I tre Paesi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui invitano a raggiungere intese definitive su piano presentato ieri Biden. I leader dei miliziani palestinesi all'estero hanno espresso sostegno alle proposte della Casa Bianca, ma hanno sostenuto che la risposta definitiva sta a Sinwar e Deif, capi della fazione islamica a Gaza. Ma Netanyahu: 'La condizione resta la fine del movimento'. Domenica l'Egitto ospiterà funzionari israeliani e statunitensi per discutere della riapertura del valico di Rafah
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Spiragli sulla tregua. I leader di Hamas all'estero hanno espresso sostegno alle proposte di Israele avanzate dal presidente Joe Biden ma hanno sostenuto che la risposta definitiva sta a Yahya Sinwar e Mohammed Deif, capi della fazione islamica a Gaza. 'Anche la Jihad islamica starebbe esaminando la proposta', sostiene il quotidiano israeliano Haaretz. Usa in pressing con gli Stati arabi. Ma Netanyahu ribadisce: "La condizione resta la distruzione delle capacità militari e di governo di Hamas, la liberazione di tutti gli ostaggi e la garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele". Il ministro delle Finanze israeliano e leader della destra radicale Bezalel Smotrich: "Se il premier accetta l'accordo lascio il governo". Domenica l'Egitto ospiterà funzionari israeliani e statunitensi per discutere della riapertura del valico di Rafah.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
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Biden: "Israele propone cessate il fuoco e ritiro truppe". Reazione positiva di Hamas
Per il presidente Usa ci sarebbe sul tavolo una roadmap per il cessate il fuoco nella Striscia, che potrebbe favorire la liberazione degli ostaggi. "È ora che questo conflitto finisca". Positiva la reazione di Hamas alle parole del presidente americano: Poi, il leader USa attacca Trump: "Pericoloso dire che un processo è truccato". LEGGI L'ARTICOLO
Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"
Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione". GUARDA IL VIDEO
Scontri a Tel Aviv tra polizia e manifestanti, un arresto
Scontri sono in atto a Tel Aviv tra polizia e manifestanti anti governativi. Lo riportano Ynet e Haaretz precisando che un dimostrante è stato arrestato. Migliaia di israeliani sono nuovamente scesi in serata per le strade della città israeliana, tornando a chiedere al governo del primo ministro Netanyahu che firmi un accordo con Hamas che preveda il rilascio dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza. Secondo gli organizzatori a Tel Aviv sono scesi in piazza almeno 120mila persone. Proteste sono state organizzate anche in altre città del Paese, tra cui Gerusalemme e Cesarea.
Al Jazeera, violenti bombardamenti israeliani su Gaza city
Il corrispondente di Al Jazeera ha reso noto che "l'esercito israeliano sta effettuando violenti bombardamenti di artiglieria sulle aree meridionali del quartiere Sabra a Gaza City". Lo scrive la rete satellitare al Jazeera sul suo sito.
Nikky Haley scrive sui missili israeliani "eliminateli", la foto diventa virale
L'ex ambasciatrice dell'Onu ed esponente del partito repubblicano, in visita in Israele, ha messo la sua firma su alcuni missili destinati a colpire Gaza e aggiunge: "America ama Israele, sempre". L'immagine, rilanciata dal politologo statunitense Ian Bremmer, fa il giro dei social. LEGGI L'ARTICOLO
Hamas, Israele accetti l'accordo in modo franco e aperto
"La dichiarazione e l'appello del presidente Joe Biden a raggiungere un accordo sono positivi, ma un accordo non può essere raggiunto con semplici speranze. Abbiamo bisogno di testi chiari che realizzino ciò che vogliamo e ciò che abbiamo chiesto, e che Israele li accetti apertamente e francamente e non in modo evasivo". Lo afferma Osama Hamdan, alto rappresentante di Hamas su Telegram, precisando che serve "un accordo completo con un cessate il fuoco permanente, il ritiro delle forze israeliane da Gaza e la ricostruzione. La dichiarazione dei mediatori riflette un tentativo serio, ma dobbiamo conoscere la posizione israeliana".
