Torna la tensione lungo la Linea Blu con il Libano. Il ministro degli Esteri Katz: "Il mondo libero deve appoggiarci senza condizioni". Nella cittadina palestinese bombardamento in un campo profughi: si contano anche 50 feriti. Netanyahu: "Non lasceremo Gaza senza ostaggi". Nei campi per sfollati, si legge nell'ultimo rapporto delle Nazioni Unite (Unocha) l'accesso all'acqua è estremamente scarso e c'è una grave carenza di cibo e latte per i bambini
Sale la tensione tra Israele ed Hezbollah lungo la Linea Blu, Guterres avverte: "Il Libano non diventi un'altra Gaza". Tel Aviv "non può permettere che l'organizzazione terroristica degli Hezbollah continui ad attaccare il suo territorio e presto prenderà le sue decisioni necessarie", ha ribadito il ministro degli Esteri Israel Katz, secondo cui "il mondo libero deve appoggiare senza condizioni Israele nella sua guerra con il diavolo, Iran e l'islam estremistico. La nostra guerra è la vostra guerra e le minacce di Nasrallah a Cipro sono solo l'inizio. Il diavolo deve essere sconfitto, come la storia ha già provato nel passato". A Rafah un raid sul campo profughi uccide almeno 25 persone e ne ferisce altre 50, a renderlo noto la Mezzaluna Rossa. "Non lasceremo la Striscia finché non ritorneranno tutti gli ostaggi e non andremo via finché non avremo eliminato le capacità militari e governative di Hamas", ha detto il premier Benyamin Netanyahu. Intanto la crisi umanitaria nel sud della città peggiora anche per il "calore estivo ardente", "il conflitto attivo e l'illegalita'" rendono quasi impossibile per gli operatori umanitari far fronte alle necessità e ai bisogni crescenti". Lo si legge nell'ultimo rapporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha).
Gli approfondimenti:
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- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Liveblog del 22 giugno 2024 sulla guerra Israele Hamas
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Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA
Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO
Israele, Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio
"L'incontro bipartisan e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l'opportunità di condividere la visione del governo israeliano per difendere la democrazia, combattere il terrorismo e stabilire una pace giusta e duratura nella regione". Così il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, in una dichiarazione congiunta. LEGGI L'ARTICOLO
Università di Palermo interrompe Erasmus con Israele. Ministra Bernini: "Sbagliato"
Non si è fatto attendere il commento della ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini che ha dichiarato: "Le Università non si schierano, le università non entrano in guerra, sono costruttori di ponti, creatori di pace, sono delle grandi fabbriche di diplomazia scientifica". E ancora: “Nel momento in cui i rapporti si interrompono, l'università viene meno alla sua missione fondativa, che è quella dell'inclusività. L'università è aperta e inclusiva, non chiude mai le porte". LEGGI L'ARTICOLO
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 è stata la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI SONO
Cuba aderisce alla causa davanti alla Cig contro Israele
Il governo cubano ha annunciato la sua intenzione di unirsi al procedimento avviato dal Sudafrica contro Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) per la presunta violazione della Convenzione delle Nazioni Unite con la sua offensiva a Gaza. Il ministero degli Affari Esteri (Minrex) ha dichiarato in un comunicato di aver deciso di "sostenere e contribuire il piu' possibile ai legittimi sforzi internazionali per porre fine al genocidio che si sta commettendo contro il popolo palestinese". Cuba si unisce cosi' alle azioni legali avviati dal Sudafrica e a cui hanno aderito Spagna, Messico, Colombia, Nicaragua e Libia. Anche altri Paesi hanno manifestato il loro interesse a sostenere questa iniziativa.
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Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria
Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti. LE IMMAGINI
Raid Israele su Rafah, saliti a 25 i morti e a 50 i feriti
E' salito ad almeno 25 il numero dei morti e a 50 quello dei feriti il bilancio di un raid israeliano contro una tendopoli nella parte occidentale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità, dopo che un precedente bilancio della Mezzaluna rossa parlava di 18 morti.
Onu: al centro e a sud di Gaza operativi solo 7 ospedali
Nella zona centrale e meridionale di Gaza, dove si trova la maggior parte dei palestinesi sfollati, sono rimasti operativi solo sette ospedali, e "tutti parzialmente", inclusi i tre di Deir al Balah, e quattro a Khan Younis. Mentre nessun ospedale e' piu' in funzione a Rafah. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite. "In aggiunta alla mancanza di strutture - ha spiegato Farhan Haq - i nostri colleghi ci segnalano che le forniture di medicinali restano insufficienti". L'Organizzazione mondiale della sanita' ha consegnato la scorsa settimana il suo primo cargo con aiuti destinati a 35 mila persone, un numero considerato una "frazione" di quanti hanno reale bisogno di aiuto.
