Europa. Lo rivelano file segreti visionati dal Financial Times, secondo cui, in un potenziale conflitto con la Nato, verrebbero presi di mira obiettivi lontani come la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito. 

L'Ucraina riceverà "una degna risposta" per la sua invasione della regione di Kursk, minaccia Putin. Primo obiettivo nel conflitto è ora quello di "espellere" le forze di Kiev dal territorio russo, afferma lo zar. 



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Spesa militare Nato, Italia lontana dalla soglia del 2%: la situazione negli altri Paesi

Il vertice svoltosi di recente a Washington è stato l’occasione per l’Alleanza di ribadire la necessità che tutti i Paesi arrivino al 2% del proprio Pil nelle spese militari e il proprio impegno per l’Ucraina. L’Italia è uno dei pochi Stati nel Continente europeo che non investe quanto dovrebbe: secondo le stime Nato nel 2023 Roma ha speso 28,6 miliardi per la Difesa, circa 10 miliardi in meno rispetto ai 39 previsti dalla soglia. Di questo si è parlato a “Numeri”, programma di Sky TG24. TUTTI I DATI

Guerra in Ucraina, ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti

L’economia russa - a dispetto delle previsioni di forte contrazione negli ultimi anni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e le conseguenti sanzioni economiche disposte da Stati Uniti ed Ue - non solo non è affondata, ma è invece in crescita e diversi oligarchi si stanno arricchendo. A dirlo è un’analisi condotta dall’agenzia Bloomberg, secondo cui almeno una dozzina di imprenditori hanno guadagnato più di 11 miliardi di dollari nel 2023 e primo trimestre del 2024. IL PUNTO

Guerra in Ucraina, Kiev ristruttura oltre 20 miliardi di dollari di debito

Arriva un - parziale - sospiro di sollievo per le casse dell’Ucraina: Kiev ha infatti raggiunto un accordo di principio con alcuni dei suoi creditori privati per ristrutturare parte del suo debito. Secondo quanto emerge, l’accordo prevederebbe la ristrutturazione di oltre 20 miliardi di dollari di debito estero: una simile mossa potrebbe consentire a Kiev, ormai da oltre due anni in guerra a seguito dell’invasione russa, di evitare il default e investire risorse per finanziare le spese belliche. I DETTAGLI

Biden, l'incursione di Kursk è un "vero dilemma" per Putin

L'incursione transfrontaliera dell'Ucraina in Russia sta creando al presidente Vladimir Putin un "vero dilemma", ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden nei suoi primi commenti sull'attacco a sorpresa di Kiev.

"Sta creando un vero dilemma per Putin e siamo stati in contatto diretto, costante, con gli ucraini. Questo è tutto ciò che dirò a riguardo finchè sarà attivo", ha detto Biden ai giornalisti a New Orleans, nel sud degli Stati Uniti. 

Biden

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Ucraina, droni low cost per "beffare" quelli più sofisticati russi: cosa sta succedendo

L'esercito ucraino sta "beffando" i droni russi, molto avanzati tecnologicamente, con i medesimi strumenti ma in versione più economica. Negli ultimi giorni, le forze di Kiev sono infatti riuscite a penetrare in territorio nemico con queste "armi non convenzionali" e ad attaccare una base aerea militare del Cremlino nella regione di Lipetsk, a quasi 300 chilometri dal confine. E sempre allo stesso modo è riuscita a colpire due elicotteri di Mosca. COSA SAPERE

Ex guardia del corpo di Putin supervisionerà la difesa della regione di Kursk

Il presidente russo Vladimir Putin, secondo informazioni che circolano sui canali Telegram dei cosiddetti 'blogger militari' - ha incaricato il suo consigliere ed ex guardia del corpo Aleksei Dyumin di supervisionare la risposta militare della Russia all'offensiva ucraina nella regione di Kursk. Lo ha dichiarato all'emittente Rtvi il deputato russo Nikolai Ivanov, il cui collegio elettorale si trova proprio nella regione di Kursk.

"In effetti, Aleksei Gennadyevich Dyumin è stato convocato ieri e incaricato di supervisionare l'operazione antiterrorismo", ha detto il parlamentare in un'apparente conferma di quanto circolato in precedenza sui canali Telegram dei cosiddetti "blogger militari" russi.

Dyumin era l'unico membro non appartenente al gabinetto non collegato all'esercito o ai servizi di sicurezza che era presente a un incontro con Putin trasmesso ieri in tv. In quell'incontro, incentrato sui combattimenti nella regione di Kursk, il leader del Cremlino ha ordinato all'esercito di "allontanare" le forze ucraine dal territorio russo. Successivamente, un canale Telegram anonimo che sosteneva di avere informazioni riservate ha affermato che Putin aveva ordinato a Dyumin di "coordinare tutte le agenzie attualmente operative nella regione di Kursk".

Guerra Ucraina, cosa sono e che effetti hanno le armi termobariche utilizzate dalla Russia

Il Ministero della Difesa russo il 10 agosto ha confermato di aver utilizzato questo tipo particolare di armi convenzionali per attaccare le forze ucraine nella periferia meridionale di Sudzha, nella regione di Kursk. Sono composte quasi al 100% da combustibile esplosivo che risucchia l'ossigeno e sono capaci di generare esplosioni così forti da riuscire a dilaniare gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Ecco quali sono le caratteristiche e i sistemi utilizzati dalla Russia, dal Tos-1 alla "Foab". L'APPROFONDIMENTO

La Lettonia invierà a Kiev altri 500 droni da combattimento

Il ministero della Difesa lettone ha annunciato che invierà all'Ucraina altri 500 droni da combattimento di produzione locale. Riga, che solo due settimane fa aveva inviato a Kiev altri 100 droni, intende mandare alle forze armate ucraine un totale di 2.500 velivoli senza pilota con le specifiche tecniche che i destinatari indicheranno. La Lettonia è alla testa di una coalizione internazionale per la produzione e la fornitura di droni a Kiev di cui fanno attualmente parte anche Regno Unito, Australia, Repubblica ceca, Danimarca, Francia, Estonia, Germania, Italia, Nuova Zelanda, Lituania, Paesi bassi, Polonia, Ucraina e Svezia. 