Blinken discute piano tregua con Emirati, Qatar ed Egitto
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti Sheikh Abdullah bin Zayed Al Nahyan, il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani e il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry della proposta di rilascio degli ostaggi e di un accordo di cessate il fuoco. Lo ha riferito il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, citato dal Times of Israel.
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO
Il Cile col Sudafrica contro Israele alla Corte dell'Aja
Il presidente del Cile, Gabriel Boric, ha annunciato che il suo Paese si unirà alla denuncia presentata dal Sudafrica contro Israele presso la Corte internazionale dell'Aja nell'ambito della Convenzione Onu sul genocidio e ha chiesto nuovamente "una risposta ferma da parte della comunità internazionale" di fronte al massacro in Palestina. Boric ha inoltre denunciato l'invasione russa dell'Ucraina e le violazioni dei diritti umani in Nicaragua e in Venezuela, sottolineando che il Cile "non abbandonerà mai la sua vocazione al dialogo e alla comprensione per garantire un ordine globale stabile e pacifico".
Il Cile col Sudafrica contro Israele alla Corte dell'Aja
Il presidente del Cile, Gabriel Boric, ha annunciato che il suo Paese si unirà alla denuncia presentata dal Sudafrica contro Israele presso la Corte internazionale dell'Aja nell'ambito della Convenzione Onu sul genocidio e ha chiesto nuovamente "una risposta ferma da parte della comunità internazionale" di fronte al massacro in Palestina. Boric ha inoltre denunciato l'invasione russa dell'Ucraina e le violazioni dei diritti umani in Nicaragua e in Venezuela, sottolineando che il Cile "non abbandonerà mai la sua vocazione al dialogo e alla comprensione per garantire un ordine globale stabile e pacifico".
Smotrich: se Netanyahu accetta l'accordo lascio il governo
Il ministro delle Finanze israeliano e leader della destra radicale Bezalel Smotrich ha messo in guardia il premier Benyamin Netanyahu che non farà più parte del governo se l'esecutivo dovesse accettare la proposta annunciata dal presidente Usa Joe Biden su una tregua con Hamas. Lo riferisce Haaretz.
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO
MediaU 'un palestinese di 17 anni ucciso in Cisgiordania'
"Il ministero della Sanità palestinese ha riferito che un diciassettenne è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze di sicurezza israeliane nel campo profughi di Aqabat Jaber vicino a Gerico in Cisgiordania". Lo riporta Haaretz. La notizia è stata ripresa anche da al Jazeera che ha citato l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo la quale oltre alla vittima si registra anche un "palestinese ferito dalle forze israeliane durante il raid militare". Secondo il corrispondente di Wafa, "le forze israeliane hanno preso d'assalto il campo e hanno aperto il fuoco sui giovani in un cimitero del campo. La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che le forze israeliane hanno impedito alle sue squadre di raggiungere i feriti e di fornire l'assistenza medica necessaria ai giovani, prima che i due venissero portati via dalle truppe israeliane"
Qatar-Egitto-Usa: 'Hamas e Israele accettino l'accordo'
Dopo i colloqui del segretario di Stato Anthony Blinken con i funzionari dei vari Paesi, Qatar, Usa ed Egitto hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui invitano Hamas e Israele a raggiungere accordi definitivi sui principi presentati ieri sera dal presidente americano Joe Biden. "Egitto, Stati Uniti e Qatar sottolineano che i principi presentati da Biden porteranno sollievo immediato sia ai residenti di Gaza che ai rapiti e alle loro famiglie. L'accordo offre una tabella di marcia per un cessate il fuoco permanente e la fine della crisi", si legge nella dichiarazione ripresa da Ynet.
Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"
Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA
Netanyahu parlerà al Congresso Usa per la quarta volta
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato di aver accettato l'invito a parlare per la quarta volta al Congresso americano in seduta congiunta. "Sono entusiasta per il privilegio di presentare davanti ai rappresentanti del popolo americano e del mondo intero la verità sulla nostra guerra giusta e contro coloro che vogliono ucciderci", ha affermato Netanyahu, senza precisare quando interverrà davanti al Congresso.
