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Gaza, Idf: 3 ostaggi liberati a casa di reporter Al Jazeera. Gantz dà le dimissioni

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Israele, Gantz si dimette dal governo: Chiedo nuove elezioni
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Israele, Gantz si dimette dal governo: Chiedo nuove elezioni
00:02:30 min

Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam afferma che, nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana. Il ministero degli Esteri libanese ha condannato l'operazione che ha portato all'uccisione di oltre 200 palestinesi, definendola "il massacro del campo di Nuseirat"

 

in evidenza

Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz si è dimesso dall'esecutivo. Lo ha annunciato lo stesso Gantz in una dichiarazione ai media. "Lascio con il cuore pesante", ha detto, "non vinceremo questa guerra come avevamo pianificato".

Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam, citate da ArabNews, afferma che nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre ostaggi sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana. 

Il ministero degli Esteri libanese ha condannato l'operazione delle forze di sicurezza israeliane per salvare i quattro ostaggi poi liberati, ma che ha portato all'uccisione di oltre 200 palestinesi, definendola "il massacro del campo di Nuseirat". 


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World Press Photo 2024, la foto dell’anno è una donna palestinese con la nipote morta

L’immagine che ha vinto la 67esima edizione del prestigioso  premio foto-giornalistico è uno scatto di Mohammed Salem, titolato “A  Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece”, che mostra una donna  palestinese mentre culla il corpo della nipote di cinque anni nella  Striscia di Gaza. La foto è stata scattata il 17 ottobre 2023  all’ospedale Nasser di Khan Younis LE FOTO

Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti

Secondo le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni  di assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti riutilizzabili per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e  infezioni. Le storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale  dell'igiene mestruale LE STORIE

Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza

Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni;  Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro  appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori  controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al  festival musicale Supernova LEGGI

Mo: si dimette dal gabinetto di guerra anche l'osservatore Eisenkot

Si dimette dal gabinetto di guerra israeliano anche Gadi Eisenkot. L'annuncio del deputato di Unità nazionale, che ricopriva un ruolo di osservatore, arriva dopo quello del leader del partito Benny Gantz. 

"Nonostante gli sforzi di molti, insieme a quelli del mio collega, al gabinetto da lei guidato è stato impedito per molto tempo di prendere decisioni determinanti, che erano necessarie per realizzare gli obiettivi della guerra e migliorare la posizione strategica di Israele", scrive l'ex capo di stato maggiore dell'Idf in una lettera al premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Considerazioni esterne e politiche si sono infiltrate nelle discussioni pertanto, è ora di lasciare il governo", aggiunge Eisenkot.

Gantz:
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Gantz: "E' momento giusto per mie dimissioni"
00:00:50 min

Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di  musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche  Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di  Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il  bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti LE FOTO

Gantz a Netanyahu: "Indire nuove elezioni"

Nell'annunciare le sue dimissioni dal governo, il presidente di Unità Nazionale Benny Gantz ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di fissare una data concordata per le elezioni. "Per garantire una vera vittoria, è opportuno che in autunno, un anno dopo il disastro, si vada alle elezioni che alla fine istituiranno un governo che conquisterà la fiducia del popolo e sarà in grado di affrontare le sfide [di Israele]", ha affermato. "Chiedo a Netanyahu di fissare una data concordata per le elezioni. Non lasciare che il nostro popolo venga fatto a pezzi".

Ben Gvir pretende di entrare nel gabinetto di guerra

Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e leader dell'estrema destra ha chiesto di entrare nel gabinetto di guerra dopo l'uscita di Benny Gantz. "Ho chiesto al primo ministro di entrare nel gabinetto di guerra", ha dichiarato Ben Gvir in una lettera pubblicata su X.

Israele, si dimette generale al comando della Divisione Gaza

Il generale di brigata israeliano Avi Rosenfeld ha annunciato stasera che si dimetterà dalla carica di comandante della Divisione Gaza - il cui compito è difendere la zona sud d'Israele al confine con la Striscia - e si ritirerà dall'esercito. Lo scrive Haaretz. In una dichiarazione, Rosenfeld ha affermato di "aver fallito nella missione di proteggere la vita dei residenti delle comunità di confine di Gaza". Rosenfeld presta servizio nell'Idf da quasi 30 anni.