Governatore russo, 3 insediamenti attaccati a Belgorod

Nessuna persona è rimasta ferita negli ultimi attacchi militari ucraini alla regione russa  di Belgorod, ha affermato il governatore Vyacheslav Gladkov. "Tre insediamenti nella regione di Belgorod sono stati attaccati dalle forze armate ucraine. Secondo le informazioni preliminari, nessuno è rimasto ferito", ha affermato Gladkov su Telegram. L'attacco al villaggio di Novaya Tavolzhanka nel distretto della citta' di Shebekino ha danneggiato quattro proprieta' e una linea di fornitura del gas, ha affermato. A Poroz nel distretto della citta' di Graivoron, un drone e' esploso, danneggiando il tetto di una chiesa, ha affermato il governatore. A Tserkovny nel distretto di Belgorod, due auto sono andate a fuoco e un sito industriale e' stato danneggiato dopo gli attacchi di due droni, ha affermato. I servizi di emergenza inizieranno le operazioni di bonifica dopo essersi consultati con il Ministero della Difesa russo, ha affermato Gladkov

Zaporizhzhia, cosa è successo alla centrale nucleare in Ucraina e che rischi ci sono

Un incendio è scoppiato domenica sera nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, che è sotto il controllo delle forze russe. Il rogo ha colpito le torri di raffreddamento. Secondo l’Aiea, non c’è alcuna minaccia alla sicurezza nucleare.

Tra Mosca e Kiev c’è stato uno scambio di accuse su chi abbia provocato l’incendio. La Russia dà la colpa a un bombardamento ucraino, accusando Kiev di "terrorismo nucleare". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo a lanciare l’allarme, ha invece dichiarato che ad appiccare l’incendio sarebbero stati “gli occupanti russi”. "La Russia ha utilizzato la centrale nucleare di Zaporizhzhia solo per ricattare l'Ucraina, l'intera Europa e il mondo", ha aggiunto. Ecco cos’è successo

Mosca preparò Marina ad attacchi nucleari in Europa

Le mappe sono dettagliate e, anche se risalgono a prima dell'invasione dell'Ucraina, tratteggiano lo scenario di una guerra totale contro i Paesi della Nato. Dalla costa occidentale della Francia a Barrow-in-Furness e Hull nel Regno Unito, da Bergen in Norvegia al land dell'Assia in Germania, Mosca aveva addestrato la sua marina a colpire trentadue siti nel cuore dell'Europa con missili a testata nucleare in vista di un possibile conflitto. Le nuove rivelazioni del Financial Times - mentre la controffensiva ucraina nell'oblast del Kursk continua ad avanzare - tornano a mettere in luce i piani del Cremlino per compiere "attacchi travolgenti", spingendosi ben oltre la linea di confine. Attraverso una dottrina che, viene evidenziato, guarderebbe anche al Mar Nero, al Mar Caspio e al Pacifico.  Per iniziare - secondo i documenti riservati destinati agli ufficiali della marina russa che il foglio della City è riuscito a ottenere da fonti occidentali -, Mosca aveva immaginato un attacco dimostrativo: l'esplosione di un'arma nucleare in un'area remota per spaventare l'Occidente. Un primo passo che, si legge nei file, dimostrerebbe "la disponibilità e la prontezza all'uso di armi atomiche di precisione non strategiche" da parte del Cremlino, la cui priorità è quella di "indebolire il potenziale militare ed economico del nemico" rappresentato dalla Nato. I piani redatti tra il 2008 e il 2014 - in corrispondenza delle offensive lanciate da Mosca in Georgia e in Crimea - aggiungono nuovi dettagli a quanto svelato a febbraio dallo stesso quotidiano britannico sui 'wargames' russi. E si intrecciano alla simulazione di un attacco nucleare contro Londra, Berlino e Parigi andato in onda sul primo canale russo nell'aprile del 2022. "Tutte e tre le città verrebbero polverizzate entro 200 secondi dal lancio dei missili", era il calcolo di precisione. Poi c'era chi, come Aleksey Zhuravlyov, presidente del partito nazionalista Rodina, si era spinto anche oltre: "Basterebbe un siluro Sarmat e le isole britanniche non esisterebbero più", aveva detto in diretta tv.  Nel mirino delle congetture degli ufficiali russi in questo caso però non ci sarebbero state le capitali europee, bensì trentadue siti che, nel giudizio di William Alberque, ex funzionario della Nato ora allo Stimson Center, sulle mappe rappresenterebbero soltanto un piccolo campione di "centinaia, se non migliaia" di altri possibili bersagli, compresi obiettivi militari e infrastrutture critiche, che le flotte russe potrebbero colpire forti della "capacità ancora presente" di trasportare le armi nucleari su navi di superficie mettendo a segno "colpi improvvisi e preventivi da varie direzioni".  Un'ipotesi condivisa da diversi analisti che, dopo aver esaminato i documenti, hanno confermato la coerenza nella valutazione del rischio nucleare eseguita dall'Alleanza Atlantica. La capacità della Russia di colpire in tutta Europa implica, negli avvertimenti di ex funzionari, "che se il suo esercito dovesse scontrarsi con le forze della Nato in Paesi di prima linea come i Baltici e la Polonia, l'intero continente sarebbe a rischio". Quei Paesi di confine, aveva avvertito Vladimir Putin a maggio tornando a brandire la minaccia nucleare, "devono ricordare che sono stati piccoli e densamente popolati

