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Guerra Mo, liberati quattro ostaggi a Gaza. Hamas: almeno 200 palestinesi uccisi

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Liberati 4 ostaggi a Gaza. Hamas: uccisi 200 palestinesi
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Liberati 4 ostaggi a Gaza. Hamas: uccisi 200 palestinesi
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Le forze dell'Idf hanno recuperato 4 ostaggi israeliani vivi a Gaza: sono Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Lo ha riferito la tv Kan. "Sono emozionata, non parlo ebraico da tanto tempo", ha detto Argamani parlando con Netanyahu. Massacro nell'operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi: i palestinesi rimasti uccisi sarebbero almeno 210, secondo quanto afferma Hamas, che parla anche di 400 feriti. Morto l'ufficiale israeliano che guidava l'operazione

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Le forze speciali dell'Idf hanno recuperato 4 ostaggi israeliani vivi a Gaza: si tratta di Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Lo ha riferito la tv Kan. Lo Shin Bet e l'Idf hanno poi confermato il recupero dei 4 ostaggi vivi nel centro della Striscia di Gaza: erano stati rapiti da Hamas al Festival musicale Nova. "Gli ostaggi - hanno detto in una nota congiunta - sono stati salvati dallo Shin Bet e dai combattenti dell'esercito da due luoghi diversi durante l'operazione nel cuore di Nuseirat. Le loro condizioni mediche sono normali e sono stati trasferiti al Centro medico Sheba-Tel Hashomer per ulteriori esami medici. Le forze di sicurezza continuano ad agire con tutti gli sforzi per salvare i rapiti". (CHI SONO GLI OSTAGGI LIBERATI)

Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha definito l'esito dell'operazione che ha portato alla liberazione di quattro persone vive dopo otto mesi nelle mani di Hamas un "trionfo miracoloso" conseguito dall'esercito israeliano.

"Sono molto emozionata, non parlo ebraico da così tanto tempo". Queste le prime parole che proprio Noa Argamani ha pronunciato nella conversazione avuta con con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo la sua liberazione da Gaza. "Neppure per un minuto - ha risposto Netanyahu - abbiamo smesso di pensare a te e non ci siamo arresi. Non so se ci hai creduto ma noi non ci siamo arresi", ha aggiunto.

Massacro di palestinesi nell'operazione  condotta dalle forze israeliane che ha portato alla liberazione dei quattro ostaggi: il bilancio è di almeno 210 morti ed oltre 400 feriti. A riferirlo sono le autorità del governo dell'enclave. L'operazione delle forze di sicurezza israeliane è stata condotta nelle zone di Nuseirat, Deir al-Balah e al-Zawaideh. Le vittime, morti e feriti, vengono trasportati in due ospedali a Gaza, Al-Awda a Nuseirat e Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah. A riferirne è la Cnn.

Il ministro del Gabinetto di Guerra Benny Gantz ha cancellato il suo discorso serale in cui si attendeva che avrebbe ritirato l'appoggio del suo partito al governo di unità nazionale. 

E' morto l'agente delle forze speciali anti terrorismo israeliane "Yaman" che era rimasto gravemente ferito nell'operazione per la liberazione di quattro ostaggi tenuti sotto sequestro dallo scorso sette ottobre da Hamas. La polizia ha identificato la vittima, deceduta poco dopo il ricovero in un ospedale in Israele in condizioni critiche, come l'ispettore capo Arnon Zamora.



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Blinken: bene ostaggi liberi, Hamas accetti accordo

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, accoglie con favore il salvataggio da parte dell'IDF di quattro ostaggi tenuti da Hamas a Gaza. "Gli Stati Uniti non si fermeranno finché tutti gli ostaggi non saranno riportati a casa", afferma Blinken. "La proposta delineata dal Presidente Biden otto giorni fa porterebbe sollievo sia alla popolazione di Gaza sia agli ostaggi rimanenti e alle loro famiglie attraverso un cessate il fuoco immediato che potrebbe portare al rilascio di tutti gli ostaggi, a un'ondata di assistenza umanitaria, alle misure di ricostruzione e la fine duratura della guerra", aggiunge. "L'unico ostacolo al raggiungimento di questo cessate il fuoco è Hamas. E' giunto il momento che accettino l'accordo", afferma Blinken

World Press Photo 2024, la foto dell’anno è una donna palestinese con la nipote morta

L’immagine che ha vinto la 67esima edizione del prestigioso  premio foto-giornalistico è uno scatto di Mohammed Salem, titolato “A  Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece”, che mostra una donna  palestinese mentre culla il corpo della nipote di cinque anni nella  Striscia di Gaza. La foto è stata scattata il 17 ottobre 2023  all’ospedale Nasser di Khan Younis LE FOTO

Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti

Secondo le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni  di assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti riutilizzabili per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e  infezioni. Le storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale  dell'igiene mestruale LE STORIE

Noa Argamani: mai stata prigioniera nei tunnel

Noa Argamani, la donna liberata oggi, ha detto ai suoi cari che la casa da cui è stata salvata dall'IDF era quella di una famiglia abbastanza benestante di Gaza. Lo riferisce la tv israeliana Channel 12. Noa dice che non le lasciavano fare facilmente la doccia, ma che le hanno dato da mangiare quando lei lo chiedeva. Non ha visto molta luce del giorno, dice inoltre.

Noa dice anche che è stata spostata più volte da una casa

all'altra, ma non è mai stata trattenuta nei tunnel

Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza

Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni;  Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro  appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori  controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al  festival musicale Supernova LEGGI

Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di  musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche  Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di  Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il  bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti LE FOTO

Gantz, 'gioia per risultato raggiunto, sfide da affrontare sono rimaste tali e quali''

"Accanto alla giustificata gioia per il risultato raggiunto, dobbiamo ricordare che tutte le sfide che Israele deve affrontare sono rimaste tali e quali. Pertanto, dico al Primo Ministro e a tutta la leadership, anche oggi dobbiamo considerare responsabilmente come sia meglio e possibile proseguire da qui". A dichiararlo, pochi minuti dopo il tweet con cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu lo esortava a non lasciare il gabinetto di guerra, è stato Benny Gantz.

