
Si attende l'esame della bozza di risoluzione degli Stati Uniti che sostiene il piano di cessate il fuoco. Funzionari israeliani hanno detto al Nyt che i leader di Hamas hanno dato ordini ai miliziani di sparare agli ostaggi se pensano che le forze di Tel Aviv stiano arrivando. La direttrice del Programma alimentare mondiale dell'Onu annuncia che l'organizzazione ha "sospeso" la distribuzione degli aiuti dal molo costruito dagli Usa sulla costa di Gaza. Gantz dà le dimissioni
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Il Consiglio di Sicurezza Onu ha approvato la bozza di risoluzione Usa che sostiene il piano di cessate il fuoco a Gaza annunciato da Joe Biden, e invita Hamas ad accettarlo. Il testo - per andare incontro alle richieste di diversi paesi che volevano fosse menzionato anche Israele - esorta "entrambe le parti ad attuare pienamente i termini del piano senza indugio e senza condizioni". La bozza è stata approvata con 14 voti a favore e l'astensione della Russia. I leader di Hamas hanno dato ordini ai miliziani che controllano gli ostaggi a Gaza di sparare ai prigionieri se pensano che le forze israeliane stiano arrivando. Lo hanno detto funzionari israeliani al New York Times. La direttrice del Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu, Cindy McCain, ha annunciato che l'organizzazione ha "sospeso" la distribuzione degli aiuti umanitari dal molo costruito dagli Stati Uniti sulla costa di Gaza: lo riportano i media internazionali. McCain si è detta "preoccupata per la sicurezza del nostro popolo". Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz si è dimesso dall'esecutivo. Lo ha annunciato lo stesso Gantz in una dichiarazione ai media. "Lascio con il cuore pesante", ha detto, "non vinceremo questa guerra come avevamo pianificato".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
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Abu Mazen 'accoglie con favore' voto piano Usa all'Onu
Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen "ha accolto con favore" il voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul piano di tregua nella Striscia di Gaza, definendolo "un passo nella giusta direzione". "La presidenza palestinese considera l'adozione di questa risoluzione come un passo nella giusta direzione per porre fine alla guerra genocida in corso contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza", ha affermato l'ufficio di Abu Mazen in una dichiarazione trasmessa in arabo dall'agenzia ufficiale Wafa.
Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti
Secondo le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni di assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti riutilizzabili per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e infezioni. Le storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale dell'igiene mestruale LE STORIE
Russia, all'Onu astenuti perché l'accordo è poco chiaro
"Dall'inizio abbiamo chiesto come imperativo un cessate il fuoco permanente per il rilascio degli ostaggi e la consegna degli aiuti, salutando con favore qualsiasi tentativo diplomatico. In questo caso pero' gli Usa non hanno informato i membri del Consiglio di Sicurezza sui dettagli dell'accordo, e non c'e' chiarezza da parte Israele, che ha fatto diversi discorsi sul volere continuare la guerra finche' non ha distrutto Hamas". Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia in Consiglio di Sicurezza dopo il voto sulla tregua a Gaza. Mosca, che si e' astenuta, ha spiegato di "non aver bloccato il testo perche' e' supportato dagli arabi".
Hamas accoglie con favore adozione piano Usa all'Onu
Hamas ha "accolto con favore" l'adozione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di una risoluzione americana a sostegno di un piano di cessate il fuoco a Gaza. Il movimento islamico "accoglie con favore la risoluzione del Consiglio di Sicurezza... (e) desidera riaffermare la sua volontà di cooperare con i fratelli mediatori per avviare negoziati indiretti riguardanti l'attuazione di questi principi", ha affermato Hamas in una nota, riferendosi alle sue richieste per un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza e ritiro completo delle forze israeliane dal territorio.
Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza
Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni; Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al festival musicale Supernova LEGGI
Usa: 'aiuteremo a garantire che Israele rispetti obblighi'
"Oggi abbiamo mandato un messaggio chiaro ad Hamas: accettate questo accordo sul cessate il fuoco che Israele ha già accettato, e i combattimenti potrebbero fermarsi oggi. Oggi abbiamo votato per la pace". Lo ha detto l'ambasciatrice Usa all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, dopo il via libera del Consiglio di Sicurezza alla bozza che sostiene il piano per la tregua a Gaza. "Gli Usa aiuteranno ad assicurare che Israele rispetti i suoi obblighi, nel caso Hamas accetti l'accordo", ha proseguito, ribadendo che oggi "riaffermiamo anche l'impegno alla visione dei due stati".