Lettonia dona 30 veicoli della polizia di stato all'Ucraina

Il consiglio dei ministri della Lettonia ha approvato oggi, su iniziativa della polizia di stato, la donazione di 30 veicoli della polizia di stato al ministero della Difesa di Kiev. Lo comunica il ministero degli Interni lettone. La decisione è stata presa dopo aver valutato le richieste di assistenza pervenute dalle autorità ucraine

Ucraini avanzati di 800 km quadrati in territorio russo'

 Le truppe ucraine sono avanzate di 800 km2 nella regione russa di Kursk, secondo fonti russe rilanciate dal think tank americano Institute for the Study of War (Isw) e analizzate martedì dall'Afp. L'Ucraina, da parte sua, ha rivendicato il controllo di 1.000 km2 di territorio russo in questa regione di confine, dove le sue forze sono ancora all'offensiva dopo aver lanciato un attacco a sorpresa su larga scala il 6 agosto. Per fare un confronto, la Russia è avanzata di 1.360 km quadrati nel territorio ucraino dall'inizio del 2024, e le controffensive dell'Ucraina sul proprio territorio nello stesso periodo ammontavano a soli 20 km quadrati, secondo l'analisi dell'Afp. La grande controffensiva ucraina fallita nell'estate del 2023 ha permesso a Kiev di riconquistare fino a 250 km2 dell'esercito russo nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia. Tuttavia, l'avanzata russa in territorio ucraino non ha subito rallentamenti dopo l'attacco a sorpresa del 6 agosto: da quel giorno, l'esercito russo ha conquistato altri 69 km2 e 111 km2 in totale dall'inizio del mese in corso, che si aggiungono ai 201 km2 presi a luglio. In totale, dall'invasione del 24 febbraio 2022, la Russia ha conquistato 65.891 km2 di territorio ucraino, secondo i dati del 12 agosto. Con l'annessione della Crimea nel 2014 e le aree orientali già sotto il controllo russo prima di questa guerra, 108.070 km2 sono occupati dalla Russia, ovvero il 18% dell'Ucraina secondo i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. I calcoli dell'Afp si basano sui documenti comunicati quotidianamente dall'Isw che si basa sulle informazioni pubbliche diffuse da entrambi gli schieramenti e sull'analisi delle immagini satellitari

Guerra Ucraina-Russia, Kiev: “Presi 1.000 km nel Kursk”. Cosa sappiamo dell’avanzata

Il comandante delle forze armate ucraine Syrsky assicura che il territorio conquistato nella nuova fase di offensiva è pari a mille chilometri quadrati. Le autorità locali ammettono che il nemico ha preso il controllo di 28 località. Putin minaccia: l'Ucraina riceverà "una degna risposta" per la sua invasione della regione. Primo obiettivo nel conflitto è ora quello di "espellere" le forze di Kiev dal territorio russo, afferma lo zar. Intanto Mosca accelera l'offensiva nel Donetsk. IL PUNTO

La controffensiva di Kiev, uno schiaffo per Mosca e un problema per l'Occidente

Secondo quanto rivendicano i comandi ucraini, le loro truppe hanno conquistato 1000 kmq nell’oblast del Kursk. La Federazione smentisce, ma la reazione di Putin rivela nervosismo per uno scenario imprevisto che, però, può mettere in difficoltà anche l’Occidente. L'ANALISI

Kiev: "Mosca ritira alcune unità militari dal sud per trasferirle a Kursk"

Il portavoce delle forze militari ucraine Dmytro Lykhoviy ha annunciato, in una intervista a Politico, che la Russia ha riposizionato alcune unità militari dalle regioni ucraine occupate di Zaporizhzhia e Kheron all'oblast di Kursk, per difendere il territorio russo dall'incursione ucraina.

Zelensky: "Avanziamo nel Kursk, controlliamo 74 comunità"

"Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il "fondo di scambio" del nostro stato sta crescendo". Lo scrive su X Volodymyr Zelensky secondo cui "74 comunità sono sotto il controllo ucraino, dove vengono eseguite ispezioni e misure di stabilizzazione. Lo sviluppo di soluzioni umanitarie per questi territori continua". 

Media: "Putin affida al fedelissimo Dyumin il coordinamento a Kursk"

Voci non confermate ufficialmente indicano che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe affidato ad un suo fedelissimo, Alexei Dyumin, il compito di coordinare l'azione dell'esercito, dei servizi di sicurezza e delle autorità civili nella regione di Kursk per "espellere" le truppe ucraine d'invasione, come detto ieri dallo stesso capo del Cremlino. Un deputato eletto nella regione di Kursk, Nikolai Ivanov, ha detto all'emittente televisiva Rtvi che Dyumin "è stato incaricato di sovrintendere l'operazione antiterrorismo", come è chiamata appunto la battaglia per respingere oltre confine le forze di Kiev. Una notizia che circola insistentemente su diversi canali Telegram di blogger militari. Tra questo Rybar, considerato vicino alle forze armate, secondo il quale la nomina di Dyumin "è un segnale che le forze di sicurezza non sono state capaci di risolvere i problemi di coordinamento senza un intervento da Mosca". Alexei Dyumin, 51 anni, ex governatore della regione di Tula, è considerato in ascesa all'interno del cerchio ristretto di Putin, che ha conosciuto quando era membro del servizio di sicurezza presidenziale. Nel maggio scorso è stato nominato consigliere del Cremlino per l'industria militare e poi segretario del Consiglio di Stato. 