Borrell, 'condividiamo sollievo famiglie ostaggi liberati, chiediamo rilascio degli altri'

"Noa Argamani, Almog Meir Jan, Andrey Kozlov e Shlomi Ziv sono liberi e al sicuro. Condividiamo il sollievo delle loro famiglie e chiediamo il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti". A scriverlo, in un post su X, è stato l'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell. "Il piano in 3 fasi del presidente americano - aggiunge - è la via da seguire per salvare tutti gli ostaggi e porre fine alle sofferenze".

Netanyahu a Gantz, 'non lasciare, questo è il momento dell'unità'

Benjamin Netanyahu chiede a Benny Gantz di non lasciare il gabinetto di guerra: "Questo è il momento dell’unità, non della divisione. Dobbiamo rimanere uniti tra noi a fronte dei grandi compiti che ci attendono. Invito Benny Gantz a non lasciare il governo di emergenza. Non rinunciare all'unità", ha scritto su X.

Guterres, 'sollievo per liberazione ostaggi, rinnovo appello su rilascio e per fine guerra'

"Ho appena inviato messaggi alle famiglie di Noa Argamani e Shalomi Ziv, che ho ricevuto la settimana scorsa, per esprimere il mio sollievo per il fatto che loro e altri due ostaggi siano ora liberi". A scriverlo, su X, è stato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "Rinnovo il mio appello per la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli ostaggi e per la fine di questa guerra", aggiunge.

Borrell, a Gaza il bagno di sangue deve finire

"Le notizie provenienti da Gaza di un altro massacro di civili sono terribili. Lo condanniamo con la massima fermezza. Il bagno di sangue deve finire immediatamente. Il piano in tre fasi Usa è la strada da seguire per un cessate il fuoco duraturo e per porre fine alle uccisioni". Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.

Autorità Gaza, 210 morti nell'operazione israeliana, oltre 400 i feriti

E' di almeno 210 morti ed oltre 400 feriti il bilancio dell'operazione condotta dalle forze israeliane nella parte centrale della Striscia di Gaza che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi. A riferirlo sono le autorità del governo dell'enclave. L'operazione delle forze di sicurezza israeliane è stata condotta nelle zone di Nuseirat, Deir al-Balah e al-Zawaideh. Le vittime, morti e feriti, vengono trasportati in due ospedali a Gaza, Al-Awda a Nuseirat e Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah. A riferirne è la Cnn.

Francia: in migliaia in strada per Palestina, 'Macron complice'

Le strade di Parigi e Lione si sono riempite di manifestanti pro-Palestina mentre nella Capitale si stavano svolgendo i colloqui tra il Capo dell'Eliseo, Emmanuel Macron, e il suo omologo statunitense, Joe Biden. Diverse migliaia di persone, tra queste il fondatore della sinistra radicale di "La France insoumise" (Lfi), Jean-Luc Me'lenchon, e la capolista dell'Lfi alle europee, Manon Aubry, hanno manifestato a sostegno ai palestinesi. I manifestanti, quasi 6 mila persone, secondo la polizia, oltre hanno scandito slogan anti-israeliani accusando Tel-Aviv del "genocidio" in corso a Gaza. I cartelli inneggiavano all'esclusione di Israele dalle prossime Olimpiadi di Parigi e la "fine di tutti gli accordi commerciali e culturali" con Tel-Aviv. I manifestanti, approfittando della visita ufficiale del Capo di Stato americano, hanno duramente criticato la politica statunitense nella regione e preso di mira il Capo dell'Eliseo accusandolo di complicità con "Israele assassino". "Il governo francese è complice del genocidio del popolo palestinese. Il governo ha scelto il campo del colonialismo, noi abbiamo scelto il campo della resistenza", ha detto un manifestante ai giornalisti presenti. 

Gaza, liberata Noa, volto simbolo del 7 ottobre


Corteo pro Palestina occupa binari, stop ai treni a Torino

La circolazione ferroviaria alla stazione Porta Nuova, a Torino, è stata interrotta. La misura è stata presa per effetto dell'occupazione di alcuni binari da parte di manifestanti Pro Palestina. I dimostranti, al culmine di un corteo che si è snodato per il centro storico, sono entrati nel complesso della stazione forzando il cancello di un ingresso secondario in via Nizza.

Colombia, niente carbone a Israele 'finché dura il genocidio'

Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha annunciato oggi che il suo Paese bloccherà le esportazioni di carbone verso Israele finché non finiranno le operazioni a Gaza. "Sospenderemo le esportazioni di carbone verso Israele finché non finirà il genocidio", ha scritto il leader progressista su X. La decisione non sarà immediata, perché è necessaria una norma per formalizzarla. Il processo è comunque stato avviato con l'annuncio da parte del ministero di Commercio, Industria e Turismo di un progetto di decreto per fermare queste esportazioni. La Colombia è diventata il Paese dell'America Latina che più si oppone alle azioni militari di Israele, da quando il governo di Benyamin Netanyahu ha lanciato un'offensiva senza precedenti in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre.

Abu Mazen vuole una riunione del Consiglio Onu su Nuseirat

Il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto una sessione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere le ripercussioni del "sanguinoso massacro compiuto dalle forze di occupazione israeliane nel campo di Nuseirat". Lo ha riferito l'agenzia Wafa. 

Casa Bianca, bene liberazione ostaggi, ora accordo

"Oggi le forze di sicurezza israeliane hanno condotto un'operazione di successo per salvare quattro ostaggi dalle grinfie di Hamas a Gaza. Tutti e quattro erano stati presi al Nova Music Festival il 7 ottobre, e Hamas ha filmato l'orribile rapimento di Argamani. Ora sono al sicuro e riuniti con le loro famiglie. Lodiamo il lavoro dei servizi di sicurezza israeliani che hanno condotto questa operazione audace". Lo afferma il Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.

