World Press Photo 2024, la foto dell’anno è una donna palestinese con la nipote morta
L’immagine che ha vinto la 67esima edizione del prestigioso premio foto-giornalistico è uno scatto di Mohammed Salem, titolato “A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece”, che mostra una donna palestinese mentre culla il corpo della nipote di cinque anni nella Striscia di Gaza. La foto è stata scattata il 17 ottobre 2023 all’ospedale Nasser di Khan Younis
- Il fotografo della Reuters Mohammed Salem si è aggiudicato il prestigioso premio World Press Photo. Lo scatto dell’anno, titolato "A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece” è l’immagine di una donna palestinese, Inas Abu Maamar, che culla il cadavere di Saly, la nipote di cinque anni, uccisa, insieme a sua madre e sua sorella, quando un missile israeliano ha colpito la loro casa, a Khan Younis, Gaza. La foto è stata scattata il 17 ottobre 2023 all’ospedale Nasser
- Nella categoria “Story of the Year” ha vinto il progetto Valim-babena, in cui Lee-Ann Olwage racconta come in Madagascar la mancanza di consapevolezza pubblica sulla demenza fa sì che le persone che mostrano sintomi di perdita di memoria siano spesso stigmatizzate. Il 91enne “Dada Paul” è assistito da anni dalla figlia Fara. La loro storia illustra il principio malgascio del valim-babena: il dovere dei figli adulti di aiutare i propri genitori (in questa foto, "Dada Paul" e sua nipote Odliatemix si preparano per andare in chiesa)
- Nella categoria “Long-term project award” vince The Two Walls di Alejandro Cegarra. Racconta come il Messico si sia trasformato negli ultimi anni in un Paese con rigide politiche di immigrazione al confine meridionale, molto simili a quelle degli Usa (In foto, un migrante cammina su un treno merci noto come “La Bestia”. Piedras Negras, Messico, 8 ottobre 2023)
- La categoria Open Format Award è stata vinta dalla fotografa ucraina Julia Kochetova con il progetto War Is Personal. Mentre il conflitto prosegue e l'attenzione internazionale si sposta altrove, la reporter ha creato un sito web personale che unisce il fotogiornalismo con lo stile documentaristico personale di un diario per mostrare al mondo cosa vuol dire convivere con la guerra nella realtà quotidiana
- Le fotografie premiate sono state selezionate tra 61.062 proposte da 3.851 fotografi provenienti da 130 Paesi. In totale sono 33 i fotografi premiati quest'anno, per 32 progetti, comprese due menzioni speciali, “che “riflettono la gravità della guerra tra Israele e Hamas nel 2023, l’estrema sofferenza dei civili e il suo impatto politico globale”. Ecco la prima, in cui un ufficiale delle forze di sicurezza israeliane perquisisce il sito del festival musicale Supernova alla ricerca degli effetti personali delle vittime dell'attacco di Hamas del 7 ottobre
- L’altra menzione speciale va a questo scatto che mostra una residente di al-Zahra che cammina tra le macerie delle case distrutte dagli attacchi aerei israeliani iniziati in risposta al raid di Hamas del 7 ottobre
- Per quanto riguarda gli scatti singoli vincitori a livello “regionale”, per l’Africa è stato scelto Returning Home from War di Vincent Haiges. Nella foto Kibrom Berhane saluta sua madre per la prima volta da quando si è arruolato nelle forze di difesa del Tigray, due anni prima. Un modo per raccontare il violento conflitto interno tra le forze governative e il Fronte popolare di liberazione del Tigray (TPLF) nell'Etiopia settentrionale
- Nello scatto titolato “Il dolore di un padre”, il fotografo Adem Altan ha immortalato Mesut Hançer mentre tiene per mano la figlia Irmak, 15 anni, uccisa mentre dormiva quando la casa di sua nonna è crollata durante un terremoto nel sud della Turchia, nel febbraio 2023. Il sisma ha ucciso più di 55.000 persone e provocato 3,3 milioni di sfollati
- Una giornata nella vita di una squadra dei vigili del fuoco del Quebec. In questo scatto Theo Dagnaud scruta l'orizzonte per assicurarsi che le pattuglie dei vigili del fuoco se ne siano andate e può contrassegnare la zona come “controllata”. Alimentati da alte temperature e siccità, giganteschi incendi boschivi estivi hanno devastato il Canada lo scorso anno
- Un pescatore attraversa il letto asciutto di un ramo del Rio delle Amazzoni, vicino alla comunità indigena di Porto Praia. Nel 2023, l’Amazzonia ha vissuto la sua siccità più intensa da quando è iniziata la registrazione dei dati. La siccità ha avuto un impatto sproporzionato sulle comunità indigene, rurali e fluviali. Anche se Porto Praia non ha accesso stradale ed è normalmente raggiungibile solo via fiume, la siccità ha fatto sì che i residenti dovessero camminare per chilometri lungo il letto asciutto del fiume per raggiungere le case
- Lotomau Fiafia, un anziano della comunità, è con suo nipote John nel punto in cui ricorda che c'era la costa quando era ragazzo. La comunità di 500 persone sull'isola di Kioa, nelle Fiji, è cresciuta da un insediamento di persone che cercarono rifugio negli anni '40 dall'innalzamento del livello del mare a Tuvalu. La loro economia legata a pesca e agricoltura è nuovamente minacciata, poiché la crescente erosione delle coste significa che loro e più di 600 comunità intorno alle Fiji potrebbero essere costrette a trasferirsi nei prossimi anni