Onu: operazioni israeliane mettono in crisi ospedali
"Le operazioni militari israeliane nel campo rifugiati di Nuseirat, a Gaza, hanno sopraffatto la gia' limitata capacita' operativa di ospedali come Al Aqsa e Al Wada a Deir al Baleh e del Nasser Medical Complex a Khan Younis". Lo ha detto il portavoce dell'Onu, citando dati dell'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari per le Nazioni Unite. Sabato, ha aggiunto il portavoce, l'ospedale di Al Aqsa ospitava circa 700 pazienti, "che e' quasi cinque volte la capacita'" di accoglienza. Solo un generatore e' attualmente in funzione. L'Onu ha inoltre sottolineato la carenza di carburante per far funzionare gli ospedali e le infrastrutture. Le forniture d'acqua sono soltanto al 26 per cento della produzione registrata prima dell'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, il 7 ottobre scorso.
Da Gaza a Trieste, l'Ong che ha salvato otto bambini palestinesi dalla guerra
Un gruppo di bambini palestinesi, malati o feriti, è stato trasferito all'ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo grazie all'operazione umanitaria organizzata dall'associazione Gaza Kinder Relief (GKR), in collaborazione con Save a Child. Ne abbiamo parlato con Alisa Kireeva, co-fondatrice della Ong GKR che si è occupata in prima persona, insieme alle altre volontarie, di portare a termine l'intera missione L'INTERVISTA
Consiglio di Sicurezza Onu sostiene il piano Usa su Gaza
Il Consiglio di Sicurezza Onu ha approvato la bozza di risoluzione Usa che sostiene il piano di cessate il fuoco a Gaza annunciato da Joe Biden, e invita Hamas ad accettarlo. Il testo - per andare incontro alle richieste di diversi paesi che volevano fosse menzionato anche Israele - esorta "entrambe le parti ad attuare pienamente i termini del piano senza indugio e senza condizioni". La bozza è stata approvata con 14 voti a favore e l'astensione della Russia.
Onu, normale sospendere aiuti da molo Usa
"Abbiamo visto cosa è successo a Gaza questo fine settimana. Penso che sia normale dopo un'operazione del genere che ha causato così tante vittime che i nostri colleghi umanitari si prendano una pausa per esaminare la situazione". Lo ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, commentando la decisione del Pam di sospendere gli aiuti dal molo Usa. Dujarric ha precisato di sperare che le operazioni possano riprendere "il più rapidamente possibile da parte nostra".
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ARTICOLO
Hezbollah annuncia di aver abbattuto un drone israeliano
Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato oggi di aver abbattuto un drone israeliano di tipo Hermes 900 sui cieli del Libano. Il velivolo aveva violato lo spazio aereo libanese. Lo riferisce la tv al Manar dello stesso partito armato libanese alleato di Iran e Hamas. Si tratta del quinto drone israeliano, di tipo Hermes 450 o Hermes 900, che Hezbollah afferma di aver abbattuto con missili terra-aria sui cieli del Libano da quando è cominciato il nuovo round di guerra tra Hezbollah e Israele lo scorso 8 ottobre. Due giorni fa Hezbollah aveva annunciato di aver respinto, con altri tipi di missili terra-aria un jet militare israeliano. Un evento senza precedenti secondo i media di Beirut
Bozza Usa all'Onu: "Accettate la tregua senza ritardi"
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite votera' oggi su una bozza di risoluzione Usa per sostenere una proposta di cessate il fuoco a Gaza e invitare Hamas ad accettarla, ha annunciato la presidenza sudcoreana. L'ultima versione del testo "accoglie con favore" la proposta di tregua annunciata il 31 maggio dal presidente statunitense Joe Biden. Inoltre, a differenza delle versioni precedenti, afferma che il piano e' stato "accettato" da Israele. La bozza di risoluzione esorta il movimento islamista palestinese Hamas ad "accettarlo anch'esso ed entrambe le parti ad attuarne pienamente i termini, senza ritardi e senza condizioni". In una prima fase, il piano prevede un cessate il fuoco di sei settimane accompagnato da un ritiro israeliano dalle aree densamente popolate di Gaza, dal rilascio di alcuni ostaggi rapiti durante l'attacco di Hamas e dalla liberazione dei prigionieri palestinesi detenuti da Israele. Ma Hamas non ha ancora reagito ufficialmente a questa proposta. E mentre Biden ha detto che il piano proviene da Israele, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto che intende continuare la guerra fino a quando Hamas non avra' finito. Le divisioni politiche interne potrebbero complicare gli sforzi
diplomatici degli Stati Uniti.