"Gli Stati Uniti - prosegue Sullivan - sostengono tutti gli sforzi volti a garantire il rilascio degli ostaggi ancora detenuti da Hamas, compresi i cittadini americani. Ciò comprende negoziati in corso o altri mezzi. L'accordo sul rilascio degli ostaggi e sul cessate il fuoco che è ora sul tavolo garantirebbe il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti insieme alle garanzie di sicurezza per Israele e il sollievo per i civili innocenti a Gaza. Questo accordo ha il pieno sostegno degli Stati Uniti ed è stato approvato da Paesi di tutto il mondo, tra cui il G7, Arabia Saudita, Giordania, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Qatar, così come i sedici Paesi con i loro cittadini ancora detenuti da Hamas. Tutti devono essere rilasciati. Ora".

Iran a Turchia, stringere rapporti contro nemico comune Israele

"Rapporti più stretti fra l'Iran e la Turchia non sono fanno bene ai due Paesi, ma contribuiscono alla stabilità nella regione, soprattutto in questo tempo, in cui Teheran e Ankara affrontano un nemico comune, il regione sionista": lo ha detto il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, in un incontro con il suo omologo turco, Hakan Fidan, a margine della riunione ministeriale dei Paesi del gruppo D-8 (Developing 8: Turchia, Nigeria, Egitto, Pakistan, Indonesia, Iran, Malaysia e Bangladesh, ndr) a Istanbul.  "I Paesi islamici dovrebbero tenere consultazioni più stringenti per fornire supporto politico e legale al popolo palestinese", ha aggiunto Bagheri, citato dall'agenzia iraniana Irna. Bagheri ha anche sollecitato una collaborazione con la Turchia contro il terrorismo

Iran a Paesi D-8 a Istanbul, 'tagliate ogni legame con Israele'

 "L'Iran fa appello ai Paesi membri del gruppo D-8 (Developing 8: Turchia, Nigeria, Egitto, Pakistan, Indonesia, Iran, Malaysia e Bangladesh, ndr) perché prendano misure efficaci, incluso il taglio di ogni legame economico o politico con il regime occupante di Israele, per obbligare quel regime a fermare la guerra a Gaza":  lo ha dichiarato il ministro degli esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, intervenuto alla riunione ministeriale del D-8 a Istanbul. "Israel accetta la realtà solo quando sottoposta all'uso della forza", ha aggiunto Bagheri. "Il regime occupante ha adottato la politica della punizione collettiva, mirando al fine sinistro e pericoloso di provocare il collasso sociale a Gaza, rendendola inabitabile, il che costituisce un caso lampante di crimini di guerra e di genocidio", ha detto Bagheri a Istanbul, citato dalla Tv di stato iraniana.

Idf, 'ufficiale morto guidava squadra liberazione ostaggi'

L'ufficiale morto nel salvataggio dei 4 ostaggi israeliani a Nuseirat era alla guida delle forze che hanno condotto l'operazione. Lo ha fatto sapere l'esercito sottolineando che "Zamora è un eroe di Israele che ha amato e protetto il suo Paese". "L'esercito - ha detto il portavoce militare - saluta la sua memoria". 

Netanyahu, 'in un modo o nell'altro riporteremo a casa ostaggi'

"In un modo o nell'altro riporteremo a casa tutti gli ostaggi". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu all'uscita dell'ospedale Tel HaShomer dove ha incontrato i 4 ostaggi liberati e i loro familiari. "Quando ho sentito 'il diamante è nelle nostre mani' - ha raccontato - mi sono emozionato. E' una operazione eroica che sarà ricordata nella storia dell'eroismo del popolo di Israele". "Ma abbiamo pagato un prezzo, il comandante Arnon Zamora, un ufficiale. So il dolore che la famiglia sta vivendo".

Haniyeh: "La nostra resistenza continuerà"

"Il nostro popolo non si arrenderà e la resistenza continuerà per difendere i nostri diritti di fronte a questo nemico criminale". Lo ha detto il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh nel giorno dell'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, che ha portato al salvataggio di quattro ostaggi. Secondo la fazione palestinese 210 persone sono morte nel campo di Nuseirat.

Macron: "Francia appoggia la proposta di accordo globale degli Usa"

Parlando della guerra a Gaza, Macron ha aggiunto che "la Francia appoggia la proposta di accordo globale degli Stati Uniti". "Dobbiamo raddoppiare gli sforzi - ha continuato - per evitare un'esplosione regionale".

Onu: "Gaza in rovina, tasso di disoccupazione all'80%" (2)

Nella Striscia di Gaza, quasi tutte le imprese del settore privato hanno completamente cessato o ridotto significativamente la produzione. Il settore ha perso più dell'85% del suo valore della produzione - equivalente a 810 milioni di dollari - durante i primi quattro mesi di guerra.
In Cisgiordania, nello stesso periodo, il settore privato ha subito una riduzione del 27% del valore della produzione, pari a 1,5 miliardi di dollari. "In seguito alle orribili atrocità commesse da Hamas contro Israele e alla guerra implacabile di Israele, il mercato del lavoro a Gaza è letteralmente crollato. Gaza è in rovina. I mezzi di sussistenza vengono distrutti e il lavoro scarseggia. I diritti dei lavoratori sono stati decimati", ha commentato il direttore generale dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), Gilbert F. Houngbo.

Onu: "Gaza in rovina, tasso di disoccupazione all'80%"

A Gaza le famiglie mandano i propri figli a cercare piccoli lavoretti per sopravvivere perché il tasso di disoccupazione ha raggiunto livelli "sconcertanti", è vicino all'80%. E' quanto denuncia l'Organizzazione internazionale del Lavoro, l'agenzia delle Nazioni Unite, secondo cui a otto mesi dal l'inizio della guerra tra Israele e Hamas il mercato del lavoro e l'economia palestinese sono devastati. Nella Cisgiordania, anch'essa duramente colpita dalla crisi, il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 32%. Questi dati portano il tasso medio di disoccupazione al 50,8% nelle due aree dei Territori Palestinesi Occupati. I dati dell'Ilo mostrano che "il triste bilancio della guerra è accompagnato da una diffusa devastazione delle attività economiche e dei mezzi di sussistenza. Ciò peggiora la sofferenza dei palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania" Inoltre, negli ultimi otto mesi il Pil reale si è contratto dell'83,5% nella Striscia di Gaza e del 22,7% in Cisgiordania.