Cos'è Hamas, l'organizzazione che si scontra da oltre 30 anni con Israele
Fondata nel 1987, affonda le radici negli anni Settanta e nei Fratelli Musulmani nati in Egitto. Oltre a un'ala militare, il Movimento di Resistenza Islamica che controlla (anche se non completamente) la Striscia di Gaza, possiede un braccio politico-sociale. Ma non mancano le divisioni interne nell'organizzazione paramilitare palestinese. LA SCHEDA
Usa, si dimette sottosegretario Stato per affari israelo-palestinesi
Andrew Miller, sottosegretario di Stato per gli affari israelo-palestinesi, scettico riguardo approccio di sostegno ad oltranza adottato dall'amministrazione Biden nei confronti di Israele dall'inizio della guerra, si è dimesso dal suo incarico. Il diplomatico ha annunciato oggi ai suoi colleghi la sua decisione, motivandolo con la necessità di stare con la sua famiglia, dopo otto mesi completamente assorbiti dal conflitto a Gaza.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL FOCUS
Israele, cos'è la Nakba palestinese del 1948: storia e significato
Con questo nome si indica l'esodo forzato di 700mila arabi palestinesi dai territori occupati nel corso della prima guerra arabo-israeliana. L'APPROFONDIMENTO
Guterres: 'Un errore di calcolo può portare a catastrofe su confine Israele-Libano'
"Una mossa azzardata, un errore di calcolo, potrebbe innescare una catastrofe che andrebbe molto oltre il confine e, francamente, oltre l'immaginazione". Così il segretario generale dell'Onu, António Guterres, ha espresso la sua profonda preoccupazione per l'escalation della tensione tra Israele e Hezbollah in Libano. "Bisogna essere chiari: i popoli della regione e del mondo non possono permettersi che il Libano si trasformi in un'altra Gaza", ha aggiunto durante una conferenza stampa a New York condannando la "retorica bellicosa" in cui sono impegnate entrambe le parti.
Borrell: 'Ue solidale con Cipro, impegnati in de-escalation'
L'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, ha avuto un colloquio con il ministro degli Affari Esteri di Cipro, Constantinos Kombos, e ha espresso "preoccupazione per le crescenti tensioni oltre la Linea Blu e per la situazione in Medio Oriente". "Abbiamo condiviso il forte impegno a promuovere gli sforzi di de-escalation", ha scritto il capo della diplomazia europea in un tweet. "L'Ue è solidale con Cipro", ha aggiunto, ribadendo l'invito a "evitare ripercussioni a livello regionale".
Le Maldive vieteranno l'ingresso nel Paese ai cittadini israeliani
Il provvedimento - che non è chiaro quando entrerà in vigore - è una reazione alla guerra di Israele nella Striscia di Gaza; intanto il ministero degli Affari Esteri di Israele ha raccomandato ai propri cittadini "di evitare qualsiasi viaggio alle Maldive". LA DECISIONE
Msf: a Gaza forniture mediche in esaurimento, operazioni a rischio
A Gaza, le quantità di medicinali e attrezzature essenziali a disposizione dei team di Medici Senza Frontiere (Msf) hanno raggiunto livelli critici, dal momento che nessuna fornitura dell’organizzazione è entrata a Gaza dalla fine di aprile. La chiusura del valico di Rafah, a seguito dell'offensiva israeliana nel sud di Gaza all'inizio di maggio, insieme all'infinita burocrazia imposta dalle autorità israeliane, hanno congestionato drammaticamente il flusso di aiuti umanitari attraverso Kerem Shalom. Questo ha portato a lunghe code di camion e a pericolosi ritardi nella consegna dell'assistenza umanitaria a Gaza. Inoltre, anche quando gli aiuti possono entrare nella Striscia, l'insicurezza spesso non permette alle organizzazioni umanitarie di farli arrivare dove sono disperatamente necessari. Nonostante i bisogni medici siano in aumento in tutta la Striscia, se non ci sarà un significativo rifornimento di forniture mediche nei prossimi giorni,Msf potrebbe essere costretta a interrompere o ridurre drasticamente alcune delle sue attività mediche a Gaza.
Si dimette Miller, inviato Usa per Israele-Palestina
L'uomo di riferimento del Dipartimento di Stato Usa per il conflitto israelo-palestinese si e' dimesso nel bel mezzo della guerra di Gaza, motivando la decisione con il desiderio di trascorrere piu' tempo con la sua famiglia. Il vice segretario di Stato americano per gli affari israelo-palestinesi, Andrew Miller, ha informato oggi i colleghi della sua decisione di dimettersi dopo un anno e sette mesi, dice la fonte citata dal 'Times of Israel', confermando quanto riferito dal 'Washington Post'.
Israele: 'Presto le decisioni necessarie sugli Hezbollah'
Israele "non può permettere che l'organizzazione terroristica degli Hezbollah continui ad attaccare il suo territorio e presto prenderà le sue decisioni necessarie". Lo ha detto il ministro degli Esteri Israel Katz, secondo cui "il mondo libero deve appoggiare senza condizioni Israele nella sua guerra con il diavolo, Iran e l'islam estremistico. La nostra guerra è la vostra guerra e le minacce di Nasrallah a Cipro sono solo l'inizio. Il diavolo deve essere sconfitto, come la storia ha già provato nel passato".