Erdogan: 'Israele minaccia la sicurezza globale'
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che "Israele minaccia la sicurezza non solo a livello regionale ma anche a livello globale" con "crimini" e "pratiche di genocidio nelle terre palestinesi, soprattutto a Gaza", durante un colloquio ad Ankara con l'omologo dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev. "La soluzione permanente è la fondazione di uno Stato palestinese con Gerusalemme est come sua capitale", ha affermato il presidente turco, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, auspicando che la comunità internazionale sostenga questa soluzione e metta sotto pressione lo Stato ebraico per ottenere questi risultati.
Hamas: 'Blinken è di parte, copre i crimini di Israele'
Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha detto alla Reuters che le parole del segretario di Stato americano Antony Blinken su un cessate il fuoco sono "di parte verso Israele" e che la sua posizione è un ostacolo al raggiungimento di un accordo. Lo riportano i media israeliani. "Il discorso di Blinken durante la sua visita in Egitto è un esempio di parzialità verso Israele e offre una copertura americana all'olocausto condotto dall'occupazione a Gaza", ha affermato. Blinken al Cairo ha ribadito che spetta ad Hamas accettare i termini dell'intesa.
Consiglio sicurezza Onu vota oggi sul piano Usa per Gaza
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu voterà oggi sulla bozza di risoluzione proposta dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco a Gaza.
Sisi a Blinken, 'porre fine al conflitto a Gaza'
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha lasciato il Cairo dopo un lungo colloquio con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, diretto in Israele. Durante l'incontro, Al Sisi ha sottolineato la necessità di porre fine alla guerra a Gaza e di impedire l'allargamento del conflitto, e di progredire verso la soluzione a due Stati.
Raid gruppi di pro Palestina contro sedi banca Barclays
Raid coordinati nel Regno Unito, oggi, contro oltre 20 filiali di Barclays, colosso bancario britannico e internazionale preso di mira da gruppi di attivisti radicali pro-palestinesi per le sue relazioni di business con Israele. L'azione, sfociata in alcuni arresti da parte della polizia, è scattata contemporaneamente nella City, in altre aree di Londra e in varie località dell'Inghilterra e della Scozia, inclusa Edimburgo: analogo il modus operandi, con vernice color rosso sangue spruzzata sulle facciate e in qualche caso vetrine infranti a colpi di pietre. L'iniziativa, rivendicata dal coordinamento di Palestine Action, è stata condotta con metodi mordi e fuggi. Agli ingressi delle banche colpite sono stata tracciate iscrizioni per denunciare il sostegno finanziario garantito da Barclays a transazioni di armi verso Israele o a progetti per lo sfruttamento di giacimenti d'idrocarburi in parte contesi nel Mediterraneo.
Mo: Blinken a Paesi regione, 'se volete cessate il fuoco fate pressione su Hamas'
"Il mio messaggio ai governi della regione è che se volete un cessate il fuoco, fate pressione su Hamas affinché lo accetti. Se volete alleviare la sofferenza dei palestinesi a Gaza, fate pressione su Hamas affinché dica sì". Questo l'appello ai Paesi del Medio Oriente del segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita in Egitto dove ha incontrato il presidente Abdel Fattah al-Sisi. "Se volete che gli ostaggi ritornino a casa, fate pressione su Hamas affinché dica sì. Se volete evitare che il conflitto si espanda, fate pressione su Hamas affinché dica sì", ha continuato Blinken, prima di aggiungere che la proposta del presidente americano Joe Biden è "molto vicina" a qualcosa che il gruppo islamico palestinese "aveva accettato in precedenza".