Macron: "Vogliamo cessate il fuoco immediato a Gaza"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha sottolineato nella conferenza stampa con Joe Biden dopo il pranzo di lavoro all'Eliseo, di voler "giungere a un cessate il fuoco immediato" a Gaza "ed aprire la prospettiva di una soluzione politica, la sola in grado di creare le condizioni per una pace giusta e duratura, e rispondere alle esigenze di sicurezza dei due popoli".
"Dopo nove mesi di conflitto - ha aggiunto Macron al fianco di Biden - la situazione a Rafah, e il bilancio umano, sono inaccettabili. E' intollerabile che Israele non apra tutti i punti di passaggio per gli aiuti umanitari, come la comunità internazionale sta chiedendo di rare da diversi mesi".

Hamas: "210 palestinesi uccisi nell'operazione ostaggi"

Nell'operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi israeliani i palestinesi rimasti uccisi sarebbero almeno 210, secondo quanto afferma Hamas, che parla anche di 400 feriti nella zona del campo profughi di Nuseirat.

Biden: "Non ci fermeremo finché non ci sarà la tregua a Gaza"

"Non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e sarà raggiunto il cessate il fuoco". Lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron a proposito della liberazione dei quattro ostaggi israeliani.

Noa Argamani riabbraccia i familiari dopo la liberazione

Fonti: "Quasi 100 palestinesi uccisi in blitz ostaggi a Nuseirat"

Almeno 107 palestinesi sono rimasti uccisi nel centro della Striscia di Gaza, dicono fonti giornalistiche alla Cnn, mentre fonti ospedaliere palestinesi parlano di almeno 94 uccisi a Nuseirat nell'operazione israeliana che ha portato alla liberazione dei quattro ostaggi detenuti da Hamas, oltre a 100 feriti. Si tratta dell'ospedale Deir al Balah, nel centro della Striscia.

Macron e Biden: "Ci rallegriamo per la liberazione degli ostaggi"

"Ci rallegriamo per la liberazione dei quattro ostaggi israeliani". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, al fianco di Joe Biden, al termine dell'incontro all'Eliseo.

Cnn: "Gli Usa hanno aiutato nel blitz per liberare gli ostaggi"

Gli Usa hanno aiutato Israele nell'azione che ha permesso la liberazione dei 4 ostaggi a Nuseirat, a Gaza. Lo ha riferito, ripresa dai media israeliani, una fonte Usa alla Cnn. "Una cellula americana - ha spiegato - ha sostenuto gli sforzi per salvare quattro ostaggi israeliani, collaborando con le forze israeliane nell'operazione".

Netanyahu: "Non ci fermeremo fino alla fine della missione"

"Non ci fermeremo finché non avremo completato la missione e riportato a casa tutti i nostri rapiti". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu ringraziando il ministro della difesa Yaov Gallant, il capo di stato maggiore Herzi Halevi, quello dello Shin Bet Ronen Bar e tutta la squadra che ha partecipato alla liberazione dei rapiti.
"Ancora una volta, avete dimostrato che Israele non si arrende al terrorismo e agisce - ha sottolineato - con creatività e coraggio senza limiti, per riportare a casa i nostri rapiti".

Morto l'agente gravemente ferito nell'operazione di liberazione degli ostaggi

E' morto l'agente delle forze speciali anti terrorismo israeliane "Yaman" che era rimasto gravemente ferito nell'operazione per la liberazione di quattro ostaggi tenuti sotto sequestro dallo scorso sette ottobre da Hamas. La polizia ha identificato la vittima, deceduta poco dopo il ricovero in un ospedale in Israele in condizioni critiche, come l'ispettore capo Arnon Zamora.

Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza

Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni; Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al festival musicale Supernova. COSA SAPERE

Liberati 4 ostaggi israeliani a Gaza. VIDEO

Fonti sanitarie: "55 palestinesi uccisi nell'operazione israeliana a Nuseirat"

Almeno 55 palestinesi sono stati uccisi e decine feriti nei raid aerei israeliani nel campo di Nuseirat ed altre aeree nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche dell'Al-Aqsa Hospital di Deir Al-Balah. Secondo testimoni palestinesi, gli israeliani hanno attaccato con grande potenza di fuoco per attaccare il campo di Nuseirat dove sono stati condotti i raid per la liberazione dei quattro ostaggi.


Il forum delle famiglie degli ostaggi: La liberazione è un trionfo miracoloso"

Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha definito l'esito dell'operazione che ha portato alla liberazione di quattro persone vive dopo otto mesi nelle mani di Hamas un "trionfo miracoloso" conseguito dall'esercito israeliano.

Il forum si era gia' congratulato con l'esercito israeliano sui social elogiando in un post su X "l'eroica operazione" che ha riportato a casa Noa Argamani, Shlomi Ziv, Andrey Kozlov e Almog Meir Jan. Il governo israeliano, ha aggiunto il forum delle famiglie "deve ricordare il suo impegno a riportare a casa" tutti coloro che sono ancora detenuti a Gaza. 

Haniyeh: "Israele non può imporre le sue scelte su Hamas"

Israele non può imporre le sue scelte su Hamas, che non accetterà un accordo senza la sicurezza per i palestinesi. E' quanto ha detto il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in risposta all'operazione nell'area di al Nuseirat, dove sono stati liberati quattro ostaggi israeliani.

Secondo quanto riporta al Jazeera, Haniyeh ha detto che le forze israeliane continuano "i massacri del nostro popolo" e anche dopo che l'Onu ha inserito Israele nella 'lista nera" per violare i diritti dei bambini, il mondo è ancora "incapace di mettere fine ad una guerra di stermino a cui è soggetto il nostro popolo".

