Guerra a Gaza, Hamas respinge proposta tregua Usa. Sinwar: "Morti civili necessarie"

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Hamas e la Jihad islamica hanno diffuso un comunicato stampa congiunto, in cui annunciano di avere consegnato la loro risposta ufficiale alla proposta di cessate il fuoco e di liberazione degli ostaggi ai mediatori del Qatar e dell'Egitto. Secondo quanto riferito, la risposta di Hamas e della Jihad islamica include modifiche all'offerta, inclusa una nuova tempistica per il rilascio degli ostaggi e il ritiro delle truppe israeliane da Gaza che secondo il capo del Mossad, Dedi Barna, sono un sostanziale rifiuto

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Hamas accetta la risoluzione di cessate il fuoco votata ieri dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ed è pronta a negoziare i dettagli. Lo ha detto alla Reuters Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, aggiungendo che spetta a Washington garantire che Israele la rispetti. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu "ha riaffermato il suo impegno" per il cessate il fuoco a Gaza, secondo il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

Gli Usa avevano incassato un forte sostegno internazionale al piano Biden per una tregua nella Striscia di Gaza: la bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza Onu era passata con 14 sì e l'astensione della Russia. 

Blinken oggi in Giordania, dove si terrà la Conferenza internazionale sugli aiuti per l'enclave palestinese. Altri 3 morti nella Striscia, 4 in Cisgiordania e 5 in Libano per i raid israeliani. I ribelli yemeniti Houthi affermano di aver arrestato membri di una rete di spionaggio Usa-Israele. Nuove sanzioni da Washington.


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Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti

Secondo  le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni  di  assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti riutilizzabili  per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e  infezioni. Le  storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale  dell'igiene  mestruale. LE STORIE

Hamas ha respinto la proposta di pace presentata dagli Usa

Hamas ha respinto la proposta di cessate il fuoco presentata dagli Stati Uniti. Un funzionario israeliano, ampiamente citato dai media ebraici, afferma che la risposta di Hamas alla richiesta di liberazione degli ostaggi e all'offerta di una tregua "di fatto respinge la proposta". Secondo quanto riferito, la risposta di Hamas e della Jihad islamica include modifiche all'offerta, inclusa una nuova tempistica per il rilascio degli ostaggi e il ritiro delle truppe israeliane da Gaza che secondo il capo del Mossad, Dedi Barna, costituiscono un sostanziale rifiuto. 

Chi sono i 4 ostaggi israeliani liberati in un blitz a Gaza

Si tratta di Noa Argamani, 25 anni, Almog Meir Jan, 21 anni;  Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Le condizioni mediche dei quattro  appaiono buone, ma sono ora stati portati all'ospedale per ulteriori  controlli. I quattro erano stati rapiti durante l'attacco di Hamas al  festival musicale Supernova LEGGI

Da Gaza a Trieste, l'Ong che ha salvato otto bambini palestinesi dalla guerra

Un gruppo di bambini palestinesi, malati o feriti, è stato  trasferito all'ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo grazie  all'operazione umanitaria organizzata dall'associazione Gaza Kinder  Relief (GKR), in collaborazione con Save a Child. Ne abbiamo parlato  con Alisa Kireeva, co-fondatrice della Ong GKR che si è occupata in  prima persona, insieme alle altre volontarie, di portare a termine l'intera missione L'INTERVISTA

Usa: stiamo esaminando la risposta di Hamas alla tregua

"Gli Stati Uniti stanno esaminando la risposta di Hamas al piano" per una tregua a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. Washington ha ricevuto la "risposta che Hamas ha dato al Qatar e all'Egitto, e la stiamo valutando proprio adesso", ha detto ai giornalisti il funzionario senza fornire dettagli sul suo contenuto.