Il segretario di Stato ha sottolineato che, se si raggiungesse un cessate il fuoco, "si aprirebbe la strada verso una sicurezza e una pace più durature a Gaza". Blinken ha anche elogiato "il ruolo chiave dell'Egitto come mediatore, non solo per portare Hamas al tavolo dei colloqui, ma per convincerlo a dire sì". "I nostri omologhi egiziani sono stati in contatto con Hamas fino a poche ore fa", ha osservato, sottolineando che "è fondamentale continuare a lavorare sui piani per il giorno dopo" a Gaza, compresi quelli sulla governance e sulla ricostruzione. Di queste stesse cose Blinken parlerà nel suo tour nella regione, che lo porterà in Israele, Giordania e Qatar.
Nyt, Hamas ha ordinato di uccidere ostaggi se arriva l'Idf
I leader di Hamas hanno dato ordini ai miliziani che controllano gli ostaggi a Gaza di sparare ai prigionieri se pensano che le forze israeliane stiano arrivando. Lo hanno detto funzionari israeliani al New York Times. Il quotidiano Usa, che riferisce anche delle operazioni americane per aiutare nella localizzazione degli ostaggi con i droni, aggiunge che si ritiene che un "piccolo gruppo di ostaggi" sia trattenuto vicino a Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, per essere utilizzati come scudi umani. Sinwar, secondo gli americani, "probabilmente è tornato a nascondersi sotto Khan Yunis".
Europee: Israele ancora contro Sánchez, 'punito dagli spagnoli'
Gli elettori spagnoli hanno "punito" il premier Pedro Sánchez e la vice premier e ministra del Lavoro Yolanda Díaz. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, non perde occasione per 'attaccare' la Spagna, che ha riconosciuto lo Stato di Palestina, e interviene nel dibattito aperto dai risultati del voto per le elezioni europee.
"Gli spagnoli hanno punito la coalizione di Sánchez e Díaz con una sonora sconfitta alle elezioni - ha scritto Katz su X - Emerge che non paga abbracciare gli assassini e gli stupratori di Hamas".
Al voto il Partito popolare ha superato con il 34,2% dei voti (22 seggi) i socialisti al governo (30,2% delle preferenze e 20 seggi). Conquista tre seggi Sumar, della Díaz, criticata per aver usato lo slogan "dal fiume al mare, la Palestina sarà libera".
Blinken, i Paesi arabi premano su Hamas per la tregua
Antony Blinken ha lanciato un appello ai Paesi arabi perché facciano "pressione" su Hamas affinché accetti la tregua con Israele. Il segretario di Stato americano è tornato in missione in Medio Oriente, con prima tappa al Cairo. Secondo Blinken la "stragrande maggioranza" degli israeliani e dei palestinesi vogliono la pace.
Mezzaluna rossa, 'Israele chiude valico Rafah nonostante imminente carestia'
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato che Israele continua a chiudere il valico di frontiera di Rafah con l'Egitto nonostante gli "imminenti livelli acuti di carestia in tutta la Striscia di Gaza".
"L'applicazione di punizioni collettive alla popolazione palestinese a Gaza - scrive su X l'organizzazione sanitaria - non solo esacerba ulteriormente la situazione umanitaria nella Striscia, ma costituisce anche una violazione diretta dell'ordine di maggio della Corte Internazionale di Giustizia sulle misure provvisorie e del diritto umanitario internazionale".
Iran, 'nessun segno che gli Usa cerchino la tregua a Gaza'
Secondo l'Iran non c'è alcun segno che indichi una volontà di arrivare ad un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza da parte degli Stati Uniti dal momento che "i sionisti hanno commesso atrocità in una guerra contro i palestinesi sostenuta dagli Usa". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, come riporta Irna. Secondo il funzionario, "gli Usa non sono affatto pronti per un armistizio nell'attuale guerra" e "se gli americani cercassero sinceramente (di arrivare a) un cessate il fuoco, dovrebbero smettere di inviare armi al regime sionista".