Netanyahu a Gantz: "Non abbandonare la battaglia"

Benyamin Netanyahu ha lanciato un appello a Benny Gantz a non lasciare il governo e a non abbandonare la battaglia. "Israele è in una guerra esistenziale su più fronti", ha scritto Netanyahu su X. "Benny, non è il momento di abbandonare, è il momento di unire le forze". Il premier ha promesso di andare avanti fino alla vittoria e al raggiungimento di tutti gli obiettivi, "in primo luogo il rilascio degli ostaggi e l'eliminazione di Hamas". Ed ha aggiunto: "La mia porta rimarrà aperta a qualsiasi partito sionista disposto ad assumersi l'onere e ad aiutare a raggiungere la vittoria sui nemici e a garantire la sicurezza dei cittadini".

Gantz lascia il governo israeliano

Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz si è dimesso dall'esecutivo. Lo ha annunciato lo stesso Gantz in una dichiarazione ai media, scrive il Jerusalem Post. "Lascio con il cuore pesante - ha detto - Non vinceremo questa guerra come avevamo pianificato".

Idf: 3 tre dei quattro ostaggi erano in casa reporter di Al Jazeera

Tre dei quattro ostaggi israeliani liberati sabato si trovavano nella casa di giornalista palestinese, hanno detto le forze armate israeliane, citate dai media locali. L'esercito israeliano ha riferito che il reporter di Al Jazeera Abdullah Jamal era un operativo di Hamas e teneva in ostaggio, insieme alla sua famiglia, Almog Meir, Andrey Kozlov e Shlomi Ziv nella sua casa a Nuseirat.

"Usa,patto difesa con Riad se normalizza i rapporti con Israele"

L'amministrazione Biden ha proposto all'Arabia Saudita uno storico accordo che impegnerebbe gli Stati Uniti a difendere la nazione del Golfo in cambio di un rafforzamento dei rapporti con Israele. Lo riferiscono al Wall Street Journal funzionari americani e sauditi. L'obiettivo di Washington, spiegano le fonti, è offrire ai leader israeliani l'obiettivo a lungo perseguito di stabilire relazioni normali con l'Arabia Saudita, aprendo la porta a una maggiore normalizzazione dei rapporti nel mondo arabo e musulmano così da avere un strumento di pressione in più per convincere Israele a sostenere un percorso credibile verso una soluzione a due Stati. La spinta diplomatica per un trattato di mutua difesa con Riad segna una notevole svolta per Joe Biden, che da candidato promise che avrebbe trattato l'Arabia Saudita come un paria e le avrebbe fatto pagare l'assassinio del giornalista Jamal Khashoggi. Ora invece il presidente americano, che aveva già scatenato feroce critiche incontrando il principe ereditario Mohammed bin Salman, sta per assumere un impegno formale a proteggere la monarchia saudita. Il trattato, chiamato Strategic Alliance Agreement, deve ottenere la maggioranza dei due terzi dei voti al Senato, come richiesto dalla Costituzione americana, ed è improbabile che ottenga il sostegno di un numero sufficiente di parlamentari senza un l'assicurazione dei sauditi di normalizzare i legami con Israele. Secondo i funzionari statunitensi e sauditi, l'intesa è stata scritta sulla base del patto di sicurezza tra Washington e il Giappone: in cambio dell'impegno a difendere l'Arabia Saudita in caso di attacco, gli Stati Uniti ottrengono l'accesso al territorio e allo spazio aereo sauditi per proteggere i loro interessi degli Stati Uniti e quelli dei partner regionali.

Casa Bianca: "Ora è il momento per cessate fuoco, già domani se Hamas dice sì all'accordo"

"Ora è il momento" per un cessate il fuoco nella guerra a Gaza. Ad affermarlo intervenendo a 'Face The Nation' su Cbs è il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. "Potrebbe esserci un cessate il fuoco domani, anche oggi, se Hamas dicesse sì all'accordo", spiega aggiungendo che "Hamas non ha risposto ufficialmente all'ultimo accordo proposto che porrebbe fine alla guerra con Israele".

