Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria
Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti
- Quattro ostaggi israeliani sono stati recuperati vivi dalle Forze speciali dell’Idf e dall’agenzia di intelligence Shin Bet a Gaza. Erano prigionieri dal 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco di Hamas a Israele che ha scatenato la guerra ancora in corso. Si tratta di Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Hamas denuncia che nell'operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi sarebbero rimasti uccisi almeno 210 palestinesi. Ferite anche 400 persone nella zona del campo profughi di Nuseirat
- Tutti e quattro gli ostaggi erano stati rapiti dagli uomini di Hamas al Festival di musica techno Nova, che si stava tenendo al confine tra Israele e la Striscia al momento dell’attacco di Hamas. Sono stati recuperati da due luoghi diversi, durante l'operazione nel cuore di Nuseirat. Le loro condizioni mediche, si legge in una nota, "sono normali". Sono stati trasferiti al Centro medico Sheba-Tel Hashomer per ulteriori esami di controllo. Ad attenderli c’erano i loro familiari. In foto: Almog Meir Jan
- Tra i liberati anche Noa Argamani, 26 anni (in foto), diventata un simbolo del 7 ottobre 2023: in un video di quel giorno si vedevano i terroristi di Hamas mentre la portavano via in moto. Lei urlava: "Non uccidetemi". Più recentemente la si era vista in un altro video della propaganda di Hamas
- Andrey Kozlov, 27 anni (in foto) lavorava come guardia di sicurezza al rave quando è stato catturato. Era arrivato in Israele circa un anno e mezzo fa
- Anche Shlomi Ziv, 40 anni (in foto), lavorava al festival come addetto alla sicurezza. Con lui a Supernova c'erano Aviv Eliyahu, un parente di sua moglie, e Jake Marlowe, un amico, entrambi uccisi
- Almog Meir Jan è il più giovane degli ostaggi liberati: 21 anni. Tre mesi prima di essere rapito aveva terminato il servizio militare
- Quella di liberazione per gli ostaggi è stata un’operazione "complessa, progettata da settimane, che si è svolta sotto un pesante fuoco nemico", ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, precisando che anche Israele ha fatto ricorso a un "fuoco massiccio", aiutato da militari della Marina. I quattro liberati si sarebbero trovati in "un rione civile, in un ambiente presidiato da miliziani armati"
- Lato israeliano, nell’operazione ha perso la vita il comandante Arnon Zamora. Molto più pesante il bilancio per i palestinesi. Hamas, come detto, parla di 210 morti. Altre fonti abbassano il numero a circa un centinaio. Così ha fatto sapere anche Israele, che al momento dice di non essere in grado di verificare se si trattasse di civili o terroristi
- Prima che arrivasse la notizia della liberazione degli ostaggi era attesa per queste ore una conferenza stampa del ministro del Gabinetto di guerra e leader centrista Benny Gantz: avrebbe dovuto parlare della scadenza dell'ultimatum dato al premier Benyamin Netanyahu sul cambio di politica nella guerra a Gaza, pena l'uscita dal governo. Poi è stata cancellata. In foto: la videochiamata di Ziv alla moglie dopo la liberazione
- Israele fa sapere che sono ancora 120 gli ostaggi in mano ad Hamas. Il premier Netanyahu: "In un modo o nell'altro li riporteremo a casa tutti"