Iran, 'dimissioni in Israele indicano il collasso del regime'
"Le ripetute dimissioni dei membri del governo del regime sionista e dei suoi funzionari militari e della sicurezza indicano il collasso del regime, il fallimento nel raggiungere i suoi obiettivi e i suoi continui fallimenti a livello strategico nella guerra a Gaza". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, come riferisce Irna, facendo implicito riferimento all'uscita di Benny Gantz dall'esecutivo in Israele. "Naturalmente, la sostituzione di alcuni assassini con nuovi assassini non cambia la natura del comportamento di questo regime nei confronti dei palestinesi", ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica, condannando le "brutali operazioni" di Israele e invitando la comunità internazionale ad agire a livello legale contro lo Stato ebraico, per "porre fine alla macchina da guerra sionista".
Israele, 'pioggia di missili dal Libano, colpite zone nel nord'
Nelle ultime ore sono stati effettuati numerosi lanci dal Libano di missili anticarro verso le aree di Manara, Yir'on, Avivim, Margaliot e Yiftach nel nord di Israele: lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf), sottolineando che diversi colpi sono andati a segno su strutture nelle aree di Manara e Yir'on e sono scoppiati incendi nelle aree di Yir'on, Yiftach e Manara. Inoltre, le difese aeree hanno "intercettato con successo due bersagli aerei sospetti sulla costa di Nahariya", si legge in un comunicato, mentre "altri due obiettivi provenienti dal Libano sono caduti nella zona di Kabri. Di conseguenza è scoppiato un incendio e ci sono danni nella zona".
Nbc, 'Usa potrebbero trattare con Hamas per rilascio connazionali'
Funzionari dell'amministrazione Biden hanno discusso la possibilità di negoziare un accordo bilaterale con Hamas per garantire il rilascio di cinque americani tenuti ancora in ostaggio a Gaza, se gli attuali colloqui di cessate il fuoco che coinvolgono Israele fallissero. Lo rende noto Nbc News, citando alti funzionari statunitensi. Tali negoziati - scrive l'emittente americana - non includerebbero Israele e sarebbero condotti attraverso interlocutori del Qatar, hanno affermato i funzionari.
Funzionari americani sperano anche di recuperare i resti di altri tre cittadini americani che sarebbero stati uccisi il 7 ottobre da Hamas e che poi ha portato i loro corpi a Gaza.
I funzionari non sanno cosa gli Stati Uniti potrebbero offrire ad Hamas in cambio del rilascio degli ostaggi americani - afferma l'Nbc - Ma il gruppo terroristico potrebbe avere un incentivo a concludere un accordo con gli Usa, perché, così facendo, probabilmente metterebbe ulteriormente a dura prova le relazioni tra Washington e Tel Aviv ed eserciterebbe ulteriore pressione politica interna sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Haniyeh: Israele cerca di bloccare accordo di cessate il fuoco
Israele ha attaccato il campo di Nuseirat e ha liberato quattro ostaggi uccidendo almeno 274 palestinesi per bloccare qualsiasi accordo che mettesse fine alla guerra. Lo ha detto ad al Jazeera Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas, riferendosi al piano presentato dagli Stati Uniti. Haniyeh ha inoltre accusato gli Stati Uniti di aver preso parte all'attacco, affermando che l'amministrazione Biden non è "meno criminale" della leadership israeliana.
Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 37.124
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 37.124, di cui 40 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 84.712, secondo la stessa fonte.
Nbc: Usa valuta intesa con Hamas per rilascio 5 ostaggi
L'amministrazione americana di Joe Biden sta valutando la possibilita' di concludere un accordo separato con Hamas per la liberazione di cinque ostaggi dalla doppia cittadinanza se l'attuale sforzo negoziale non dovesse produrre risultati. E' quanto riporta Nbc News citando quattro fonti Usa. I rapiti coinvolti sarebbero Edan Alexander, Sagui Dekel-Chen, Hersh Goldberg-Polin, Omer Neutra e Keith Siegel.