Casa Bianca: "Ora è il momento per cessate fuoco, già domani se Hamas dice sì all'accordo"

"Ora è il momento" per un cessate il fuoco nella guerra a Gaza. Ad affermarlo intervenendo a 'Face The Nation' su Cbs è il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. "Potrebbe esserci un cessate il fuoco domani, anche oggi, se Hamas dicesse sì all'accordo", spiega aggiungendo che "Hamas non ha risposto ufficialmente all'ultimo accordo proposto che porrebbe fine alla guerra con Israele".

Israele riunisce il gabinetto di guerra, Gantz non partecipa

Il gabinetto di guerra israeliano dovrebbe riunirsi stasera, dopodiché il gabinetto di sicurezza si riunirà alle 20.30 (le 19.30 in Italia), presso l'ufficio del primo ministro a Gerusalemme. Il presidente del partito di Unità Nazionale Benny Gantz, che dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo domenica sera, non dovrebbe partecipare alle riunioni. Lo scrive Haaretz. 

Gb, 'notizia attacco Houthi a cacciatorpediniere è falsa'

Il Regno Unito respinge la dichiarazione degli Houthi secondo cui avrebbero attaccato il cacciatorpediniere britannico. Il ministero della Difesa britannico ha affermato che la dichiarazione del gruppo militare dello Yemen secondo cui avrebbero lanciato missili balistici contro un cacciatorpediniere britannico nel Mar Rosso è falsa. "Queste affermazioni non sono vere", ha detto un portavoce del ministero della Difesa britannico. 

Appello del Papa, 'Gaza stremata, nessuno fermi aiuti'

Gaza è "stremata" e nessuno può impedire" che arrivino gli aiuti. Il Papa rinnova il suo appello per la pace in Medio Oriente e guarda in particolare alle sofferenze della Striscia. E' costantemente informato della situazione attraverso le sue quotidiane telefonate alla parrocchia latina della Sacra Famiglia e per questo, insieme al cessate il fuoco e alla liberazione di tutti gli ostaggi, Papa Francesco pone l'accento sulla questione umanitaria. "Dopodomani in Giordania si terrà una conferenza internazionale sulla situazione umanitaria a Gaza convocata dal re di Giordania, dal presidente dell'Egitto e dal segretario generale delle Nazioni Unite", ha ricordato il Papa all'Angelus aggiungendo: "Mentre li ringrazio per questa importante iniziativa incoraggio la comunità internazionale ad agire urgentemente con ogni mezzo per soccorrere la popolazione di Gaza stremata dalla guerra. Gli aiuti umanitari devono potere arrivare a chi ne ha bisogno e nessuno lo può impedire". Parlando ancora della difficile situazione in Medio Oriente, Papa Francesco ha anche ricordato che l'8 giugno "ricorreva il decimo anniversario dell'Invocazione della Pace in Vaticano alla quale erano stati presenti il presidente israeliano, il compianto Shimon Peres, e quello palestinese Abu Mazen".

Hamas, 3 ostaggi morti nel blitz a Nuseirat

Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam, citate da ArabNews, affermano che nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre ostaggi sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana. 

Padre ostaggio liberato morto di crepacuore 24 ore prima

Il padre di uno degli  ostaggi israeliani liberati ieri a Gaza dopo 8 mesi di prigionia era morto "di crepacuore" appena 24 ore prima di poterlo rivedere. Come ha fatto sapere la famiglia, Yossi Jan aveva aspettato disperatamente per tutti questi mesi di ricevere notizie del suo figlio 22enne Almog Meir Jan, che si trovava al festival musicale Nova quando fu rapito.

Gantz verso l'annuncio delle dimissioni stasera

Il ministro Benny Gantz rilascerà una dichiarazione ai media questa sera alle 20 ora di Israele, le 19 in Italia, con la quale dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo. La dichiarazione di Gantz è stata rinviata di un giorno dopo il salvataggio di quattro ostaggi dalla prigionia di Hamas. Lo scrivono i media israeliani. Ieri sera il primo ministro Benyamin Netanyahu aveva chiesto a Gantz di rimanere nel governo di unità nazionale. 