Netanyahu: "Entusiasta per l'invito al Congresso Usa"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha detto di essere "entusiasta" per essere stato invitato a parlare al Congresso degli Stati Uniti. "Sono entusiasta del privilegio di rappresentare Israele davanti a entrambe le Camere del Congresso e di presentare la verità sulla nostra giusta guerra contro coloro che stanno cercando di toglierci la vita", ha scritto Netanyahu su X.
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". L'APPROFONDIMENTO
Qatar, mediatori sperano che la proposta su Gaza sia accolta
Il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha affermato che i mediatori sperano che tutte le parti accettino positivamente i principi della proposta sul cessate il fuoco a Gaza presentata ieri dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Al Thani ha fatto queste osservazioni durante una telefonata con il segretario di Stato americano Antony Blinken. Lo riporta l'agenzia di stampa statale del Qatar, ripresa da The Times of Israel.
Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud
I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case. IL REPORTAGE
Proteste pro-Gaza al Brooklyn Museum, diversi arresti
Centinaia di manifestanti pro-Gaza hanno preso di mira il Brooklyn Museum, occupando parte dell'ingresso. I manifestanti si sono scontrati con la polizia e ci sono stati diversi arresti, ma anche danni ad alcune opere.
Gantz chiede riunione gabinetto guerra dopo le parole di Biden
Il ministro israeliano del gabinetto di guerra Benny Gantz ha chiesto che il gabinetto di guerra si riunisca il prima possibile, alla luce del discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden in cui ha annunciato una proposta di accordo sugli ostaggi. Lo riporta The Times of Israel. "Gli Usa hanno dimostrato nel tempo il loro impegno per la sicurezza di Israele e gli sforzi per restituire gli ostaggi in modo coerente, esattamente come hanno fatto fin dall'inizio della guerra sotto la guida di Biden. Siamo profondamente grati al presidente e a tutti i nostri amici per il loro sostegno", afferma Gantz in una nota.
Ministeri Esteri Eau sente Blinken: "Apprezzamento per proposta Usa"
"Apprezzamento" per la proposta di accordo su Gaza avanzata dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è stato espresso dal ministro degli Esteri emiratino, Abdullah bin Zayed Al Nahyan, nel corso di un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Secondo quanto riferiscono i media del Paese del Golfo, bin Zayed ha esaminato con Blinken le proposte di Biden che includono un cessate il fuoco e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza, il rilascio di prigionieri e ostaggi, il ritorno degli abitanti della Striscia nel nord dell'enclave, un aumento degli aiuti umanitari e l'attuazione di un piano di ricostruzione globale per Gaza.
Palestinese ucciso da forze israeliane a Gerico
Un ragazzo palestinese è stato ucciso dalle forze israeliane durante incidenti scoppiati a Gerico, in Cisgiordania. Lo ha riferito la Mezzaluna rossa palestinese, citata da al-Jazeera.
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". L'APPROFONDIMENTO
Morta Sabreen, la bambina nata con il cesareo dalla mamma uccisa in un raid israeliano
Pesava un chilo e quattrocento grammi quando è stata messa in un'incubatrice dell'Emirati hospital a Gaza, dopo esser venuta alla luce nonostante la morte della mamma, vittima delle bombe israeliane. Ora riposa in un cimitero vicino a tutta la sua famiglia. LA STORIA
Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. COSA SAPERE
Mattarella: ‘Subito cessate il fuoco e liberazione ostaggi’
“In Medio Oriente, a seguito della brutale ed efferata aggressione terroristica ad opera di Hamas, con l’assassinio di tante persone innocenti, la spirale di reazioni di spaventosa violenza che ne è scaturita, crea immani sofferenze e un numero sconvolgente di vittime tra la popolazione civile palestinese, devastazioni nei territori coinvolti, disseminazione di odio per il prossimo futuro, insicurezza per tutti in quella fondamentale regione. Occorre avviare subito un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile, con il pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, necessariamente in tempi ravvicinati affinché sia realmente possibile”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del concerto offerto al Corpo diplomatico per la Festa della Repubblica. “Nell’immediato, ribadiamo -ha proseguito il Capo dello Stato- l’imperativo di dare piena attuazione a quanto richiesto dal Consiglio di Sicurezza per il cessate il fuoco, l’accesso umanitario incondizionato alla popolazione di Gaza e la liberazione degli ostaggi sequestrati nel corso del disumano attacco del 7 ottobre”.