Anche Meir e Shlomi erano al rave, il primo per ballare il secondo per lavorare

Anche Almog Meir, di 21 anni, e Shlomi Ziv, di 41, erano stati rapiti al rave Supernova lo scorso sette ottobre. Meir, come Noa, era al rave come ospite, Ziv, come Kozlov, per lavorare. Ziv, sposato, da 17 anni insieme alla moglie Meran, è un arredatore e stava per iniziare un nuovo lavoro quando ne ha accettato un altro, per aiutare al festival il cugino della moglie, Aviv Eliyahu. Questi, che era direttore della sicurezza, è stato ucciso. Meir è residente a Or Yehuda, nel centro di Israele. Era entusiasta per il Rave che aspettava da mesi. Alle 7.45 del mattino del sette ottobre, ha chiamato la madre, Orit, per chiederle di accendere il televisore. "L'esercito ha fatto finire la festa. Ci sono razzi che arrivano da tutte le direzioni e ci sparano contro. Non so cosa stia accadendo ma cercherò di chiamarti ogni ora. Ti voglio bene", le aveva detto.

Gantz: "Il mio pensiero va alle famiglie di tutti gli ostaggi, faremo di tutto per portarli a casa"

"Anche oggi il mio pensiero va a tutte le famiglie degli ostaggi, siamo impegnati a fare di tutto per portarli a casa". E' quanto ha detto il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz affermando di avere "il cuore pieno" per la liberazione dei quattro ostaggi oggi a Gaza. "Voglio lodare i soldati delle forze israeliane, Yaman, Shin Bet per la complicata e coraggiosa operazione che è stata pianificata ed eseguita in modo ammirevole", ha aggiunto.

Idf: "Liberare gli ostaggi è stata un'operazione complessa, progettata da settimane"

"Un'operazione complessa, progettata da diverse settimane, che si è svolta sotto un pesante fuoco nemico". Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari aggiungendo che nell'azione per la liberazione dei 4 ostaggi a Nuseirat c'è anche "un soldato ferito gravemente". "I combattenti delle unità speciali - ha aggiunto - hanno operato in due diversi edifici e abbiamo fatto ricorso a un fuoco massiccio, anche da altri combattenti, Marina compresa, per proteggere le nostre forze". "Gli ostaggi - ha continuato - erano all'interno di un rione civile, in un ambiente presidiato da miliziani armati". "Sono state usate informazioni di intelligence molto complesse raccolte durante settimane. E' stato un puzzle molto grande. Continueremo a fare di tutto - ha proseguito - per recuperare anche gli altri ostaggi ai quali diciamo 'sappiate che siamo determinati ad arrivare anche a voi'". Alla domanda di una giornalista se l'esito dell'operazione possa avere un effetto sulle trattative in corso, Hagari ha risposto: "Il messaggio per Hamas è che l'Idf è determinato a recuperare gli ostaggi". Hagari, in risposta a un'altra domanda se nell'attacco fosse stato ucciso il capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif, ha replicato: "Se fosse così ve lo avrei riferito". 

Hamas, liberare ostaggi dopo 9 mesi rappresenta "un fallimento"

Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha definito la liberazione di quattro prigionieri dopo nove mesi di combattimenti "un segno di fallimento, non un risultato". Lo riporta il Times of Israel che cita la Reuters. E' la terza volta che le forze di sicurezza riescono a salvare ostaggi vivi nella Striscia di Gaza. 

Idf, le dichiarazioni di Daniel Hagari in merito all'operazione messa in atto per riportare a casa gli ostaggi

Una settimana fa diffuso video con la voce di Noa: "Non vogliamo morire qui"

"il tempo a disposizione sta scadendo, la gente deve decidere, non vogliamo morire qui". E' quanto si sente nell'audio, attribuito a Noa Argamani, di un video, pubblicato lo scorso 31 maggio da Hamas, in cui la ragazza chiedeva agli israeliani di mobilitarsi per spingere il governo ad agire per la liberazione degli ostaggi. "Ci lascerete qui a mettere fine al mio destino e dei miei compagni ostaggi come Ron Arad?", diceva la giovane nel video, definito di propaganda di Hamas dal governo israeliano.

"Mi rivolgo al popolo di Israele: siete diventati alleati di governo di Netanyahu, Gallant e Gantz? - continuava - fate uscire in piazza migliaia di donne e uomini, bloccate le strade di Tel Aviv e non tornate a casa fino a quando noi non torneremo a casa. Non mettete il nostro destino nelle mani di Netanyahu e del gabinetto di guerra".

Il Forum delle famiglie degli ostaggi e degli scomparsi aveva fatto sapere che la famiglia Argamani aveva autorizzato la diffusione del video:"dopo aver valutato la situazione e ricevute altre informazioni, la famiglia Argamani ha approvato l'uso del video in cui si sente Noa mentre è tenuta in ostaggio da Hamas. Oltre alla voce di Noa, il video mostra dei disegni che la famiglia ritiene siano stati fatti da Noa".

Netanyahu parla con Noa: "Non ti abbiamo mai dato per persa"

"Non ti abbiamo dato per persa neanche per un momento. Non so se tu lo credevi, ma noi lo credevamo e sono felice che sia successo". E' quanto ha detto Benjamin Netanyahu nella telefonata con Noa Argamani, la 25enne israeliana rapita da Hamas diventata il simbolo degli attacchi del 7 ottobre, avvenuta poco dopo la sua liberazione, insieme a quella di altri 3 ostaggi. 

"Rimettiti con la tua famiglia, e abbraccia anche tua madre", ha aggiunto il premier israeliano parlando con la ragazza che si è detta "molto emozionata" di parlare in ebraico di nuovo. "In ebraico ed a casa questo è importante", ha aggiunto Netanyahu. Anche il presidente Isasc Herzog ha parlato con Noa dicendole che "l'abbraccia a nome di tutta la nazione di Israele".

