Gaza, Idf: 3 ostaggi liberati a casa di reporter Al Jazeera. Gantz dà le dimissioni

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Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam afferma che, nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana. Il ministero degli Esteri libanese ha condannato l'operazione che ha portato all'uccisione di oltre 200 palestinesi, definendola "il massacro del campo di Nuseirat"

 

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Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz si è dimesso dall'esecutivo. Lo ha annunciato lo stesso Gantz in una dichiarazione ai media. "Lascio con il cuore pesante", ha detto, "non vinceremo questa guerra come avevamo pianificato".

Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam, citate da ArabNews, afferma che nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre ostaggi sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana. 

Il ministero degli Esteri libanese ha condannato l'operazione delle forze di sicurezza israeliane per salvare i quattro ostaggi poi liberati, ma che ha portato all'uccisione di oltre 200 palestinesi, definendola "il massacro del campo di Nuseirat". 


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World Press Photo 2024, la foto dell’anno è una donna palestinese con la nipote morta

L’immagine che ha vinto la 67esima edizione del prestigioso  premio foto-giornalistico è uno scatto di Mohammed Salem, titolato “A  Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece”, che mostra una donna  palestinese mentre culla il corpo della nipote di cinque anni nella  Striscia di Gaza. La foto è stata scattata il 17 ottobre 2023  all’ospedale Nasser di Khan Younis LE FOTO

Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti

Secondo le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni  di assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti riutilizzabili per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e  infezioni. Le storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale  dell'igiene mestruale LE STORIE

Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza

Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni;  Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro  appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori  controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al  festival musicale Supernova LEGGI

Mo: si dimette dal gabinetto di guerra anche l'osservatore Eisenkot

Si dimette dal gabinetto di guerra israeliano anche Gadi Eisenkot. L'annuncio del deputato di Unità nazionale, che ricopriva un ruolo di osservatore, arriva dopo quello del leader del partito Benny Gantz. 

"Nonostante gli sforzi di molti, insieme a quelli del mio collega, al gabinetto da lei guidato è stato impedito per molto tempo di prendere decisioni determinanti, che erano necessarie per realizzare gli obiettivi della guerra e migliorare la posizione strategica di Israele", scrive l'ex capo di stato maggiore dell'Idf in una lettera al premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Considerazioni esterne e politiche si sono infiltrate nelle discussioni pertanto, è ora di lasciare il governo", aggiunge Eisenkot.

Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di  musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche  Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di  Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il  bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti LE FOTO

Gantz a Netanyahu: "Indire nuove elezioni"

Nell'annunciare le sue dimissioni dal governo, il presidente di Unità Nazionale Benny Gantz ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di fissare una data concordata per le elezioni. "Per garantire una vera vittoria, è opportuno che in autunno, un anno dopo il disastro, si vada alle elezioni che alla fine istituiranno un governo che conquisterà la fiducia del popolo e sarà in grado di affrontare le sfide [di Israele]", ha affermato. "Chiedo a Netanyahu di fissare una data concordata per le elezioni. Non lasciare che il nostro popolo venga fatto a pezzi".

Ben Gvir pretende di entrare nel gabinetto di guerra

Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e leader dell'estrema destra ha chiesto di entrare nel gabinetto di guerra dopo l'uscita di Benny Gantz. "Ho chiesto al primo ministro di entrare nel gabinetto di guerra", ha dichiarato Ben Gvir in una lettera pubblicata su X.

Israele, si dimette generale al comando della Divisione Gaza

Il generale di brigata israeliano Avi Rosenfeld ha annunciato stasera che si dimetterà dalla carica di comandante della Divisione Gaza - il cui compito è difendere la zona sud d'Israele al confine con la Striscia - e si ritirerà dall'esercito. Lo scrive Haaretz. In una dichiarazione, Rosenfeld ha affermato di "aver fallito nella missione di proteggere la vita dei residenti delle comunità di confine di Gaza". Rosenfeld presta servizio nell'Idf da quasi 30 anni.

Netanyahu a Gantz: "Non abbandonare la battaglia"

Benyamin Netanyahu ha lanciato un appello a Benny Gantz a non lasciare il governo e a non abbandonare la battaglia. "Israele è in una guerra esistenziale su più fronti", ha scritto Netanyahu su X. "Benny, non è il momento di abbandonare, è il momento di unire le forze". Il premier ha promesso di andare avanti fino alla vittoria e al raggiungimento di tutti gli obiettivi, "in primo luogo il rilascio degli ostaggi e l'eliminazione di Hamas". Ed ha aggiunto: "La mia porta rimarrà aperta a qualsiasi partito sionista disposto ad assumersi l'onere e ad aiutare a raggiungere la vittoria sui nemici e a garantire la sicurezza dei cittadini".

Gantz lascia il governo israeliano

Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz si è dimesso dall'esecutivo. Lo ha annunciato lo stesso Gantz in una dichiarazione ai media, scrive il Jerusalem Post. "Lascio con il cuore pesante - ha detto - Non vinceremo questa guerra come avevamo pianificato".

Idf: 3 tre dei quattro ostaggi erano in casa reporter di Al Jazeera

Tre dei quattro ostaggi israeliani liberati sabato si trovavano nella casa di giornalista palestinese, hanno detto le forze armate israeliane, citate dai media locali. L'esercito israeliano ha riferito che il reporter di Al Jazeera Abdullah Jamal era un operativo di Hamas e teneva in ostaggio, insieme alla sua famiglia, Almog Meir, Andrey Kozlov e Shlomi Ziv nella sua casa a Nuseirat.