Famiglie ostaggi: 'Governo e Knesset chiudano l'accordo'
Il Forum delle famiglie di ostaggi ha fatto sapere che il gruppo raggiungerà nelle prossime ore "ogni membro del Gabinetto, del governo e della Knesset" per chiedere che "sia approvato l'accordo" con Hamas. "Il Forum - è scritto - chiede il ritorno di tutti gli ostaggi sia per la riabilitazione sia per la sepoltura e che non sia vanificata la possibilità che si prospetta per riportarli a casa".
Al Sisi: 'Pericoloso che Israele prosegua le operazioni a Rafah'
Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi è tornato oggi a mettere in guardia dal grave pericolo derivante dal proseguimento delle operazioni militari israeliane a Rafah. Lo ha fatto incontrando il senatore Usa Lindsey Graham, leader della minoranza repubblicana della sottocommissione per gli stanziamenti per le operazioni estere del Senato degli Stati Uniti, alla presenza di Sameh Shoukry, ministro degli Esteri, e del capo dell'intelligence Abbas Kamel. Sisi ha espresso "l'importanza di unire gli sforzi internazionali per porre fine alla guerra a Gaza per prevenire che abbia ripercussioni sia a livello umanitario sia sulla sicurezza", sottolineando "un peggioramento a livello umanitario per la popolazione della Striscia di Gaza, oltre che ripercussioni sulla sicurezza regionale". Il portavoce ufficiale della presidenza egiziana Ahmed Fahmy, ha affermato che il senatore Graham ha definito il partenariato Usa-Egitto "uno dei pilastri più importanti della stabilità regionale", apprezzando gli sforzi e la mediazione egiziana per contenere la situazione a Gaza e fornire assistenza umanitaria. Motivo della visita, chiesta dal senatore Graham - ha concluso il portavoce - era ascoltare la visione del presidente Sisi su come risolvere la crisi nella Striscia di Gaza.
Media: Casa Bianca informò in anticipo Gantz e Gallant del discorso di Biden
La Casa Bianca ha informato in anticipo il membro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, ed il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, del discorso del presidente Joe Biden sulla crisi a Gaza, fornendo loro dettagli generali sul suo contenuto. Lo ha riferito un funzionario americano citato dal giornalista di Axios, Barak Ravid.
Secondo il funzionario, la Casa Bianca è rimasta delusa dalla reazione iniziale di Gantz all'aggiornamento nonché dal fatto che non abbia pubblicato alcuna dichiarazione sul discorso. L'ufficio di Gantz e l'ufficio del ministro della Difesa non hanno commentato la notizia. L'aggiornamento inviato a Gantz è avvenuto contemporaneamente a quello inviato all'ufficio del primo ministro e all'ambasciatore israeliano a Washington, Mike Herzog.
Baerbock: 'Se a Gaza necessaria forza di pace è nostra comune missione'
"Come abbiamo mostrato chiaramente in Ucraina che siamo schierati per la loro libertà e pace, credo che lo stesso si applichi anche in Medio Oriente". Così la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha suggerito che la Germania sarebbe disposta a partecipare ad una forza di protezione nella Striscia di Gaza. "Se noi ora abbiamo bisogno non solo della ricostruzione, ma anche di una forza internazionale di pace che garantisca di ottenere finalmente la pace in Medio Oriente, allora questa è anche la nostra comune missione", ha detto l'esponente Verde intervenendo oggi ad una conferenza del suo partito a Potsdam, sottolineando che un cessate il fuoco umanitario a Gaza ora è "non è una cosa impossibile" e che questo deve comprendere la fine degli attacchi di Hamas, il rilascio degli ostaggi e il ritiro israeliano da Gaza.
Antisemitismo, contestato console Israele alla Fondazione Meyer
Alcuni manifestanti filo palestinesi hanno protestato contro l'imprenditore Marco Carrai, console onorario di Israele per la Toscana, l'Emilia Romagna e la Lombardia, durante la presentazione del bilancio sociale 2023 della Fondazione Meyer di Firenze, di cui lo stesso Carrai è presidente. La contestazione è iniziata poco dopo l'inizio della relazione del segretario generale Alessandro Benedetti che aveva da poco annunciato l'assenza "per motivi di salute" proprio di Carrai.