Netanyahu

©Ansa

Noa Argamani: "E' da tanto tempo che non parlo ebraico"

"Sono molto emozionata, non parlo ebraico da così tanto tempo". Queste le prime parole che Noa Argamani ha pronunciato nella conversazione avuta con con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo la sua liberazione da Gaza. "Neppure per un minuto - ha risposto Netanyahu - abbiamo smesso di pensare a te e non ci siamo arresi. Non so se ci hai creduto ma noi non ci siamo arresi".

Hamas: "50 palestinesi uccisi nei raid per liberare ostaggi"

Almeno 50 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Nuseirat e in altre aree del centro di Gaza durante il salvataggio dei quattro ostaggi israeliani, ha detto a Reuters un funzionario sanitario dell'enclave gestita da Hamas. Lo riferisce il Times of Israel. 

Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 36.801

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 36.801, di cui almeno 70 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 83.680, secondo la stessa fonte. 

Haniyeh: "Israele non può imporre sua volontà a Hamas"

Israele non può imporre le sue scelte ad Hamas e il gruppo terroristico non accetterà alcun accordo che non garantisca la sicurezza dei palestinesi. Lo ha affermato il capo di Hamas Ismail Haniyeh, dopo la liberazione di 4 ostaggi da parte dell'esercito israeliano, secondo quanto riporta la stampa israeliana. Negli ultimi giorni il Qatar e l'Egitto hanno aumentato la pressione sulla leadership di Hamas a Doha affinchè firmi la proposta di accordo presentata dalla Casa Bianca per garantire una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi. 


Libera Noa Argamani rapita da Hamas in moto: "Non uccidetemi"

Tra gli ostaggi liberati dall'esercito di Israele, c'è Noa Argamani, 25 anni che era apparsa in un video del 7 ottobre mentre i terroristi di Hamas la portavano via in moto tra le sue urla: "Non uccidetemi". Quelle immagini divennero il simbolo dell'attacco della fazione islamica. Più recentemente si era vista in un altro video della propaganda di Hamas. Sua madre Liora, gravemente ammalata di cancro, aveva lanciato un disperato appello per poterla riabbracciare. Almog Meir ha invece 21 anni, mentre Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Sono stati presi tutti da Hamas il 7 ottobre al Nova Festival. Tornano in libertà dopo 8 mesi.

Dopo la liberazione degli ostaggi, Gantz cancella discorso

Il ministro del Gabinetto di Guerra Benny Gantz ha cancellato il suo discorso serale in cui si attendeva che avrebbe ritirato l'appoggio del suo partito al governo di unità nazionale. L'annuncio arriva dopo la liberazione di quattro ostaggi vivi da parte dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Lo rende noto il Times of Israel. 

Idf: "Noa Argamani (25), Almog Meir Jan (21), Andrey Kozlov (27) e Shlomi Ziv (40) sono stati salvati in un'operazione speciale da parte dell'IDF, dell'ISA e della polizia israeliana da 2 diverse località nel cuore di Nuseirat dopo essere stati rapiti da Hamas dal festival musicale Nova. Sono in buone condizioni mediche e sono stati trasferiti al centro medico "Sheba" Tel-HaShomer per ulteriori esami medici"

Idf: "I 4 ostaggi trovati in 2 luoghi diversi a Nuseirat"

Lo Shin Bet e l'Idf hanno confermato il recupero dei 4 ostaggi vivi nel centro della Striscia di Gaza. I 4 erano stati rapiti da Hamas al Festival musicale Nova. "Gli ostaggi - hanno detto in una nota congiunta - sono stati salvati dallo Shin Bet e dai combattenti dell'esercito da due luoghi diversi durante l'operazione nel cuore di Nuseirat. Le loro condizioni mediche sono normali e sono stati trasferiti al Centro medico Sheba-Tel Hashomer per ulteriori esami medici. Le forze di sicurezza continuano ad agire con tutti gli sforzi per salvare i rapiti". 

Tv di Israele: "Recuperati vivi 4 ostaggi a Gaza"

Forze speciali dell'Idf hanno recuperato 4 ostaggi israeliani vivi a Gaza: si tratta di Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Lo ha riferito la tv Kan. 

Israele, sirene di allarme dei razzi da Gaza nel kibbutz Kissufim

Le sirene di allarme per i razzi da Gaza stanno suonando nel kibbutz Kissufim, uno dei più colpiti nell'attacco del 7 ottobre. Lo ha detto il portavoce militare. L'allarme è scattato quasi in contemporanea con l'operazione dell'Idf in corso nel campo profughi di Nuseirat e a Dei al-Balah nel centro della Striscia. 

Isw:" Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, ha espresso opposizione rispetto all'ultima proposta di cessate il fuoco israeliana. Sembra improbabile che Hamas accetti una proposta che non soddisfi le proprie richieste"

Israele: "Nuovo ospedale da campo a Mawasi nel sud di Gaza"

L'esercito israeliano ha annunciato l'entrata in funzione di un ospedale da campo nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa a sud di Gaza, realizzato insieme alla cooperazione internazionale. E' l'undicesimo in attività nella Striscia. Lo ha fatto sapere il Cogat, l'ente israeliano di governo dei Territori, secondo cui la Mezzaluna Rossa opererà nell'ospedale da campo che è il settimo a Mawasi. Può contare su 40 posti letto, tre sale operatorie e un'unità di cure intensive. 

Israele: "L'Idf attivo a Nuseirat contro una struttura terroristica di Hamas"

L'esercito sta operando a Nuseirat, nel centro della Striscia, "contro una struttura terroristica" di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che i soldati hanno "fatto irruzione e poi demolito una compound di addestramento di Hamas a Tel Sultan, nella parte occidentale di Rafah". Nella stessa zona - ha proseguito - i soldati "hanno ucciso numerosi terroristi, localizzato tunnel e sequestrato armi". Tel Sultan - è stato ricordato - è il posto di uno dei 4 Battaglioni di Hamas a Rafah. 