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180  partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime  condizioni igieniche. L'ARTICOLO

Hamas e Jihad islamica, stop totale all'aggressione a Gaza

"La risposta dà priorità all'interesse del nostro popolo palestinese e alla necessità di fermare completamente l'aggressione in corso contro la Striscia di Gaza". Hamas e la Jihad islamica hanno diffuso un comunicato stampa congiunto, in cui annunciano di avere consegnato la loro risposta ufficiale alla proposta di cessate il fuoco e di liberazione degli ostaggi ai mediatori del Qatar e dell'Egitto. Doha e Il Cairo confermano senza fornire dettagli. Lo scrive Times of Israel

Houthi: "3 raid Usa-Gb a Hodeida nello Yemen"

I media affiliati al gruppo Ansar Allah (Houthi) hanno affermato che tre raid americani-britannici hanno preso di mira il distretto di Al-Saleef a Hodeida nello Yemen occidentale. Lo scrive al Jazeera. 

Mezzaluna rossa: sono 6 i palestinesi uccisi in Cisgiordania

La Mezzaluna Rossa ha annunciato che almeno sei palestinesi sono state uccise dalle forze armate israeliane nell'area di Jenin in Cisgiordania. In precedenza era stato riferito che almeno due sospetti erano stati arrestati. Lo riportano i siti israeliani.

Media: Hamas risponde "con commenti" a proposta di pace

Hamas ha inviato una risposta "con commenti" alla proposta di pace approvata in Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Lo riferiscono media israeliani che citano fonti vicine al negoziato.


Abu Mazen ringrazia Sanchez per riconoscimento Stato Palestina

"Mi sono incontrato con il presidente dell'Autorità palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), che mi ha reiterato la gratitudine per la storica decisione di Spagna di riconoscere Palestina come Stato". Lo ha segnalato il premier Pedro Sanchez in un messaggio postato sul social X, assieme a una foto che lo ritrae con Abbas, incontrato a margine della conferenza su Gaza, promossa da Giordania, Egitto e delle Nazioni Unite. "Siamo convinti che questo passo contribuirà ad aprire un orizzonte politico per rendere realtà la soluzione dei due Stati", assicura Sanchez, nel ribadire che "la Spagna manterrà il suo appoggio al popolo palestinese". Un nuovo pacchetto di aiuti da 16 milioni di euro alla Palestina è stato annunciato oggi dal premier in Giordania. "E' il momento di avanzare collettivamente verso risultati e soluzioni concrete", ha segnalato Sanchez in un altro post su X, in cui fa appello ad aumentare gli aiuti a Gaza e le pressioni per raggiungere una tregua. "Fermare la sofferenza a Gaza e costruire un futuro di pace in Medio Oriente è un imperativo morale", scrive il leader socialista. "Chiediamo alle parti di agire in maniera responsabile e di approfittare l'opportunità offerta dalla risoluzione dell'Onu", afferma nel messaggio, ripetendo l'appello rivolto a Israele ed Hamas nel suo intervento alla conferenza internazionale.

Gallant: "Tutti devono arruolarsi, serve per difenderci"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ribadito che tutta la società israeliana deve contribuire al compito di difendere il Paese, all'indomani del via libera della Knesset al progetto di legge sull'esenzione degli ultraortodossi dalla leva obbligatoria al quale lui si è opposto.

Da Usa altri 404 mln dollari in aiuti umanitari a Gaza e Cisgiordania

Gli Stati Uniti annunciano che forniranno ulteriori 404 milioni di dollari in aiuti umanitari ai civili palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, portando l’importo totale dell’assistenza ai palestinesi dall’inizio del conflitto Israele-Hamas a 674 milioni di dollari. "In qualità di maggiore donatore umanitario al popolo palestinese, riconosciamo l’urgente bisogno di maggiore assistenza per i civili, date le terribili condizioni umanitarie, e invitiamo tutti i donatori a sostenere le operazioni salvavita per i palestinesi a Gaza e nella regione", afferma in un comunicato dichiarazione del Dipartimento di Stato.
"Questo nuovo finanziamento - precisa la dichiarazione - fornirà sostegno essenziale ai palestinesi vulnerabili a Gaza, in Cisgiordania e nella regione, fra cui cibo, acqua potabile, assistenza sanitaria, protezione, istruzione, alloggio e sostegno psicosociale".