Putin

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Gli sfollati della regione russa di Kursk saranno trasferiti nella regione occupata di Zaporizhzhia

I civili sfollati dalla regione russa di Kursk in seguito all'incursione delle forze ucraine iniziata la scorsa settimana saranno trasferiti, già nei prossimi giorni, nelle regioni occupate dai russi dell'Ucraina, ha anticipato il governatore ad interim della regione russa, Aleksei Smirnov dopo aver discusso del piano con il suo collega insediato dai russi a Zaporizhzhia, Evgeny Balitsky. Balitsky ha proposto che gli sfollati siano ospitati nei sanatori e nei pensionati sul Mare d'Azov. Il primo trasporto avverrà quindi nei prossimi giorni, ha spiegato Smirnov. 

Kiev: "Nessun interesse nell'occupazione della regione russa di Kursk ma solo a proteggere civili"

Kiev assicura che non ha alcuna intenzione di occupare la regione russa di Kursk, dopo l'incursione delle forze militari iniziata la scorsa settimana. Un portavoce del ministero degli Esteri ha precisato che l'operazione ha come obiettivo quello di rendere più difficile la logistica militare delle forze di Mosca e il rafforzamento delle unità militari nell'est dell'Ucraina. Secondo la versione ucraina, le forze di Kiev controllano mille chilometri quadrati di territorio.  "Diversamente dalla Russia, l'Ucraina non ha bisogno delle proprietà degli altri. L'Ucraina non è interessata a prendere il controllo della regione di Kursk, ma proteggere la vita degli ucraini", ha spiegato Heorhii Tykhyi.

Offensiva di Kiev in Russia, Putin vuole una risposta dura. VIDEO

Missione russa all'Onu: "Kiev merita la resa incondizionata"

Con l'attacco alla regione russa di Kursk, i dirigenti di Kiev hanno mostrato il loro "vero volto" e ora meritano "null'altro che una sconfitta totale e una resa incondizionata". Lo ha detto Dmitri Polyansky, vice rappresentante permanente di Mosca alle Nazioni Unite. "Coloro che speravano che questo barbaro attacco avrebbe creato discordia tra i russi e li avrebbe spaventati - ha aggiunto Polyansky, citato dalla Tass - hanno commesso un errore fatale. Questo crimine ha solo unito la nostra società". 

Filorussi, sale a 2 morti e 30 feriti il bilancio del raid su autobus in Lugansk

E' salito a due morti e una trentina di feriti il bilancio del bombardamento ucraino su un autobus civile avvenuto oggi nella cittadina di Lisichansk, nella regione ucraina di Lugansk, quasi interamente controllata dai russi. Lo hanno detto le autorità filorusse locali, secondo le quali il mezzo è stato colpito da una testata a grappolo. L'ambasciatore Rodion Miroshnik, responsabile del dossier riguardante le violazioni contro i civili da parte delle forze ucraine, ha accusato le truppe di Kiev di avere colpito intenzionalmente l'autobus. "Bombardare il centro di una popolosa città con una munizione a grappolo - ha affermato il diplomatico, citato dalla Tass - non può essere accidentale. Questa è un'azione voluta, con l'intento di seminare la paura e uccidere il maggior numero di civili possibile". 

Ucraina, la carità del Papa: giunti a Kharkiv i tir con gli aiuti

La carità del Papa arriva nel cuore del conflitto in Ucraina, a Kharkiv, la regione tra quelle maggiormente colpite dai bombardamenti russi. I camion con cibo (in particolare quello a lunga conservazione), prodotti alimentari per i bambini e per l'igiene personale, abiti, medicinali e altri beni di prima necessità sono giunti ieri, 12 agosto, dopo circa quattro giorni dalla partenza da Roma, lo scorso giovedì 8. Tutta l'operazione è stata gestita, come sempre, dal Dicastero per la Carità guidato dal cardinale elemosiniere Konrad Krajewski. Lo riferisce Vatican News. A questa nuova opera di carità del Papa - che dall'inizio della guerra ha continuamente inviato doni per la popolazione provata dal conflitto, di cui si è fatto latore personalmente lo stesso Krajewski in una decina di viaggi in Ucraina - ha collaborato un gruppo di Guardie Svizzere. I giovani soldati si sono recati nella Basilica romana di Santa Sofia e lì hanno caricato per alcune ore i tir manualmente, così da riempirli di scatoloni fino al tetto. I beni inviati da Roma sono quindi arrivati nella regione di Kharkiv e condivisi anche con la locale Chiesa greco-cattolica. In un video - giunto ai media vaticani - il vescovo greco-cattolico Vasyl Tuchapets, dell'Esarcato di Kharkiv, ringrazia il Papa e la Santa Sede per questo gesto di vicinanza. Alle sue spalle si vede la cattedrale di San Nicola, dove è stato allestito un centro di raccolta degli aiuti. "Sia lodato Gesù Cristo. Nella nostra cattedrale sono arrivati gli aiuti umanitari da Roma. Vorrei soprattutto ringraziare don Marco Semehen che ha organizzato la raccolta per le persone di Kharkiv che soffrono a causa della guerra. Ringrazio l'Associazione di Santa Sofia, i volontari e i membri della comunità di Roma che hanno preparato e spedito questi aiuti. Sono arrivati prodotti che la gente chiede sempre e anche altre cose di cui ha bisogno". In modo particolare l'esarca Tuchapets esprime la sua gratitudine al cardinale Krajewski per questi aiuti e la Santa Sede per il suo supporto. "Ultimamente - dice - tanta gente è stata evacuata dai luoghi vicino al confine con la Russia, in particolare da Vovchansk e Lyptsi, dove sono in corso i combattimenti. Tante di queste persone sono arrivate a Kharkiv e vengono da noi ogni giorno a chiedere cibo e altre cose essenziali come lenzuola e stoviglie, perché spesso sono dovuti scappare soltanto con i documenti in mano per salvare la propria vita. Quindi questi aiuti umanitari sono veramente importanti e ringrazio ancora tutti i benefattori che hanno accolto il nostro appello e hanno deciso di aiutare la gente di Kharkiv che soffre dalla guerra. Preghiamo per tutti i benefattori. Che Dio vi benedica". Soddisfatto si dice pure il cardinale Krajewski che, raggiunto da Radio Vaticana - Vatican News, commenta: "È veramente una gioia ricevere la notizia che i tir con i doni del Santo Padre e di tanti romani è arrivato a destinazione in Ucraina. Prima non era possibile rivelare il luogo per questioni di sicurezza. Si tratta delle zone più bombardate dove la gente soffre moltissimo".