"Nel blitz a Gaza israeliani si sono finti sfollati palestinesi"

Secondo il sito saudita Asharq, che cita testimoni a Gaza, alcuni membri delle forze speciali entrate ieri nel campo di Nuseirat per liberare quattro ostaggi si sono spacciati per sfollati di Rafah. Ynet aggiunge che le forze speciali appartenevano a unità israeliane che operano nelle aree palestinesi mescolandosi ai locali e parlando fluentemente arabo. Secondo quanto affermato, l'unità, che comprendeva anche donne, è entrata nel campo di Nuseirat da un'area vicina al molo degli aiuti americani e al corridoio Nezarim, il passaggio est-ovest che taglia in due Gaza a nord del campo, che è controllato dall'Idf e viene utilizzato come punto di partenza per raid nella parte settentrionale e centrale della Striscia. Le forze camuffate sono arrivate su un'auto bianca che trasportava materassi sul tetto, e le donne erano vestite con gli abiti "che le donne indossano qui in guerra", riferisce Asharq. La gente del posto, secondo questo resoconto, ha chiesto ai nuovi arrivati ;;da dove venissero e questi ultimi hanno risposto che stavano scappando dall'operazione dell'Idf a Rafah e stavano andando nell'area intorno al mercato di Nuseirat, indicando l'edificio dove era detenuta Noa Argamani. I tre ostaggi maschi (Andrey Kozlov, Shlomi Ziv e Almog Meir Jan) erano detenuti in un altro edificio a 200 metri di distanza. L'unità si è poi divisa in due gruppi, ciascuno diretto verso uno dei due edifici, in preparazione dell'operazione. Testimoni oculari raccontano ad Asharq che oltre alle truppe travestite, altre forze speciali si sono introdotte nel campo di Nuseirat all'interno di un camion dei soccorsi. L'Idf ha negato di aver utilizzato trasporti umanitari per l'operazione.

Il capo della diplomazia turca vede il leader di Hamas a Doha

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha avuto un colloquio con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Doha, a margine del summit ministeriale tra la Turchia e il Consiglio per la Cooperazione nel Golfo, in corso in Qatar. Lo riporta il ministero degli Esteri turco, pubblicando una fotografia dell'incontro

Usa confermano: "Civili uccisi nel blitz per gli ostaggi"

Gli Stati Uniti confermano che "civili sono stati uccisi" nell'operazione israeliana per la liberazione degli ostaggi a Gaza. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza americana, Jake Sullivan, sottolineando tuttavia di non poter precisare il numero né confermare quelli forniti da Hamas o Israele.

Usa: "Non abbiamo partecipato militarmente al rilascio ostaggi"

Gli Stati Uniti "non hanno partecipato da un punto di vista militare all'operazione israeliana per il rilascio degli ostaggi". Lo ha chiarito il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un'intervista alla Cnn precisando che Washington "ha fornito informazioni di intelligence" a Israele.

Israele: Al Jazeera al bando per altri 45 giorni

Il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha firmato un'ordinanza che prolunga di altri 45 giorni il divieto dell'attività di Al Jazeera in Israele. L'ordinanza originaria è scaduta oggi, dopo che il tribunale distrettuale aveva ridotto i giorni del divieto da 45 a 35. Lo scrive Haaretz.

Hamas: 274 i morti nel blitz di Israele ieri a Nuseirat

Sono almeno 274 le persone che sono state uccise e centinaia quelle rimaste ferite ieri dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza nel blitz che ha portato alla liberazione di quattro ostaggi in mano ad Hamas: lo hanno reso noto funzionari del gruppo. Ieri Hamas aveva annunciato che almeno 210 palestinesi e erano morti e 400 erano rimasti feriti nell'operazione miliare nella zona del campo profughi di Nuseirat.

Israele: "Gli attacchi a Gaza contro Deir el-Balah continuano"

L’esercito israeliano afferma che le operazioni militari continuano a Deir el-Balah e Bureij, dopo l’operazione di ieri per salvare quattro prigionieri nel campo profughi di Nuseirat. In un aggiornamento della situazione su Telegram, l'Idf ha affermato che gli aerei da combattimento stanno “colpendo numerosi obiettivi terroristici nell’area, così come terroristi armati che rappresentavano una minaccia” per le truppe israeliane.

Nella zona meridionale di Rafah, le truppe della 162a divisione stanno continuando “operazioni mirate basate sull’intelligence” e localizzando “pozzi di tunnel” e armi. Nel centro di Gaza, le truppe continuano a “smantellare le infrastrutture terroristiche ed eliminare i terroristi”.