Gli attivisti filo palestinesi hanno chiesto le dimissioni di Carrai "in quanto rappresentante politico dello Stato di Israele; uno Stato che commette crimini di guerra ed è responsabile della morte di 15mila bambini, di medici, del bombardamento di ospedali". "Finché non si dimetterà porteremo avanti la nostra battaglia", hanno detto gli attivisti. Nei giorni scorsi sui muri della sede della Fondazione Meyer erano apparse frasi contro Carrai.
Egitto: 'Intensi sforzi per la ripresa dei negoziati'
L'Egitto sta lavorando con "intensi sforzi per una ripresa dei negoziati" per una tregua nella Striscia di Gaza "alla luce della recente proposta americana". Lo ha detto un alto responsabile egiziano citato alla tv Al-Qahera News.
Delegazione palestinese al Cairo su futuro sfollati di Gaza
Una delegazione palestinese guidata da Ahmed Abu Houli, membro del Comitato Esecutivo dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina e capo del Dipartimento per gli Affari dei Rifugiati, è arrivata al Cairo per consultazioni circa la sorte degli sfollati a seguito della guerra a Gaza. La delegazione, proveniente da Ramallah - riferiscono fonti dell'aeroporto del Cairo - incontrerà durante la sua visita in Egitto un certo numero di alti funzionari egiziani e della Lega araba per esaminare il caso dei rifugiati palestinesi, in particolare quelli sfollati dalla Striscia di Gaza dopo la guerra israeliana e alla luce degli attacchi da parte di Israele contro le strutture e i dipendenti dell'Unrwa".
Migliaia in piazza a Roma contro Governo Meloni e pro Palestina
Migliaia in piazza a Roma al corteo nazionale contro il governo e per un'Italia fuori dalla guerra. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, alla manifestazione partecipano almeno cinquemila persone. Per gli organizzatori in piazza ci sarebbero invece oltre 10mila persone.
Sunak: 'Se Hamas accetta proposta Usa pronti a inondare Gaza di aiuti'
Il Regno Unito potrebbe "inondare Gaza con molti più aiuti" se Hamas accettasse l'accordo per un cessate il fuoco proposto dagli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il primo ministro, Rishi Sunak, definendo "una buona notizia" il piano in tre fasi annunciato dal presidente Joe Biden. "Spero che Hamas colga l'opportunità di concludere quest'accordo sul tavolo, che garantirà il rilascio degli ostaggi ed il ritorno dalle loro famiglie, così da poter inondare Gaza con molti più aiuti di quelli che abbiamo mandato", ha affermato Sunak durante un evento elettorale a Redcar, nel nord-est dell'Inghilterra, in vista delle elezioni del 4 luglio. Il primo ministro ha quindi auspicato che la pausa nei combattimenti - prevista dalla prima fase dell'accordo - possa diventare una "pace sostenibile e duratura, che è ciò che tutti noi vogliamo vedere".
Anp: 'Valichi Gaza siano posti sotto nostra responsabilità'
L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha chiesto che le vengano consegnati tutti i valichi di frontiera con la Striscia di Gaza sulla base degli accordi firmati, compreso l'Accordo sul movimento e l'accesso ai valichi del 2005. In una nota citata dall'agenzia di stampa Wafa, l'Anp ha spiegato che questo provvedimento "garantirebbe la fornitura costante di aiuti umanitari e forniture essenziali ai residenti di Gaza".
L'Anp ha quindi ribadito la necessità urgente di "una cessazione completa e permanente dell'aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza e tutto il territorio palestinese, compresa Gerusalemme Est, capitale dello Stato di Palestina".