Mo, Usa chiedono voto Consiglio sicurezza Onu su piano cessate il fuoco
Gli Stati Uniti hanno chiesto un voto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su una bozza di risoluzione a sostegno del piano elaborato dall'Amministrazione Biden per un ''cessate il fuoco immediato'' tra Hamas e Israele e ''il rilascio degli ostaggi''. Come ha spiegato Nate Evans, portavoce della delegazione Usa all'Onu, ''gli Stati Uniti hanno chiesto che il Consiglio di sicurezza si esprima con un voto a sostegno della proposta sul tavolo''. Non è stata indicata una data per il voto.
Scontro Smotrich-familiari ostaggi su accordo con Hamas
Scontro alla Knesset tra il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich e i familiari degli ostaggi. Il leader dell'estrema destra, contestato durante un'audizione, ha ribadito la sua opposizione a un accordo con Hamas per la liberazione dei rapiti perche' "potrebbe portare all'assassinio di molti ebrei". "Il nostro dilemma e' doloroso, ma la nostra responsabilita' come leadership e' pensare non solo al qui e ora, ma anche a quali sono le conseguenze a lungo termine di ciascuna delle nostre decisioni sulla sicurezza del popolo di Israele, sul futuro del popolo ebraico", ha affermato, suscitando lo sdegno dei parenti. "Rivolteremo ogni pietra per restituire tutti i rapiti, ma non andremo incontro a un suicidio collettivo", ha sottolineato.
Hamas a Usa: fare pressioni su Israele per fine guerra
Un alto esponente di Hamas ha esortato gli Stati Uniti a esercitare pressioni su Israele perche' metta fine alla guerra a Gaza. "Chiediamo all'amministrazione americana di esercitare pressioni sull'occupazione per fermare la guerra a Gaza, il movimento di Hamas e' pronto ad affrontare positivamente qualsiasi iniziativa che assicuri la fine della guerra", ha affermato Sami Abu Zuhri, in vista dell'arrivo nella regione del segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
Mo, Hezbollah lancia 2 missili anticarro contro Kibbutz nel nord di Israele
Due missili anticarro sono stati lanciati contro il Kibbutz Manara in Galilea, nel nord di Israele. Non ci sono state vittime causate dall'attacco, rivendicato da Hezbollah con la motivazione che è stato effettuato in risposta agli attacchi israeliani a Hula e Sheba, nel sud del Libano.
Mo: palestinese entra in base Idf in Cisgiordania senza che i soldati se ne accorgano
Un palestinese è entrato in una base dell'Idf in Cisgiordania ed è stato successivamente trovato all'interno per caso dai militari. Lo ha riferito la Radio dell'Esercito, secondo cui l'uomo è malato di mente.
I soldati di guardia all'ingresso non si erano accorti del suo ingresso e sarebbero sottoposti a un processo disciplinare.
Idf: eliminati combattenti dell'élite di Hamas nel centro di Gaza
L'esercito israeliano ha effettuato più attacchi aerei e "raid mirati" nel centro di Gaza, uccidendo combattenti di Hamas e distruggendo infrastrutture militari. Molti dei combattenti di Hamas uccisi dagli attacchi aerei erano membri delle forze d'élite Nukhba. Lo afferma nel suo ultimo aggiornamento l'esercito israeliano.
Gaza: Onu, 'sospesi aiuti da molo Usa dopo raid Israele
La direttrice del Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu, Cindy McCain, ha annunciato ieri che l'organizzazione ha "sospeso" la distribuzione degli aiuti umanitari dal molo costruito dagli Stati Uniti sulla costa di Gaza: lo riportano i media internazionali. McCain si è detta "preoccupata per la sicurezza del nostro popolo" dopo uno dei più sanguinosi giorni della guerra nella Striscia, riferendosi al raid israeliano di sabato che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi in mano ad Hamas. McCain ha aggiunto che 2 dei magazzini del Pam a Gaza sono stati colpiti da un razzo e un membro dello staff è rimasto ferito.