Famiglie soldati israeliani, giù le armi e tornate a casa

Centinaia di genitori di soldati israeliani impegnati a Gaza chiedono ai loro figli di "deporre le armi e tornare a casa" in una lettera al ministro della Difesa Yoav Gallant e al capo di stato maggiore delle forze armate Herzi Halevi Nella lettera aperta - scrive Haaretz - criticano anche la decisione della Knesset di approvare la legge che esonera gli uomini ultraortodossi dal servizio militare, e hanno scritto che non sosterranno più la campagna militare a Gaza.

Blinken, 404 milioni in nuovi aiuti per i palestinesi

Gli Stati Uniti concederanno 404 milioni di dollari in aiuti di assistenza umanitaria ai palestinesi. Lo ha annunciato il segretario di stato Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa in Giordania. "Alcuni hanno espresso grande preoccupazione per la sofferenza dei palestinesi a Gaza, inclusi paesi che potrebbero donare molto" ma che hanno dato "poco o nulla", ha sottolineato Blinken.

M.O.: genitori soldati contro esenzione ultraortodossi da leva

Centinaia di genitori hanno esortato i loro figli soldati a deporre le armi e tornare a casa, dopo che la Knesset ha dato il via libera al rilancio del progetto di legge per l'esenzione degli ultraortodossi dalla leva obbligatoria. In una lettera aperta al ministro della Difesa Yoav Gallant (che ha votato contro il disegno di legge insieme all'opposizione) e al capo di Stato maggiore delle forze armate (Idf) Herzl Halevi, i familiari hanno scritto che non sosterranno più la guerra a Gaza. "Stiamo facendo sapere ai nostri figli combattenti che devono fermare i combattimenti adesso, deporre le armi e tornare a casa immediatamente", hanno scritto i genitori. "Impensabile che una legge come questa venga approvata mentre soldati coraggiosi danno la vita. Il governo sta tradendo i suoi cittadini, cedendo la vita dei nostri figli, ma per il bene della sua sopravvivenza politica, tiene al sicuro la vita degli altri. Non sacrificheremo i nostri figli sull'altare della corruzione pubblica". 

Michel ad Abu Mazen, risoluzione Onu va adottata subito

"Ho ribadito al presidente Abbas il sostegno dell'Ue alla soluzione dei due Stati, quale soluzione duratura per la pace e la sicurezza sia per gli israeliani che per i palestinesi. La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu adottata ieri dovrebbe essere attuata con urgenza". Lo afferma su X il presidente del Consiglio europeo, Charles

Michel, oggi in Giordania.

"Se Israele non avrà raggiunto obiettivi guerra non finirà"

"Israele non metterà fine alla guerra prima di aver raggiunto tutti i suoi obiettivi di guerra: distruggere le capacità militari e di governo di Hamas, liberare tutti gli ostaggi e garantire che Gaza non rappresenti una minaccia per Israele in futuro. La proposta presentata consente a Israele di raggiungere questi obiettivi, e Israele lo farà". Lo ha detto un alto funzionario israeliano, coperto da anonimato, in una nota. 

Blinken su accordo, solo leadership Hamas può decidere

Non credo che altri, oltre alla leadership di Hamas a Gaza, siano in grado di prendere decisioni" (sull'accordo proposto per una tregua immediata a Gaza). Così ha risposto il capo della diplomazia Usa, Antony Blinken a chi gli chiedeva se ci potrebbero essere altri attori in grado di convincere Hamas a firmare l'accordo, altri che potrebbero esercitare un'influenza decisiva sul gruppo. "Penso che ci siano", ha risposto Blinken riferendosi a potenziali attori della regione in grado di influenzare una decisione. "Ma l'influenza - ha proseguito - è una cosa, prendere effettivamente una decisione è un'altra cosa". "Non credo che altri, oltre alla leadership di Hamas a Gaza, siano in grado di prendere decisioni ed e' questo che stiamo aspettando". 

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