Guerra Israele - Hamas, Meloni al telefono con Netanyahu: "Cessate il fuoco presto"

La premier italiana al telefono con il primo ministro israeliano "ha auspicato che si giunga al più presto a un cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi", riferisce una nota di Palazzo Chigi. In Medio Oriente non si fermano le trattative per la ricerca di una intesa tra israeliani e vertici di Hamas, dopo mesi di guerra

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Continuano le trattative per una tregua nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas, che comprenda anche un accordo sugli ostaggi dopo mesi di conflitto. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa e l'emittente araba Al Jazeera, intanto, almeno due persone sono state uccise e diverse altre ferite in bombardamenti israeliani che hanno colpito stanotte Gaza.


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Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO


Germania, per ottenere il passaporto tedesco c’è l’obbligo di riconoscere Stato di Israele

Èla risposta del governo ai molti episodi di violenza degli ultimi mesi, sia quelli di antisemitismo che quelli in cui si è visto inneggiare al massacro di Hamas in Israele. LEGGI L'ARTICOLO


Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti. LE IMMAGINI


Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. L'APPROFONDIMENTO


Idf, buona parte della rete di tunnel di Hamas ancora in grado di funzionare

Dopo nove mesi di guerra, gran parte della rete di tunnel di Hamas è ancora in un "buono stato di funzionamento" in molte parti di Gaza, e Hamas ha ancora la capacità di organizzare incursioni vicino al confine con Israele e forse anche di attraversarlo. A riferirne è l'emittente israeliana Channel 12 news, che cita una valutazione dell'Idf. I tunnel sono in buone condizioni in corrispondenza dei campi profughi del centro di Gaza, nella maggior parte di Rafah, nel sud, e a Shejaiya, nel nord, secondo il servizio televisivo citato dal Times of Israel. A Khan Younis, nel sud della Striscia, molti tunnel che erano stati presi di mira dall'Idf sono stati sistemati. 

Anche se nelle ultime settimane l'Idf si è concentrato su Rafah, i tunnel nell'area permettono ad Hamas di avvicinarsi al confine israeliano, e solo pochi percorsi sono stati distrutti sulla Philadelphi Route lungo il confine tra Gaza ed Egitto, si legge nel rapporto. Nel complesso, se la guerra dovesse finire ora, secondo il rapporto, "Hamas ha ancora la capacità di organizzare un'incursione vicino al confine e forse anche di attraversarlo, anche se non nelle stesse proporzioni che in passato".

Casa Bianca: ancora attacchi indiscriminati a Gaza

"Israele ha adottato misure per essere più precisa negli attacchi e non farlo in modo indiscriminato. E' sufficiente? No. Per questo noi continuiamo a lavorarci". Lo ha detto John Kirby, portavoce della sicurezza nazionale per la Casa Bianca, riferendosi agli attacchi condotti da Israele a Gaza e che hanno provocato altri morti tra i civili.

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA


Hamas, da attacchi su Gaza effetti disastrosi su colloqui

Hamas avverte che l'espansione delle operazioni militari israeliane nella città di Gaza e lo sfollamento di migliaia di residenti potrebbero avere "ripercussioni disastrose" sui colloqui volti a un cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi israeliani, lo scrive il Times of Israel. Il gruppo ha dichiarato che il suo principale leader politico Ismail Haniyeh ha avvertito i mediatori del "crollo" dei negoziati, affermando che il primo ministro Benjamin Netanyahu e l'esercito israeliano avrebbero avuto "piena responsabilità". In una precedente dichiarazione, Hamas ha affermato che Netanyahu "continua a porre ulteriori ostacoli ai negoziati". Hamas accusa Netanyahu di aver intensificato "la sua aggressione e i suoi crimini contro il nostro popolo", in quello che ha definito "tentativi di spostarli con la forza al fine di ostacolare tutti gli sforzi per raggiungere un accordo".

Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"

Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA


Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud

Iresidenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case. IL REPORTAGE


Nato, vertice a Washington: partecipanti e temi in agenda

I capi di Stati e di governo dei Paesi membri si incontreranno per discutere di alcuni temi fondamentali: dagli aiuti all'Ucraina, Paese che è candidato all'adesione all'Alleanza, fino alla conferma della nomina di Mark Rutte come segretario generale al posto di Stoltenberg che, dopo il mandato decennale, presenzierà al suo ultimo vertice. Al summit parteciperanno il premier svedese Ulf Kristersson, dopo l'ingresso ufficiale del Paese nella Nato, e il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer. I TEMI

Il capo della Cia arriva al Cairo per i negoziati su Gaza

Il capo della CIA William Burns è arrivato al Cairo per incontrare una delegazione egiziana all'inizio di un nuovo round di negoziati per raggiungere un accordo di tregua nella Striscia di Gaza, lo ha riferito la televisione statale egiziana Al Qahera News. "Una delegazione statunitense guidata dal direttore della CIA sta arrivando al Cairo per incontrare la delegazione della sicurezza egiziana all'inizio di un nuovo round di negoziati per la tregua a Gaza", ha riferito una "fonte di alto livello" all'emittente, vicina all'intelligence egiziana. L'informatore ha aggiunto che c'è "un'intensa attività" da parte dell'Egitto, mediatore della tregua insieme a Qatar e Stati Uniti, per raggiungere un accordo di cessate il fuoco dopo mezzo anno di negoziati. Agli incontri partecipa anche una delegazione israeliana "composta da funzionari di tutte le agenzie coinvolte nei negoziati", hanno riferito i media ieri. Il team di mediazione egiziano è anche in contatto con la delegazione di Hamas per discutere le questioni in sospeso per raggiungere la cessazione delle ostilità e uno scambio di ostaggi israeliani a Gaza con prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. 

Proteste per la liberazione degli ostaggi a Gerusalemme

ostaggi Gaza

©Ansa

A Gaza uccisi quasi 200 operatori Unrwa da inizio guerra

Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), sono almeno 196 i suoi operatori uccisi a Gaza dall'inizio della guerra in Israele. Il commissario generale dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, ha affermato che oltre il 50% delle strutture legate all'agenzia Onu sono state distrutte e più di 500 persone sono state uccise mentre cercavano rifugio nelle sedi delle istituzioni Onu nella Striscia. Almeno 16 persone sono state uccise e 75 ferite in un attacco israeliano contro una scuola gestita dall'Unrwa, sabato a Gaza City. 

Hamas conferma ok a proposta cessate fuoco: "Ora palla nel campo di Netanyahu"

Un alto funzionario di Hamas ha confermato oggi che il gruppo ha dato una risposta "positiva" all'ultima proposta per un accordo di cessate il fuoco con Israele e ora ''la palla sta nel campo'' del premier israeliano Benjamin Netanyahu. ''Abbiamo approvato la proposta e con grande flessibilità abbiamo dato una risposta positiva. Ora la palla sta nel campo di Netanyahu", ha detto da Doha Husam Badran, alto esponente politico di Hamas. ''Se l'Amministrazione americana è seriamente intenzionata a fermare la guerra, deve fare pressione su Netanyahu affinché raggiunga un cessate il fuoco'', ha aggiunto.

Badran ha quindi affermato che "il posto del criminale Netanyahu è la Corte penale internazionale (Cpi) e non la carica di primo ministro". Tra l'altro, ha denunciato, "l'ultima notte è stata una delle più dure a Gaza City" a causa dell'"intensificazione degli attacchi contro i civili". Lo riporta il quotidiano palestinese "Filastin" legato a Hamas. ''Il nostro popolo è vittima di questo conflitto'', ha aggiunto.

Italia a sostegno popolazione Gaza con materiale sanitario

Il Rappresentante Permanente dell'Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Vincenzo Grassi  ha incontrato il segretario generale della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa(Ifrc), Xavier Castellanos. Sono state analizzate  le molteplici priorità condivise in particolare su Gaza  dove l'Italia sta rafforzando il suo sostegno nella fornitura di articoli medici e di soccorso per la popolazione civile.

Meloni e Netanyahu: "Rafforzare gli aiuti umanitari a Gaza"

La conversazione telefonica fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro  di Israele Benjamin Netanyahu ha "fatto emergere la comune valutazione circa la necessità di rafforzare l'assistenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza e di evitare un incremento delle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano, dove l'Italia è in prima linea per la stabilità dell'area attraverso la sua partecipazione alla missione Unifil". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.

Meloni sente Netanyahu e chiede "un cessate il fuoco al più presto"

La premier Giorgia Meloni "ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu per fare il punto sulla situazione a Gaza e nella regione. Nel riconoscere il diritto all'autodifesa dello Stato di Israele, il Presidente Meloni ha auspicato che si giunga al più presto a un cessate il fuoco sostenibile e al rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza ONU e con l'azione di mediazione americana". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.

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