Università di Palermo interrompe Erasmus con Israele. Ministra Bernini: "Sbagliato"

Cronaca

Non si è fatto attendere il commento della ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini che ha dichiarato: "Le Università non si schierano, le università non entrano in guerra, sono costruttori di ponti, creatori di pace, sono delle grandi fabbriche di diplomazia scientifica". E ancora: “Nel momento in cui i rapporti si interrompono, l'università viene meno alla sua missione fondativa, che è quella dell'inclusività. L'università è aperta e inclusiva, non chiude mai le porte"

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Accordi Erasmus sospesi tra l’Università di Palermo e gli atenei israeliani. Ma anche con le università in Algeria, Georgia, Giordania, Libano, Ucraina, Sud Africa e Tunisia. La decisione del Senato accademico è stata motivata per "il venir meno delle essenziali garanzie di sicurezza a cui gli eventuali soggetti coinvolti nei partenariati di cooperazione sarebbero esposti in questo particolare e delicato momento di crisi internazionale".

Il commento della ministra

Non si è fatto attendere il commento della ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini che ha dichiarato: "La decisione di interrompere i rapporti con i ricercatori e le università israeliane rientra nell'autonomia universitaria, la considero una scelta sbagliata, soprattutto in un momento in cui si sta intensificando il processo politico-diplomatico di pace, di ricerca della pace". "Le Università - ha aggiunto la titolare del dicastero di viale Trastevere - non si schierano, le università non entrano in guerra, sono costruttori di ponti, creatori di pace, sono delle grandi fabbriche di diplomazia scientifica". E ancora: “Nel momento in cui i rapporti si interrompono, l'università viene meno alla sua missione fondativa, che è quella dell'inclusività. L'università è aperta e inclusiva, non chiude mai le porte".

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Il documento

Le iniziative che compongono il documento di indirizzo approvato ieri dal Senato accademico saranno presentate in un'assemblea pubblica che si terrà il prossimo 19 giugno. Nello specifico, nel testo si legge che l’Ateneo “si propone di istituire procedure improntate alla massima trasparenza di due diligence nel valutare accordi istituzionali e proposte di collaborazione scientifica con Università, centri di ricerca e aziende che possano attenere allo sviluppo di tecnologie dual use per scopi militari”. L’Ateneo ha deciso di sospendere gli accordi Erasmus “nell’ambito del programma KA171 e KA220-HED vigenti con Università israeliane”, stabilendo inoltre che non verranno stipulati nuovi accordi con atenei ebraici “fino al superamento dell’attuale crisi” e che ogni futura proposta di accordo sarà “valutata attentamente dal tavolo tecnico sul dual use con la partecipazione di una componente studentesca”. Sono inoltre in fase di studio “misure di supporto per il sistema educativo palestinese finalizzate a garantire il diritto allo studio” e “iniziative volte a promuovere l’informazione e la formazione”.   

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