Accolta da centinaia di cittadini nel capoluogo marchigiano, la Senatrice a vita intona le note del canto partigiano e lancia un appello di cessate il fuoco per le guerre in corso in Ucraina e in Palestina
Per celebrare l’ottantesimo Anniversario della Liberazione, la senatrice a vita, Liliana Segre, ha scelto Pesaro, città a cui è particolarmente affezionata, ha dichiarato lei stessa, e della quale è stata nominata cittadina onoraria. La senatrice, per la prima volta presente nel capoluogo marchigiano per le commemorazioni del 25 Aprile, è stata accolta al monumento della Residenza da centinaia di persone, tra cui molti giovani. "Coltivate la memoria, difendete i valori della Costituzione, il 25 Aprile è la vostra festa, il vostro punto di partenza", ha commentato la Senatrice, visibilmente emozionata, rivolgendosi alle nuove generazioni, mandando un pensiero anche alle guerre in corso, in Ucraina e in Palestina. Le celebrazioni si sono concluse con un forte appello alla pace e al cessate il fuoco, lanciato dalle "Donne in cammino per la pace". Momento toccante è stata l'esibizione di "Bella Ciao", cantata anche da Segre, interpretata dalla banda di Candelara insieme ai ragazzi del Marconi School Musical e all'associazione LiberaMusica, con il coro di voci e mani bianche.
Le parole del sindaco di Pesaro
"La sua presenza è un dono prezioso per la nostra città e di cui siamo immensamente grati" - ha dichiarato il sindaco, Andrea Biancani - "Liliana Segre è la memoria vivente dei valori della resistenza, un simbolo potente da tramandare alle nuove generazioni". La cerimonia, promossa dal comune di Pesaro, ha visto la partecipazione di autorità civili, militari e religiose, tra cui il generale Luigi Caldarola, il presidente Anpi Luca Fraternale, e l'arcivescovo Sandro Salvucci, che ha celebrato la messa in Cattedrale. Il corteo è poi partito dal Sacrario di piazzale Collenuccio per giungere al monumento alla Resistenza in piazzale Falcone e Borsellino. Biancani ha ricordato che “Il 25 Aprile è il giorno in cui l'Italia si è riscattata dall'orrore del fascismo" e "ricordarlo oggi significa difendere la libertà, la giustizia e la dignità umana".
