Olanda, leader di estrema destra Wilders esce dalla coalizione: cade il governo

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Wilders si è detto frustrato dalla lentezza dell'esecutivo nell'introdurre la "politica sull'immigrazione più restrittiva di sempre". La crisi di governo si verifica a poche settimane dal vertice Nato previsto proprio nei Paesi Bassi a L'Aja, il 24-25 giugno

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Il leader della formazione di destra "Partito della libertà" (Pvv)  Geert Wilders ha ritirato il suo sostegno alla coalizione di governo olandese, facendo così cadere l'esecutivo. Lo hanno annunciato i leader degli altri partiti della coalizione dopo una breve consultazione con il leader del Pvv, stando a quanto riporta l'agenzia olandese ANP. Il futuro del governo di destra guidato dall'indipendente Dick Schoof era già incerto dopo una riunione straordinaria sulla migrazione tenutasi lunedì sera tra i leader della coalizione. Wilders aveva già espresso il suo scetticismo sulla sopravvivenza della coalizione, al potere da meno di un anno, dopo aver chiesto un giro di vite sulle politiche migratorie. 

 

Si apre fase di incertezza politica

Wilders in particolare si è detto frustrato da quella che ha definito la lentezza nell'introduzione della "politica sull'immigrazione più restrittiva di sempre", concordata con i partner della coalizione dopo la sua sorprendente vittoria elettorale nel novembre 2023. "Nessuna firma per i nostri piani in materia di asilo... Il PVV lascia la coalizione", ha scritto su X,  confermando così la crisi di governo. Il ritiro apre un periodo di incertezza politica nella quinta economia e principale Paese esportatore dell'Unione europea, mentre i partiti di estrema destra guadagnano terreno in tutto il continente. La crisi si verifica anche a poche settimane dalla data in cui i Paesi Bassi ospiteranno i leader mondiali per un vertice Nato, previsto a l'Aja il 24-25 giugno.

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