Putin nomina Patrushev a capo organismo per sviluppo Marina

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per la creazione del Collegio Marittimo, un organismo designato a delineare lo sviluppo strategico della Marina e delle rotte marittime, che sarà guidato da Nikolai Patrushev, fino al maggio scorso segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. Lo riferisce l'agenzia Tass. Patrushev, che è consigliere di Putin, ha detto che il nuovo organismo avrà una funzione consultiva per lo sviluppo strategico della Marina, la protezione degli interessi nazionali nell'Artico e il sostegno allo sviluppo delle attività marittime. (ANSA).   

Mosca protesta con Chisinau per notizie su F-16 in Moldavia

L'incaricato d'affari presso l'ambasciata della Moldavia in Russia è stato convocato oggi presso il ministero degli Esteri, che gli ha espresso la "seria preoccupazione" di Mosca per notizie apparse su media russi e moldavi circa la possibilità che jet F-16 forniti da Paesi occidentali all'Ucraina siano "basati in Moldavia e che da lì compiano missioni per bombardare il territorio russo". Il ministero degli Esteri russo, si legge in un comunicato, ha inoltre stigmatizzato "la militarizzazione in corso della Moldavia e la conduzione di esercitazioni congiunte delle forze del Paese con contingenti di Stati membri della Nato", e ha invitato Chisinau ad "aderire strettamente al suo status neutrale" e a "non intraprendere iniziative che potrebbero contribuire alla escalation della crisi ucraina". Il ministero degli Esteri moldavo, citato dall'agenzia Moldpres, ha definito quelle citate dalla parte russa come "fake news online" e ha assicurato che "la Repubblica di Moldavia non ospita e non ospiterà armamenti ed equipaggiamenti militari, compresi aerei destinati all'Ucraina

Ucraina: Ue versa 4,2 miliardi di primo pilastro "facility"

La Commissione europea ha erogato il primo pagamento regolare di circa 4,2 miliardi nell'ambito della Ukraine Facility, portando a 12 miliardi il totale dei finanziamenti UE finora erogati al governo ucraino nell'ambito dello strumento. Come informa una nota di Bruxelles, a seguito della richiesta di pagamento presentata dall'Ucraina, il Consiglio ha approvato la valutazione della Commissione secondo cui l'Ucraina ha soddisfatto in modo soddisfacente i nove indicatori di riforma collegati al primo pagamento trimestrale regolare. Tali condizioni, che riguardano la gestione delle finanze pubbliche, la governance delle imprese statali, il contesto imprenditoriale, l'energia e lo sminamento, sono state stabilite nel Piano per l'Ucraina. Il pagamento odierno fa seguito ai pagamenti iniziali effettuati nell'ambito dello strumento, vale a dire 6 miliardi di euro in finanziamenti ponte e 1,9 miliardi di euro in prefinanziamenti, e testimonia la rapida attuazione del piano per l'Ucraina, secondo la Commissione. E' previsto che per il periodo 2024-2027 saranno forniti nell'ambito dello strumento dell'UE per l'Ucraina fino a 50 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti, per sostenere gli sforzi del paese volti a sostenere la stabilità macrofinanziaria, promuovere la ripresa a breve termine nonché' ricostruire e modernizzare attuando al tempo stesso le principali misure riforme per il suo percorso di adesione all'UE. Il finanziamento a sostegno del piano per l'Ucraina è subordinato al rispetto degli indicatori di riforma e di investimento trimestrali prestabiliti e approvati dal Consiglio.

Mosca, altri 2.000 civili lasciano zone combattimento Kursk

Altri 2.000 civili hanno lasciato nelle ultime 24 ore le aree dei combattimenti in corso nella regione russa di Kursk, dove dal 6 agosto è in corso un'incursione delle forze ucraine. Lo ha detto Artyom Sharov, del ministero delle Emergenze russo. Ieri il governatore della regione, Alexei Smirnov, aveva detto che dall'inizio dell'operazione erano circa 121.000 gli evacuati

Onu: "Preoccupati da operazione Kursk, proteggere civili"

L'agenzia per i diritti umani delle Nazioni Unite è preoccupata per il possibile impatto sui civili dei recenti sviluppi militari nella guerra tra Russia e Ucraina. Lo riporta il Guardian. "Ovunque si verifichino operazioni militari da entrambe le parti, la protezione dei civili in conformità con il diritto umanitario internazionale deve essere la massima priorità", ha affermato la portavoce dell'agenzia in un briefing, aggiungendo che l'Onu ha ricevuto resoconti non verificati di quattro civili uccisi, più un corrispondente di guerra e una paramedica feriti. Non è stata in grado di stabilire in quali circostanze si siano verificati questi episodi. 