L'esercito ha aggiunto che "numerosi colpi di mortaio" sono stati lanciati contro le truppe nell'area dell'Università Islamica nel sud di Gaza City, ma non sono stati segnalati feriti e il lanciatore è stato smantellato.

Gaza: "Il bilancio delle vittime supera i 37.000 morti"

Secondo il ministero della Salute di Gaza, gli attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso 283 persone e ne hanno ferite 814 solo nelle ultime 24 ore. La stragrande maggioranza di queste vittime – 274 morti e 698 feriti – sono state causate dall’operazione israeliana a Nuseirat, ha riferito il ministero.  Le ultime vittime portano il bilancio totale delle vittime di Gaza dal 7 ottobre a 37.084 morti e 84.494 feriti, è stato riferito.

Medioriente, il Papa: "Ci vuole molto più coraggio per la pace che per la guerra"

"Ieri ricorreva il decimo anniversario dell'invocazione per la pace in Vaticano alla quale erano presenti il presidente israeliano, il compianto Simon Perez, e quello palestinese Abu Mazen. Quell'incontro testimonia che stringersi la mano è possibile e che per fare la pace ci vuole molto più coraggio che per fare la guerra". Così Papa Francesco al termine dell'Angelus. "Pertanto incoraggio - ha continuato - i negoziati in corso tra le parti, che non sono facili, e auspico che le proposte di pace per il cessate il fuoco su tutti i fronti e per la liberazione degli ostaggi vengano subito accettate per il bene dei palestinesi e degli israeliani".

Netanyahu: "Blitz per gli ostaggi si chiamerà Operazione Arnon"

"Così come il governo Rabin appoggiò la proposta di intitolare l'azione per la liberazione degli ostaggi a Entebbe 'Operazione Jonathan', dal nome del comandante delle forze d'assalto caduto in battaglia, sono sicuro che anche il nostro governo sosterrà all'unanimità la proposta di intitolare l'operazione per liberare gli ostaggi a Gaza 'Operazione Arnon'". Lo ha detto, in apertura della seduta di governo a Gerusalemme, il premier israeliano Benyamin Netanyahu, aggiungendo che il governo ha approvato la proposta. Netanyahu ha così voluto ricordare il comandante delle forze che hanno liberato ieri gli ostaggi a Gaza, caduto in battaglia, "l'eroe di Israele Arnon Zamora". 

Il Papa: "Gaza è stremata, nessuno può impedire gli aiuti"

"Dopodomani in Giordania si terrà una conferenza internazionale sulla situazione umanitaria a Gaza convocata dal re di Giordania, dal presidente dell'Egitto e dal segretario generale delle Nazioni Unite". Lo ha ricordato il Papa all'Angelus aggiungendo: "Mentre li ringrazio per questa importante iniziativa incoraggio la comunità internazionale ad agire urgentemente con ogni mezzo per soccorrere la popolazione di Gaza stremata dalla guerra. Gli aiuti umanitari devono potere arrivare a chi ne ha bisogno e nessuno lo può impedire". 

Papa Francesco

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Israele, morto riservista italo-israeliano in un attacco con droni di Hezbollah

L'uomo si chiamava Rafael Kauders e aveva 39 anni. La notizia della morte è stata resa nota dal  ministro degli Esteri Antonio Tajani su X. LA VICENDA

Nirenstein consulente di Israele per la lotta contro l'antisemitismo

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha nominato Fiamma Nirenstein "consigliera speciale per la lotta contro l'antisemitismo per conto del ministero". Lo ha annunciato lo stesso ministero in una nota, aggiungendo che "Nirenstein è una giornalista veterana, autrice rispettata e senior speaker specializzata in antisemitismo, nel conflitto in Medio Oriente, nella storia dell'Islam, nel terrorismo e nei diritti umani".  Nirenstein è stata deputata con il Pdl dal 2008 al 2013 e vicepresidente della Commissione Affari esteri della Camera dei deputati italiana. Nel 2011 è stata indicata come una dei 50 ebrei più influenti al mondo. "La pozione - ha concluso - sarà occupata dalla signora Nirenstein su base volontaria". Fiorentina di nascita, 78 anni, con doppia cittadinanza ma residente da molti anni in Israele, Nirenstein era stata proposta nell'agosto del 2015 a futura ambasciatrice di Israele in Italia da Netanyahu, ma rinunciò all'incarico l'anno dopo. 