Il Papa: "Nazioni lacerate dalla tragedia dei conflitti, preoccupano flagello della tratta e la denatalità"

“Purtroppo, il tessuto della famiglia delle nazioni è oggi lacerato dalla tragedia di conflitti civili, regionali e internazionali. Pensiamo soltanto a cosa sta succedendo in Sudan, Ucraina, Gaza e Haiti, per fare solo alcuni esempi”. Lo ha evidenziato il Papa ricevendo in udienza gli Ambasciatori di Etiopia, Zambia, Tanzania, Burundi, Qatar e Mauritania in occasione delle Lettere Credenziali. “Contemporaneamente, - ha osservato- assistiamo a molteplici crisi umanitarie conseguenti a tali conflitti, compresa la mancanza dell’accesso ad alloggio, cibo, acqua e cure mediche adeguati. E in più, dobbiamo anche porre attenzione ai problemi della migrazione forzata, al numero crescente di sfollati interni, al flagello del traffico di esseri umani, agli effetti dei mutamenti climatici, specialmente sui soggetti più poveri e vulnerabili, e agli squilibri economici globali che contribuiscono alla perdita della speranza, specialmente tra i giovani”.  

Oggi protesta a Washington contro la guerra a Gaza, montata una barriera intorno alla Casa Bianca

In vista delle proteste prevista oggi nel centro di Washington contro la guerra a Gaza, arrivata al suo ottavo mese, è stata montata una barriere di sicurezza intorno alla Casa Bianca. Lo conferma a The Hill un portavoce del Secret Service che spiega che "in preparazione degli eventi del weekend a Washington, che vedono il potenziale raduno di grandi folle, sono state adottate misure aggiuntive di sicurezza, compresa una barriera nell'area del complesso della Casa Bianca".

La protesta, organizzata da CodePink, prevede infatti che i dimostranti circondino la Casa Bianca vestiti di rosso, a rappresentare la "linea rossa" che Joe Biden, a detta dei suoi critici, ha permesso di Israele di attraversare con l'operazione a Rafah. Biden non è alla Casa Bianca, ma in Francia dove oggi è impegnato con la  visita di Stato.

Casa Bianca

©IPA/Fotogramma

Idf: "Continuano le operazioni mirate su armi e tunnel a Gaza"

Continuano le operazioni "mirate" dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza: in particolare, secondo quanto riporta un comunicato di IDF diffuso sul profilo Telegram delle Forze armate, nell'area di Rafah, grazie alle indicazioni dell'intelligence, sono state individuate "grandi quantità di armi e reti di tunnel". I militari hanno condotto un raid mirato "su un complesso militare utilizzato dal battaglione Tal as-Sultan per addestrare i terroristi di Hamas. Le truppe hanno eliminato i terroristi che rappresentavano una minaccia per loro e hanno localizzato grandi quantità di armi e tunnel". Inoltre, l'esercito "continua la sua attivita' operativa a Dier al Balah orientale e Bureij orientale. Ieri, gli aerei dell'IAF e le truppe di terra dell'IDF hanno colpito dozzine di cellule e infrastrutture terroristiche, incluso un tunnel sotterraneo del nascosto all'interno di una struttura civile. A seguito dell'impatto sono state individuate esplosioni secondarie, suggerendo la presenza di una grande quantità di armi nella struttura". In un'altra operazione, sono stati colpiti dei militanti di Hamas "in prossimita' di un tunnel": in risposta, "sono stati lanciati razzi pronti all'uso, caduti in prossimita' di un altro tunnel all'interno della Striscia di Gaza". Ancora, sempre nella Striscia "gli aerei da combattimento dell'IAF hanno eliminato una cellula terroristica che la scorsa settimana ha sparato colpi di mortaio contro le truppe nell'area". 

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici Usa

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. IL PUNTO

Israele, Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio

"L'incontro bipartisan e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l'opportunità di condividere la visione del governo israeliano per difendere la democrazia, combattere il terrorismo e stabilire una pace giusta e duratura nella regione". Così il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, in una dichiarazione congiunta. LEGGI L'ARTICOLO

Usa: "Quattro attacchi degli Houthi sul Mar Rosso, distrutto un loro pattugliatore"

Il Comando centrale delle Forze Usa (Centcom) ha denunciato quattro attacchi con missili da parte degli Houthi sul Mar Rosso e annunciato di aver distrutto un loro pattugliatore, cinque droni e due missili. "Nelle ultime 24 ore gli Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno lanciato quattro missili balistici dalle aree da loro controllate nello Yemen verso il Mar Rosso", si legge nel comunicato del Centcom pubblicato su X, in cui si specifica che questi attacchi non hanno prodotto "feriti o danni a imbarcazioni statunitensi, della coalizione o commerciali".

Allo stesso tempo viene reso noto che le "forze del Centcom hanno distrutto con successo un pattugliatore degli Houthi sul Mar Rosso, insieme a quattro droni e due missili balistici". "Questi sistemi rappresentavano una minaccia imminente per gli Stati Uniti, le forze della coalizione e le navi mercantili nella regione", prosegue il comunicato giustificando le azioni tese a "proteggere la libertà di navigazione e fare in modo che le acque internazionali siano più sicure".

Ambasciatore Usa: "L'esercito Ue? La Nato garantisce da 75 anni"

"Gli Stati Uniti e l'Italia hanno un forte rapporto come alleati, partner e amici. Come ha affermato Blinken a Capri, la partnership tra Usa e Italia è la più stretta di sempre. Lavoriamo insieme su tutte le questioni più critiche dell'agenda globale". Ad affermarlo al Messaggero è l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Jack Markell. "Mentre ci avviciniamo al G7 in Puglia - aggiunge - vorrei elogiare l'Italia per la sua leadership, sia nel sostenere l'Ucraina a difendersi dall'aggressione russa, sia per la sua posizione sul conflitto in Medio Oriente". Tra qualche giorno si terrà il G7 in Puglia: "Biden e Meloni hanno un ottimo rapporto. Gli Stati Uniti sono pronti a continuare la collaborazione sui cambiamenti climatici, la crescita economica, la sicurezza energetica, le sfide migratorie e l'intelligenza artificiale". Rispetto al sequestro degli asset russi "il segretario del Tesoro Yellen ha affrontato questa importante questione con il ministro Giorgetti e gli altri colleghi del G7. E' stata accolta con favore la decisione dell'Ue di destinare i profitti straordinari derivanti dagli asset sovrani russi congelati a beneficio dell'Ucraina. Gli Usa sono pronti a lavorare su opzioni più ambiziose". In merito all'ipotesi di un esercito europeo, l'ambasciatore ricorda che "gli Stati Uniti hanno sempre sostenuto un'Europa forte, unita, libera e in pace. Italia e Usa sono entrambi membri originari della Nato, che da 75 anni garantisce la sicurezza dei nostri Paesi. È l'alleanza difensiva di maggior successo, la più duratura della storia. Questo successo è dovuto al legame tra Europa e Nord America basato su storia, valori e obiettivi condivisi". 