Israele smentisce: "nessun ostaggio morto nel blitz di Nuseirat"
Il portavoce militare Peter Lerner ha negato che tre ostaggi siano stati uccisi durante l'operazione delle Forze di difesa israeliane (Idf) che sabato ha liberato altri quattro prigionieri nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Ieri il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam, ha affermato che nel blitz israeliano sono rimasti uccisi tre ostaggi, tra cui uno con cittadinanza americana. "Questa è solo propaganda di Hamas: il suo tentativo di creare preoccupazione in Israele", ha detto in serata Lerner all'emittente britannica Sky News. "Tutto quelle che dice" il movimento islamista al potere nell'enclave palestinese "va preso con le pinse", ha aggiunto il portavoce militare. Nel blitz delle Idf a Nuseirat sarebbero morte almeno 274 persone, secondo Hamas. Tre dei quattro ostaggi liberati si trovavano nella casa di un giornalista palestinese dell'emittente araba Al Jazeera, secondo Israele
Usa, 2 mercantili colpiti da Houthi nel Golfo di Aden
Gli Houthi yemeniti hanno danneggiato due navi commerciali in attacchi missilistici nel Golfo di Aden nelle ultime 24 ore. Lo ha affermato il Centcom, il Comando Centrale degli Stati Uniti. In particolare gli Houthi hanno colpito la Tavvishi, una nave portacontainer battente bandiera liberiana e di proprietà svizzera, con un missile balistico antinave, afferma il Centcom aggiungendo che la nave è stata danneggiata, ma nessun membro dell'equipaggio è rimasto ferito.
Due missili lanciati dagli Houthi hanno poi colpito la Norderney, una nave mercantile di proprietà tedesca che operava sotto bandiera di Antigua e Barbados, afferma il Centcom. Anche quella nave ha subito danni, ma nessun membro dell'equipaggio è rimasto ferito e la nave ha continuato il suo viaggio.
Sei morti in un raid aerei israeliano sulla città di Gaza
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che sei persone, tra cui donne e bambini, sono morte in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito una casa nella città di Gaza. Raid aerei sono stati segnalati nelle stesse ore anche a nord di Rafah, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 37.084 morti e 84.494 feriti, secondo i dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.
Usa riprendono lanci aiuti umanitari a Gaza
Un aereo cargo americano ha sganciato piu' di 10 tonnellate di razioni umanitarie nel nord di Gaza, secondo quanto riferito dalle forze armate statunitensi, dopo la sospensione delle consegne di aiuti decisa venerdi' scorso a causa delle operazioni israeliane nell'area. Il lancio aereo ha fornito "assistenza umanitaria salvavita nel nord di Gaza", afferma in una nota il Comando Centrale degli Stati Uniti. "Fino ad oggi gli Stati Uniti hanno lanciato piu' di 1.050 tonnellate di assistenza umanitaria" oltre agli aiuti consegnati tramite un molo temporaneo collegato alla costa di Gaza, si legge.
Usa chiedono voto Onu sulla risoluzione per tregua a Gaza
Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver richiesto un voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla loro bozza di risoluzione per un cessate il fuoco a Gaza.
Idf, primo tentativo Hezbollah di abbattere jet Israele
Una cellula di miliziani Hezbollah ha lanciato missili antiaerei contro velivoli aerei da combattimento israeliani nel sud del Libano. Lo riferiscono le forze di difesa israeliane, secondo quanto riportato da Times of Israel. Secondo Idf gli aerei non hanno mai subito alcuna seria minaccia a causa dell'attacco. Tuttavia, sembra essere il primo utilizzo di missili antiaerei in Libano contro mezzi israeliani da quando e' scoppiata la guerra, otto mesi fa, ed e' avvenuto dopo diverse settimane che hanno visto Hezbollah aumentare lentamente l'intensita' delle ostilita'. L'Idf ha riferito che poco dopo il lancio dei missili, un drone ha colpito e ucciso la cellula di miliziani, vicino alla citta' costiera di Tiro.
Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti
Secondo le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni di assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti riutilizzabili per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e infezioni. Le storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale dell'igiene mestruale LE STORIE
Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza
Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni; Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al festival musicale Supernova LEGGI
World Press Photo 2024, la foto dell’anno è una donna palestinese con la nipote morta
L’immagine che ha vinto la 67esima edizione del prestigioso premio foto-giornalistico è uno scatto di Mohammed Salem, titolato “A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece”, che mostra una donna palestinese mentre culla il corpo della nipote di cinque anni nella Striscia di Gaza. La foto è stata scattata il 17 ottobre 2023 all’ospedale Nasser di Khan Younis LE FOTO