Riprendono i bombardamenti israeliani su Gaza

L'esercito israeliano ha bombardato la Striscia di Gaza domenica, all'indomani dell'operazione militare che ha portato alla liberazione di quattro ostaggi nel campo profughi di Nousseirat. Quattro membri della stessa famiglia sono stati uccisi e molti altri feriti in un attacco aereo che ha colpito la loro abitazione ad Al-Darraj, quartiere di Gaza City, stando a quanto riferito dai medici dell'ospedale Al-Ahli. Altri testimoni hanno riferito di colpi sparati da elicotteri a est del campo di Al-Bureij e di colpi di artiglieria a Deir al Balah. Sono stati inoltre segnalati spari a Rafah, a sud. 

Katz: "Il mondo ci ammira per la liberazione degli ostaggi"

"Il mondo - ha scritto in un messaggio su X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz - ha ammirato il coraggio, la determinazione e la capacità dimostrata da Israele con l'operazione per la liberazione degli ostaggi. Molti hanno mandato messaggi di supporto, ma solo i nemici di Israele hanno protestato per le vittime fra i terroristi di Hamas e i loro complici, accusando Israele di crimini di guerra". "Noi respingiamo con tutto il cuore queste accuse. Continueremo ad agire con determinazione e forza, in conformità con il nostro diritto all'autodifesa, fino a quando tutti gli ostaggi non saranno liberati e Hamas non sarà sconfitta", conclude Katz. 

Beirut: "L'operazione di salvataggio degli ostaggi è il massacro di Nuseirat"

Il ministero degli Esteri libanese ha condannato l'operazione delle forze di sicurezza israeliane per salvare i quattro ostaggi poi liberati, ma che ha portato all'uccisione di oltre 200 palestinesi, definendola "il massacro del campo di Nuseirat". 

Il ministero ha inoltre invitato la comunità internazionale ad "agire immediatamente per porre fine al disastro umanitario in atto a Gaza".

Il padre di uno degli ostaggi salvato morto poche ore prima che il figlio fosse liberato

Il padre di Almog Meir Jan, uno dei 4 ostaggi liberati ieri dalla prigionia di Hamas, è morto poche ore prima di poter rivedere suo figlio. Lo scrive Ynet News, aggiungendo che a "mezzogiorno erano andati a dare a Yossi Jan la bella notizia della liberazione del figlio rapito ma lo avevano trovato privo di sensi". 

"I soccorritori di Magen David Adom - aggiunge il giornale israeliano - intervenuti sul posto hanno accertato il decesso dell'uomo. Sul posto sono intervenute anche le squadre della scientifica per accertare le cause della morte".

Israele: "Proseguono le operazioni dell'Idf in tutta la Striscia di Gaza"

Le forze di difesa israeliane (Idf) in una nota fanno sapere che proseguono le operazioni militari in tutta la Striscia di Gaza. In particolare, si legge, truppe della 198ma Divisione stanno operando nella città di Deir al Balah e nel campo profughi di Bureij, dopo aver preso parte alla liberazione di quattro ostaggi, nella quale sono stati "eliminarti molti terroristi e smantellate infrastrutture terroristiche". I soldati a terra ricevono l'appoggio dei caccia dell'aviazione. Nell'area meridionale di Rafah, invece, è in azione la 162ma Divisione, che conduce operazioni basate su informazioni d'intelligence e ha localizzato diversi tunnel e condotti verticali e grandi quantità di armi, esplosivi ed equipaggiamento militare. Nel centro di Gaza opera la 99ma Divisione, con il compito di smantellare le infrastrutture dei terroristi. Nel sud di Gaza City sono stati sparati diversi colpi di mortaio alle truppe israeliane dall'Università islamica della città capoluogo, senza ferire nessuno. la posizione di lancio è quindi stata colpita in un raid aereo, fa sapere l'Idf. In una delle numerose azioni dell'aviazione, infine, secondo i militari israeliani è stato colpito un comandante di livello tattico della Jihad islamica. 