Mosca sospetta Kiev di detenere una "bomba sporca"

L'Ucraina potrebbe essere in possesso di una "bomba sporca": è il sospetto del comandante delle forze russe di protezione dalle radiazioni, dai prodotti chimici e dalla biologia, Igor Kirillov. Come ha detto in un'intervista al canale tv Zvezda, "non sto rivelando un segreto: non è così difficile da realizzare e penso che ce l'abbiano". Già qualche tempo fa il ministero della Difesa russo aveva dichiarato che il combustibile nucleare esaurito e i rifiuti pericolosi della produzione chimica venivano portati in Ucraina e potevano essere utilizzati per realizzare "una bomba sporca". "Le informazioni attuali indicano che le sostanze chimiche radioattive vengono portate in Ucraina per essere rottamate, il che trasforma il paese in una discarica di combustibile nucleare esaurito e rifiuti chimici pericolosi", disse all'epoca lo stesso Kirillov. Per "bomba sporca" si intende un'arma che combina materiale radioattivo con esplosivi convenzionali.

L'Ue ribadisce: "'Kiev ha il diritto di colpire anche nel Kursk"

 La Commissione europea è "pienamente a favore dell'esercizio legittimo all'autodifesa da parte dell'Ucraina e dei suoi sforzi per ripristinare la sua integrità territoriale e sovranità e per respingere e combattere l'aggressione illegale della Russia", anche attraverso l'incursione nell'oblast di Kursk. Lo ha ribadito un portavoce dell'esecutivo Ue durante un briefing con la stampa. "I Paesi membri forniscono equipaggiamento militare all'Ucraina per il quale possono richiedere un rimborso parziale tramite l'Ue", ha ricordato

Von der Leyen: "Siamo con Kiev, finora aiuti per 114 miliardi"

"L'Europa è fermamente al fianco dell'Ucraina". Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X dopo l'erogazione della prima tranche trimestrale da 4,2 miliardi di euro dalla Ukraine Facility, che prevede in tutto 50 miliardi di euro per la ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina. Lo stanziamento è volto a "far funzionare lo Stato ucraino mentre combatte per la sua sopravvivenza", sottolinea von der Leyen, ricordando che l'Ue, insieme ai Paesi membri, ha fornito "un sostegno di circa 114 miliardi di euro all'Ucraina dall'inizio della guerra di Putin

Filorussi, bombe ucraine su bus in Lugansk, 1 morto e 28 feriti

Una persona è morta e altre 28 sono rimaste ferite oggi in un bombardamento di artiglieria ucraino che ha colpito un autobus civile nella regione di Lugansk, secondo quanto reso noto dal governatore, Leonid Pasechnik. Sei dei feriti versano in condizioni gravissime, ha aggiunto Pasechnik, citato dall'agenzia Ria Novosti.    


Mosca, respinti nuovi tentativi ucraini di avanzare in Kursk

Le forze russe continuano a respingere i tentativi di quelle ucraine di avanzare nel territorio della regione di Kursk, ha affermato oggi il ministero della Difesa di Mosca. Inoltre, secondo quanto si legge in un comunicato, le forze aeree e missilistiche russe hanno colpito le riserve delle forze armate ucraine nelle aree di Miropol, Mogritsa e Petrushevka nella regione ucraina di Sumy. Il ministero russo afferma che nelle ultime 24 ore sono stati eliminati 420 militari ucraini, portando il totale a 2.030 militari dall'inizio dell'incursione, il 6 agosto scorso

Ucraina: Kiev, non vogliamo annettere territori russi

L'Ucraina non sta cercando di "annettere" il territorio russo, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Georgi Tykhii, riferendosi alle operazioni militari in corso da una settimana nella regione russa di Kursk. A differenza della Russia, l'Ucraina non ha bisogno di proprietà altrui. L'Ucraina non vuole annettere alcun territorio nella regione di Kursk, ma vuole proteggere le vite dei suoi cittadini", ha dichiarato il diplomatico in una conferenza stampa



Kiev, 'stiamo raggiungendo i nostri obiettivi nel Kursk'

Le Forze armate dell'Ucraina stanno raggiungendo i loro rispettivi obiettivi nella regione (russa, ndr) di Kursk e continueranno ad agire nella misura necessaria per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tyhiy, come riporta Rbc-Ucraina. L'operazione, ha aggiunto, "impedisce alla Russia di trasferire ulteriori unità nella regione (ucraina, ndr) di Donetsk e complica la sua logistica militare".

L'Ue stanzia i primi 4,2 miliardi a Kiev per la ricostruzione

Dopo il via libera arrivato il 6 agosto da parte degli ambasciatori dei Paesi Ue, la Commissione europea ha erogato la prima tranche trimestrale da 4,2 miliardi di euro a Kiev per sostenere la ripresa e la ricostruzione tramite la Ukraine Facility. L'Ucraina ha soddisfatto "i nove indicatori di riforma" necessari a ottenere la rata, in particolare su "gestione delle finanze pubbliche, governance delle imprese statali, ambiente imprenditoriale, energia e sminamento". La tranche trimestrale segue i pagamenti iniziali effettuati nell'ambito dello strumento - 6 miliardi di euro di finanziamenti ponte e 1,9 miliardi in pre-finanziamenti - portando a 12 miliardi le risorse complessive erogate. Fino al 2027, la Ukraine Facility prevede fino a 50 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti. 