"Usa,patto difesa con Riad se normalizza i rapporti con Israele"

L'amministrazione Biden ha proposto all'Arabia Saudita uno storico accordo che impegnerebbe gli Stati Uniti a difendere la nazione del Golfo in cambio di un rafforzamento dei rapporti con Israele. Lo riferiscono al Wall Street Journal funzionari americani e sauditi. L'obiettivo di Washington, spiegano le fonti, è offrire ai leader israeliani l'obiettivo a lungo perseguito di stabilire relazioni normali con l'Arabia Saudita, aprendo la porta a una maggiore normalizzazione dei rapporti nel mondo arabo e musulmano così da avere un strumento di pressione in più per convincere Israele a sostenere un percorso credibile verso una soluzione a due Stati. La spinta diplomatica per un trattato di mutua difesa con Riad segna una notevole svolta per Joe Biden, che da candidato promise che avrebbe trattato l'Arabia Saudita come un paria e le avrebbe fatto pagare l'assassinio del giornalista Jamal Khashoggi. Ora invece il presidente americano, che aveva già scatenato feroce critiche incontrando il principe ereditario Mohammed bin Salman, sta per assumere un impegno formale a proteggere la monarchia saudita. Il trattato, chiamato Strategic Alliance Agreement, deve ottenere la maggioranza dei due terzi dei voti al Senato, come richiesto dalla Costituzione americana, ed è improbabile che ottenga il sostegno di un numero sufficiente di parlamentari senza un l'assicurazione dei sauditi di normalizzare i legami con Israele. Secondo i funzionari statunitensi e sauditi, l'intesa è stata scritta sulla base del patto di sicurezza tra Washington e il Giappone: in cambio dell'impegno a difendere l'Arabia Saudita in caso di attacco, gli Stati Uniti ottrengono l'accesso al territorio e allo spazio aereo sauditi per proteggere i loro interessi degli Stati Uniti e quelli dei partner regionali.

Casa Bianca: "Ora è il momento per cessate fuoco, già domani se Hamas dice sì all'accordo"

"Ora è il momento" per un cessate il fuoco nella guerra a Gaza. Ad affermarlo intervenendo a 'Face The Nation' su Cbs è il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. "Potrebbe esserci un cessate il fuoco domani, anche oggi, se Hamas dicesse sì all'accordo", spiega aggiungendo che "Hamas non ha risposto ufficialmente all'ultimo accordo proposto che porrebbe fine alla guerra con Israele".

Casa Bianca: "Ora è il momento per cessate fuoco, già domani se Hamas dice sì all'accordo"

"Ora è il momento" per un cessate il fuoco nella guerra a Gaza. Ad affermarlo intervenendo a 'Face The Nation' su Cbs è il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. "Potrebbe esserci un cessate il fuoco domani, anche oggi, se Hamas dicesse sì all'accordo", spiega aggiungendo che "Hamas non ha risposto ufficialmente all'ultimo accordo proposto che porrebbe fine alla guerra con Israele".

Israele riunisce il gabinetto di guerra, Gantz non partecipa

Il gabinetto di guerra israeliano dovrebbe riunirsi stasera, dopodiché il gabinetto di sicurezza si riunirà alle 20.30 (le 19.30 in Italia), presso l'ufficio del primo ministro a Gerusalemme. Il presidente del partito di Unità Nazionale Benny Gantz, che dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo domenica sera, non dovrebbe partecipare alle riunioni. Lo scrive Haaretz. 

Gb, 'notizia attacco Houthi a cacciatorpediniere è falsa'

Il Regno Unito respinge la dichiarazione degli Houthi secondo cui avrebbero attaccato il cacciatorpediniere britannico. Il ministero della Difesa britannico ha affermato che la dichiarazione del gruppo militare dello Yemen secondo cui avrebbero lanciato missili balistici contro un cacciatorpediniere britannico nel Mar Rosso è falsa. "Queste affermazioni non sono vere", ha detto un portavoce del ministero della Difesa britannico. 

Appello del Papa, 'Gaza stremata, nessuno fermi aiuti'

Gaza è "stremata" e nessuno può impedire" che arrivino gli aiuti. Il Papa rinnova il suo appello per la pace in Medio Oriente e guarda in particolare alle sofferenze della Striscia. E' costantemente informato della situazione attraverso le sue quotidiane telefonate alla parrocchia latina della Sacra Famiglia e per questo, insieme al cessate il fuoco e alla liberazione di tutti gli ostaggi, Papa Francesco pone l'accento sulla questione umanitaria. "Dopodomani in Giordania si terrà una conferenza internazionale sulla situazione umanitaria a Gaza convocata dal re di Giordania, dal presidente dell'Egitto e dal segretario generale delle Nazioni Unite", ha ricordato il Papa all'Angelus aggiungendo: "Mentre li ringrazio per questa importante iniziativa incoraggio la comunità internazionale ad agire urgentemente con ogni mezzo per soccorrere la popolazione di Gaza stremata dalla guerra. Gli aiuti umanitari devono potere arrivare a chi ne ha bisogno e nessuno lo può impedire". Parlando ancora della difficile situazione in Medio Oriente, Papa Francesco ha anche ricordato che l'8 giugno "ricorreva il decimo anniversario dell'Invocazione della Pace in Vaticano alla quale erano stati presenti il presidente israeliano, il compianto Shimon Peres, e quello palestinese Abu Mazen".

Hamas, 3 ostaggi morti nel blitz a Nuseirat

Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam, citate da ArabNews, affermano che nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre ostaggi sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana. 

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