Katz: "Guterres sarà ricordato nella storia come un Segretario generale antisemita che ha scelto di ignorare i crimini sessuali di Hamas e il diritto di Israele all'autodifesa"

Israele nella lista nera Onu sui bimbi, l'ira di Netanyahu. VIDEO

Israele: "Drone lanciato dal Libano caduto sulle Alture del Golan"

Un drone lanciato dal Libano è caduto in un'area aperta nella zona del Monte Hermon, nel nord delle Alture del Golan. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che l'incidente è sotto indagine e che non ci sono state vittime, nè danni. 

Idf: "Confermate le identità di altri 8 terroristi di Hamas e della Jihad islamica, eliminati in un attacco mirato nella scuola dell'UNRWA di Nuseirat"

Jihad dell'Iraq rivendica un attacco di droni nel nord di Israele

La Jihad islamica irachena ha rivendicato la responsabilità dell'attacco con droni nel Nord di Israele avvenuto questa mattina. Come si legge sulla stampa israeliana, in una dichiarazione il movimento ha scritto di avere "preso di mira un obiettivo vitale all'interno dei nostri territori occupati e continueremo a distruggere le roccaforti del nemico in risposta ai massacri sionisti contro i civili palestinesi indifesi". I droni erano diretti nelle alture del Golan. 

La Cia: "Netanyahu non farà il piano post-bellico per Gaza"

Secondo un rapporto della Cia diffuso tra i funzionari americani questa settimana il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "ritiene di potersela cavare senza definire un piano postbellico per Gaza", nonostante la pressione di Joe Biden. Netanyahu "probabilmente crede di poter mantenere il sostegno dei suoi capi della sicurezza e prevenire le defezioni" dell'ala destra della sua coalizione discutendo del futuro di Gaza in "termini vaghi", si legge nel rapporto del 3 giugno, di cui la Cnn ha preso visione. Si tratta di una delle più recenti analisi dell'intelligence Usa sull'approccio del primo ministro israeliano ed arriva in un momento in cui l'atteggiamento dell'amministrazione Biden verso Israele è chiaramente cambiato.   L'analisi sottolinea come il leader israeliano stia sfidando le pressioni dei membri del suo stesso governo e dell'amministrazione Biden e avverte che ciò che Netanyahu ha affermato pubblicamente è probabilmente vero e cioè che si impegnerà seriamente nel dopo guerra solo dopo aver soddisfatto "quelli che considera parametri chiave di sicurezza, il che potrebbe richiedere mesi". Secondo la Cia questi parametri includono il completamento di "importanti operazioni militari", un'espressione deliberatamente vaga per l'agenzia di intelligence così come l'eliminazione del comandante militare di Hamas Mohammed Deif.

Benny Gantz a un passo dall'addio al governo

A una settimana dalla nuova roadmap annunciata dal presidente statunitense Joe Biden, gli sforzi diplomatici per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sembrano essere in stallo, nonostante i colloqui di questa settimana a Doha, in Qatar. Washington ha annunciato che il Segretario di Stato americano Antony Blinken visiterà Israele, Egitto, Qatar e Giordania la prossima settimana. Ma quando il capo della diplomazia statunitense tornerà in Medio Oriente, la scena politica israeliana potrebbe essere cambiata. Secondo la stampa locale, stasera Benny Gantz, l'ex capo dell'esercito israeliano diventato rivale politico di Benjamin Netanyahu, dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo Netanyahu, di cui ha fatto parte dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Gantz ha convocato una conferenza stampa per stasera a Ramat Gan, alla periferia di Tel Aviv. Il 18 maggio scorso, il leader del partito Unione Nazionale (centro) ha lanciato un ultimatum a Netanyahu, chiedendo l'adozione di un "piano d'azione" per il dopoguerra nella Striscia di Gaza, in mancanza del quale sarebbe stato "costretto a dimettersi dal governo". 

Idf: "Uccisi 17 terroristi in una scuola Unrwa di Gaza"

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver eliminato "17 terroristi" in un attacco effettuato giovedì contro una scuola dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 35 persone secondo le Nazioni Unite. L'ufficio stampa di Hamas ha accusato l'esercito israeliano di "false informazioni", sostenendo che tre persone presentate come "morte" da Israele erano ancora "vive", che almeno due persone erano state uccise in altri attacchi e che l'attacco di Nousseirat era stato fatale per "14 bambini". Sono stati identificati "altri otto terroristi" uccisi nell'attacco di Nousseirat, tra cui sei membri dell'ala armata del movimento islamista palestinese Hamas, ha dichiarato l'esercito in un comunicato, aggiungendo che uno di loro aveva "preso parte" all'attacco del 7 ottobre che ha scatenato la guerra. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato l'attacco, denunciandolo come "un altro terrificante esempio del prezzo pagato dai civili" nella guerra di Gaza. Accusando Hamas di aver deliberatamente utilizzato la scuola per lanciare attacchi, l'esercito israeliano ha affermato di aver effettuato un "attacco mirato" utilizzando "armi di precisione" su "tre aule dove si nascondevano circa trenta terroristi". 

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180  partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime  condizioni igieniche LEGGI

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