Ucraina, vescovo: "Non siamo al capolinea, vogliamo ancora sperare"

"Vogliamo sperare e lo vogliamo fare non solo con i pensieri, ma anche con i fatti. Vogliamo sentire che la vita ci attende, che non siamo arrivati al capolinea, che possiamo guardare avanti. Nulla è impossibile a Dio". Raggiunto telefonicamente dal Sir per un "punto" sulla difficilissima situazione sul fronte di guerra, da una delle zone più calde dell'Ucraina, Zaporizhzhia, le parole di mons. Maksym Ryabukha, vescovo ausiliare dell'esarcato greco-cattolico di Donetsk, sono piene di vita e di progetti, nonostante le incursioni ucraine sul territorio russo, le minacce russe, le richieste del presidente Zelensky, il fumo nero che si intravede sulla centrale nucleare. "Per noi ormai è chiaro che la pazzia dell'occupazione russa non ha limiti. Non sai mai fino a dove possono spingersi. Ma è chiaro anche che non possiamo fermarci allo stupore degli eventi. Dobbiamo comunque continuare a vivere", osserva. "È ovvio che c'è la preoccupazione su come potrà evolvere la situazione. Ma la speranza è l'unica arma in mano ai civili. Speriamo che a vincere sia la buona ragione. Speriamo che qualcuno sappia reagire, in primis la comunità internazionale, perché non è un gioco e una centrale nucleare non è un giocattolo da usare per mettere paura".

Kiev, 'sabotatori russi nel Sumy, limiti a circolazione civili'

L'Ucraina sta limitando la circolazione dei civili all'interno in un'area nella regione nord-orientale di Sumy entro 20 km dal confine con la Russia: lo ha reso noto lo stato maggiore di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. La misura è stata introdotta a causa di un "aumento dell'intensità delle ostilità" e dell'attivazione di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nella zona, ha sottolineato l'esercito.

Kiev, 'nostro grano già a Gaza, presto altre 6mila tonnellate'

Il primo carico di grano, per un totale di 1.000 tonnellate, fornito alla Palestina dall'Ucraina come aiuto umanitario, è già arrivato nella Striscia di Gaza e Kiev prevede di inviare presto altre 6.000 tonnellate: lo ha reso noto su Telegram il ministero degli Esteri ucraino. "Le 1.000 tonnellate di farina inviate dall'Ucraina nell'ambito del programma umanitario 'Grain from Ukraine' con il sostegno del Programma Alimentare Mondiale sono già state utilizzate per preparare il pane e distribuirlo alle famiglie bisognose. Questo quantitativo è sufficiente a sfamare 100.000 persone per un mese - si legge nel messaggio -. L'Ucraina prevede di consegnare altre 6.000 tonnellate alla Palestina nel prossimo futuro".

Kiev, bombe russe a nord, blackout temporanei nel Chernihiv

Le forze russe hanno colpito la notte scorsa infrastrutture elettriche nella regione di Chernihiv, nell'Ucraina settentrionale, provocando blackout in alcuni distretti: lo ha reso noto su Telegram il gestore della rete nazionale ucraina Ukrenergo. Questa mattina, ha aggiunto, l'erogazione di energia elettrica era stata ripristinata su tutta la rete interessata. 

Usa: "Putin lasci Ucraina se non vuole truppe Kiev nel Kursk"

Se l'incursione armata ucraina nella regione russa di Kursk non piace a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin "può semplicemente andarsene dall'Ucraina": lo ha detto in conferenza stampa il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby. "Questa è la guerra di Putin contro l'Ucraina. E se la cosa non gli piace, se la cosa lo mette un po' a disagio, allora c'è una soluzione semplice: può semplicemente andarsene dall'Ucraina e farla finita", ha affermato Kirby rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulle azioni di Kiev nella regione di Kursk. 

Usa: "Putin disperato, pericolosa alleanza con Corea Nord"

Il presidente russo Vladimir "Putin è disperato. Cerca disperatamente assistenza e capacità militare... e si sta rivolgendo con disperazione a Paesi come l'Iran e la Corea del Nord per chiedere aiuto": questo "è pericoloso, ovviamente, per la popolazione ucraina, visto che questi missili continuano a piovere su di loro e sulle loro infrastrutture energetiche. Ma è pericoloso anche per la regione indopacifica". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby.

Filorussi, donna uccisa da drone ucraino nel Lugansk

Una donna di 64 anni è rimasta uccisa in un bombardamento ucraino nella regione ucraina di Lugansk, controllata dai russi. La donna viaggiava su un'auto civile che è stata colpita da un drone nella cittadina di Privolye, secondo quanto reso noto dall'amministrazione del distretto, citata dall'agenzia Interfax.

FT, Mosca preparata ad attacco nucleare a Paesi Nato

La marina russa è preparata a colpire con missili nucleari siti molto all'interno dell'Europa. Lo rivelano file segreti visionati dal Financial Times, secondo cui, in un potenziale conflitto con la Nato, verrebbero presi di mira obiettivi lontani come la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito. In una trentina di file mostrati da fonti occidentali al quotidiano britannico, sono dettagliati i piani dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina che contemplavano anche la possibilità di un confronto militare con la Nato. In questo caso la marina russa avrebbe dovuto colpire ben oltre la frontiera con i Paesi dell'Alleanza con una serie di attacchi travolgenti in tutta l'Europa occidentale. I file contengono anche la simulazione di un attacco con armi nucleari tattiche nelle prime fasi di un conflitto con una grande potenza mondiale. 