Colloqui tra ministri Iran, saudita e Qatar su Rafah
"I catastrofici incidenti nella regione di Rafah, causati dai barbari attacchi israeliani, hanno aggiunto un'altra pagina vergognosa al registro dei crimini commessi dal malvagio e brutale regime", ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano ad interim Ali Bagheri in una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita Faisal bin Farhan Al-Saud ieri sera. Bagheri ha poi aggiunto: "Sostenere i palestinesi a Gaza, in particolare a Rafah, è un dovere di tutti i musulmani". Da parte sua, il diplomatico saudita ha sottolineato che "le azioni criminali di Israele non hanno limiti". In un colloquio telefonico separato con il suo omologo qatariota Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, Bagheri, citato dall'Irna, ha avvertito: "L'escalation di crimini israeliani a Gaza non sarà senza costi". Bagheri ha anche esortato l'Organizzazione della Cooperazione Islamica a tenere una riunione straordinaria per fermare gli attacchi israeliani.
Netanyahu ribadisce: no fine guerra se non otteniamo distruzione Hamas
"Le condizioni di Israele per la fine della guerra non sono cambiate: la distruzione dell'esercito di Hamas e delle sue capacità di governo". E' quanto ribadisce l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu in una dichiarazione in inglese diffusa oggi, ribadendo che tra gli obiettivi vi sono anche "la liberazione di tutti gli ostaggi e assicurare che Gaza non costituisca più una minaccia per Israele".
Jihad islamica: posizione Usa è cambiata, ma ancora sbilanciata con Israele
La Jihad islamica valuta "con sospetto" la proposta per il cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi presentata ieri da Joe Biden. Il gruppo ammette che "la posizione dell'amministrazione americana è cambiata", anche se resta "completamente sbilanciata verso l'entità sionista, coprendo i suoi crimini e partecipando all'aggressione". "Valuteremo ogni proposta in modo che assicuri la fine della guerra di genocidio contro il nostro popolo - dice ancora la Jihad - preservi i nostri diritti e interessi e rispetti le richieste della resistenza".
Missili contro base militare al nord, Hezbollah rivendica
Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili Burkan con testate pesanti contro una base militare che si trova accanto a Kiryat Shmona, nel nord d'Israele al confine con li Libano. Secondo le autorita' locali, ci sono stati gravi danni nella zona alle infrastrutture, alle proprietà e ai veicoli. Nessun ferito, hanno aggiunto le forze armate che hanno reagito colpendo e distruggendo il lanciarazzi utilizzato per l'attacco.
Macron: guerra deve finire, sostegno a proposta Usa
"La guerra a Gaza deve finire. Sosteniamo la proposta di accordo globale degli Stati Uniti. Così come lavoriamo con i nostri partner nella regione per la pace e la sicurezza per tutti". Così su X il presidente francese Emmanuel Macron, sottolineando l'impegno per "il rilascio degli ostaggi, un cessate il fuoco duraturo per lavorare per la pace e portare avanti la soluzione dei due Stati".
Iran, affrontiamo crimini di Israele con tutte le nostre forze
L'Iran continuerà a usare tutte le sue capacità per affrontare i crimini dell'apartheid e del barbaro regime di Israele": lo scrive su X il segretario dell'Alto Consiglio iraniano per i diritti umani, Kazem Gharibabadi. "Aumenteremo il costo di queste misure per il regime - aggiunge -. I falsi tutori dei diritti umani potrebbero essere in grado di chiudere un occhio sui crimini israeliani, ma la vigile coscienza del mondo non permetterà che i crimini continuino".
Netanyahu ribadisce: "Distruzione Hamas resta condizione"
"Le condizioni di Israele per porre fine alla guerra non sono cambiate: la distruzione delle capacità militari e di governo di Hamas, la liberazione di tutti gli ostaggi e la garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele". Lo ha ribadito oggi il premier Benyamin Netanyahu in un comunicato diffuso dal suo ufficio. "Secondo la proposta, Israele continuerà a insistere sul fatto che queste condizioni siano soddisfatte prima che venga messo in atto un cessate il fuoco permanente. L'idea che Israele accetti un cessate il fuoco permanente prima che queste condizioni siano soddisfatte è un non-inizio".
Cameron: Hamas accetti accordo, così finiranno i combattimenti
Il ministro degli Esteri britannico David Cameron è tra coloro che hanno esortato Hamas ad accettare la proposta di cessate il fuoco a Gaza. "Con un nuovo accordo sugli ostaggi sul tavolo, Hamas deve accettarlo in modo che noi possiamo vedere la fine dei combattimenti, il rilascio degli ostaggi, la loro restituzione alle famiglie e l'afflusso di aiuti umanitari a Gaza. La cessazione dei combattimenti può trasformarsi in una pace permanente se siamo tutti pronti a fare i passi giusti. Cogliamo questo momento e poniamo fine al conflitto", ha scritto Cameron su X. .