Soldati Israele

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Wafa, altri 5 palestinesi uccisi in raid israeliani

Almeno 5 palestinesi sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in una serie di raid aerei israeliani che questa mattina hanno preso di mira il campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza, e Rafah, nel sud. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa sul suo sito. In precedenza la Wafa aveva reso noto che durante la notte 3 persone erano morte in raid sul quartiere Daraj di Gaza City. 

Ukmto: "Nave colpita da una granata al largo dello Yemen"

Un incendio è scoppiato su una nave al largo delle coste dello Yemen dopo essere stata colpita da una granata. Lo ha riferito l'Ufficio per le operazioni commerciali marittime della Marina britannica (Ukmto) su X, aggiungendo che non ci sono state segnalazioni di vittime.

"Il capitano ha riferito che un proiettile sconosciuto ha colpito il la poppa della nave, provocando un incendio", si legge su social, dove si precisa che la nave si sta dirigendo verso il porto di destinazione. 

Si tratta del secondo incidente con navi nel Golfo di Aden nelle ultime 24 ore. Nella notte, l'Ukmto ha segnalato un attacco contro una nave a 80 miglia nautiche a sud-est di Aden. L'agenzia ha consigliato alle navi di procedere nell'area con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta.

Anche l'Iran condanna l'operazione di Nuseirat

L'Iran ha fermamente condannato l'operazione di Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, nella quale sono stati liberati 4 ostaggi israeliani, a fronte di 210 i palestinesi uccisi nel raid, secondo quanto dichiarato da Hamas. "I crimini orribili e scioccanti dei sionisti, nel massacrare centinaia di palestinesi, tra cui donne e bambini, nel campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza, sono il risultato dell'inazione dei governi e degli organismi internazionali responsabili, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di fronte a otto mesi di crimini di guerra e violazione del diritto internazionale umanitario da parte del regime israeliano occupante a Gaza", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, citato dall'agenzia Irna. Secondo il funzionario, anche l'Europa e gli Stati Uniti sono responsabili di quanto accaduto a Nuseirat, perché hanno continuato a fornire armi a Israele. 

La Turchia condanna l'operazione di Israele al campo di Nuseirat

La Turchia ha condannato l'operazione di Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, con la quale lo Stato ebraico ha liberato 4 ostaggi israeliani, a fronte di 210 i palestinesi uccisi nel raid, secondo quanto dichiarato da Hamas. "Con quest'ultimo barbaro attacco, Israele ha aggiunto un altro crimine alla lista di quelli che ha commesso a Gaza", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara, che chiede "alle istituzioni responsabili per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, particolarmente il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di esercitare la loro responsabilità per porre fine a questi crimini da parte di Israele, che è sotto processo davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig) per aver violato i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio del 1948". 

Il Pentagono si congratula con Israele per la liberazione degli ostaggi

Il comando centrale militare statunitense (Centcom) si è congratulato con Israele per l'operazione a Nuseirat che ha assicurato la liberazione di 4 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. "Congratulazioni alle forze di sicurezza israeliane e al popolo di Israele per il salvataggio, coronato da successo, e la restituzione alle famiglie dei quattro ostaggi rapiti il 7 ottobre", si legge nel post del Centcom sul suo account di X. 

Israele, Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio

"L'incontro bipartisan e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l'opportunità di condividere la visione del governo israeliano per difendere la democrazia, combattere il terrorismo e stabilire una pace giusta e duratura nella regione". Così il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, in una dichiarazione congiunta. LEGGI L'ARTICOLO

Famiglie degli ostaggi a Gaza: "Blitz eroico, ora liberiamoli tutti"

"Siamo felici, è stata un'operazione eroica. Ma non smettiamo di chiedere la liberazione di tutti gli altri ostaggi". Ad affermarlo al Corriere della Sera è Daniel Shek, ex diplomatico israeliano e rappresentante del Forum delle Famiglie degli ostaggi. La strategia, sostiene, non cambia: "La bella notizia del ritorno a casa di Shlomi, Noa, Almog e Andrey alle loro famiglie ci ricorda che da 36 settimane 120 ostaggi aspettano. L'accordo per il cessate il fuoco è ancora sul tavolo, ed è solo questo che può riportare a casa i vivi per la riabilitazione e i morti per la sepoltura". Sulla possibilità che lo stop alle dimissioni di Gantz possa avere un impatto sulla liberazione degli ostaggi, Shek commenta: "Noi non siamo un movimento politico. Non possiamo ragionare in modo ipotetico sulla base di calcoli di questo tipo. Possiamo solo continuare a far sentire la voce delle famiglie affinché il destino di queste persone non venga dimenticato". All'operazione di ieri hanno partecipato anche corpi statunitensi, una mossa che potrebbe far saltare l'accordo, gli viene fatto notare: "In questo momento credo sia importante procedere passo passo - risponde - Un passaggio non esclude necessariamente l'altro. Così come va ribadito che il Forum non avanza richieste politiche o militari pretendendo di sostituirsi allo Stato. Vedremo nelle prossime settimane e decideremo le posizioni da tenere sulla base degli sviluppi futuri". 