Kiev, controlliamo mille kmq di territorio russo

Le forze ucraine controllano circa 1.000 chilometri quadrati nell'Oblast di Kursk. E' quanto il comandante in capo Oleksandr Syrskyi ha riferito al presidente Volodymyr Zelensky nel corso di un colloquio sull'offensiva lanciata il 6 agosto. E' la prima volta che sia Zelensky che la leadership militare ucraina confermano direttamente la presenza di soldati ucraini sul suolo russo. Finora, Kiev ha mantenuto una politica di silenzio sull'incursione. "Al momento, controlliamo circa 1.000 chilometri quadrati del territorio della Federazione Russa. Le truppe stanno svolgendo i loro compiti. I combattimenti sono in corso lungo tutta la linea del fronte. La situazione è sotto il nostro controllo", ha affermato Syrskyi, secondo quanto riporta il Kiev Independent.

Intelligence russo: Usa vogliono sostituire Zelensky con ex ministro Interni Kiev

Washington sta esplorando le opzioni per sostituire il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con una figura più gestibile e meno corrotta alla guida del Paese: lo scrive in un rapporto il servizio di intelligence straniero russo (Svr), come riporta l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. "Secondo le informazioni ricevute dall'Svr, tra le élite americane cresce l'insoddisfazione nei confronti di Zelensky - si legge nel rapporto -. Sia nel partito democratico sia in quello repubblicano, crescono le voci di coloro che esprimono dubbi sulla 'spesa mirata di miliardi di dollari in aiuti militari' che riceve Kiev. Zelensky sta compiendo passi folli che minacciano di portare l'escalation ben oltre i confini dell'Ucraina". "Pertanto, l'amministrazione americana intende lanciare una vasta campagna di informazione per screditare Zelensky al fine di costringerlo a lasciare il suo incarico, e sta anche cercando un sostituto per il capo del regime di Kiev che sia adatto alla maggioranza degli alleati occidentali", prosegue l'Svr, sottolineando che l'ex ministro dell'Interno Arsen Avakov è considerato il candidato più adatto. "Tra i "punti di forza" di Avakov gli americani annoverano i suoi stretti legami con le formazioni nazionaliste ucraine e i suoi continui contatti con i leader europei, aggiunge l'ufficio stampa del servizio di intelligence. La Casa Bianca, conclude, ritiene che ciò consentirà all'Occidente di prepararsi meglio all'eventuale avvio di negoziati con la Russia per la risoluzione del conflitto ucraino. 

Mosca "colpito posto comando ucraino a Kharkiv"

Le forze armate russe hanno rivendicato la distruzione di un posto di comando ucraino vicino Kupyansk, nell'oblast di Kharkiv. L'obiettivo, ha detto a RIA Novosti il tenente colonnello Andrei Marochko, sarebbe stato colpito con munizioni ad alta precisione. "Secondo fonti dell'intelligence, i militari ucraini hanno allestito un posto di comando in una delle case private di Kurilovka. All'indirizzo indicato sono state effettuate ulteriori ricognizioni", ha detto Marochko. 

Kiev: nella notte abbattuti 30 droni russi su 38

Le forze russe hanno lanciato nella notte 38 droni kamikaze contro l'Ucraina, 30 dei quali sono stati abbattiti dalle difese aeree di Kiev: lo rende noto l'Aeronautica militare ucraina su Telegram, aggiungendo che i russi hanno attaccato anche con due missili balistici Iskander-M dalla regione di Voronezh. I droni provenivano dalle zone russe di Primorsko-Akhtarsk e Kursk. Quelli distrutti sono stati intercettati nelle regioni ucraine di Mykolaiv, Vinnytsia, Sumy, Kirovohrad, Kherson, Chernihiv, Dnipropetrovsk e Cherkasy.

Kiev: "Presi 1.000 chilometri nel Kursk". L'ira di Putin

L'Ucraina riceverà "una degna risposta" per la sua invasione del territorio russo. Vladimir Putin lascia trasparire tutta la sua ira in una nuova riunione di responsabili delle forze armate e della sicurezza al settimo giorno della battaglia di Kursk. Primo obiettivo nel conflitto è ora quello di "espellere" le forze di Kiev dal territorio russo, aggiunge il presidente. Ma la situazione resta "complicata", avverte il governatore, Alexei Smirnov, ammettendo che il nemico ha preso il controllo di 28 località. Mentre il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, afferma che il territorio conquistato è pari a mille chilometri quadrati.

Guerra Ucraina, cosa sono e che effetti hanno le armi termobariche utilizzate dalla Russia

Il Ministero della Difesa russo il 10 agosto ha confermato di aver utilizzato questo tipo particolare di armi convenzionali per attaccare le forze ucraine nella periferia meridionale di Sudzha, nella regione di Kursk. Sono composte quasi al 100% da combustibile esplosivo che risucchia l'ossigeno e sono capaci di generare esplosioni così forti da riuscire a dilaniare gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Ecco quali sono le caratteristiche e i sistemi utilizzati dalla Russia, dal Tos-1 alla "Foab". L'APPROFONDIMENTO

Guerra in Ucraina, da Bucha a Kramatorsk: le peggiori stragi di civili

L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. Ecco quali sono stati gli attacchi più cruenti per la popolazione ucraina. ECCO QUALI SONO

F-16 all’Ucraina, dai radar di precisione all’addestramento dei piloti: tutte le incognite

L’imminente arrivo degli aerei di fabbricazione statunitense nelle basi di Kiev, dovrebbe nei piani aiutare a coprire dal punto di vista numerico le perdite subìte dall'inizio delle ostilità con la Russia. Ma la fornitura di caccia a questo punto del conflitto interroga gli analisti, divisi tra chi crede possibile una svolta nella controffensiva e chi vede troppi ostacoli ad una reale efficacia dei velivoli. Un mese fa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dalla Moldavia aveva ringraziato gli Alleati Nato parlando di un'offerta "seria e potente". L'ANALISI

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