Israele, 3 operativi di Hamas uccisi nel centro di Gaza
Sono tre i comandanti di Hamas uccisi dall'esercito di Israele in operazioni nel centro della Striscia, in collaborazione con i servizi di sicurezza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo in un raid a Nuseirat è stato eliminato "Mansur Aadel Mansur Kashalan, responsabile di aver diretto attacchi nel territorio israeliani, soprattutto in Cisgiordania". "Questo operativo - ha spiegato - ha condotto e diretto gli attacchi in coordinamento con le altre organizzazioni terroristiche a Gaza e all'estero". In un'altra operazione "è stato ucciso anche Walid Abed Abu Dalal responsabile dei Campi profughi della Striscia". "Era un operativo - ha aggiunto la stessa fonte - dell'ala militare di Hamas ed ha servito come capo del dipartimento tecnologico delle Forze interne di sicurezza di Hamas" che si occupano di controspionaggio. Ucciso anche "Tareq Darwish, altro operativo di Hamas nella difesa aerea del Battaglione Nuseirat".
Idf, colpiti obiettivi Hezbollah nel sud del Libano
Caccia israeliani hanno attaccato durante la notte "importanti obiettivi di Hezbollah nelle zone di Qana, Hmaileh e Aadloun" nel sud del Libano in risposta ai missili e droni lanciati ieri dal Paese. Sono stati colpite piattaforme di lancio, così come infrastrutture del gruppo sciita filo-Iran, un posto di osservazione ed edifici militari.
Mo, proposta accordo: Blinken sente ministri turco, giordano e saudita
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto colloqui telefonici separati con i ministri degli Esteri di Turchia, Giordania e Arabia Saudita per discutere con loro della proposta di accordo per un cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi presentata dal presidente Joe Biden ieri sera. Lo ha reso noto il dipartimento di Stato.
Israele, nuovi allarmi al nord al confine col Libano
Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare. Non si ferma lo scontro con gli Hezbollah: solo ieri sera, secondo l'esercito, sono stati 15 i razzi lanciati dal sud del Libano contro il nord di Israele dopo una giornata di tensione. I media hanno riferito di tre israeliani feriti leggermente dai frammenti dei razzi degli Hezbollah intercettati dal sistema di difesa Iron Dome.
Aipac sostiene proposta Israele: "Congresso la appoggi"
L'Aipac, l'influente lobby ebraica in America, ha espresso appoggio per l'ultima proposta israeliana di cessate il fuoco. "Il presidente Biden ha abbracciato con forza l'offerta di Israele e ha chiarito che spetta ad Hamas accettare l'accordo quadro che restituirebbe tutti gli ostaggi e porrebbe fine alla guerra", si legge in una dichiarazione. Nella nota si esortano "tutti i membri del Congresso" a "sostenere con forza l'ultimo sforzo del governo israeliano". "Gli Stati Uniti - si aggiunge - dovrebbero insistere affinche' la comunità internazionale aumenti inequivocabilmente la pressione su Hamas affinché accetti i termini".
Idf, quindici missili lanciati sul nord di Israele
Le forze di difesa israeliane hanno affermato che quindici razzi sono stati lanciati dal Libano nel nord di Israele. Lo riporta il sito israeliano Haaretz. Secondo l'esercito, nove razzi sono stati lanciati contro l'area del kibbutz Gaaton, di cui sette sono caduti in aree aperte. Sono stati rilevati anche sei lanci di razzi nell'area di Pekiin, tutti intercettati dai sistemi di difesa aerea israeliani.
Gaza: "Oltre 1.000 case distrutte a Jabalia"
L'operazione israeliana di 20 giorni a Jabalia ha distrutto gran parte della città, comprese più di 1.000 case. Lo ha detto ad al Jazeera il portavoce della protezione civile di Gaza Mahmoud Basal, aggiungendo che i residenti che tornano nella città dopo il ritiro dell'Idf trovano interi quartieri ridotti in macerie.