Liberati 4 ostaggi a Gaza. Hamas: uccisi 200 palestinesi. VIDEO

Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza

Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni;  Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro  appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori  controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al  festival musicale Supernova. LEGGI

Idf: "Il momento in cui abbiamo salvato 3 dei 4 ostaggi dal cuore di Gaza"

Israele, 33 arresti durante la protesta a Tel Aviv per gli ostaggi

Sono 33 le persone arrestate dalla polizia durante la manifestazione di ieri sera a Tel Aviv - dove ci sono stati anche incidenti - per sollecitare il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Lo ha fatto sapere la stessa polizia. Ma le proteste - che si sono tenute a poche ore di distanza dalla notizia del salvataggio di 4 rapiti da parte dell'Idf a Nuseirat - si sono svolte in molte altre parti di Israele. In tutte si è chiesto al governo di Benyamin Netanyhau di raggiungere una intesa al più presto per riportare a casa gli altri ostaggi. Insieme a questa richiesta anche quella che Netanyahu si dimetta. 

Usa: "Ripresa la consegna degli aiuti a Gaza dal molo"

Gli Stati Uniti hanno ripreso la consegna degli aiuti umanitari a Gaza dal molo temporaneo che era stato danneggiato da una tempesta. Lo riferisce il Comando centrale americano in un post su X. "Sabato intorno alle 10:30 (ora di Gaza) il Comando Centrale degli Stati Uniti ha iniziato la consegna di assistenza umanitaria per un totale di circa 492 tonnellate", si legge nella nota nella quale si precisa che ad oggi il Centcom ha contribuito alla consegna di oltre 1.573 tonnellate di aiuti umanitari.

Blinken: "Bene la liberazione degli ostaggi, Hamas accetti l'accordo proposto per il cessate il fuoco"

"Accogliamo con favore il salvataggio dei quattro ostaggi che, dopo otto mesi di prigionia, hanno potuto finalmente ricongiunrsi con le loro famiglie in Israele. Gli Stati Uniti non si daranno pace fino a quando tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa". Ad affermarlo in un comunicato è il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

"La proposta che il presidente Biden ha delineato otto giorni fa - sottolinea - porterebbe sollievo sia alla popolazione di Gaza che agli ostaggi rimasti e alle loro famiglie attraverso un cessate il fuoco immediato che potrebbe portare al rilascio di tutti gli ostaggi, a un'ondata di assistenza umanitaria, alla ricostruzione di Gaza e a una fine duratura della guerra. L'unica cosa che ostacola il raggiungimento di questo cessate il fuoco è Hamas. E' tempo che accettino l'accordo".

Blinken

©Ansa

Esercito Usa: "Il molo di Gaza non usato per il salvataggio degli ostaggi"

"Il molo umanitario, comprese le sue attrezzature, il personale e le risorse, non sono state utilizzate nell'operazione di salvataggio degli ostaggi oggi a Gaza. Un'area a sud della struttura è stata utilizzata dagli israeliani per riportare in sicurezza gli ostaggi in Israele. Qualsiasi affermazione contraria è falsa". Lo scrive su X il il Comando centrale americano (CentCom), precisando che "il molo temporaneo sulla costa di Gaza è stato allestito con un solo scopo: aiutare a trasferire a Gaza ulteriore assistenza salvavita urgentemente necessaria".

Ostaggi israeliani liberati, le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di  musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche  Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di  Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il  bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti LE FOTO

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Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni;  Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro  appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori  controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al  festival musicale Supernova LEGGI

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